Hungry Bug

[Taverna]

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    L'hungry Bug, un luogo pieno di ricordi. Perlopiù brutti, ma qualcuno pessimo lo si poteva trovare, cercando bene. Eccoci arrivati. La porta era chiusa e fuori c'era un vento decisamente freddo, quindi si affrettarono ad avvicinarsi. Potrebbe attaccarci non appena apriamo...Nikaido è un tipo un pò sui generis ma credo che ti piacerà.

    Lei prova Sssempre a cucinarmi quando mi vede. Aggiunse con aria saggia la piccola lucertola sulla testa del Kiriano. Febh quindi spalancò la porta...

    Ehi Nikaido, indovina chi c'è?? Annunciò lo Yakushi, spalancando la porta. Si aspettava un qualche attacco a sorpresa, visto che era da quasi due settimane che non si faceva vedere. Ad ogni modo, una volta che la proprietaria si fosse palesata (e magari non appena ci fosse stata la possibilità di intavolare una discussione civile) Febh avrebbe spiegato, con un gran sorriso, la situazione.

    Il mio amico qua starà a Oto per qualche tempo, e si è gentilmente offerto di lavorare per te al mio posto, così da finire di pagare il mio debito. Quindi puoi pure tenerlo al minimo salariale, lasciargli vitto e alloggio e nel mentre avrai piena potestà sui suoi possedimenti!

    E se per caso il kiriano avesse provato a contestare, lo Yakushi avrebbe Qualche problema...Reiji? Sottolineò pesantemente quel nome, come a dire che il suo silenzio aveva un prezzo, dopotutto.
     
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  2. Nikaido the Bloody
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    CITAZIONE
    Proseguirò la parte riguardante il funerale di Yari QUI per non creare confusione e lasciare a tutti il tempo per postare con calma.

    Dopo la dirompente entrata di Febh, invece dei soliti strepiti o del lancio d'oggetti appuntiti o taglienti, seguì solo un semplice suono:

    "Ssssssth!
    Non fate rumore."


    Una volta varcato l'ingresso, i visitatori avrebbero notato una figura dietro al bancone che per l'amministratore sarebbe risultata del tutto nuova, si trattava infatti di un ragazzo dalla corporatura esile, che indossava però abiti molto ampi dalle tinte calde.
    Portava chiaramente i segni dell'albinismo, in qualto la pelle del viso era talmente pallida da sembrare bianca ed i lunghi capelli che incorniciavano il volto delicato, erano d'un bianco candido; per questo sul suo viso dominavano gli occhi rossi come il sangue.

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    Tuttavia, lo sconosciuto aveva un'espressione estremamente gentile e dopo aver sistemato la coperta sulle spalle della locandiera addormentata sul bancone, superò il bancone e disse agli ospiti con voce bassa e melodiosa:

    "Benvenuti, spero che per voi non sia un problema se ci spostiamo di là, la mia bambina ultimamente ha lavorato più del necessario e vorrei farle schiacciare un pisolino in pace...qualcosa mi dice che non siete dei clienti."
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    Questo individuo enigmatico si spostò quindi verso la sala da pranzo, dove indicò con un sorriso un tavolo agli ospiti, dicendo loro:

    "Prego, accomodatevi."

    SE Febh avesse voluto riferire allo sconosciuto, quest'ultimo gli avrebbe detto:

    "Oh capisco, quindi tu sei quello che ha lasciato la mia bambina a gestire il locale da sola per due settimane...beh, non credo che rifiuterà aiuto visto che al momento ne ha bisogno e le occhiaie non stanno bene sul suo bel visino."
     
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  3. Akimaru Tokugawa
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    "Mi ha incastrato!" pensò sconvolto il genin di Kiri alle parole dell'Amministratore di Oto. Era stato fin troppo benevolo e questo non poteva che significare una cosa, aveva architettato tutto per far in modo che il nebbioso prendesse il suo posto e saldasse il suo debito; cercare di ribellarsi a tale decisione era del tutto inutile...


    L'entrata all'Hungry bug fu meno traumatica di quanto l'Amministratore aveva fatto pensare, descrivendo la padrona del locare come un tipino particolare. Dopo la sua entrata dinamica all'amministratore venne chiesto di far silenzio da una donna che, amorevolemente, poggiava una coperta sulle spalle di una donna dormiente su un tavolo. La stessa donna si avvicinò ai due chiedendo loro di seguirli in un altra stanza, la donna doveva essere la madre della locandiera.

    Una volta in dispiarte lo Yakushi, il cui nome era Febh, iniziò a spiegare la situazione « Il mio amico qua starà a Oto per qualche tempo...» - Vero - « e si è gentilmente offerto di lavorare per te al mio posto, così da finire di pagare il mio debito » - Ehhh???? Il tuo debito ma che sei pazzo maledetto otese del cazzo!- « Quindi puoi pure tenerlo al minimo salariale, lasciargli vitto e alloggio e nel mentre avrai piena potestà sui suoi possedimenti! » - Merda Merda Merda!!!! Lo aveva fottuto e senza un minimo di preliminari erotici. Akimaru rimase allibito dalla falsità e dall'opportunismo del ninja di Oto; lo prese in disparte chiedendo gentilmente un po' di tempo alla donna per poter conferire col suo Amico « Ma...ma...ma...che cavolo ti è saltato in mente??? Ripagare un tuo debito? E a quanto ammonterebbe? » A quelle domande non ebbe risposta se non un « Qualche problema...Reiji? » Il modo in cui marcò quel nome fece capire al kiriano che non poteva nulla, l'otese lo teneva per le palle.
    Mi ha incastrato! pensò sconvolto il genin di Kiri alle parole dell'Amministratore di Oto. Era stato fin troppo benevolo e questo non poteva che significare una cosa, aveva architettato tutto per far in modo che il nebbioso prendesse il suo posto e saldasse il suo debito; cercare di ribellarsi a tale decisione era del tutto inutile.
    Si voltò verso la madre della locandiera e, senza far trasparire il suo disagio si presentò, tanto ormai non aveva scelta. « Salve, il mio nome è Reiji Masamune e sono un amico di vecchia data di Febh. Starò qui per un mese e quindi avevo pensato di lavorare un po' per mantenermi. Sempre che non ci siano problemi. » Ma i problemi c'erano ed erano anche grossi.

     
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  4. Roronoa™
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    Yotsuki Affamato.



    Da bravo cuoco e uomo di casa quel giorno fui colpito da una strana crisi di fornello, ovvero, non avevo voglia di cucinare. Il bello è che avevo anche fame.
    Non essendoci mia madre, a cui delegare l'incarico, colsi al volo l'occasione per riempire lo stomaco in quella che doveva essere l'unica taverna accogliente del villaggio, o almeno così speravo, essendo il sottoscritto un amante dei posti tranquilli e silenziosi.


    Armato di una sola sciarpa mi maledii per non essermi procurato un altro paio di indumenti. Non andavo mica nudo, ma dei guanti e un cappuccio non avrebbero di certo guastato la mia salute. Come sempre , da amante dell'Estate, avevo sottovalutato l'Inverno. Il gelido vento minaccioso che soffiava da Nord torturava la mia pallida pelle.
    Domani ho la febbre sicuro. Pensai,abbassando lo sguardo e aumentando la velocità di marcia. Lo stomaco brontolava ma ero quasi arrivato, così strinsi i denti cercando di ignorare il lamento del mio organismo.
    Giunto nel bosco , secondo me, che riassumeva in maniera perfetta il significato del silenzio il mio sguardo si posizionò su ogni albero e dettaglio di quel luogo che rispecchiava in maniera perfetta Oto.
    Mille pensieri percorsero la mia mente, proprio nel momento in cui rischiai di cadere a terra per il ghiaccio formatosi sulla superficie di quel sentiero che fra non molto mi avrebbe recato a destinazione.
    Odiavo l'acqua e sue trasformazioni.

    Mi ritrovai di fronte ad una bizzarra entrata costituita da un cancello irto di appuntiti aculei, con statue mostruose che fissavano il sottoscritto con sguardo minaccioso dal tetto dell'edificio.
    Tutto sommato è un bel posto dai...anche lo immaginavo più ...delicato.
    Aprii la pesante porta d'ingresso facendo forza sulla parte centrale di quest'ultima con la mano destra , in cui erano stati forgiati serpenti di vario tipo.
    Dall'interno un vento caldo investì il mio viso e ciò mi rese alquanto felice. Di fuori la colonnina di mercurio indicava quasi zero gradi. Con passo deciso, senza fermarmi ad ammirare inutilmente l'arredamento dell'Hungry Bug, mi avvicinai al bancone sedendomi su uno dei tanti sgabelli alti lì posti. Oltre ad una giovane donna dormiente, con la testa appoggiata sulla superficie liscia del piano, con una coperta sulle spalle, udii delle voci e subito mi resi conto di alcuni shinobi a qualche metro da me, che comunque non vedevo. Meglio non andare affamati in missione . Pensai.

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    Senza attendere nè disturbare la donna che si concedeva un buon riposo presi il menù lì vicino e iniziai a consultarlo.


     
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  5. Akimaru Tokugawa
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    V per Vendetta
    Ad ogni Inculata corrisponde un'altra Inculata uguale e Contraria


    « Pazzia...? Questa è S....a!!! »


    Dopo essersi presentato il Genin di Kiri, amareggiato e sconfitto abbassò lo sguardo aspettando qualche risposta, sperando che il discorso andasse avanti in fretta. Era stanco e aveva bisogno di lavorare, cosa doveva aspettare più? Che la padrona si svegliasse? Non aveva molto tempo da perdere, aveva solo un mese di tempo ed ogni momento era indispensabile.

    Un tintinnio richiamò la sua attenzione, seguito dal cigolio della porta d'ingresso del locale; tendendo l'orecchio potè sentire dei passi, ma nessuna voce ad accompagnarli. Tese l'orecchio per cercare di capire se non fosse solo frutto della sua immaginazione, ma non lo era. Allora senza aspettare oltre prese di nuovo la parola « E' arrivato un cliente, se permette vorrei iniziare subito, così da non perder tempo e denaro. » disse alla premurosa donna e, senza attender risposta si diresse verso il bancone dove, come aveva immaginato, c'era un ragazzo ad aspettare, seduto a fianco della irascibile padrona del locale. Così addormentata non sembrava esser tanto irascibile, ma il genin preferì non svegliarla per evitare che succedessero ulteriori casini.

    Arrivato al bancone appoggiò le mani su di esso e chiese a voce bassa « Salve, posso servirle qualcosa? ». Col tipico tono di un oste cortese il genin si propose di iniziare bene quel primo giorno, o almeno queste erano le sue idee iniziali. Qualunque cosa però avesse chiesto il cliente Akimaru sarebbe rimasto interdetto. Avrebbe preso il menù sconvolto, ascoltando la richiesta del cliente; ad Oto le pietanze erano strane e Nikaido, la ragazza dormiente, aveva l'abitudine di cacciare sul momento le prede, creando pietanze disgustose, almeno al pensiero. Un po' indeciso e titubante Akimaru fece l'unica cosa che gli venne in mente. Prese una brocca d'acqua e la riempì fino all'orlo, posandola sul tavolo, poi rivolgendosi verso il cliente avrebbe detto « Forse è meglio se ti sposti un po' di lato. » sussurrando.

    Prese la brocca, passando il bancone per mettersi di lato alla donna che dormiva. Con un unica posizione delle mani effettuò l'Henge trasformandosi nell'amministratore dal nome sconosciuto. Espirò a fondo e poi versò la caraffa sulla donna che dormiva, per poi appoggiarla rapidamente. Avrebbe aspettato che la donna si svegliasse di soprassalto, giusto in tempo per vedere il volto del falso amministratore. Se la donna era irascibile quanto detto, si sarebbe svegliata urlando non poco. Akimaru avrebbe aspettato che la giovane vedesse per un attimo la figura dello shinobi di Oto per poi, nascondendo le mani sotto il mantello, effettuare di nuovo l'Henge, per trasformarsi in uno sgabello, identico a quello dei banconi ma riverso a terra. Se gli altri avessero sentito le urla di certo sarebbero accorsi e da li sarebbe iniziato il divertimento.

     
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    Nella vita di un ninja non sempre accade quello che si si aspetta. Ad Oto questa frase è ancora più vera, se possibile.. Tutto si aspettava Febh tranne che trovare Nikaido addormentata e una perfetta sconosciuta che la accudiva. Certo che in due settimane possono cabiare tantissime cose...

    Ehm...scusi signorina...ma lei chi è? Chiese, effettivamente incuriosito. Comunque quella tizia sembrava perfettamente a suo agio nel locale, quindi riferì comunque. E a quanto pareva la transazione era andata a buon fine. Intanto il kiriano sembrava averla presa con filosofia, e voleva darsi subito da fare. Magari col nuovo cliente appena entrato...

    Beh..il ragazzo è volenteroso... ma torniamo a noi...quando...uhm...da quanto tempo è qui? Chiese al suo interlocutore. Ma non gli sfuggì la scena che si stava consumando al bancone! Vide tutto, ma non fece in tempo a intervenire...dunque Nikaido si sarebbe beccata l'acqua...e avrebbe sicuramente visto Febh per un istante...seguito poi da uno sgabello.

    Ok...ti sei appena procurato un nemico per la vita, ragazzino. Socchiuse gli occhi, lasciando che la minaccia trasudasse con violenza. Quale che fosse la reazione di Nikaido, Febh avrebbe intimato alla lucertola (che il kiriano aveva ancora sulla testa...e che dunque risultava seduta sullo sgabello) Ssallouie! Mordi! Quella ovviamente obbedì, prendendo il tutto come un grande gioco. Forse sarebbe stato abbastanza per spezzare la Henge, ma in ogni caso, lo Yakushi corse a sua volta ai ripari...trasformandosi in "Reiji"...
     
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  7. Nikaido the Bloody
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    La figura sconosciuta rispose con una certa sorpresa alla domanda di Febh, dicendogli:

    "Oh, ma la mia bambina non vi ha mai parlato di me...?
    Ad ogni modo, ne deduco che ho ancora molto da imparare riguardo alla tecnica della trasformazione, non riesco mai ad assumere un aspetto molto virile e mi scambiano sempre per una ragazza..."


    E lasciò cadere il discorso sino a quando non si furono seduti e Reiji, o almeno così lo aveva chiamato Febh, decise di mostrarsi volenteroso e d'andare a prendere le ordinazioni per il nuovo cliente, tuttavia era indispensabile che vi fosse Nikaido in cucina vista l'eccentricità del menù.
    Cercando di chiudere velocemente la discussione per andarla a svegliare con garbo, visto che la sua bambina sapeva essere molto irritabile appena svegliata, rispose a Febh:

    "Dunque...io sono una sorta di padre adottivo per Nikaido e di conseguenza, si può dire che io sia qui da ben prima dell'apertura del locale..."

    Tuttavia, dovette interrompersi dopo aver udito una colorita e ben poco femminile imprecazione alle sue spalle.

    Tornando a poco prima...



    Nikaido aveva passato gli ultimi giorni a sgobbare come una danata, il locale era ben avviato e redditizio, tuttavia, sino a quel momentoaveva fatto uso di manodopera non sottopagata, ma letteralmente gratuita grazie ai vari accordi con la sua vecchia Sensei, Ogen Yakushi.
    Ed era così che con l'inspiegata sparizione di Febh e la morte di Yari, si fosse ritrovata senza aiutanti quando oramai era ben diffusa la voce che la descriveva come una pessima datrice di lavoro, violenta e schiavista.
    Ma con caparbietà, Nikaido aveva deciso di continuare da sola sino a quando per sua fortuna, non venne a farle visita il suo padre adottivo, il quale era stato informato dai ratti della sua situazione.
    Questo soprattutto perchè molti di quei ratti odiavano essere evocati per aiutarla nel lavoro e fù così che quell'uomo venne alla locanda ad aiutarla, mettendole una coperta sulle spalle poco prima dell'arrivo di Febh e Reiji per permetterle di riposare un poco.

    Nikaido aveva persino cominciato a sognare, la vicinanza del padre adottivo le ricordò i primi tempi che lo incontrò, un signore dai tratti effemminati che da bambina le chiese cosa ci facesse davanti alla discarica, inizialmente aveva avuto paura della sua pelle chiara e degli occhi rossi, ma poi, la sua voce calda e rassicurante le aveva permesso di superare i timori iniziali, sino a quando scoprì che...

    Improvvisamente, Nikaido sentì un grande freddo e tirandosi in piedi di scatto si guardò intorno, scorgendo per un istante la figura di Febh...colui che l'aveva lasciata a lavorare da sola per tutto quel tempo e che probabilmente, era dietro a quello scherzo di pessimo gusto visto che una delle sue stupide lucertole si trovava sullo sgabello vicino e lui la incitava a morderla.
    Urlando qualcosa di troppo indelicato perchè io lo scriva, la donna afferrò lo sgabello sul quale si trovava la lucertola e lo scagliò verso Febh che pur trasformandosi in Reiji, venne smascherato dal suo padre adottivo che mostrando un'espressione esterrefatta e scioccata gli chiese ad alta voce:

    "Ma signor Febh...perchè ha assunto l'aspetto di Reiji ed a proposito di Reiji, dovè finito quel ragazzo?"

    Tutti interrogativi che alla donna dissero due cose, innanzitutto, dov'era Febh ed in secondo luogo, che avesse un complice del quale ora avesse assunto l'aspetto.

    Peccato per il cliente che tuttavia, avrebbe potuto forse apprezzare le trasparenze offertegli dagli abiti fradici della locandiera alla quale il rossetto verde e l'ombretto viola cominciavano a colare.

    CITAZIONE
    Nikaido è un'energia Rossa dotata di una forza pari a 400 (Secondo il 3.5) e per la rabbia, scaglia lo sgabello (Reiji trasformato) verso Febh impastando Medio-Basso arrivando ad una forza pari a 500.

    La scheda di Nikaido risale a prima del 3.0, quindi abbiate pazienza se qualcosa stonasse con le regole attuali, cercherò di attenuare al massimo le discrepanze tra i vari regolamenti nei limiti del possibile se necessario.

    Ferite: Nessuna
    Riserva: 18/20 Bassi

     
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  8. Roronoa™
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    Rissa



    Il mio sguardo percorse tutte le pietanze riportate sul menù e più proseguivo più la mia espressione lasciava intravedere una sorta di disgusto.

    Estratto di sperma di lucertola di tuono..ma dove sono andato a finire?

    Alzai gli occhi al cielo per un aiuto divino o qualcosa di simile. Avevo troppa fame per andarmene, dovevo scegliere il piatto meno schifoso tra quelli elencati.
    Prima che potei scegliere udii alle mie spalle qualcuno giungere. I suoi passi erano lenti, doveva essere il proprietario della taverna o qualcuno che ci lavorava.
    Non mi voltai, con gli occhi puntati sul menù attesi la solida domanda tipica di ogni oste.

    CITAZIONE
    Salve, posso servirle qualcosa?

    Come non detto.
    Puntai i miei occhi verdi su di lui facendo scivolare il menù sul bancone, a qualche centimetro dalla sua mano sinistra.
    Il pasto meno disgustoso grazie.
    Non avevo avuto tempo per decidere e quindi decisi di dare carta bianca a quel ragazzo che per un attimo sembrò anch'esso disgustato dagli ingredienti lì riportati. Lo capivo, il mio stomaco aveva smesso di brontolare e forse questo era un bene, visto che avrei potuto svegliere la donna alla mia destra.
    Con le mani sotto al mento e il viso alzato spostai il mio sguardo verso quest'ultima.

    CITAZIONE
    « Forse è meglio se ti sposti un po' di lato. »

    Mi ricomposi, annuendo lievemente.

    Certamente, aspetti.

    Per non fare tanto rumore decisi di scendere direttamente dallo sgabello così da sedermi a qualche metro dalla ragazza che non volevo di certo disturbare.
    Si, io non volevo svegliarla, qualcuno invece , per scherzo, versò dell'acqua gelida contenuta nella brocca che il giovane teneva con la mano destra addosso all'ignara donna.
    Oh santo cielo. Pensai sconvolto, sperando che quest'ultima, ritornata nel mondo dei vivi, avesse preso lo scherzo per quello che era. Pesante si, ma non tale da distruggere una taverna o picchiare il primo che fosse passato. Ovvero io. Intanto il ragazzo aveva deciso di utilizzare la Henge due volte, trasformandosi prima in un ninja mai visto prima poi in uno sgabello , posizionandosi a terra.

    Geniale

    La mia espressione, con entrambi pugni chiusi appoggiati sotto al mento, era seria. Ero estraneo all'accaduto.
    La calma prima della tempesta. Ero sicuro che sarebbe esploso un macello, sennò perchè quel ragazzo aveva deciso di utilizzare due volte la Henge e scomparire dalla vista della donna? Subito dopo il disastro percepii con i miei cinque sensi allenati la presenza di un ninja alle mie spalle.
    Non diedi peso alle parole dell'uomo appena giunto , infatti, erano rivolte sicuramente al ninja che prima di eseguire lo scherzo avrebbe dovuto almeno servirmi. Sbuffai, e non mi spostai quando la donna, svegliata dal suo dolce dormire, scagliò uno sgabello , forse il ragazzo stesso, verso il probabile centro del locale.
    Rimasi immobile e solo per un momento mi voltai verso destra osservando con espressione fredda e distaccata la donna.


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  9. Akimaru Tokugawa
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    Cazzo
    Si era svegliata, alquanto infastidita dallo scherzo del genin che, comunque, divenne bersaglio della sua ira. Il ragazzo, trasformato in uno sgabello, venne scagliato contro il muro ritornando alla sua normale sembianza. Quello che lo stupì, una volta ripresosi dalla botta, fu di vedere se stesso in piedi accanto alla madre della donna furiosa. Che fosse solo morto, o la botta in testa gli aveva donato straordinarie capacità visive?
    Si rialzò velocemente una volta ricordatosi della situazione e, schiaritosi le idee, capì che l'altro ragazzo era Febh, l'amministratore. Gli si avvicinò, un po' dispiaciuto per l'accaduto, poi gli parlò.

    « Ho fatto una cazzata, vero? » sussurrò con tono sinceramente rammaricato « Ed io che volevo solo fartela pagare pagare per lo scherzo fattomi... » guardò ancora l'amministratore « Ci penso io... » affermò per poi rivolgersi alla donna dagli abiti ormai trasparenti. « Mi spiace, non volevo svegliarti in questo modo, volevo solo che tu dessi a posto mio una bella lezione a lui » disse indicando l'altro ragazzo, ma senza dire il suo nome « ho sbagliato e pagherò, lavorerò per te e ripagherò il debito del signor Febh se lo permetti... »



    Forse era stata la botta in testa, forse aveva capito di aver sbagliato, tant'è che si scusò, conscio però del fatto che avrebbe attirato su di se tutta la rabbia della bella donna.


     
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    MA TI PARE CHE DICI CHI SON..?? OH-OH... Nikaido non solo lo aveva visto, ma aveva pure afferrato il falso sgabello, scaraventandolo con violenza in direzione dello Yakushi. A fronte della sorpresa, l'istinto ebbe la meglio sul comic relief, e Febh scartò lateralmente tanto in fretta da evitare del tutto lo sgabello umano, grazie a una piccola esplosione di chakra estremamente controllato.

    Il visitatore si sfracellò sul muro, ritornando normale con una nuvoletta di fumo, segno che la Henge era spezzata. Nikaido, isterica come pochi, era qualcosa che lo Yakushi non aveva alcuna voglia di affrontare, quindi sfoggiando un sorriso a settantasei denti si appiatttì sul muro, concentrandosi per raggiungere il massimo stadio dell'arte del perdono implorato.

    Ma a quanto sembrava il ragazzino che lo aveva messo nei guai si era ripreso abbastanza in fretta, e prese Tu non hai idea di quello che hai messo in moto...quella donna NON è umana.. Sibilò lo Yakushi, con evidente terrore su volto, mentre Nikaido verosimilmente si concentrava meglio sulla scena. Intanto il ragazzo diede subito del tu alla proprietaria della locanda, cercando di spiegarsi con una franchezza che era un filo disarmante.

    Febh era un pò troppo agitato per prendere nota sulla vendetta da prendersi, e poi non aveva idea di come la donna avrebbe reagito a tutto quello...

    E c'era ancora da chiarire chi fosse il travestito che faceva da padre/madre alla ragazza...
     
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  11. Nikaido the Bloody
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    Quando Febh cercò d'avvisare il suo compagno della pericolosità di Nikaido, si sarebbe ritrovato ad avere un brivido gelido scendergli lungo la schiena, perchè nonostante tutte le sue precauzioni, la donna sembrava averlo sentito (Sensi Perfetti - Udito+200%) e gli disse con un tono che aveva dell'inquietante:

    "Chi è che non sarebbe umana?"
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    Per poi fissarlo con odio, non le importava bene di chi fosse la colpa, sapeva solo che aveva una gran voglia di estrarre la sua arma e servire carne umana per quella sera, senza contare gli Yakushi potevano fornirne una riserva inesauribile.
    Intuendo le sue intenzioni, il pa-madre si avvicinò alla figlia, con tono incerto le disse:

    "Ehm, Nikaido?"
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    Alchè la donna si voltò dicendogli con un tono di voce più alto del normale:

    "Questa faccenda non ti riguarda!
    Piuttosto, c'è un cliente da servire..."


    Poi aggiunse portandosi la mano alla testa e chiudendo gli occhi come se le dolesse:

    ""...e quante volte ti ho detto d'assumere una forma più virile se vuoi sembrare un maschio?

    Ad ogni modo, nemmeno l'androgino genitore pensò fosse il caso di metterla in riga e così andò al tavolo al quale si era seduto Yotsuki, dicendogli:

    "Scusa il ritardo...cosa desidereresti mangiare?"

    Nel frattempo, Nikaido ascoltò ancora furente le parole del nuovo arrivato, i capellia ncora gocciolavano ed il trucco era colato creandole come delle lacrime violacee sotto gli occhi, sotto i suoi vestiti, si poteva vedere in trasparenza un reggiseno nero.
    Quando il ragazzo finì di parlare, la donna disse a dnti stretti:

    "Quindi...tu mi hai tirato addosso una secchiata d'acqua per errore per fare in modo che io gli dessi una bella lezione?"

    Mentre parlava, si avvicinò al ragazzo, sino a quando non poté guardarlo negli occhi:

    "Ma a quanto pare hai commesso un grosso errore di valutazione..."

    E senza preavviso, estrasse un kunai dalla fascia che portava alla vita e cercò di pugnalare Febh all'addome impastandovi un Medio-Basso in velocità (Velocità 400 > 500 / Potenza 400 + potenza 8), se vi fosse riuscita, avrebbe rigirato l'arma all'interno del corpo dello Yakushi, dicendo quasi con un sussurro al nuovo arrivato:

    "Vedi, io avevo già un conto in sospeso con lui..."

    Avrebbe quindi estratto l'arma dal corpo dello Yakushi per poi posizionarla di fronte al novellino per mostrargli la lama sanguinante:

    "Contento adesso?"

    Poi avrebbe stretto le dita a pugno attorno al manico del kunai per cercare di tirare un cazzotto al volto del pivello con l'impasto di Medio-Basso in potenza (Potenza 400 > 500 / Velocità 400), aggiungendo con un tono di voce più alto se vi fosse riuscita:

    "Io non prendo chiunque a lavorare qui!
    Se credi di potermi usare come strumento per una futile vendetta e di poter venire qui a lavorare come se niente fosse, allora mi sà che non hai tutte le rotelle a posto, senza considerare che anche come sgabello da lancio sei una schiappa.
    Quanto a te..."


    Rivolgendosi a Febh puntandolo con l'indice:

    "Se non vuoi più lavorare qui puoi anche andartene, preferisco pagare qualcuno che non mi abbandoni di punto in bianco piuttosto che aver ancora a che fare con te!"

    Poi si mise le mani sul fianco, dicendo maligna e canzonatoria:

    "Però sarai tu a dover riferire alla vecchia Ogen che dovrà trovare un altro modo per pagarmi...aggiungendo al debito il costo della tintoria."

    Il che lei sapeva essere fondamentalmente una condanna a morte per chiunque nella casa Yakushi o addirittura la causa di un fato peggiore della morte data la resistenza degli stessi.
    Lei lo sapeva perchè essendo stata sua allieva assieme a Reverie, aveva idea di come quella vecchia potesse punire delle persone non capaci di rigenerarsi, figurarsi i membri del suo stesso clan!

    Inutile dire che se non fosse andato lì di sua iniziativa ma vi avesse fatto andare Nikaido, gli sarebbe convenuto fuggire direttamente da Oto per guadagnare qulche kilometro di vantaggio sulla capoclan.

    CITAZIONE
    OT/ Post poco ispirato ed oddio che brutti i disegni che avevo fatto all'epoca...ad ogni modo ho lasciato ipotetiche sia l'azione in cui conficco il kunai dentro Febh che quella in cui tiro un pugno ad Akimaru, se deciderete di difendervi, interromperete le sue azioni.
    Per ovvie ragioni, sarà necessario che Febh posti per primo, conto molto sulla sua rigenerazione visto che và sempre in giro a dire che può sopravvivere anche da decapitato.

    Considerate che il kunai sia nella mano destra di Nikaido, posta di fronte a voi e quindi, Febh sarà alla sinistra di Akimaru.

    Il pa-madre servirà il pg di roronoa, se necessario, lo farò tornare sulla scena facendo conto che l'abbia già servito, sarebbe comprensibile se non stesse più seguendo il topic di gioco /OT

     
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    Febh si paralizzò come di colpo, sentendo un brivido freddo lungo la schiena che si muoveva perfettamente a ritmo con le parole di Nikaido. Beccato in pieno, se così si poteva dire. E pure fregato, perchè ora vai a calmarla quella. Abbozzando il più conciliante tra i falsi sorrisi terrorizzati, lo Yakushi si voltò. Prego? Squittì con voce forse un pò troppo acuta. No, no, devi aver sentito male..io..

    Ma quella manco lo sentiva, e dopo aver ringhiato al suo ambiguo genitore, si avvicinò a Febh e al Kiriano in visita, con un'aura di terrore intorno. Se la trovarono davanti. Bagnata, seminuda in trasparenza, con uno sguardo che avrebbe fatto scappare un morto e una chiara sensazione di pericolo tutto intorno. Ed ecco che, all'improvviso, tirò fuori un pugnale, aggredendo lo Yakushi con un rapidissimo affondo!

    E in quel lasso di tempo, lui ebbe tutto il tempo di vedersi un bel film mentale.

    In realtà il colpo non era tanto veloce da essere inevitabile, ed anzi, Febh avrebbe potuto fermarla facilmente, ma era decisamente paralizzato dalla paura. Paura di tutte le volte che Nikaido lo aveva fatto sgobbare come un mulo per pochi spiccioli (di cui comunque intascava la metà). Paura per le volte in cui Nikaido lo aveva inseguito con la sua gigantesca spada solo perchè aveva inavvertitamente dato fuoco alla cucina mentre preparava l'insatala. Paura per le volte in cui, con gli altri due impiegati, si rannicchiava in un angolo buio sperando che lei non li trovasse. Paura che Ogen lo prendesse a sberle se osava ribellarsi a Nikaido e mandare in fumo il loro accordo.

    Si ma...tutto sommato perchè doveva averne ancora paura? Lui era l'amministratore! Ed era un jonin! Ok, era il peggior amministratore che si fosse mai visto, ma di fatto era stato messo come toppa in un periodo di crisi, e contro la sua volontà, quindi era dura rimproverarglielo (o almeno questo si ripeteva lui durante dei fugaci e rari momenti di introspezione). Ma era pur sempre un Jonin! Non poteva continuare così! Non andava all'Hungry Bug da mesi per colpa di missioni varie e altri impegni, e a conti fatti senza quel peso si sentiva emotivamente molto più libero! Libero da un peso che non era una sua responsabilità!

    All'ultimo istante la lama si fermò, senza andare oltre le vesti. Senza cavare una sola goccia di sangue. Semplicemente puntando un dito, Febh aveva intrappolato il Kunai col chakra adesivo, a distanza, come solo lui sapeva fare [Controllo del Chakra - Esteso] No.

    Disse semplicemente, palesemente spaventato dal suo stesso gesto e dalle sue stesse parole. No. Stavolta no. Basta. Il debito è saldato! Non era vero, mancavano un bel pò di zeri al saldo finale...ma tutto sommato non era un SUO debito! Non erano affari suoi, lui era rimasto incastrato in quella situazione! Sostenne lo sguardo di Nikaido. Ri...ehm..rivoglio il foglio del debito. Deglutì..quasi incredulo di fronte a ciò che stava per dire. Pa..parlerò io alla Vecchia Ogen per tirarmene fuori!

    Ecco, l'aveva detto. E ora sarebbe cominciato l'inferno!
     
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  13. Nikaido the Bloody
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    Quando il kunai si fermò senza causare ferite, Nikaido rimase sorpresa e fissando negli occhi lo Yakushi, lesse in essi una pallida ombra di determinazione celata dal consueto timore che in genere le riservava.
    Mentre il Jonin parlava, lo sguardo della donna si fece via via più divertito e quest'ultima avvicinò pericolosamente il proprio volto a quello del ragazzo, dicendogli con un sorriso beffardo:

    "Non credevo che avresti mai trovato il coraggio di contrastarmi..."
    nikaido_e_febh_25



    E la donna portò la mano libera al torace dello Yakushi, carezzandolo dolcemente mentre la mano scorreva verso il basso-ventre.
    I loro volti in quel momento erano vicini e nonostante il trucco rovinato dall'acqua, non si poteva dire che il viso della donna non fosse gradevole e l'ampia scollatura metteva in evidenza i seni prosperosi tra i quali scivolavano ancora delle gocce d'acqua a catturare l'attenzione.
    Akimaru forse sarebbe arrossito di colpo a causa dell'intimità di quel momento al quale si ritrovava ad assistere, mentre la donna proseguì con la mano sino ai pressi dell'inguine dello Yakushi dicendogli con tono più sensuale:

    "...sai, non credevo che nel frattempo tu fossi diventato un uomo..."

    E portando la mano in prossimità dei genitali del Jonin, concluse sensualmente e con un sorriso indecifrabile:

    "...fammi controllare..."

    A quel punto, se non le fosse stato impedito, avrebbe stretto con forza i genitali dello Yakushi ed approfittando dell'effetto sorpresa avrebbe eseguito una tecnica decisamente rapida e letale, con la quale avrebbe tramutato il proprio braccio in un serpente e la stretta delle dita in quella di fauci ben affilate che minacciavano di strappare al povero Febh i propri attributi e la sua virilità.
    Chissà quanto gli ci sarebbe voluto a rigenerare un danno del genere.

    CITAZIONE
    Stretta della Serpe
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (Veloce+)
    L'utilizzatore può tramutare l’intero braccio in un serpente, permettendo di muoverlo come se non posseddesse articolazioni. La potenza del morso del serpente è 15 e la forza, per lo stritolamento/presa, sarà pari all'utilizzatore, incrementato di 2 tacche ogni slot di mantenimento, fino ad un massimo di +6. Sarà impossibile comporre seal durante l’esecuzione e mantenimento della tecnica. Il serpente avrà una dose di "Veleno dannoso Base" ogni round se posseduta l'abilità "conoscenza dei veleni".
    Dal grado Genin possono essere trasformati in serpi entrambe le braccia sfruttando uno slot tecnica base e raddoppiando il consumo.
    Tipo: Ninjutsu - Hebiton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio - Mantenimento: Basso)
    [Da studente in su]

     
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    Si sarebbe aspettato un vulcano in eruzione, o magari la comparsa di gigantesche mannaie, per non parlare di invasioni di cavallette, uragani in avvicinamento e tutta una serie di devastanti manifestazioni dell'ira di Nikaido, dopo quelle parole tanto ardite da sorprendere persino chi le aveva pronunciate. Ma di certo non si aspettava un subdolissimo approccio da gatta morta, peraltro rafforzato dall'infida e trasparentizzante acqua. Che poi, esisteva il termine "trasparentizzante"? Ma chissene, di fatto era l'acqua a svelare tutto!

    Quando lei gli sfiorò il petto, Febh sgranò gli occhi, deglutendo. Aveva provato la Nikaido furiosa, aveva provato la Nikaido manipolatrice, aveva provato la Nikaido vendicativa e pure quella gioviale....ma gli mancava la Nikaido seduttrice...e caspita se ci sapeva fare! Ehm, sai io non penso che sia una buona idea...c'è un sacco di ge..ehi..gente qui e... La mano di lei scivolava pericolosamente verso l'inguine, con notevole turbamento dello Yakushi

    Poi le parole di lei sul controllare furono un pò troppo per lui..estendendo un dito dell'altra mano scacciò lontano quella di Nikaido con la forza della repulsione, proprio mentre da questa emergevano delle fameliche serpi, alcune delle quali si aggrapparono alla sua coscia affondando i denti nella carne. AHI!! Era stato un attimo...il suo crescente imbarazzo di fronte a quella Nikaido dallo strano comportamento gli avevano salvato i gioielli (oddio, poteva sempre rigenerare, ma vuoi mettere la figuraccia?)

    Ma soprattutto, quel dolore, in quell'istante, gli fecero inconsciamente considerare Nikaido come un "nemico" o perlomeno un "avversario"...tanto che il suo corpo quasi agì da solo, emettendo abbastanza chakra repulsivo da staccare i denti delle serpi, ben inferiori alle sue possibilità [Viola+4 tacche], e poi cercando di afferrare anche l'altra mano libera della donna col suo chakra adesivo. Entro quaranta centimetri, poteva afferrare tutto quallo che voleva, non visto, e la sua velocità era nettamente superiore a quella di lei.

    Trattenendo la stretta sull'arma che aveva il Kunai, e cercando di afferrare l'altra, sempre in automatismo Febh proiettò il chakra dalla punta del piede in avanti, cercando di catturare allo stesso modo uno degli arti inferiori della kunoichi. Vista la distanza, non sarebbe stato difficile. Tutto questo in una frazione di secondo, tanto che lo Yakushi realizzòò esattamente quello che stava facendo solo dopo il tentativo di cattura. In ogni caso, se davvero ci fosse riuscito, ormai la frittata era fatta e con un gesto deciso delle braccia, complice la sua forza superiore, avrebbe cercato di riunire le mani di lei davanti al petto, come strette da catene invisibili.

    Febh deglutì ancora, con la sicurezza che, piano piano andava crescendo. Forse quell'approccio tanto anomalo da parte di Nikaido aveva sciolto qualcuno dei freni inibitori di Febh, o forse era solo cresciuto, almeno un pò, negli ultimi tempi. Senti..ehm..senti, io voglio solo quel dannato foglio. La vecchia ti pagherà comunque, in un modo o nell'altro... Non gli sembrava il caso di passare alla minaccia delle armi...anche perchè non era certo di averne il fegato...
     
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  15. Nikaido the Bloody
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    Nikaido rimase delusa dall'esito del proprio attacco, alla fine non era riuscita che a mordergli una coscia, una ferita da niente.
    E pensare che il suo fascino sembrava che stesse ottenendo gli effetti sperati ma evidentemente, lo Yakushi era un tipo estremamente timido e d'altronde, doveva esserci un motivo se non aveva mai sentito che si fosse fidanzato.

    Avrebbe potuto prendersi il tempo ed il gusto di dargli consigli amorosi se non fosse stato per il fatto che era troppo impegnata a resistere a quella stramba capacità di cui disponeva lo Yakushi, non riusciva a capire come facesse a bloccarla ed ora, la stava immobilizzando dalla distanza e non sembrava riuscire ad impedire che la sopraffacesse.

    La donna si ritrovò quindi con le mani giunte di fronte a sé ed una gamba immobilizzata dal chakra avversari, apparentemente inerme e la cosa per lei era piuttosto umiliante visto che era Febh a farle ciò ed a coronare il tutto, quell'idiota sembrava ancora spaventato da lei e forse la stava catturando dalla distanza per timore di toccarla.

    Assumendo un aria maliziosa disse in tutta risposta alla pavida richiesta del ragazzo:

    "Sai Febh, non credevo che ti piacessero certi giochetti..."

    In fondo a lei piacevano, tuttavia preferiva essere colei che legava piuttosto che la vittima del bondage.
    E dato che quella situazione non le piaceva, contò sul fatto di averlo confuso con le sue parole ed impastò rapidamente il chakra nei capelli che si trasformarono in spiedi e si diressero verso il volto dello Yakushi.

    L'area dell'impatto era limitata e di certo non l'avrebbero fermato, ma forse, quel trucchetto le avrebbe concesso di liberarsi dalla tecnica del ragazzo e riguadagnare così il controllo del proprio corpo.
    Tra le altre cose, i capelli non avrebbero danneggiato troppo l'interno del locale al contrario di altre tecniche e forse, le conveniva portare la cosa fuori per potersi chiarire per bene con quel verme che stava osando ribellarsi.

    CITAZIONE
    Mille Aculei – Kebari Senbon
    Villaggio: Generico Posizioni Magiche: Nessuna ( 0 )
    L'utilizzatore, tramite l'impasto di chakra nei capelli, potrà trasformarli in spiedi che verranno scagliati fino a 10 metri di distanza. L'area d'influenza dell'attacco avrà diametro pari a mezzo metro, mentre le potenzialità offensive sono pari a 25. Solitamente questo attacco viene utilizzato per prendere di sorpresa l'avversario.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: Medio)
    [Da studente in su]

     
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