Villa MikawaResidenza di Aloysius Diogenes

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    IV



    Il piano sembrava aver senso. Quell'orologio sembrava il meccanismo che permetteva alla villa di restarsene ancora collegata al passato. Il perchè non era chiaro, ma non sembravano aver tempo di valutare per bene se si trattasse di una trappola o di un marchingegno necessario a continuare il loro piano. Chiunque avesse deciso di attaccare la villa poteva essere lì proprio per proteggere quel gingillo. E la decisione venne presa. Un lampo di luce per l'attivazione dell'orologio, e tutto si fece buio.


    Non le era chiaro dove si trovasse. Percepiva un flusso. Ma era tutto buio per poter vedere. Sentiva che, quel flusso simile ad acqua densa, la trascinava con sè, per portarla chissà dove. E si sentiva calma, incredibilmente calma. Se anche avesse voluto provare a dire qualcosa, non sarebbe uscito nulla dalla sua bocca. Sentiva inoltre uno strano senso di familiarità, e con essa inquietudine. Come se fosse già stata in quel posto. Come se vi fosse già fuggita.

    Non avrebbe saputo dire quanto tempo era passato. Non sembrava poi molto, ma chi poteva dirlo. la quiete eterna di quel posto venne scossa da un sussulto, che agitò il flusso, fino a bloccarlo. Non sapeva dove si trovava, ma sentiva che ciò che stava accadendo era profondamente innaturale. Nel flusso, ora agitatosi come un mare in tempesta, delle venature rossastre si diramavano in tutte le direzioni. Iniziò ad agitarsi, senza però aver la forza di muoversi. Non appena una di queste venature arrivò a toccarla, tutte le altre si riversarono a velocità incredibile al di sotto di lei, creando un cerchio luminoso in quel luogo oscuro. Si sentiva ansiosa a sufficienza da voler ansimare, ma non ne era in grado. Non si sentiva soffocare, ma le mancava il respiro. La luce attirò una presenza terrificante, anticipata da gigantesche corna rosso sangue che sbucarono da quelle onde, con due minacciosi occhi luminosi puntati su di lei. Si agitò ulteriormente, trovando la volontà di muoversi, ma era troppo tardi. Una mano gigantesca la avvolse, chiudendosi a pugno su di lei.


    Hebiko inarcò la schiena ed inspirò avidamente, riempiendo i polmoni d'aria, tossendo con violenza nel secondo successivo. I polmoni si stavano riabituando a respirare. Ansimava a ritmo irregolare, ed ebbe solamente un paio di secondi per realizzare cosa stesse succedendo, sentendo prima la voce e vedendo poi il brutto muso del Mikawa, che le gridava contro chiedendole chissà quali spiegazioni. La Vipera, sostenendosi con le mani, osservava con orrore e confusione la scena intorno a lei, cercando di ricapitolare cosa fosse successo e perchè si trovasse lì. Lì dove, poi?

    Fortunatamente Eiatsu gli impedì di proseguire. La rossa ebbe il tempo di prendere per bene respiro, sentire il sangue che tornava in circolo a piena potenza (anche grazie al cuore che, per lo spavento, batteva all'impazzata), e potersi mettere seduta, con un pesante cerchio alla testa. Dove... Dove sono? Chiese, mentre lentamente anche i ricordi riprendevano a scorrere nella sua mente. La spiegazione di Eiatsu la fece raggelare. Mo-MORTA?! Mi state prendendo in giro?? Aspetta... Si guardò attorno, cercando di riconoscere la stanza. Siamo nella sua Villa, vero? Non sembra distrutta... Ragionava con calma, forse creando ulteriore confusione anche nei due residenti. Si sentiva ancora un po' debole, ma portò le mani avanti, scuotendo la testa con evidente fastidio, alla proposta dell'esperto di cadaveri. Non pensarci nemmeno, non entrerai nella mia testa. Al nominare i fantasmi sgranò gli occhi, ricollegando i giusti ricordi. Fantasmi? Forse il vecchio ha solo un po' di demen- aH!! Fantasmi tip immagini?? Li abbiamo visti anche noi! "Noi", disse, come fosse ovvio. Roteò appena gli occhi, dovendo confermare la sua identità. Hebiko Dokujita, Consigliera di Oto, chi altri dovrei essere... Forse il suo caratterino li avrebbe aiutati a riconoscerla più facilmente. Dopo avergli detto la data, scoprendo quindi che la sua era nel futuro, agitò nuovamente le mani, sembrava essere tornata del tutto in forze. Ma che cosa l'ultima settimana! Oggi! Cioè... Per me era oggi, per voi nel futuro! Sono andata alla Villa perchè volevo lamentarmi di TE, naturalmente- Gli puntò un dito sul petto, voleva mettere in chiaro che la sua non era stata una visita di cortesia, per quanto fosse superfluo in quel momento. -ed ho trovato la villa in rovina! E non solo! Raccontò quindi filo e per segno gli ospiti incontrati e le loro disavventure, fino al momento in cui era entrata nel pendolo. Eiatsu le avrebbe presto confermato che si trovava a tutti gli effetti nel passato. Deve aver funzionato! Avete trovato il mio kaiken? Ah- ...In che SENSO mi avete trovata MORTA?? E come era stata resuscitata, soprattutto.

    Per tutta la durata di quella spiegazione, una figura in penombra li osservava, ad occhi sgranati. Qualsiasi cosa avesse visto, doveva essere scioccante. Fu solo quando il trio finì di parlare che fece qualche incerto passo verso la luce... causando la stessa reazione sorpresa in Hebiko. L'altra Hebiko.


    unknown
    ...
    ...

    Sbatterono entrambe gli occhi, incredule, ed incerte. Poi, all'unisono, trovarono il coraggio di parlare, voltandosi entrambe verso il Mikawa.

    Mi hai CLONATA??
    Mi hai CLONATA??



    L'Hebiko nascosta dietro le tende portava una coda alta, ed era vestita con i classici abiti da battaglia che indossava nelle situazioni più disparate. Sembrava non riconoscere il vestito che indossava l'Hebiko del futuro, e tantomeno la pettinatura. E l'hai pure imbellettata?? Cosa pensavi di farci, esattamente!? La Vipera più "anziana", rimettendo insieme i puntini, capì invece quale fosse la situazione. Oh-Oh no. Non credo che vedere la me del passato sia una buona idea! Io non mi sono vista nel mio di passato! Naturalmente l'altra Hebiko aveva sentito tutta la discussione, filo e per segno, ma aveva comunque creato un diverso scenario nella sua testa, dato dalla diffidenza per il Mikawa. Risparmiati queste cazzate. Che razza di storia poi, i viaggi nel tempo?? Hebiko sibilò, innervosita da sè stessa. Oh ti prego, non abbiamo tempo per questo. Il Mikawa sarà anche uno stronzo, ma non è stupido. Purtroppo. L'altra alzò un sopracciglio, lasciandola proseguire. Credi davvero che se avesse creato un nostro clone sarebbe venuto a dircelo? Senza considerare che siamo una creazione di Orochimaru, il migliore nel crearci. E nemmeno lui è riuscito a non renderci ribelli. Figurati se ci riesce... lui. Lo indicò con entrambe le braccia, senza nemmeno cercare di mascherare la mancanza di rispetto che aveva nei suoi confronti. L'altra sbuffò, in chiaro segno di sconfitta, ma senza volerlo ammettere (non poteva certo nascondere a sè stessa i suoi gesti più comuni). Mi sembra tutto troppo assurdo.

    Entrambe restarono a guardarsi per qualche secondo, l'una giudicando la presunta futura sè, l'altra iniziando a detestare il proprio carattere. Ascolta... Lo so che siamo molto diffidenti. Ma non sono... morta, solo per arrivare qui ed avere me stessa a rovinarmi i piani. Non so quanto tempo abbiamo, ma presto le cose potrebbero mettersi male qui dentro. Ripetè velocemente la situazione nel futuro, rivelando dove fossero stati nascosti i loro messaggi, così che Diogene potesse rispondere. L'altra Hebiko rimase momentaneamente in disparte, vagamente sconvolta dall'idea che quella fosse la se stessa del futuro. Dobbiamo mandare un messaggio agli altri. Devono capire che ce l'ho fatta. Ma potrebbero essere arrivati i tuoi nemici alla Villa, quindi cerchiamo di non essere espliciti. ...Hm. Le cadde l'occhio prima sul pendolo, e poi sul suo kaiken, posato sul tavolo di fianco. Senza spiegazioni, avrebbe inciso un serpente sulla parte di legno frontale. Beh. Se non sono stupidi dovrebbero quantomeno farsi venire il dubbio. Sperando che stiano bene.

    Si voltò quindi verso i due abitanti della Villa, ragionando sulla situazione. D'accordo, qualcuno in grado di controllare il tempo almeno entro certi limiti. Si parla solo di una manciata di mesi, quindi potremmo avere pochi giorni a disposizione. Pensa, Diogene. Sai di avere dei nemici con poteri simili? Anche se li conosci per muovere il tempo solo per qualche secondo. Ci serve una traccia. Avrebbe anche descritto l'ingranaggio del pendolo nei minimi dettagli, sperando che lo avrebbe aiutato a riconoscere qualcuno come il suo creatore. Non sappiamo esattamente cosa vogliono, ma dalle condizioni della Villa chiaramente non era una semplice presa di potere, l'avrebbero tenuta per loro, o demolita del tutto. L'altra Hebiko prese parola, sussultando. Crediamo che il loro obbiettivo possano essere le persone della Villa? La Vipera del futuro annuì, non avendo altre spiegazioni per le condizioni di quel luogo. E credo sia inutile ricordare che le persone più a rischio siate tu e la portatrice del demone. La rossa era sparita prima di poter incontrare Akira ed Harumi. C'era da sperare che gli altri decidessero di inviarle un messaggio per informarla dei nuovi arrivati, ed escludere un possibile obiettivo.

    Chiunque abbia organizzato un attacco decidendo di utilizzare i viaggi nel tempo deve aver pensato tutto alla perfezione. Certo, da qui si parla di teorie, persino il mio arrivare qui è stato un esperimento. E... Iniziato un po' male, devo dire. Non aveva ancora ringraziato Diogene per la sua rinascita. Gli concesse solamente uno sguardo teso, schiarendosi poi la voce per continuare. Quindi cambiare troppe cose potrebbe forse metterli in difficoltà... Ma potrebbe anche cambiare la nostra linea temporale. E io potrei non essere più in grado di tornare nel mio futuro. Ancora peggio, potrebbero sfruttare lo stesso viaggio nel tempo per cambiare alcuni dettagli e risistemare ciò che è andato storto, rendendo inutile il mio ritorno al passato. Diede uno sguardo a sè stessa, che la osservava terribilmente concentrata. Ah! Suggerisci di creare... Un finto Diogene?? Hebiko annuì. Non posso sapere quanto controllo loro abbiano sul tempo, e cosa possano controllare. Potrebbero starci osservando in questo preciso momento. Ma se non è così, sostituire i potenziali bersagli potrebbe darci un enorme vantaggio. Ma, perchè il piano abbia successo... Fece un sospiro nervoso. Lei, se le fosse stata chiesta la stessa cosa, difficilmente avrebbe accettato. Solamente i presenti in questa stanza dovranno sapere che Diogene è un falso. Nessun altro. Sono certa che i tuoi uomini siano ben addestrati, ma qui parliamo di gente in grado di viaggiare nel tempo. La minima variabile potrebbe renderli sospetti e rovinare tutto. Il tuo sostituto dev'essere impeccabile. E nessun altro deve comportarsi in modo diverso dal solito. Il motivo per cui potesse rifiutare quel piano era ovvio: nessuno sapeva dove fossero finiti tutti gli altri abitanti. Accettare non avrebbe fatto altro che lasciare che i piani per loro andassero come previsto. Non abbiamo trovato corpi alla Villa, nè frammenti di essi. E tanto meno segni di battaglia, era come abbandonata. Potrebbero stare tutti bene. Ma la decisione spetta a te. L'altra Hebiko non sembrava condividere del tutto l'idea, ma iniziava a capire quale fosse il motivo dietro quela scelta. Perchè creare un clone di ogni abitante potrebbe richiedere troppo tempo, ed i nostri nemici arriverebbero prima di poter essere pronti.

    Il piano sembrava chiaro. Ora spettava a Diogene decidere. Ma L'Hebiko passata aveva dei dubbi che la futura, grazie alla sua esperienza, non si era posta. ...E noi come facciamo a sapere che proprio tu non sei un mio clone creato proprio da loro? Magari il tuo piano serve solamente a separare il Mikawa proprio per rapirlo, ed il sostituto impedirebbe a tutti di poter reagire in tempo, dando tempo ai nemici di farsi i loro comodi con calma. Hebiko sgranò gli occhi, quasi offesa. Huh!? Ma che vai farneticando, ci sono MORTA per arrivare fino a qui, ricordi!? Forse.Rispose l'altra, freddamente. Ma magari era parte del loro piano. Ed è sicuramente molto più facile creare un clone e dargli finti ricordi ed idee piuttosto di spostarsi nel tempo. Che poi... Perchè il viaggio temporale? Quel dispositivo sembra favorire solamente i buoni... A che serve a loro che tu possa raggiungere il passato? Rovinerebbe solamente i loro piani... O li farebbe andare come loro hanno deciso. Riconosceva quello sguardo. Era lo sguardo di quando puntava una preda pericolosa. Di quelle che devi eliminare prima che diventino troppo pericolose. M-Ma che vai dicendo!? O-Okai, non lo so perchè c'era ancora quel coso lì!! Forse gli... serve e basta!! Iniziò ad agitarsi, furiosa dal fatto che proprio sè stessa diffidava di quanto avesse raccontato. Cos'è, devo dirti qualcosa che sappiamo solo noi!? Sei sicura di volermi far dire certe cose di fronte al MIKAWA!? ...Ed Eiatsu. Il MIkawa era una presenza così importante per lei, che il maniaco dei cadaveri passava più che in secondo piano. L'Hebiko appena più giovane sibilò, per nulla convinta della cosa. Se mi hanno clonata, hanno clonato anche i miei ricordi. Per forza sai tutto. Ma che- UGH! DOVEVI PROPRIO ANDARMI A CHIAMARE?? Sfuriò contro il colosso, prima di tornare a concentrarsi su se stessa, infastidita. Almeno dammi una mano! Di tutte le persone a cui avrebbe voluto chiedere aiuto, mai avrebbe voluto che una di queste fosse il Mikawa. Ma dover affrontare sè stessa sembrava troppo anche per lei. Possiamo scambiare messaggi con quelli nel futuro! Vi basterà come prova? Scrivi quello che ti pare, nascondilo dove vuoi, e poi incideremo nell'orologio dove si trova e di inviarci una risposta. Entrambe osservarono Diogene, una con sguardo ansioso, l'altra con aria minacciosa. Spettava a lui scegliere da che parte schierarsi.


    Edited by Waket - 23/8/2021, 22:48
     
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