Villa Mikawa

Residenza di Aloysius Diogenes

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  1. Roronoa™
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    L'Inferno è in Terra.

    Villaggio del Suono - Villa Mikawa





    CITAZIONE
    " Se vuoi salva la vita del tuo compagno, fermo li. "

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    Una voce tenebrosa echeggiò nella sala in cui ero riuscito finalmente ad accedere.
    C'era qualcuno alle mie spalle.
    Ero entrato nell'edificio con le braccia a difesa del corpo proprio per evitare brutte sorprese.
    L'uomo era dietro di me ed era stato più furbo del sottoscritto.

    Sentii la gola chiudersi, le spalle tremare e un brivido percorrere la mia schiena sudata.
    Il cuore iniziò a battere all'impazzata.
    Iniziai a respirare a fatica, non solo, stanche e ferite le mie mani avevano iniziato inspiegabilmente a tremare.

    Perchè?

    Il suo urlo privò le gambe della loro forza.
    Le ginocchia impattarono violentemente contro il pavimento.

    Conoscevo quella voce.
    Mi voltai terrorizzato.

    Nell'oscurità fuoriuscì il Colosso, insieme a Daisuke, stretto tra il possente braccio e il roccioso petto del Mikawa.
    Era nudo, senza forze, con gli occhi semichiusi.
    Come era riuscito a recuperare il suo corpo?
    Ero sconvolto, paralizzato dalla paura.

    I miei occhi intravidero dieci, quindici ninja radunati nella sala.
    Erano disposti a semicerchio.

    Ero accerchiato.


    CITAZIONE
    " Davvero pensavi che avrei scomodato tutti i miei uomini per addestrare due anonimi genin per bontà di cuore? Patetico. Già ho preso molte informazioni da questo qui...ora è il tuo turno! Voglio tutte le informazioni sul clan Yotsuki, il numero di componenti, gli oggetti e le tecniche segrete del clan. Tutto. Se non me le darai di tua spontanea volontà estorcerò queste informazioni direttamente dalla tua mente, dopo averti torturato e estrapolato i tuoi geni muahmuahmuah. "

    Fu peggio di una pugnalata al cuore.
    I ninja iniziarono ad avvicinarsi minacciosamente.

    Le mie labbra erano incollate l'una con l'altra.
    Stava veramente chiedendo ad un semplice Genin le tecniche segrete del suo clan?
    C'era qualcosa di strano, ma non solo nelle parole del Mikawa.

    Daisuke prese parola.

    CITAZIONE
    " Digli tutto Deveraux, si prenderà comunque queste informazioni...magari tu puoi salvarti. "

    Scrollai il capo, puntando il mio sguardo sulle figure in avvicinamento.
    La sua voce mi apparve diversa, ma non così tanto da insospettirmi.

    Sarei stato torturato?

    La luce nei miei occhi si spense.

    .... Il mio compito è quello di proteggere i cittadini di Oto...
    ....sotto false spoglie e con nomi inventati io e Daisuke raggiungeremo Kumo...
    ....se volete proseguire per questa strada sappiate che i miei metodi non sono convenzionali....vedremo se sopravviverete ...
    ....il vostro cervello a ragionare razionalmente anche in situazioni critiche.....



    Ripresi vigore.

    .....benvenuti all'inferno. le vostre vite ora mi appartengono....
    ... Benvenuti, io sono Anteras....
    ...Oh, peccato...dovreste rispondere alle mie domande...
    ....Il gioco di numeri e lettere, poi, ha semplicemente dimostrato che avete sempre fatto i vostri compitini in accademia......



    Fu abbastanza.
    Tremavo come prima, ma la mia espressione era cambiata, conscio dell'ennesimo probabile spettacolino creato ad arte per testare le mie capacità, ma non potendo limitarmi alla sola consapevolezza di ciò, iniziai a cercare qualcosa come prova della mia tesi.
    Mi guardai intorno.
    Gli uomini erano ormai vicini.
    Sentii lo stomaco contorcersi.

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    I miei occhi stanchi si posarono su quelli del Jonin, poi su quelli chiusi di Daisuke.
    Seguii tutti i lineamenti del suo corpo muscoloso, dal collo al petto, fino alle gambe, e fu lì che ebbi l'illuminazione.

    Nella pineta il mio compagno era stato ferito sulla coscia sinistra da uno shuriken, ma colui che veniva stretto dal Colosso non aveva nessun taglio nè cicatrice.
    A parlarmi non era stato lo Yotsuki.
    Il mio sguardo si spostò sul Colosso.

    Daisuke aveva una ferita sulla gamba sinistra. Dissi, con voce tremolante.
    Per qualche strano motivo non riuscivo ad esternare la mia soddisfazione.
    Avevo trovato le risposte che cercavo, ma quella strana paura non se ne andava, opprimeva il mio animo con la stessa intensità di qualche secondo prima.
    Non avevo nulla da temere ora, o meglio, niente di così diverso da ciò che avevo affrontato all'interno della pineta.

    C'era una sola risposta a tutto ciò.

    E probabilmente sono sotto effetto di un genjutsu.
    Mormorai, rimanendo in ginocchio.



     
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