-ALTRO-Classe 1 - Sezione I

Sensei: Isidor Inuzuka, Keita Kitase, Shin Raven, Hante Uchiha.

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  1. Isidor Inuzuka
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    Descrizione
    Parlato
    ~ Pensato ~
    Citazioni

    Il Tempo continua inesorabilmente il suo corso. Per qualche strana legge, non si ferma mai, continua nel suo passo stanco e solerte, plasmando a suo piacimento le cose, in modo che stiano al suo passo. Il Tempo cambia le stagioni, erode le montagne e cambia le persone sia fisicamente, che caratterialmente. Non c'è modo per fermare il tempo, che ci travolge con la sua forza insistente. Era passato un anno da quando Keita se n'era andato. Non aveva notizie di Tetsu, nè di Iron. Era rimasto da solo, o meglio, con la compagnia del suo fedele compagno Shuko, che mai l'avrebbe lasciato, mai l'avrebbe abbandonato. Isidor era cambiato. Il suo fisico era cambiato. Il suo carattere era cambiato. Si notava gia dal suo portamento, dal suo modo di camminare quanto effettivamente il tempo l'aveva fatto crescere ma allo stesso tempo aveva parzialmente corroso il suo io interiore. Una foglio di carta in mano, che nemmeno aveva avuto la briga di controllare, abiti semplici ed il coprifronte al suo posto, camminava per gli stretti corridoi dell'Accademia, con un grosso lupo dal candido pelo bianco che camminava al suo fianco. Il 15enne Isidor Inuzuka, raggiunse la classe a lui assegnatali, i capelli lunghi e ribelli che ondeggiavano ad ogni passo, due segni rossi che rigavano le sue guance, tipici del clan Inuzuka. Portava semplicemente una maglietta di rete, con sopra una felpa, accompagnata da pantaloni comodi e soprattutto larghi e versatili, per agevolare i movimenti.
    L'equipaggiamento era appena visibile, ben nascosto sotto il mantello nero, con il cappuccio che penzolava inerte dietro la testa. Appese il foglio sulla porta, e la chiuse a chiave. Aggiunse a penna un appunto e poi si diresse verso il cortile.


    CITAZIONE
    Classe 1

    Sensei: Isidor Inuzuka
    Aiutosensei: Keita Kitase, Shin Raven, Hante Uchiha

    Sashi Akimichi - Sashi Akimichi
    Cross! - Ryuma Hyuga
    Nanakko - Miu Hakushi
    Yondaime_4th hokage - Areiz Yondaime Kudo
    Lucasxwel - Orochi
    Fenix 9024 - Yoshimitsu Kanefukuroi Raizen

    Le lezioni si terranno nei cortili dell'accademia, sotto la grande quercia che confina con il sottobosco

    Scese lentamente i gradini, le mani in tasca e raggiunse l'alta quercia. Toccò con una mano la dura corteccia e chiuse gli occhi ascoltando con il suo fine udito, come se volesse conversare con l'albero stesso. Anche Shuko parve interessato da quella insolita azione e poggiò a sua volta una zampa sulle radici che affioravano da terra.

    ~ Anche questa quercia infondo vive come vivo io. Invecchia, continua ad invecchiare, con la sola compagnia delle foglie, la consapevolezza di avere ancora tristi momenti davanti a lei ~

    In cuor suo sapeva che questi pensieri erano sbagliati, ma era come se oramai avesse perso totalmente la speranza, come se il Tempo avesse risucchiato ogni suo granello di felicità. Si girò verso l'improvvisata classe che aveva messo su. Dei banchi erano disposti a casaccio, sull'erbetta fresca, in modo che la quercia faccia ombra su di loro. La cattedra era posta esattamente alla base del tronco, rivolta verso la classe. Unico "armadio" dove poter riporre cose utili, era una piccola infossatura di una radice, grande abbastanza per contenere svariati oggetti.

    ~ Beh...Non resta solo che aspettare ~

    Si sedette sopra una radice particolarmente grande, mentre Shuko esplorava i dintorni, annusando di qua e di là, curiosando in giro in cerca di chissà cosa. Abbozzò un sorriso, per poi guardare verso la porta, in attesa di nuovi arrivi.


    CITAZIONE
    Benvenuti nella Classe I. Sarò io il vostro sensei per questa sessione di corsi. Per questo primo post, descrivete semplicemente l'arrivo presso la "classe" allestita dal sensei. Potete fare quello che volete, anche conversare fra di voi. Durante questi primi post, vi darò libera scelta espressiva.
    Piccole regolette da seguire

    - Le lezioni saranno postate sia da me che dagli aiuto-sensei all'incirca ogni 4-5 giorni. Entro un mese e mezzo contiamo di riuscire a finire la parte teorica, salvo complicazioni. I restanti giorni li dedicheremo tutti per la parte pratica.

    - Come avreste dovuto leggere nel regolamento dei corsi, il limite di tempo per il post è di circa 2 o 3 giorni. Se avete dei problemi contattate via pm me o qualche aiuto-sensei

    - L'aiuto-sensei può quando vuole rispondere a qualsiasi domanda, dubbio oppure fare un semplice intervento durante una qualsiasi lezione

    - Non si seguirà un particolare ordine di post, l'importante è che non facciate due post consecutivi.

    -Cercate di limitare i messaggi OT. Se proprio dovete fatelo prima del post.

    Bene, per il momento è tutto ^^

    Questo è il mio indirizzo msn, per qualsiasi cosa vogliate chiedermi: [email protected]
    Buona fortuna a tutti.

     
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  2. Yondaime_4th Hokage
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    CITAZIONE
    Narrato
    "Parlato"
    *Pensato*


    + Inizi



    Delusione e rimpianto. Erano questi i sentimenti che provavo dopo la mancata promozione a Genin. Non avevo superato l’esame e per questo ora mi ritrovavo a ripercorrere di nuovo quei corridoi che tanto a lungo avevo osservato ed esplorato, durante il mio precedente corso. Tuttavia non mi dispiaceva. Era stato un brutto periodo l’ultimo. Ero stato costantemente sotto stress, accerchiato dagli impegni irrimediabili che si erano affiancati alle lezioni. La mia preparazione era stata per questo scarna. Non avevo nulla contro i miei precedenti maestri. Loro avevano portato a termine il loro dovere, svolgendo quelle lezioni, che nell’Accademia sono di routine. Era tutta colpa mia , che avevo dato precedenza a cose che erano e dovevano essere meno importanti…
    In fondo quella delusione mi aveva aiutato a crescere facendomi capire che non si può far tutto nella vita, e si vuole andare avanti per raggiungere i propri obiettivi bisogna lasciare indietro delle cose, per poter poi trovarne altre molto più preziose.
    Con questa nuova concezione, più matura, più decisa, camminavo per i corridoi diretto alla mia aula. Ero stato sistemato in una classe che a mio parere sembrava promettere bene. Io avrei dato il mio contributo a renderla migliore, promettendo a me stesso di dare il massimo questa volta, senza indugiare e senza fermarmi, perché chi si ferma è perduto…
    Da quel che avevo sentito in giro, il sensei era un membro del Clan Inuzuka, Isidor, che era stato amico e compagno del mio primo sensei, Tetsu…
    Quel nome mi fece tornare in mente tanti ricordi…il mio primo corso sulle Basi Del Combattimento, i miei primi amici, i miei primi duelli, le miei prime esperienze…tutte cose che sarebbero rimaste per sempre dentro il mio cuore, ricordandomi che anche per loro dovevo proseguire per diventare Ninjia.

    * Ho sentito che ci saranno anche Keita, Shin e Hante…*
    I primi due li conoscevo solo di fama, soprattutto Keita, anch’egli amico di Tetsu…con Hante invece avevo frequentato lo stesso corso del sensei Haku Shinretsu….un vero Uchiha e un vero Shinobi….
    Salii le scale fino ad arrivare al piano della mia classe. Stavo per abbassare la maniglia, quando alzando leggermente il capo, notai un foglio appeso allo stipite della porta:

    CITAZIONE
    Classe 1

    Sensei: Isidor Inuzuka
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    Le lezioni si terranno nei cortili dell'accademia, sotto la grande quercia che confina con il sottobosco

    Lessi attentamente, soprattutto l’ultima frase…probabilmente scritta dal sensei…
    * Un Inuzuka non può far a meno di vivere all’aria aperta…hehehe….la cosa si incomincia a fare interessante…Andiamo!Let’s make noise!*
    Scesi di nuovo , attraversando velocemente i corridoi già percorsi prima, dando solo un leggero sguardo alle altre classi, in cui i sensei spiegavano ad altri studenti come lui i concetti basilari dei ninjia. Alzai la mano , quando vidi la porta , spalancandola con forza. Mi ritrovai fuori, all’ingresso. Davanti a me i cancelli. Sulla destra la strada per i cortili. Mi avventurai di lì. Il sentiero in pietre era circondato da zone di prato tagliato da pochi giorni. Le aiuole era tutte rigogliose. Il sole, che illuminava la bella giornata, faceva splendere su quelle viole rigogliose un’aura di calma e pace, che invase anche il mio animo. Rincuorato, mi avviai verso una grande quercia, sotto la quale vedevo una figura ammantata di nero, con un lupo al fianco, chino con il capo verso il duro e rigoglioso tronco…
    *La natura è meravigliosa…ora capisco perché all’aperto*
    Percorsi quel tratto con relativa calma. Colui che rappresentava il mio sensei era come in trance ed in preghiera. Si era leggermente voltato per osservare quella piccola classe, che doveva aver improvvisato da poco tempo. Qualche banco sparso sull’erba, con le relative sedie. Una cosa semplice, ma bella, soprattutto perché i rami della quercia più bassi coprivano quella zona, che sarebbe diventata la loro “classe”, portando quella che mi sembro un’ombra piacevole…
    Arrivai poco dopo e , dopo aver fatto un live inchino con il capo in segno di rispetto al sensei, mi accinsi ad occupare quello che sarebbe divenuto il mio posto fisso. La mia scelta ricadde sul primo banco, quello davanti. Non sapevo perché , ma nel profondo dell’animo sapevo che questo corso sarebbe stato molto diverso dal precedente. Scostai la sedia e mi con calma mi sedetti, osservandomi intorno con fare sereno. Gli spazi aperti mi erano sempre piaciuti. Quando ero stanco e stressato, mi rifugiavo sempre in qualche radura nascosta fuori dalle mura, per trovare la clama e la serenità. Una volta seduto, decisi di presentarmi:
    “Molto piacere, sensei Inuzuka. Il mio nome è Areiz Yondaime Kudo. Sono un Ninjia della Foglia. Sono qui per recuperare ai miei errori e diventare un Ninja vero. Spero che con il suo aiuto, il mio cammino diventi meno arduo di quanto già non sia, con la sicurezza del mio impegno e della mia costanza…” voltai il capo poi verso il grande lupo al fianco del maestro, inchinando leggermente il capo “ e salute anche a te, possente lupo. Il tuo fisico dimostra la tua forza, le tue cicatrici le tue esperienze, i tuoi occhi fieri il tuo valore. Sarà un onore averti come maestro…”Con questa parentesi chiusi il mio discorso , aspettando l’arrivo degli altri ed una risposta dal sensei….
     
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    LA PRIMA LEZIONE



    la prima lezione di Raizen ,la prima volta che l'avrebbero rinchiuso da qualche parte e l'avrebbero costretto a sedersi composto in una dannata trappola troppo piccola per lui.
    Si svegliò sul tardi ,erano ormai le 10 del mattino e sarebbe arrivato in ritardo dato che probabilmente le lezioni sarebbero cominciate verso le 8-9 quindi si preparò in tutta calma dato che era sicuro che recuperare qualche minuto non le avrebbe cambiato la vita.
    Per tutti i giorni precedenti pensò a come aveva miseramente fallito il suo esame per diventare genin per 4 punti non aveva passato l’esame , e se non l’avesse fatto da privatista l’avrebbe pure passato ,ma dato che non aveva perso tempo ,se non per un poco di delusione, il fatto non gli pesava per niente dato che dava poco peso un po’ a tutto , in genere si limitava ad infischiarsene.
    Uscì di casa alle 10:30 era una bella giornata con un bel cielo azzurro e come lo stesso giorno dell’esame doveva sprecarla rinchiuso in uno stanzone , non gli andava tanto a genio ma voleva diventare un genin, era l’unica strada percorribile per arrivare alla cima ,e, anche se pizzosa doveva percorrerla , e poi forse queste lezioni gli avrebbero fornito uno svago non indifferente; si intrecciò le mani dietro la nuca e si diresse all’accademia a passi lenti e lunghi , del tutto rilassato, tanto ormai era parecchio in ritardo.
    L’accademia ninja era un edificio parecchio grande , ma dato che il giorno degli esami Raizen l’aveva esplorata un po’ sapeva all’incirca dove si trovava la sua aula e dopo essersi portato in quella direzione iniziò a cercare l’aula con il cartiglio in cui compariva il suo nome
    CITAZIONE
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    Le lezioni si terranno nei cortili dell'accademia, sotto la grande quercia che confina con il sottobosco

    l'aveva trovato finalmente, dopo aver letto i vari nomi notò che c'era una che conosceva:Miu!
    fece un sorriso dato che con Miu era in ottimi rapporti, ache se delle volte si comportava in modi strani ,come se fosse gelosa di lui , a Raizen faceva piacere però avrebbe preferito chiarirsi con lei e capire che cosa gli frullava per la testa.
    continuando a leggere notò anche che la lezione si teneva all'aperto
    bene!! sto in classe con Miu e la lezione si svolge all'aperto non poteva andare meglio
    dopo aver intrecciato le mani dietro la nuca si avviò fischiettante verso l'esterno dell'accademia cercando la grande quercia citata nel cartiglio ; la trovò poco dopo dato che era difficile da non notare, inoltra amava gli alberi secolari come quello .
    una volta arrivato avrebbe salutato il suo unico compagno di corso presente e il sensei con un cenno della mano e poi si sarebbe presentato
    piacere sono Yoshimitsu Kanefukuroi Raizen , naturalmente abbreviabile in Raizen dato che pronunciato completamente e più difficile di uno scioglilingua
    dopodichè si sarebbe issato sull'albero e una volta accomodato li sarebbe rimasto per tutto il corso della lezione avrebbe salutato i suoi compagni di corso con un semplice "ciao"
    mentre all'arrivo di Miu ,dato che verso gl'uomini era molto meno socievole che con le donne, avrebbe lasciato andare un sorriso e tendendogli una mano l'avrebbe invitata a prendere posto affianco a lui
    strano credevo che al mio arrivo sarei stato in ritardo invece non ce quasi nessuno.... beh un piccolo vantaggio, megari potrei apparire anche troppo diligente
    non era per niente spaventato dall'idea del suo primo giorno di "scuola" e una volta salito sull'albero sarebbe rimasto a guardare in cielo fino a che qualcuno non lo avesse distolto da tale azione.
    i sensei e forse anche gli aiuto sensei non avevano con lui grandi differenze di età ,perciò non si sentiva a disagio ed avrebbe preso le lezioni come una normale chiaccherata.
     
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  4. Sashi Akimichi
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    "La Classe"



    La notte era stata orribile.I miei sogni erano pieni di paure,prese in giro,terribili domande,compagni antipatici,sensei peggiori...
    La vaga reminescenza della notte rendeva ancor più fievoli le prime luci dell'alba,che mi coglieva già sveglio.
    I miei mi rincuorarono,ma non servì a molto,avevo bisogno di schiarirmi le idee,avevo bisogno di aria,aria fresca e,ovviamente un buon pacchetto di patatine.
    Il primo giorno di accademia era per tutti una gioia.
    Per tutti tranne me,ovviamente.Era più un angoscioso presentimento che come un parassita,si arrampicava sulla mia felicità rodendola a poco a poco.
    Un classico.Fino a tre,quattro giorni prima pensi che il momento di affrontare gli altri e te stesso non arrivi mai ma poi...
    L'ombra degli alberi accompagnava il mio vagare.
    Il cammino mi portò stancamente verso la porta dell'aula che più volte avevo studiato nei giorni precedenti. Tutto era uguale. Tutto.
    Afferrai la maniglia e tirai;tira;tirai...chiusa.


    §Bene!wow che bello ho sbagliato classe eheh ma bravo intelligentone che sono. Sarò in ritardo,non mi accetteranno,mi prenderanno in giro e diranno che sono stupido...§

    Lo ero. Appeso alla porta vi era un foglio scritto a mano:
    CITAZIONE
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    Le lezioni si terranno nei cortili dell'accademia, sotto la grande quercia che confina con il sottobosco

    Sorrisi,non avevo sbagliato classe.
    Qualcosa però mi balzò subito all'occhi. Ryuma Hyuga. Il ragazzo timido e semplice che avevo conosciuto al chiosco del ramen.
    Forse il giorno non sarebbe stato così pessimo.
    Raggiunsi la mia "aula" uno spiazzo erboso sotto una quercia. Quello che presumibilmente era il sensei stava in piedi e un paio di ragazzi erano già arrivati ed avevano già preso posto.
    una volta arrivato davanti al sensei lo squadrai bene.Non mi sembrava un gran che.Sinceramente mi aspettavo qualcuno più...grande.
    Comunque se era diventato Sensei un motivo c'era e sapevo che era una persona da rispettare.


    -SalvesenseiInuzukaiosonoSashiAkimichi....

    Dissi tutto di un fiato con un inchino mirato a non incrociare lo sguardo del sensei

    §Bene ho fatto la figura del cretino§

    Raccolsi le forze e alzai lo sguardo verso il sensei sforzandomi di sorridere

    -O-ovviamente sono fiero di essere un Akimichi del villaggio della foglia!-

    §Mi sono fatto valere!Grande Sashi sei un mito§

    Diedi poi le spalle al sensei per rivolgermi ai miei compagni

    -ehm...Salve a tutti piacere di fare la vostra conoscenza!-

    Poi con la coda tra le gambe mi diressi verso un banco vuoto aspettando con ansia Ryuma...
     
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  5. Keita Kitase
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    Quella mattina a Oto l'aria che si respirava era leggermente differente dal solito. Aleggiava un sentore di attività. Sembrava che qualcosa stesse succedendo o, ancora più strano, che qualcosa ci chiamasse dal fare qualcos'altro della semplice routine.
    Il sole, che si rifletteva contro la nuda pietra che ornava i muri di cinta che costeggiavano i marciapiedi del villaggio, dava la certezza che, pian piano che si ergeva dai monti a est, prendeva più vigore e calore.
    Mi ero svegliato molto presto quel dì.
    Le lezioni sarebbero cominciate di lì a poco e già molta gente si preparava per occuparsi dell'accoglimento degli studenti in accademia.
    Per quanto riguarda Oto, erano più gli adulti che i ragazzini a smuoversi a raggiungerla.

    -Che strano eh?-
    A Konoha ogni anno era diverso. Orde di vivaci mostriciattoli felici vagavano correndo, scalciando, urlando e ridendo per le vie del villaggio, ammassati ordinatamente per recarsi alle lezioni.
    Sostai per altri dieci minuti affacciato alla finestra di quella casa in cui ero ospite. A petto nudo percepivo l'aria mattutina che mi percorreva la pelle fino a trasalire all'interno delle mie narici da cui potevo assaporarne la freschezza. L'unica fonte di calore momentanea era dettata dal manto massiccio di pelo di Poci, sdraiato sul davanzale interno, che mi sfiorava l'addome.

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    -Mah! credo sia ora di vestirsi. Non ci sono molte ragazze a cui far vedere questo mega pezzo di Keita!-
    Dissi con fare, ironico ma anche un pò sconsolato, mentre tenevo in aria il leprotto.
    In fondo ci speravo. Speravo che qualche ragazza libertina passasse per caso e per caso notasse un prestante ragazzo affacciato ad una finestra che, sempre "per caso", si trovava a mostrare lo scolpito fisico richiamando la sua attenzione, diciamo emotiva.
    Ma fu solo un'azione supportata da un'audace sensazione che si rivelò solo illusione.
    Chiudendo la finestra, sarei da poco uscito per rimboccarmi le maniche come aiuto sensei di chissà chi...


    [...]


    Un'ombra aveva da poco varcato l'interno dell'edificio accademico. Un'ombra che se prima era entrata sicura e ferma, adesso appariva attonita mentre sostava davanti ad uno strano foglio di carta appeso in apparente incuria che comunicava...


    CITAZIONE

    Classe 1

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    Le lezioni si terranno nei cortili dell'accademia, sotto la grande quercia che confina con il sottobosco


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    Rimasi allibito. Impossibilitato per parecchi secondi a formulare qualsiasi pensiero circa la scoperta che per quanto preventivata rappresentava una sorpresa.
    Avevo accettato di propormi, dopo quella lunga assenza, come sensei dell'accademia anche per la speranza molto probabile di rivedere gli amici che avevo ormai da troppo lasciato.
    Caso strano volle che proprio con due di essi mi sarei ricongiunto...

    -Isidor...oh!-
    Feci un cenno ed un espressione tra il compiaciuto e il soddisfatto.
    Forse non avrei dovuto sorprendermi più di tanto. L'accademia sapeva che io e l'Inuzuka avevamo lavorato assieme, il motivo probabilmente non era diverso da questo, ma non potei trattenere l'impattò che mi suscitò.

    -E c'è pure Hante...da allievo a sensei eh?-
    Chiunque ci avesse avuto a che fare non poteva non notare le capacità dell'Uchiha. Ben presto avrebbe superato chiunque.
    -In cortile? Non avevo dubbi...-
    Sorrisi.
    Non riesci a stare al chiuso eh?
    D'un tratto mi venne un idea. Avrei potuto riconoscere Isidor che come me, sarebbe sicuramente cambiato, dalla posizione che ricopriva, ma avrei avuto la fortuna che, probabilmente, lui non avrebbe riconosciuto me.
    -Anche col suo fiuto fine avrà dei dubbi...-
    Allargai la maglia in cui riposava Poci e rivolgendomi a lui dissi.
    -Tu resta buono. Mi è venuta un'idea!-


    [...]


    L'imponente albero secolare si ergeva imperioso al centro di quella poco numerosa e piccola mischia di esserini che si vedevano in lontananza. Banchi e cattedra era stati riposti all'interno dell'area e, dal tronco che occultava l'intera visuale, si intravedeva la lontana sagoma di un animale a quattro zampe, il cui portamento era costantemente a testa alta.
    °Shuko...Porc...°
    Non ebbi nemmeno il tempo di finire il pensiero che già quel lupo, soggetto dei miei giochi con lo stesso Inuzuka durante la nostra infanzia, si insospettì annusando l'aria e guardandosi attorno.
    Anche lui però era confuso, confuso forse da un odore che gli era familiare ma che non ricordava a chi appartenesse.
    Il tempo mi fu complice in quel momento.

    °Fiu!...Bene o si fa tutto in fretta o nulla...E ho pure trovato la mia cavia!°
    Vi era un ragazzo che scorsi in totale rilassatezza al di sopra di uno dei rami della quercia.
    Impastai un Basso di chakra alle piante dei piedi raggiungendo la massima velocità consentitami (Velocità: 300--->375) Senza pensare a nulla arrivai vicino l'albero - dall'altra parte sensei e Lupo si sarebbero allarmati, tutto ciò avrebbe solo incrementato la riuscita dell'azione, a meno che non mi avessero ucciso prima del suo compimento...Con un ulteriore bassissimo di chakra mi arrampicai eretto sull'albero raggiungendo lo studente.

    image
    -Ehi tu!-
    Dissi con fare imperioso.
    -Che ci fai qua sopra?? Ti sembra forse di essere a casa tua o nel tuo lurido giardinetto della tua squallida casa?!? Scendi subito o ti farò pulire i gabinetti dell'accademia!!!-
    Sembravo un generale che si rivolgeva alle matricole dell'esercito.
    Immediatamente dopo i comandi che avrebbero spiazzato chiunque, specie se partiti da un sedicenne, con un leggero scatto sarei atterrato al centro dei due ragazzi che stavano attendendo belli agitati dal primo giorno di scuola, il che rendeva ancor più divertente l'azione.

    -Tu! Perchè cavolo non ti siedi?!?-
    Dissi rivolgendomi al ragazzo dai capelli biondi. Isidor e Shuko mi erano di fronte.
    -E tu! Ehilà...Ci piacciono le bruschette eh?-
    Dissi con fare ironico, rivolgendomi al ragazzino robusto che stava seduto già al suo posto.
    Non passò molto tempo prima di mettermi in una posizione tale da averli tutti davanti e, con sfogo...

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    -Ahaha! Dai stavo scherzando! Io sono Keita Kitase, aiuto sensei di questo corso.-

    Continuavo a sorridere mentre girai il volto verso colui che in quel momento non aspettavo altro che salutare.
    Era cambiato e non poco. Era più alto e visibilmente più maturo. Capelli lunghi e sguardo intenso. Un pò mi pentii di quello scherzo, non volevo apparire da meno di lui. Ma speravo che non si facesse un'idea sbagliata del mio cambiamento, sebbene sembrava volto al peggio...

    Ciao Isi...Dentone...
    Salutai così sia l'Inuzuka che il lupo, aspettando una qualsiasi reazione posteriore a quelle relative al mio scherzo.




    SPOILER (click to view)

    Arrampicarsi sugli Alberi - Ki Joushou
    Sensei: Iron Tobi Inuzuka
    Descrizione: Accumulando una minima quantità di chakra sotto le piante dei piedi, il ninja è in grado di arrampicarsi agevolmente sui tronchi d'albero. Eccedere nell'emissione energetica può creare una rottura nella corteccia, con successiva perdita dell'equilibrio; proprio per questo motivo i primi esercizi sul controllo del chakra vengono svolti su questo tipo di dislocazione dello stesso. Padroneggiare questo esercizio conferma l'acquisizione del "Controllo del Chakra - Livello I".
    Consumo di Chakra: Bassissimo

     
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  6. ¬Pyt
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    Back To School.



    SPOILER (click to view)
    Legenda:
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    CITAZIONE
    Citato/Testo


    Mai poteva aspettarsi notizia più strana. Richiesto come AiutoSensei.

    Con tutti i maestri più qualificati per questo lavoro, vanno a prendere uno che non ha mai avuto esperienze in merito... Mah.

    Pensieri pessimisti nella mente di Raven, che continuava a porsi domande inutili in un momento inutile. Notte. Era notte.

    Quel maledetto ragazzino sa sempre quando rompermi le scatole. Mai che come una persona qualunque viene a darmi le notizie di mattina, mai.

    Ancora assonnato per l'alzata notturna indesiderata, teneva il foglio con la richiesta nella mano destra, mentre la sinistra andava a togliere il lenzuolo che lo copriva.
    Si diresse con calma verso l'uscio di casa. La sagoma del Ninja Nero si stagliava con un profilo di roccia nella pallida luce della luna. Le frasi del messaggio rigiravano nella sua testa.


    Onorevole Shin Raven-San... L'Accademia richiede la sua presenza... Corsi Genin... Classe 1, Sezione I...

    Oh, al diavolo tutto. Domani devo arrivare in classe sveglio e ho perso il sonno... Se mi addormento ai corsi, poi, sono guai. Se prendo quel maledetto ragazzo, lo appendo per i pollici!

    Un soffio di vento gelido lo costrinse a rintanarsi in casa. La luce fioca dell'entrata illuminava un Raven stanco ma senza sonno. Situazioni tipiche di quando le voci si facevano pressanti.
    Fortunatamente, questa non era una di quelle volte, solo semplice insonnia.


    Orbene, dato che non ho proprio niente da fare, mi sa che mi alleno un pò.

    Queste poche frasi rivolte a se stesso precedettero un allenamento che lo tenne impegnato per qualche ora.

    [...]

    Il sole era finalmente abbastanza alto da poter emanare fasci di luce capaci di destar dal sonno anche il più stanco dei Ninja.
    Raven era disteso a terra. Evidentemente non era proprio arzillo come supponeva la notte stessa. Per di più, l'allenamento aveva indotto una stanchezza fisica non indifferente, e così il Ninja Nero potè recuperare le forze grazie al sonno che lo aveva dominato.
    Una pigra ma essenziale luce filtrò da una finestra, andando a fermarsi proprio sugli occhi dell'Otese.


    Krmmpf... Chiechetienelaluceaccesmmmprf...

    Parole farfugliate a un pubblico inesistente, semplici indizi di un risveglio lento e amaro.

    Ou...Spgntlaluc...Uh?... No... Cazzo!

    La lucidità lo colse in un colpo, risvegliando mente e corpo di Raven. Il freddo contatto con il pavimento gli fece capire e ricordare tutto. Con una velocità sorprendente, si ritrovò a rovistare nel suo armadio alla ricerca della sua classica tenuta, e dei vari equipaggiamenti.

    Merda... Quanto è tardi...

    Parlava e parlava, quasi come a sollecitarsi per darsi una mossa. Mentre mangiava si vestiva, mentre prendeva armi e tutto si lavava i denti... Una moltitudine di azioni si susseguivano con una frenesia esasperante. In pochi minuti era vestito, lavato e pronto per andare, quando volse lo sguardo all'orologio.

    Vediamo, sono le... Sette...?!?!?

    Non si prospettava una giornata delle migliori. Raven non sapeva che quell'orologio era fermo da giorni e mai se n'era accorto. In realtà, erano le dieci passate.

    Oh Bhe, vorrà dire che arriverò prima... Essere in anticipo non fa mai male.

    Lentamente, dopo tutti quei teatrini, si avviò.

    [...]

    Accademia. Ancora una volta lì. I suoi ricordi vagavano ai giorni in cui anche lui era un semplice studente alla caccia del grado Genin. Ora, lui sarebbe stato uno di quelli che avrebbe permesso o meno di aiutare tanti altri studenti nel raggiungere il proprio obiettivo.
    Teneva a mente la Classe e la Sezione, mentre con gli occhi leggeva tutti i fogli appesi alle porte.
    Poco dopo, trovò il foglio desiderato:


    CITAZIONE
    Classe 1

    Sensei: Isidor Inuzuka
    Aiutosensei: Keita Kitase, Shin Raven, Hante Uchiha

    Sashi Akimichi - Sashi Akimichi
    Cross! - Ryuma Hyuga
    Nanakko - Miu Hakushi
    Yondaime_4th hokage - Areiz Yondaime Kudo
    Lucasxwel - Orochi
    Fenix 9024 - Yoshimitsu Kanefukuroi Raizen

    Le lezioni si terranno nei cortili dell'accademia, sotto la grande quercia che confina con il sottobosco

    Ohohoh... Un Inuzuka e un Uchiha. Due membri di due tra i clan più prestigiosi di Konoha. E guarda chi c'è... Niente meno che Keita Kitase... Chissà se si è portato il suo solito coniglio.

    Lesse e rilesse i nomi degli alunni. Nessuno che conoscesse. Meglio. Non gli sfuggì l'appunto in basso, nota aggiunta del sensei, sicuramente.

    All'aperto... Spero solo che ci sia un minimo d'ombra...

    Si diresse allora a passo sicuro verso i cortili.

    Tanto sono in anticipo... Me la potrei prender comoda...

    Così non fu.

    Arrivato di fronte alla porta, sistemò meglio il mantello che portava sempre con se, in modo che cadesse sulle spalle senza oscurare alla vista la sua parte frontale. Mano sulla maniglia, spinta decisa, aria fresca che si scontra sulla sua faccia.


    Aah, bel freschetto...

    Avendo gli occhi puntati al cielo, non si accorse delle persone già presenti nell'improvvisata classe. Quando li abbassò, notò alunni e sensei.

    Ma... Dovrei essere in anticipo... E invece... Vabbè, dettagli

    Avanzò nel giardino, senza degnare di uno sguardo gli studenti presenti e ai futuri che in seguito sarebbero arrivati.
    La sua méta erano Keita e l'altro, l'Inuzuka. Il suo intento era quello di arrivare alle spalle del Ninja col leprotto, ma molto probabilmente era stato già "avvistato".
    Arrivò dai due, fissò per un istante Keita e poi proruppe.


    Keita... Hai finalmente mangiato Poca... Poccu... Pochi... Ah, si... Poci?

    Un tono serio, uno sguardo forte e deciso. Raven era impassibile. Poco prima che Keita potesse pronunciare una qualsiasi parola d'odio, il Ninja Nero avrebbe continuato.

    Ah no, eccolo lì... Keita, Keita, quando seguirai i miei consigli?

    Stavolta il tono era palesemente ironico, voleva far capire a Keita che scherzava. Tornò serio, rivolgendosi al Sensei.

    Tu devi essere Isidor Inuzuka... Il mio nome è Shin Raven, ma chiamami semplicemente Raven, se non ti è di disturbo. È un piacere esserti d'aiuto.

    Si capiva che non scherzava, al contrario di poco fa. Sebbene Isidor sembrava abbastanza più giovane dell'Otese, quest'ultimo non avrebbe osato mancare di rispetto ad un suo superiore, qualunque fosse stata la sua età. Guardò poi quel possente lupo che sostava accanto al sensei. Imponente e nobile animale. Lo ammirava nella sua possenza.

    Non si sarebbe presentato ai pochi alunni presenti, aspettava l'arrivo dei rimanenti per poi parlare a tutti.


    SPOILER (click to view)
    Orbene Ragassuoli, Benvenuti a questo corso Genin.
    Spero vivamente di divertirci insieme e di vedere tanti promossi, o vengo a cercarvi fino a casa e vi uccido tutti :addit: (GDRemente parlando :coccosì: )
    Se avete domande, curiosità o quant'altro, il mio contatto è [email protected]

    Chiarimenti sul mio PG: Raven è quel grosso e tanto pucchoso nero nel mio avatar. Per chi ha Tekken 5, gli verrà meglio riconoscerlo. È identico in tutto e per tutto, dalla cicatrice ai vestiti. È abbastanza "armadiato", quindi guai a voi se andate a scrivere "Arrivò un Aiutosensei mingherlino, pallido e malaticcio" :addit:
    Raccomandazione: Chiamatelo Raven. Nè Shin nè Shin Raven nè Shin-san nè Raven-san o quant'altro. Semplicemente Raven.

    È tutto, spero...
    Buon Postaggio.
    ¬Pyt a.k.a. Raven
     
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    L'inizio di una nuova esperienza


    SPOILER (click to view)
    Narrato
    -Parlato-
    ...Pensato...

    Oggi
    Miu era appena andata a dormire, era da poco passata la mezzanotte, e ancora non riusciva a prendere sonno. Dopo circa due ore la ragazza si addormentò.
    I soliti incubi incominciarono a farle visita, l’ultimo sogno che fece però era diverso dagli altri.
    Era buio, molto buio, e Miu si trovava in un lungo corridoio privo di finestre e di porte, l’unico spiraglio di luce, era una porta in lontananza che emanava un forte calore. Miu iniziò a correre lungo il corridoio, man mano che si avvicinava la luce diventava sempre più intensa, arrivò dinanzi la porta di luce, ma una volta li, non seppe cosa fare, doveva attraversare la porta, oppure ritornare indietro?
    Miu decise di entrare nella stanza di luce, ma non appena fece un passo al suo interno, cadde in una voragine infinita.
    DRIIN DRIIN
    Nel sentire la sveglia la ragazza scivolò dal letto.
    -Aaaa!- l’urlo della ragazza fu coperto dalla sveglia che continuò a suonare, l’aveva programmata per le sette e mezza, ma non si era resa conto del poco tempo che aveva dormito. Si alzò da terra e si diresse verso il bagno sbadigliando, una volta dentro si guardò allo specchio e vide le due profonde occhiaie nere che aveva accumulato dopo notti di incubi...Niente che un copri occhiaie non possa coprire...
    pensò la ragazza. Si tolse il pigiama e si infilò dentro la doccia, aveva bisogno di rilassarsi, e rimase sotto il getto d’acqua calda per dieci minuti abbondanti.
    ... Peggio per gli altri quando si faranno la doccia...
    pensò sogghignando, di solito era sempre lei che ci rimetteva quando si trattava di usare il bagno, dato che arrivava sempre ultima, le toccava fare la doccia sempre tiepida, quella era una delle poche occasioni che si era fatta una doccia bollente.
    Rientrò in camera sua senza farsi sentire, non voleva svegliare le sue due coinquiline, e iniziò a vestirsi. Si mise una maglietta a maniche corte arancione, e un paio di pantaloni lunghi marroni.
    Si infilò le scarpe e uscì dalla casa dirigendosi verso l’accademia, non andava velocemente, aveva un passo regolare, e nel frattempo si guardava intorno osservando gli abitanti di Konoha che aprivano i loro negozi. Mentre camminava, passò davanti al ristorante in cui lavorava la sua famiglia. ... Cosa faccio?Ancora non gli ho detto niente dell’accademia, uhm... Gli parlerò non appena riuscirò a diventare genin... pensò la ragazza. Al contrario del passo calmo di prima, la ragazza iniziò a correre più forte che poté per arrivare prima alla sua classe e finalmente conoscere il suo sensei e i suoi compagni.
    ... Chissà come saranno... Era questa una delle domande che si ripeteva frequentemente, voleva sapere a tutti i costi che persone erano i suoi futuri compagni e i suoi futuri maestri. La seconda domanda era... Chissà se ne sarò all’altezza...e secondo lei era tra le più significative della sua vita, fin da quando era bambina si ripeteva sempre questa domanda, era una ragazza molto insicura, e a volte credeva di non riuscire, sebbene si impegnasse molto, nelle cose che faceva.
    Arrivo in classe
    La ragazza era arrivata davanti l’accademia, aveva il fiatone, e decise di fermarsi un momento, dopo qualche secondo entrò nell’edificio, era una struttura classica, abbastanza normale rispetto a quei tempi, ma all’interno per chi ci metteva piede per la prima volta, poteva sembrare un labirinto.
    Aprì la porta di ingresso e iniziò a girare per le classi, sbagliò un paio di volte, ma alla fine riuscì a trovare la sua classe, la 1 I, lesse il foglietto che era appeso alla porta:
    CITAZIONE
    Classe 1

    Sensei: Isidor Inuzuka
    Aiutosensei: Keita Kitase, Shin Raven, Hante Uchiha

    Sashi Akimichi - Sashi Akimichi
    Cross! - Ryuma Hyuga
    Nanakko - Miu Hakushi
    Yondaime_4th hokage - Areiz Yondaime Kudo
    Lucasxwel - Orochi
    Fenix 9024 - Yoshimitsu Kanefukuroi Raizen

    Le lezioni si terranno nei cortili dell'accademia, sotto la grande quercia che confina con il sottobosco

    -Raizen?Anche lui è nella mia stessa classe, che bello, meno male, almeno c'è qualcuno che conosco...Uhm...Le lezione sono fuori dell'accademia, accidenti, dovrò rifare il percorso inverso...- disse tra se e se.
    Iniziò a correre verso l'ingresso, sbagliò di nuovo strada,ma fortunatamente riuscì ad arrivare alla porta di ingresso.
    Individuò la quercia poco lontano dall'entrata, e iniziò ad avviarsi con calma, non voleva apparire troppo eccitata, ma il suo sguardo lasciava intendere quanto desiderasse essere li in quel momento.
    Man mano che si avvicinava, riuscì a individuare, cinque figure sotto la grande quercia, ma quando fu solo a pochi passi dalla quercia, vide anche Raizen, che si era appollaiato li sopra.
    Una volta arrivata sotto l'albero, si presentò ai suoi compagni di corso e ai suoi sensei. ....Credevo di essere in ritardo, invece manca ancora gente....
    -Salve a tutti, piacere di conoscervi-disse facendo un inchino, poi aggiunse:-Io sono Miu Hakushi, è un vero onore essere qui con tutti voi, soprattutto con voi sensei, ho sentito parlare di lei molto bene.-finì facendo un sorriso, era strano parlare così con un ragazzo che aveva la sua età, ma a Miu non importava, le bastava che fosse un buon maestro.
    Poi notò Raizen che dalla sua postazione, le sorrideva e la invitava a salire insieme a lui. La ragazza declinò cortesemente l'invito, forse Raizen non lo sapeva, ma lei soffriva tremendamente di vertigini, e sarebbe stato meglio per lei rimanere con i piedi per terra.
     
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  8. Hante
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    Old Memories



    Prologue.



    Quattro mesi. Un lasso di tempo che all'apparenza può sembrare interminabile, ma che sostanzialmente vola via col vento del passato, per favorire quello del presente. Per Hante, quei quattro mesi attraversarono la sua vita in una rapidità inverosimile, lasciando in lui un'impronta di maturità, prima che potesse divenire a tutti gli effetti un ninja. Non poté che trattenere un sorriso nel leggere una formale missiva dell'Accademia che richiedeva la sua presenza come aiuto-sensei di un Corso Genin, evidentemente i precedenti in quel ruolo avevano fatto sì che i suoi superiori tenessero conto delle maturate capacità di Hante, che avrebbe accettato senza replica quel ruolo e si saerbbe recato ancora una volta in quel luogo in cui dimoravano vecchi ricordi e nostalgie d'un tempo che pareva remoto. Non poté che riconoscere l'avidità di particolari espressi in quella missiva, che di fatti non celavano riferimenti alcuni a persone, cose e luoghi che sarebbero state alla base di un buon inizio di Corso, quantomeno. Sperava, in cuor suo, di aver a che fare con un circolo di apprendisti dotati, in modo tale da dover istruire una mente ed un corpo già predisposti, o almeno contribuire nell'istruzione, per potere, in futuro, constatare i frutti della maturazione in un suo allievo. Fuori dalla finestra della sua stanza, era percepibile l'entusiasmo dei ragazzi nel prepararsi alla prima tappa verso la realizzazione del loro sogno e Hante si riconobbe alla perfezione in quei bambini, quando anch'egli ricevette la fantomatica missiva di invito alla partecipazione dei Corsi, con uno spirito gioviale ed una volontà attiva, guidata dall'allegria di circostanza. Sarebbe stato divertente assistere a quello scenario, un'altra volta, seppure in vesti del tutto differenti.

    [...]



    Lenti e goffi passi guidarono l'Uchiha all'entrata dell'edificio accademico, intento a beccare, col suo sguardo, una bacheca che gli avrebbe chiarito tutti i dubbi con il quale si era svegliato quel giorno. Guardandosi intorno poté solamente riscontrare allegria su ogni volto presente, l'inizio dei corsi era sempre stato grossomodo un evento speciale per tutti, com'era giusto che fosse, d'altronde i piani alti del villaggio si apprestavano a testare e sviluppare le qualità dei loro apprendisti. Non riconobbe alcun volto amico, ma non se ne fece cruccio, scrutando minuziosamente la sezione della bacheca riguardante la disposizione dei corsi, poté liberare un esclamazione di soddisfazione: presto o tardi avrebbe rivisto due importantissime persone di ciò che definiva inappropriatamente passato.

    - Keita ed Isidor ! Non posso crederci, li ritroverò proprio dove li ho lasciati !



    Nemmeno si curò del fatto che stava occultando la bacheca ad altri occhi, tale era lo stupore. La funzione del corso si sarebbe svolta proprio all'esterno degli edifici dell'Accademia e, conoscendo Isidor, non c'era da meravigliarsi, in fondo era sua consuetudine andare fuori dagli schemi. La strada, o più correttamente il sentiero che conduceva alla radura adibita alla classe di Isidor era ormai una visione lapalissiana nei suoi ricordi, tale era la consuetudine con la quale ogni giorno l'Uchiha si recava in quel luogo. I suoi passi si alternavano in una frenetica sequenza, Hante era conscio del fatto che di lì a poco avrebbe rivisto il ragazzo che abitudinalmente chiamava sensei, e che avrebbe continuato a fare, imperterrito e noncurante delle circostanze completamente variate. Non riconobbe, tra la lista esposta in bacheca, alcun nome familiare tra quelli degli studenti, sebbene poté constatare la presenza di un Akimichi, un esponente di uno tra i clan più prestigiosi di Konoha, noto più che altro per l'esiguo numero dei suoi membri. Strinse la collana di diamante che recava al collo, custodita gelosamente sin da quando Isidor la donò a tutti gli studenti della vecchia classe 1, e inesorabilmente riaffiorarono i ricordi, chissà se l'Inuzuka era cambiato in quei quattro mesi.


    [...]



    Una quercia secolare faceva la sua maesosta comparsa al centro della radura, rivelando un teatrino di persone ed animali. Passando distrattamente lo sguardo su ogni figura, lasciò che un sorriso prendesse forma sulle sue labbra, quei rari sorrisi carichi d'emozione a cui si lasciava andare in ben poche occasioni nella sua vita.

    « Isidor-Sensei, noto che sei molto cambiato dall'ultima volta che ti ho visto e posso tranquillamente dire lo stesso per Shuko. »



    Pronunciò cordialmente quelle parole, era molto felice di aver incontrato la persona che rappresentò il suo primo tutore in ambiti accademici, una persona di cui conservava ottimi ricordi.

    « Keita Kitase ! Anche tu sei cambiato moltissimo, mi fà molto piacere rivederti. »



    Era attualmente impossibilitato a pronunciare parole di qualsiasi altra entità, i convenevoli non erano di certo una sua specialità. Keita, giovane ninja di talento, infermiere di Konoha e noto shinobi nella comunità della Foglia, impossibile non conoscerlo, averlo come collega sarebbe stata una gran bella esperienza.
    Terminate le presentazioni, si rivolse agli allievi, con un tono leggermente più cupo rispetto a quello con il quale si rivolse a Keita ed Isidor, d'altronde ostentare un minimo di serietà e superiorità era divertente.

    « Salve, ragazzi. Il mio nome è Hante Uchiha, Genin della Foglia e vostro aiuto-sensei per il corso che vi accingete ad intraprendere. Vi avviso che se avete l'intenzione di abbandonare il corso, ciò si ritorcerà contro di voi ed il vostro futuro in Accademia, sia chiaro. »



    Era sicuro di non dover aggiungere altro, d'altronde era una persona di poche parole.

    « Ah, ciao anche a te, Raven. »




    CITAZIONE
    Narrato
    « Parlato »
    - Pensato

     
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    TALENT AIN'T ENOUGH

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    A New Adventure...



    CITAZIONE
    - Parlato -
    § Pensato §
    Narrato...
    [...] Pausa narrativa

    image

    Le luci diurne ancora dovevano mostrarsi, una brezza gelida e di arcana bellezza scombinava i capelli rossastri di Jin, che seduto su di un albero del giardino osservava sorgere il Sole che si destava dal lungo sonno, mentre al contrario la Luna li lasciava il posto stanca mentre si assopiva in un ultimo bagliore di luce...
    - Fantastico...-
    Disse Jin estasiato nel vedere un tale magnifico spettacolo di luci di bellezza sopraffine...Tuttavia, l'animo del giovane era perennemente frustrato dal pensiero della morte prematura del padre...
    Un pensiero fisso che, si era insinuato nel suo animo fin dall'età di 9 anni...E' triste pensare che una delle persone più importanti della tua vita scompaia cosi non credete?

    [...]



    Tuttavia quel giorno non sarebbe stato macchiato dal languido sapore del dolore, anzi, forse sarebbe stato il giorno più bello della vita di Jin...
    Quello stessa mattinata era stato avvisato dell'inizio dell'accademia, ma ancora, lo stesso ragazzo non ne sapeva nulla...
    Appena tornato in casa trovò una lettera lasciata lì dalla madre, che era indirizzata proprio al giovane...Una missiva che lo avvisava dell'inizio dei corsi Genin...

    CITAZIONE
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    Sensei: Isidor Inuzuka
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    Le lezioni si terranno nei cortili dell'accademia, sotto la grande quercia che confina con il sottobosco



    - Evvai!! Il Sogno Comincia! -
    Esclamò il giovane, per la prima volta dopo tanto tempo, si poteva riscontrare nei suoi occhi rossastri una luce piena di speranza e di felicità...indescrivibile fù l'espressione che ne segui.
    Tempestivamente mangiò, e ancor più rapidamente si lavò e si vestì...
    - Ciao Mamma!...-
    image

    Uscì di casa, e con incedere sostenuto, si avviava all'accademia con un'infinità di dubbi e di convinzioni...
    § Ce la farò?...Io credo di si...E se non dovessi farcela? Ci riuscirò...§
    Attraversando il bosco che lo separava dal centro del villaggio, il ragazzo rimembrò le giornate trascorse lì allegramente con il padre ormai defunto...
    Una lacrima scese dalla sua fronte ripida e vellutata, andandosi ad infrangere contro ricordi che, ora come ora dovevano essere assopiti per un po’…
    § Meglio Non pensarci...§
    Quindi, una volta fuori dal bosco, iniziava una nuova vita...una vita dove non ci sarebbe stato posto per la frustrazione e il dolore, al contrario, la felicità doveva essere l'ingrediente principale.
    Malgrado il suo gracile fisico, riuscì a farsi largo tra gli altri giovani studenti, e quindi con lo sguardo cercò qualche volto amico, tuttavia non ne riconobbe nemmeno uno. Ma non se ne fece cruccio, piuttosto si diresse subito alla bacheca curioso e impaziente, cercando la classe citata nella missiva...Con sua enorme sorpresa ed incredulità, uno degli aiuto – sensei era proprio Keita Kitase! Conosciuto precedentemente a Oto…
    - Keita…Non ci posso credere! –
    Il luogo dove si doveva tenere la era il cortile dell’accademia, strano posto non credete? Tuttavia malgrado la sua titubanza circa il luogo dove si doveva svolgere la lezione, si diresse senza indugi con incedere veloce verso il luogo designato per l’incontro.
    Appena arrivato notò la classe allestita da Isidor, suo sensei per questo corso Genin, ninja di grande rispetto…
    Con un po’ di timidezza si avvicinò al gruppo, notando prima di tutti Keita Kitase il quale fù salutato immediatamente da Jin…

    - Keita Sensei! E’ un piacere rivederti…Isidor – Sama sono Jin Tsuji onorato di fare la vostra conoscenza…- Saluto poi anche Hante e Raven con un cenno della mano, che fù abbinato ad un sorriso.
    Successivamente si rivolse alla classe e con un po’ di indulgenza si presento a quelli che sarebbero stati i suoi compagni di classe
    - Salve a tutti…sono Jin Tsuji piacere di conoscervi tutti e di avervi come compagni di questa avventura, che spero ci porterà tutti al successo! -
    Disse con un largo sorriso amichevole, del resto voleva fare bella figura con il gruppo, e il modo migliore per iniziare era ovviamente un sorriso, successivamente si andò a sedere attendendo che la prima lezione accademica iniziasse!


    Edited by Jin Tsuji - 16/10/2007, 18:16
     
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  10. Isidor Inuzuka
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    - Prima Lezione ~ Fondamenti del ninja -

    La sua attesa non si prolungò per molto ed i primi studenti presero a raggiungere la quercia i cui rami oscillavano mossi dal vento, creando particolari giochi d'ombra. Il primo mi si mise davanti, inchinandosi con rispetto. Inizialmente avrebbe voluto un comportamento di rispetto da parte degli allievi, come era di prassi agli inizi di un qualsivoglia corso. Forse, col passare dei giorni, avrebbe potuto approfondire meglio il rapporto con gli allievi, come aveva sempre fatto durante i suoi corsi.
    Le parole dello shinobi, suo compaesano non tardarono ad arrivare.

    CITAZIONE
    “Molto piacere, sensei Inuzuka. Il mio nome è Areiz Yondaime Kudo. Sono un Ninjia della Foglia. Sono qui per recuperare ai miei errori e diventare un Ninja vero. Spero che con il suo aiuto, il mio cammino diventi meno arduo di quanto già non sia, con la sicurezza del mio impegno e della mia costanza…e salute anche a te, possente lupo. Il tuo fisico dimostra la tua forza, le tue cicatrici le tue esperienze, i tuoi occhi fieri il tuo valore. Sarà un onore averti come maestro…”

    Shuko rimase impassibile, anche se Isidor sapeva bene che i complimenti ricevuti erano stati graditi. Il ragazzo tuttavia rimase impassibile e rispose pacatamente all'allievo.

    - Benvenuto Areiz-kun, spero che grazie ai miei insegnamenti potrai trovare la via che cerchi, per diventare un valoroso shinobi. Ti prometto che farò del mio meglio per addestrarti nell'arte del ninja, per poterti far avvicinare al tuo obiettivo. -

    Il secondo allievo sembrava molto più "ribelle" del precedente. Salutò Isidor con un semplice cenno della mano per poi presentarsi blandamente alla classe, sedendosi successivamente su uno dei rami della quercia.

    CITAZIONE
    -piacere sono Yoshimitsu Kanefukuroi Raizen , naturalmente abbreviabile in Raizen dato che pronunciato completamente e più difficile di uno scioglilingua-

    Shuko lo squadrò per pochi secondi, gli occhi scuri e neri che trasmettevano palesi messaggi intimidatori, giusto quello che serviva per far capire all'allievo il rispetto che doveva tenere verso i sensei. Isidor intervenne, tuttavia, senza eccedere nella violenza o nella sgarbatezza.

    -Gradirei che tu mostrassi un pò più di rispetto verso il tuo superiore, nonchè il tuo sensei. Inoltre vorrei sapere da dove provieni, Raizen-kun. Vorrai sapere inoltre che su quei rami nidificano formiche rosse, un tantino fastidiose, direi... -

    Il suo tono poteva sembrare di rimprovero, ma era solo al fine di far assimilare il concetto al meglio possibile. Ecco che dalla viuzza che portava alla quercia, notò un ragazzino grassoccio, che avanzava verso di me.Si inchinò e disse tutto d'un fiato:

    CITAZIONE
    -SalvesenseiInuzukaiosonoSashiAkimichi....

    Isidor si lasciò scappare un sorrisetto divertito, perfino Shuko si era alzato dalla sua postazione, raggiungendo l'Inuzuka, per squadrare meglio il nuovo arrivato. Lasciò che il ragazzo proseguisse con la sua presentazione...

    CITAZIONE
    -O-ovviamente sono fiero di essere un Akimichi del villaggio della foglia!-

    - Benvenuto nella classe 1, Sashi-kun. Ho sentito parlare del clan Akimichi, ma mai ho potuto conoscere un suo membro. Spero di poter capire di più, in seguito, sul vostro rinomato clan. Per il momento, presentati ai tuoi compagni e siediti dove più ti aggrada -

    E così infatti fece. Sembrava un ragazzo timido, tutto il contrario di un ninja che si rispetti. Avrebbe preteso molto da lui, avrebbe voluto che tirasse fuori il coraggio che lo shinobi possiede in gran quantità, ma ci sarebbe stato, il tempo per testare le abilità degli allievi, per il momento si sarebbe limitato alle nozioni basilari che ogni Genin dovrebbe conoscere alla perfezione. Concetti che lui conosceva benissimo.
    E' strano, in ogni caso, come le coincidenze colpiscano quando meno te l'aspetti. E quello che stava per succedere era l'esatto esempio che accompagna la definizione.
    Notò Shuko che si guardava intorno fiutando l'aria. Lo guardò intensamente, comunicandogli a modo suo cosa stava succedendo. Rimase impassibile, anche se con i Riflessi fulminei pronti a scattare.
    Bastò un movimento dei cespugli per allarmarlo. Grazie al suo fine olfatto, inquadrò la causa del danno che con una velocità sorprendente era salito sulla grande quercia, raggiungendo il ragazzino arrampicato sul ramo e proferendo con parole che sembravano uscire da un severo generale.

    CITAZIONE
    -Che ci fai qua sopra?? Ti sembra forse di essere a casa tua o nel tuo lurido giardinetto della tua squallida casa?!? Scendi subito o ti farò pulire i gabinetti dell'accademia!!!-

    ~ Ma chi si crede di essere questo idiota? ~

    Con un balzo, saltò giù dal ramo e questa volta si rivolse ad Areiz, con lo stesso fare imperioso. Rimase nella sua posizione, per quanto rimase scioccato dalla scenetta. Terminò infine la "ramanzina" parlando all'Akimichi, chiamandolo con un nomignolo che tuttavia calzava a pennello con i suoi modi di fare. Nel frattempo Shuko pareva addirittura divertito

    ~ Ma chi diavolo è? ~

    Quando si volse verso di me, colsi qualcosa di familiare nei suoi lineamenti, qualcuno che una volta aveva incontrato, o qualcuno di fondamentale per la sua esistenza. Ma, dopo ciò che disse capì tutto....

    CITAZIONE
    -Ahaha! Dai stavo scherzando! Io sono Keita Kitase, aiuto sensei di questo corso.-

    In quel frangente non potei trattenere lo stupore, mista a felicità che si impadronì di me. Keita Kitase colui che gli aveva salvato la vita, compagno di Missione e di avventure di ogni genere, amico per la pelle. Improvvisamente l'infelicità che covava nel suo animo, fuggì via. Si sentì rinato, rincuorato da quella presenza che tanto mancava nella sua vita. Cercò di darsi contegno e si limitò a sorridere.

    CITAZIONE
    Ciao Isi...Dentone...

    - Ehilà, Otese...Ci si rivede... -

    Poche parole, solo gesti che facevano capire l'intensità del momento. Tese il pugno, come facevano prima in segno di saluto. Nel frattempo anche Shuko si avvicinò a lui, lasciandosi carezzare. Quando era cucciolo molto spesso aveva giocato con Keita, e il ricordo di quei bei momenti era ancora vivo in lui. Si rivolse poi alla classe, sorridendo davvero per la prima volta.

    - Ragazzi, vi presento il vostro aiuto-sensei, Keita Kitase, che adesso aggiungerà di sicuro qualcosa, vero? -

    Aggiunse guardandolo. Tossicchiò sommessamente, cercando di mantenere un certo contegno. Avrebbe preferito non sbilanciarsi per i primi momenti. Tuttavia, come di solito è di prassi, le sorprese non erano ancora finite. Le coincidenze si ripetono raramente due volte, ma quella sarebbe stata l'unica e rara eccezione che in pochi casi si era riscontrata.
    Dopo le presentazioni sia di un aiuto-sensei che di una kunoichi, venne il turno di colui che era stato il suo primo,vero allievo, colui che poteva meritare il suo rispetto nonchè la sua ammirazione. Hante Uchiha. Ascoltò le sue parole con un sorriso ed aggiunse un commento.

    - E così alla fine sei diventato un vero shinobi. Penso che i miei insegnamenti non ti serviranno più d'ora in poi eheh...benvenuto nella mia classe e benvenuti anche a voi Raizen e Miu -

    Nel frattempo anche l'ultimo degli studenti giunse fin lì. Era uno shinobi non inserito nella lista, ma accettò comunque di tenerlo nel corso. Era ora di cominciare a parlare di qualche nozione teorica, ci sarebbe stato tempo, più in là, di conversare e di fare conoscenza.
    Raggiunse la cattedra, mentre Shuko gironzolava intorno ai banchi, assicurandosi che tutti stessero attenti. Isidor estrasse vari rotoli, dandone uno per ogni studente. Si schiarì la voce e prese a spiegare il suo contenuto.

    - Molto bene, i fondamenti della vita di uno shinobi sono le parole, utilizzate in vari campi. Fate buon uso di quel rotolo e vedete di imparare alla perfezione ciò che c'è scritto, perchè in un futuro vi potrà forse essere utile. -

    CITAZIONE
    Ninja\Shinobi\Kagefusha = vari sinonimi per indicare ciò che siete... guerrieri ombra, spie, assassini, agenti segreti e tutte quelle persone che vivono celate...


    Tatami = Pannelli rimuovibili presenti in molte abitazioni
    Bushin = Corpo
    Henge = Trasformazione
    Kawarimi = Sostituzione
    Kakureni = Occultamento


    Ho\Hi = Due modi per dire fuoco.
    Mizu = Acqua
    Kaze = Vento
    Tsuchi = Terra
    Rai = Fulmine
    Mokuzai = Legno
    Kinzoku = Metallo
    Kasumi = Nebbia
    Yami = Oscurità
    Hikari = Luce


    Jutsu = Tecnica\Arte


    Tai Jutsu = Tecnica di Corpo ( normalmente indica le arti marziali )
    Nin Jutsu = Tecnica Ninja\Arte Magica ( normalmente indica le tecniche elementali )
    Gen Jutsu = Arte Illusoria ( normalmente indica le tecniche di illusione )
    Hi Jutsu = Tecnica Segreta ( normalmente indica le tecniche derivate da abilità innate o tramandate da specifici clan\maestri )
    Kin Jutsu = Tecnica Proibita ( normalmente indica le tecniche vietate dai Kage, si tratta spesso di tecniche malvage o di sacrificio )
    Dou Jutsu = Tecnica di Sguardo ( normalmente sono legate ad innate o a tipi particolari di manipolazione genetica, potenziano la vista oppure conferiscono la capacità di influenzare la mente avversaria )
    Fuuin Jutsu = Tecnica di Sigillo ( carte bomba, barriere perimetriche, e tutto quello che richiede un simbolo abbinato ad un'emissione di chakra )
    Ken Jutsu = Tecnica di Spada ( di estrazione o passaggio )
    Sen Jutsu = Doti Strategiche ( non sono tecniche, ma questo termine indica il valore intellettivo\logico di un ninja )

    Katon = Arte del Fuoco
    Hyoton = Arte del Ghiaccio
    Doton = Arte della Terra
    Suiton = Arte dell'Acqua
    Fuuton = Arte del Vento
    Mokuton = Arte del Legno
    Kinton = Arte del Metallo
    Kageton = Arte dell'Ombra
    Raiton = Arte del Fulmine
    Chiiton = Arte del Sangue
    Hebiton = Arte del Serpente
    Kumoton = Arte del Ragno
    Dokuton = Arte del Veleno

    - Qualche domanda?? -



    CITAZIONE
    Mi aspettavo che postassero tutti, ma va bè, fa niente ^^. Prima di tutto, aggiungetemi a msn, per chi non l'ha fatto u__u ([email protected]).
    Qualche appunto per i precedenti post e per quelli che verranno.
    - Capacità gdr: ci siamo. L'unica vostra pecca e che vi soffermate sulle descrizioni delle azioni del pg. Provate a "scavare nel profondo" e cercate di personalizzare di più i vostri personaggi.
    - Ordine dei post: Fenix, hai un uso scorretto della punteggiatura e ho notato anche qualche errore grammaticale. Stessa cosa anche per gli altri, anche se alcuni hanno fatto bene. Cercate di usare correttamente questi due cose fondamentali e andrà bene.
    - Fantasia: Ragazzi, ci manca la fantasia!! Cercate di mttere più fantasia possibile nei vostri post!!
    - GrafiQa: Un buon post ha anche una sua parte grafica. Cercate di non abbinare colori contrastanti e di non usare il size=1 quando non serve.
    Esigo miglioramenti nei vostri prossimi post. Cercate inoltre di far interagire i vostri pg con il sensei o con i vostro compagni. Buona fortuna e scusate per il ritardo ;D

     
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    L'INIZIO DELLA LEZIONE





    CITAZIONE
    Ehi tu!
    Che ci fai qua sopra?? Ti sembra forse di essere a casa tua o nel tuo lurido giardinetto della tua squallida casa?!? Scendi subito o ti farò pulire i gabinetti dell'accademia!!!

    Raizen rimase perplesso e stupito dallo scatto del nuovo arrivato che dopo poco iniziò a fare una piccola ramanzina ad ogni studente li presente, nel frattempo Raizen riflettè
    il tipo in bicolor era veloce, troppo per essere uno studente... meglio starmene al mio posto
    e come se niente fosse tornò al suo posto rassicurato dalle parole che pronunciò poco dopo colui che si rivelò essere l'aiuto sensei Keita Kitase
    beh se scherzava posso starmene qui, anche se dopotutto questo ramo inizia ad essere scomodo

    arrivò un'altro tipo che dal modo di fare pareva un ulteriore aiuto sensei ,Raizen non ci badò,si adagiò meglio sul tronco agitando lentamente la schiena ,poco dopo arrivò anche la sua amica Miu ,che con una faccia lievemente pallida rifiutò l'invito di Raizen ,che sorrise calandosi giù dal tronco per avvicinarsi a lei
    ummmmmh .... vertigini?
    non sapeva se la cosa potesse o meno infastidire Miu perciò gli domandò tale cosa in modo che soltanto lei sentisse; dandosi uno sguardo intorno mentre attendeva la risposta di Miu Raizen notò che qualcuno aveva portato i banchi prima assenti facendo assomigliare lo spazio circostante ad un aula senza pareti e pavimento
    e che palle si sono ricordati di portare le trappole
    prese una sedia e si mise vicino a Miu mettendo il banco al suo fianco in modo che potesse stare un pò più comodo e poggiarsi ad esso in caso la lezione diventasse noiosa



    CITAZIONE
    Salve, ragazzi. Il mio nome è Hante Uchiha, Genin della Foglia e vostro aiuto-sensei per il corso che vi accingete ad intraprendere. Vi avviso che se avete l'intenzione di abbandonare il corso, ciò si ritorcerà contro di voi ed il vostro futuro in Accademia, sia chiaro

    la classe era quasi al completo quando il nuovo arrivato ,che si rivelò essere l'aiuto sensei Hante Uchiha , iniziò a parlare ; a Raizen gli Uchiha non piacevano più di tanto erano troppi e la loro quasi totalità non era in grado di utilizzare ciò che il destino gli aveva gentilmente offerto
    chissà, magari lui non fa parte di quella massa di bietoloni e riesce ad utilizzare la sua innata
    lo salutò come tutti gl'altri : con un semplice "ciao"



    CITAZIONE
    Salve a tutti…sono Jin Tsuji piacere di conoscervi tutti e di avervi come compagni di questa avventura, che spero ci porterà tutti al successo!

    toh un sorriso, finalmente uno che riesce a capire che un ninja deve nascondere le sue emozioni solo quando serve
    salve e te Jin
    gli fece cenno con la mano ,e, in caso ottenesse risposta l'avrebbe invitato a sedersi li vicino



    CITAZIONE
    Gradirei che tu mostrassi un pò più di rispetto verso il tuo superiore, nonchè il tuo sensei. Inoltre vorrei sapere da dove provieni, Raizen-kun. Vorrai sapere inoltre che su quei rami nidificano formiche rosse, un tantino fastidiose, direi...

    Raizen scosse un pò le spalle rendendosi conto che forse aveva sbagliato ,ma il fatto di essere rigido e fiscale con qualcuno che non lo sorpassava o eguagliava con l'età lo disturbava
    emmmmh ....si .... l'ho dimenticato comunque sono un konohaniano
    poi non sentendosi alcuna formica addosso continuò a parlare
    fortunatamente al posto di salirmi sopra hanno preferito deviare il loro corso
    con un sorriso ,dovuto forse al sollievo, indicò le formiche che camminando in fila indiana ,grazie alla loro deviazione, avevano riportato parte della sagoma di Raizen sul tronco


    CITAZIONE
    ...e benvenuti anche a voi Raizen e Miu

    non capì il perchè della distinzione ma dato che il tono non era di rimprovero rimase solamente un pò perplesso


    CITAZIONE
    Molto bene, i fondamenti della vita di uno shinobi sono le parole, utilizzate in vari campi. Fate buon uso di quel rotolo e vedete di imparare alla perfezione ciò che c'è scritto, perchè in un futuro vi potrà forse essere utile.

    il sensei aveva riniziato a parlare e da ciò che uscì dalla sua bocca sembrava ormai che la lezione fosse veramente iniziata , a Raizen venne passato uno dei tanti rotoli identici che vennero distribuiti per la classe e dopo averlo srotolato e letto il contenuto si accorse che a grandi linee ne sapeva il contenuto , forse l'avere affrontato l'esame da privatista non doveva essere un così gran svantaggio

    SPOILER (click to view)
    Ninja\Shinobi\Kagefusha = vari sinonimi per indicare ciò che siete... guerrieri ombra, spie, assassini, agenti segreti e tutte quelle persone che vivono celate...


    Tatami = Pannelli rimuovibili presenti in molte abitazioni
    Bushin = Corpo
    Henge = Trasformazione
    Kawarimi = Sostituzione
    Kakureni = Occultamento


    Ho\Hi = Due modi per dire fuoco.
    Mizu = Acqua
    Kaze = Vento
    Tsuchi = Terra
    Rai = Fulmine
    Mokuzai = Legno
    Kinzoku = Metallo
    Kasumi = Nebbia
    Yami = Oscurità
    Hikari = Luce


    Jutsu = Tecnica\Arte


    Tai Jutsu = Tecnica di Corpo ( normalmente indica le arti marziali )
    Nin Jutsu = Tecnica Ninja\Arte Magica ( normalmente indica le tecniche elementali )
    Gen Jutsu = Arte Illusoria ( normalmente indica le tecniche di illusione )
    Hi Jutsu = Tecnica Segreta ( normalmente indica le tecniche derivate da abilità innate o tramandate da specifici clan\maestri )
    Kin Jutsu = Tecnica Proibita ( normalmente indica le tecniche vietate dai Kage, si tratta spesso di tecniche malvage o di sacrificio )
    Dou Jutsu = Tecnica di Sguardo ( normalmente sono legate ad innate o a tipi particolari di manipolazione genetica, potenziano la vista oppure conferiscono la capacità di influenzare la mente avversaria )
    Fuuin Jutsu = Tecnica di Sigillo ( carte bomba, barriere perimetriche, e tutto quello che richiede un simbolo abbinato ad un'emissione di chakra )
    Ken Jutsu = Tecnica di Spada ( di estrazione o passaggio )
    Sen Jutsu = Doti Strategiche ( non sono tecniche, ma questo termine indica il valore intellettivo\logico di un ninja )

    Katon = Arte del Fuoco
    Hyoton = Arte del Ghiaccio
    Doton = Arte della Terra
    Suiton = Arte dell'Acqua
    Fuuton = Arte del Vento
    Mokuton = Arte del Legno
    Kinton = Arte del Metallo
    Kageton = Arte dell'Ombra
    Raiton = Arte del Fulmine
    Chiiton = Arte del Sangue
    Hebiton = Arte del Serpente
    Kumoton = Arte del Ragno
    Dokuton = Arte del Veleno

    leggendo il rotolo notò che qualcosa non la sapeva e nemmeno il rotolo fornitogli dal sensei sapeva rispondergli alzando la testa dal rotolo porse la sua domanda
    sensei...
    la parola fu seguita da un guizzo delle labbra assimilabile ad un sorriso ,dovuto al fatto che a Raizen suonava strano chiamare il suo sensei con tale nome, nonostante ciò continuo senza quasi interrompersi
    ...in che materiale sono fatti i tatami?
    aspettò risposta con il rotolo in mano e gl'occhi rivolti al suo sensei



    Edited by Fenix 9024 - 17/10/2007, 11:17
     
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  12. Yondaime_4th Hokage
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Narrato
    "Parlato"
    'Pensato'


    Memories of Areiz Yondaime Kudo:

    CITAZIONE

    + Basis



    La debole brezza, fresca e piacevole, mosse i capelli biondi, mentre ascoltava le rasserenanti parole del maestro. Mai, tali parole furono così ben accette come in quel momento:

    “Benvenuto Areiz-kun, spero che grazie ai miei insegnamenti potrai trovare la via che cerchi, per diventare un valoroso shinobi. Ti prometto che farò del mio meglio per addestrarti nell'arte del ninja, per poterti far avvicinare al tuo obiettivo.”

    Un piccolo inchino seguì queste parole, accompagnate da un “Arigatò, sensei”. Un segno di riconoscenza per la grande generosità. Quando Areiz tornò al suo posto, i suoi occhi azzurri, così affini e abituati alla solitudine, alla fatica e al dolore dei duri allenamenti, parvero più sereni di quando, incerto ed insicuro, aveva messo piede su quel prato giungendo per la prima volta sotto la grande quercia.
    In seguito, dopo di lui arrivarono tutti gli altri allievi e soprattutto gli aiuto-sensei. Come ben sperava il suo desiderio di conoscere Keita Kitase fu accontentato. Con passo felino e silenzioso, proprio da vero shinobi, giunge alle spalle del giovane Raizen, che dall’alto del albero aveva fatto la sua presentazione. La voce del giovane konohese, anzi otese, risuonò dura e chiara…

    “Ehi tu! Che ci fai qua sopra?? Ti sembra forse di essere a casa tua o nel tuo lurido giardinetto della tua squallida casa?!? Scendi subito o ti farò pulire i gabinetti dell'accademia!!!”

    Sinceramente, la prima impressione non fu subito ben accetta. Le sue parole verso il giovane Areiz parvero poco consone. Il suo atteggiamento molto “aperto”. Ma in fondo dalla fama del suo valore, lo shinobi poteva permetterselo…tuttavia la prima impressione fu subito ribaltata, dato che non è mai quella che conta. Quello di Keita era tutto uno scherzo. Areiz fece un saluto , abbozzando un lieve inchino “ Salve, Keita-sensei. Molto lieto di conoscerla” il volto sorridente e calmo, sereno , gli occhi attenti fissi sul giovane di fronte a lui “ Areiz Yondaime Kudo” disse tendendo la mano “ è un onore poterla conoscere di persona, oltre che di fama” .
    L’arrivo degli altri studenti riempì la piccola aula. Areiz si sedette nel primo banco, salutando con cenni e con qualche parola di commiato gli altri studenti, suoi compagni di corso, ed in particolare gli altri due aiuto-sensei, Hante Uchiha e Shin Raven. Già conosceva Hante. Non intimamente certo, ma aveva frequentato lo stesso corso per i pesi del sensei Haku. Come non riconoscere l’enorme valore e la grande fierezza. Sperava un giorno di poter seguire i suoi ideali con la stessa eleganza. Un "Ciao, Hante-sensei, lieto di rivederla" fu mormorato al passaggio dell'Uchiha. Raven fu una vera sorpresa. Il possente shinobi fece il suo ingresso con aria fiera ed altera, tipica di un guerriero. ‘ Sarà meglio non farlo arrabbiare, o potrebbero succedere cose molto interessanti, oltre che pericolose ’ pensò divertito il giovane studente. Come per gli altri maestri, salutandoli con un inchino e con una frase piccola frase di presentazione. "Piacere di fare la sua conoscenza, Raven-sensei" fu ciò che pronunciò davanti al grande shinobi.
    Finite le presentazioni, il sensei iniziò la sua lezione. Era il giunto il momento di far conoscere agli alunni quelli che erano i concetti fondamentali dei Ninjia, perché il grado di Genin non era un traguardo, ma un punto di partenza verso quello che rappresentava l’oscuro ed ignoto futuro. Areiz mosse leggermente le braccia piegandole al petto ed aguzzò le orecchie pronto ad ascoltare le sagge parole del maestro. Parole e nozioni che si ritrovava ad ascoltare per la seconda volta. Un errore imperdonabile, ma le sciagure a volte non avvengono tutte per malvagità pura, ma per aprire gli occhi sulle difficoltà della vita.
    Fu consegnato ad ognuno dei ragazzi un rotolo. ‘ Immagino già cosa contenga, ma è sempre meglio dare una ripassata…è per questo che sono qui ’ pensò aprendolo lentamente sul banco. Un elenco di termini usati nel linguaggio ninjia, fondamentali nella carriera. Osservò la lunga lista, mandando a memoria ogni termine in essa contenuta, mentre il sensei spiegava il suo pensiero “Molto bene, i fondamenti della vita di uno shinobi sono le parole, utilizzate in vari campi. Fate buon uso di quel rotolo e vedete di imparare alla perfezione ciò che c'è scritto, perchè in un futuro vi potrà forse essere utile.” Una spiegazione semplice e concisa, che Areiz giudicò utile. Era meglio metterla tra le note importanti da portare sempre con sé nel tempo.
    Vi erano varie parole, tutte molto importanti a partire dai significati particolari basilari…


    CITAZIONE
    Tatami = Pannelli rimuovibili presenti in molte abitazioni
    Bushin = Corpo
    Henge = Trasformazione
    Kawarimi = Sostituzione
    Kakureni = Occultamento

    Dagli elementi…
    CITAZIONE
    Ho\Hi = Due modi per dire fuoco.
    Mizu = Acqua
    Kaze = Vento
    Tsuchi = Terra
    Rai = Fulmine
    Mokuzai = Legno
    Kinzoku = Metallo
    Kasumi = Nebbia
    Yami = Oscurità
    Hikari = Luce

    Alle tecniche…

    CITAZIONE
    Jutsu = Tecnica\Arte


    Tai Jutsu = Tecnica di Corpo ( normalmente indica le arti marziali )
    Nin Jutsu = Tecnica Ninja\Arte Magica ( normalmente indica le tecniche elementali )
    Gen Jutsu = Arte Illusoria ( normalmente indica le tecniche di illusione )
    Hi Jutsu = Tecnica Segreta ( normalmente indica le tecniche derivate da abilità innate o tramandate da specifici clan\maestri )
    Kin Jutsu = Tecnica Proibita ( normalmente indica le tecniche vietate dai Kage, si tratta spesso di tecniche malvage o di sacrificio )
    Dou Jutsu = Tecnica di Sguardo ( normalmente sono legate ad innate o a tipi particolari di manipolazione genetica, potenziano la vista oppure conferiscono la capacità di influenzare la mente avversaria )
    Fuuin Jutsu = Tecnica di Sigillo ( carte bomba, barriere perimetriche, e tutto quello che richiede un simbolo abbinato ad un'emissione di chakra )
    Ken Jutsu = Tecnica di Spada ( di estrazione o passaggio )
    Sen Jutsu = Doti Strategiche ( non sono tecniche, ma questo termine indica il valore intellettivo\logico di un ninja )

    Alle varie “arti” cui un ninjia poteva aspirare per dominare tecniche ed elementi.
    CITAZIONE
    Katon = Arte del Fuoco
    Hyoton = Arte del Ghiaccio
    Doton = Arte della Terra
    Suiton = Arte dell'Acqua
    Fuuton = Arte del Vento
    Mokuton = Arte del Legno
    Kinton = Arte del Metallo
    Kageton = Arte dell'Ombra
    Raiton = Arte del Fulmine
    Chiiton = Arte del Sangue
    Hebiton = Arte del Serpente
    Kumoton = Arte del Ragno
    Dokuton = Arte del Veleno

    Ma più di tutte le altre definizioni fu la prima, quella in cima all’elenco ad attrarre la sua attenzione. Era il fulcro di tutto. Il principio e la fine…
    CITAZIONE
    Ninja\Shinobi\Kagefusha = vari sinonimi per indicare ciò che siete... guerrieri ombra, spie, assassini, agenti segreti e tutte quelle persone che vivono celate...

    …un mistero che a lungo lo aveva assillato, ma a cui forse poteva dare una risposta, o per lo meno un chiarimento. Forse la grande oscurità che celava il suo cammino si sarebbe dipanata un po’, rendendogli le cose più facili. A lungo, mentre era in cerca della sua via, si era chiesto il significato di quel termine, ma non era riuscito mai a darsi una risposta che lo potesse soddisfare. Fu per questo motivo che la sua mano si alzò rapida alla domanda posta dal sensei “Qualche domanda??” . Le sue parole uscirono dalla bocca con semplicità e chiarezza. Un concetto così semplice non poteva non essere compreso subito, eppure, per quanto semplice, rappresentava un vero mistero, almeno ai suoi occhi “ Isidor-sensei, vorrei sapere cosa si intende per ninjia….quale è il “vero” significato di questa parola, al di là della sua etimologia? Chi per lei è lo shinobi? E cosa rappresenta? È una domanda che mi pongo spesso, ma non riesco a darmi mai una giusta risposta…c’è qualcosa che mi manca per chiudere il tutto…” le sue parole si persero nel silenzio, attendendo una risposta, sempre che ci fosse stata…era importante chiarire quell’anello, prima di poter procedere nel suo cammino. Avrebbe avuto un’ancora sicura a cui aggrapparsi…

     
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    First Lesson...



    Tanto tempo aveva sognato quel momento, lo aveva bramato innumerevoli volte, e proprio per questo, quando li si palesò innanzi a gli occhi, non parve crederci...Aveva atteso ben tre anni quel momento, dalla morte del padre, unico pensiero e scopo prefissato affinchè potesse dedicarvisi mente e corpo...Duri allenamenti, estati afose ed inverni gelidi a convincersi che la
    sua esistenza non fosse priva di ogni significato e scopo alcuno, a convincersi che la morte della persona più vicina e dalla presenza insostituibile fosse solo una cosa di passaggio che, con il tempo avrebbe sicuramente superato e forse, "dimenticato"...Non un evento che gli avrebbe eroso l'animo, che lo avrebbe costretto a vivere nel rimpianto di non aver detto quanto amasse quell'uomo...ma questa è un'altra storia...


    § Lo faccio anche per te...§


    [...]




    Con aria imperturbabile si diresse accanto a Raizen che fino a quel momento, era l'unico studente ad essersi mostrato amichevole e solare...

    - Ciao! piacere di fare la tua conoscenza...-

    Intanto, immerso nel moto dei suoi pensieri, Isidor - Sensei cominciò ad illustrare la terminologia Ninja...e per questo Jin si destò dai suoi pensieri e prestò quindi la sua massima attenzione ad ogni sillaba pronunciata dal sensei.
    Tuttavia non potè che ammirare il buon gusto del Sensei, che, in maniera originale, si era immerso con i suoi studenti in un paesaggio utopico, dalle fattezze arcane quanto magnifiche...l'aria pura che si respirava era quasi un tonico per i polmoni, a far compagnia al verde paesaggio ci pensò una leggera brezza fresca quanto piacevole, che fece sentire davvero bene Jin, che intanto prostrava il suo sguardo alla mastodontica quercia secolare che regalava un piacevole cinguettio di passeri...


    § Tutto ciò è meraviglioso...§

    CITAZIONE
    Ninja\Shinobi\Kagefusha = vari sinonimi per indicare ciò che siete... guerrieri ombra, spie, assassini, agenti segreti e tutte quelle persone che vivono celate...


    Tatami = Pannelli rimuovibili presenti in molte abitazioni
    Bushin = Corpo
    Henge = Trasformazione
    Kawarimi = Sostituzione
    Kakureni = Occultamento


    Ho\Hi = Due modi per dire fuoco.
    Mizu = Acqua
    Kaze = Vento
    Tsuchi = Terra
    Rai = Fulmine
    Mokuzai = Legno
    Kinzoku = Metallo
    Kasumi = Nebbia
    Yami = Oscurità
    Hikari = Luce


    Jutsu = Tecnica\Arte


    Tai Jutsu = Tecnica di Corpo ( normalmente indica le arti marziali )
    Nin Jutsu = Tecnica Ninja\Arte Magica ( normalmente indica le tecniche elementali )
    Gen Jutsu = Arte Illusoria ( normalmente indica le tecniche di illusione )
    Hi Jutsu = Tecnica Segreta ( normalmente indica le tecniche derivate da abilità innate o tramandate da specifici clan\maestri )
    Kin Jutsu = Tecnica Proibita ( normalmente indica le tecniche vietate dai Kage, si tratta spesso di tecniche malvage o di sacrificio )
    Dou Jutsu = Tecnica di Sguardo ( normalmente sono legate ad innate o a tipi particolari di manipolazione genetica, potenziano la vista oppure conferiscono la capacità di influenzare la mente avversaria )
    Fuuin Jutsu = Tecnica di Sigillo ( carte bomba, barriere perimetriche, e tutto quello che richiede un simbolo abbinato ad un'emissione di chakra )
    Ken Jutsu = Tecnica di Spada ( di estrazione o passaggio )
    Sen Jutsu = Doti Strategiche ( non sono tecniche, ma questo termine indica il valore intellettivo\logico di un ninja )

    Katon = Arte del Fuoco
    Hyoton = Arte del Ghiaccio
    Doton = Arte della Terra
    Suiton = Arte dell'Acqua
    Fuuton = Arte del Vento
    Mokuton = Arte del Legno
    Kinton = Arte del Metallo
    Kageton = Arte dell'Ombra
    Raiton = Arte del Fulmine
    Chiiton = Arte del Sangue
    Hebiton = Arte del Serpente
    Kumoton = Arte del Ragno
    Dokuton = Arte del Veleno

    nel leggere tal parole, Jin tempestivamente si armò di penna e quadernetto e cominciò a prendere appunti...Appunti che gli sarebbero serviti...
    § Però...ce ne sono di cose da sapere...e siamo solo all'inizio...§
    Commento Jin tra sè e sè, quasi spaventato all'idea di dover memorizzare
    cosi tante informazioni tutte insieme...
    Tuttavia, malgrado la sua ignoranza circa alcune definizioni, gli venne da porre un quesito al Sensei...

    - Isidor-Sensei...Mi chiedevo se era possibile assimilare in un unico Jutsu, vari elementi qui descritti, e di conseguenza saper controllare una simile mossa? -
    Chiese interessato, quasi isolò la sua mente dal resto, concentrandosi solo sulla risposta che avrebbe forntio Isidor...


     
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  14. Keita Kitase
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    A poco a poco, tra facce nuove e facce conosciute, la classe si stava riempiendo.
    La reazione di Isidor era proprio conforme a quanto mi aspettavo.
    Era proprio un piacere ritornare ai vecchi tempi, sebbene quel ritorno fosse solo momentaneo e illusorio.


    CITAZIONE

    - Ehilà, Otese...Ci si rivede...-


    °Otese...°
    Sorrisi anche se un pò mi infastidiva essere considerato, anche se per scherzo, appartenente ad un altro villaggio. Io ero di Konoha e sarei sempre stato di Konoha. Isidor lo sapeva, di conseguenza non ci sarebbe stato bisogno di porre i cosiddetti puntini sulle i.


    CITAZIONE

    - Ragazzi, vi presento il vostro aiuto-sensei, Keita Kitase, che adesso aggiungerà di sicuro qualcosa, vero? -


    Che avrei potuto aggiungere se non...
    -Beh si, alla presentazione aggiungo che sono fico!-
    Nel dirlo acquisii un espressione serissima, quasi a voler far credere che fossi uno che se la tirava, proclamandosi migliore di altri. Ovviamente poco dopo risi di nuovo, rendendo evidente che scherzassi.
    Mi piegai verso Shuko accarezzando quel limpido e liscio pelo, intanto che ascoltavo Isidor parlare alla classe e continuare la presentazione della lezione e dei suoi componenti che non tardarono ad arrivare.

    -Raven, Hante...Finalmente vi rivedo. E comunque Raven, si chiama Poci e non si mangia!!!-
    Feci per adirarmi. Mi alzai in piedi e vidi gli altri studenti che stavano arrivando. Tra cui una certa Miu Hakushi.
    °Una ragazza in classe, finalmente.°
    Pensai ritenendo che servisse una presenza femminile, senza contare che le kunoichi si rivelavano spesso migliori dei loro colleghi maschi.
    Alcuni minuti dopo entrò Jin Tsuji.
    Mi sorpresi della cosa ma, poiché la lezione stava cominciando, mi limitai a strizzarli l’occhio, dopo che si presentò.
    Una cosa però mi lasciò perplesso.
    E fu quando Areiz Yondaime si presentò


    CITAZIONE
    “ Salve, Keita-sensei. Molto lieto di conoscerla…Areiz Yondaime Kudo… è un onore poterla conoscere di persona, oltre che di fama” .

    Rimasi un pò imbarazzato. Fama? Chiesi a Isidor, anche se un po’ perplesso…
    -Isi? Sono famoso?...-
    La lezione, poco dopo, era oramai cominciata.

     
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    Dopo che Miu ebbe rifiutato l’invito di Raizen a salire sull’albero, lui le pose una domanda a trabocchetto:
    CITAZIONE
    - ummmmmh .... vertigini?-

    la ragazza si sentì un po’ imbarazzata, sapeva che era molto stupido per un ninja soffrire di vertigini, così gli fu grata che avesse parlato a voce bassa. La ragazza nonostante un leggero momento di imbarazzo rispose serenamente: -Si, poco dopo i due metri non riesco più a ragionare, ho una terribile paura di cadere, con l’allenamento sono un po’ migliorata, ora non ci faccio quasi più caso, ma... Alcune volte mi prende una terribile fifa. –disse cercando di rimanere seria e accennando un leggero e cristallino sorriso.
    Un ragazzo all’arrivo di tutti gli altri disse:
    CITAZIONE
    - Questo corso sarà Fiqo-

    la ragazza rifletté un poco prima di rispondere, e non sapendo cosa dire, gli fece un sorriso d’assenso aggiungendo un: -Si certamente!-.
    L’ultimo membro della classe arrivò dicendo:
    CITAZIONE
    - Salve a tutti…sono Jin Tsuji piacere di conoscervi tutti e di avervi come compagni di questa avventura, che spero ci porterà tutti al successo! –

    Miu non poté fare a meno di rispondergli: -Piacere Jin. –disse facendogli un gesto dalla sua postazione-Lo spero tanto anche io... –disse facendogli un grande sorriso, poi Raizen gli si avvicinò con il banco e si mise affianco a lei.
    Il sensei fece un giro di presentazioni, quella che la colpì di più fu quella di uno degli aiuto sensei, Keita Kitase:
    CITAZIONE
    - Ragazzi, vi presento il vostro aiuto-sensei, Keita Kitase, che adesso aggiungerà di sicuro qualcosa, vero?-

    quello che la fece sorridere fu la risposta del suo sensei:
    CITAZIONE
    -Beh si, alla presentazione aggiungo che sono fico!-

    poi dopo alcuni secondi di serietà,scoppiò anche lei in una risata,e pensò che in fondo non aveva tutti i torti. Infine il suo sensei si presentò a tutta la classe.
    Una volta che tutti si furono messi ai propri posti il loro sensei iniziò a distribuire degli strani rotoli, mentre un enorme cagnone gironzolava per i banchi, non sembrava minaccioso, ma Miu era sicura che se provocato avrebbe dimostrato il contrario. Miu aprì il rotolo, e vi lesse alcune definizione dell’arte dei ninja, alcune le conosceva già, di altre invece non ne aveva mai sentito parlare.
    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Ninja\Shinobi\Kagefusha = vari sinonimi per indicare ciò che siete... guerrieri ombra, spie, assassini, agenti segreti e tutte quelle persone che vivono celate...


    Tatami = Pannelli rimuovibili presenti in molte abitazioni
    Bushin = Corpo
    Henge = Trasformazione
    Kawarimi = Sostituzione
    Kakureni = Occultamento


    Ho\Hi = Due modi per dire fuoco.
    Mizu = Acqua
    Kaze = Vento
    Tsuchi = Terra
    Rai = Fulmine
    Mokuzai = Legno
    Kinzoku = Metallo
    Kasumi = Nebbia
    Yami = Oscurità
    Hikari = Luce


    Jutsu = Tecnica\Arte


    Tai Jutsu = Tecnica di Corpo ( normalmente indica le arti marziali )
    Nin Jutsu = Tecnica Ninja\Arte Magica ( normalmente indica le tecniche elementali )
    Gen Jutsu = Arte Illusoria ( normalmente indica le tecniche di illusione )
    Hi Jutsu = Tecnica Segreta ( normalmente indica le tecniche derivate da abilità innate o tramandate da specifici clan\maestri )
    Kin Jutsu = Tecnica Proibita ( normalmente indica le tecniche vietate dai Kage, si tratta spesso di tecniche malvage o di sacrificio )
    Dou Jutsu = Tecnica di Sguardo ( normalmente sono legate ad innate o a tipi particolari di manipolazione genetica, potenziano la vista oppure conferiscono la capacità di influenzare la mente avversaria )
    Fuuin Jutsu = Tecnica di Sigillo ( carte bomba, barriere perimetriche, e tutto quello che richiede un simbolo abbinato ad un'emissione di chakra )
    Ken Jutsu = Tecnica di Spada ( di estrazione o passaggio )
    Sen Jutsu = Doti Strategiche ( non sono tecniche, ma questo termine indica il valore intellettivo\logico di un ninja )

    Katon = Arte del Fuoco
    Hyoton = Arte del Ghiaccio
    Doton = Arte della Terra
    Suiton = Arte dell'Acqua
    Fuuton = Arte del Vento
    Mokuton = Arte del Legno
    Kinton = Arte del Metallo
    Kageton = Arte dell'Ombra
    Raiton = Arte del Fulmine
    Chiiton = Arte del Sangue
    Hebiton = Arte del Serpente
    Kumoton = Arte del Ragno
    Dokuton = Arte del Veleno

    Fece una faccia scocciata, doveva imparare molti termini a memoria, e lei con la memoria era proprio negata, continuò a guardare il suo sensei, ma i suoi pensieri vagarono per i meandri della sua mente, sapeva che le lezioni teoriche sarebbero state tutte così “noiose”, ma ad un certo punto si risvegliò, sentì che il suo maestro aveva chiesto a tutta la classe se qualcuno aveva delle domande.
    CITAZIONE
    - Qualche domanda?? -

    Personalmente la ragazza non aveva molte domande, quindi attese le domande di qualche altro allievo. Si volse verso Raizen che aveva aveva fatto una domanda senza nemmeno alzare la mano:
    CITAZIONE
    -Sensei...in che materiale sono fatti i tatami?-

    la ragazza ebbe un colpo al cuore, gli sembravano domande da fare?Era ad un corso di tessitura o ad una accademia ninja?Poi rifletté sulla domanda del ragazzo, ... Forse è necessario saperlo, magari non ha detto una cretinata, sentiamo cosa risponde il sensei e magari cambierò la mia opinione. Forse sono io che sono troppo pignola...
    Poi fu il turno di un altro ragazzo, i suoi compagni sparavano domande a raffica, il sensei non aveva tempo di rispondere ad uno che subito partiva l’altro.
    CITAZIONE
    “ Isidor-sensei, vorrei sapere cosa si intende per ninjia….quale è il “vero” significato di questa parola, al di là della sua etimologia? Chi per lei è lo shinobi? E cosa rappresenta? È una domanda che mi pongo spesso, ma non riesco a darmi mai una giusta risposta…c’è qualcosa che mi manca per chiudere il tutto…”

    Era stato il ragazzo biondo a parlare, e Miu lo fissò per qualche istante non comprendendo il senso della sua domanda, ... Questa domanda sembra semplice, ma in realtà non lo è affatto, sono proprio curiosa di sentire come risponderà il sensei... pensò di nuovo tra se e se.
    Neanche il tempo di finire la frase che subito il ragazzino di fianco a Raizen fece un’altra domanda.
    CITAZIONE
    - Isidor-Sensei...Mi chiedevo se era possibile assimilare in un unico Jutsu, vari elementi qui descritti, e di conseguenza saper controllare una simile mossa? -

    Miu riflettè di nuovo sulla domanda... Mah!Solo a me non viene in mente nulla da chiedere?...Ad un certo punto una domanda le balenò in mente, era decisamente stupida, ma la pose ugualmente al sensei.
    -Sensei Inuzuka con lei impareremo tutti i tipi di Jutsu?E faremo anche delle lezioni sulle dotii strategiche? -chiese Miu un po’ incuriosita, era una domanda che non era molto inerente a ciò che avevano chiesto gli altri, sinceramente era molto interessata all’arte del Sen Jutsu, voleva saperne di più su queste cosiddette doti strategiche.

    SPOILER (click to view)
    Narrato
    ...Pensato...
    -Parlato-


    Edited by Nanakko - 20/10/2007, 20:43
     
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50 replies since 26/9/2007, 21:04   962 views
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