Villa Mikawa

Residenza di Aloysius Diogenes

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    OUT OF TIME

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    Harumi si morse il labbro per trattenere la marea di emozioni che le sgorgavano in petto alla vista del suo mentore ridotto in quelle condizioni. Da quando aveva imparato a convivere con la sua metà più oscura aveva smesso di reprimere i suoi sentimenti, ma rimaneva ancora sorpresa da quanto violentemente la scuotessero avvenimenti che una volta l'avrebbero lasciata indifferente. E la visione di Eiatsu ridotto all'ombra di se stesso, con le carni scavate dall'impietoso scorrere del tempo e lo sguardo folle di chi ha attraversato l'inferno, la faceva tremare di rabbia. No, forse rabbia era troppo poco per descrivere il disgusto che provava in quel momento. Ignorò il sommovimento all'altezza dello stomaco, segno che la sua furia aveva raggiunto Matatabi, destandolo dal suo eterno dormiveglia.

    L'eliminatore aveva scelto volontariamente di sottoporsi al peggiore dei supplizi al solo scopo di salvarla, insieme agli altri membri della loro famiglia allargata. Poco importava che non fosse la stessa Harumi che conosceva, ma solo una versione alternativa. Il disgusto per la sua debolezza si mescolò alimentando la rabbia. L'aveva protetta attraverso i cicli immutabili e lei non era stata in grado di fare nulla per aiutarlo. Strinse i pugni, rimanendo immobile mentre colui che l'aveva accolta farneticava. C'era un senso nelle sue parole, dagli strati di disperazione emergeva un fioco lume di speranza. Forse le sue sofferenze erano giunte al termine, forse era giunto il momento propizio, forse...

    Mentre Kensei Hito dava la sua risposta, la giovane otese fece un passo avanti, stringendo il braccio dell'uomo senza badare al sudiciume che lo ricopriva. Eiatsu, ti ringrazio per averci dato la possibilità di raggiungere questo punto, sei stato incredibile. Poche parole, inutili per risolvere il dramma che li trovava coinvolti, ma che potevano toccare l'anima piegata dell'essere umano che aveva di fronte e donargli un minimo di sollievo. So che non sono la tua Harumi, ma ti garantisco che è fiera di te e di averti potuto aiutare nel tuo piano, sacrificandosi per riprodurre il rituale. Lo sapeva perché l'avrebbe fatto anche lei se le fosse stato richiesto, senza pensarci due volte. Ora non sei più solo, per quanto sia arduo il compito che ancora ci aspetta lotteremo al tuo fianco. Lasciò correre lo sguardo sui compagni che il fato le aveva messo a fianco. Avrebbero dato tutti il massimo, ne era certa.

    Il gruppo si era diretto di corsa verso l'origine del boato, identificato correttamente dai due otesi nella biblioteca. Ciò che vi trovarono riempì il loro cuore di gioia e al contempo di terrore. Al suolo, più o meno doloranti, ma vivi, giaceva quella che Harumi considerava la sua famiglia. A sovrastarli, tre individui che non conosceva, ma che identificò immediatamente come i responsabili dell'incubo dove erano stati precipitati. Il fremito che percorse il corpo della jinchuuriki era a metà tra la furia accumulata pronta a scatenarsi e il terrore per l'apparizione davanti a lei. Il suo corpo ne percepiva istintivamente la pericolosità e il Nibi stesso gemette mettendola in guardia.

    Le parole pronunciate dall'uomo, se davvero era tale, ricoperto di fulmini diedero ragione al pensiero esposto poco prima da Etsuko: il tempo era la chiave e a quanto pare non era infinito neanche per loro. Anzi, sembrava quasi che la situazione si fosse ribaltata e gli infiniti cicli a loro disposizione fossero agli sgoccioli. Altrimenti perché tanta fretta di agire? Bisognava solo guadagnare tempo impedendogli di mettere le mani sullo strumento. Ma lei poteva fare qualcosa? Mentre studiava la situazione indecisa sul da farsi, gli eventi presero forma intorno a lei lasciandola incapace di reagire.

    Akira ormai oltre ogni ragionevole sopportazione balzò in avanti desideroso di rivalsa, innescando la reazione della creatura. La giovane portatrice del Due Code fece solo in tempo a vedere il kiriano sbalzato all'indietro prima che il suo sguardo diventasse nero. Nei pochi che le rimanevano intuì che il tonfo sordo subito coperto da un incredibile boato era il suo corpo che sbatteva contro il suolo a seguito della saetta che l'aveva investita. Poi nelle sue orecchie rimase solo un rumore bianco di fondo, un fastidioso ronzio mentre null'altro percepiva. A quel punto perse i sensi.

    Prima il proprio respiro appena distinguibile. Un vago disagio, come quando nella lotta per svegliarsi non si percepisce ancora il proprio corpo. Una sensazione di calore alla fronte dove aveva battuto la testa. Hai intenzione di dormire ancora molto? Harumi batte debolmente le palpebre senza mettere tuttavia a fuoco. Il divertimento sta per iniziare, non voglio perdermelo. Il Nekomata stava fremendo, ormai completamente sull'attenti. Non era nelle condizioni di approfittare della momentanea debolezza della sua ospite, né forse l'avrebbe fatto a cuor leggero come in passato. Rimaneva comunque un demone pieno di rancore, desideroso di fuggire alla sua prigionia. Che fine hanno fatto tutte le belle parole di prima? Stai tranquillo, ci pensiamo noi... La kunoichi grugnì di dolore, indispettita dalle provocazioni del Gatto. Soprattutto perché la toccavano nel vivo.

    Il marionettista ha fatto qualcosa prima che fossimo colpiti, vuoi sprecare il suo sacrificio? In realtà il Due Code non sapeva in che condizione versasse l'Abara, ma aveva percepito chiaramente che si era intromesso impedendo che il colpo li prendesse in pieno e facendo sì che l'elettricità si scaricasse al suolo con i fili metallici che utilizzava nei suoi costrutti. Tuttavia la ragazza era ancora inchiodata a terra e stava riprendendo solo gradualmente la sensibilità agli arti. Ti presterò parte del mio potere, ma quando sarà il momento facci uscire mi raccomando. L'energia sovrannaturale del Demone iniziò a scorrere nel corpo della giovane, risanandone le ustioni e ponendo termine al sanguinamento dal taglio al capo. Ancora un poco e sarebbe stata in grado di unirsi alla lotta. Solo noi possiamo prendere la testa di Diogene Mikawa!




     
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