Esequor

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  1. "Kon"
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    Secondo Post
    Combattimento



    SPOILER (click to view)
    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Parlato di altri
    [...]= breve intervallo di tempo






    Il vecchio Uchiha ascoltò attentamente le mie parole e quelle degli altri, in cuor mio speravo che non si accorgesse della bugia ed ero convinto di essermi comportato decentemente, infondo non conoscevo in alcun modo la situazione, tranne per i pettegolezzi all'interno del clan : cioè l'assassinio della madre di Sasori e la disperata ricerca dell'omicida da parte del gruppo.
    Non feci in tempo a tirare un sospiro di sollievo che il vecchio ci pose un'altra domanda:


    - Se questo addestramento è così importante per voi, lasciate che vi accompagni così da evitare rischi inutili durante il tragitto...Dunque, chi è il vostro sensei? -

    Quel vecchio iniziava a scocciarmi, la sua curiosità e invadenza era ingiustificata e forse aveva qualcosa in mente. In quei momenti non sapevo cosa rispondere per cui adocchiai i miei compagni in cerca di qualche suggerimento o almeno di qualche reazione ma a insaputa dell'intero gruppo spuntò dal nulla un ragazzo. Era giovane, forse leggermente più vecchio di me ed aveva una espressione carismatica che trasmetteva fiducia.
    § Chi diavolo sei ? §
    Mi domandai. Non mi erano mai piaciuti quei tipi, mi era sempre stato insegnato che delle apparenze non bisognava fidarsi, erano le azioni che contavano. Per sicurezza posi la mano sull'elsa della mia wakizashi, pronto a scattare.
    E poi quel strano ragazzo prese a parlare:


    - Sono io il loro sensei, non preoccuparti Masato, ci penso io a loro... -

    Non riuscivo a capire cosa stava succedendo, perché il ragazzo aveva risposto al vecchio in quella maniera ? Cosa voleva da noi ? Domande senza risposta. E mentre stavo pensando il vecchio disse:


    - Ah...sei tu...Kay...d'accordo allora, io vado... -

    Il vecchio conosceva ed evidentemente si fidava di quel tipo chiamato Kay, quel nome non mi diceva nulla, dovevo chiedere ai miei compagni qualche informazione.
    Nel frattempo il vecchio si allontanò e porsi la mia completa attenzione su quell'individuo, notai che nella sua espressione si era disegnato una specie di sorriso, chissà cosa voleva indicare.
    Sbattei le palpebre e quando le riaprii il ragazzo era svanito.
    § Come *azz* ha fatto a scomparire così velocemente ? A meno che si sia una illusione ben congedata quel tipo è dannatamente veloce. Fatto sta che adesso sarà impossibile ritrovarlo. Purtroppo non posso neppure chiedere a quel impertinente di vecchio informazioni su Kay dato che è già scomparso dalla vista. §
    Il ragazzo però aveva lasciato un regalo, si trattava di un foglietto. Sasori lo raccolse subito, grazie alla mia vista aumentata riuscii a intravedere con qualche piccola sbavatura il contenuto del biglietto, si trattava di un strano simbolo e non avevo idea di cosa poteva minimamente trattare.
    Sasori poi si rivolse al gruppo e mi presentò:


    - Intanto direi di presentarvi Sarnek, ci siamo conosciuti al corso sulle basi del combattimento condotto dal sensei Akashi Mikawa. Ne è passato di tempo vero? -

    Quando nominò il corso sulle basi del combattimento un pizzico di nostalgia mi pervase. Ricordai quei bei momenti passati e non riuscii a trattenere un sorriso.
    § A quel tempo quanto ero inesperto in confronto di adesso ? § mi domandai tra di me, ma non era il tempo e neppure il momento adatto a rievocare il passato.
    Subito dopo la mia presentazione Sasori continuò a parlare indicandoci al contempo il disegno:


    - Vedete questo simbolo? Non so che significa, ma è lo stesso che l'assassino ha lasciato inciso sul pavimento di casa mia. Quindi siamo sulla strada giusta. Almeno spero. -

    Girando successivamente il biglietto e mostrando una mappa Sasori continuò a parlare :

    - Allora insieme a questo biglietto c'è anche una mappa. Sta sul retro. C'è segnato un albero secolare del bosco. Inoltre nell'indizio che mi era stato recapitato parlava di un certo albero secolare accanto al quale troverò una risposta. Almeno questo c'era scritto nel biglietto. Quindi vorrei andare a questo albero segnato sulla mappa. -

    Prima di partire chiesi direttamente ai ragazzi:
    “Avete qualche informazione sul quel strano tipo di nome Kay ?”
    Quando mi risposero il gruppo me compreso iniziò a incamminarsi seguendo le indicazioni della mappa. Non c'era nemmeno il bisogno di dire che il tragitto poteva nascondere una insidiosa trappola, tutti quanti lo sapevano e avevano deciso. Avrebbero accettato il rischio pur di trovare la verità e io di certo non potevo controbattere.
    Durante la marcia, piuttosto silenziosa, mi avvicinai a Edo e gli chiesi:
    “ Cosa pensi di tutto quello che è accaduto ? “
    Una volta ottenuta la risposta continuai a camminare.

    [...]


    Dopo quindici minuti il gruppo giunse in un piccolo spazio erboso e nel quale al centro sorgeva un maestoso albero secolare. Non c'erano dubbi, eravamo arrivati al punto prefissato.
    Sasori disse:


    - Stiamo attenti, potrebbe essere una trappola. Per cui non appena vede qualsiasi cosa che vi sembra pericoloso, colpite più forte che potete. -

    Aveva perfettamente ragione Sasori, se eventuali nemici volevano tenderci una trappola questo era il momento perfetto. Sguainai con la mano sinistra la mia fedele Shikaku, ero pronto a tutto. Ad ogni passo la tensione aumentava, i nostri cuori battevano più velocemente ed io ero incredibilmente felice, gioivo dalla voglia di combattere.
    A poca distanza dal gruppo comparvero all'improvviso delle strane e piccole bestie, scure come la notte e con degli inquietanti occhi gialli. Senza dubbio non avevano intenzioni amichevoli infatti ci circondarono subito intimandoci un attacco.
    Sasori ordinò di attaccare quei mostri, infondo la migliore difesa era l'attacco e certamente io non rifiutai l'occasione.
    Mi accorsi che una bestia si era posizionata a circa tre metri alla mia sinistra, grazie alla mia particolare abilità di prestigiatore e quindi attraverso una sinuosa e velocissima movenza impugnai fulmineamente due kunai con la mano destra e senza prendere troppo la mira lanciai le armi verso il busto della bestia.
    Appena lanciate le armi mi posizionai velocemente nella posta Brevis e caricai direttamente contro la bestia. Mentre mi dirigevo al massimo della mia velocità contro l'avversario impugnai con entrambe le mani la spada e innalzai la mia wakizashi pronto a colpire con un fendete.
    Quando mi ritrovai a poco meno di mezzo metro dalla bestia menai il fendente abbassando così le braccia e mirando verso il centro della testa, aumentando la velocità del colpo con l'aggiunta di mezzo basso( 162.5 -> 187.5 ); speravo in cuor mio che il colpo avrebbe diviso la testa e magari anche il corpo a metà.



    1.Se il colpo uccide o neutralizza la bestia:

    Il sangue spruzzava a ghiotti, la spada si sporcò di sangue e i miei vestiti si tinsero di rosso. Il mostro era stato definitivamente sconfitto.
    § Troppo semplice e non pensavo che avessero così tanto sangue §
    Non avevo tempo da perdere, sicuramente c'erano altre di queste bestie e sicuramente i miei compagni le stavano affrontando. Per cui guadai velocemente il campo di battaglia. Sasori stava combattendo e immediatamente mi accorsi che alla spalle di Edo che proteggeva Hiroshi, il più debole del gruppo, si avvicinava una bestia. Edo non se ne accorse e stava correndo un grave pericolo, quindi decisi di fare il possibile. Presi il più velocemente possibile il mio Fuuma Shuriken e concentrando una quantità di chakra pari a basso nei muscoli delle braccia per aumentare la forza muscolare e quindi la velocità del colpo ( 150 -> 187.5 ) , scagliai l'arma verso il torace della bestia che si stava avvicinando ad Edo, a circa sei metri dalla mia posizione. E gridai subito:
    “ EDO, ALLE TUE SPALLE ! “



    2.Se il colpo non uccide o ferisce in modo tale da neutralizzare la bestia:


    Quel mostro ci sapeva fare, era dannatamente veloce e agile. Francamente il mio colpo non era facile da evitare e quindi ciò dimostrava che la bestia non era assolutamente da sottovalutare. Dovevo prestare attenzione, uno altro attacco da parte mia si sarebbe rivelato azzardato; dunque mi misi in posizione Brevis, mantenendo una distanza di circa un metro dall'avversario, pronto a reagire a qualsiasi azione.





    Immagine dell'attacco con il fendente

    SPOILER (click to view)
    Molto semplice ma spero che sia da aiuto per la comprensione del fendenteimage


    Tabella riassuntiva
    SPOILER (click to view)
    Stato fisico: normale.
    Stato psicologico: agitato e contento
    Equipaggiamento: A seconda dei casi. Nel primo caso tutto tranne due kunai e un fuuma shuriken, nel secondo caso solo due kunai
    Chakra rimanente: Nel primo caso: 8 1/2 su 10, nel secondo caso: 9 1/2 su 10
    Azioni eseguite: Nel primo caso: Movimento verso la bestia ( Slot gratuito ), attacco a distanza ( slot azione), fendente ( slot azione ), attacco a distanza ( slot azione ) Nel secondo caso: Movimento verso la bestia ( Slot gratuito ), attacco a distanza ( slot azione), fendente ( slot azione )


    Mosse di scherma utilizzate


    SPOILER (click to view)
    POSTA BREVIS (con la quale si iniziano i duelli di spada) È la posta che si usa più frequentemente e si può dire che sia la nostra guardia di partenza. Il tronco deve essere eretto ed a tre quarti, con una spalla più arretrata rispetto all'altra ma entrambe rilassate; la mano destra si pone sotto l'elsa e la sinistra sopra il pomo di appoggio; la gamba destra avanti e la sinistra dietro (o viceversa a seconda della posizione delle spalle), il piede avanzato si piega leggermente verso l'interno e l'arretrato si apre verso l'esterno ed i talloni uniti a formare una L di 45°. Il peso si porta al centro. le gambe sono flesse per avere un buon equilibrio, il gomito destro è leggermente appoggiato al corpo per risparmiare energie, la spada circa a 45° sull'orizzonte.

    Fendente: Colpo dato dall'alto verso il basso in verticale



    SPOILER (click to view)
    Edit concesso da Drakonis


    Edited by "Kon" - 30/11/2007, 22:15
     
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  2. Elendil '91
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    post 04
    Il mistero si infittisce.



    L'anziano si lascò convincere dalle nostre parole, ma inaspettatamente ci rivolse una pericolosa domanda.
    - Se questo addestramento è così importante per voi, lasciate che vi accompagni così da evitare rischi inutili durante il tragitto...Dunque, chi è il vostro sensei?-
    § Maledizione, ed ora che si fa?! § Guardai gli altri, cercando di contenere l'angoscia. Ci sarà stata una risposta che evitasse che il vecchio si impicciasse troppo. O no?
    D'improvviso apparve un ragazzo sconosciuto, probabilmente di poco più grande di noi. non ne avevo percepito la presenza fino ad allora, e così ero certo anche i miei compagni. Si rivolse all'anziano con poche parole.
    - Sono io il loro sensei, non preoccuparti Masato, ci penso io a loro... -
    § E questo chi è, e cosa vuole? La faccenda si fa strana... §
    - Ah...sei tu...Kay...d'accordo allora, io vado... - Volsi di nuovo gli occhi all'anziano, sembrava turbato da quella presenza. § Kay... §
    Salutai rispettosamente l'anziano appartenente al clan Uchiha. In fin dei conti si stava preoccupando per noi, non ci aveva nociuto in nessun modo. Questi si defilò rapido, scomparendo presto alla nostra vista. Il ragazzo invece ci sorrise per un po', poi, prima che potessimo fare qualcosa, una folata di vento e piogga mi investì con violenza, costringendomi a ripararmi il volto con le braccia. Quando le distolsi il giovane era sparito.
    § Kay, dove ho già sentito questo nome? §
    Ci avvicinammo al luogo della sparizione. A terra, ove poco prima vi era il misterioso individuo, si trovava ora un bigletto di carta. Fu Sasori a raccoglierlo.
    Da quello che potei scorgere si trattava di una mappa, ma sull'altro lato vi era uno strano disegno. Mi feci passare il pezzo di carta da Sasori, per esaminarlo meglio, mentre lui presentava ad Hiroshi il comune amico Sarnek. Mi colpì la sua impassibilità, era da tempo ormai che non sembrava toccato da nulla di ciò che ci accadeva. Iniziavo ad essere preoccupato per lui, ma mi riproposi di parlarne più tardi.
    Quando restituii il foglietto a Sasori egli ci spiegò il significato del disegno su di esso. - Vedete questo simbolo? Non so che significa, ma è lo stesso che l'assassino ha lasciato inciso sul pavimento di casa mia. Quindi siamo sulla strada giusta. Almeno spero. - § Già, speriamo. §
    Successivamente espose il piano sul da farsi. La metà era l'albero secolare segnato sulla mappa. Diedi il mio assenseo e mi limitai ad aggiungere di essere prudenti. Stavo ancora pensando a quel nome.
    § Kay, eppure mi dice qualcosa, ma non ricordo cosa... §


    Imboscata!



    Procedemmo spediti inoltrandoci nel bosco per una decina di minuti.
    L'aria fredda era frenata dai rami di quelle sontuose piante, la piogga cadeva su di noi più sporadica, anche se in goccie più grosse. Non avevo molta voglia di parlare, come d'altronde anche Sasori. Il suo comportamento continuava a preoccuparmi, ma era prematuro parlargli.
    Mi venne finalmente in mente chi fosse il misterioso Kay.
    || ...un ragazzo, poco più grande di voi è entrato nel locale. Non lo avevo mai visto, eppure portava il coprifronte della foglia. Beh, aveva un aria minacciosa. La sua presenza mi metteva a disagio. Si, insomma, avevo paura. Mi chiese se sapevo niente di un certo Kay. La mia risposta negativa lo mandò su tutte le furie... ||
    Ce ne aveva parlato il vecchio al chiosco del ramen, con aria preoccupata. Se lui era Kay, voleva dire che dovevamo ancora incontrare l'altro giovane col coprifronte. Quale dei due era dalla nostra parte? § Sempre che non siano entrambi nostri nemici... §
    Durante il tragitto rimasi in coda al gruppo con Sarnek, che dopo un po' mi rivolse sottovoce una domanda.
    - Cosa pensi di tutto quello che è accaduto ? - Lo guardai qualche secondo, mentre procedevamo inzuppandoci di acqua stagnante nel sottobosco. Rallentai in modo da accentuare la distanza fra noi due ed i nostri due compagni, che ci precedevano. Mi rivolsi dunque sottovoce a Sarnek: - Non so cosa pensare sinceramente. Di certo la faccenda è misteriosa, fin troppo. - Lasciai trascorrere qualche secondo prima di continuare - oltretutto non ti pare strano Sasori? E' rimasto impassibile alla comparsa, e alla scomparsa, del giovane. Inoltre quel segno dovrebbe voler dire molto per lui, eppure non ha dimostrato nessun coinvolgimento emotivo... - Sbucammo in una piccola natura, la furia degli elementi ci investì nuovamente con tutta la sua potenza.
    - Ne parliamo dopo, va bene? Ormai siamo quasi giunti... - Allungai il passo per riunirmi agli altri. Infine lo vedemmo. L'albero indicato dalla mappa si ergeva in tutta la sua maestosità verso il cielo, leggermente discosto da tutti i suoi più giovani simili. - Stiamo attenti, potrebbe essere una trappola. Per cui non appena vede qualsiasi cosa che vi sembra pericoloso, colpite più forte che potete. - Era inutile che Sasori mi avvertisse, i miei sensei erano già tutti in stato di preallarme. - Tranquillo, stiamo uniti però. - Sussurrai ai compagni. Facemmo ancora qualche passo verso l'imponente arbusto, fino a raggiungere i suoi pressi.
    D'improvviso mi accorsi ce non eravamo più soli. Dai recessi del bosco erano apparsi come dal nulla cinque piccole creaturine, nere come la notte, e ci ritrovammo subito accerchiati. § Era una trappola maledizione! §
    - IMBOSCATA! - mi ritrovai ad urlare, ma ormai tutti si erano resi conto della gravità della situazione.
    Sasori, mentre ancora quelle inquentanti creature completavano l'accerchiamento, ci disse cosa fare, secondo lui. Poi partì alla carica. § Sicuro di sè eh? §
    Sasori e Sarnek alla testa del gruppo ingaggiarono subito battaglia con quegli esseri irreali. Eravamo rimasti io ed Hiroshi in coda. § Devo proteggerlo, combatterò nelle retrovie al suo fianco. §
    - Hiroshi, sta attento. - Gli dissi prima di concentrarmi nuovamente su quei mostriciattoli dagli occhi gialli.
    Contai rapidamente con gli occhi i nemici. Uno, due, tre, quattro, cinque. § Ce ne sono cinque. §
    Avevo due shuriken nella mano destra ed un Uchiha shuriken nella mano sinistra. I primi due gli scagliai addosso all'avversario di Sasori, mentre il secondo al mostriciattolo che avevo di fronte, a poco più di 4 metri. Avendo esso un albero sulla sua sinistra mirai al busto, leggermente verso destra per prevenire il suo eventuale scarto in quella direzione. Aggiunsi un bassissimo durante il movimento di lancio per velocizzare il colpo. - Prendi questo demone! - Alle mie spalle si trovava Sasori, speravo che mi coprisse le spalle come io stavo facendo con lui.
    Se Sarnek lancia il suo Fuuma Shuriken:
    Mi scansai appena in tempo per far passare un fuuma shuriken a pochi centrimetri da me, diretto contro un'altra di quelle bestie.
    - EDO, ALLE TUE SPALLE ! - Le parole furono presto sommerse dal frastuono di un tuono. Pure il cielo era in conflitto. Ringraziai con un cenno Sarnek, poi tornai con lo sguardo al mio più prossimo avversario. Contavo comunque su Hiroshi per la mia incolumità, nonostante la sua giovane età.
    In ogni caso:
    Estrassi un kunai e mi misi in guardia. Ero pronto a combattere i nostri nemici. § Fatevi sotto! §

    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Stato fisico: ottimo.
    Stato psicologico: pronto e reattivo.
    Equipaggiamento: due shuriken ed un Uchiha shuriken in meno.
    Chakra: 9,75/10 (energia Gialla)
    Azioni eseguite: tiro + tiro
    [slot azione 0/2]
    [slot tecnica 1/1]
     
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  3. Uchiha Hiroshi
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    Mostri_




    Missione_4° Post


    Sembrava che fossero riusciti a convincere il vecchio con le loro frottole, quando gli pose un altro quesito. Gli chiese chi era il nostro sensei. Tutto il gruppo rimase in silenzio, con la pioggia che gli cadeva addosso. Adesso le frottole non gli sarebbero state d’aiuto. Il cielo pian piano si faceva sempre più scuro e pieno di nuvole grigiastre. Poi, forse fortunatamente, apparve un “ragazzo”. Forse poco più grande di loro. Castano, con occhi celesti. Il vecchio nel vederlo si spaventò un poco. Poi lo chiamò per nome. Un nome che aveva già sentito. Un nome che aveva sentito dal taverniere del chiosco del ramen. Lo chiamò Kay. Hiroshi s’incupì, e con occhio accigliato cominciò a scrutarlo. Era lui che aveva rotto la sedia della taverna. Lui era collegato con l’omicidio dei genitori di sasori. Eppure, a guardar Sasori, non sembrava per niente preoccupato. Impassibile era il suo sguardo. Impassibile rimase quando li coprì dicendo al vecchio di essere il loro sensei. Impassibile rimase quando in un batter di ciglio costui sparì. Cosa che turbò molto Hiroshi per qualche secondo. Ma non proferì parola con nessuno, rimase semplicemente in silenzio aspettando che i che il fato gli dicesse cosa fare. Ora, al posto di Kay, c’era un foglio che si rivelò, avvicinandosi, una piccola mappa nella parte anteriore. Mentre nella parte posteriore c’era un simbolo. Prima che disse cosa avrebbero dovuto fare, gli presentò il giovane che era appena arrivato. Sernek, un Uchiha come loro.
    Poi, ci mostro il pezzo di carta. Disse al gruppo che quello era il simbolo che l’assassino dei suoi genitori aveva lasciato inciso nella sua casa. Mentre la mappa conduceva ad un albero secolare nel mezzo di un bosco. Di sicuro ci sarebbe stata una trappola. Infatti partimmo in direzione dell’albero rimanendo molto attenti a ciò che gli stava intorno, o almeno lo era Hiroshi.


    Passarono alcuni minuti, il tempo stentava a migliorare. Arrivarono all’albero. Non fecero nemmeno in tempo ad avvicinarsi all’albero che un gruppetto di mostriciattoli molto bassi, forse meno di un metro., con gli occhi gialli tentò di circondarli. Il gruppo anche se colto di sorpresa non si fece cogliere impreparato. Il campo gruppo, Sasori e Sernek tentarono di colpire alcuni di quei mostri. Edo stava sfidando uno di quei mostriciattoli, mentre tentava di proteggere Hiroshi il più debole del gruppo. Gli ridò di stare attento. Tra colpi di spade e compagni che sfrecciavano di qua e di là, Hiroshi capì di essere forse un peso per il gruppo essendo il più debole. Non poteva fare nulla, si sentiva quasi impotente. Infatti stava poco distante dai suoi compagni che combattevano coraggiosamente, cercando di proteggerlo. Mentre era assorto a questi sensi di colpa, non si accorse che uno di quei mostri stava attaccando alle spalle Edo. Non poteva restare immobile, doveva reagire. Tirò fuori dalla tasca due stellina con la mano destra. Caricò un bassissimo nel braccio e via. Lanciò le stelline addosso al mostro, in direzione della testa. I due dardi schizzavano all’impazzata. S’accorse che anche Sernek aveva lanciato un fuuma shuriken in soccorso al compagno. Forse avevano avuto la meglio.



    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    /Chakra totale - 32 bassissimi
    /Chakra rimanente - 31 bassissimi
    /Slot Azione- lancio due shuriken

    /Shuriken
    /Quantità_ 5- 4
    Kunai
    Quantità_ 7
    Uchiha Shuriken
    Quantità_2
    Fasce da Combattimento
    Quantità_ 2
    Tekken
    Quantità_1
    Kusari Fundo
    Quantità_1
     
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  4. B l o o d
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    [Quest congelata sotto richiesta del QM]
     
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