Villa Mikawa

Residenza di Aloysius Diogenes

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Roronoa™
        Like  
     
    .

    User deleted




    Durante l'attesa...







    Ascoltate le nostre presentazioni e lo scopo per cui eravamo lì, May ci accompagnò nella dimora del Colosso.
    Il suo "molto bene" suonò come "avete superato la prova". Di certo non potevo essere felice per cosi poco, ma se dovevo essere sincero ero curioso di conoscere le abilità della giovane!
    Chiederlo al Mikawa sarebbe stato un azzardo; per ora mi sarei tenuto dentro la mia curiosità.
    Speravo che Diogene fosse in casa. In caso contrario avrei raggiunto il Gate, non sarei tornato a casa senza nulla.

    Ormai giunti di fronte alla porta d'ingresso May estrasse una grossa e unica chiave dal suo stretto grembiule. La porta era stranamente chiusa secondo la domestica, forse il Mikawa era realmente in casa. Rimasi stupito quando disse che solitamente il Jonin si rinchiudeva in palestra per giorni interi.
    Per un attimo pensai di aver avuto un espressione abbastanza sconvolta.
    Mostruoso! Io in palestra massimo un pomeriggio.

    Nonostante l'impazienza, che occultavo perfettamente dietro al solito sorriso, feci caso a qualsiasi particolare.
    Nel caso dovevamo fuggire dalla dimora del Mikawa dovevo conoscere ogni singolo dettaglio. Dovevo essere pronto a qualsiasi evenienza, ma sopratutto dovevo abituarmi a quel modo di pensare. A Kumo ogni singolo cittadino sarebbe stato un potenziale pericolo.
    Dopo due giri il meccanismo della porta scattò.

    Entrati nell'abitazione fummo accecati dallo sfarzo della casa Mikawa.
    Anche io abitavo in una villa, anche abbastanza grande, ma all'interno oltre a mobili pregiati non avevo niente di così particolare.
    Non persi molto tempo ad "assaporare" il potere del Mikawa.
    Eravamo in una vasta sala con cinque porte ai lati.
    Ero concentrato e pronto! Ogni singolo dettaglio del progetto sembrava filare!
    Il mio obiettivo era anche quello di rafforzare il legame con il Jonin.
    Ero un ninja di Oto pronto a mettersi in gioco, sfruttando un viaggio che avrei comunque fatto.

    CITAZIONE
    " Potete attendere qui mentre io vado a cercare qualcuno. Volete del the? O magari qualcosa di più forte."

    - Niente grazie, sto bene così -

    Daisuke invece ne approfittò per un bel thè!

    Prese le ordinazioni May si congedò, sparendo dalla nostra vista.
    Con lo sguardo a terra attesi l'arrivo del Jonin.

    CITAZIONE
    « Non è la prima volta che incontro Aloysius. Una volta, tornando da un viaggio, fu lui a fermarmi al Gate, per accertarsi della mia identità. Sfortunatamente non potei farci conoscenza, visto che un ninja sconosciuto si presentò, chiedendo di parlare con lui. Te come lo hai conosciuto? Vorrei capire perché ti fidi così tanto di lui e perché pensi che sia stato lui a scrivere il biglietto.
    Ah, e mi spieghi come hai fatto ad ottenere uno di questi? »

    Alzai il capo, guardando Daisuke con un espressione abbastanza indecifrabile. Domande lecite, avrei dato risposta.

    - Ah se l'hai già incontrato molto meglio.- Mi schiarii la voce.
    - Ho avuto il suo nome durante il corso Genin che ho svolto in qualità di sensei. Dopo un conflitto con alcuni ninja ne interrogai uno tramite jutsu ed ebbi il nome del Mikawa. - Perchè interrogavo qualsiasi shinobi da me sconfitto? Per ottenere risposte riguardo l'assassinio di mio padre, ucciso all'East Gate. Se ora ero interessato al viaggio verso Kumo, mio padre era comunque il chiodo fisso nel mio cervello.
    - Andai al Gate dove lui lavora e feci alcune affermazioni abbastanza pericolose ma vere. Dopo un po' di resistenza il Mikawa si è lasciato andare a considerazioni pesanti ed approfondite, tipiche del suo grado.
    Perchè mi fidavo di lui? Bella domanda.
    - Non mi fido ciecamente di lui... sò solo che la pensa quasi come me, e quindi essendo di alto grado voglio confrontarmi con lui. - Feci una pausa, per poi aggiungere. - Il mio punto di vista può essere considerato quasi anti accademico. Parlarne con altri ninja può costarmi caro. - Cercai di sorridere, ma ci riuscii a malapena.

    - Sul biglietto non ho la certezza che sia stato a lui a scriverlo - Pronunciate queste parole presi in mano il mio mantello.
    Lì c'era molto da dire!

    - Ho ricevuto questo mantello dopo aver addestrato due neo Genin del nostro clan. - Fui sincero con lui.
    - Non è molto come servizio svolto, ma all'interno di esso sono un po' raccomandato. Mio padre è stato ucciso durante l'assalto all'East Gate e quindi, essendo cresciuto nel quartier generale, mi hanno preso tutti in simpatia.- Descrissi in quel modo la mia infanzia. Fu un capitolo della mia vita di cui non andavo molto fiero, e che volevo dimenticare alla svelta.
    - Faccio pena un po' a tutti forse - Dissi quasi ridendo.
    Volevo rendere meno drammatico e triste l'ambiente.

    Dopo qualche secondo di silenzio mi sarei rivolto a Daisuke:

    - Ma quanto è grande questa casa? Ormai May è arrivata a Konoha a prenderti il thè - Risi di gusto, immaginando la scena! Nonostante la risata qualche sospetto iniziai ad averlo.













     
    .
392 replies since 2/11/2007, 23:19   12226 views
  Share  
.