Costiera di Kiri

[Ambientazione]

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Capitolo Terzo
    Sangue al Sole




    Atto VII
    Scomodare persino la Foglia

    Non so quanto tempo passò, quanto rimasi impietrito a pensare ad una soluzione. Non era certo la prima volta che uccidevo qualcuno, durante la guerra tra la Cascata ed Iwa fui costretto a compiere atrocità di ogni genere ma quella circostanza era diversa: non sapevo di essere stato io ad ucciderlo, non mi ricordavo di aver fatto niente di tutto ciò, e la cosa mi metteva enormemente a disagio. « Potrei buttarlo giù dalla scogliera » pensai; dopotutto, quale tomba sarebbe stata più adatta ad un kiriano? « Ma i flutti potrebbero riportare il cadavere a riva e le condizioni del corpo non lascerebbero molti dubbi riguardo cosa gli sia successo. » Non riuscivo a ricordare nemmeno il suo nome - Saruhyondo mi disse in seguito che non si era neanche presentato - ma il mio codice morale da soldato mi imponeva di dargli una sepoltura degna.

    Perché invece non lo fai a pezzetti e nascondi i resti nel bosco? Vedrai che stanotte ci penseranno i lupi a farlo sparire.

    Potevo prendere in considerazione anche questa idea ma una sepoltura, forse, sarebbe stata meno sospetta: il luogo era adatto, suggestivo, chiunque avrebbe potuto desiderare di essere seppellito dinnanzi alle vastità del mare ed a quel panorama, dopotutto stavamo parlando di un kiriano. Mi alzai quindi in piedi, convinto nel voler trovare qualche pietra dove seppellire il corpo ma non feci in tempo a fare il primo passo: "Calma" sentii pronunciare. Mi voltai e vidi un ragazzo, probabilmente intorno ai vent'anni d'età, alto, snello, con una carnagione bianca come il latte e capelli neri come la pece. Era assai simile al sottoscritto, eccezion fatta per la mia stazza, decisamente più consistente. Ciò che però mi balzò subito agli occhi era il suo coprifronte: non avevo a che fare con un mio concittadino, bensì con uno straniero, un ninja di Konoha. "Sono Sho, un ninja della foglia, la mia missione era quella di eliminare colui che si trova riverso ai tuoi piedi, cosa è accaduto qui?", il suo nome mi ricordava qualcosa ma non potei soffermarmi troppo su questi dettagli, dovevo inventarmi qualcosa, data la situazione. Sembrava che avessi ucciso un ricercato ... la cosa era interessante dato che mi permetteva di contare su una sorta di alibi. Certo, me lo sarei dovuto inventare di sana pianta ed alla svelta, ma forse potevo attenermi il più possibile alla realtà dei fatti, o almeno, a quel che ero in grado di ricordare che fosse successo. « Piacere Sho, io sono Keiji. » dissi soffermandomi un attimo, con tono di voce impostato, un po' come si parla quando, sotto le armi, qualcuno ti chiede informazioni su di una missione, « Sono un ninja della Cascata, è qualche anno che mi trovo a Kiri per proseguire la mia carriera. Questo posto mi ricorda il mio primo arrivo e ci torno spesso per rimirare il panorama, un po' nostalgico di casa. E' quello che è successo ieri pomeriggio, quando, dopo una lunga passeggiata, sono giunto alle costiere in cerca di un po' di tempo per me. Quando il sole stava calando è arrivato questo ninja che, presentandosi, ha detto di essere un certo Kimane Hayate e che anche lui era venuto per ammirare il panorama. Io decisi di rimanere accampato qui, come puoi vedere da quella cenere là, segno dei tizzoni che avevo acceso per riscaldarmi. », dissi indicando quel che rimaneva dei tizzoni, qualche metro più in là. Mentre raccontavo questa storia, notai anche un altro ninja in lontananza, ma non riuscivo a distinguere niente della sua figura se non che pareva armato. Continuai dicendo: « Quando gli feci presente questa cosa, insistette affinché potesse rimanere anche lui, tirando fuori un sacco a pelo, quello là », indicai nuovamente ciò a cui mi stessi riferendo. « Non avevo motivo di dubitare della sua compagnia, ed essendo un ninja, perché non goderne? Inoltre, non mi ero mai trattenuto qui mentre lui pareva molto esperto della zona, infatti mi consigliò di fare dei turni di guardia la notte per via dei lupi che infestavano il bosco qui di fronte. » feci un lungo sospiro, guardando a terra. « Diciamo che queste carcasse probabilmente indicano che avesse ragione. » dissi con tono quasi scherzoso, probabilmente fuori luogo, ma sentivo la necessità di troncare un po' la tensione di tutta questa situazione. « Ad un certo punto i lupi mi hanno attaccato, il primo è stato quel poveretto laggiù, tagliato in due. Kimane si svegliò compiaciuto e lottò con un altro lupo - potete vedere i suoi resti giù, galleggianti nel mare, da questa scogliera. Quando però io mi gettai contro quel lupo là, il bastardo mi attaccò alle spalle, dicendo:"non riusciremo mai a uscire vivi da questa situazione, se tu muori almeno potrò dare la tua carne in pasto a questi lupi per svignarmela!" » ripresi fiato un istante, poi conclusi « contemporaneamente un altro lupo uscì da un cespuglio e attaccò il mio aggressore mordendogli, con le sue fauci, la caviglia. Lui riuscì a proteggersi ed ad evitare la durezza del colpo con il mantello, poi però il lupo velocissimamente sferrò un altro attacco con i suoi artigli e gli squarciò il petto nel brutto modo che potete vedere. Ebbe solo la forza di spingerlo via, anch'esso giù dalla scogliera, come potete controllare. Dovetti occuparmi di quel lupo laggiù, prima di potergli prestare soccorso. » dissi, indicando il lupo a cui avevo lanciato lo spiedo nella coscia, a circa cinque metri da me. « Gli avevo raccontato del mio passato, del fatto che fossi un soldato e lui si approfittò di questa cosa per chiedermi di finirlo: sapeva che il mio codice morale mi impediva di non prestargli soccorso. Però mi ha detto "ti prego, non pugnalarmi al cuore". Non ne conosco il motivo, so solo che non posso esimermi da esprimere l'ultimo desiderio di un ninja in punto di morte per via del mio codice, come vi ho appena detto. La ferita da taglio che ha intesta sono stato io in persona ad infliggergliela, sotto giuramento. Ho posto fine alle sue sofferenze come mi è stato chiesto. » conclusi. Speravo con tutto me stesso di essere riuscito ad inventarmi una storia adeguata ed a non aver tralasciato nessun dettaglio. « Stavo cercando qualche sasso e dei rami: nonostante tutto non possiamo certo negargli una giusta sepoltura, non trovi? »

    Ammetto la curiosità che avevo sul momento nel sapere cosa avesse fatto quel ninja per smuovere l'amministrazione di Konhoa fino a kiri, ma sul momento non potevo sbilanciarmi. Avrei atteso una risposta di Sho in silenzio, scrutando quel ninja della foglia e cercando di farmi venire in mente perché il suo nome mi suonasse familiare.







    Narrato.
    « Parlato. »
    « Pensato. »
    Anima di Saruhyondo.
    Anima di Keiji.


     
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