Ospedale di Suna

[Gestionale]

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  1. Antares_Asuka
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    Ospedale di Suna



    Situato nella zona nord del villaggio, ci si arriva percorrendo la strada principale che,partendo dal portone d’entrata,attraversa il villaggio dividendolo in due metà.
    Arrivati innanzi alla struttura ci si troverà in un grande spazio che da l’idea di quanto essa sia grande ed imponente.
    Leggermente più a sinistra dell’entrata principale ne è posta una più piccola accessibile soltanto per i casi più urgenti ,infatti,conduce direttamente al pronto soccorso.
    Sulla facciata dell’ospedale è raffigurata una croce rossa sul cui centro è sovrapposta la clessidra,simbolo del villaggio.
    Così come la facciata anche il resto della struttura è molto semplice poiché si è preferita,nella costruzione,la funzionalità all’estetica.
    Appena entrati ci si trova davanti un lungo ed ampio corridoio ove si affaccia l’accettazione.Qui si possono chiedere informazioni sui vari reparti ed essere indirizzati verso le giuste sale.
    Solo dopo essere passati per l’accettazione si può entrare nella struttura vera e propria che è a forma di croce ed è alta tre piani.
    Tra le braccia di ogni croce vi sono dei giardini con fontane e luoghi di riposo ove i degenti possono passeggiare liberamente.
    Solo tra le braccia della croce nord-ovest non vi è un giardino bensì una serra ove vengon tenute erbe medicamentose ed altri ingredienti per le cure che sono la base di molte delle medicine utilizzate all’interno dei vari reparti.
    Nell’ala sud,la più vicina all’entrata,sono situati vari ambulatori ove vengon visitati e curati i casi di malattia più lievi in maniera da non creare confusione nei reparti specializzati.
    Nelle varie altre braccia sono,appunto,situati i reparti specializzati nella cura delle varie parti del corpo,ma nel braccio nord è situata la parte più importante dell’ospedale.
    Ci sono 10 sale di terapia intensiva ove sono curati i casi più gravi di ninja perlopiù riportati indietro da combattimenti e missioni.
    I medici qui presenti sono l’elìte e il vanto dei medici di Suna. Sono padroni di formule magiche di alto livello,le uniche capaci di riuscire a strappare alla morte ninja versanti in situazioni disperate.
    Le sale varian di grandezza a seconda della complessità e del tipo di cura da utilizzare e sono immerse nel più assoluto silenzio.
    Sul primo e secondo piano si dipanano i reparti per la cura degli shinobi mentre nel braccio est del secondo piano vi è il reparto di veterinaria ove vengono somministrate le cure a tutti gli animali,ma,soprattutto,a quelli utilizzati durante le missioni.
    Il braccio ovest è occupato da una vasta biblioteca contenente esclusivamente libri sulla medicina,mentre in quello nord vi sono sale ove possono riposarsi e recuperare energie i membri dello staff.
    Il braccio sud è occupato da classi ove si tengono le lezioni teoriche per i ninja che vogliono apprendere l’arte medica mentre le prove pratiche si tengono all’esterno.
    Il terzo piano è occupato da uffici amministrativi ed è qui che risiede solitamente il capo dell’ospedale e della squadra medica.
    Sempre sul terzo piano un intero braccio,l’orientale,è chiuso con una formula magica la cui combinazione è nota solo a pochi shinobi,ma il suo contenuto è conosciuto solo da pochi ninja ed è costantemente sorvegliata da membri della squadra speciale.
    I membri dello staff ospedaliero son divisi tra quelli sempre presenti da quelli che sono in giro per portare le cure urgenti,di solito si occupano di questo le varie squadre speciali, tutti questi rispondono al capo della squadra medica che è direttamente agli ordini del Kazekage.


     
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  2. dvdmoto
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    shichentaki versava in condizioni critiche dopo il suo scontro, così decise di andare all'ospedale. Visto la gravità delle sue ferite ando alla porta dei casi gravi, dove venne accolto subito.
    Chiese ai dottori di curargli le sue ferita che erano: ferita Medio-Leggera sul naso, ferita piu che lieve sul braccio destro e sul petto, ferita media sul collo.
    Ora doveva solo sperare nelle capacità dei dottori, gli unici in grado di salvarlo.


     
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  3. Staff Ospedale
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    In una delle stanze del pronto soccorso un dottore in compagnia di una infermiera attendeva che gli fossero portati eventuali feriti da sottoporre al suo intervento.
    D'un tratto un giovane venne fatto entrare nella sala in evidente stato di difficoltà.Aveva più ferite sparse per il corpo dalle quali usciva ancora del sangue fresco.Senza perdere tempo l'infermiera fece sdraiare il paziente su un lettino mentre il dottore si preparava ad utilizzare su di lui le sue tecniche di cura.
    Dapprima esaminò ogni ferita stabilendone la gravità così da decidere da quale partire,ma,soprattutto,dalla quantità di chakra che avrebbe dovuto utilizzare.La tecnica di cui si sarebbe servito richiedeva un dispendio di chakra maggiore o minore a seconda della gravità della ferita da curare.Una volta che fu pronto il medico si avvicinò al paziente,concentrandosi una luce azzurrognola apparve dalle sue mani,una luce data dal chakra curativo che si era accumulato nelle mani del dottore.Questi posò la mano sulle ferite che pian piano iniziarono a richiudersi.Utilizzando la tecnica delle mani curative il ninja di Suna era stato rimesso in piedi,ma ,comunque ,il medico gli consigliò riposo*

    -La situazione ora è stabile,ma per un po' è meglio che non ti stressi,mantieniti un po' a riposo-

    *Dopo aver parlato il dottore congedò lo shinobi concentrandosi su altri pazienti*
     
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  4. ~Shiro
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    Bisogno di Cure



    * Dopo esser uscito dall'Amministrazione, seguii il consiglio dell'Amministratrice e mi diressi subito verso l'Ospedale. La struttura era molto grande, cosa che mi stupì, visto che non sembrava che Suna avesse così tanta gente da necessitare una tale struttura. Comunque lasciai perdere quei pensieri ed entrai dentro l'edificio.
    Mi trovai dentro una grande sala, adibita ad accettazione. La prima cosa che mi colpì era la totale assenza di sabbia, elemento praticamente onnipresente in quel Villaggio. Fui sollevato da ciò, questo significava che in quel luogo tenevano all'igiene e probabilmente avrei trovato dei medici capaci. Subito andai al bancone dove trovai un addetto del personale. *

    - Salve, mi servirebbe qualcuno che mi possa medicare questa ferita. -

    * Mentre parlavo indicai la ferita che avevo sull'avambraccio destro, posta subito sopra ai miei due Coprifronti, quello di Suna e quello di Oto rigato. Non appena ricevetti quelle informazioni, mi diressi verso il luogo indicatomi. Se avessi trovato un medico o comunque qualcuno dell'ospedale, avrei sorriso e mi sarei rivolto a lui. *

    - Ciao, sono Yurasu Tokage. Avrei bisogno di qualcuno che mi possa curare questa brutta ferita, lei può aiutarmi? -

    * Come prima indicai la ferita mentre parlavo, quindi attesi una eventuale risposta in silenzio. *
     
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  5. Suna Staff
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    CITAZIONE
    - Salve, mi servirebbe qualcuno che mi possa medicare questa ferita. -

    *L'impiegata dell'accettazione era una bella ragazza, nonostante avesse un'aria timida e portasse un paio di occhiali che le coprivano parzialmente gli occhi azzurri, coperti da un leggerissimo velo di ombretto rosa. Senza guardarlo direttamente negli occhi, la fanciulla gli indicò a voce bassa un corridoio sul quale campeggiava l'indicazione "Pronto Soccorso".

    *Una volta entrato, avrebbe scoperto che il luogo era deserto. A quanto pareva, doveva trattarsi di una giornata tranquilla. Un'avvenente infermiera con un camice aderente e cortissimo si avvicinò al giovane shinobi ferito. Aveva una cartelletta in mano, e gli chiese il nome con voce suadente. Altre ragazze camminavano avanti e indietro per i corridoi, tutte con lo stesso camice e più o meno le stesse forme sinuose. Il dubbio che il capo dell'ospedale avesse un certo criterio di scelta del personale probabilmente cominciava a sfiorare la mente del ragazzo.*

    CITAZIONE
    - Ciao, sono Yurasu Tokage. Avrei bisogno di qualcuno che mi possa curare questa brutta ferita, lei può aiutarmi? -

    *La ragazza guardò la ferita, appuntando qualcosa sul primo foglio della cartellina che teneva in mano, poi sollevò lo sguardo, rivolgendosi a qualcuno alle spalle di Yurasu.*

    Sachiko-san, c'è un paziente per lei, ha una brutta ferita.

    *disse con voce squillante. Una voce piuttosto chiassosa le fece eco da dietro di lui.*

    Eccomi, Yuri. Chi è che ha bisogno di cure?

    *Se si fosse voltato, avrebbe visto una donna che gli veniva incontro. E che donna.*
    SPOILER (click to view)
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    Allora, cosa abbiamo qui? Però, gran bel ragazzo e gran bella ferita. Vieni con me, bellezza.

    *disse trascinandolo letteralmente all'interno di una stanza con la porta basculante che si aprì con un colpo della spalla della donna. All'interno c'era un lettino, un paravento e una serie di strumenti medici disposti ordinatamente su un tavolino.*

    Siediti lì sopra, ragazzo, e lasciami dare un'occhiata.

    Edited by Shaina Otori - 10/4/2008, 21:07
     
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  6. ~Shiro
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    Brutta Sorpresa



    * Mi trovavo in paradiso. Tutto il personale era composto da donne splendide e servizievoli. Quella che mi aveva indirizzato verso il Pronto Soccorso era una ragazza dall'aria timida che mi aveva fatto venire voglia di lasciar perdere le cure e fermarmi a parlare con lei, tuttavia avevo fatto la scelta giusta che era stata felicemente premiata.
    Una volta entrato dentro la stanza mi parve inizialmente vuota. Poi mi si avvicinò una creatura paradisiaca. Una ragazza dalle forme avvenenti, vestita in modo succinto, senza dirmi nulla osservò la mia ferita, quindi chiamò un'altra ragazza che doveva trovarsi alle mie spalle, avvertendola della mia brutta ferita. Questa misteriosa figura accorse subito, pronta a curarmi e io subito cominciai a fantasticare su come potesse essere quella misteriosa ragazza. Non appena sentii che questa fu vicina mi voltai verso di lei e la guardai sorridente.
    Il sorriso mi si pietrificò in volto, in una espressione che mostrava chiaramente un forte stupore. Quella ragazza era decidamente enorme. Totalmente differente dalle altre infermiere ed evidentemente dotata di una forza degna della sua stazza, poichè, dopo avermi osservato e commentato sul mio aspetto e su quello della ferita, mi prese con la forza e mi trascinò verso un'altra stanza, mentre io con sguardo supplicante continuavo a guardare l'infermiera stupenda che mi aveva accolto.
    Poco dopo mi trovai in una stanza più piccola dove trovai un lettino, un tavolino con sopra equipaggiamento medico e un paravento che speravo proprio di non dover utilizzare. L'infermiera mi disse subito di sedermi nel lettino e io obbedii immediatamente. *

    - Ma... Ma... Guardi, comincio già a sentirmi meglio, forse è meglio che io vada... -
     
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  7. Suna Staff
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    CITAZIONE
    - Ma... Ma... Guardi, comincio già a sentirmi meglio, forse è meglio che io vada... -

    *Sachiko si sollevò energicamente le maniche, avvicinandosi a lui con una risata.*

    Cos'è, improvvisamente hai paura dei dottori? Andiamo, uno Shinobi come te non dovrebbe fare tante storie. Avanti, adesso fammi vedere.

    *Senza sentire alcuna ragione, la donna cercò di slacciargli i coprifronte, la sua intenzione era quella di liberare la zona della ferita, in modo da pulirla e vedere meglio in che condizioni si trovava. Con sua sorpresa, Yurasu avrebbe trovato i modi della donna molto delicati, mentre si prendeva cura della sua ferita in modo da arrecargli il minor dolore possibile.*

    Non te ne sei preso cura per un po', vero? Credo che ci sia entrata anche un po' di sabbia...Se ti metto i punti ora ti farò male, quindi dovremo usare un metodo alternativo. Sdraiati sul lettino e chiudi gli occhi. Stai tanquillo, non me ne approfitterò.

    *aggiunse, facendogli l'occhilino.*
     
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  8. ~Shiro
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    Delle Cure non Proprio Spiacevoli



    * L'infermiera ignorò tranquillamente i miei tentativi di fermarla, anzi, con parole irridenti mi schernì, fraintendendo le mie intezioni. Quando però la donna fece per slacciarmi il coprifronte di Oto ormai rigato, mi scostai con un movimento brusco, quindi lo sfilai personalmente e lo posai gentilmente sul letto , accanto alla mia gamba, senza curarmi di eventuali reazioni al mio comportamento piuttosto curioso. Lasciai invece sfilare dall'infermiera il coprifronte di Suna, legato poco sopra quello di Oto. La donna inspezionò con cura la ferita e finalmente dimostrò qualcosa di femminile, infatti il suo tocco era molto delicato, creando uno strano contrasto con il suo aspetto esteriore. Rimasi in silenzio per non disturbare l'infermiera, quindi questa commentò lo stato della mia ferita e mi invitò a sdraiarmi sul lettino. Io sorrisi leggermente alla sua battuta e mi sdraiai sul letto docilmente, incominciavo ad apprezzare i modi di quella donna. *
     
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  9. Suna Staff
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    *Il ragazzo si stese sul lettino, con gli occhi chiusi come la donna gli aveva detto di fare. Poco dopo, vicino al punto in cui il suo braccio era ferito, poté sentire il calore delle mani di Sachiko, qualche centimetro al di sopra della sua pelle. Poi una sensazione di benessere si propagò dalla ferita lungo tutto il suo braccio, mentre il dolore scompariva completamente.*

    Ecco fatto. Puoi riaprire gli occhi ora.

    *Gli disse la voce della donna, da vicino. Una sorpresa lo attendeva quando avesse obbedito.*

    SPOILER (click to view)
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    *La donna non esattamente esile che era stata con lui fino a quel momento era scomparsa, lasciando il posto ad una ragazza bellissima con degli abiti che poco lasciavano all'immaginazione. Tuttavia, gli occhi vivaci e il sorriso erano gli stessi che lo avevano accolto poco prima.*

    Sei stato bravo. Di solito i pazienti che accolgo con quell'aspetto scappano via prima che io possa fare qualsiasi cosa. Spero che mi perdonerai l'innocente scherzetto, ma non viene molta gente qui e io e le ragazze dobbiamo divertirci in qualche modo. Ti assicuro che la tua faccia era impagabile.

    *aggiunse, accompagnando le ultime parole con una risata, mentre da dietro la porta si sentivano un paio di infermiere ridacchiare divertite.*

    A ogni modo, come va la tua ferita? Ho usato il chakra curativo, quindi dovrebbe essere a posto, solo che così non ho potuto mantenere la Henge.

    *disse con una piccola linguaccia. La ferita di Yurasu si era completamente risanata, era rimasto solo un leggero alone rosso e una piccola cicatrice.*

    Edited by Shaina Otori - 21/4/2008, 19:34
     
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  10. ~Shiro
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    Fine Degli Scherzi



    * L'infermiera cominciò ad applicare il Chakra Medico sulla mia ferita e questa operazione provocava sulla mia ferita una sensazione piacevole di calore. Quando ebbe finito di trattare la mia ferita mi diede il permesso di aprire gli occhi.
    Una volta che aperti, diressi lo sguardo in cerca dell'infermiera per poterla ringraziare con un sorriso, ma non la trovai nel mio raggio visivo, cosa che sembrava piuttosto strana se si prendeva in considerazione la stazza notevole della donna. Invece davanti a me trovai una ragazza dal viso grazioso e il corpo avvenente, che vestiva in modo provocante e mi guardava con uno strano sorriso. Le rivolsi prima uno sguardo dubbioso, poi notai che aveva qualcosa di familiare e capii che aveva lo stesso sguardo dell'infermiera di prima. Cominciò ad abbozzarsi vagamente una idea di quello che stava succedendo, mentre sul mio volto permaneva un'espressione dubbiosa. Finalmente la ragazza cominciò a parlare, chiarendo che si trattava di uno scherzo e che il suo vero aspetto era quello attuale, mentre quello precedente era solo frutto di una Henge. Insomma, si era presa gioco di me ed io ci ero cascato con tutte le scarpe. Scoppiai a ridere davanti alla provocante infermiera, mi piacevano questi tipi di scherzi, erano molto simili a quelli che facevo io di solito. *

    - Beh, complimenti per la fantasia! Non mi sarebbe potuto venire in mente uno scherzo migliore. -

    * Poi la ragazza mi chiese se la mia ferita mi dolesse ancora, poi mi spiegò come mai avesse dovuto riprendere il suo aspetto. *

    - Si, ora va tutto bene. Questa piccola cicatrice poi non mi dispiace affatto, mi sarà di monito la prossima volta che tratterò con delle guardie di Oto... Comunque è stata una fortuna che tu sia stata costretta ad usare il Chakra Medico, sennò mi sarei perso una bella ragazza come te! -

    * Dissi l'ultima frase sorridendo sfrontatamente, quasi a risposta della linguaccia che l'infermiera mi aveva rivolto per sbeffeggiarmi. Quindi rimasi in silenzio sorridente, aspettando una eventuale risposta della ragazza e il permesso di potermi allontanare dall'Ospedale. *
     
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  11. Suna Staff
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    *Sachiko continuava a rivolgere il suo radioso sorriso al ragazzo che aveva appena conosciuto. A quanto pareva, il suo senso dell'umorismo aveva fatto si che non se la prendesse troppo, e a lei non poteva che fare piacere. Capitava spesso che passasse molto tempo in cui non veniva nessuno e le ragazze erano costrette a un noiosissimo lavoro d'ufficio mentre quel donnaiolo del loro capo era chissà dove a spassarsela.*

    CITAZIONE
    - Si, ora va tutto bene. Questa piccola cicatrice poi non mi dispiace affatto, mi sarà di monito la prossima volta che tratterò con delle guardie di Oto... Comunque è stata una fortuna che tu sia stata costretta ad usare il Chakra Medico, sennò mi sarei perso una bella ragazza come te! -

    *Mise le mani sui fianchi, avvicinando leggermente il viso a quello di Yurasu per guardarlo bene negli occhi, mantenendo l'espressione impertinente che le dava un'aria da ragazzina nonostante gli abiti provocanti che indossava.*

    Ma guarda, abbiamo un vero uomo qui a quanto pare. Ma hai ragione, una cicatrice rende un uomo più interessante, e devo dire che ti dona abbastanza. Allora devo ringraziare le guardie di Oto per averti fatto giungere fin qui? Sai, non scherzavo quando ti ho definito un bel ragazzo ^^

    *Disse mentre si allontanava come se lei stessa non facesse caso a quello che aveva appena detto. Incrociò le braccia davanti a sé, inclinando leggermente la testa da un lato senza smettere di sorridere.*

    In ogni caso, puoi andare ora. Spero di non dover aspettare che tu ti ferisca di nuovo per rivederti. Fermati alla reception quando vai via, dovresti lasciare una firma ad Ai, la segretaria.

    *Aggiunse. Se il ragazzo non avesse avuto altro da dirle sarebbe uscita agitando la mano in un cenno di saluto.*
     
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  12. ~Shiro
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    Ultimo Saluto



    L'infermiera ascoltò attentamente le mie parole, sempre sfoggiando il suo radioso sorriso. Poi, quando finii di parlare mise le mani sui fianchi, assumendo una espressione piuttosto fanciullesca, che non diminuiva affatto la sua voluttuosità. Rispose alle mie parole in tono scherzoso, dandomi ragione sul fatto della cicatrice, inoltre si complimentò sul mio aspetto esteriore, cosa che mi fece sfuggire un sorriso. Mentre parlava si allontanava da me, quindi si fermò e si girò verso di me incrociando le braccia. Infine mi salutò, invitandomi in modo non troppo velato a tornare per trovarla.

    - Beh, se la metti così allora verrò di sicuro! Comunque grazie per le cure, ci vediamo presto! -

    La ragazza quindi uscì dalla stanza, lasciandomi solo. Io lentamente presi tutte le mie cose e mi rimisi i coprifronti attorno al braccio, quindi uscii dalla sala. Feci come mi aveva detto l'infermiera e mi diressi verso la segreteria, dove firmai delle carte e poi uscii, salutando con un sorriso la graziosa Ai. Mentre mi incamminavo di nuovo verso l'Amministrazione per prendere la mia nuova abitazione, pensavo già al modo in cui sarei tornato per trovare Sachiko. Tuttavia non sapevo che probabilmente era tutto inutile, poichè pochi mesi dopo avrei cambiato idea riguardo i miei piani a Suna.
     
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    I Dango sono definitivamente assenti.

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    - Anything For You -



    [Amministrazione di Suna, poche ore dopo l'alba]



    *Shaina sedeva alla sua scrivania, gli occhi abbassati su dei fogli che avrebbe dovuto esaminare entro l'ora di pranzo. Era arrivata quasi insieme alla luce del sole quella mattina. Il caldo soffocante dell'estate di Suna non lo aveva mai sopportato, lei che era nata dove caldo non lo faceva mai sul serio, e come se non bastasse ci si metteva anche Shukaku con i suoi simpatici incubi, che la tormentavano ogni volta che prendeva sonno. Si era ormai abituata a dormire solo poche ore per notte, quindi tanto valeva che sfruttasse le prime ore del mattino per tutti quei compiti noiosi che richiedevano attenzione e che con il caldo del pomeriggio sarebbero stati ancora più odiosi. Quella mattina, però, Shaina non riusciva a vedere i fogli che aveva sotto gli occhi. Sentiva qualcosa nell'aria, qualcosa a cui non sapeva dare un nome ma che la faceva sentire a disagio, come se si trovasse distesa su un letto di spine, senza poter vedere sotto di sé, ma ben conscia della minaccia che un qualsiasi movimento avrebbe comportato. Scosse la testa, bevendo un sorso di té freddo dal bicchiere che aveva davanti...nulla da fare, la sensazione non se ne andava. Si alzò in piedi, forse per la quindicesima volta, neanche la sua sedia fosse stata bollente, fece un giro della stanza, e si sedette di nuovo. Riprese a leggere per la quarta volta la stessa riga, quando un rumore inconfondibile di passi risuonò nel corridoio deserto a quell'ora. Come immaginava, la porta si aprì e sulla soglia comparve un ragazzino biondo.*

    Ryo, come devo dirti di...

    *L'espressione di Ryo le fece lasciare la frase a metà. Non lo aveva mai visto così serio, e notò anche che sembrava stanco, come se avesse corso più velocemente del solito, se mai fosse stata possibile una cosa del genere.*

    Signorina Shaina, Sachiko-Chan mi ha detto di consegnarle questo messaggio, ha detto che era importantissimo che glielo portassi supervelocemente, ha detto che è una questione della massima gravità, e doveva vedere la sua espressione, cioè era tutta...beh, non lo so, però mi ha quasi spaventato, e così sono venuto più velocemente che potevo, che cosa potrebbe essere succes...

    *Shaina si era alzata, prendendo la lettera che il ragazzino le porgeva e aveva dato un taglio al suo fiume inarrestabile di parole poggiandogli un dito sulle labbra con un'espressione che avrebbe fatto paura a un toro infuriato.*

    Grazie Ryo, vai pure ora.

    *Il ragazzino si inchinò rapidamente e scomparve senza fare un fiato. Era stato lì abbastanza da sapere quando era meglio non stare vicino a Shaina. La ragazza richiuse la porta, ed aprì la lettera senza tornare alla scrivania. Perché la sua brutta sensazione si stava acuendo in quel modo? Se lo sentiva che non era un invito all'inaugurazione di una pasticceria...*

    *Appena si trovò davanti il foglio contenuto nella busta, seppe che aveva ragione. La calligrafia all'esterno era quella della capo infermiera Sachiko, ma quella all'interno era di Reverie Lee Flameheart, ufficialmente barista al desert bar, ufficiosamente sua spia nei bassifondi e secondo medico responsabile dell'Ospedale.*

    CITAZIONE
    E' richiesta la tua presenza immediata all'Ospedale.
    Non posso darti altri dettagli per il momento, si tratta di una questione estremamente grave e delicata.
    Vieni subito per favore.

    *Reverie era sempre la stessa. Concisa e diretta al punto. Non aveva nemmeno firmato, tanto sapeva che Shaina avrebbe riconosciuto il mittente. Sospirò, guardando per un attimo dalla finestra il sole ancora basso sull'orizzonte. Chissà perché sentiva che avrebbe fatto meglio a non sapere quello che Reverie voleva dirle.*

    [Ospedale di Suna, reparto terapia intensiva]



    *Reverie Lee Flameheart si tolse i guanti di lattice, gettandoli nel primo cestino a portata di mano. Sachiko era lì accanto, con un'espressione preoccupata sul viso.*

    Come sta?

    Temo sia troppo presto per dirlo, per ora lo stiamo reidratando con una soluzione salina, quello che mi preoccupa di più è il suo stato mentale, temo che sia terribilmente sotto shock, e soprattutto temo l'incidente diplomatico che questa situazione potrebbe causare, mi raccomando Sachiko, solo tu ed io dobbiamo sapere che lui si trova qui, almeno finché Shaina non ci dirà cosa fare...

    Si, Reverie-San

    Quante volte devo dirti di darci un taglio con quell'onorifico? Davvero non vi capisco a voi orientali...arriva qualcuno!

    *Un rumore di passi echeggiava nel corridoio, le due donne si misero in guardia, pronte a mandar via occhi indiscreti, ma quella che voltò un angolo del corridoio arrivando da loro quasi di corsa non era altri che Shaina. Sachiko la salutò rispettosamente, poi si congedò con un inchino lasciandole sole.*

    Reverie, che cosa è successo di così urgente da farmi correre qui a quest'ora?

    *Reverie sospirò.

    Meglio se ti metti seduta, Shaina-chan.

    *le disse, indicandole una panca nel corridoio e sedendosi in modo da guardarla in viso. Il camice da dottore le dava un'aria molto differente dal solito, che contribuiva a far sentire Shaina ancora più a disagio. Odiava gli ospedali, e quello non faceva eccezione. Se solo non avesse avuto quella spiacevole sensazione...

    Tempo fa, sono venuta in possesso di una spada molto particolare. L'uomo che me l'ha venduta sembrava ansioso di sbarazzarsene e la cosa mi ha messa in allarme, così ho fatto le mie indagini, e ho trovato un bel po' di scheletri nell'armadio di certi esponenti rinnegati del clan dell'Argilla Esplosiva. Ho ricostruito i loro movimenti negli ultimi mesi, e le mie indagini mi hanno portata al vecchio ospedale, sai quello dove si dice che giri il fantasma del precedente Direttore?

    *Shaina annuì, il vecchio ospedale era stato chiuso poco dopo il suo arrivo a Suna, e nessuno sapeva che fine avesse fatto il capo medico.*

    Beh, diciamo che invece dei fantasmi ho trovato qualcosa di un po' più morto, e anche qualcosa di un po' più vivo...che tu ci creda o no, i ninja che stavo cercando erano stati fatti a pezzi, e in una stanza dei sotterranei ho trovato un uomo che quei bastardi stavano usando come cavia.

    *Shaina sgranò gli occhi. Come poteva una cosa del genere essere accaduta sotto i suoi occhi senza che né lei né nessun altro se ne accorgesse?*

    Cosa?

    *riuscì a dire, ma qualcosa nello sguardo di Reverie le fece intendere che c'era dell'altro, e chissà come mai, sapeva che non le sarebbe piaciuto.*

    E non è tutto. Shaina-chan, siamo nei guai fino al collo. Il ragazzo che ho trovato appartiene al clan Hyuga.

    *Il cuore di Shaina sussultò. Uno Hyuga? Come era stato possibile che un clan di rinnegati fosse riuscito a portare uno Hyuga all'interno del villaggio e a farci degli esperimenti senza che nessuno lo venisse a sapere? Non poteva crederci. Che razza di Amministratrice era se aveva lasciato che sotto il suo naso accadessero certe cose? Uno Hyuga...*

    Come...come sta?

    Lo hanno tenuto in coma per parecchi mesi, non se la passa bene, per adesso è ancora incosciente, e dormirà ancora per un bel po'...ho dovuto sedarlo perché non si facesse del male, quando ha visto che avevo la sua spada mi ha aggredita per riprenderla, e temo che dovrò operarlo alle gambe dopo il suo gesto atletico...

    *Perché il suo cuore correva così forte? Forse perché Reverie aveva parlato di una spada particolare, e del fatto che lui ci tenesse così tanto, ma una paura per certi versi assurda e irrazionale la stava colpendo.*

    Posso vederlo?

    *Reverie annuì, alzandosi e dirigendosi nella stanza subito davanti a loro, seguita da Shaina. La sagoma del letto si intravedeva attraverso una tendina leggera.*

    Non è un bello spettacolo. Ho dovuto stabilizzarlo e non abbiamo fatto in tempo nemmeno a dargli una ripulita, comunque vieni, è di qua.

    *Quando si tocca il fondo, non si puo' che risalire. Eppure a volte, capita di scavare. Questa fu la sensazione di Shaina quando Reverie tirò di lato la tendina. Sentì le sue mani tremare, poi l'intero corpo scosso da brividi, il suo respiro si fece improvvisamente affannoso, mentre gli occhi si riempivano di lacrime, troppo scioccata tuttavia perché potessero scendere. Le labbra semichiuse si mossero due o tre volte prima che la voce decidesse di uscire, quasi non udibile se non dall'ottimo udito di Reverie.*

    Shi...raki...

    *La donna accanto a lei sgranò gli occhi viola. Lo stesso nome scritto sulla busta.*

    Lo conosci?

    *Shaina si voltò verso di lei come se non la vedesse, improvvisamente fragile come il cristallo, tanto che Reverie ebbe paura che solo rivolgendole la parola di nuovo sarebbe andata in frantumi.*

    Lui è...lui è...

    *E in quel momento, a Reverie fu tutto chiaro. Shaina amava quel ragazzo che lei aveva trovato in quel postaccio dimenticato da Dio. Come era possibile una cosa del genere? Se avesse creduto nel destino, avrebbe detto che con lei era stato crudele. Conosceva l'Amministratrice di Suna abbastanza da sapere che se ne sarebbe data la colpa, la guardò mentre si avvicinava a lui, scostandogli delicatamente i capelli dal viso, con un gesto uguale, ma allo stesso tempo molto diverso da quello che aveva compiuto lei stessa mentre lo esaminava nel vecchio ospedale. Sfiorò la cicatrice che gli attraversava la fronte, toccandolo appena come se avesse paura di fargli male.*

    Che cosa ti hanno fatto, Amore?

    *gli accarezzò i capelli, chinandosi su di lui come se volesse proteggerlo come non era riuscita a fare fino ad allora. Le sue paure peggiori si stavano materializzando, e dentro di sé sentiva il demone ridere di gusto come se fino a quel momento non avesse vissuto che per vedere quella scena, ricordava le sue parole, quando le aveva detto che Shiraki era il suo punto debole. No, non poteva permettere che Shukaku si prendesse gioco di loro a quel modo. Avrebbe reagito, e lo avrebbe fatto standogli accanto finché poteva.*

    E' sporco, hai ragione. Reverie, portami una spugna e un rasoio, ci penso io a lui. Non voglio che lo tocchi nessun altro.

    *Si tolse i guanti, attese che Reverie tornasse e cominciò a lavarlo con cura, togliendo tutto lo sporco e il sangue rappreso, stando attenta a non far riaprire le ferite. Il corpo così forte che l'aveva stretta tra le braccia tante volte sembrava così indebolito e indifeso, e lei avrebbe fatto qualunque cosa per farlo tornare come un tempo. Dopo averlo lavato, gli rasò la barba e gli tagliò i capelli, parlandogli con dolcezza, lasciando che la sua voce cullasse il suo sonno. Mandò Ryo a dire in Amministrazione che lei era impegnata altrove. Non le importava di null'altro che di lui in quel momento. Alla burocrazia ci avrebbero pensato i suoi assistenti. Adesso Shiraki aveva bisogno di lei.*


    [Due giorni dopo]



    Shaina-sama, dovrebbe seriamente andare a dormire.

    Non posso Sachiko, secondo Reverie lui si sveglierà tra poco.

    Ma sono più di quarantotto ore che non chiude occhio e che non mangia niente, se continua così dovremo ricoverare lei.

    Non preoccuparti, posso resistere ancora. E poi, ho come l'impressione che non dormirei comunque...

    *Due voci femminili giunsero all'orecchio del giovane Hyuga nel momento che precedeva il risveglio. Una era una voce squillante, sebbene avesse un leggero tono di preoccupazione, l'altra era una voce bassa e carezzevole, calda come un vento estivo, la stessa voce che aveva captato nei brevi periodi di veglia degli ultimi due giorni. Doveva essere seduta accanto al suo letto, perché poteva percepire il suo odore, insieme a quello delle lenzuola pulite. Il tatto gli diceva che si trovava disteso su qualcosa di morbido e comodo. Ora non gli restava che aprire gli occhi.*

    SPOILER (click to view)
    OT unico post per Shaina e Reverie visto che comunque guido io entrambe, per questo è così lungo...buon appetito ^O^ /OT


    Edited by Shaina Otori - 20/11/2008, 20:43
     
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  14. Shiraki_Hyuga
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    The Dream

    [Konoha, Villa di Shiraki, 8 Mesi Prima]


    * Litigi su litigi, discussioni su discussioni, quei due... non c'era più nulla da dire. Da un po' di tempo a questa parte Shiraki e la sua sorellina adottata Yue si rivolgevano parola solo per battibeccarsi. Il motivo? Nessuno lo sapeva, neanche loro due. Yue era una persona molto attaccata al suo fratellone acquisito e tutte le volte che quest'ultimo usciva di casa erano storie e proteste che sfociavano in una litigata. *

    [...]

    * Era una sera autunnale, una settimana prima della partenza per le terre di Kakyoin. Shiraki era, come di consueto, sul tetto della sua villa semi abbandonata. L'ennesima litigata con Yue lo aveva fatto uscire dai Gangheri: la solita solfa, lui usciva di casa per svolgere dei compiti per l'accademia, lei lo bloccava, si inventava qualcosa per farlo rimanere e appena lui si liberava delle sue insistenti pretese, la ragazza metteva il muso e fuggiva in camera.
    Al ritorno lui era pronto a chiedere scusa, ma lei si chiudeva in se stessa e rinunciava a discutere dei problemi che c'erano tra loro. Grida, rimproveri, insulti e nulla di fatto, la Kunoichi andava a letto e non si era risolto niente. Il giorno dopo lei si sarebbe svegliata e avrebbe apparentemente dimenticato tutto quanto.

    Quella volta la discussione si era protratta per troppo tempo e Shiraki aveva misurato male le parole. Sempre calmo e impassibile, quella volta aveva perso il controllo e aveva detto una cosa alla sua sorellina che non doveva essere nemmeno pronunciata.
    Sdraiato con un filo d'erba in bocca, lo Hyuga guardava la luna, quella sera piena, e gli balenarono alla mente molti ricordi.
    La ragazza aveva visto da vicino la volpe a nove code in una notte come quella quando era ancora piccola, aveva perso i suoi genitori e si era ritrovata da sola contro il mondo a soli 6 anni. Lui l'aveva trovata nel modo più bizzarro del mondo, gli era letteralmente caduta dal cielo, o almeno era così che raccontava per mascherare il fatto che lei fosse sì caduta, ma dal tetto della sala da the della foglia.

    Da quel momento erano diventati inseparabili, lei era andata a vivere da lui, riportando allegria in una casa solitaria, nonostante i suoi 19 anni, Yue anteneva sempre gli atteggiamenti ingenui e solari di una bambina, ma nei momenti giusti sapeva tirar fuori il carattere. Aveva un solo grande difetto: non rivelava mai i suoi problemi e preferiva sorridere soffocandoli piuttosto che raccontarli e liberarsi di un peso.

    Non si sa quando è iniziato il declino del rapporto tra loro due, ma è proprio a causa di questo suo difetto che adesso lo Hyuga si trovava sul tetto della sua villa a mangiarsi il fegato per l'ennesima discussione con la sua sorellina.

    Passò una stella cadente e lo Hyuga ebbe come una rivelazione, quella sera le cose sarebbero cambiate, nel bene o nel male lui e Yue dovevano mettere in chiaro le cose e dirsi tutto in faccia, non potevano continuare così per sempre.

    Si alzò dal tetto e rientrò nella sua stanza dalla finestra, misurò a grandi passi il percorso che lo separava dalla stanza di Yue facendo mente locale e riflettendo su cosa dire per non sfociare di nuovo nell'ennesima litigata. Era piuttosto nervoso, qualcosa si stava muovendo dentro di lui man mano che la porta della camera della Kunoichi si avvicinava.

    Bussò lievemente. Nessuna risposta... *


    - Yue... posso? -

    * La voce era quanto di più calmo e cauto potesse esserci, ,a non ebbe l'effetto sperato... nessuno rispose. *

    - Sto... sto entrando. -

    * Lo Hyuga deglutì, abbassò la maniglia ma aspettò qualche secondo prima di aprire la porta. Era stranamente nervoso.
    Varcò lentamente l'entrata, con lo sguardo basso. La stanza della ragazza era come sempre messa a soqquadro, vestiti da una parte, cianfrusaglie dall'altra, lo Hyuga non era mai riuscito a ficcarle in testa il senso dell'ordine.
    Parlò a bassa voce. *


    - Vorrei parlare con te se non ti... -

    * Rimase di sale, Yue era seduta sul bordo della finestra ad osservare la luna, illuminata dai raggi lunari la ragazza aveva perso gran parte della sua infantilità. Gli occhi bianchi scintillavano e la ragazza stessa emanava un'aura particolare che lo Hyuga non seppe spiegare.

    Lei si voltò a guardarlo, l'espressione bambinesca era stata sostituita da uno sguardo penetrante quanto triste, le guance erano ancora rigate dalle lacrime: evidentemente doveva aver pianto.
    Chi era questa ragazza? Shiraki era stordito, aveva sempre giudicato la kunoichi come una bella ragazza, ma mai l'aveva vista con gli occhi con cui la stava guardando adesso.

    Yue sorrise, aveva a malapena inarcato le labbra ma a Shiraki fu sufficiente per rimanere pietrificato come una statua di sale: il suo sorriso trasudava sensualità da ogni parte, abbinato agli occhi ancora umidi, il chunin non sapeva come ribattere. *


    - I tuoi occhi la dicono lunga Niichan... neanche ti immagini quanto ho aspettato perchè tu mi guardassi in quel modo. -

    * Una voce adulta e calda, lo Hyuga avrebbe stentato a riconoscerla se non fosse che manteneva qualche tratto della voce squillante della sua sorellina. Doveva dirle qualcosa, non poteva restare a fissarla come un pesce lesso. *

    - Yue... Io... ero venuto a chiederti scusa. -

    - Chiedermi scusa per cosa? Per avermi definito una irrimediabile rompiscatole o per avermi rinfacciato la morte dei miei genitori davanti alla volpe a nove code? Attento a come misuri le parole perchè una ci posso passare sopra, l'altra non so se riuscirò a perdonartela. -

    * La voce di lei era fredda e tagliente come una tormenta di neve. Shiraki era, se possibile, ancora più confuso. *

    - Piantala di guardarmi con quegli occhi a pesce lesso e dimmi qualcosa, o forse prima ci riuscivi perchè mi comportavo sempre da bambina? -

    - Che diavolo significa tutto questo... ? -

    - La gente cambia fratellone, ma si deve toccare il fondo per per poter ottenere la forza di risalire verso la cima. Questa sera le cose cambieranno, abbiamo finito di vivere nel mondo delle favole, da questa sera vediamo se sarai capace di arrivare alla vetta... -

    * Shiraki sentiva che qualcosa dentro di lui perdeva di nuovo il controllo. *

    - Ti ho chiesto che cazzo significa tutto questo ?!! Mi sono rotto di giocare a "indovina chi" con te Yue, non posso entrare nella tua testa e tirarti fuori le cose!! -

    * In genere questo era il momento in cui lei scoppiava in lacrime e iniziava ad urlargli contro le solite cose, invece stavolta continuò a fissarlo con sguardo gelido e privo di allegria. Nessun sorriso sul suo volto e quella era l'unica cosa che non le mancava mai: il suo sorriso allegro. Lo Hyuga iniziò ad avere paura. *

    - Risponditi da solo. Anche se dubito che in pochi secondi tu riesca a capire quello che non hai capito in un anno. E io sono stanca... stanca di tutto questo... -

    * Solo adesso Shiraki notò che Yue in mano aveva un Kunai, se avesse fatto stronzate sarebbe stato pronto a fermarla, ma a quanto pare la ragazza non aveva intenzione di arrecare danno a se stessa. Prese gran parte dei suoi capelli, guardò lo Hyuga negli occhi perlacei e con un solo colpo secco, tagliò di netto la propria chioma. Shiraki rimase a bocca aperta, i capelli argentei di cui andava tanto fiera erano stati tagliati.

    Yue rimase immobile a fissarlo con i capelli tagliati che toccavano il pavimento, le erano rimasti lunghi fino alle spalle, ma non sarebbe stata più la stessa cosa. *


    - Sai cosa significa? -

    * Shiraki avrebbe volentieri risposto con un no, ma quell'ultimo gesto aveva fatto capovolgere quello che poco prima si stava semplicemente muovendo dentro di lui. *

    - Sei uno stupido... significa che per me è stato toccato il fondo... e da questo momento inizia la mia risalita.

    Tu cosa farai stupido "fratello"? -


    * Shiraki strinse i pugni e inarcò le sporacciglia. *

    - Forse hai ragione a dire che non ti capivo... ma è anche vero che tu non me ne hai dato la possibilità, ti arrabbiavi, sorridevi, ti arrabbiavi di nuovo ma non hai mai detto che ti passava per la testa. Quello che voglio è solo sapere che ti prende, nient'altro! -

    - Allora sei ancora più stupido di quello che credevo... Io sono stanca, stanca di tutto questo, stanca di non poter stare insieme a te, stanca di vederti sempre via... me ne vado fratellone... Addio! -

    * Con quelle parole, Yue lanciò in aria i suoi capelli appena tagliati. una massa di fili argentei coprirono il salto che seguì, una mortale all'indietro che la librò in aria come un angelo. Shiraki provò a correrle incontro, ma fu intralciato dai capelli rimasti in aria. Quando raggiunse il davanzale della finestra, la kunoichi era già scomparsa.

    Affannosamente compose i 4 sigilli per attivare l'innata, scandagliò con il byakugan tutta la foresta di fronte a lui, ma Yue era già sparita.
    La chiamò a gran voce, nessuna risposta, di nuovo, ancora niente, strinse le manialla balconata e tirò fuori tutta l'aria che aveva nei polmoni, non era riuscito a ottenere quello che voleva e lei se ne era andata.

    Si accasciò gattoni sul pavimento, battè furiosamente i pugni per terra e continuò ad invocare il suo nome... *


    - YUEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!-

    [Ospedale di Suna, adesso]


    * Vivido nella mente, il nome di Yue fece riprendere conoscenza a Shiraki. Aveva involontariamente rivissuto in sogno la fuga della Kunoichi ma adesso aveva la testa scombussolata. Era cosciente, ma i suoi occhi erano ancora chiusi, lasciò entrare le sensazioni una alla volta come se tutte assieme fossero troppe, percepiva qualcosa, ma era distante, probabilmente vagava ancora nel suo subconsio. *

    CITAZIONE
    Shaina-sama, dovrebbe seriamente andare a dormire.

    Non posso Sachiko, secondo Reverie lui si sveglierà tra poco.

    Ma sono più di quarantotto ore che non chiude occhio e che non mangia niente, se continua così dovremo ricoverare lei.

    Non preoccuparti, posso resistere ancora. E poi, ho come l'impressione che non dormirei comunque...

    * Due voci femminili stavano entrando nella sua testa un poco alla volta, ci mise un po' a comprendere i dialoghi. Una voce era piuttosto squillante, l'altra era più bassa ma gli era familiare, non riusciva però ad associare la voce al volto.
    Le palpebre erano troppo pesanti, non riusciva ad aprirle, gli arti più che tali sembravano attaccati al corpo con la colla vinilica. Provò a muovere leggermente il collo, cercando di capire se riusciva ancora ad utilizzare in qualche modo i muscoli.

    Fu dopo aver mosso la testa leggermente che capì di essere cosciente, benchè sentisse uno strano ronzio in testa, aprì lentamente le palpebre, sbattendole diverse volte a causa dell'intensa luce post risveglio. Vedeva sfocato, come se avesse perso metà dei gradi all'occhio, ma riusciva a distinguere le due ragazze vicino al suo letto.
    Un odore familiare spiccava tra quello di ospedale e di medico, ma non riusciva ancora a ricordare, l'unica cosa che aveva in mente era quel sogno e qualche vago flash di episodi su una nave, una spada e un laboratorio.

    Con un filo di voce a malapena percettibile, Shiraki parlò... *


    - Dove... dove mi trovo? -
     
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    I Dango sono definitivamente assenti.

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    *Shiraki cominciò a muoversi, voltando leggermente la testa, e sbattendo le palpebre. La ragazza dalla voce squillante chiamata Sachiko disse qualcosa sull'andare a chiamare una certa Reverie-san. Poco dopo, i suoi passi già echeggiavano in corridoio.*

    *Shaina annuì, restando immobile. Non sapeva che fare o che dire una volta che si fosse trovata davanti ai suoi occhi di perla. Si sentiva in colpa, non c'era nulla da fare. Non era stata in grado di capire quello che stava accadendo sotto i suoi stessi occhi, non era stata in grado di eliminare le mele marce dal villaggio, e a farne le spese era stata la persona che più amava al mondo.*

    *Nei due giorni precedenti, non aveva fatto che pensarci, troppo agitata e troppo spaventata per chiudere occhio, o per rimanere da sola, si fosse trattato dell'Amministrazione o della sua casa. Sapeva cosa sarebbe successo una volta che la sua coscienza si fosse affievolita, avrebbe dovuto affrontare Shukaku, e non era pronta. Non ora. Non dopo quello che era accaduto sia a Ookami che a Shiraki. Proteggerli...aveva fallito su tutti i fronti.*

    *Guardò come ipnotizzata le sue palpebre sollevarsi, e il suo cuore quasi si fermò quando sentì la sua voce, così bassa da essere quasi impercettibile, se non per il suo udito sviluppato, ma pur sempre la stessa voce calda che tanto amava.*

    CITAZIONE

    - Dove... dove mi trovo? -


    *Temeva che non l'avrebbe mai più sentita, e prima che riuscisse a fermarle, due lacrime le rigarono le guance. Si fermò, ingoiando a vuoto e asciugandole. Doveva essere forte. Si alzò dalla sedia accanto al letto. Se la sua vista avesse funzionato abbastanza, Shiraki si sarebbe accorto che indossava un camice da infermiera piuttosto corto e aderente. Reverie aveva insistito perché si cambiasse, ma le uniche divise che c'erano in quell'ospedale erano fatte in quel modo e aveva dovuto adattarsi.*

    *Si chinò leggermente su di lui, prendendo con la mano sinistra la sua destra, mentre l'altra si posava leggermente sui suoi capelli. Parlò in tono tranquillo, quasi sussurrando, nonostante le condizioni dei suoi occhi la preoccupassero fortemente.*

    Sei al sicuro, Shiraki. Sono io, Shaina. Sei in una camera dell'Ospedale di Suna. Il dottore sta arrivando a darti un'occhiata...intanto, prova a stringere forte la mia mano. Vediamo come ti senti.

    *scandì bene il proprio nome, sebbene Reverie la avesse avvertita che il forte stato di shock in cui versava avrebbe potuto impedirgli di riconoscerla. Ma in un certo senso, non le importava. La cosa fondamentale era che lui si riprendesse.*
     
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