Villa Mikawa

Residenza di Aloysius Diogenes

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  1. Roronoa™
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    Villa Mikawa pt. 2

    Villaggio del Suono pt. 0




    Aveva avuto modo di riflettere sull'indovinello, su quelle brevi frasi da cui un abile ninja avrebbe dovuto carpire un luogo e una data d'incontro, tentativo in cui Deveraux e Daisuke si erano cimentati con buoni risultati.
    Era stato ideato e scritto dal Mikawa, lo aveva confessato egli stesso durante il loro incontro, nella vasta biblioteca del Garth in cui i due Genin avevano rivelato il loro piano per recarsi a Kumo e apprendere in segreto la vera arte del fulmine.
    Durante le indagini sull'attentato che aveva sconvolto Oto, si era scoperto che quell'indovinello era stato il messaggio con cui Yashimata, Nukenin di Kiri e ora Capo degli Alba, aveva radunato il piccolo team d'azione, Gouken e Hisagi.


    A distanza di mesi, Deveraux rifiutava di credere che l'unico sensei che lo aveva realmente reso più forte fosse l'artefice o un complice di quell'attacco. Non poteva essere, non solo perchè il Yotsuki si fidava ciecamente di lui, ma anche perchè il Colosso era uno dei Jonin su cui Oto faceva più affidamento.

    Si stava recando a Villa Mikawa, senza paura nè rabbia.
    Perchè avere paura? In qualità di suo ex-allievo, Deveraux cercava solo risposte. Non muoveva nessuna accusa, anzi, era convinto che tutta quella storia fosse una semplice e pura coincidenza: un traditore di Kiri aveva rubato l'indovinello ideato dal Mikawa per compiere i suoi loschi affari.
    Se così fosse stato, si sarebbe aperto un altro problema: la sicurezza del villaggio.

    A spingerlo tra le possenti braccia del Mikawa vi era una terza questione, personale. Era diventato Guardiano e necessitava per il bene del villaggio di maggior potere o esperienza. Forse il Garth aveva qualcosa in serbo per lui, una missione di infiltrazione o qualcos'altro.


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    Se l'enorme cancello in ferro battuto fosse stato aperto, Deveraux avrebbe varcato la soglia della Villa. Alla vista dell'enorme giardino e del lungo viale, inevitabilmente la mente del Chunin sarebbe andata a pescare i ricordi del suo addestramento.

    Con un bel sorriso stampato in viso, Deveraux avrebbe salutato chiunque avesse incontrato, chiedendo di Aloysius.
    Sotto al suo lungo abito nero, il bastone di Sun Wukong risplendeva di luce dorata.
     
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