Villa Mikawa

Residenza di Aloysius Diogenes

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  1. leopolis
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    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    Non appena cercai di bussare al portone dell'immensa villa e poco dopo che mi aspettavo che ad aprirmi fosse un maggiordomo, o qualcosa del genere, sentii chiara una voce dietro alle mie spalle. Una voce abbastanza particolare: considerando le mie capacità nel riconoscere le voci ero sicuro di non averne mai sentite di simili prima. - "Huh?" - Mi girai rapidamente intravedendo un tizio estremamente magro, con una pelle molto grigia e dai capelli bianchi. Sulle spalle portava una pila di 7 cadaveri e, come me, sembrava voler accedere alla villa del Kokage. Non prestai moltissima attenzione a tutto ciò che riguardava i corpi veri e propri: di tutto questo m'interessava decisamente poco. Ascoltai comunque la sua replica guardandolo in un modo freddo e particolarmente calcolatore. - «Se ti sono tra i piedi, allora puoi girarti e intraprendere un'altra strada,» - tagliai secco.

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    Salvo poi fare un accenno alla pila di cadaveri che si portava dietro. - «E portati via anche loro, che sono antigienici. » – In ogni caso il tizio strano bussò senza che ci fu alcuno ad aprirci. - «Ma mi hai sentito?» – Chiesi un po' dubbioso. Eppure ero stato chiaro nelle mie parole. In ogni caso, il tizio pensò bene di arrabbiarsi e di scaricarmi tutti i cadaveri. Ovviamente, la mia risposta era scontata: - «No, non li prendo,» – tagliai secco seriamente intenzionato a lasciarli li vicino al portone della Villa. Per questo, non appena mi lanciò quei corpi, mi spostai apposta all'indietro per non prenderli. Cascarono, quindi, tutti quanti al terreno mentre io li osservavo divertito. Un attimo dopo sparì mentre io gli guardavo dietro. Dove sparì? Questo non lo avevo capito bene, ma forse era in una qualche specie di pozza strana. - «Mmmmmh... che gentaglia...» – sussurrai quando la porta si aprì facendomi guardare in faccia a un tipico maggiordomo. Per giunta, quello che guardavo io sembrava anche abbastanza preoccupato dal vedere un ammasso di corpi davanti all'entrata nella Villa. - «Rotolo di richiamo?» – chiesi guardando i cadaveri e poi pulendomi dalla polvere le spalle con un tipico gesto di colui che era appena arrivato da un'operazione di pulizia. - «Ah no... no-no... non sono miei quei corpi... Li ha portati un tizio molto magro con dei capelli bianchi, li ha gettati qui e poi è scappato,» – dissi facendo il chiaro cenno che non avrei fatto proprio nulla lasciando piuttosto quei corpi la davanti. Poi, però, capii che difficilmente il Kokage avrebbe apprezzato quel mio gesto. - «Evvabene,» – dissi allungando la mano per prendere il rotolo. Usando la Tecnica del Richiamo avrei quindi sistemato tutti quei cadaveri nel rotolo che mi aveva appena dato il maggiordomo. Il rotolo, invece, lo avrei situato in bella vista, proprio vicino alla porta. Solo dopo potei finalmente ammirare il Palazzo di Diogene, il Kokage, che sembrava una vera e propria dimora reale in confronto a ciò che erano le casette in cui abitavano i plebei del caso. - «Però... naviga nel lusso il Kokage,» – dissi con un tono di chiaro rimprovero: per i miei gusti il Capovillaggio doveva essere spartano, ma capivo anche coloro che amavano il lusso. Specialmente se se lo erano guadagnato con la fatica e il sudore e non con le truffe e l'illegalità. Da dove provenivano i soldi che erano stati usati per quella Villa? Beh, era una bella domanda considerando il tutto. Camminai sfrontato, calmo, calcolatore come sempre nel mentre il mio sguardo si poggiava qui e lì cercando di cogliere i vari dettagli di quel luogo. Ovviamente ascoltai bene anche l'affermazione del maggiordomo. - «Il Kokage fa bene ad aver posizionato delle sentinelle nella Villa, » – dissi semplicemente per nulla sorpreso dal fatto di essere stato spiato. - «Se cade il Re, muore tutto il villaggio. » – Per quanto riguardava il chakra, scrollai semplicemente le spalle: - «Prima di venire qui ero un cacciatore di taglie e di cose strane nella mia vita né ho viste tantissime. Perciò un chakra malvagio, un nemico molto forte o tantissimo chakra non sono delle cose che mi spaventano signor maggiordomo. Anzi, il corpo di un nemico molto forte morto mi dà non solo molta soddisfazione, ma anche molti soldi» – dissi. - «In ogni caso la motivazione del suo ritardo è comprensibile. Non si crucci troppo.» – Infine giungemmo in una sala di dipinti e armature, in cui il lusso sembrava regnare sovrano. Ovviamente notai bene anche i tantissimi operai situati ovunque per la Villa, quasi come stessero eseguendo dei lavori di rinnovamento. - «Il lusso su altro lusso...» – sospirai cercando di non distare troppo dal maggiordomo. - «Di certo il Kokage sembra amare davvero tanto la guerra. La ama in ogni suo aspetto?» – chiesi al maggiordomo con uno sguardo particolarmente attento. In fin dei conti, se era vero che amava la guerra così tanto e la guerra, - ricordiamolo, - non è mai un bene, allora non era tanto diverso dai Cremisi.

    Mi fermai solo dopo al centro della stanza-museo guardando il maggiordomo. - «Non voglio farle alcuna domanda signor maggiordomo, considerando che difficilmente mi potrebbe dare delle risposte soddisfacenti. Nel mentre attendiamo, però, le posso chiedere la cortesia di portarmi del tè nero con un goccio di latte portato separatamente e un po' di limone fresco? Magari se ci fossero anche due biscottini al cioccolato glie ne sarei grato.» – Ovviamente, non potevo fare a meno di continuare a notare il contrasto tra il posto in cui mi trovavo e il luogo in cui mi ERO trovato: cielo e terra; fango e lusso. Se mi creava invidiava? No. Mi creava rabbia. D'altro canto, mi motivava anche a provare a guadagnare di più per costruirmi io stesso una dimora degna di quel nome.
    Anzi.
    Per costruire una dimora così per tutte le povere famiglie che abitavano a Oto.
    Notai i vari oggetti situati nella stanza e, tranne chiedermi quanti Ryo valessero, non prestai molta attenzione alla stessa. Mi sedetti semplicemente su di una poltrona, ma non accavallai le gambe: secondo il galateo era un gesto scortese per i maschietti. Ovviamente, tra tutti gli oggetti che vi si trovavano prestai una particolare attenzione alla katana. Fu bellissima. Tanto bella che interruppi il mio silenzio per rivolgermi al maggiordomo: - «Bell'arma. Posso provare a impugnarla?» – chiesi, in effetti eccitato dalla voglia di provare quella spada così insolita. Infine, notai anche il diario situato nella stanza. Da innumerevoli anni, però, avevo saputo che i diari erano delle cose molto intime e private. E ciò che non era mio, non andava toccato.





    Vitalità: 14 leggere
    Chakra: 60 bassi
    Chakra temporaneo: ///
    Equip.: Katana: 2/2 (nelle mani)
    Tonico di Recupero Medio: 2/2
    Tonico di Ripristino Medio: 2/2
    Shuriken Gigante: 1/1 (dietro la schiena)
    Veleno debilitante B2: 2 dosi su una katana, 2 sull'altra katana e 1 sul shuriken

    Status: ///

    Attese:

    Slot Azione:
    I – ///
    II – ///
    III – ///
    IV (Bonus Agilità) – ///

    Slot Difesa:
    I - ///
    II - ///
    III - ///

    Slot Tecnica:
    I – ///
    II – ///
    III (Bonus Intuito) – ///



    Slot Gratuito: ///
     
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392 replies since 2/11/2007, 23:19   12208 views
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