Le Terme

[Svago]

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  1. Yusnaan
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    ehm...da qualche parte

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    Il dopo-retata

    Kiyomi



    La ragazza si tranquillizzò vagamente quando venne a sapere che il demone non poteva essere sempre presente e vedere tutto ciò che vedevano gli occhi di Raizen, girandosi poi stizzita, quando questi osò dirle che non si prendeva cura di se stessa, riferendosi allo champagne.
    Ah bè, scusa se per un attimo ho creduto che una volpe demoniaca mi avesse vista fare sesso dal vivo. Non so se te ne sei accorto, ma non sono una che fa queste cose, è una delle mie principali privazioni.
    E comunque...
    Dopo aver sentito dell'acqua tonica Ho ordinato lo champagne apposta per festeggiare la nostra vittoria. Non bevo quasi mai alcool, ma di certo non è la stessa cosa che festeggiare bevendo acqua tonica e limone.
    Successivamente, Kiyomi passò a discutere di argomenti seri, ma le risposte di Raizen non la entusiasmarono per niente, facendo calare rapidamente il suo interesse per quelle parole che finì per ascoltare poco e facendo disegnare sul suo volto un espressione vuota. La donna non rispose, rimase in silenzio ad osservare il suo bicchiere, senza neanche far caso a ciò che avveniva tra le gambe dell'Hokage. Fece un breve cenno agli inservienti ancora presenti, indicandogli di andarsene, ed una volta rimasti soli, si lasciò andare ad un lento sospiro, prima di riprendere a parlare in modo piuttosto pacato.
    Tu la fai facile, Raizen. Troppo facile. Il suo sguardo si spostò verso l'acqua e le mani vi si immersero, cominciando a sfiorarsi le cosce, mentre lei, con l'aria molto pensierosa, continuò a parlare. La sua voce non era forte ed energica come l'hokage era abituato a sentirla, ma si fece sempre più bassa e cupa.
    In fondo a te cosa manca? Hai un bell'aspetto...sei ricco...sei forte...ricopri un ruolo importante nel villaggio...hai amici sparsi in mezzo mondo...
    Ma io che cosa ho?
    Lo guardò per un istante negli occhi, per poi tornare a fissare il vuoto. Ormai sarebbe stato evidente che avesse un'aria abbattuta.
    Io ho talento nel canto, nella musica, nella danza...e so anche cucire bene. Ma credi che importi a qualcuno?
    Da giovane davo molta più importanza a queste cose e non mi curavo molto del mio aspetto, ma in fondo, nessuno mi dava un minimo di attenzione. Ero solo una delle tante ragazze ricche e viziate che si potevano vedere in giro.
    Il suo tono di voce rimase molto basso, ed il suo viso iniziava a passare lentamente dall'inespressivo al triste e malinconico. Fece delle brevi pause, forse per trovare il coraggio di rivelare dettagli così intimi o forse per cercare di ricordare il passato quasi dimenticato.
    Poi...quasi da un giorno all'altro, il mio corpo iniziò a cambiare e cominciarono a formarsi delle curve, ed allora non ero più una bambina che nessuno calcolava, ma cominciai a sentirmi apprezzata.
    "Che bella signorina" e frasi così...maschi che mi ricoprivano di attenzioni...
    Ecco perchè capii che ciò che conta davvero per piacere alla gente è l'aspetto fisico.
    Puoi immaginare come mi sono sentita qualche anno fa, quando realizzai di essere giunta all'apice della mia giovinezza. Presto il mio corpo inizierà a cedere alle lusinghe del tempo e tutta la mia bellezza andrà lentamente a sfiorire, e allora perderò l'unica cosa che mi rende davvero me stessa.
    Chi è Kiyomi senza la sua avvenenza e la sua perfezione?
    Se proprio vuoi saperlo, non è neanche il mio vero nome. Il nome che mi diedero i miei genitori è Shinju.
    Shinju Saito.

    Seguì un silenzio di qualche secondo, intervallati da un sospiro, mentre la giovane riflesse su quanto stava dicendo. Era la prima volta che si metteva in gioco così tanto con qualcuno, ma ormai sembrava aver perso la sua grinta e la voglia di combattere, quasi rassegnata al suo destino. Mantenne la testa bassa, in modo che Raizen non avrebbe potuto vedere i suoi occhi semilucidi. Alzò le ginocchia, avvicinandole leggermente al busto ed appoggiandovi sopra le mani.
    Le ho provate tutte. L'unica speranza che mi restava era il mondo ninja, con tutte le sue stramberie.
    Ti ho donato la mia verginità perchè ero disperata e speravo che avresti accettato uno scambio.
    Seguì un'altra piccola pausa.
    Per te sono una barzelletta. Vedi solo una ragazza ridicola e viziata che dà importanza a nient'altro che a sè stessa e vuole diventare immortale.
    Mi dici che ci vuole tempo, ma non prendi sul serio la mia richiesta.
    ...
    Non cercare di capire perchè voglio compiacere così tanto agli altri. E' la mia natura, sono fatta così, come tu sei fatto a modo tuo.
    Io non voglio potere, non mi interessa.
    Alzò una mano dall'acqua e la fissò. Voglio solo arrestare questo processo che presto non riuscirò più a ritardare. Non mi interessa cosa verrà dopo. Rimise lentamente la mano in acqua, restando a sguardo basso.
    Dimenticati del nostro patto, non sei più tenuto a rispettarlo. A qual punto alzò gli occhi, oramai particolarmente lucidi, e con un filo di voce in più, si rivolse a Raizen guardandolo dritto negli occhi.
    Ma se davvero vuoi e puoi aiutarmi, Raizen...aiutami. Te lo chiedo per favore. La ragazza sarebbe rimasta a fissare il colosso, in attesa di una risposta.
     
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