-COMBATTIMENTI- "Angel No Vash Hyuga" contro "Im

Giornata Di Sole Nella Foresta [0/6]

Vash camminava tranquillo lungo il sentiero che portava alla radura. Era un percorso di terra battuta che attraversava una foresta illuminata dal sole mattutino. Era una giornata calda dove il sole era alto in un cielo azzurro intenso. Erano le 11 di mattina circa, quindi ancora la temperatura non era troppo elevata. Finalmente il giovane arrivò alla radura.

Un prato dalla pianta quasi perfettamente quadrata si apriva davanti ai suoi occhi. Misurava circa 50m il lato di quel verde quadrato. Si diresse quindi al centro ideale della radura e si sedette a terra aspettando il rivale. Di lui conosceva solamente il nome, Imotaki Kaguya, e la provenienza, Kiri.

*Di lui non conosco quasi nulla, sicuramente userà i jutsu acquatici tipici del suo paese, staremo a vedere cosa si inventerà per battermi.*

Appena l'avversario fosse arrivato Vash si sarebbe alzato dicendo con un lieve sorriso:

"Ciao, io sono Angel No Vash. Che ne dici di metterci a 4m di distanza? Io resto qua tu posizionati pure. Inoltre dato che sono arrivato qui prima di te, hai obiezioni a farmi partire per primo con il combattimento?"

Dopo la domanda Vash si sarebbe messo nella sua posizione di guardia. La gamba sinistra leggermente più avanti della destra, ambedue piegate. Il suo braccio sinistro e quello destro piegati, con il sinistro più avanti e in alto a coprire il torace e il volto e quello destro a coprire l'addome. Da quel momento ogni suo sforzo sarebbe stato nel cercare di studiare l'avversario guardando i suoi movimenti attentamente.

§ L'alba di un nuovo scontro § [0/6]

Diversamente alle giunture [1/6]

La posizione che aveva assunto era simile a quella di Vash, sapeva che non doveva sottovalutarlo. Nella sua mente la consapevolezza di dover studiare il nemico lasciava spazio ora alla pianificazione di una strategia efficace. Dopo qualche istante il giovane, deciso, cominciò ad agire.

Con un movimento fluido e veloce del braccio destro verso il basso, fece scorrere lungo la fodera interna alla manica l'aikuchi. Scivolando verso il basso per la gravità e la forza cinetica del movimento, uscì dalla manica. Appena anche l'impugnatura uscì, Vash strinse il palmo impugnandolo. Ora il giovane aveva l'arma stretta in mano, rivolta con la punta verso il basso, la lama dalla parte opposta rispetto all'avversario.

La trappola dell'astuto ninja si mise in moto, il chakra fluì nelle sue gambe potenziandole con 5 punti divisi equamente fra le due, atti a potenziare la velocità (Velocità: 162.5 + 25 = 187.5). Quel chakra velocizzò lo scatto che Vash compì bruciando 2 dei 4m di distanza. Mentre faceva quei 2m portò il braccio destro con l'aikuchi sempre in basso verso sinistra, ruotando leggermente le spalle ma tenendo la sinistra a proteggere il busto e il volto, gli occhi fissi sull'avversario.

Imotaki sarebbe forse stato spiazzato da quella velocità incredibile. Inoltre vedere Vash a soli 2m e con un velocissimo fendente di Aikuchi pronto a colpirlo dal basso alla sua destra, forse l'avrebbe portato più o meno istintivamente a preparare una parata o schivata a un attacco proveniente da quella zona. Però era solo una finta.

Vash che era a 2m dall'avversario, pronto a tirare quel fendente, non lo fece mai. Concentrò invece altro chakra nelle gambe, ma stavolta non era un normale potenziamento, stava preparandosi a una delle più potenti mosse di taijutsu che conosceva. In uno scatto fulmineo indirizzò verso Imotaki l'entrata dinamica*, un potente e veloce calcio volante. Era un calcio difficile da schivare o parare normalmente, specialmente poi in quelle condizioni. Infatti Imotaki non avrebbe potuto capire in quell'attimo che lo scatto che Vash si accingeva a compiere non era un fendente di pugnale dal basso ma un calcio volante diretto allo sterno, infine la posizione di guardia di Imotaki era instabile, aveva flesso leggermente le gambe ma non ne aveva portato avanti una equilibrando il peso corporeo al meglio. Il calciò partì mirando allo sterno ed a spezzare il fiato.

Le risorse dell'angelo non erano ancora esaurite però, anche il calcio era poco più che una finta. Infatti in ogni caso, sia che lo avesse parato, sia che lo avesse schivato, sia che lo avesse preso in pieno, Vash avrebbe portato un altro attacco. Finito il calcio infatti e riportatosi in equilibrio, sempre in guardia col braccio sinistro, avrebbe approfittato della probabile confusione dell'avversario per portare un fendente di Aikuchi. Questo colpo sarebbe stato potenziato con 2.5 punti chakra nel braccio destro mirati ad aumentare la velocità (Velocità: 162.5 + 12.5 = 175). Infatti l'obbiettivo del colpo non era una zona vitale del nemico, era invece il suo ginocchio più vicino. Vash mirava con quel colpo, portato con traiettoria diretta e veloce, a tagliare o danneggiare i legamenti dietro al ginocchio più vicino a sè dell'avversario, colpendolo lateralmente. Per portare il colpo Vash non si sarebbe chinato verso il basso, avrebbe portato più avanti la gamba destra abbassando il baricentro del corpo senza scoprire il petto e il volto ai colpi avversari, proteggendoli sempre con il braccio sinistro.

Comunque fosse andato il fendente, appena lo avesse portato, avrebbe valutato la situazione.

Anche stavolta non era un attacco di forza bruta ma di tattica, per impedire i futuri movimenti del nemico. Una volta portato quell'ultimo colpo Vash si sarebbe allontanato di poco all'indietro, spostando la gamba avanti e arretrandola oltre l'altra, cambiando guardia. Il braccio sinistro a coprire il torace e la testa, il destro in Chudan Gamae tenendo l'Aikuchi all'altezza della vita verso avanti.

I miei occhi erano fissi su Imotaki, una determinazione senza paragoni bruciava dietro le mie bianche pupille, ero pronto ad aspettarlo. Gli avrei fatto capire chi doveva vincere quello scontro, chi sarebbe stato il migliore.

La Nebbia Va a Fuoco [2/6]

Riassunto
Stavo portando a segno l'entrata dinamica quando con un movimento incredibilmente veloce si lasciò cadere a terra schivando il calcio. Atterrai alla sua sinistra leggermente dietro di lui con le gambe flesse leggermente. Immediatamente come avevo deciso portai il fendente velocizzato dal chakra verso il suo ginocchio sinistro allungandomi in un affondo con la destra avanti. Vuoi perchè si stava ancora rialzando, vuoi perchè ero leggermente alle sue spalle o per la mia velocità, sembrò non rendersi conto del fendente e lo subì in pieno. Sentii l'Aikuchi impattare contro il retro laterale del ginocchio dalla sua parte sinistra. Lì dove solitamente col ginocchio leggermente flesso veniva in evidenza un tendine, il pugnale tagliò stroncandolo, senza però andare oltre e danneggiare anche la rotula o il menisco.

Soddisfatto di aver reciso un tendine fondamentale al movimento dell'avversario con una ferita medio-leggera, ma impossibilitante quasi all'uso della gamba, tornai in posizione eretta e portai il secondo fendente. Questa volta miravo al gomito più vicino, il sinistro. Con una velocità ancora stupefacente lui riuscì ad estrarre un kunai e deviare il mio colpo che ferì solo leggermente il suo gomito. Mi allontanai quindi arretrando di un passo cambiando guardia ed arrivando in guardia sinistra e chudan gamae a circa un metro e mezzo da Imotaki.

Difesa
Vash vide Imotaki usare il destro per impugnare uno shuriken. Vedendo che non prendeva altro intuì che doveva essere un diversivo per un attacco più pericoloso. Osservò Imotaki mentre lanciava lo shuriken con un movimento del braccio che lasciava intuire una traiettoria a parabola dalla sinistra del giovane Hyuga. Quando partì Vash lo seguì con la coda dell'occhio mentre osservava l'avversario, vedeva che andava verso il braccio sinistro (non hai specificato il bersagio decido io). Imotaki non aveva armi visibili in mano e data la distanza Vash considerò che poteva attaccare col taijutsu. Preparandosi concentrò 2.5 punti chakra per gamba per aumentarne la velocità in caso dovesse evitare mosse nemiche. Intanto tirando leggermente più vicino a sè il braccio sinistro evitò lo shuriken che invece di colpirlo in pieno nell'avambraccio, gli causò solo un taglio lieve. Mentre compiva questo piccolo movimento del braccio, non sentendo praticamente dolore per quel taglietto, e mentre concentrava il chakra nelle gambe, vide Imotaki abbassarsi. La tensione in quell'istante era palpabile, Imotaki stava per portare il suo vero attacco, Vash si concentrò cercando di capire cosa succedeva grazie ai suoi riflessi leggermente superiori alla norma.

Imotaki sparì quasi per un istante dal punto dove si trovava, Vash si concentrò e lo vide ricomparire poco davanti a sè, pronto a sferrare un calcio. Nonostante tutto Imotaki non era molto veloce, sicuramente il tendine reciso gli aveva causato problemi gravissimi nell'usare la gamba sinistra. Vash ebbe il tempo di arretrare la gamba sinistra oltre la destra, cambiando guardia con un movimento veloce potenziato anche dal chakra (Velocità Vash: 187.5, Velocità Imotaki: 105 base per i pesi, aumentata dalla tecnica ma diminuita dal tendine reciso)
Il calcio di Imotaki andò così a vuoto fendendo l'aria.

Tuttavia l'attacco nemico non era finito, appena mandato a vuoto il calcio Vash in guardia lo vide estrarre un kunai e portare un affondo alla sua gamba destra all'altezza del ginocchio. La velocità di Imotaki era inferiore a quella di Vash, che essendo in Chudan Gamae (con l'aikuchi tenuto all'altezza della vita verso avanti parallelo quasi al terreno), abbassò leggermente il pugnale con un gesto fluido del braccio destro e deviando il fendente nemico, mandandolo a vuoto.

"Oh parole strane dette da qualcuno che ha il tendine del ginocchio sinistro lacerato... Vedremo se sarai all'altezza delle tue parole, anche se per ora mi deludi..."

Attacco
Prima di dire quelle parole Imotaki si era portato in guardia, aveva indietreggiato la gamba destra lasciando la sinistra ferita avanti portando le braccia in una posizione classica di guardia sinistra.

*Eppure dovrebbe faticare persino a reggersi ni piedi con quel tendine fuori uso, non è un danno permanente se lo curano a fine incontro, eppure non dovrebbe poter usare quella gamba, evidentemente gli effetti non sono stati immediati ma d'ora in poi sarà certamente debilitato...*

Erano a circa un metro e mezzo l'uno dall'altro, entrambi in guardia, guardia speculare. Vash non sapeva dei suoi pesi ma aveva notato che era molto lento, e con quella ferita lo sarebbe stato ancora di più. Doveva puntare tutto sull'abisso di velocità che ora separava i due shinobi, era sicuro di poter vincere...

Aveva usato molto chakra ma ne era valsa la pena, ora però doveva limitarne l'uso, l'avrebbe usato solo per velocizzare i movimenti. A fare i danni ci avrebbe pensato l'equipaggiamento che possedeva. Muovendo il braccio destro che impugnava l'aikuchi verso l'interno del suo giaccone dalla parte sinistra, lo depositò in una tasca stretta e lunga mentre subito dopo impugnava la bottiglia di alchool in una tasca adiacente. Con la sinistra invece estraeva fulmineo l'accendino dalla sacca porta armi sulla gamba sinistra tenendolo nel pugno senza quindi mostrarlo all'avversario. Con uno scatto fulmineo bruciò il metro e mezzo che lo separava da Imotaki portandosi sotto, mentre lo faceva, con un gesto rapido del braccio da sinistra a destra oltre che dal basso ad altezza vita verso il volto nemico, estrasse la bottiglia scagliandola contro la guardia avversaria. Se infatti normalmente la guardia proteggeva dai normali attacchi, per questo era uno svantaggio. Imotaki non poteva probabilmente riuscire a schivare lateralmente o arretrare, a causa della sua gamba. Avrebbe quasi certamente portato la guardia a difesa del volto frapponendola alla bottiglia. Però non avrebbe probabilmente visto che si trattava della bottiglia data la velocità del colpo potenziata da 2.5 punti chakra nel destro (Velocità: 162.5 + 12.5 = 175). In questo caso frapporre la guardia avrebbe significato far infrangere la bottiglia causando forse ferite da taglio ma sopratutto facendo spargere il liquido addosso a sè, data la forza cinetica impressagli. Il liquido si sarebbe sparso per la sua faccia, le braccia, e forse anche il torso, tutto dipendeva dalla sua reazione. Se invece non avesse alzato le braccia la bottiglia avrebbe impattato contro la sua testa causando un colpo violento contundente, forse da taglio, e comunque mandando l'alchool sul viso e gli occhi.

Dopo queste azioni Vash sarebbe tornato in guardia destra per poi indietreggiare di un passo tenendola costante.

*Hai intenzione di parlare nuovamente oppure ora te ne resterai zitto?*

Lo sguardo di Vash era carico di determinazione, era stato sfidato e non avrebbe perso. Dentro di sè non c'era più spazio per la pietà o la compassione voleva solo sconfiggere il kiriano...

§ La situazione diventa critica § [2/6]

Alzata E Schiacciata [3/6]

Riassunto
Imotaki appena sferrai il mio colpo dal basso verso l'alto, da sinistra a destra, fece un balzo all'indietro evitandolo. Tuttavia come avevo previsto in caso di mancata bottigliata, mi avvicinai quel che bastava per sferrare il calcio con la gamba sinistra usando la destra come perno. Il calcio saettò ad altezza del suo ginocchio sinistro impattandoci contro violentemente. Il danno che gli avevo causato era più o meno quello di 3 ferite lievi. Con quell'ultimo colpo il ginocchio già compromesso dell'avversario sarebbe peggiorato ancora facendo diventare più nera la situazione di Imotaki.

Vash tornò quindi in posizione di guardia destra arretrando di un passo e scrutando l'avversario.

*E' decisamente troppo malridotto per azzardarsi ad usare il taijutsu, cercherà di combattere tenendo le distanze, io invece devo stargli sotto.*

Difesa
Imotaki agì con una velocità che prima non mostrava, tuttavia Vash in quanto a velocità non gli era inferiore. Se Imotaki avesse tentato un attacco a distanza tenere in mano la bottiglia sarebbe stato pericoloso così la lasciò cadere alla sua destra, la bottiglia cadde leggermente in avanti senza infrangersi, dato il terreno morbido del manto erboso. Questo mentre Vash seguiva con lo sguardo i movimenti dell'avversario. Lo vide correre alla sacca porta armi, o così sembrava, e estrarne un kunai con la mano destra. Non poteva sperare di cogliere impreparato il giovane Hyuga estraendo un arma davanti ai suoi occhi per poi lanciarla, eppure fu proprio quello che accadde. Mentre Imotaki estraeva il kunai, Vash si concentrò impastando chakra, 5 punti totali, 2.5 per gamba, pronto a evitare offensive da lancio. Seguendo con lo sguardo il movimento del braccio di Imotaki non fu difficile capire cosa voleva fare. Il braccio si stese puntando con una traiettoria, dritta, lineare, banale, alla gamba destra di Vash. Usando il chakra che aveva impastato per aumentare la velocità dello scatto spostò di circa 20 centimetri la gamba destra seguita poi dalla sinistra col resto del corpo in un movimento laterale base della sua posizione di guardia. Tuttavia la vicinanza non gli lasciò il tempo per evitare totalmente il kunai che ferì la sua coscia destra interna poco sopra al ginocchio provocando una ferita pari a due lievi (Velocità Vash: 162.5 + 12.5 = 175 riflessi: 162.5) (Forza Imotaki = 150, resistenza Vash= 147.5, ferita in pieno sarebbero 1 leggera e una lieve, qui preso di striscio solo due lievi essendo fra l'altro un arto quindi a danno ridotto). Il kunai proseguì conficcandosi a terra circa un metro dietro al giovane.

Mentre una poco più che lieve fitta di dolore mi prendeva alla gamba destra, il mio sguardo captò uno strano movimento di Imotaki. Avevo visto già in un altro combattimento un movimento simile. Stava evidentemente per lanciare dei fukibari dalla bocca. Non avevo il tempo per schivare questo attacco, e non potevo intuire la direzione degli spilli quale sarebbe stata. Feci l'unica cosa che potevo fare in quella situazione, cioè portare la guardia a difesa delle uniche parti veramente vulnerabili a quell'arma. Il braccio destro era già ad altezza testa per via della guardia destra da me impostata, così si mosse rapidamente coprendo gli occhi. Il sinistro invece saettò verso il collo coprendolo con l'avambraccio. Un istante dopo sentii circa 6 fitte di dolore all'avambraccio sinistro realizzando che il bersaglio era il collo.

Probabilmente ne aveva evitato qualcuno dato che erano stati lanciati appena dopo che si era fermato dalla schivata dell'altro attacco (Forza Imotaki = 150, resistenza Vash = 147.5, considerando che la zona è un arto e lo scarso potenziale offensivo degli aghi mi prendo 6 lievi). Con un rapido gesto portò subito la mano destra verso l'avambraccio e con un colpo parallelo allo stesso, dato con il taglio del palmo, spazzò via gli aghetti conficcati nella carne, un altra fitta di dolore lo colse ma era troppo infastidito per farci molto caso.

*Sei andato troppo oltre, ti ho lasciato la possibilità di arrenderti e invece mi hai attaccato, ora vedremo come andrà a finire...*

Mentre pensava questo vide Imotaki portare la gamba destra indietro per poi estrarre un kunai con la mano sinistra e portare le braccia a proteggere il torace e la testa.

*E' impazzito? Mi invita al corpo a corpo con una gamba in quelle condizioni? E come fa a poggiare la sinistra in avanti senza risentirne, apparentemente? Se è una lezione che vuole, gli insegnerò che a volte arrendersi è la soluzione più intelligente. Quel tipo non ha proprio nessun riguardo per la propria salute...*

Attacco
Eravamo a circa due metri di distanza, davanti a me c'era la bottiglia di alchool. Ora si aspettava un eventuale tentativo di rompergli addosso la bottiglia, eppure un metodo più efficace e inaspettato c'era...

Vash velocemente portò la destra più avanti di circa 20cm abbassando così il suo baricentro, seguendo quel movimento col corpo. Ora con la destra poteva toccare terra. Raccolse la bottiglia e col movimento con cui la raccoglieva, prendendola per il collo, eseguì la stessa azione che aveva eseguito la prima volta per attaccarlo con la stessa, o almeno così sembrava. Stavolta però una volta arrivata ad altezza torace avrebbe dato un colpo di polso verso l'alto lasciandola andare. La bottiglia sarebbe volata verso l'alto in traiettoria dritta e perpendicolare al terreno arrivando a circa due metri di altezza. Aveva fatto tutto con un solo fluido gesto da terra ad altezza torace del braccio, lasciando a quel punto la bottiglia. Era un rischio eppure doveva correrlo.

Giaguaro Nella Nebbia [4/6]

Riassunto
La bottiglia era ora in pezzi senza però aver bagnato ne me ne lui, eppure...
Imotaki era riuscito a parare il mio fendente usando un'arma che aveva tenuto nascosto nella manica.
Era un kunai e in quel momento ricordai che ne aveva estratti due ma usato solo uno poco prima. Ero stato così impegnato nell'evitare la sua offensiva da non accorgermi che ne aveva nascosto uno nella manica. Il colpo così parato ferì solo in parte la coscia del mio avversario non ottenendo l'effetto sperato. Eppure per pararlo aveva usato un movimento di abbassamento repentino del baricentro, riuscendo a competere con me in velocità. Non riuscivo a capire come potesse rimanere così lucido e muoversi così bene con le lesioni che aveva. Eppure non era il caso di indugiare oltre su questi dettagli. Velocemente mi ero rimesso in guardia portandomi ad un passo dal mio avversario, eravamo ancora a distanza da corpo a corpo ed io stringevo nella destra il mio fedele Aikuchi.

Difesa
Vash vide un sorriso comparire sul volto avversario. A lui davano un po' di fastidio le piccole ferite che aveva sparse per il corpo, eppure Imotaki riusciva a sorridere compiaciuto nonostante la sua condizione. Questo lo irritò non poco. Vide comunque Imotaki estrarre con la sinistra uno shuriken e scagliarlo verso di se. Eppure erano ad un passo di distanza e dalla traiettoria del braccio vide subito che avrebbe lanciato lo shuriken per terra e non contro di se.

*Che combina?*

Dopo che Imotaki fece conficcare lo shuriken ai piedi di Vash, lui vide che la sinistra non era tornata rilassata ma stava ancora stringendo qualcosa. Eppure non si vedeva cosa stringesse, ma all'improvviso notò qualche luccichio fra la mano e lo shuriken a mezz'aria. Era una giornata di sole, e il nylon rifletteva i suoi raggi in alcuni punti. Forse normalmente non l'avrebbe notato, eppure il fatto che la sua mano fosse stretta a stringere qualcosa invisibile fece intuire tutto al giovane Hyuga.

*Che voglia usare il filo per usare lo shuriken come frusta o qualcosa del genere? Forse è il caso di spostarmi finché non avrò chiare le sue intenzioni...sono troppo vicino a questo shuriken*

Tuttavia ogni proposito di spostarsi dovette scomparire momentaneamente dalla sua mente mentre una cosa molto particolare stava succedendo. Pian piano una leggera foschia comparve per farsi sempre più fitta.

*Illuso, so cosa stai facendo. Ho già combattuto contro questa tecnica, ora una nebbia ci impedirà il contatto visivo... Non hai nemmeno idea del vantaggio che mi stai regalando...*

Lampante era anche il nuovo ipotetico uso dello shuriken col nylon legato. Sarebbe potuto servire per indicare il luogo dove si trovava Vash. Eppure era una cosa troppo stupida per essere fatta. A cosa sarebbe servito nel caso in cui Vash si fosse mosso? E se non si fosse mosso per nulla, che senso avrebbe avuto dato che i due erano talmente vicini da sapere esattamente dove era situato l'altro? Era più probabile ed intelligente usare il filo e lo shuriken come frusta ad ampio raggio. In entrambi i casi Vash era in pericolo fermo, ma allontanandosi avrebbe risolto ogni problema. Appena la visibilità arrivò allo zero Vash decise di andarsene nel modo migliore, prima però sentì dei rumori molesti provenire da davanti a se. Evidentemente Imotaki non curante della distanza ravvicinata si muoveva senza preoccuparsi di non far rumore, cosa alquanto stupida.

Girandosi indietro fece uno scatto arrivando a circa 3 metri da dove era prima. Corse seguendo la linea che lo congiungeva prima a Imotaki, ma nel verso opposto, allontanandosi e arrivando quindi a 4 metri da dove prima c'era l'avversario. Correndo non si preoccupò di non fare rumore, facendosi quindi sentire probabilmente dall'avversario, data la distanza ravvicinata di inizio corsa.

Mentre si allontanava sentì il rumore di un impatto di qualcosa col terreno e con la coda dell'occhio vide la sagoma di un oggetto metallico conficcarsi a terra a pochi centimetri da lui. Imotaki aveva evidentemente cercato di colpirlo con quell'arma basandosi sulla posizione antecedente di Vash, e il colpo andato a vuoto era arrivato dietro essa e vicino alla traiettoria di corsa dello stesso.

*Probabilmente lui è ancora lì fermo e ora avrà sentito che il colpo è andato a vuoto, io sto correndo lontano da lui in questa direzione. Questo va a mio vantaggio...*

Una diabolica strategia già era configurata nella mente del giovane Hyuga appena era giunto alla fine dello spostamento di 3 metri.

Attacco
Compose velocemente i sigilli necessari alla tecnica della moltiplicazione*. 3 copie di se apparvero accanto a lui, tutte identiche anche nelle ferite. Sapeva che poteva disporne liberamente posizionandole entro 10m da se.

*Ora la mia sublime strategia ti assalterà presto Imotaki, come un giaguaro che pazientemente ha teso il suo agguato e si avventa sull’antilope.*

Ordinò ad una copia (Copia A) di dirigersi a circa 3m alla destra di dove prima era Imotaki, spostandosi in tutto di circa 4 metri da se. Ad un'altra copia (Copia B) ordinò di stare ferma nella sua posizione attuale. Ad un'altra copia (Copia C) ordinò di stare accanto a lui e seguirlo sempre stando a circa 1m di distanza. Tutte e tre una volta giunte a destinazione sarebbero state in posizione di guardia. Questa volta senza fare rumore, nei limiti del possibile, si spostò. Era abbastanza distante da non farsi sentire per nulla dall'avversario, muovendosi lentamente con cautela. Arrivò circa alla destra di dove era prima Imotaki, a circa 4 metri, per poi proseguire ancora. Continuò per arrivare sulla linea ideale, che sarebbe stata quella dei 45° a destra rispetto alla linea della destra esatta di Imotaki (quando era comparsa la nebbia), a circa 4m da lui. In poche parole se Imotaki fosse stato ancora in quella posizione, ora Vash sarebbe alle sue spalle di circa 4 metri ma spostato verso la sua destra. In tutto il movimento cercò di non fare rumore e di non andare mai sotto i 4m di distanza dal punto in cui era poco prima Imotaki.

Una volta arrivato a destinazione, assieme alla copia C, avrebbe completato la sua opera lanciando con una parabola alta un kunai e facendolo cadere a circa 2 metri da dove avrebbe dovuto essersi posizionata la copia A. Quella era la ciliegina sulla torta. Infatti Imotaki, che non poteva vedere cosa accadeva, avrebbe sentito prima Vash correre nella direzione opposta a se evitando l'arma da lancio, poi non avrebbe sentito altri rumori, a parte un solo suono alla propria sinistra. Questo forse gli avrebbe fatto credere che Vash si stesse muovendo in modo silenzioso ma facendo un passo falso alla fine del movimento. Ovviamente avrebbe anche potuto credere che fosse un trucco e che in realtà fosse davanti a se dove era corso prima.

In ogni caso se la nebbia si fosse diradata avrebbe visto nel primo caso la copia di Vash alla propria sinistra a 4 metri di distanza in guardia, credendolo probabilmente il vero Vash visto che non sapeva della bunshin no jutsu. Se invece, come nel secondo caso, avesse capito che era un trucco avrebbe guardato dove Vash era corso prima facendo rumore, trovando un'altra copia. Mai però avrebbe immaginato che il giovane non sarebbe stato in nessuno dei due luoghi. Infatti Vash in ognuno dei due casi, in cui Imotaki avesse guardato in quelle due direzioni, sarebbe stato alle sue spalle e fuori dalla sua visuale. Non ci sarebbe stato nessun motivo che avrebbe spinto Imotaki a guardarsi alle spalle scoprendosi quindi ai possibili attacchi di una delle due copie A o B, o entrambe.

*Decisamente ora è in una brutta situazione... Il giaguaro è in agguato, che farà l'antilope zoppicante?*

Temporeggia, Ruba Le Idee, Deludente... [5/6]

Attacco:
Vash era in agguato, sapeva che Imotaki avrebbe potuto dissolvere la nebbia da un momento all'altro, eppure non successe nulla. Quando ormai si chiedeva cosa stava progettando di fare Imotaki, una sensazione chiara lo colse all'improvviso. La copia che aveva lasciato nel punto da cui era partito per giungere dove era ora, era stata attaccata e distrutta. Poteva sentirlo, le copie si muovono seguendo gli ordini mentali dello shinobi, se una copia svanisce questo è percepito, si capisce anche quale delle tante è sparita.

*Si è appena tradito da solo, che sciocco. Non può aver usato un'arma a distanza per distruggerla, non c'è visibilità se non da pochi centimetri di distanza. Questo lo pone esattamente davanti alla mia copia, data la sua precedente posizione. Oppure può avere fatto qualche giro strano ma comunque vale la pena di provare... Tanto anche se non lo colpisco la mia trappola ormai non è più evitabile...*

Appena un secondo dopo che la copia era svanita già Vash aveva estratto con la destra un Uchiha Shuriken e si preparava a lanciarlo. Aveva cercato di memorizzare distanza e posizione della sua copia, d'altronde era appena partito da lì pochi secondi prima per arrivare dove ora si trovava. Mirò quindi ad un punto davanti a essa in modo da colpire un ideale Imotaki che si fosse imbattuto frontalmente nella copia e l'avesse attaccata. L'altezza dell'attacco era circa il bacino, puntando quindi al centro della sua schiena a quell'altezza. L'attacco non poteva comunque essere molto preciso ma questo bastava. La traiettoria che il suo lancio imponeva allo shuriken faceva in modo che esso volasse prima più in alto per poi abbassarsi fino a trovarsi all'altezza desiderata alla distanza desiderata. Se non avesse colpito nulla si sarebbe conficcato nel terreno circa dove prima c'erano i piedi della copia. Il gesto di attacco fu eseguito evitando di fare rumore, come tutta l'azione stessa. Inoltre per aumentare la velocità del colpo Angel impresse 5 punti chakra nel braccio destro (velocità: 187.5).

*Sia che lo colpisca, sia che lo manchi, il mio attacco psicologico è portato nuovamente a segno. Se lo colpisco, vedendo dove lo shuriken lo ferisce capirà la direzione da cui è arrivato. Se non lo colpisco significa che lui lo vede arrivare e lo evita, e anche così capisce la direzione da cui è arrivato. Prima mi ha sentito essere dove invece ha appena trovato una copia, poi ha sentito anche il rumore che avevo fatto nell'altra direzione, infine ora dal lancio capisce che sono in un'altra posizione ancora. Tutte queste posizioni diverse devono per forza confonderlo, mettergli ansia. Ancora una volta lui crederà che io sia qui dove sono ora, ma già io mi sarò spostato... mi avvicinerò a lui senza che lui nemmeno se ne accorga, ed infine sferrerò il mio attacco...*

Il giovane Hyuga decise quindi di muoversi. Questa volta sapeva dove Imotaki era, e doveva avvicinarsi a lui. Imotaki però non aveva distrutto la sua copia subito dopo la sua creazione, fino a prova contraria prima era rimasto fermo nel punto dove Vash lo aveva visto l'ultima volta. Poteva aver preparato qualche trappola, controllare sarebbe stato saggio e l'avrebbe portato anche a compiere il suo attuale obbiettivo, avvicinarsi. Così si diresse verso dove aveva visto Imotaki l'ultima volta, a circa 3m da dove la sua copia era stata distrutta e Imotaki doveva essere ora. Prima di muoversi fece rimanere la copia C ferma, sarebbe servita al proprio gioco. Inoltre fece un'ultima cosa da quella posizione. Estraendo due kunai e stando attento a non fare rumore li legò assieme unendoli con 2m di filo di nylon, per poi riporli nuovamente nella tasca dove erano prima. Infine con passi silenziosi si avviò al punto stabilito, arrivandoci poco dopo.

La sorpresa però fu notevole, arrivato lì si trovò faccia a faccia con Imotaki. Non era in guardia tuttavia. Vash si mise subito in guardia e pensò a come agire.

*Non devo aver paura, in taijutsu non ha speranze contro di me ridotto come è... Però non è in guardia, non è normale, potrebbe aver usato anche lui la moltiplicazione come me, d'altronde ha scoperto che io l'ho fatta e potrebbe aver deciso di copiare la mia idea. Non dovrebbe nemmeno essere qui infondo... Se questa è una copia e io la distruggo, lui si accorgerà della mia posizione come io mi ero accorto della sua. In ogni caso dunque, la cosa migliore da fare è aspettare e vedere se mi attacca o se è davvero una copia...*

Il giovane quindi restò in guardia sinistra, pronto a difendersi e contrattaccare nel caso quella fosse non una copia ma l'originale. Tuttavia dentro di se era certo che quella fosse una mera imitazione dell'originale, quindi tese anche i sensi per captare movimenti provenienti da altre direzioni.

Il piano era andato bene, ora Imotaki doveva essere più confuso che mai sulla sua posizione, sempre che quella davanti a Vash fosse una copia. Se non lo era comunque il piano era riuscito, aveva trovato Imotaki ed era pronto per il corpo a corpo, cosa in cui era estremamente avvantaggiato. Se invece era una copia come il giovane aveva intuito, la conclusione del piano era comunque vicina. Dove Imotaki ora doveva pensare che Angel fosse, ovvero da dove aveva lanciato uno shuriken, c'era una copia identica all'originale, in guardia. Se quindi la nebbia si fosse diradata, Imotaki avrebbe pensato che fosse quello il vero Vash. Infatti l'originale era accanto a una sua copia, immobile e in guardia come tutte le altre sue copie. La persona che appena aveva visto una possibile copia l'aveva attaccata, non avrebbe potuto concepire che Vash, trovando una copia avversaria, non l'attaccasse. Questo messo insieme alla provenienza dello shuriken, avrebbero quindi fatto cadere Imotaki nell'inganno che l'originale fosse quello a 7m da se e non quello a 3, errore davvero pericoloso.

*Puoi temporeggiare quanto vuoi, ma il giaguaro prima o poi ti colpirà...*