-ALTRO-Classe 1 - Sezione I

Sensei: Isidor Inuzuka, Keita Kitase, Shin Raven, Hante Uchiha.

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  1. Isidor Inuzuka
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    - Conclusione ~ Final Destination -


    Il crepuscolo colorò i volti stanchi degli studenti, evidenziandone i tratti. Aveva preteso forse troppo da loro. Una preparazione completa per l'Esame Genin richiedeva di norma molto più di un misero giorno ed era quindi abbastanza soddisfatto del loro operato. Si concesse qualche momento di meritata pausa, mentre gli aiuto sensei terminavano il loro lavoro. Erano stati validi supporti durante quel Corso e si erano rivelati meritevoli del loro ruolo. Non conosceva bene Raven, ma dalle sue movenze e dalla sua conoscienza teorica poteva ben dire che la sua preparazione era pressochè ottima, come anche quella di Keita che si rinnovava ogni anno.
    Era particolarmente felice nel constatare che Hante aveva arricchito il suo repertorio di nozionistica, apportando anche qualche novità.
    Era proprio vero dunque che da allievi e sensei si poteva imparare, crescere interiormente. Alla fine di ogni corso si trovava sempre soddisfatto del suo operato e della sua nuova esperienza acquisita e anche in quel frangente ritrovò il medesimo pensiero. Sorrise, rivolgendosi a Shuko per qualche breve attimo di dialogo, attendendo che Hante finisse la spiegazione del Senjutsu Base.

    ~ E anche questa volta è finita. ~

    [...]

    Gli argomenti da trattare erano finalmente esauriti, non rimaneva altro che un saluto finale ed un "in bocca a lupo" per l'imminente esame Genin. Si alzò dalla sua postazione, rimembrando per l'ennesima volta la sua eccitazione durante quei momenti carichi di tensione. Ricordava le ore passate sopra i libri, la stanchezza e il nervosismo che si impadronivano di lui ad ogni segno di cedimento mentale. Il ciclo stava per ripetersi, anche quest'anno.

    - Sono stato molto soddisfatto da quello che avete fatto durante questo Corso. Avete dato prova della vostra perseveranza e della vostra costanza nello studio di questa noiosa nozionistica, la quale sò bene che non è divertente, ma dovete capire che nulla nel lavoro di un Ninja è divertimento.
    Ricordate bene che un giorno tutto questo vi servirà. Vi troverete ad affrontare nemici o situazioni che richiederanno una certa conoscienza, una certa esperienza.
    Io vi ho dato il primo input, vi ho dato la spinta necessaria affinchè voi possiate diventare ninja abili e potenti, ma la strada più difficile la dovete percorrere voi e dovrete superare ostacoli all'apparenza invalicabili.
    Il vostro primo ostacolo sarà appunto l'Esame Genin, che si terrà entro breve. Mi fido della vostra abilità e sono sicuro che riuscirete a portare a termine questa impresa. -


    Fece per allontanarsi, dirigendosi verso i Corridoi. Richiamò l'attenzione degli Aiuto-sensei, invitandoli a seguirlo. Un momento prima di scomparire dietro l'enorme portone, si rivolse di nuovo agli studenti.

    - Ci rivedremo presto, vi contatterò il più presto possibile, statene certi... -

    Chiuse la porta. E fu così che si divise nuovamente. E fu così che una nuova Sessione era terminata e nuovi Genin sarebbero andati incontro al loro destino, alla loro iniziazione nel mondo dei ninja.
    La via tortuosa sarebbe cominciata dopo e gia i primi ostacoli avrebbero cercato di impedire il loro operato.
    Ma egli sapeva che sarebbero riusciti nel loro intento.
    Ne era convinto.




    CITAZIONE
    La parte teorica è ufficialmente conclusa. Vi dò tempo fino al 26 di Novembre per poter fare un post conclusivo. Scaduto il tempo, chiuderò la discussione. Vi ricordo, comunque, che la parte pratica continuerà in ogni caso.
    Buona fortuna per il vostro esame Genin ^^

     
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  2. Yondaime_4th Hokage
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Narrato
    "Parlato"
    'Pensato'


    +Epilogue
    ~Carpe Diem



    Un’antica massima afferma che il semplice fuoco prova l’oro. L’oro vero non si scioglie in una semplice fiamma, ma resiste forte ed immutato. Allo stesso modo Areiz sentiva di essere stato messo alla prova in quel singolo giorno. I sensei avevano non solo insegnato loro, ma anche fatto da veri esaminatori, cercando di scoprire le loro qualità. L’esame Genin sarebbe stato l’ultimo difficile ostacolo da superare, prima di poter dire di essere arrivati alla meta tanto agognata. Ma erano davvero sicuro che fosse una meta?
    Lui provava una sensazione diversa dalla gioia e l’entusiasmo, mentre Isidor-sama parlava. Le sue parole sembravano essere ignorate dal giovane biondo, che immerso nei propri pensieri fissava la sfera rosso fuoco, del colore dell’oro fuso, sparire sempre più all’orizzonte. Invece quelle parole confermarono ancor di più i suoi sospetti…

    Sono stato molto soddisfatto da quello che avete fatto durante questo Corso. Avete dato prova della vostra perseveranza e della vostra costanza nello studio di questa noiosa nozionistica, la quale sò bene che non è divertente, ma dovete capire che nulla nel lavoro di un Ninja è divertimento.
    Ricordate bene che un giorno tutto questo vi servirà. Vi troverete ad affrontare nemici o situazioni che richiederanno una certa conoscienza, una certa esperienza.
    Io vi ho dato il primo input, vi ho dato la spinta necessaria affinchè voi possiate diventare ninja abili e potenti, ma la strada più difficile la dovete percorrere voi e dovrete superare ostacoli all'apparenza invalicabili.
    Il vostro primo ostacolo sarà appunto l'Esame Genin, che si terrà entro breve. Mi fido della vostra abilità e sono sicuro che riuscirete a portare a termine questa impresa.


    …che a quanto pare erano fondati.

    ‘L’esame è solo l’ostacolo più vicino. Ce ne saranno altri, molto più grandi ed invalicabili. Non sono nemmeno sicuro che il titolo di Genin sia il punto di arrivo.’

    …pensava a ciò che sarebbe stato il dopo, perché per lui non c’era un prima, ma solo un adesso ed un dopo…

    ‘È solo il punto di partenza, in realtà. Ma di cosa? Quale sarà il mio destino dopo?’

    …una domanda che lo aveva invitato a riflettere a lungo, soprattutto durante quel lungo giorno, dove aveva scoperto ed imparato tante cose nuove, e dove aveva conosciuto persone fantastiche. I suoi compagni erano tutti in gamba, e di sicuro avrebbero fatto carriera. Per loro, come per lui, la vita del ninjia era una passione innata, che li portava a vivere ciò per cui erano nati.

    Tuttavia quel giorno una cosa l’aveva colpito. Un piccolo pensiero si era insinuato lentamente, per poi trasformarsi in una idea vera e propria e diventare un peso, un fardello. Era rimasto affascinato dallo studio del Chakra e dei suoi effetti. Soprattutto la capacità di stimolare le cellule, rigenerando i tessuti. Era una cosa che l’aveva colpito profondamente. Vedere Keita-sama curare , con quell’aura verde, la piccola ferita da taglio fatta a Raven, era stato come una scintilla.

    ‘Ninjia Medico. Forse è questo il destino che voglio per me. È interessante. Ma…’

    …alla mente gli ritornarono le parole di Ledah-sama…


    […Flash Back….]

    Una classe semi-distrutta, selvatica, con lupi che vagheggiavano come in una foresta, un uomo dormiente alla cattedra, un falò di sedie e banchi nell’angolo più lontano….l’anarchia totale. Un uomo vestito di un enorme mantello rosso, di cui fuori usciva un po’ di volto,leggermente rosato, che incorniciava gli occhi verde ed il coprifronte rosso con il simbolo di Oto. La sua voce atona sussurrava queste parole:

    “Per diventare ninjia medico hai bisogno di un mentore che ti inizi alle arti mediche. L’unico luogo che conosco dove reclutare un buon maestro è solo l’ospedale del villaggio di cui fai parte. Konoha è dotata di pochi ninjia medici, ma molto abili . Puoi tentare solo lì, ragazzo…”

    Il giovane biondo annuì pensieroso, ritenendo di dover fare un salto al grande edificio bianco, che si trovava vicino al centro del villaggio.


    […Flash Back…End…]



    Sorrise, ripensando a quelle parole, e al suo fallito tentativo di trovare un mentore, ma poco dopo il sorriso si spense. I sensei cominciavano ad allontanarsi verso il corridoio, al cenno del’Inuzuka, che per primo si era avviato, lasciando ultime lascivie parole di commiato:

    Ci rivedremo presto, vi contatterò il più presto possibile, statene certi...

    Anche a lui doveva molto. Era stato un ottimo maestro, calmo e serio, oltre che gentile con tutti loro. Era una persona da ammirare sia per l’esperienza e la conoscenza, sia per il carattere allegro ed aperto.

    ‘Hi…ci rivedremo, presto, Isidor-sensei’

    Guardò gli aiuto-sensei che li avevano accompagnati in quel difficile percorso. C’era l’Uchiha, sempre serio ed imperscrutabile, ma preciso ed intelligente. Lo aveva sempre apprezzato, e aveva sempre simpatizzato per lui. Era un maestro, ma anche un amico, anche se non si conoscevano bene.
    Per quanto riguardava l’enorme montagna di muscoli nera, chiamata Raven, doveva ammettere di averne apprezzato le doti, sia di ninjia che di persona, anche se aveva mostrato poco agli allievi, oltre alla sua conoscenza, precisa e ottima.
    Tutti erano contenti di aver concluso la difficile preparazione, lì ancora seduti ai banchi, mentre il pensiero dell’Esame li investiva…ma Areiz si alzò e con passo di corsa, veloce, si avviò all’inseguimento di uno dei maestri. L’unico che potesse aiutarlo a diventare medico. Ne aveva l’occasione, non l’avrebbe persa. Era forse quello che più aveva sperato di conoscere in quel corso, e la fortuna lo aveva aiutato molto.

    I capelli biondi si muovevano per il vento leggero, provocato dall’accelerazione e dallo scatto che il ragazzo ebbe , facendo cadere a terra la sedia, mentre si lanciava all’inseguimento di Keita. Alzò una mano gridando verso il maestro:

    “Keita-sama!Aspetti un attimo!”

    …per poi fermarsi a pochi passi da lui, una volta raggiunto. Il respiro affannato, mozzo anche per l’emozione. Forse aveva una speranza per il futuro…tutto sarebbe dipeso dalla risposta che da lì a poco avrebbe avuto…

    “Signore…volevo chiederle una cosa molto importante….”

    …prese un attimo di pausa, riprendendo un altro po’ di fiato, e attendendo un cenno di proseguo dall’interlocutore…

    “Vede signore, ecco…io sono orfano, e non provengo né da una famiglia normale, né da uno dei Clan che popolano il nostro villaggio. Tuttavia devo a quest’ultimo ed ai suoi abitanti molto, perché mi hanno accettato lo stesso , anche se non possiedo né grandi doti genetiche, né discrete qualità personali…”

    …il tono serio e leggermente emozionato per la breve sintesi della sua vita…

    “tuttavia quando lei ci ha mostrato e parlato del chakra medico, sono rimasto affascinato da quella capacità.”

    …poi il nocciolo del discorso, la parte più importante…

    “Ecco, signore, vorrei continuare lo studio di quella abilità e approfondire le mie conoscenze mediche. So che ho tanto da apprendere, e in effetti quello che abbiamo appreso qui è poco, in confronto a ciò di cui avrò bisogno in seguito. Ma voglio studiare medicina e so di aver bisogno di un medico che mi faccia da maestro. E l’unico che conosco, e che accetterei, è lei.”

    …abbassò leggermente il capo, inginocchiandosi come un antico samurai a cospetto di un nobile maestro…

    “La prego , Keita- Sama, mi prenda come suo allievo. È molto importante per me e per il mio futuro…”

    …rimase leggermente in attesa, con la tensione palpabile in ogni angolo del suo corpo. Era una scelta decisiva, ma che doveva compiere ora…
     
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  3. Keita Kitase
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    - Richiesta inaspettata! -


    Il discorso di Isidor che dichiarava ufficialmente la fine dei corsi era stato piacevole. Indicava l'attaccamento del suo ruolo di sensei agli allievi che aveva cresciuto e a cui aveva donato le basi per riuscire ad inoltrarsi in quel mondo che ormai conoscevamo bene.
    °Che bravo sensei che sei Isi°
    Pensai ironico. La fine era dunque giunta e stava concretizzandosi il motivo di un'attesa richiesta dall'Inuzuka. Presto avremmo parlato come mi aveva richiesto.
    Ci fu un ostacolo, però.


    CITAZIONE

    “Keita-sama!Aspetti un attimo!”


    image
    °Keita...Sama?°
    Non finivano mai di imbarazzarmi simili titoli rispettosi. Mi voltai verso colui che mi aveva chiamato. Era Areiz.
    Non mi diedi nemmeno il tempo di interrogarmi circa il motivo di quella sosta. Magari voleva solo salutarmi.
    La sorpresa, poco dopo, si manifestò in qualcosa di più.
    Con fare, un pò imbarazzato un pò deciso, coadiuvato da una premessa circa la storia di cui godeva, giustificando così il motivo della richiesta...


    CITAZIONE

    “La prego , Keita- Sama, mi prenda come suo allievo. È molto importante per me e per il mio futuro…”


    Medico. Era questo il suo proposito.
    Lo squadrai con espressione sorpresa ma compiaciuta.

    -Non vedo perchè negartelo.-
    Dissi col solito sorriso esplicito.
    -Ma io attualmente non vivo a Konoha, bensì a Oto.
    Facciamo così. Supera l'esame, diventa Genin, e abbi la pazienza di attendermi. Acquisisci più esperienza e forza, dopodichè vieni all'Ospedale di Konoha, per allora sarò già tornato.-

    Gli obiettivi che avevo chiesto a me stesso a Oto stavano lentamente per essere raggiunti. Avevo ottenuto una gran varietà di specializzazioni in tecniche elementali di ogni tipo. Il mio ritorno al villaggio era prossimo. Sapevo non ci sarebbe voluto molto perchè quel ragazzo ottenesse l'esperienza e la forza richiesta. Era dotato e si vedeva. Speravo solo, a questo punto, di arrivare in tempo.

     
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  4. Zarathustra`
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    SPOILER (click to view)
    Scusate per il post dell'ultimo minuto e per la sua qualità, ma l'esame genin mi ha tenuto abbastanza impegnato.


    ~ Chapter 4 of ?
    L'Ultima Lezione


    CITAZIONE
    Narrato
    -Parlato-
    §Pensato§
    -Parlato Altrui-

    Così anche quella giornata era passata...
    Sembrava che finalmente anche quelle soporifere nozioni che di corsa erano state costrette ad infilarsi come un serpente sibilante nelle loro orecchie, quali di esse erano state apprese? Quali sarebbero veramente servite?
    Forse tutte, forse nessuna, come si dice: solo il tempo lo potrà dire...
    Mentre il sole andava lentamente a spegnere la sua infinita luca, la luna sorgeva accompagnata dalle sue sorelle stelle, andando a creare, nel punto esatto in cui queste due forzesi scontravano, un cielo cremisi e le nuvole si spargevano, senza oramai più una forma, sotto di esso.
    La labile concentrazione che teneva impegnato Ryuma si faceva sempre più debole, fino a quando l'Inuzuka si alzò in piedi dopo averlasciato parlare i suoi aiutanti.


    -Sono stato molto soddisfatto da quello che avete fatto durante questo Corso. Avete dato prova della vostra perseveranza e della vostra costanza nello studio di questa noiosa nozionistica, la quale sò bene che non è divertente, ma dovete capire che nulla nel lavoro di un Ninja è divertimento.
    Ricordate bene che un giorno tutto questo vi servirà. Vi troverete ad affrontare nemici o situazioni che richiederanno una certa conoscienza, una certa esperienza.
    Io vi ho dato il primo input, vi ho dato la spinta necessaria affinchè voi possiate diventare ninja abili e potenti, ma la strada più difficile la dovete percorrere voi e dovrete superare ostacoli all'apparenza invalicabili.
    Il vostro primo ostacolo sarà appunto l'Esame Genin, che si terrà entro breve. Mi fido della vostra abilità e sono sicuro che riuscirete a portare a termine questa impresa.-



    Non attese neanche troppo tempo che già si stava allontanando seguito dagli altri insegnanti che aveva richiamato a sè con un gesto della mano.
    Lo Hyuga si alzò e chinando lievemente il capo verso i ninja che già gli davano le spalle aggiunse quasi gridando data la distanza che intercorreva tra loro:

    -E' stato un piacere avere tutti voi come insegnanti, spero vivamente di ricontrarvi...-



    Lasciò sfumare le ultime parole in un immobile silenzio, giusto per dare alla frase quell'atmosfera in più.
    Si stiracchiò incrociando le mani dietro la testa ed allungando le bianche braccia in tutta la loro lunghezza, sbadigliò pesantemente increspando di rughe il suo ancor dolce volto, raccolse lo zaino da terra dove era stato lanciato senza troppa attenzione per la foga del ritardo e poi comincò ad attraversare i banchi dell'improvvisata aula, salutando con un cenno della mano destra tutti i compagni, era stato veramente bene.
    Allontanandosi molti pensieri ronzavano nella testa, uniti alle innumerevoli informazioni appena acquistate, creando il caos, si teneva la fronte con la mano...
    Quello era solo il primo passo, ora sarebbe toccato all'esame genin, e se fosse riuscito a superarlo cosa gli sarebbe ancora toccato?


    SPOILER (click to view)
    Ed ora incrociamo le dita per l'esame.
     
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  5. Yondaime_4th Hokage
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Narrato
    "Parlato"
    'Pensato'
    Citato


    +Epilogue II
    ~Through The Times


    Quando stiamo bene in compagnia, ci divertiamo , pensiamo che il tempo passi in fretta. Fateci caso a quella sensazione che ci prende sapendo che non tutto dura in eterno. Eppure ci sono momenti, che sembrano un’eternità. Attimi infiniti in cui i nostri pensieri vagano per le profondità recondite della nostra mente cercando una spiegazione a tutto ciò che si è fermato, compreso il tempo stesso.
    Keita aveva ascoltato paziente, sorpreso e meravigliato quella sua insolita ed inaudita richiesta. Quando si inginocchiò non sapeva cosa pensare. L’unica cosa che poteva era sperare. Poi quele parole…

    Non vedo perchè negartelo
    Ma io attualmente non vivo a Konoha, bensì a Oto.
    Facciamo così. Supera l'esame, diventa Genin, e abbi la pazienza di attendermi. Acquisisci più esperienza e forza, dopodichè vieni all'Ospedale di Konoha, per allora sarò già tornato


    Sorrise, compiaciuto. Ma più che per il suo sorriso, Areiz esplose per le sue parole. Ora poteva sperare qualcosa di più da quella vita fatta di attese inutili. Ora era deciso a compiere ciò che aveva scelto per se stesso, e non si sarebbe fermato. Era questo il suo modo di essere ninjia. Non arrendersi mai di fronte agli ostacoli, ma saltarli a piè pari con tutta l’agilità e la forza di cui siamo dotati. È questo il suo Nindo. Alzò il volto sorridendo verso il suo prossimo maestro. Sorrise compiaciuto. Poi annuì con il capo. Sembrava Rock Lee annuire a Maito Gai.


    “HAI! Supererò gli esami e troverò la forza di cui ho bisogno.”

    …sorrise, convinto…

    “Poi verrò all’Ospedale…ce la metterò tutta”

    …strinse il pugno, facendo scricchiolare le nocche, convinto e deciso. Ora il suo obiettivo era migliorare sempre fino a raggiungere il livello che Keita gli aveva chiesto.

    ‘Ce la farò!!!!Kore wa jobu desu…’

    “Dômo arigatô gozaimasu, Keita-sensei”

    Si alzò. Era felice. Lasciò Keita, andare verso il suo obiettivo, Oto. Aveva detto che avrebbe dovuto attendere all’ospedale di Konoha. Lì si sarebbero incontrati di nuovo.

    Tuttavia, ciò che lo preoccupava ora, erano gli esami. Avrebbe dovuto dare il massimo…questa volta aveva un motivo in più per non essere bocciato…


     
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  6. Isidor Inuzuka
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    Corso Ufficialmente Chiuso

     
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50 replies since 26/9/2007, 21:04   962 views
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