Villa Mikawa

Residenza di Aloysius Diogenes

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  1. Skylineeez
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    Prologo : Accesso alle mura Mamma e papà erano davanti a me, continuavano a girare attorno al carro con molta preoccupazione, non sembravano affatto tranquilli, eppure mi avevano detto che saremmo andati a fare un viaggetto dopo tutto quel tempo che non si facevano vedere. Io ero abbastanza contento di passare qualche giorno con loro, erano mesi che non li vedevano. I lunghi tempi dell'abbandono nelle strade di Suna sembravano ormai tempo passato, speravo la mia piccola famiglia potesse finalmente riappacificarsi.
    Attorno a noi regnava un silenzio strano, non si sentivano nemmeno i rumori degli animali, e la sensazione di essere osservati era particolarmente intensa. D'un tratto il meccanismo dell'enorme portone davanti a noi ruppe quell'angosciante silenzio. I miei genitori sussultarono, e si strinsero uno accanto all'altro, mentre una figura si avvicinava per farci entrare. Disse pochissime parole, che non riuscì nemmeno a captare. Ed i miei genitori mi presero dal carro di forza e mi fecero scendere a terra.


    Mamma dove andiamo ?

    Chiesi con naturalezza. Lei mi rispose di tutto punto con un veloce schiaffone sul viso, seguito da un gesto abbastanza eloquente: si porto il dito alla bocca, per farmi segno di tacere. Aveva gli occhi sbarrati, sembrava impietrita. A me non sembrava di aver fatto nulla di male, ma questo posto non mi piaceva molto. Non capivo come mai tutto questo silenzio, sembrava stessimo andando in qualche luogo segreto. Capì che per i miei genitori quel posto sembrava importante, e cercai di comportarmi in maniera esemplare. Avevo moltissime cose da raccontare, tra cui le mie disavventure a Kiri con quello strano tizio che mi aveva portato nella sua macelleria. Ma sembrava che i miei genitori non fossero pronti a sentirle in questo momento, avrei dovuto attendere. Magari era tutto un piano della mia mamma per farmi una sorpresa. Seguimmo la figura che ci aveva invitato a entrare all'interno del villaggio prima, e poco fuori verso la campagna dopo. Giunti davanti ad un cancello ci disse di andare fino in fondo al viale. Non aggiunse nessun'altra parole, e ci continuò a fissare con uno sguardo severo.


    Se è una sorpresa recitano molto bene.

    Pensai mentre i miei genitori avanzavano, ed io con loro, verso la fine del vialetto. La villa davanti a noi si presentava quasi abbandonata, l'edere saliva buona parte dei suoi muri, ed un orologio ormai non più funzionante sembrava quasi volersi staccare da quella costruzione. In realtà quel luogo dava una sensazione particolare, forse avrei dovuto avere paura, ma in un certo senso mi incuriosiva per la sua stranezza. Mia mamma mi prese forte la mano, e sentì che tremava come una foglia. Salimmo la doppia scala che portava davanti all'ingresso principale, i miei genitori stavano attenti addirittura a non fare rumore camminando. Qualunque posto fosse doveva esserci qualcuno di molto importante, i miei sembravano volerlo quasi compiacere. Strano per un albergatore, generalmente è il cliente a dover essere lusingato. Per un attimo pensai che forse non stavamo andando in vacanza, ma ne rimasi speranzoso.
    Rimanemmo li, in attesa di qualche novità. Non c'era nessuno attorno a noi, ma non riuscivo nemmeno a pensare di non essere osservato. Che strano.
     
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392 replies since 2/11/2007, 23:19   12253 views
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