Villa Mikawa

Residenza di Aloysius Diogenes

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  1. ~ Marcø
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    Villa Mikawa






    Non era proprio nel mio stile girare per Oto indossando il mantello del clan, attirammo un bel po' di attenzione, ma mi piacque. Non mi ero mai sentito così tanto vicino al clan. Ci stavamo recando a Villa Mikawa, in quanto Deveraux, dopo aver ascoltato il mio parere, aveva deciso che avremmo fatto visita al jonin otese. Sembrava che tenesse particolarmente in conto la mia opinione. Era da così tanto che non godevo della presenza di un amico, soprattutto non di un amico Yotsuki. Mi stavo facendo prendere dall'entusiasmo, anche se dall'esterno difficilmente qualcuno avrebbe potuto capirlo, per tutti questi avvenimenti. Senza contare che stavo per incontrare una vecchia conoscenza: Aloysius Mikawa, guardiano di un gate, un vero gigante, sia fisicamente che come ninja.
    Mentre cercavo di ricordare il nostro incontro alle mura di Oto, vidi la sua villa. Doveva avere una passione per le mura, vista la recinzione intorno alla sua abitazione, ma fortunatamente trovammo aperto il cancello in ferro. Percorrendo il viale che portava alla casa del Mikawa notai come ogni particolare era curato, sembrava che il tempo non scorresse per Villa Mikawa, forse grazie a delle recenti restaurazioni o ad una cura maniacale perpetrata nel tempo.
    Delle risate attirarono la mia attenzione, della gente festeggiava vicino ad un laghetto. Senza distrarmi proseguii, al fianco del mio compagno, fino ad incontrare due persone che non sembravano molto contente del compito assegnato loro che si presentarono come May e Finnian, rispettivamente domestica e giardiniere.

    « Buongiorno, potrebbe dir... »


    Non feci in tempo a parlare che la ragazza mi prese sottobraccio: aveva capito che volevamo discutere con Diogenes e ci stava accompagnando da loro. Non gradii come prese confidenza, ma cercai di ignorarla, non eravamo qui per provocare un battibecco. Se la domestica non aveva voglia di lavorare non era un problema mio.
    Camminando di buona lena arrivammo fino al maneggio, dove la ragazza ricominciò a parlare. Dalle sue parole capii quanto il jonin si sentisse al sicuro nella sua residenza, nella quale avrebbe fatto entrare anche il suo peggior nemico, parole di May. In ogni caso, il superiore della domestica pretendeva che ci fosse chiesta la nostra identità e il motivo della visita. Sperai che avesse ricevuto qualche addestramento, a prima vista non mi sembrava un ostacolo per eventuali malintenzionati. Anche se il vero ostacolo sarebbe stato il jonin che abitava all'interno della casa. Personalmente, anche se non avessi trovato problemi a superare la domestica, non avrei mai sfidato il padrone della villa. Mai.
    Prima di presentarmi guardai Deveraux, annuendo leggermente, volevo fargli capire che avrei detto la verità, anche se mi sembrava scontato.

    « Sono Daisuke Yotsuki, genin di Oto. Chiediamo di poter parlare con Aloysius »


    Non approfondii sul motivo della richiesta, lasciando la parola al mio compagno. Avrebbe scelto lui quanto dire alla domestica e, se fossi stato al posto suo, mi sarei fidato pienamente di chi aveva ottenuto la fiducia del Mikawa.
     
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