Costiera di Kiri

[Ambientazione]

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    Capitolo Secondo
    Il sapore del Sangue




    Atto V
    Ultime Goffaggini †

    Non solo si era dimostrato tremendamente stupido, ma ad un certo punto mostrò anche una innata scurrilità. "No seriamente ! Vieni qui cercando di spaventarmi con qualche trucchetto per modificare la voce e con un po di sangue ! Per caso sei anche capace di fartelo uscire dal culo quel sangue?" mi disse.
    Esattamente come mi aspettavo, dopotutto. Probabilmente disorientato, probabilmente terrorizzato, l'unica cosa che gli risultò spontanea fu offendere; anzi, mi correggo, subito dopo se la diete a gambe levate. Perdonatemi, mi correggo un'ennesima volta, tentò di darsela a gambe, ma la mia sete, la mia fame, la mia smania erano troppo forti e impellenti per permettergli di scappare. Non appena lo vidi iniziare la sua corsa lo seguii brandendo saldamente la spada nella mano destra; questo mi permise di Tributo di Sangue:
    L'utilizzatore può potenziare la propria Lama Insanguinata. Il Tributo di Sangue aumenta di potenza dell'arma di 5 ogni consumo ¼ Basso impiegato per 1 slot. Riducendo di 10 la potenza della Lama Insanguinata, la lama può causare 1 volta a round un Sanguinamento (DnT Medio).

    Incremento statistiche:
    Velocità: 425
    nutrire
    Saruhyondo di tutta la forza necessaria per sferrare il prossimo fendente. La sentii drenare il mio chakra e gioirne del suo dolce sapore; ma i regali per lei non erano finiti: la irrorai di altro chakra così che potesse concedersi in una delle sue forme segrete, quella della Lama Insanguinata dell'Acqua
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare le potenzialità della propria lama con uno strato d'acqua: ogni attacco causerà in aggiunta un Sanguinamento (DnT Medio). La lama risulterà gorgogliante all'udito.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medio - Mantenimento: Basso ogni colpo)
    [Richiede Lama Insanguinata I]

    [Da genin in su]
    Lama Insanguinata dell'Acqua
    . Un soave gorgoglio, come un canto, proveniva da Saruhyondo e da quel momento in avanti avrebbe accompagnato il resto dello scontro; sarebbe stata la marcia funebre del mio avversario.

    Quando fui abbastanza vicino, utilizzando un po' del mio chakra per alleggerire e velocizzare i miei movimenti, cercai di colpire il mio avversario sferrando un fendente con traiettoria ascendente, che partiva dal fianco destro e terminava la sua corsa sulla spalla sinistra. Se fossi riuscito a colpire il mio avversario e ad intravederne del sangue, Saruhyondo mi avrebbe sarebbe stata ottimamente disposta a farmi Furia Sanguinaria:
    L'utilizzatore ottiene 2 tacche in Velocità per ogni round in cui causa uno status Sanguinamento (DnT) con la lama. Non colpire l'avversario per 2 round azzera Furia Sanguinaria.
    Incremento statistiche:
    Velocità: 475
    attingere
    ad altro suo potere.
    Nonostante l'esito del mio colpo, l'avversario indietreggiò ancora, fino a muoversi lungo la scogliera di qualche metro. Rimasi a guardarlo, non capendo se volesse realmente salvarsi la vita o preferisse giocare a nascondino. Dopo aver rapidamente composto la posizione dell'Ariete, la mia preda sembrò reagire vomitando una sostanza a me sconosciuta dalla bocca, qualcosa simile a fanghiglia, probabilmente. Per fortuna, la distanza che ci separava e la mia più totale visione dell'azione mi permisero, considerando la buona prontezza dei miei riflessi, di schivare quella melmaglia disgustosa spostandomi rapidamente a destra, con relativamente poco sforzo, in un sinuoso movimento unanime con Saruhyondo.

    Nella mia nuova posizione avevo lo strapiombo della costiera a circa cinque metri alla mia destra, la folta boscaglia da dove erano fuoriusciti i lupi alla mia sinistra, a circa otto metri, ed il mio avversario diagonalmente davanti a me, sul margine del pendio roccioso, a circa cinque metri. Non potei, tuttavia, già pensare a come divertirmi con quel ragazzo perché, a quanto pare, non aveva ancora finito; rapidamente si mise a comporre quattro sigilli a me fin troppo conosciuti, tigre, cinghiale, bue e cane: era la tecnica della moltiplicazione del corpo. All'improvviso apparirono altre cinque prede, seppur tutte effimere, quattro delle quali posizionate conicamente davanti al mio avversario ed una alla sua sinistra. « Non credo che mancherai a nessuno. Dai, chi diavolo utilizzerebbe così la tecnica della moltiplicazione del corpo? Solo un idiota. E gli idioti non li vuole nessuno, ma solitamente hanno un sangue molto dolce. » Avevo sperimentato molte volte quella tecnica, anche recentemente con l'esperienza della missione Yobarai per quello schifosissimo, vuoto, inutile ente che era l'Accademia. Figurarsi, c'era ancora il vecchio kage. In ogni caso, quelle copie erano totalmente innocue, bastava che non mi distraessi, che mi concentrassi sulla posizione del ragazzo. Per sua pessima scelta, aveva pensato di chiudersi le spalle con la scogliera, quindi sapevo benissimo dove si trovasse. All'improvviso le copie si lanciarono contro di me ma io non feci altro che correr loro incontro, incontrandoci circa a metà strada. La mia scelta di fronteggiare le copie a viso aperto si rivelò efficace: essermi spostato assieme a loro mi permise di togliermi da quella situazione di pseudo-occultamente in cui si era cercato di rifugiare quell'inetto di kiri: lo vidi mentre armeggiava nelle tasche, probabilmente cercando qualcosa con cui potermi cogliere di sorpresa dalla distanza. Ma eravamo troppo vicini, che senso avrebbe avuto utilizzare delle armi da lancio? Riuscii a distinguere infine dei kunai, data la vicinanza, ma le quattro copie mi raggiunsero e mi colpirono, generando una piccola nuvola di fumo che, per un istante, non mi permise di vedere cosa avevo davanti. Velocissimamente impastai una bassissima quantità di chakra nelle mie gambe per spostarmi il più rapidamente possibile, non sapendo, dopotutto, se l'avversario stesse tramando qualcosa. Feci un lungo passo in obliquo davanti a me, verso destra, e spostai poi il busto nella medesima direzione, così da evitare qualsiasi cosa diretta alla parte alta del mio corpo. Sfortunatamente, però, i kunai non erano affatto diretti alla parte alta del mio corpo quanto più ad una zona addominale-lombare, e con quel movimento non riuscii a schivare completamente il suo attacco. Un kunai mi colpì di striscio la gamba ma la poca distanza da cui fu lanciato non permise all'arma neanche di tagliare la mia pelle, tanto da colpirmi semplicemente, causando un brevissimo dolore.

    Pare che sia arrivato il nostro turno, Keiji.

    Sentenziò Saruhyondo, smaniosa del suo sangue. Non me lo feci ripetere due volte: era arrivato il nostro turno. « Addio. » sentenziai, credendo che sarebbero state le ultime parole che avrei rivolto alla mia preda. La distanza che ci separava era poco più di quella che poteva riempire la mia spada, così, immediatamente, Tributo di Sangue:
    L'utilizzatore può potenziare la propria Lama Insanguinata. Il Tributo di Sangue aumenta di potenza dell'arma di 5 ogni consumo ¼ Basso impiegato per 1 slot. Riducendo di 10 la potenza della Lama Insanguinata, la lama può causare 1 volta a round un Sanguinamento (DnT Medio).

    Incremento statistiche:
    Velocità: 425
    Consumo: ½ basso
    attingendo
    sempre al potere di Saruhyondo, mi esibii in un affondo, portando il piede destro leggermente in avanti e stendendo busto e braccio destro assieme alla spada. Il bersaglio era il suo fegato.
    Se il colpo fosse andato a segno, avrei ritratto la spada dal suo corpo e, caricando circolarmente l'arma, portandola prima verso il basso, poi indietro ed infine, risalendo la spalla, verso l'alto, avrei cercato un colpo discendente all'altezza della spalla sinistra.

    Se il colpo non fosse andato a segno, avrei immediatamente riproposto il medesimo tipo di attacco, cioè l'affondo questa volta però mirando all'articolazione della spalla sinistra, sul lato frontale di quest'ultima.

    Se uno qualsiasi dei colpi fosse andato a segno, mi sarei soffermato un attimo, avrei estratto un piccolo filatterio di vetro dalla mia giacca e avrei fatto stillare una goccia di sangue dentro quest'ultimo. Poi avrei leccato il liquido cremisi grondante dalla mia spada. « Che sensazione inebriante!. » avrei urlato, mentre, lentamente, il mio volto si risanava e le ferite si chiudevano. Era abbastanza per calmare i sintomi della smania, ma non sufficiente per farla terminare. Quella sera avrei banchettato col cadavere di quel ragazzo.






    Narrato.
    « Parlato. »
    « Pensato. »
    Anima di Saruhyondo.
    [font=Felix Titling] Anima di Keiji.


     
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  2. Tupazzo
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    Ultimi Respiri



    Saltai lateralmente cercando di mettere metri tra me e l' avversario, sicuro di quello che stavo per fare e soprattutto certo che la mia strategia avrebbe portato ai risultati voluti, ma come spesso accade l' eccessiva sicurezza l' incapacità di fronteggiare un tale avversario mi portarono a commettere un enorme errore di valutazione. Improvvisamente il mio avversario si lanciò verso di me con una velocità sorprendente, non feci in tempo a pararmi che questo m fu addosso in un battito di ciglia. L'unica cosa che riuscii a distinguere fu la lama gorgogliante, la quale emanava un suono cupo, sembrava impregnata di un potere oscuro.
    Il rumore delle onde venne improvvisamente sostituito da un cupo gorgogliare e in men che non si dica sentii la fredda lama dell' uomo scorrermi sul petto[2 leggere]! L' imbottitura del mantello e della corazzatura assorbirono gran parte del danno, ma nonostante ciò sentì la lama tagliarmi la carne.
    Finii di attuare la mia strategia con le copie ma il mio avversario riuscii prontamente a schivarle e nonostante il colpo con i kunai riuscii ad andare a segno, la distanza tra me e lui non permise una penetrazione tale da lacerarne i tessuti...

    Per me è la fine

    Vidi il mio avversario correre verso di me, implacabile, insaziabile e li infine capii che quel volto sarebbe stato l' ultimo che avrei visto,quei lineamenti duri e maligni mi scrutavano nel profondo, capivano che avevo paura e che questa aveva preso il sopravvento sulle mie capacità mentali e ben presto mi trovai ad osservare l' oscurità sentendomi cadere nel baratro della disperazione più completa.
    Come ultima e disperata mossa cercai di lanciarmi dalla scogliera, ma non feci in tempo a girarmi che sentii la lama trafiggermi da parte a parte[7 leggere]. Guardai in basso e vidi parte degli intestini riversarsi per terra, lordando le rocce della scogliera di sangue e materia viscerale.
    Il buoi iniziò a circondarmi, sentivo la testa girare e quell' odore ferroso mi impastava la bocca. Non avevo più forze per ritirarmi o per cercare di difendermi, inoltre ero terrorizzato, non volevo morire.
    Iniziai a pensare che il kiriano davanti a me non fosse un uomo, bensì una bestia, forse la peggiore delle creature rievocate dalla mitologia popolare,pensai seriamente di aver davanti un vampiro.
    Non riuscivo più a distinguere il mio avversario, mi vedevo circondato non da uno ma bensì 2 famelici bestie, oramai il corpo mi stava abbandonando,quella che doveva essere una tranquilla gita di piacere si era rivelata una mattanza vera e propria, soltanto che dalla parte del vitello c'ero io.
    Cercai di raccogliere le poche forze rimaste provando a schivare l' ultimo colpo [Slot difesa I], ma l' incapacità di distinguere il mio avversario mi portò a intercettare la traiettoria della spada con la mia testa[ferita Letale]. Sentivo la faccia impiastricciata di salsedine mista a sangue, in quel momento non sentivo più emozioni, più dolore ero in un momentaneo stato catatonico, riuscivo solo a vedere i piedi del mio avversario, subito dopo il buio più completo. Dopotutto la morte è come un tramonto, per quanto possa essere stata brutta la tua giornata ti rendi conto che non esistono tramonti brutti e dopo c'è solo il silenzio e la pace della notte.
     
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    Capitolo Secondo
    Il sapore del Sangue




    Atto VI - Epilogo
    Guerrieri del Sangue

    Dopo avergli lacerato ogni possibile protezione nonché veste mentre stava cercando di scappare, quando passai all'offensiva, il mio affondo lo terrorizzò. Probabilmente si vide chiuso tra la morsa di un demone assetato di sangue, da una parte, e quella del profondo, imperscrutabile mare di kiri. Si voltò, forse provò a gettarsi giù dalla scogliera ma non fu abbastanza rapido: lo trafissi da parte a parte, tranciando prima l'intestino per colpa del suo movimento e poi il fegato, mio bersaglio primario. Le viscere pulsanti, piene di sangue emorragico, crollarono al suolo, chiudendo quell'immagine di vigliacchieria scarna e grezza che la mia preda - finalmente tale - aveva mostrato fino a quel momento. Ma io volevo ancora farlo soffrire, volevo vederlo gattonare tra le sue stesse frattaglie! Così il secondo colpo lo indirizzai alla spalla sinistra; a ben pensarci, soprattutto considerando l'effetto che ha avuto dopo, probabilmente gli avrei staccato l'arto di netto. Fortuna volle che il ragazzo, forse in un ultimo, disperato gesto di onore, spostasse la testa nella traiettoria della mia lama. Il colpo sprofondò giù nel cranio, di sbieco, tagliò l'occhio e si arrestò all'altezza del naso. La sezione di cervello tagliata da Saruhyondo cadde a terra insieme alle restanti interiora.
    Finalmente ero riuscito a conquistarmi quel sanguinolento banchetto. Certo, molto sangue probabilmente se ne era andato, ma una morte bianca risultava impossibile da dare ad una persona non consenziente: bisognava abituarsi. Estrassi Saruhyondo dalla testa de mio avversario: la mia bocca era in ipersalivazione oramai da qualche minuto, le spaccature sul mio viso si facevano sempre più profonde e putrescenti, ma per fortuna, il momento era giunto. Estrassi dal mio cappotto un piccolo filatterio di vetro, dello stesso tipo di quello che usai duranti l'incontro con l'Aokawa, l'appoggiai chirurgicamente tra l'elsa e la lama di Saruhyondo e attesi che ogni goccia disponibile stillasse dentro il suo nuovo corpo. Quando fui certo che Saruhyondo non lasciasse più cadere una goccia, guardai la lama, specchiandomi nel cremisi metallo di cui era vestita quella notte. « Che sensazione inebriante! » sospirai, prima di leccare via dalla lama fino all'ultima goccia di sangue. Le ferite sul mio volto iniziarono a rimarginarsi, le mie labbra e la mia gola secche tornarono a pulsare della vita che era sempre stata in loro. Ma quelle poche gocce non avrebbero certo calmano quella sete che sembrava implacabile, quella smania probabilmente millenaria che mi colse quella notte.

    Mi chinai in ginocchio sul corpo, e infilai le mani dentro la ferita che io stesso avevo causato qualche istante prima. Smossi lentamente ciò che rimaneva degli organi interni del malcapitato, mi feci spazio con le dita tra la cassa toracica fino a quando, col palo della mano, non fui certo di stringergli il cuore già spento. Tirai forte verso di me, strappandolo dal corpo. La parte più dolce, il segreto più intimo, il piacere inespugnabile di un essere vivente era nel palmo della mia mano destra. Lo guardai per un po', osservandone la forma, il colore, i vari tipi di vene che avrei potuto osservare ad occhio nudo dall'esterno. Poi, senza pensarci un attimo, ci ficcai la faccia dentro e me lo divorai, facendo attenzione a non perdere neanche una goccia di quel buonissimo sangue dolce. Sì, gli idioti hanno sempre un sangue dolcissimo.

    Quando finii, lentamente iniziai a riacquistare coscienza di me stesso; lentamente, anche i miei occhi tornarono al loro nero naturale, i capillari all'interno della sclera si sgonfiarono, i muscoli della mia faccia si rilassarono e quell'inquietante sorriso scomparve dal mio volto. Ed io ero lì, per terra, nel bel mezzo della notte, completamente sozzo di sangue, circondato da viscere umane ed animali. Non riuscivo a ricordare cosa fosse successo. Anzi, per qualche istante, non riuscii neanche a riconoscere la costiera stessa. Sentii ogni certezza della mia vita vacillare.

    Cosa diavolo è successo, Saruhyondo?
    Cosa ci facciamo qui?



    Davvero non ricordi niente, Keiji?
    E' la prima volta che ti succede?

    Saruhyondo mi spiegò per filo e per segno quel che successe. Bhè, neanche da lucido mi dispiacque troppo per quel ragazzo; gli inetti non meritano di stare al mondo, lui non riuscì neanche a rivolgermi troppe parole, non provò neanche ad esprimere un concetto. Morì come muoiono i maiali al macello: in silenzio, ignaro. La saggezza secolare della spada di clan mi spiegò che quel che era successo, in antichità, si riteneva demarcasse l'inizio di una nuova stirpe tra i Kenkichi. Soltanto coloro che sentivano il profondo legame col sangue che legava i fruitori dell'Hijutsu di Kiri entravano in questo stato di semi-coscienza belligerante e famelica. Ancor più rari erano coloro che riuscivano a controllarla e portarla a loro vantaggio.

    Le Radici del Sangue sono molto profonde.
    Non importa quanti inverni passeranno,
    esse non geleranno mai.

    Mentre Saruhyondo mi raccontava tutto questo e sia io che il mio corpo cercavamo di riprenderci, un altro grande dilemma intasò la mia mente: « adesso, come mi sbarazzo del corpo? »






    Narrato.
    « Parlato. »
    « Pensato. »
    [size=18] Anima di Saruhyondo.
    Anima di Keiji.




    Giocata con !!upazzo, conclusa: Continua sempre qui con S h o !
     
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    [Intervento Giudice GdR]

    Dopo discussioni che hanno visto partecipi, oltre alla mia persona, la quasi totalità dello staff GdR, vi rendiamo noto che, seppur affranti dal dover compiere tale gesto, dobbiamo procedere con questo intervento ufficiale.

    Questa giocata è un chiaro e palese tentativo di aggirare il regolamento per dare facilmente un power-up al pg Keiji Kagome, vista la sua particolare tecnica speciale e viste le conoscenze che si aveva intenzione di acquisire e che, però, sono già state già bocciate per mancanza di stemmi attinenti ed adeguati. L'utilizzo dell'ormai "ex" pg dell'utente Tupazzo era chiaramente volto ad ottenere facili ed immediati vantaggi, per il pg di cui sopra, e ne è testimone anche la scheda del "nuovo" pg dello stesso utente, che da più di qualche giorno era già pronta nella sezione "Forum di supporto" ed attendeva solo il termine dell'attuale giocata, evidentemente e quasi spudoratamente programmata unicamente per tale - tentativo di - elusione del regolamento e dello spirito del gioco.

    Rimarcando il nostro dispiacere per l'accaduto ribadisco, se non fosse stato colto o semplicemente ignorato dai due utenti, che questo tipo di giocata non è più tollerata e/o permessa. E, se anche lo fosse stato in passato, ora non lo è più.

    Sappiate che siete comunque segnalati e che lo staff GdR controllerà con innaturale solerzia le vostre giocate e il vostro materiale personale futuro per evitare altre possibili violazioni del regolamento, ma soprattutto dello spirito del gioco. La prossima volta non avremo timore ad utilizzare ben altri metodi punitivi che, visto il Vostro recente ritorno al GdR, sono stati evitati.

    Sappiamo che non accadrà nel futuro un'occasione simile che ci farà pentire della fiducia a Voi dimostrata in questa occasione, o, quantomeno, lo speriamo vivamente.

    Se doveste avere delle rimostranze con quanto scritto vi consiglio caldamente, e senza alcun tipo di ripensamento, di aprire un topic nella sezione "Punto di contatto".

    Hidan, a voce di tutto lo staff GdR della Legend

    Edit dell'Admin :whem:



    Chiariamo una cosa con gli utenti: ciò che è successo in questa giocata non mi piace, stando così le cose. Parlando dei casi specifici, i bonus legati alla trasformazione dell'arma dei Kenkichi sono ottenibili a seguito dell'uccisione del personaggio e tale bonus è stato inserito equilibrandolo con la difficoltà del compito richiesto.
    Stando così le cose, questo non accade. Non c'è stata alcuna formale violazione delle regole. Ora, posso capire benissimo che la cosa sia stata fatta con le migliori intenzioni e tendo sempre a credere nella buona fede dell'utenza, ma rimane il fatto che è una cosa che personalmente non mi fa piacere vedere, ossia aggirare un ostacolo del gioco pur sempre rimanendo nella legalità. Quali che fossero gli intenti non contano.
    Ma!
    Non dovete preoccuparvi. O meglio, dovete farlo nella giusta misura di chi deve stare solo attento a non commettere un errore che comunque non deve essere commesso. Ed anche se lo commetterete, sappiate che nessuno calerà come una mannaia per troncare pg e speranze... che sia sotto forma di intervento del giudice gdr, che sia per via privata, o per raccomandata a/r saprete sempre prima cosa fare per riparare prima di passare alla punizione ce si concretizza con gli Stemmi d'Infamia che non sono mai assegnati subito, ma sempre dopo che il player rifiuta l'edit al di la di ogni ragione.

    Ciò che mi è arrivato stasera è una lamentela sull'eccessiva durezza del messaggio soprastante. Hidan, posso assicurarlo, è armato delle migliori intenzioni e credo che possiate vedere chiaramente quanto seriamente prende ciò che è il suo ruolo in questa land. Il messaggio è duro, ma giusto e lascia ben più di un avviso riguardo al fatto che potete contattarci per chiarire. La formalità usata voleva solo essere un modo per esprimersi meglio quale giudice, per cui vi dico: tranquilli! Continuate a giocare senza problemi, perché siamo qui per divertirci e come ho detto, anche se doveste sbagliare ancora vi sarà fatto notare ma non sarete puniti.

    p.s. piccola nota rivolta a tutti. Questo è uno staff giovane, per quanto fatto da vecchi utenti. Dobbiamo oliare meccanismi, trovare la giusta forma ed i giusti canali di comunicazione, gli automatismi e le giuste consuetudini. Non temete, se questo ha creato un piccolo caos non dovrà più succedere in futuro... forse, perché talvolta il caos è inevitabile.

    Ade Geist Jotaro Jaku (avvisa Tupazzo che non riesco a taggarlo ed il mouse fa le bizze >_>)

    Edited by -Max - 6/10/2015, 23:44
     
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    Massacro sulla costiera



    Ovviamente fa seguito all'incontro con H!dan alle mura


    Una volta entrato nel villaggio utilizzai i dati che mi aveva fornito l'accademia su Isaka per ottenere informazioni su di lui chiedendo ai suoi "compaesani", la compagnia del guardiano delle mura avrebbe sicuramente reso più facile le cose.
    Scoprii che il ragazzo era un tipo molto solitario, non aveva alcun legame affettivo all'interno del villaggio, e di certo non si faceva ben volere.

    "Bene, molto bene."

    Tutte informazioni che avrebbero reso il mio lavoro più facile. Lo avrei probabilmente trovato da solo dato il suo stile di vita.
    Continuai a chiedere finché non ottenni la notizia che era stato visto andare verso la costiera poche ore prima, magari non si sarebbe trovato più lì attualmente, ma ,non ottenendo notizie di maggiore recenza, decisi di recarmici.
    Sotto le indicazioni di Akira, giungemmo in fretta alla scogliera, che ad una prima occhiata pareva deserta, osservando meglio, tuttavia, notai un uomo in lontananza, visino alla scogliera.

    -Provo a chiedere a lui.-

    Dissi ad Akira cominciando ad incamminarmi verso la figura che avevo visto.
    man mano che mi avvicinavo si disegnava davanti ai miei occhi la realtà del massacro che era avvenuto in quel luogo.
    A terra i cadaveri di comunque lupi e, incredibilmente, anche quello del mio bersaglio. Il sangue era fresco ed il corpo di Isaka presentava varie ferite, la più evidente tra tutte quella da taglio, sulla testa, chiaramente la causa della morte.
    Porsi le mani aperte in avanti, in modo da far vedere che non cingevo in esse alcun tipo di arma, sperando che il ninja ricoperto di sangue che mi trovavo dinanzi non sentisse la necessità di attaccarmi.

    -Calma.-

    Dissi con voce pacata e ferma.

    -Sono Sho, un ninja della foglia, la mia missione era quella di eliminare colui che si trova riverso ai tuoi piedi, cosa è accaduto qui?-

    Avrei raggiunto una distanza di circa 2 metri dal ninja ricoperto di bende prima di fermarmi in attesa di una risposta.
     
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    Capitolo Terzo
    Sangue al Sole




    Atto VII
    Scomodare persino la Foglia

    Non so quanto tempo passò, quanto rimasi impietrito a pensare ad una soluzione. Non era certo la prima volta che uccidevo qualcuno, durante la guerra tra la Cascata ed Iwa fui costretto a compiere atrocità di ogni genere ma quella circostanza era diversa: non sapevo di essere stato io ad ucciderlo, non mi ricordavo di aver fatto niente di tutto ciò, e la cosa mi metteva enormemente a disagio. « Potrei buttarlo giù dalla scogliera » pensai; dopotutto, quale tomba sarebbe stata più adatta ad un kiriano? « Ma i flutti potrebbero riportare il cadavere a riva e le condizioni del corpo non lascerebbero molti dubbi riguardo cosa gli sia successo. » Non riuscivo a ricordare nemmeno il suo nome - Saruhyondo mi disse in seguito che non si era neanche presentato - ma il mio codice morale da soldato mi imponeva di dargli una sepoltura degna.

    Perché invece non lo fai a pezzetti e nascondi i resti nel bosco? Vedrai che stanotte ci penseranno i lupi a farlo sparire.

    Potevo prendere in considerazione anche questa idea ma una sepoltura, forse, sarebbe stata meno sospetta: il luogo era adatto, suggestivo, chiunque avrebbe potuto desiderare di essere seppellito dinnanzi alle vastità del mare ed a quel panorama, dopotutto stavamo parlando di un kiriano. Mi alzai quindi in piedi, convinto nel voler trovare qualche pietra dove seppellire il corpo ma non feci in tempo a fare il primo passo: "Calma" sentii pronunciare. Mi voltai e vidi un ragazzo, probabilmente intorno ai vent'anni d'età, alto, snello, con una carnagione bianca come il latte e capelli neri come la pece. Era assai simile al sottoscritto, eccezion fatta per la mia stazza, decisamente più consistente. Ciò che però mi balzò subito agli occhi era il suo coprifronte: non avevo a che fare con un mio concittadino, bensì con uno straniero, un ninja di Konoha. "Sono Sho, un ninja della foglia, la mia missione era quella di eliminare colui che si trova riverso ai tuoi piedi, cosa è accaduto qui?", il suo nome mi ricordava qualcosa ma non potei soffermarmi troppo su questi dettagli, dovevo inventarmi qualcosa, data la situazione. Sembrava che avessi ucciso un ricercato ... la cosa era interessante dato che mi permetteva di contare su una sorta di alibi. Certo, me lo sarei dovuto inventare di sana pianta ed alla svelta, ma forse potevo attenermi il più possibile alla realtà dei fatti, o almeno, a quel che ero in grado di ricordare che fosse successo. « Piacere Sho, io sono Keiji. » dissi soffermandomi un attimo, con tono di voce impostato, un po' come si parla quando, sotto le armi, qualcuno ti chiede informazioni su di una missione, « Sono un ninja della Cascata, è qualche anno che mi trovo a Kiri per proseguire la mia carriera. Questo posto mi ricorda il mio primo arrivo e ci torno spesso per rimirare il panorama, un po' nostalgico di casa. E' quello che è successo ieri pomeriggio, quando, dopo una lunga passeggiata, sono giunto alle costiere in cerca di un po' di tempo per me. Quando il sole stava calando è arrivato questo ninja che, presentandosi, ha detto di essere un certo Kimane Hayate e che anche lui era venuto per ammirare il panorama. Io decisi di rimanere accampato qui, come puoi vedere da quella cenere là, segno dei tizzoni che avevo acceso per riscaldarmi. », dissi indicando quel che rimaneva dei tizzoni, qualche metro più in là. Mentre raccontavo questa storia, notai anche un altro ninja in lontananza, ma non riuscivo a distinguere niente della sua figura se non che pareva armato. Continuai dicendo: « Quando gli feci presente questa cosa, insistette affinché potesse rimanere anche lui, tirando fuori un sacco a pelo, quello là », indicai nuovamente ciò a cui mi stessi riferendo. « Non avevo motivo di dubitare della sua compagnia, ed essendo un ninja, perché non goderne? Inoltre, non mi ero mai trattenuto qui mentre lui pareva molto esperto della zona, infatti mi consigliò di fare dei turni di guardia la notte per via dei lupi che infestavano il bosco qui di fronte. » feci un lungo sospiro, guardando a terra. « Diciamo che queste carcasse probabilmente indicano che avesse ragione. » dissi con tono quasi scherzoso, probabilmente fuori luogo, ma sentivo la necessità di troncare un po' la tensione di tutta questa situazione. « Ad un certo punto i lupi mi hanno attaccato, il primo è stato quel poveretto laggiù, tagliato in due. Kimane si svegliò compiaciuto e lottò con un altro lupo - potete vedere i suoi resti giù, galleggianti nel mare, da questa scogliera. Quando però io mi gettai contro quel lupo là, il bastardo mi attaccò alle spalle, dicendo:"non riusciremo mai a uscire vivi da questa situazione, se tu muori almeno potrò dare la tua carne in pasto a questi lupi per svignarmela!" » ripresi fiato un istante, poi conclusi « contemporaneamente un altro lupo uscì da un cespuglio e attaccò il mio aggressore mordendogli, con le sue fauci, la caviglia. Lui riuscì a proteggersi ed ad evitare la durezza del colpo con il mantello, poi però il lupo velocissimamente sferrò un altro attacco con i suoi artigli e gli squarciò il petto nel brutto modo che potete vedere. Ebbe solo la forza di spingerlo via, anch'esso giù dalla scogliera, come potete controllare. Dovetti occuparmi di quel lupo laggiù, prima di potergli prestare soccorso. » dissi, indicando il lupo a cui avevo lanciato lo spiedo nella coscia, a circa cinque metri da me. « Gli avevo raccontato del mio passato, del fatto che fossi un soldato e lui si approfittò di questa cosa per chiedermi di finirlo: sapeva che il mio codice morale mi impediva di non prestargli soccorso. Però mi ha detto "ti prego, non pugnalarmi al cuore". Non ne conosco il motivo, so solo che non posso esimermi da esprimere l'ultimo desiderio di un ninja in punto di morte per via del mio codice, come vi ho appena detto. La ferita da taglio che ha intesta sono stato io in persona ad infliggergliela, sotto giuramento. Ho posto fine alle sue sofferenze come mi è stato chiesto. » conclusi. Speravo con tutto me stesso di essere riuscito ad inventarmi una storia adeguata ed a non aver tralasciato nessun dettaglio. « Stavo cercando qualche sasso e dei rami: nonostante tutto non possiamo certo negargli una giusta sepoltura, non trovi? »

    Ammetto la curiosità che avevo sul momento nel sapere cosa avesse fatto quel ninja per smuovere l'amministrazione di Konhoa fino a kiri, ma sul momento non potevo sbilanciarmi. Avrei atteso una risposta di Sho in silenzio, scrutando quel ninja della foglia e cercando di farmi venire in mente perché il suo nome mi suonasse familiare.







    Narrato.
    « Parlato. »
    « Pensato. »
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    Anima di Keiji.


     
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    Costiera Fortunata...


    Questo Isaka sembrava tutto meno che un tipo affidabile.
    Seppur fosse un chunin del villaggio non lo avevo mai sentito nominare, ne il Mizukage mi aveva mai parlato di lui. Dalle informazioni datomi da Sho sembrava essere un esperto nell'arte dell'assassinio, un tipo meschino quindi. Avevo sempre avuto un certo odio verso gli assassini; non per niente, ma il non affrontare il nemico frontalmente lo avevo da sempre reputato un atto di vigliaccheria non da poco, quindi, quando ne avevo la possibilità, li evitavo come solo la peste.
    Trovammo in poco tempo la zona dove, sempre secondo informazioni, si rifugiava il ninja traditore della foglia. Ovviamente in casa non trovammo nessuno; riuscimmo però a venire a conoscenza, tramite alcuni vicini, che Isaka si era allontanato in direzione della grande costiera.
    Era una zona ormai da tempo fuori la protezione delle mura, infatti adesso il villaggio era protetto da un unico lato dalle mura, in particolare verso ovest, mentre per le restanti direzioni fungevano da protezione naturale i grandi ammassi scogliosi e montuosi che l'isola offriva.
    Tipo schivo il tuo amico... Intervenni pacamente. Non vorrei che, non so come, sappia del tuo, o meglio, del nostro arrivo. Continuai, del tutto contrariato al solo pensiero di dover incominciare uno scontro contro un ninja del mio stesso villaggio, seppur pericoloso per la stessa Accademia. Come avevo detto a Sho mi sarei limitato a fornirgli supporto logistico, infatti sarei intervenuto solo in caso di estrema necessità.

    Arrivati alla costiera da nord, dopo aver seguito le mura, ci trovammo di fronte al più abituale degli spettacoli in quel luogo: il sole era ormai alto sulla superficie del mare, splendente seppur leggermente offuscato dalla nebbia, mentre le onde si infrangevano violentemente contro gli scogli. Quella parte della grande isola dove si trovava Kiri stessa fungeva da promontorio, visto che a soli pochi chilometri da lì si sviluppava il porto di Kiri, articolazione stessa del Villaggio, e gli enormi scogli e le potenti maree rendevano quasi impossibile un attracco per le navi.
    In lontananza, però, era ben visibile una figura, in piedi in direzione dell'oceano, le cui vesti erano scosse dal vento. Il chunin della Foglia cercò di avvicinarsi per chiedere qualche informazione, come il più svampito dei turisti, ed io non mi accorsi immediatamente di ciò che era successo in quel luogo, evidentemente solo pochi minuti prima.
    Carcasse di lupi ed un cadavere giacevano attorno a quell'uomo. Mai una gioia... E pensare che credevo di essermela scampata per oggi... Parlai quasi da solo, mentre Sho era ormai a pochi metri dall'uomo misterioso. Mi avvicinai anche io alla carneficina che infestava quel luogo. Era un uomo che aveva superato da qualche anno la giovinezza, dal fisico robusto, e con lui aveva una grande spada. Sicuramente era un combattente navigato. Ascoltai in silenzio le sue parole mentre mi avvicinavo al cadavere di quello che Sho aveva identificato come Isaka. Non sapevo se essere felice o triste di aver trovato il nostro obiettivo già cadavere; più che altro bisognava fare luce su quanto era successo in quel luogo. L'uomo si chiamava Keiji e ci raccontò in modo pragmatico quello che era successo, partendo fin dal giorno successivo. Lupi feroci, tentati tradimenti ed, infine, atti di misericordia. Mi piegai sulle gambe, controllando le varie ferite che avevano martoriato il corpo del chunin di Kiri. Questa storia è così strana che potrebbe essere vera... Sentenziai, guardando l'uomo artefice del massacro. Uff... E adesso che si fa?
    Sinceramente ero troppo svogliato e troppo infastidito da quanto avrei dovuto scrivere per quella storia per pensare.
     
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    -No, non trovo.-

    Dissi ,molto secco, al ninja ricoperto di bende.

    -Questo schifoso gestiva un giro di prostituzione minorile, quando si lamentavano ,o crescevano troppo, ne vendeva gli organi al mercato nero. Quindi no, Keiji, non si merita nessuna degna sepoltura.-

    Non provavo pietà per l'uomo riverso ai miei piedi.
    Una fine orribile era l'unica cosa che meritava, mi dispiaceva solo di avergliela potuta procurare io; avevo infatti richiesto appositamente quella missione non appena ne ero venuto a conoscenza, odiavo profondamente quel tipo di uomini che si approfittano e sfruttano i più deboli.
    Mi chinai sul corpo per controllare le ferite, era dilaniato, sembrava effettivamente che fosse stato sbranato, perforato con unghie e denti.
    L'unica ferita che ricordava la mano umana era quella sulla testa, della quale Keiji si era preso la responsabilità. Non approfondii oltre l'analisi del cadavere, mi bastava che avesse patito una morte sofferente, che poi le parole del ninja della cascata fossero state vere o no era per me ininfluente, l'importante era che quel tipo avesse sofferto di una fine terribile.
    Mi alzai mentre Akira sbuffava chiedendo cosa avremmo potuto fare, una domanda alla quale potevano esserci molteplici risposte.

    -La mia missione era di porre fine alla vita di questo schifoso, il fatto che lui lo abbia fatto per me complica le cose, non tanto per me, alla fine è comunque morto, quanto per te, Akira. Alla fine si è consumato uno pseudo omicidio quindi, anche se, partendo dal presupposto che le parole di keiji siano vere, si concluderà con un'accusa vuota nei suoi confronti, ci sarà comunque una miriade di scartoffie da compilare. Ho pensato a due possibili soluzioni, a voi dirmi se almeno una di esse vi è gradita.-

    Feci una pausa per respirare e guardai nuovamente il corpo.

    "Maledetto bastardo."

    Non riuscivo a non farmi coinvolgere quella situazione, odiavo quell'uomo anche da morto.

    -Uno: Prendo io la responsabilità dell'accaduto e porto la testa di questo tipo a Konoha, in questo caso però avrò bisogno della sicurezza che voi manteniate il segreto . Due: molto più semplicemente e senza ingannare nessuno, riporto comunque la testa di questo bastardo alla foglia , ma Keiji, in quanto esecutore diretto, viene con me, e lasciamo che sia l'amministrazione del mio villaggio ad occuparsene. Sono comunque aperto ad altre eventuali idee.-

    Mi voltai verso il guardano.

    -Akira, qui è la tua parola quella che conta di più, siamo sotto la tua giurisdizione, pensi che una di queste mie idee possa andare o hai altre proposte?-


    Non volevo certo perdere troppo tempo per una missione che si era conclusa da sola, ma avevo intenzione di rispettare le decisioni prese dal ninja dai capelli blu in quanto avrei preteso lo stesso da uno straniero che si fosse trovato sotto il mio controllo e , soprattutto, la mia responsabilità.
     
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    Capitolo Terzo
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    Atto VIII
    Il più vile dei criminali †

    Mai come in quella occasione aver cercato di interpretare la parte del benpensante mi valse il ribrezzo che successivamente la parole di Sho mi portarono. Quando parlai della sepoltura, volendo agire nei parametri del codice d'onore dei ninja soldato ma, col senno di poi, nessuna scusa avrebbe retto in questo senso.

    Te l'avevo detto che questo bastardo non
    si meritava altro che essere fatto a pezzetti
    e dato in pasto ai lupi.

    Non potevo negare che la lama di Clan avesse ragione; allo stesso modo, non potevo negare di aver bisogno di un alibi, quindi l'esser passato per un ingenuo, uno sprovveduto, era semplicemente l'unica cosa senza conseguenze che potevo fare. Mentre raccontavo l'accaduto al ninja della foglia, l'altro combattente che avevo visto in lontananza ci aveva raggiunto: aveva una ciocca di capelli bianca che non pareva artefatta, a differenza della sua innaturale capigliatura blu. Era alto, non tanto quanto il sottoscritto, ed allo stesso tempo prestante, asciutto. Era un kiriano come me, anzi, riuscii subito a ricondurmi alla sua figura che avevo già visto: tutte le volte - poche, a dir la verità - in cui avevo svolto missioni per l'accademia con locuzione geografica esterna a Kiri, egli era colui che controllava le mie scartoffie all'uscita della città: era il guardiano delle mura di Kiri.
    - No, non trovo. Questo schifoso gestiva un giro di prostituzione minorile, quando si lamentavano ,o crescevano troppo, ne vendeva gli organi al mercato nero. Quindi no, Keiji, non si merita nessuna degna sepoltura. - disse Sho, dopo tutto il mio discorso. A queste parole potei solo rispondere: « Chiedo venia, Sho. Non avevo abbastanza informazioni per sapere che le cose stessero in questo modo. » feci una piccola pausa. « Finché si parla di attività illecite in ambito accademico, o comunque, ninja più in generale, rimango fermamente convinto della mia posizione, nessun uomo merita di non ricevere degna sepoltura, ma qui siamo davanti ad un uomo che approfittava delle sue conoscenze per affliggere chi non aveva modo di difendersi. » dentro di me tirai un sospiro di sollievo. Avevo ucciso un bastardo di prim'ordine e nonostante tutto, nonostante il mio stato di semi-coscienza, nonostante l'assenza di giustificazioni per ciò che avevo fatto, ero felice di esser stato l'ultimo a levare la spada su di lui.

    Il guardiano delle mura fu di poche parole, aspettata la fine dei discorsi disse che riteneva plausibile la mia storia e che il problema di tutto ciò era come gestire la situazione. Sho mise subito in chiaro quali erano, ai fini della sua missione, i risvolti che l'accaduto avrebbero dato a questa; l'aria scocciata di Akira - questo era il nome dell'altro ninja di Kiri, come venni a sapere da Sho durante il suo prossimo discorso - sembrava suggerire che più velocemente e con meno gravi per la sua figura avremmo risolto questa situazione, più lui sarebbe stato contento. Pareva quasi che non volesse schierarsi, un po' troppo poco ligio al suo dovere. Probabilmente anche Sho se ne accorse, visto la proposta che fece: - Uno: Prendo io la responsabilità dell'accaduto e porto la testa di questo tipo a Konoha, in questo caso però avrò bisogno della sicurezza che voi manteniate il segreto . Due: molto più semplicemente e senza ingannare nessuno, riporto comunque la testa di questo bastardo alla foglia , ma Keiji, in quanto esecutore diretto, viene con me, e lasciamo che sia l'amministrazione del mio villaggio ad occuparsene. Sono comunque aperto ad altre eventuali idee. - il fatto che lui se ne volesse assumere una qualche responsabilità, forse, presumeva un guadagno, in qualche modo? Non ero mai stato attaccato al denaro o chissà cosa, ma magari la taglia sulla testa del pedofilo che avevo ai miei piedi non prevedeva ricompense il Ryo ma anche solo cariche o prestigio. Certo, come disse bene Sho, il mio fittizio atto di misericordia rimaneva comunque un omicidio. Ancora armandomi della mia interpretazione migliore del buon vecchio sprovveduto, dissi: « Se posso dire la mia, non sono mai stato a Konohoa. Una visitina, anche se non di piacere, come in questo caso, sarei ben disposto a farla. »

    Come il foglioso stava facendo notare, però, la scelta finale spettava a Akira. Era lui, per quanto odiassi ammetterlo, l'autorità più alta in questo momento tra i tre. « Soprattutto nel mio caso valgono le parole di Sho. Mi affido alle sue decisioni, Akira. » dissi, rimanendo fermo nel mio solenne tono ufficiale.
    Non potevo ancora tirare l'ultimo sospiro di sollievo, la situazione non era più critica come in precedenza, certo, ma indubbiamente non aveva grandi prospettive per il sottoscritto.






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    Costiera Insanguinata

    Stallo alla Kiriana


    Come sempre non me ne andava una bene.
    Avevo appena incominciato a pensare di essere sfuggito alle seccature burocratiche delle mura che mi ritrovavo catapultato su una scena del delitto. Già mi stavo gustando di vedermi un bel combattimento alla morte mentre sorseggiavo acqua fresca con una fetta di limone, ed invece ora mi sarebbe toccato curarmi di quella grossa gatta da pelare.
    Il ninja della Foglia mi propose, a suo modo di vedere, due alternative per risolvere quella situazione: la prima prevedeva che noi mantenessimo il segreto di quello che era successo in quel logo, mentre la seconda prevedeva che Keiji venisse portato a Konoha, insieme alla testa - o quel poco che ne restava - del malcapitato ninja, e far sbrigare le pratiche alla Foglia al mio posto.
    L'uomo bendato sembrava ben disposto ad essere portato a Konoha, ma io non ero di quella idea.
    Sarebbe stato bello che tutte quelle seccature sparissero da sotto il mio naso, addirittura andando a finire in un altro villaggio, ma non poteva e non sarebbe andata a finire così. Eh no, momento, momento... Scossi la testa e la mia arruffata capigliatura color blu, mentre spostavo dal mio viso il ciuffo albino. Tutto molto bello, tutto molto semplice, ma tutto molto impraticabile. Siamo in una posizione di stallo, signori miei... Purtroppo, eh... Mi alzai nuovamente in piedi, incrociando le braccia. Vediamo di essere chiari su qualche concetto: il corpo, da qui, non si muove. E con corpo intendo tutto il cadavere, rimasugli della testa compresi nel pacchetto. Parlai con voce sicura, decisa, ma non aggressiva. Sho, se il tuo problema è avere una prova della morte di questo simpaticone, non ti preoccupare: ci penso io a redarti un documento ufficiale. Se la tua amministrazione ha problemi, viene a parlare con me e con Kiri. Ma il cadavere resta qui, punto. I panni sporchi si lavano in casa propria, sei d'accordo, no? Guardai Sho negli occhi, per poi passare a Keiji. E con questo mi riferisco anche a te, Keiji. Sei un ninja di Kiri, ed in quanto tale non sei obbligato ad andare a Konoha, anzi... Presi fiato. Io ti consiglierei vivamente di non andare, ma proibirti di farlo mi creerebbe ancora più seccature di quelle che già ho, e sinceramente non ci tengo proprio. Se Keiji dovrà rispondere a qualche amministrazione, risponderà solo e unicamente a Kiri. Ed anche su questo punto sarò abbastanza intransigente. Forse stavo incominciando a fare troppo bene il mio ruolo di guardiano. Keiji... Guardai l'uomo bendato. Sinceramente, non mi interessa nulla o quasi di tutta questa storia, e non penso proprio che verranno aperte indagini di qualunque tipo visto che questo tizio era uno scarto umano ed aveva anche una taglia, praticamente, sulla testa... Però non vorrei che diventasse... Come dire, un'abitudine... Mi grattai la testa, con fare disinteressato. Ci siamo capiti, no? Il riferimento era abbastanza esplicito al fatto che se fossero state ritrovate altre teste quasi mozzate, la prima persona di cui ci si sarebbe informati sulla presenza o meno sul luogo del delitto era una sola. Detto ciò... Chiariti i punti riguardanti il cadavere e la tua missione, adesso tocca a te Keiji... Che hai deciso di fare? Così, giusto per capire eh...
    Era un ninja di Kiri, lui come anche Isaka, e tutti i ninja di Kiri venivano prima di qualsiasi altra amministrazione.
     
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    Incomprensioni




    Evidentemente non mi ero chiarito, Akira aveva capito che la mia proposta prevedesse di portare Keiji a Konoha per sottoporlo ad un'indagine, ma non era così.

    -Non sono stato chiaro, colpa mia.-

    Dissi prendendo la parola dopo che Akira ebbe finito di parlare.

    -Per il corpo nessun problema, come hai detto , giustamente, è bene che ve ne occupiate qui a Kiri, per me un certificato che attesti la morte di Isaka, da te firmato, sarà più che sufficiente.-

    Mi rivolsi dunque a Keiji.

    -Per quanto riguarda te , invece, non ho certo intenzione di portarti a Konoha per sottoporti ad un processo o cose simile. La missione era di uccidere questo tipo e tu lo hai fatto, non io, pertanto volevo portare l'esecutore materiale della missione in amministrazione, dove potrà confermare le sue azioni ed eventualmente firmare qualche scartoffia.
    Non c'è una vera e propria ricompensa in danaro su questo tipo, come avevo già detto ho fatto il possibile per ottenere questa missione, infatti mi ero offerto di eseguirla gratuitamente. Il discorso è diverso, è più un fatto di onore. Non voglio certo prendermi i tuoi meriti Keiji, non ti conosco e non so quanto effettivamente una questione del genere ti possa interessare, sta comunque a te la scelta.-


    Non sapevo quale fosse la dottrina di vita del ninja della cascata, ma certo era che a me non sarebbe piaciuto far prendere i meriti delle mie azioni a qualcun'altro. Quella che stavo facendo non era una minaccia che avrebbe sancito una persecuzione nei confronti di Keiji, bensì una proposta scaturita dal mio senso di giustizia.
    Mi rivolsi quindi nuovamente ad Akira.

    -Ti ho detto che tu ricopri il ruolo di massima autorità in questo momento, se avessi chiesto a Keiji di venire sottoposto al giudizio della foglia non trovi che sarei venuto meno alla parola data?-

    Sorrisi sperando di aver chiarito quell'incomprensione.
     
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    Capitolo Terzo
    Sangue al Sole




    Atto IX
    Al centro della questione

    Ci furono subito delle incomprensioni: mi parve chiaro fin da subito che il ninja della Foglia non volesse portarmi nel suo villaggio per un processo o quant'altro se non per potermi prendere le responsabilità delle mie azioni, cioè l'aver ucciso un ricercato. Il kiriano dai capelli blu però non sembrava aver compreso immediatamente; credeva infatti che mi stessi spontaneamente consegnando a Konoha per essere giudicato: un qui pro quo. « Non mi sarei mai dimostrato incline a seguire il ninja straniero, Guardiano, se le cose stessero come hai detto. Kiri è il mio villaggio accademico, non permetterei a nessun altro di parlare per o giudicare la mia persona. » feci una breve pausa. Pensai a quello che aveva detto Akira ed ai suoi atteggiamenti. Ero sempre più convinto che quel tizio fosse stato posto lì per caso, non per meriti né per doveri. Le sue frasi erano gettate nell'aria la maggior parte delle volte, e la sua autorità risultava flebile pure in quel contesto, dove era necessario dimostrarsi duri e ferrei ad un ninja non kiriano. Accennò qualcosa tipo un "che non si ripeta più eh!" come ragguardo alle mie azioni che entrò in un orecchio ed uscì dall'altro; non ero certo un pazzo che andava per i vicoli di kiri ad uccidere le persone, era stata solo una incredibilmente sfortunata coincidenza - più o meno.
    Sho poi passò a spiegare in dettaglio cosa volesse dire. - Per quanto riguarda te , invece, non ho certo intenzione di portarti a Konoha per sottoporti ad un processo o cose simile. La missione era di uccidere questo tipo e tu lo hai fatto, non io, pertanto volevo portare l'esecutore materiale della missione in amministrazione, dove potrà confermare le sue azioni ed eventualmente firmare qualche scartoffia.
    Non c'è una vera e propria ricompensa in danaro su questo tipo, come avevo già detto ho fatto il possibile per ottenere questa missione, infatti mi ero offerto di eseguirla gratuitamente. Il discorso è diverso, è più un fatto di onore. Non voglio certo prendermi i tuoi meriti Keiji, non ti conosco e non so quanto effettivamente una questione del genere ti possa interessare, sta comunque a te la scelta. -

    A quel punto, quasi come un impulso d'orgoglio, per un attimo smisi di recitare, esordendo, in modo secco e schietto: « Mi pare il minimo che tu non ti prenda i meriti e le responsabilità di qualcosa che non hai fatto. » mi fermai, realizzando di star esagerando, probabilmente. Mi ricomposi in un istante e proseguii: « Se a Konoha posso essere utile ancora per porre chiarezza su questa faccenda tremendamente triste, sarò onorato di seguirti, Sho. Altrimenti, come ha ben detto Akira, non ho niente da fare a Konoha. »
    Mi voltai infine verso il ninja dai capelli blu, dicendo: « Sarò anche libero di agire come meglio credo, ma senza la sua parola, senza il lasciapassare dell'amministrazione che lei, in questo momento, rappresenta, sono legato al suo volere. Andare a Konoha non mi preme, se è questo che ho fatto credere con la mia frase precedente, mi preme però fare chiarezza ed assumermi le mie responsabilità: è il mio codice morale a comandarmelo. »

    Sperando di non aver causato un ennesimo malinteso, avrei atteso le reazioni dei due.






    Narrato.
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    Anima di Keiji.


     
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    Punto di Accordo


    A quanto pareva sembrava che avevo frainteso le parole di Sho.
    Il suo scopo non era quello di portare Keiji a Konoha per giudicarlo, bensì come testimonianza dell'avvenuta morte di Isaka, il cui cadavere non si sarebbe mosso da Kiri.
    Tutto il resto perdeva di interesse alle mie orecchie. Oh, perfetto... Scusate il fraintendimento allora! Esclamai, con un grosso sorriso sornione in volto. Da come avevi parlato era quello che ero riuscito a capire, ma se così non è, tanto meglio per tutti. Feci delle leggere spallucce.
    Keiji continuò a parlarmi, chiarendomi che senza un mio permesso lui non si sarebbe mosso dal Villaggio. "Autorità", sembrava quasi divertente. Mi state proprio sopravvalutando ragazzi, se fosse per me ci sarebbero ben altre persone sulle mura... Purtroppo il Mizukage non è dello stesso avviso... Già, purtroppo per me. Keiji, sei liberissimo di accompagnare Sho alla Foglia, senza alcun timore. Non ti preoccupare, non serve nessun permesso. Sono contento che Kiri abbia ninja così attaccati ai propri doveri morali e al proprio Villaggio. Per quanto riguardava il Villaggio, anche la mia fedeltà era indubbia, ma per quanto riguardava i doveri... Stendiamo un velo pietoso. Allora abbiamo raggiunto un accordo, a quanto pare. Esclamai soddisfatto, mentre velocemente andavo a formare i sigilli necessari alla creazione di due cloni acquatici, una delle tecniche che avevo migliorato personalmente. [Tecnica]Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bushin no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Topo, Gallo, Lepre (3)
    L'utilizzatore può creare cloni di sé sfruttando almeno 3 unità d'acqua ogni copia. Le copie possono essere create ad una distanza di 1,5 metri dall'utilizzatore o da un clone e possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza si dissolvono riversando acqua nell'arena. Si possono muovere contemporaneamente o 1 clone o l'utilizzatore. Le loro statistiche sono pari energia l'utilizzatore. Hanno 100 crediti equipaggiamento dell'utilizzatore; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. La vitalità è pari a ½ leggera ogni grado ninja. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Basso )
    [Cloni Massimi: 1 ogni grado ninja]

    [Da studente in su]

    Movimenti Senzienti
    Arte: L'utilizzatore può creare cloni d'acqua migliori. L'utilizzatore può creare fino a 3 cloni in grado di muoversi contemporaneamente con lui.
    (Consumo: Basso)
    [Da genin in su]
    L'acqua presente nel terreno, così vicino al mare, vorticò velocemente finché non si formarono due copie esatte di me stesso. Ok ragazzi, prendete lo spezzatino di uomo qui ai miei piedi, dobbiamo portarlo al gate. Dissi ai miei cloni, per poi rivolgermi verso Sho e Keiji. Se per voi torniamo un attimo al cancello, sistemo il cadavere e ti preparo l'attestazione di avvenuta morte, d'accordo? Poi sei libero di tornare a Konoha o pernottare a Kiri per stasera, ma in quel caso dovrò chiederti di consegnare le tue armi e il tuo equipaggiamento. Sorrisi, mentre i miei due cloni cercavano di trovare un modo per trasportare il corpo senza arrecare ulteriori danni a quel povero cadavere.
     
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    Cordiali Saluti




    -Non ti preoccupare, l'importante è essersi chiariti.-

    Dissi ad Akira.

    -Per me potremmo partire subito, se per te va bene, Keiji.-

    Guardai i cloni dei Akira prendere il corpo, o almeno provarci, le condizioni del cadavere infatti erano talmente pessime che anche solo tenerlo intero si era rivelato difficile, una visione quasi buffa, se non si stesse parlando di un uomo, per quanto vile.

    -Attenderò al cancello i moduli che mi hai promesso, spero che non sia un addio questo.-

    Protesi quindi la mano verso Akira, nello stesso modo che avevo usato alle mura, sorridendo.
    Era bello vedere come le ostilità della guerra del passato fossero, almeno in quel frangente, completamente cessate.

    -Dunque, tu vieni?-

    Conclusi dicendo a Keiji.
    Con o senza di lui mi sarei dunque diretto alle mura dove avrei ritirato i moduli che attestavano la morte di Isaka, per poi partire immediatamente per Konoha, l'intento era quello di raggiungere il villaggio per la notte.

     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Capitolo Quarto
    Sangue a Konoha




    Atto X
    Tutto è bene quel che inizia nel sangue †

    La situazione sembrava essersi chiarita e potevo finalmente credermi salvo. « Pare che l'abbiano bevuta. Non credevo di essere un attore tanto bravo! » pensai, accennando un breve sorriso.
    Le parole del ninja dai capelli blu riuscivano sempre ad indispettirmi. « Sono d'accordo con te, il Mizukage potrebbe scegliere ben altre persone. » dissi tra me e me, mentre Akira aggiungeva, contraddicendo un po' il suo atteggiamento, di essere felice di avere a Kiri persone ligie al dovere di ninja e di kiriani come il sottoscritto.

    -Per me potremmo partire subito, se per te va bene, Keiji.- a questione risolta, mentre il Guardiano stava cercando di recuperare, il più integro possibile, il corpo dello sfortunato ninja che mi aveva incontrato la notte precedente, Sho si rivolse a me con queste parole. Un po' affranto, risposti: « Si può dire che non abbia chiuso occhio tutta la notte e che quest'ultima sia stata per me un po' movimentata. », mi fermai sospirando, mentre cercavo di mantenere il ruolo che mi ero prefissato « Avrei proprio bisogno di riposarmi un po'. Tuttavia, se per qualche motivo ti tornasse comodo metterci in viaggio il prima possibile, possiamo fermarci lungo la via, per me non ci sono problemi. »
    Terminato questo discorso avrei teso la mano al guardiano di Kiri, ringraziandolo per il suo operato.
    « Fammi strada, Sho. »






    Narrato.
    « Parlato. »
    « Pensato. »
    Anima di Saruhyondo.
    Anima di Keiji.


     
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