Costiera di Kiri

[Ambientazione]

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Capitolo Primo
    Una strana libido




    Atto II
    Branco contro Esercito

    Un fiotto di sangue bagnò Saruhyondo e parte delle mie bende all'altezza del petto. Percepii quasi un moto di disgusto, una sorta di rivolta indignata da parte della mia lama.

    Cosa c'è Saruhyondo, qualcosa non va?
    Sai benissimo che mi fa schifo il sangue animale! Perché mi bagno di quella lordura? Portami rispetto!

    Eppure non capivo: mi aveva appena detto di essere nel posto giusto, pensavo volesse cibarsi ed invece si stava indispettendo. Decisi quindi di darle un piccolo contentino, qualcosa che eri sicuro potesse apprezzare: il mio chakra. [Attivazione Hijutsu]

    Ora iniziamo a ragionare.

    Saruhyondo si lasciò nutrire e allo stesso modo io iniziai a nutrirmi di lei; le gocce di sangue iniziarono a cadere lentamente dalla lama, come a scandire un tempo lento, paragonabile a quello di una marcia funebre. Sentivo dei colpi potentissimi ed inizialmente mi parvero addirittura esplosioni; sentii poi altri colpi più familiari, regolari, profondi: era il mio cuore. Fu in quel momento che mi resi conto che quel rumore che mi squarciava le orecchie era lo stesso che avevo notato un attimo prima, quello delle stille che cadevano dalla lama sul terreno. La mia vista si appannò, il dolore ai denti sparì.

    Fu in quel momento che capii.
    Fu quando sentii le mie palpebre aprirsi all'inverosimile.
    Fu quando i muscoli del mio volto si contrassero per loro spontanea volontà in un assurdo, triste, macabro sorriso.
    Fu quando tutto ciò che avevo intorno smise di risuonare così silenzioso e spento ma iniziò, alle mie orecchie, a tuonare di vita, fervore ed energia.
    Capii.

    Non sei tu, Saruhyondo, quella che ha bisogno del Sangue per continuare a vivere. Ma ...
    ... sei tu, Keiji!

    Da quel momento in poi non so molto bene cosa sia successo, lo realizzai soltanto qualche tempo dopo quando presi completa padronanza di questo mio stato frenetico.
    Nel frattempo, l'idiota che avevo trovato a dormire accanto ai tizzoni era riuscito a salvarsi da un primo lupo frapponendo il suo braccio, coperto da una qualche protezione che non ero riuscito a distinguere, alla morsa venefica della fiera di quel bosco. Successivamente poi la aveva addirittura scagliato dalla scogliera su cui ci trovavamo. Anche il secondo lupo fu messo fuori gioco in modo abbastanza pirotecnico. « L'essenzialità! In guerra non si ha certo la possibilità di pensare a trovate sceniche. In guerra si pensa alla vita. Ma la guerra è la mia vita: e la mia vita, adesso, verte sul suo sangue! » Con un colpo del palmo della mano fece volare via anche questo lupo giù dalla scogliera. A questo punto il ragazzo si rivolse a me con fare ironico, come se quello che stesse accadendo fosse divertente: no, non lo era, affatto. « Non è divertete, ma lo sarà prosciugare ogni singola goccia del sangue che scorre nelle tue vene! » dissi, quasi senza volerlo, come se non avessi realmente pronunciato quelle parole. Ma alla fine ... chissenefregava. Quel tizio era lì, di notte, al buio. Nessuno ci avrebbe notato. Nessuno avrebbe fatto domande se avesse trovato un cadavere circondato da un branco di lupi. Ero intenzionato a scagliarmi contro questo signor nessuno quando dal cespuglio uscì un lupo più grosso. Mi assomigliava: aveva un manto nero come la pece fino alla mandibola e dalla riga degli occhi in su un pelo argenteo. L'unica nota di colore era il sangue che gli scorreva dagli sporgenti canini. Mi saltò contro e pareva avere tutte le intenzioni di attaccare le sue lugubri fauci al mio collo. La situazione poteva solo volgere a mio vantaggio, tuttavia, tanto da poter eliminare due minacce al prezzo di una: lasciai che il lupo toccasse a malapena con le zampe anteriori il mio petto - cosa che, inevitabilmente, mi procurò un leggero taglio laddove già era presente il sangue del membro del suo branco che precedentemente aveva provato ad attaccarmi - ed in quel preciso istante, mentre il lupo doveva ancora completare il suo balzo, aiutato da un piccolissimo incentivo di chakra nelle mie braccia, cercai di afferrargli le zampe anteriori.

    Se fossi riuscito ad afferrare le zampe del Lupo, avrei contemporaneamente buttato il peso del corpo all'indietro, lasciandomi letteralmente cadere. Arrivato più o meno a metà strada avrei cercato con lo sguardo l'altro ragazzo presente insieme a me sulla scogliera e, con un calcio [Slot Azione I] all'altezza dello stomaco del lupo, avrei cercato di tirargli la povera bestia addosso col medesimo movimento della gamba.

    Se non fossi riuscito ad afferrare le zampe del lupo avrei semplicemente utilizzato nuovamente Saruhyondo, che risultava ancora salda nella mia mano destra. Data la posizione delle mie mani, avrei cercato di porre la lama nella bocca del lupo e spinto come a tagliarlo in due parti.[Slot Azione I]


    Avrei dato tutto me stesso per veder scorrere del sangue. Del Sangue umano. Del Sangue che non fosse il mio.






    Narrato.
    « Parlato. »
    « Pensato. »
    Anima di Saruhyondo.
    Anima di Keiji.



     
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