Palazzo Yakushi

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  1. Nikaido the Bloody
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    Prosegue da QUI

    Nikaido stava correndo verso il palazzo degli Yakushi, l'unico luogo dove quel maledetto avrebbe potuto trovare rifugio, tuttavia non era né dell'umore né nella condizione adattaper farsi una corsa come quella tutta d'un fiato e considerando il vantaggio di Febh su di lei, temeva che sarebbe giunta lì solo quando fosse stato troppo tardi e così si fermò un attimo a riprendere fiato ed a riflettere ad alta voce:

    ""Anf...anf...dannazione...anf...non dovrei essere costretta a correre a questo modo, sono praticamente la regina di questi boschi...anf...anf...

    E così prese a guardarsi intorno, sia per poter localizzare uno dei suoi rifugi che per qualcos'altro di più utile, ciò che trovò fu un gigantesco essere dalle spesse scaglie verdi tendente al blu che dall'alto dei suoi venti metri di lunghezza la fissava minaccioso, simile ad un grosso stegosauro, il colossale rettile emise un ruggito rivolto alla donna che vide chiaramente dei lampi elettrici brillare attraverso i grossi denti a cesoia.
    Sorridendo tra sé e sé, Nikaido si rimise in piedi e si disse:

    "Proprio quello di cui avevo bisogno..."

    [...]



    Nei pressi del palazzo degli Yakushi, si sarebbe distintamente avvertito un tremito, simile a quello di tanti piccoli terremoti il cui epicentro si avvicinava sempre più alle mura dell'imponente palazzo sino a quando, dal limitare del bosco non emerse una creatura immensa lanciata al galoppo.
    Un comportamento insolitamente aggressivo per una lucertola di tuono che sembrava tuttavia non voler frenare la sua corsa.
    Ad un'occhiata più attenta, sarebbe stato possibile distinguere la figura di una bellissima amazzone che seduta sul collo del bestione, gli rivolgeva comandi ed incitamenti coi lunghi capelli neri al vento, la gigantesca spada che portava in spalla non lasciava adito a dubbi sulla sua identità e come quasi tutti gli Yakushi del palazzo, anche le guardie non la temevano meno di Febh; un timore condiviso anche dalle lucertole di tuono, le quali al momento avevano stretto un patto proprio con Febh Yakushi, manco a farlo apposta.

    In dirittura d'arrivo, la donna provò a dire alla sua cavalcatura improvvisata di fermarsi, ma tanta era la foga di questa nel correre che la donna fù costretta a dare un sonoro colpo in testa al rettile che finì per scivolare a terra e fermarsi a pochi centimetri da una delle guardie, la quale presto dovette distogliere lo sguardo dal muso del bestione svenuto per fare caso alla donna che una volta scesa e con indosso un succintissimo top ricavato da un lembo di stoffa che conteneva con difficoltà le sue generose forme, chiese con tono imperativo:

    "Dimmi dove si trova Febh Yakushi e poi fila a parcheggiare questo bestione da qualche parte qui vicino, chiaro?"

    Nikaido in realtà non chiedeva, ordinava e basta, almeno con coloro i quali sapevano di non poterle rifiutare niente.
     
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215 replies since 7/9/2007, 00:11   4328 views
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