Le Terme

[Svago]

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    Primavera








    Quando Kiyomi gli posò le dita sulle labbra non fece nulla, e non fece nulla nemmeno quando gli diede quella specie di ceffone mascherato da buffetto, rimase a guardarla anche mentre si alzava e lo scavalcava, aspettava un preciso momento: quello in cui si sarebbe voltata per uscire dalla vasca.
    Non sarebbe stato necessario usare chissà quale velocità, quantomeno secondo ciò che Raizen reputava un movimento di velocità moderata, si sarebbe levato dall’acqua per posizionarsi dietro di lei nell’esatto momento in cui si fosse dovuta chinare per issarsi sul bordo della vasca, correndole con un indice lungo tutta la schiena, fino a prenderle il viso mentre l’altro braccio le cingeva il ventre. Azione che inevitabilmente avrebbe portato i due bacini a contatto.
    La primavera non arriva mai con la stessa potenza delle giornate estive, con una calura soffocante in grado di annebbiare la ragione, era lenta e trasformava le gelide giornate in vernali in frizzanti mattine e poi in fresche giornate, della primavera ci si rendeva conto quando fioriva , quando la si vedeva esplodere nelle fronde degli alberi con un tripudio di colori.

    Dimmi ancora, cosa mi era concesso…

    Oppure di quando la si sentiva germogliare, giovane e rigogliosa tra le gambe.
    Raizen non sarebbe mai stato insistente, se lei avesse accettato quell’avances si sarebbe limitato ad un discreto sorriso prima di far salire la mano sul seno della ragazza. In caso contrario, dopo una sincera risata, se ne sarebbe tornato al suo posto, finendo di riscaldarsi per poi concludere il suo giro alle terme con una rapida immersione nella vasca ghiacciata e poi nella tiepida.
    Trattamento che, aveva notato, lo aiutava a non sentire la spiacevole sensazione di secchezza sulla pelle, non era raffinato, ma amava essere comodo. All’uscita i suoi vestiti erano stati già lavati e asciugati, non occorreva infatti che venissero rammendati, per cui potè subito reindossarli sentendosi perfettamente pulito.
    Uscito sulla piccola piazza cercò con lo sguardo un orologio, accorgendosi che si era fatta l’ora di pranzo, ed anzi, era fin troppo tarda, aveva per cui l’occasione di mischiare pranzo e merenda: uno dei suoi pasti preferiti, anche perché gli permetteva di mischiare le quantità di entrambi, doveva solamente scegliere di cosa aveva voglia.
    L’incrocio che aveva davanti l’avrebbe portato dritto al mercato del pesce, oppure dall’esperto in grigliate oppure… non gli servì continuare, aveva già deciso che avrebbe messo da parte qualsiasi forma di carboidrato per rimpinzarsi di sashimi di svariate specie ittiche e tappare gli ultimi buchi con del pregiato manzo kobe.

    Mmmmmh.
    Si. Penso che almeno fino a quando non avrò finito di digerire potrò riuscire a fare a meno del sesso.


    Si incamminò di gran carriera, pregustando il sonno che si sarebbe fatto dopo le leccornie. Pericolosa la vita da ninja, dolorosa e non poco ricca di sacrifici, ma il salario soprattutto quando si era kage, non era affatto male, considerando poi che per la maggiore il cibo veniva offerto e c’era ben poco da fare quando un mercante desiderava farsi ricordare dall’Hokage.
     
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140 replies since 21/10/2006, 09:46   2433 views
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