Palazzo Yakushi

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Recuperi
    Capitolo Sesto



    Atto XIII
    Troppi Salvatori


    Non osservai molto quello che mi accadde intorno né ci prestai troppa attenzione. Figurarsi che non mi resi neanche conto di quanto tempo passò: me ne stetti lì, con gli occhi chiusi, a pensare. Potevo percepire la piccola lucertola rossa davanti a me, immobile, che mi scrutava. Chissà cosa avrebbe pensato del sottoscritto - certo, per sottostare agli ordini di Febh, neanche quella lucertola e la sua razza dovevano essere del tutto sane di mente.
    Realizzai che, in quell'occasione, avrei dovuto non dimenticare mai quanto successo. Così portai la mano sulla mia spalla ferita, da sotto il cappotto Maeda, fingendo di provare dolore e creai un piccolo filatterioArte della Creazione Cremisi
    Arte: L'utilizzatore è in grado di immagazzinare una quantità di sangue proprio od altrui pari ad una Leggera di Vitalità. Il contenitore prende il nome di filatterio e può registrare informazioni o ricordi relativi al proprietario del sangue. Non c'è limite alla quantità di informazioni; possono essere aggiornate liberamente. Solo l'utilizzatore può leggere il filatterio. Registrare od aggiornare le informazioni richiede uno slot Istantaneo.
    (Consumo: ¼ Basso)

    [Da Genin in su]

    Abilità del Filtraggio Cremisi
    Abile: L'utilizzatore può creare un filatterio semplicemente ponendo il contenitore a contatto con del sangue, anche secco o coagulato e risucchiandolo all'interno. Può separare il sangue da sostanze estranee, inoltre la capacità dei filatteri aumenta fino ad una ferita Grave di Vitalità, senza aumentare le dimensioni del contenitore.
    [Da Genin in su]
    , sul quale scrissi immediatamente anche tutti i ricordi vissuti in quella giornata. Dalle minacce, alla somministrazione del veleno-droga, agli scambi di affilate battute. Tutto. Dovevo avere una prova di quello che avrei sostenuto nel momento in cui mi fosse stato chiesto di parlare. Riportai poi la mano al suo posto, nascondendo il filatterio in una tasca interna del cappotto.
    Ad un certo punto della mia permanenza, iniziai a sentire degli indistinguibili schiamazzi. Le mie orecchie protesero verso la direzione di quelle urla ma non riuscii a scindere una singola parola dal contesto. Tornai allora rilassato, non ponendomi altri problemi: se tanto fosse arrivato Itai, sarebbe stata questione di poco prima che lo Yakushi lo avesse condotto da me.
    Ed infatti passò davvero poco tempo prima che il sole sul mio viso fosse oscurato dall'ombra di alcune sagome. Quando aprii gli occhi, però, notai fin troppe persone davanti a me. Un uomo mastodontico, di carnagione scura e dai capelli neri accompagnava Itai, Akira e Meika. C'era anche un'altra sagoma - in ogni accezione del suo termine - che se ne stava qualche passo indietro, con un pesce intorno al collo. Tutti i presenti poterono vedere il mio volto allungarsi e gli occhi sbarrarsi quando realizzai che anche Sanjuro era venuto a recuperarmi. Forse mi voleva più bene di quanto credessi, o forse si era trovato lì per caso. Comunque, quel pesce puzzava e la cosa mi infastidiva. Appena tutti si fossero avvicinati a debita distanza, Febh mi avrebbe fatto un gesto con la mano, accompagnato da un sorrisone, una sorta di incoraggiamento, come si fa con i bambini, nel fare quello che si aspettava facessi: parlare di quello che era successo in quei giorni.
    Lentamente mi alzai, piegandomi prima su di un ginocchio, facendo un piccolo inchino al Mizukage come al mio solito - cosa che Itai odiava - e poi alzandomi su entrambe le gambe. « Sono venuto ad Oto, passando davanti all'Est Gate. L'ho visto in pessime condizioni ed ho chiesto cosa fosse successo. Il guardiano di turno non ha voluto dirmelo, quindi ho chiesto di parlare con qualcun altro. Non credevo di fare una richiesta così strana, dato che c'è una enorme voragine nella parete e che il portone del gate è riverso a terra. Si è presentato l'Amministratore che, subito, ha iniziato ad incalzarmi con delle domande che esprimevano dubbio e pregiudizio, ritenendo, non so a quale ragione, che io potessi sapere qualcosa su quello che era successo - come se un colpevole fosse così sadico da chiedere ai suoi inseguitori se sanno cosa è accaduto riguardo al suo misfatto. » Mi soffermai un attimo. « L'amministratore non mi ha creduto, quindi, sentendomi in pericolo, ho inventato un po' di balle, sperando di cavarmela. Non è successo. Dopo avermi piantato un Kunai nella spalla, sono stato condotto fin qui, dove sono stato costretto a pulire la stanza che vedete alle mie spalle. In realtà era soltanto un sotterfugio per drogarmi. L'Amministratore mi ha posto poi domande varie da cui ha ottenuto le informazioni che, immagino, vi abbia già esposto. Nonostante tutto, non sono stato trattato male né ho subito eccessive angherie. Febh » lo chiamai per nome di battesimo, come se lo conoscessi « È stato un ottimo interlocutore, per lo meno. »
    Non avrei aggiunto altro. Dopotutto le mie dichiarazioni erano già abbastanza pericolose, non avevano bisogno di essere rincarate. Itai, tuttavia, non avrebbe mai scatenato un così grande scandalo burocratico: il Mizukage doveva soltanto portarmi fuori da lì.





    Legenda


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    « Pensato! »
    Anima di Saruhyondo.
    Anima di Keiji.

     
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