Palazzo Yakushi

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Confessioni
    Capitolo Quarto



    Atto IX
    Lingua sciolta. †


    Ogni tanto la mia mente offuscata da ipotesi di complotto e timore di essere in una gigantesca trappola trovava pace in quel denigrante pulire. Alla fine sempre meglio che aspettare davanti alle Mura di Konoha un incredibilmente tardivo guardiano. Saltuariamente, poi, il mio operato veniva interrotto da frasi che percepivo ovattate e non sempre comprendevo in toto, da dentro la stanza: l'Amministratore aveva fatto la sua prima osservazione dopo minuti di silenzio quando utilizzai la suiton per pulire il muro. « Attento con quello sputo d'acqua! Se rovini il tatami poi te lo faccio pure riparare! Ma guarda te questa gente che va a sputare acqua in casa d'altri. Io uso Suiton molto più raffinati e precisi per pulire. » disse, mentre, sul prato, si intratteneva, ingannando il tempo.
    Quando passai a pulire il soffitto, lo Yakushi si accorse che stavo facendo di tutto per evitare che il detergente potesse sfiorarmi e si pronunciò in una battuta xenofoba, ridondante e nient'affatto nuova. « Sembri aver paura di bagnarti col sapone...cos'è, a Kiri non vi lavate mai? Troppa umidità per aria per sentirsi sporchi? » Questa volta rimasi impassibile, la sua comicità non mi aveva toccato - anche se io ero il primo a divertirmi coi luoghi comuni, quella volta, forse per la situazione, non riuscii a distrarmi un secondo ed a godere di qualche stralcio di simpatia. Mi indicò, anche con una certa veemenza., come pulire il materasso che comparve dal muro. Alla fine delle pulizie di primavera uscii, ringraziai e mi stirai, a quel punto, mostrandomi in tutta la mia stazza, privo di bende. « Ci hai messo un secolo, sei nagato con le faccende di casa. E poi pensavo che quelle bende nascondessero chissà quale cicatrice o malattia della pelle...ed invece sei solo uno con un pessimo senso della moda. » disse, alludendo alla mia nuova veste. « Ha ragione, a Kiri ho chi pulisce per me. Come le ho detto, è più il tempo che passo in viaggio che a casa. » risposi, mentre notavo, cosa che prima mi era sfuggita totalmente, l'incredibile colore acceso che l'erba di quel palazzo aveva. « Che bellezza è quest'erba. E' anche soffice quanto sembra? » dissi, gettandomici come si fa con una piscina. Avevo una irrefrenabile voglia di rotolarmi su qualcosa di delicato e morbido. Poi, realizzai: era una vita che non mi allenavo. Mi alzai di scatto, seduto col busto retto ed iniziai a guardarmi freneticamente intorno. « Quanto spazio! Potrei tornare a fare i miei kata con la spada qui. Magari posso vedere se mi ricordo ancora Empi, visto che è un secolo che on pratico il karate! » con un rapido salto mi misi in piedi ed iniziai ad eseguire il kata della Rondine che ci avevano insegnato sotto l'esercito Maeda. Il Karate era infatti la difesa senza spada che Munsu riteneva migliore: una ferrea disciplina, semplice ed estremamente potente. Quando vidi l'Amministratore alzarsi però e venire verso di me, mi interruppi bruscamente, mettendomi nella posizione del saluto iniziale. Ero agitato, avevo iniziato a sudare, ero un unico fremito. Sentivo il cuore nel petto rimbalzarmi più e più volte senza sosta. Comparve perfino un sorrisetto isterico sul mio volto. « Bene, mentre asciuga ora possiamo parlare. » disse, mentre si avvicinava con le braccia conserte. « Dimmi la verità, ti sei divertito a rimettere ordine nel caos, eh? E fidati, fra poco troverai la cosa ancora più divertente. Ora...vuoi ripetermi cosa è successo oggi? Hai davvero sentito del Gate da un ubriacone a cui hai poi cancellato la memoria? O forse hai qualcosa a che fare coi restauri? » Mentre pulivo era successo qualcosa della quale non potevo rendermi conto. Ero stato avvelenato - per lo meno non drogato, questa volta, avevo entrambe le orecchie e non mi trovavo a Genosha - ma non ero in pericolo di vita. Quel veleno mi eccitava, mi rendeva euforico, mi liberava dagli stretti vincoli autoimposti della formalità: tutto questo al fine di farmi diventare più malleabile, di farmi parlare più apertamente. E ci riuscì. « Sicuramente è stata una voce a dirmelo! Ah, ah! » dissi ridendo e colpendo un paio di volte il braccio destro dell'amministratore col mio gomito destro, come a voler dire "hai capito la battuta?" « Però le posso giurare che io non c'entro niente con questi restauri. Che motivo avrei per attaccare Oto? Mica è la città che vede lamadre di mio figlio copulare con un dannatissimo uomo qualunque, perché dovrei avercela con Oto? Si rende conto, ci ha fatto anche un altro figlio, quella bugiarda di una Yamanaka! » dissi in crescendo con voce sempre più stridula. Mentre parlavo iniziai a tamburellare il piede destro ed a fare in su ed in giù con la testagiphy.. « Allora...proseguiamo la nostra chiacchierata, ti va? Che mi dici delle tue paranoie riguardo al cancellare la memoria alla gente, lo fai da molto? E da quanto conosci Gene? » proseguì l'amministratore, cercando di scoprire informazioni vitali sul sottoscritto. Prima scoppiai in una grassa risata, poi risposi esprimendomi forse troppo velocemente. « Non si è mai troppo sicuri quando si deve cancellare le proprie tracce! » dissi, aggiungendo un piccolo ghigno alla fine della frase. « Ma ancora non ho imparato a cancellare la memoria. So passare i miei ricordi con estrema esattezza e precisione su quei filatteri ma per ora non so se sono realmente capace di cancellare la memoria, anche se mi sto impegnando per modificare e perfezionare le mie capacità di artista eh! » ogni mia frase usciva con tono particolarmente alto. Poi sgranai gli occhi, rendendomi conto di aver contraddetto quanto detto qualche ora prima al Gate. « Ops. » aggiunsi, portando poi la mano sulle guance e spalancando poi la bocca11-deadpool-3.w529.h529. « Ma parliamo di cose più importanti, tipo del gigantone Mikawa! Sai, a lui piace il sangue, quelli del mio clan ci si nutrono, quindi ... sì, insomma, l'affinità è stata istantanea! » dissi, aggrottando le ciglia ed annuendo ossessivamente. « Mi ha aiutato a sistemare un casino a Kotetsu bara. Sai, reincarnazioni, antichi riti da evitare, divinità che ti vogliono fare la pelle. E vedessi che fegato che ha! » Forse lo Yakushi avrebbe inteso quell'ultima frase come un "sapessi che coraggio che ha dimostrato" ma io invece mi riferivo proprio al fegato del Garth che vidi in mano alla vecchia sciamana. Poi passò a domande più banali e scontate: « Conosci per caso Deveraux Yotsuki, il Guardiano che ora è in congedo? Ah, e Itai come sta? Qualche novità non top secret di recente? » ancora scoppiai a ridere istericamente un'altra volta, prima di rispondere. « Oddio, ad Oto avete guardiani con quel nome? Poi vi meravigliate se vi sfondano il Gate! » avrei detto, sempre in preda alle risate. « Itai sta bene, è sempre il solito smidollato che non sa prendere una decisione con polso fermo, però è bravo ad organizzare delle feste al tempio della Nebbia. Non a condurle, sono stati capaci anche di inscenare un suo funerale in sua assenza ... » aggiunsi, mentre mi si strizzava l'occhio sinistro e tiravo indietro la testa. Ma fu a quel punto che Febh toccò un nervo cruciale che forse, data la mia sovreccitazione, non avrebbe dovuto toccare: Jeral, Flagello Immortale. « Ah, giusto! Mai sentito parlare di un certo Flagello Immortale? Me ne hanno parlato parecchio male. » Sgranai gli occhi, strinsi forte i pugni, talmente tanto da conficcarmi le unghie nelle carni e da far sanguinare i palmi delle mani: digrignai i denti con rabbia e poi, come si addice ad una persona in preda alla più totale rabbia e disperazione ... iniziai a sbattere i piedi per terra e le mani sulle ginocchia: « QUEL MALEDETTO FIGLIO DI PUTTANA MI HA RUBATO LA SPADA. » urlai a squarcia gola. « SONO ALLA DISPERATA RICERCA DI UN MODO PER VENDICARMI E RIAVERLA! »

    I miei desideri più intimi presero il sopravvento sul raziocinio. L'Amministratore di Oto, forse, sarebbe stato molto lieto di sentire quelle notizie, tuttavia avrei dovuto spiegare dei segreti militari di Kiri, cosa tutt'altro che discreta. A peggiorare la situazione c'era il veleno che avevo in corpo che non mi permetteva di pormi freni.




    StatisticheStatus
    Forza: 600
    Velocità: 500
    Riflessi: 500
    Resistenza: 475

    Agilità: 500
    Precisione: 500
    Concentrazione: 500
    Intuito: 500

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    [Slot Difesa I]
    [Slot Difesa II]
    [Slot Difesa III]


    [Slot Azione I]
    [Slot Azione II]
    [Slot Azione III]


    [Slot Tecnica Base]
    [Slot Tecnica Avanzata]


    [Slot Gratuito]



    Legenda


    Narrato
    « Citato! »
    « Parlato! »
    « Pensato! »
    Anima di Saruhyondo.
    Anima di Keiji.

     
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