Villa Mikawa

Residenza di Aloysius Diogenes

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    Falce dei Kaguya


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    Non Morto

    I colpi del Risorto andarono a segno, uno dopo l'altro, con tutta la Falce di Luna che sentiva cozzare contro la sua arma, il Mizukage non poté molto per fermare la serie di colpi che l'altro gli stava sferrando contro.
    A questo mi ha ridotto il Mikawa? Una marionetta che non sa nemmeno difendersi?
    Quel corpo... con quel corpo non riesci a reggere il confronto, il potere che ti tiene vivo non ti concede di essere te stesso al tuo massimo!
    Quelle considerazioni furono tutto ciò che il Risorto offrì all'altro, o meglio che gli Hai Urami nella sua testa offrirono, prima di vedere Shiltar Kaguya cadere al suolo, il corpo dilaniato dalla lama ossea che lo aveva colpito.
    Inaspettatamente, o forse no, quella vista era qualcosa che Zong Wu non poteva sopportare, per questo si voltò, iniziando ad allontanarsi, in cerca della porta, quando una luce, e prima di quella dei rumori, per quanto sottili, lo portarono a fermarsi d'improvviso, per poi voltarsi e vederlo: era avvolto da una luce giallognola, una luce tetra quanto malata, una luce che esprimeva come i propositi di una veloce vittoria, che riducesse al minimo il vilipendio di quel cadavere, fosse un piano ormai da escluderePiano B [0]
    Speciale: L'utilizzatore può sfuggire facilmente dalle situazioni problematiche nella quale si è cacciato: ogni azione intrapresa per evitarla senza affrontarla direttamente è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della situazione. Questa abilità può coerentemente essere utilizzata quando il primo piano è fallito oppure quando scelto un piano inusuale per affrontare il problema.


    => Riflessi +2
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    Doveva andare avanti finché non fosse stato abbattuto per sempre, in qualche modo, il suo avversario, il defunto Mizukage.
    Provare ad assorbirlo con gli Hai Urami? Non mi eccita l'idea di avere un altro ossicino qui dentro, ma se non li risvegli la cosa potrebbe andare eccessivamente per le lunghe...
    Niente Hai Urami per ora, questa è una questione fra lo scempio al servizio del Mikawa e la Vendetta che le Fenici mi hanno concesso di reclamare.
    Solo la Vendetta conta., sarebbero state le poche parole del Risorto, quasi come risposta al defunto Mizukage, per quanto in effetti non stesse parlando con lui.

    Il Mizukage, comunque, sarebbe partito alla carica, seppur, nella sua strategia sulla furtività, un'arma avvolta in un misto di chakra elettrico ed acqua non era esattamente la cosa meno visibile al mondo!
    I primi due attacchi, proprio perché avvolti da così tanta energia i primi due colpi erano visibili, ma, non per questo, meno pericolosi.
    Al primo fendente, quello verso il suo gomito destro, Zong Wu rispose indietreggiando di qualche passo con il tronco, con un movimento sufficientemente veloce da permettergli di evitare l'arma, così come il movimento successivo, che lo fece spostare sulla propria destra, così che la seconda falciata andasse a vuoto poco distante dal gomito sinistro.
    Quando il cadavere disattivò la tecnica di manipolazione della natura, seguire la Falce di Luna divenne più difficile, perché l'arma stessa era silenziosa, ma non alla perfezione, però, c'era anche un altro fattore che, forse, il defunto Mizukage dimenticava: il tatto.
    Shiltar, in vita, era stato un guerriero che della sua percezione del tatto faceva la propria arma migliore in battaglia: nessuno poteva avvicinarsi al Kaguya senza che egli non avvertisse lo spostamento di vento, nemmeno alle sue spalle egli era cieco! O almeno quasi nessuno ne aveva le capacità, che Zong Wu ricordasse.
    Adesso, il Risorto aveva incrementato al massimo tutte le sue abilità percettive, i suoi sensi erano perfetti, a dir poco, gli permettevano di vedere, sentire, fiutare e percepire con la massima attenzione persino a grandi distanza, figurarsi quando due nemici combattevano in modo così ravvicinato come il duo di Kaguya.
    Proprio per tale motivo, quando il defunto Mizukage sferrò il colpo verso la gola, il Risorto non ebbe grossi problemi a roteare la Falce dal manico più corto, bloccando il colpo del metallo con la struttura ossea, da lì, il successivo movimento contro l'inguine fu abbastanza facile da percepire tanto da permettere la generazione di un blocco osseo a difesa della zona interessata.
    Questo prima di spostarsi leggermente indietro con la gamba sinistra, così da evitare l'ennesimo attacco e, subito dopo, portare la Falce Ossea stessa contro la Falce di Luna, bloccando il colpo al ventre con il piatto della sua lama.

    Ed ora, chiariamo una cosa, Mizukage..., avrebbe esordito a quel punto, prima di scattare come una furia all'attacco con un assalto quanto mai feroce: spostandosi di lato, infatti, avrebbe cercato di mozzare ambo le braccia dell'altro usando la Falce Ossea, con un secco movimento!
    L'attacco però non si sarebbe fermato lì, poiché con una veloce rotazione del busto una nuova lama ossea sarebbe nata all'altezza del gomito sinistro del Risorto, con l'intenzione di piantarsi nel cranio dell'altro, date le dimensioni e la velocità del colpo, mentre già, complice la Falce ossea passata dalla mano sinistra alla bocca, la destra andava ad avvicinarsi alla Falce di Luna, strattonandola con quanta più forza il Risorto avesse potuto usare.
    Tutto questo, mentre l'aculeo osseo, verosimilmente piantatosi nella testa del Mizukage, esplodevaSemi Ossei
    Villaggio: Shiltar/Feng Gu - Esperto Ninjutsu
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Premessa la presenza di un Costrutto d'Osso grande almeno 1 unità, entro 6 metri per livello di TS, l'utilizzatore può provocare la crescita esplosiva di punte acuminate dal costrutto. La Velocità di crescita è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore.
    Ogni crescita esplosiva sarà preannunciata da una visibile distorsione del costrutto, per poi emettere delle punte d'osso in ogni direzione in un raggio di 1,5 metri. La potenza delle punte è pari a 20. Ogni crescita oltre la prima richiede l'utilizzo di uno slot azione/tecnica.

    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 6 / Consumo: Mediobasso per ogni crescita )
    [[Max Esplosioni per round: 1 per livello di TS] [Richiede Controllo delle Ossa I]]

    [Da genin in su]


    1 Crescita da 5 unità ossee
    per sparpagliarne le cervella ogni dove nei dintorni.
    Hai perso il diritto alla Falce di Luna anni fa., poche parole dette, verosimilmente ad un cadavere che stava per rimettersi in piedi, mentre il Risorto si distanziava di qualche passo, portando nella sinistra l'arma che era stata di Shiltar ed impugnando con la destra la copia della Falce del Paradiso, roteandole entrambe nelle mani con estrema sicurezza, pronto a continuare la lotta, ora armato con ben due armi dalle dimensioni gigantesche!

    ----

    Chakra Residuo: 824,5 per usi della creazione (2 in difesa & 1 in attacco) + Mediobasso x Semi Ossei + 9,5 x potenziamenti offensivi + 5 Bassi x manipolazioni (2,5 difensiva e 2,5 offensiva)/125
    Energia Vitale: 26medioleggera al braccio dx, Leggera x gambe/30
    Vitalità: 22Media al braccio sx, leggera x gamba/27

    Slot Difesa: 43 Spostamenti su attacchi vari, 1 Difesa con Falce Ossea
    Slot Azione: 4Ultima Difesa su colpo di Falce di Luna, attacco alle braccia, manipolazione offensiva, tentativo di impugnare la Falce di Luna
    Slot Tecnica: 2Manipolazione difensiva, Semi Ossei/2

    OT: Meno ferite per il mio pg stavolta, ma sul ravvicinato e con i sensi a palla penso sia abbastanza fattibile, in più ho cercato di riprendermi la Falce di Luna per vedere di sfruttare al massimo il fatto che è un Combattente e un Kaguya ^^'
    Vediamo se ci riuscirò ^^' /OT
     
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    L'assalto di Shiltar fu ancora talmente tremendo da non consentire al cadavere di organizzare una difesa: talaltro aveva così poco chakra che non riusciva nemmeno ad usare le sue amate ossa per difendersi! Mascherò quindi una stizza di rammarico con una impropria risata proprio prima che il suo rivale si rilanciasse all'attacco nuovamente.

    587de44354bb1

    " Attaccare questo corpo di carne putrida non ti servirà a nulla, mercenario! Hai già perso e nemmeno te ne sei reso conto! "

    Shiltar stava perdendo quella compostezza che da sempre lo aveva contraddistinto...ma come criticarlo? In quello scontro non aveva più nulla da perdere e piuttosto che diventare un burattino del Mikawa avrebbe sofferto e sarebbe resuscitato un numero infinito di volte fino a mettere al tappeto l'uomo che aveva preso il suo posto!
    Questa volta però, Feng Gu fu più scaltro della volta precedente: aveva puntato alla Falce, l'unico vero pericolo con cui il cadavere poteva impensierirlo (?). L'oscurità non poté aiutare l'uomo che aveva fatto di quel posto la sua casa spirituale e il nukenin riuscì con i suoi sensi a colpire tutte le zone da lui mirate con un margine di errore non sufficiente a garantire la salvezza del resuscitato. Nel tempo necessario alla guarigione impura [1 TB, 1 SA, 2 TB; 3 leggere a braccio dx, sx e testa -> 9/9] per ripristinare il corpo, la Falce passò di padrone e solo a quel punto, quando la luce tornò ad animare gli occhi del cadavere, la rabbia dell'ex Mizukage divenne davvero implacabile. Ma rimase lì, permettendo a quel sentimento di covare al suo interno e preparare la sua controffensiva. Strinse tra i denti il tonico che aveva portato alla bocca tramite un impercettibile movimento celato dagli spasmi della guarigione [2 Slot azione, chakra +60] e poi rimase lì, fermo, come per far credere al suo rivale di averlo battuto. Ormai aveva capito che Feng Gu, come lui, aveva dei sensi straordinari e tramite essi combatteva in quell'oscurità: forse poteva fregarlo prendendo tempo per la sua tecnica senza sigilli ma dal lungo caricamento. Di fatto, ai sensi del Kaguya, sarebbe risultato come se la guarigione non fosse stata in grado di ripristinare le pesanti ferite subite dal suo cadavere mentre in realtà Shiltar stava per ridurre quel posto in una selva d'ossa! Era un'operazione molto rischiosa: ad esempio, se se Feng Gu fosse stato un sensitivo, allora l'originale sarebbe stato in guai seri perché avrebbe potuto comunque percepire l'impasto del chakra!
    Se quella semplice ma presumibilmente efficacie strategia fosse andata a buon fine, la danza più terrificante in possesso di un Kaguya avrebbe addirittura mutato il campo di battaglia e a quel punto il Nukenin sarebbe stato davvero in pericolo! [1 TA, Tecnica Economica, Danza dei Germogli di Falce, Impronta Oscurità, Ninjutsu Perfette, Ninjutsu Inarrestabile, Ninjutsu Talentuose, 36 unità d'ossa impiegate -> Pot 50+10+10 = 70]. Non un metro di tutta la superficie di base della stanza sarebbe rimasto intanto!

    587df034af993

    " TU! TU NON SARAI MAI DEGNO DI QUELL'ARMA!!! "

    Si scoprì solo all'ultimo, a giochi fatti, come ulteriore distrazione per l'Asso che avrebbe dovuto difendersi da quelle centinaia di lance acuminate che senza preavviso sarebbero spuntate dal terreno pronte ad infilzarlo! Quindi Shiltar sarebbe penetrato in quelle stesse ossa sotto la sua manipolazione, pronto a ridurre in poltiglia la brutta copia di se stesso. Mediante un movimento accelerato e ora davvero impercettibile [1 SExtra, Movimento nelle ossa, Occultato] si sarebbe portato ovunque quello stolto avesse pensato di ripararsi e gli avrebbe fatto pentire di avergli sottratto la falce, le fenici e la sua stessa vita! Conosceva come era fatta la stanza: il soffitto era troppo alto per provare ad ancorarvisi e non vi erano rientranze nelle pareti laterali, oltre al fatto che i due si trovavano proprio al suo centro...inoltre la sua tecnica partiva proprio dal terreno, quindi pensare di nascondersi lì dove la radice di quell'albero dalle mille fronde sarebbe stato impossibile!

    E la sua offensiva sarebbe stata la più elementare: che il nukenin si fosse trovato incagliato tra gli indistruttibili bambù d'osso di quella fitta selva o che vi avesse trovato riparo al di sopra in qualche modo, il kiriano sarebbe sbucato dall'osso più vicino ad estremo contatto con i piedi dl suo rivale e vi avrebbe applicato all'altezza delle caviglie due bombecarta [3 Slot azione, Attacco doppio, Basso -> vel 600+50+75+75 = 800] attivate per detonare con estremo tempismo, giusto in tempo per ritornare nell'osso che lo avrebbe protetto completamente anche se estremamente vicino alla detonazione [4 Slot azione, esplosione bombe liv III -> Pot 70x2]!
    Le bombe sarebbero esplose sia che il posizionamento dei foglietti fosse andato a buon fine o meno e i 6 metri di raggio avrebbero comunque garantito un almeno parziale coinvolgimento del Kaguya rivale nell'esplosione. E intanto Shiltar, muovendosi occultato nella selva da lui creata, si sarebbe allontanato dal suo nemico di circa 6 metri, pronto a sferrare un altro attacco!



    CITAZIONE
    OT/ Ma si, rendiamo villa Mikawa una cazzo di foresta di ossa! Aahahahah / OT

    Leggere rimaste: 9/9
    Chakra rimasto: 5 + 60 tonico - 40 tecnica - 10 impasto = 15 /90
    Chakra Eiatsu utilizzato: 90/187,5

    1 TB: guarigione impura
    1 SA: guarigione impura
    2 TB: guarigione impura
    2 SA: assunzione tonico
    1 TA: Danza dei germogli di felce
    1 SE: movimento di avvicinamento nelle ossa
    3 SA: piazzamento bombe (attacco doppio)
    Slot Gratuito Istantaneo: allontanamento (rientro nelle ossa)
    4 SA: esplosione bombe
    Slot Gratuito Istantaneo: allontanamento (6 metri)

    Danza dei Germogli di Felce - Sawarabi no Mai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (12)
    L'utilizzatore può estrarre il triplo (x3) di ossa manipolabili; la tecnica crea una selva d'ossa, come se fosse un'unico oggetto. L'utilizzatore può muoversi tranquillamente all'interno dello stesso, con un vantaggio a Velocità di 4 tacche. Utilizza tutti gli slot manipolazione.
    Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica avanzato.

    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 2 / Consumo: Elevato - Mantenimento: Medio)
    [Richiede Manipolazione Ossea IV]

    [Da jonin in su]


    Edited by DioGeNe - 17/1/2017, 22:26
     
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    La Foresta Bianca

    I colpi del Risorto andarono a segno, uno dopo l'altro: le mani furono ferite, le ossa perforarono il cranio ed intanto la Falce di Luna arrivò ad essere impugnata dal Risorto, che vide il defunto Mizukage cadere al suolo, ancora una volta prima di vita, dopo aver blaterato poche parole, forse un pò troppo sicure di se.
    Noto che la morte non ti ha ridotto la vana pomposità, ossicino! Nemmeno in quel formato! AHAHAHAHAHAH
    Ehi, Petulante Mostro, quello è una versione indebolita di me! Hai conosciuto il mio vero potere!
    Convinciti di questo, così come quel giocattolo si convince di essere Shiltar e, soprattutto, di avere qualche possibilità! AHAHAHAHAHAH
    Io non lo sottovaluterei... ha un corpo immortale e non sembra che dolore o stanchezza possano sconfiggerlo...
    Proprio per questo dico: prova ad assorbirne l'essenza? Come diavolo funziona questa tecnica otese? Hanno attaccato la mia anima a quella cosa? Non possiamo riprenderla? Gli Hai Urami non ci possono essere d'aiuto, fratello?
    Non saprei... la nostra situazione qui è quanto mai straordinaria... l'Edo Tensei non lo conosco, o almeno non riesco a ricordarlo, ed un'anima divisa fra due corpi? Penso che nemmeno il creatore di quella Kinjutsu avesse mai pensato a qualcosa di simile!
    Mentre le voci nella sua mente parlavano, il Risorto aveva la propria attenzione focalizzata sul cadavere al suolo, inattesa che nuove luci lo rianimassero, luci che non arrivarono, al contrario di pochi istanti prima.
    Era quasi tentato di urlare verso il Mikawa che il suo "giocattolo" si era rotto, certo com'era di stare osservando nella direzione giusta, quando sentì i primi rumori di un qualche movimento, qualcosa che si rivelò in una delle tecniche più rinomate dei Kaguya: la danza capace di mutare l'intero ambiente intorno all'utilizzatore, nonché di rendere il campo di battaglia per lui perfetto... forse.
    Dannazione!, riuscì appena ad imprecare, spostandosi all'indietro, mentre agitava le due armi fra le mani, cercando di contenere i grossi costrutti ossei che spuntarono attorno a lui, per quanto, in quella situazione, ciò che restava di quella Falce ossea andò distrutto, mentre la Falce di Luna contenne l'impatto con alcune di quelle lame d'ossa, riuscendo a salvare da danni parecchio gravi il Kaguya, che comunque, non ne uscì illeso.
    Il vero problema arrivò poco dopo, quando il Kaguya sentì qualcosa appoggiarsiOccultamento e tutto il resto... ok, ma non è furtivo, quindi sento le carte bomba sul mio pg considerando anche le percezioni a +9 alle sue caviglie, dei fogli di carta, a ciò che poteva sentire ed il Risorto "si conosceva", immaginava cosa fossero, così manipolò le sue ossa istintivamente, cercando di contenere la minaccia che stava per farlo ritrovare con due tronchi al posto dei piedi e, fortunatamente, ci riuscì, seppur procurandosi comunque due ferite non da poco.

    Il Risorto si dovette appoggiare alla Falce di Luna per sostenersi dopo quel colpo, mentre già le restanti ossa cercavano di ridurre minimamente le ferite stesse.
    Stavolta ti ha fatto davvero male! AHAHAHAHAHAH! Dopo tutto, forse non è il nostro Mizukage qui il miglior risultato post-mortem, ma quello lì fuori! AHAHAHAHAHAH
    Fratello, perché non hai mai utilizzato una tecnica del genere prima?
    Non mi è mai piaciuta l'idea di ancorarmi così al terreno... però, ora che ci penso, con il nostro attuale stile sarebbe quanto mai divertente da sfruttare...
    Non mi ci concentrerei adesso, vediamo intanto di uscire da qui, vi va?
    E come lo troviamo il nostro ossicino?
    Si nasconde fra le ossa... ma non ha la nostra furtività, però è molto veloce, inoltre può spostarsi dovunque qui in mezzo...
    Vero, ma anch'io posso modificare il campo di battaglia a mio piacimento..., ringhiò il Risorto, mentre la Falce di Luna veniva stretta con l'avambraccio destro, così da permettergli di effettuare un singolo sigillo, che avrebbe scatenato una tecnica di Suna in suo possessoEpicentro Tellurico
    Villaggio: Suna - Extra Villaggio (Avventuriero)
    Posizioni Magiche: Serpente (1)
    L'utilizzatore può causare un piccolo terremoto, con epicentro entro 30 metri da sé. Il terremoto influenzerà tutti i presenti entro 15 metri, utilizzatore escluso, causando semiparalisi degli arti inferiori, intralcio medio e la percezione verrà ridotta di 3. Lo smottamento causerà una piccola coltre di fumo per 2 round che azzererà la distanza di percezione minima.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 3 / Consumo: Alto )
    [Da chunin in su]


    Tecnica Rapida [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata extra nel round, potendo effettuare nello stesso round due tecniche avanzate; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    , che si sarebbe propagata attraverso la muraglia di ossa, di certo non danneggiandole, ma chissà se il defunto Mizukage ne sarebbe stato o meno immune, poiché le ossa nel terreno affondavano e quello stesso terreno lui ora stava scuotendo!
    In più, facendo leva su tutta la sua resistenza al dolore, Zong Wu avrebbe spiccato un salto, passandosi la Falce di Luna fra le gambe, mentre si lanciava in aria, in mezzo a quella foresta di ossa, sfruttando il chakra per incrementare il suo salto Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto.
    (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da Genin in su]
    => Slot Azione 2
    e cercare di raggiungere il tetto, o comunque una delle sue estremità!
    Nel compiere il salto, infatti, il Kaguya avrebbe spazzato l'area circostante con la Falce di Luna, roteandola attorno a se con forza, sfruttando la catena per estenderne il raggio d'azione e cercare, al qual tempo, anche di farla impattareSecondo me: salto repulsivo => 10 metri x1.5 => 15 metri + circa 2,5/3 metri di Falce di Luna, potrei pure arrivare al tetto o almeno ad una delle estremità della sala, di sicuro mi allontano ^^' contro il soffitto!
    E nel momento in cui avesse toccato il soffitto, o una qualsiasi altra superficie, eventualmente poggiandosi sulla Falce di Luna e sostenendosi alla stessa con le gambe, grazie alla sua agilità, il Kaguya avrebbe compiuto altri sigilli, emettendo un fulmine che si sarebbe condensatoFenice del Temporale - Rai No Hoo
    Villaggio: Shiltar/Feng Gu - Esperto Ninjutsu
    Posizioni Magiche: Sconosciute (8)
    L'utilizzatore richiama un ammasso temporalesco, tramite un'alta concentrazione di chakra riversata in cielo che si formerà il round successivo. L'aria ricoperta dal maltempo ha raggio pari a 30 metri ed il suo centro deve trovarsi entro 30 metri dall'utilizzatore. Nel momento in cui compare l'ammasso scaglierà fulmini in tutta l'area sottostante, producendo un attacco ad area di potenza 30. Dura 3 turni. L'utilizzatore non viene bersagliato dai fulmini. L'utilizzatore può garantire ad altri la protezione pagando Basso di chakra per persona, l'utilizzatore può spostare l'ammasso temporalesco tramite slot azione/tecnica entro il raggio d'azione della tecnica, una volta a round.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 1 / Consumo: Elevato )
    [Da jonin in su]


    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.


    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.


    Impronta di Chakra Elettricità [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Elettricità. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Raiton, il potenziamento è doppio se fronteggiate Doton. Non è possibile sfruttare le altre abilità 'Talento' in combinazione.


    Ninjutsu Perfette [0]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità 'Talento' applicandole alla stessa ninjutsu, 1 volta ogni 2 round.


    Ninjutsu Inarrestabile [2]
    Speciale: L'utilizzatore può migliorare la potenza delle proprie ninjutsu: se potenziate con una qualsiasi abilità 'Talento', la potenza aumenta di 10.


    => Consumo ridotto del 50% => 4,5 Bassi
    Potenza = 30 + 10 + 10 => 50
    nell'ambiente chiuso, pronto a scatenare una tempesta di fulmini al chiuso, qualcosa che il defunto Mizukage conosceva bene... un jutsu che spesso anche lui aveva usato, non ultimo nella battaglia alla Roccia degli Spiriti.
    Vediamo come ti comporti in questa situazione, Mizukage..., avrebbe ringhiato, mentre ingeriva un tonicoTonico di Ripristino Superiore [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja ripristina la vitalità di una ferita grave. Dose Massima: 2 al giorno
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 90)


    Slot Azione 4
    per riprendersi da parte delle ferite subite fino a quel momento, pronto a qualsiasi azione effettuata dal suo avversario.

    ----

    Chakra Residuo: 65,55 bassi x manipolazioni difensive, 1/2 basso per Guarigione ossea, 1/2 basso per salto repulsivo, 4,5 per Raiton, Alto x doton/125
    Energia Vitale: 19medioleggera al braccio dx, Leggera x gambe, Media diffusa, medioleggera x gamba/30
    Vitalità: 19Media al braccio sx, leggera x gamba, media diffusa/27

    Slot Difesa: 2Movimento difensivo con le Falci, Manipolazione ossea
    Slot Azione: 4Guarigione ossea, salto repulsivo, movimento a spazzare con Falce di Luna, ingerimento tonico
    Slot Tecnica: 2Epicentro Tellurico, Fenice del Temporale/2

    OT: Ammetto che stavolta è stato più difficile, tant'è che ho giusto tentato di darmi anch'io qualche vantaggio sul campo di battaglia, anziché sferrare dei veri e propri attacchi, nel prossimo turno inizia il temporale e spero che il terremoto abbia dato i suoi effetti ^^' /OT
     
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    " Come comportarmi...io!? Non hai ancora capito che le tue ferite si accumuleranno e il tuo chakra finirà prima o poi mentre io possono risorgere dalle ossa di questo cadavere tutte le volte che voglio?! Nel momento stesso in cui hai messo piede in questa stanza hai decretato la tua morte, Risorto! "

    58865892f1115

    Sentenziò l'ex Mizukage, sporgendo da una delle Ossa proprio mentre il suo rivale faceva il gradasso, lì ancorato al soffitto. E in effetti non stava nemmeno dicendo qualcosa di inesatto, almeno per lui: Shiltar dopotutto non conosceva affatto quali erano limiti di quella tecnica oscura!
    Aveva subito il danno del terremoto, senza importarsene minimamente dell'effetto debilitante che ne conseguì...come se danneggiare quel cadavere fosse servito a qualcosa in quel duello senza fine. Paralisi, intralcio e percezione ridotta non avrebbero fermato la macchina messa in moto da quel folle del Mikawa ma che si era rivelata essere l'unico placebo all'inquietudine del ninja morto ad Iwa. Aloysius aveva rispettato le volontà del suo vecchio maestro, impedendo ad Eatsu di utilizzarlo per i suoi scopi prima di quello scontro tanto desiderato: l'essere non desiderava altro che stare in quella stanza a se l'alternativa era perdere il controllo anche della sua mente!
    Quello che invece provocò una forte reazione al jonin, fu invece constate che un'altra volta era rimasto a corto di chakra. Infatti proprio mentre quello stava tentando di manipolare ancora una volta le sue ossa, queste retrocedettero riaffondandosi nel terreno private del fondamentale sostentamento di energia.
    Quella forma limitava enormemente il suo potere: quel corpo era troppo scarso per garantirgli di eseguire i movimenti che voleva e probabilmente lo stesso controllo che Eiatsu aveva sull'Edo Tensei non gli permetteva di accedere a molte sue conoscenze. Per non parlare delle riserve nel tentien, davvero patetiche vista la sua esperienza da evocatore.
    Fu proprio per questo che il kiriano scoppiò in una fragorosa risata, sotto il temporale che stava per scatenarsi nella stanza. Privato delle sue amate ossa giaceva inerme a braccia distese e con lo sguardo verso l'alto nella speranza che avesse potuto percepire sul suo volto almeno una goccia di pioggia. La verità era solo una: più del suo potere, le cose che gli mancavano di più ora che era deceduto, erano proprio le sensazioni che si provano in piccoli gesti quotidiani. Non mangiava perché le cose non avevano più sapore; si era rinchiuso in una stanza buia perché i suoi occhi non sapevano più apprezzare la bellezza dei colori; non sentiva la necessità di parlare perché nessuna informazione avrebbe smosso il suo animo o stuzzicato il suo intelletto. Un morto con molti rimpianti e nessuna possibilità di redenzione; insieme a traguardi ragguardevoli, doveva ammettere di aver fatto molte cose di cui non andava fiero in vita...era stato un vero shinobi, un combattente saggio ma pur sempre un guerriero e quindi colpevole di innumerevoli morti.
    Perso in questi pensieri, l'unica cosa che si limitò a fare fu ridere istericamente, aspettando che ancora una volta il ciclo senza fine della Resurrezione Impura si fosse ripetuto, crogiolandosi nella fievole impressione che in quel modo potesse pulire la sua anima di qualche peccato.

    " HAhhahahahahha Hahahhahahaha Ahahahahah "

    Rideva quello che rimaneva di Shiltar Kaguya, signore della Nebbia, delle Fenici e di molte altre cose...
    Feng Gu avrebbe dovuto convincersi di poter mettere fine a quello scontro sebbene tutto gli avrebbe fatto presagire il contrario. Possibile che ogni suo sforzo sarebbe stato vano e che quella fosse una trappola senza via di scampo?

    ::: Intanto :::

    588672e6aaf15

    Rievocare Jotaro sarebbe stato traumatico, ben più di come fosse stato lecito aspettarsi. Il breve riassunto della sua storia, di notevole interesse per l'eliminatore e Fyodor stesso (chiamato in causa in prima persona), venne ben presto messo da parte con l'apocalittico scenario che i cadavere rianimato stava confessando si stesse per avverare! Ecco cosa era in realtà lo Jaku: un esperimento adottato da quella antica famiglia, creato per confinare qualcosa di più grande e spaventoso! Stando alle sue parole, aveva pochi minuti per interrompere quel legame stipolato senza consenso durante la prima evocazione del chunin otese, divenuto ora una vera e propria bomba ad orologeria capace di distruggere il suo tentien e la villa intera!

    " Come la vedo?! Potevi essere un po meno prolisso, cazzo! Fyodor apri quel tomo, pagina 3214! E che Khorne ce la mandi buona! "

    " Da quando veneri le divinità del Sangue? "


    " Aaaaa non ti ci mettere anche tu. Presto, passamelo, e fate silenzio! "

    Non che la sua memoria d'acciaio potesse aiutarlo più di tanto in quella circostanza: doveva invertire la Resurrezione Impura e sebbene ne avesse compreso la teoria, c'era una gran bella differenza con il farlo materialmente! Che lui sapesse, solo il Nidaime e qualche ninja del passato del calibro di Itachi o Madara Uchiha erano riuscito a liberarsi dall'Edo tensei...e lui era anni luce lontano dal potere di quei geni senza tempo! L'unica cosa su cui poteva contare erano quegli appunti, frutti dello studio congiunto dei saperi di tutte le persone che nel recente passato avevano avuto a che fare con la Resurrezione Impura. Iniziò dunque a tracciare uno dei simboli più complicati che avesse mai visto tutt'intorno al suo cadavere, utilizzando inchiostro e sangue insieme; come per innescare la tecnica speciale serviva un sacrificio organico per dissolverlo! Poi, piazzandosi difronte al soggetto, fece un profondo respiro e iniziò una sequenza di posizioni magiche che in confronto le canoniche tecniche erano un semplice giochetto di manualità;il tutto dovendo mantenere una concentrazione paragonabile a quella necessaria per L'estrazione di un Cercotero. Il chakra iniziò a fluire dal suo corpo costantemente andando ad avvolgere le estremità legnose del corpo dello Jaku agendo come una panacea in grado di rallentarne la propagazione: il Rituale era iniziato!

    " Sapevo che non sarebbe stata una buona idea per questi mortali rievocarti. Immagino che sbagliare anche solo un sigillo di quella sequenza manderebbe a rotoli tutto...si, forse è meglio parlare a bassa voce ahahaha Ma già che ci siamo, mentre il ragazzo si impegna tanto per salvare la pelle a tutti i suoi amichetti, dimmi Jotaro: cosa è che il tuo creatore, l'Originale, ha nascosto dentro di te? Cosa stai per spargere su questa terra di così spaventoso? "

    Yashimata era fatto così e anche in quel momento di tensione, non poteva far altro che pensare al potere! Dopotutto, di occasioni per tornare a calcare il mondo dei vivi ce ne sarebbero state ancora molte altre e se fosse stato un ninja diverso da Eiatsu a farlo poco glie ne importava.
    In ogni caso, prima ancora che Jotaro potesse rispondere a quel quesito, dal suo silenzio si sarebbe distaccato Fyodor che, con un filo di voce e lo sguardo illuminato, avrebbe finalmente detto:

    " Penso di poter rispondere io a questa domanda...forse l'ho sempre saputo: sono...sono...si, credo si possa definirle RELIQUIE. "

    58867d5b48de9



    CITAZIONE
    OT/ Ma che figata sta giocata ahahah / OT

    Leggere rimaste: 9/9
    Chakra rimasto: 15 /90
    Chakra Eiatsu utilizzato: 90/187,5 -> in diminuzione
     
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    Tagliare col passato



    Al termine del mio discorso, in effetti non breve, il giovane Eiatsu risultò visibilmente preoccupato dalla situazione in cui i presenti stavano versando. C'è da dire che uno era morto, un'altro era un morto immortale risorto rimorto, più volte, e uno era un aborto genetico che probabilmente sarebbe sopravvissuto; quindi era legittimo che l'unico a preoccuparsi davvero fosse Eiatsu; sebbene l'altra parte della grande porta non fosse così spaventosa come i vivi erano soliti dipingerla.

    << Chiedo venia, ho perso il senso del tempo. >>

    Immediatamente, il ninja studioso, con l'aiuto di un interessato quanto inquietante Fyodor, iniziò a tracciare simboli mentre il suo aiutante sfogliava un grande tomo sull'Edo, forse frutto anche degli studi di Jotaro stesso. Il redivivo durante il processo, fissava negli occhi il ninja dalla pelle bianca che stava aiutando Eiatsu; anche Fyodor era tornato da oltre la porta, sebbene in modo diverso, Jotaro lo comprendeva dagli occhi. Il più avulso dalla situazione, sebbene anche il più fedele alla sua indole, era invece Yashimata, che a tutto pensava meno che a quello che stava succedendo; per lui era un momento buono come un altro per accumulare potere e conoscenza. Jotaro inizialmente sembrò non recepire le parole del nukenin; era intento, immobile, a fissare Eiatsu e Fyodor, in silenzio. Dopo qualche istante, e dopo la risposta dello stesso "pallido" a Yashimata, rispose anch'egli, annuendo.

    << Dentro di me non c'è più niente. La scatola si è vuotata mesi fa, era presente anche il Garth. E' la scatola vuota che ora crea problemi. >>

    Intanto il chakra di Eiatsu stava continuando a scendere; non solo per il rituale, che avrebbe richiesto del tempo, ma forse anche per un uso contemporaneo dell'Edo, vicino a dove si trovavano loro, che Jotaro ignorava. La cosa andava risolta in fretta, e un modo il Jaku lo conosceva; semplicemente lo stava tenendo come ultima risorsa. Il motivo stesso per il quale Eiatsu stava praticamente brancolando nel buio: gli mancava l'ultimo tassello del rompicapo. Il clone primaris aveva varcato la soglia, come Yashimata, come Fyodor, come ogni altro soggetto all'edo, ma aveva ancora dei collegamenti con il mondo da questa parte; uno di questi collegamenti era ciò che avrebbe permesso la riuscita del rituale inverso.

    << Eiatsu-kun, quello che vuoi fare non può riuscire, perchè vuoi controllare una cosa sbagliata. L'Edo Tensei, non importa eseguita da chi, non comporta rischi per l'utilizzatore. La tua situazione e la mia sono due problemi completamente separati, ma la risoluzione di uno terminerà anche l'altro. >>

    Jotaro chinò leggermente il capo, mentre le diramazioni lignee stavano ormai quasi del tutto avviluppando il suo corpo e confondendo i suoi lineamenti. Anche la sua voce si stava facendo più roca. Il "contenitore" che aveva contenuto le Reliquie era ormai al collasso. Sospirò.

    << Serve...uN...sACriFicIo....cHe....nOn...pu..Oi....fAre...tU.....>>

    Muovendo lentamente le braccia, ormai quasi totalmente irrigidite dal legno, Jotaro riuscì appena in tempo a serrare gli arti superiori nel sigillo della capra, e i suoi occhi si chiusero. Lui era esattamente come tutti gli altri morti, ma aveva una cosa in più. Una cosa che la morte non aveva potuto portargli via con il trapasso, il suo debito con Jashin. Per quanto assurdo fosse il destino, era ancora un morto immortale, e la sua immortalità era lì, da qualche parte dove le parole mortali non erano in grado di arrivare, doveva varcare un attimo la porta.

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    L'Edo era una tecnica estremamente complessa, e allo stesso tempo molto semplice. Si fondava sul dare e avere; un determinato pagamento per ottenere un altrettanto determinato risultato. Funzionava contemporaneamente su due piani, quello mortale e quello astratto; ovviamente i due attori, l'evocatore e l'evocato, stavano su due piani separati, e ognuno vedeva la grande porta dal suo versante. Jotaro non aveva mai imparato a evocare, aveva preferito studiarla per capirne il funzionamento recondito. Una volta morto, pensava, avrebbe compreso l'altra faccia della medaglia, ovviamente però senza potervi interagire. La fortuna, se uno non volesse pensare che legarsi a Jashin fosse tutto parte di un disegno, stava che di fatto, sebbene morto, egli possedeva ancora qualcosa di proprietà nel mondo, il suo posto. Jashin gli aveva imposto di pregarlo e servirlo, in cambio gli aveva donato il potere sulla Grande Porta. Egli avrebbe potuto attraversarla ogni volta per condurre le ferite dei nemici dal mondo mortale a quello dei morti, ma di fatto, la chiave della porta gli apparteneva ancora.
    Quando Jashin lo aveva chiamato a sè, ritenendolo "impertinente" lo aveva bandito dal mondo, per punizione, ma Jotaro non era mai "effettivamente" morto, poichè non poteva morire! Quindi era finito in una condizione di passaggio, una sorta di limbo, che si rapportava in maniera strana con l'Edo.
    Poteva essere richiamato, riportando sulla terra una parte del suo essere, mentre il resto restava in quel limbo. L'immortalità è un dono potente, ha un valore non indifferente all'interno del cerchio della creazione, e poterne disporre non è cosa da poco.


    [...]

    Ora stava lì, in quel limbo, davanti alla Grande Porta della morte. Per riportarlo in vita, se fosse morto, l'evocatore avrebbe dovuto sacrificare la sua vita, scambiandola; ma in questo caso, Jotaro avrebbe potuto provare una cosa folle, essere evocatore di se stesso, sacrificare lui stesso qualcosa, mentre Eiatsu teneva la porta aperta. Ma cosa? Cosa possedeva lui in quel limbo se non i suoi ricordi, la sua anima, i suoi rimpianti? Beh. Aveva ancora la sua immortalità da sacrificare.

    AVEVA ANCORA TUTTA LA SUA FOTTUTA PORTA
    Vi poggiò le mani

    << Jashin questo non lo gradirà....>>



    5886be73b711b



    Sacrificando tutta la sua immortalità, avrebbe pagato il prezzo per rievocarsi dall'Edo Tensei, come un uomo mortale, senza che Eiatsu dovesse pagare niente, o almeno questo era quello che sperava; dopotutto non c'erano istruzioni per una cosa del genere....La stanza si sarebbe illuminata di una luce così densa da penetrare persino le crepe dei muri, e accecare tutti i presenti per alcuni minuti, poi, il silenzio.
    Ovviamente lui era certo di un 10% di quello che sarebbe successo. Nella migliore delle ipotesi avrebbe sacrificato nel processo la sua immortalita, ovvero la parte facile. La parte più difficile sarebbe stata il sacrificare anche la componente genetica del primo Hokage che stava creando confusione. Lui avrebbe potuto sopravvivere senza dato che ormai non aveva più dei manufatti nucleari che pulsavano dentro di lui. Tutto questo avrebbe richiesto sicurezza; cosa che non gli mancava, ma anche una discreta precisione e una stabilità energetica quasi impensabile. Avrebbe potuto sfruttare Eiatsu per quello, con il collegamento aperto, avrebbe potuto agganciare a mo di moschettone la sua parte Senju al collegamento con l'Edo, e con un grosso colpo di fortuna, si sarebbero tutti salvati. Magari il processo si sarebbe portato dietro la possibilità di Eiatsu di usare l'Edo per il resto della sua vita, ma quelli erano dettagli trascurabili, e poi a dirla tutta; forse Jotaro non aveva la minima idea di quello che stava facendo, e sperava nel colpo di fortuna. Questo non lo avrebbe detto a Eiatsu, però.


    [Jotaro sceglie di rinunciare al Culto Jashin]

    Edited by Jotaro Jaku - 24/1/2017, 04:16
     
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    Da qualche parte nella mente di Jotaro stava per compiersi un rituale forse ancor più complicato di quello che Eiatsu stava completando nel mondo reale. Se questi infatti si stava spingendo verso la frontiera del sapere ninja, tentando di sciogliere il legame con il suo cadavere e reinvertire la Resurrezione Impura, dall'altro lato lo Jaku stava per distruggere il suo tentien e con esso la sua immortalità. Si perché era proprio quella condizione "privilegiata, a rendere vana qualunque azione dell'eliminatore...Jotaro aveva ragione, solo il sacrificio di uno o entrambi i ninja avrebbe potuto arrestare quel sinolo di troppe arti ninja in procinto di scoppiare. Un graziato da Jashin riuscito comunque a morire, finendo in un limbo indefinito, resuscitato con l'Edo Tensei, custode di antiche e potenti reliquie e come se non bastasse in legame simbiotico con le cellule del primo Hokage. Un meccanismo che aveva perso il flebile equilibrio che lo teneva in piedi...e ora per fermalo era necessario staccare proprio la spina!

    Gli intenti del chunin di Oto erano i più nobili; avrebbe posato le mani difronte la sua "porta" ma prima che potesse agire per disintegrala quelle ante si aprirono e dall'oscurità sarebbe emersa una figura bianca ignota ma che al tempo stesso sarebbe risultata familiare al cadavere.

    58887ae44d27e


    " Cosa credi di fare, suddito.


    La sua voce era glaciale e tale da paralizzare anche il più valoroso dei guerrieri [Serpi Paralizzanti + Ipnosi]; sotto forma di due enormi serpenti il chakra di quell'essere avrebbe letteralmente stoppato qualunque azione da parte del suo vassallo inducendolo all'immobilità. Non solo, le parole seguenti sarebbero suonate come un vero e proprio ordine da parte di quella presenza, in grado di sottomettere qualunque mortale. Si perchè osservare quella figura avrebbe suscitato un senso di angoscia e inadeguatezza senza eguali: dopotutto Lui era la fonte stessa di quei sentimenti.


    " Un contratto stipulato con me non è qualcosa di reversibile; abbandonare la via promessa un'opzione non disponibile ai miei shinobi. Non so come una nullità come te sia riuscita ad arrivare in questo posto ma ti ordino ora di non tornarci mai più. E' il tuo signore che ti parla.


    Se, anche nonostante quel diversivo, Jotaro fosse riuscito a proseguire nel suo intento e distruggere la sua porta, allora una speranza di salvezza per tutti loro era ancora viva. In caso contrario, il peggio si sarebbe abbattuto su Jotaro, Eiatsu e la villa intera perché Lui l'avrebbe avuta vinta ancora una volta: il suo Favore sarebbe stato ancora una volta rispettato!

    Egli farà soffrire gli avversari; egli sacrificherà a Jashin le persone uccise e, se possibile, egli ucciderà.

    :::

    58887d2d4d27f

    Eiatsu si sarebbe accorto immediatamente che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Ora il suo chakra fluiva senza controllo dal suo corpo, collegato alle cellule del Mokuton avide di energie e non più soddisfatte di quelle del corpo che le ospitava. Sentiva come se qualcuno gli stesse strappando letteralmente il suo chakra e, insieme ad esso, sentiva che anche la sua kinjutsu si stava affievolendo! In poco tempo avrebbe perso il controllo sulla tecnica speciale, nonché del sul suo stesso corpo, e non poteva fare assolutamente nulla per impedirlo!

    " Sei nei guai ragazzino...immagino che questa sia l'ultima volta che ci vediamo. Peccato, avrei voluto vedere cosa ne sarebbe stato dei piani del Mikawa."


    " Va all'inferno Yashimata! "

    Chiuse gli occhi e strinse i denti più forte che poté per tentare di resistere a quella forza che lo stava privando del suo Potere!



    CITAZIONE
    OT / Rendiamo le cose difficili anche a te, jotty caVo / OT
     
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    Il piano più idiota del primo dei falliti



    Jashin era sempre in collegamento con lui, questo lo sapeva. Poteva percepire le sue emozioni, poteva percepire i suoi intenti. Lo aveva sempre saputo, e per anni aveva convissuto con questo. Non era mai stato un guerrafondaio o uno stragista, ma aveva pagato i suoi debiti, e questo aveva tenuto buono il signore dell'oscurità abbastanza a lungo. Chi era Jotaro?
    Nessuno in particolare in realtà. Aveva fallito così tante volte il test per diventare genin, mentre scappava da un villaggio all'altro e si ripresentava in classe con una identità diversa, da far pena persino a se stesso. Non era mai stato un genio. Non era mai stato nemmeno un compagno decente, considerato che che dopo una vita passata da solo, i pochi che gli erano stati vicino erano morti; nemmeno un capo. Aveva condotto le Ombre per un po', e aveva fatto naufragare il gruppo in una malaugurata missione. Tutti morti o quasi. Non era riuscito a contenere le reliquie dopo aver scoperto di possederle, e non era nemmeno riuscito a lasciare appunti in modo chiaro a chi li avesse trovati in seguito, nel nostro caso Eiatsu; per evitare il peggio. Insomma, i talenti più ordinari non avevano mai figurato nella sua lista di pregi. Solo due cose gli riuscivano bene, ingannare il prossimo facendogli credere di essere molto più di quanto apparisse, anche se con scarsi risultati, e sigillare cose. I fuuin erano sempre stati la sua fissazione, fin da piccolissimo. Scelse da solo di iniziare a studiarli mentre il suo clan adottivo voleva fargli passare il tempo con le bambole, e venne ignorato dall'accademia quanto presentò un programma di insegnamento dei sigilli, perchè fosse inserito nei programmi accademici; come prima della fondazione, come quando i ninja del passato davano importanza a quell'arte così misteriosa. Dove potrebbe mai arrivare un fallito, con un talento terra terra per l'inganno, e una predisposizione maniacale per sigillare le cose?


    Davanti a un dio

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    Dopo aver poggiato le mani sul portone, questo si spalancò, lasciando entrare uno strano, piccolo individuo quasi completamente bianco, la cui sola presenza bloccò completamente il ninja, il quale era sì immobile, ma non con sul volto l'espressione che forse Jashin avrebbe sperato di trovare. Sorrideva, in maniera quasi stupida. Jashin lo minacciò. Egli non avrebbe mai potuto rinunciare al contratto, e avrebbe dovuto andarsene subito da quel luogo. Venne rimproverato, come se avesse scoperto qualcosa di segreto, come se avesse compiuto qualcosa di sbagliato e di irrimediabile. Tutto quel luogo era nella sua mente, tutto quel luogo era in una dimensione di chakra dentro di lui, e per tutta una serie di eventi, casualità, piani ben studiati, e follia, tutto quel luogo forse non avrebbe nemmeno mai dovuto esistere. Per un attimo ebbe un tremito Jotaro; aveva sigillato cose per tutta la vita, ma una cosa di quella portata non l'aveva mai nemmeno pensata, un simile colpo di genio, lo stava preparando da anni. Quando si era unito a Jashin si era ripetuto che un giorno lo avrebbe messo nel sacco, ma a dirla tutta, non aveva la minima idea di come fare. Fino a quel momento. E lui, la misera nullità, proprio come lo stesso Jashin aveva ripetuto, aveva appena portato a termine la cosa più idiota, senza alcun senso, e potenzialmente distruttiva che gli fosse mai passata per la testa.

    << Come se ne fossi in grado, di distruggere una cosa simile. >>

    E rimase fermo, a sorridere, a metà tra la felicità di un bambino che dopo essere caduto dal balcone atterra in piedi, in lacrime, col sedere a terra ma completamente illeso. Non sa ancora se sia vivo oppure no, sa solo di aver provato una paura immensa, e aspetta. Jashin era un dio, e si, aveva tutto il diritto e il controllo sul contratto che Jotaro aveva stipulato con lui, ma anche un dio deve seguire delle regole, persino uno dedito alla distruzione dei vivi come lo era lui. In quel momento, con il ninja completamente immobile davanti a Jashin, la porta, che si era aperta per far uscire l'entità, si sarebbe nuovamente richiusa, obbligando i due a restare faccia a faccia in quella dimensione dentro la mente del Jaku, fuori da ogni regola, fuori dal tempo, fuori da tutto. Non aveva le armi Jotaro per combattere un mostro simile, non aveva la potenza, non aveva nulla per intimorirlo o per sconfiggerlo, l'unica cosa che aveva, era la sua storia, e un sacchetto di esperienze passate, talento nei sigilli, e idee senza il minimo senso. Tipo quella che lo aveva appena portato a toccare la porta di quel luogo, con il chiaro intento in mente di distruggerla. Lo stesso intento distruttore che aveva ogni volta che uccideva in nome di Jashin, per questo aveva attirato la sua attenzione, per questo lo aveva attirato lì.

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    << Jashin, vorrei che te ne andassi, per non tornare, questa è la mia unica condizione. >>



    Cosa poteva far imbestialire un dio distruttore, più di un suddito che si ribella e cerca di strappare il contratto che li lega come se nulla fosse? Lo stesso suddito che dopo aver sperimentato la potenza di suddetto dio, non solo non vuole accettare di inchinarsi, ma che gentilmente chiede all'entità di togliersi dalle scatole? Spesso Jotaro si era posto questa domanda, ma forse, quello che avrebbe imbestialito di più Jashin, una creatura dedita ad una sola cosa, la distruzione dei viventi, era proprio la vita. Di non poterla estirpare. In eterno.
    Se Jashin lo avesse annichilito, avrebbe scoperto subito il perchè del sorriso maniacale del ninja. Altrimenti, lo stesso Jotaro, schioccando le dita, sarebbe esploso, in una fitta nebbia di sangue e ossa, così fine da scomparire, e con lui, contemporaneamente, anche la grande porta sarebbe semplicemente scomparsa. Lasciando solo un infinito piano vuoto, bianco. Con Jashin al suo interno. Per sempre? Certo che no, giusto per qualche istante, poi in un battito di ciglia, tutto sarebbe tornato esattamente con un paio di istanti prima. A quell'attesa, a quel sorriso.


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    << Jashin, vorrei che tu te ne andassi, per non tornare, questa è la mia unica condizione. >>



    Che cosa era appena avvenuto in quello strano piano dimensionale? Una tecnica mirabolante? Una capacità segreta? Un'abilità innata? No, solo un dio, che cercava di pretendere qualcosa ad un fallito, che ormai aveva già perso tutto. Aveva perso gli affetti, aveva perso il potere, aveva perso il controllo sulle informazioni, aveva perso persino la dignità di uomo, sapendo di essere lui stesso un clone, creato in laboratorio, e nato da nessuno. Tanto valeva perdere anche l'immortalità, e farlo nell'unica maniera che si addice ad un fallito che continua a provare e a provare, e continua a fallire uno stupido esame genin, un fallito che sa solo sigillare cose. Fyodor gli aveva dato quell'idea, con uno sguardo. Lo sguardo di un uomo rimasto chiuso all'inferno, maledetto ad una eternità di agonie. E niente, avrebbe atteso, immobile, con quel sorriso che nascondeva una luce macabra, chiuso in una gabbia con il suo carnefice.
    Non importa quanto la creatura avesse provato, o quanto lo avrebbe minacciato, torturato, o distrutto. Ogni volta che lui fosse morto, la porta sarebbe svanita assieme a lui, per qualche secondo, e poi tutto si sarebbe riformato. Nuovamente.


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    << Jashin, vorrei che tu te ne andassi, per non tornare, questa è la mia unica condizione. >>



    Di nuovo. Quel sorriso spento, quel sorriso non di felicità, ma di chi ha unito i puntini che aveva a disposizione, e il meglio che era riuscito a creare, era una cassaforte chiusa dall'interno. Fyodor gli aveva dato l'idea, Eiatsu gli aveva dato il chakra per avviare il cerchio, senza che ora ne avesse più per spezzarlo, il primo Hokage, le cui cellule di rinascita abitavano dentro di lui, gli avevano fornito la malta, e la sua esperienza gli aveva dato le pietre. C'era stato in passato qualcuno che aveva reso un semplice sigillo qualcosa di più. Un clan della foglia. Con un semplice simbolo, potevano condannare l'intera vita di un individuo, un'arte quasi perduta, che innalzava i fuuin a qualcosa di più oscuro, più infame. Juuinjutsu. Maledizioni.
    Ovviamente Jashin era un dio, sebbene quella non fosse la sua dimensione, avrebbe avuto la forza di fare a pezzi quella porta sigillata, che ora era in comunione con l'essenza stessa di Jotaro. Avrebbe potuto andarsene in ogni momento il dio, ma nel farlo, avrebbe anche liberato il ninja. Oltretutto quel piano dimensionale non seguiva le stesse regole di tempo della realtà. Avrebbero potuto andare avanti per ore, giorni, settimane, mesi, anni, decenni, secoli, un'eternità se questo era quello che voleva il destino.


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    << Jashin, vorrei che tu te ne andassi, per non tornare, questa è la mia unica condizione. >>



    Un'eternità in un battito di ciglia. Jashin sarebbe diventato un missionario di pace prima ancora che Eiatsu potesse pronunciare la prima lettera dell'alfabeto. Cosa sarebbe stato più degradante, più fastidioso per un dio della morte? Annullare un singolo contratto di un ninja che non stava nemmeno producendo gran che in termini di morti, o passare l'eternità a vedere una vita che rinasceva sempre davanti a lui, senza poterci fare nulla? Ormai a Jotaro non interessava. Alla fine tutto si sarebbe risolto in un modo o nell'altro, ed Eiatsu ci avrebbe rimesso solo la sua Kinjutsu, dato che al momento della prima "morte" di Jotaro all'interno di quello strano mondo, il legame si sarebbe spezzato, lasciando l'otese spossato davanti ad una sorta di albero-uomo immobile, ma salvo.
    Proprio così, il trucco non era riuscire a convincere Jashin a lasciarlo andare per forza, ma rimediare ad una vita di inganni e fallimenti, impedendo almeno la morte di un ninja che non c'entrava nulla con tutta quella storia. Se il prezzo per la vita di Eiatsu fosse stato quello di morire in eterno in una dimensione sparsa chissà dove nelle correnti del chakra, ormai era stato pagato.

    Allora, che avrebbe fatto il potente dio? Aveva davanti qualcuno, che non aveva paura della dannazione eterna, dato che ci si era buttato dentro di testa...


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    << Jashin, vorrei che tu te ne andassi, per non tornare, questa è la mia unica condizione. >>

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    << Jashin, vorrei che tu te ne andassi, per non tornare, questa è la mia unica condizione. >>

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    << Jashin, vorrei che tu te ne andassi, per non tornare, questa è la mia unica condizione. >>

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    << Jashin, vorrei che tu te ne andassi, per non tornare, questa è la mia unica condizione. >>

    58893cea2f3e2

    << Jashin, vorrei che tu te ne andassi, per non tornare, questa è la mia unica condizione. >>




    OT
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    Dormammu, sono venuto a patteggiare :omgda: :omgda:
     
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    Falce dei Kaguya


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    Triste Destino di un Kage

    Il Mizukage sembrava molto sicuro di se.
    E perché non dovrebbe? Per quante volte lo abbatti, lui ritorno bello fresco e pronto a continuare battaglia, probabilmente le sue forze non hanno fine...
    Lo hai già detto, fratello, che ne pensi di suggerire qualche soluzione? Finora l'idea di inghiottirlo con gli Hai Urami non sembra poi così produttiva e producibile...
    Proprio mentre quelle voci disquisivano, di nuovo, accadde l'inatteso: la foresta di ossa si sciolse sotto lo sguardo stupito del Risorto stesso, che, malgrado l'oscurità, avvertì chiaramente con l'udito particolarmente affinato l'immane quantità d'ossa che andava scemando di dimensioni, che stava distruggendosi a poco a poco, come se non vi fosse più chakra a reggerla in piedi!
    Che le forze del Mizukage fossero così ridotte?
    Eccola una debolezza di questa tecnica! Restituisce la salute fisica, persa per mezzo di ferite, ma non il chakra consumato! Probabilmente alla lunga il tuo... il suo corpo rimarrà senza più energie, forse a quel punto morirà...
    La stessa morte di allora... Mikawa dannato...
    Oppure potrebbe essere una trappola per farci lanciare diretti contro di lui, non pensate anche voi? Magari ci tuffiamo di sotto e zac! Ossa ad ogni dove dritti contro di noi in caduta libera! AHAHAHAHAH!
    Odio dire che la tua diffidenza potrebbe non essere nemmeno così sbagliata, Mostro...
    Sai, Mizukage, la morte non mi spaventa? Ed a te?, esordiva intanto il Risorto, mentre il Cadavere stava ridendo in modo, a dir poco, folle e dissennato.
    Io credo che a spaventarti sia altro.
    La morte: ci siamo già passati entrambi. Non so com'è stato per te, ma la parte della tua coscienza da cui derivo, quella che ha abbracciato la Vendetta, era intrappolata in un mondo privo di senso, un mondo dove tutto era pace, dove ogni nemico era stato sconfitto, un mondo in cui eri inutile! La Pax Kiriana, questo era l'inferno a cui eri condannato, almeno parte della tua coscienza.
    Ed ora ti trovi qui, in un altro luogo d'inedia, prigioniero ancora una volta? Non è la fine che temi, ma l'attesa della stessa.
    Vuoi morire combattendo, non marcire per debolezze che non accetti, per questo hai scelto la Vendetta! Per tutto ciò cui CI ha condannato il Sanga!
    , quelle le poche parole che Zong Wu disse, ancora sostenendosi dalla Falce di Luna, prima di fare leva con le mani sul soffitto, mentre si legava in parte la catena al braccio sinistro e lasciava i primi fulmini scatenarsi.
    Assieme ai fulmini, il Kaguya si sarebbe tuffato già dal soffitto!

    La Falce di Luna sarebbe roteata nello spazio intorno a lui, per assicurarsi che nessun osso apparisse dal nulla, desideroso di perforare le sue carni.
    E dopo la prima rotazione, il Risorto l'avrebbe avrebbe srotolato la catena dal braccio, sostenendo l'arma solo attraverso i grossi anelli che erano alla base della stessa, spazzando l'aria intorno a se con maggiore potenza, per lanciarla in avanti verso il punto da cui aveva sentito provenire le risate (o in caso dove aveva sentito muoversi il defunto Mizukage): l'arma aveva un ampio raggio d'azione di suo, la catena alla fine, poi, la rendeva ancora più capace di spazzare attorno a se, o, in questo caso, in profondità verso il terreno, mentre il Kaguya atterrava.
    E dopo quel primo attacco , ne sarebbero partiti altri due quasi contemporanei: infatti, se da una parte il Kaguya diede una forte spinta all'arma per rieliquilibrare la sua posizione in avanti verso il nemico, sfruttando tutta la propria agilità per arrivare con i piedi al suolo mentre compiva tale gesto di avvicinamento di se e della sua arma, dall'altra parte, il corpo, nel ruotare, lasciò partire dalla gamba sinistra due dardi ossei con medesimo bersaglio, lì dove, ipotizzava, si trovasse il Defunto.
    Nello stesso tempo, poi, le mani lasciarono scivolare gli anelli della catena verso l'avambraccio per chiudersi in pochi veloci sigilli, quando era ormai prossimo al suolo, scatenando in breve inferno di fuocoHi No Hane
    Villaggio: Personale (Feng Gu - Shiltar)
    Posizioni Magiche: Due (2)
    L'utilizzatore può richiamare attorno a sé un cono di fiamme simili a due grosse ali, alto circa 6 metri; il vortice esploderà attorno all'utilizzatore con Velocità pari la Concentrazione dell'utilizzatore incrementata di 3 tacche. La potenza è pari a 60. Il raggio dell'esplosione è pari a 3 metri.
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Livello: 3 / Consumo: Alto )
    [Da jonin in su]


    Impronta di Chakra Fuoco [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Fuoco. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Katon, il potenziamento è doppio se fronteggiate Fuuton. Non è possibile sfruttare le altre abilità 'Talento' in combinazione.


    Ninjutsu Inarrestabile [2]
    Speciale: L'utilizzatore può migliorare la potenza delle proprie ninjutsu: se potenziate con una qualsiasi abilità 'Talento', la potenza aumenta di 10.


    => Potenza = 80, Velocità = Nera +3
    che si sarebbe unito a quello di fulmini che già stava cadendo dall'alto.
    Colpirlo con la sua Falce, le ossa che condividete e poi investirlo con il fuoco? Non mostri pietà per te stesso, fratello.
    Gli concedo ciò che il Sanga non gli ha dato: la possibilità di una morte netta, definitiva... forse il chakra che ha in corpo non basterà a curare tutto questo!

    E mentre quei pensieri s'agitavano nella mente del Kaguya che atterrava al suolo, forte della sua resistenza innegabile, la guarigione proveniente dalle sue ossa avrebbe guarito del tutto le ferite alle gambe, lasciandolo pronto a continuare la battaglia ed a qualsiasi reazione del Defunto Mizukage.

    ------

    Chakra Residuo: 541.5 potenziamenti offensivi, Medio manipolazioni offensive, Basso guarigione ossea, Alto x tecnica/125
    Energia Vitale: 23medioleggera al braccio dx, Leggera x gambe, Media diffusa/30
    Vitalità: 19Media al braccio sx, leggera x gamba, media diffusa/27

    Slot Difesa: 0
    Slot Azione: 42 movimenti della falce di Luna per attaccare, Movimento di avvicinamento, lancio di 2 dardi ossei
    Slot Tecnica: 2Hi No Hane, Guarigione Ossea/2

    OT: Sempre con poco chakra si ritrova Shiltar... spero non capiti anche al Risorto ^^' /OT
     
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    " Ahahahahaha Cosa stai facendo, suddito? "


    58983268deec4

    Jashin sapeva di poter giocare con la mente di quell'insulso immortale come più gradiva; dopotutto lui era un dio e quello un povero stolto. Tuttavia, più il tempo passava e quel frammento si ripeteva nel tempo interiore del babbeo, riuscito a giungere fino nei meandri del suo Io, più l'espressione sul volto del candido costrutto in perfetta dicotomia con l'essere che rappresentava mutava in peggio. Stava realizzando che la proprietà di quel luogo non era sua, bensì del ninja che aveva giurato la sua lealtà al sacrificio e al Culto. Lì, difronte alla porta, non aveva il controllo.

    5898326cdeec5

    Il suo intelletto superiore non riusciva a spiegare come quel microbo facesse riuscito a rinchiuderlo in quell'involucro senza logica e il motivo era semplice: nessun sentimento proprio del dio era in grado di motivarlo.


    " Questo è...questo è...INSOLITO. "


    Ma non si scompose più di tanto, dopotutto lui era Lui. Non gli era mai capitato di non riuscire ad infondere la Pura nel cuore dei ninja, lui era il Terrore più certo, quello viscerale e intimamente legato ai sentimenti reconditi dell'uomo.
    Poi, come colto da una illuminazione, si schiaffeggiò la fronte scoppiando in una sottile risata di una inquietudine disarmante.

    58983273deec6


    " Non capisco perché non c'è nulla da capire. La tua mente è senza logica e tentare di accedervi sinonimo di un fallimentare tentativo. La follia legata al Culto è puramente razionale, sinolo dell'odio per l'uomo e l'amore per il sangue...tu sei al di fuori di tutto questo e io un ospite indesiderato. "

    La porta stava iniziando a sgretolarsi e con lei anche la figura di Jashin, ormai stanco di vedere per la settecentesima volta. Si, perché il processo logico aveva impiegato ore per compiersi in quello spazio senza tempo e l'iterazione del processo viaggiava su una frequenza ben più rapida di quella delle sinapsi, seppur di un dio.
    Il bello era che, in realtà, il tutto si sarebbe consumato in pochi istanti del tempo reale in cui la vicenda stessa era calata!

    " Da questo istante rinnego la tua proprietà. Bentornato nel mondo dei mortali più insignificanti Ahahahah "


    5898364ddeec7


    La porta si disintegrò e, con essa, l'intero sistema circolatorio del chakra di Jotaro il quale difficilmente sarebbe stato in grado di rimanere in piedi.

    Dall'altra parte, Eiatsu era arrivato allo stremo. Le sue riserve di chakra erano state sottratte dal corpo del suo cadavere ormai più simile ad un albero che ad un umano. I geni del Mokuton avevano reso la pelle dello Jaku coriacea e dalle estremità delle dita erano sorti anche dei rami con piccole foglie violacee: un involucro vegetale eretto come a difesa dell'imminente esplosione del suo contenuto!

    " Ho fallito..."


    Il Controllo sul Yashimata si interruppe e, con esso, anche la vista dell'eliminatore iniziò ad appannarsi sempre più fino a cadere in una oscurità profonda [Eiatsu perde l'uso dell'Edo Tensei]. Fyodor istintivamente afferrò il corpo senza vita utilizzato per il nukenin e cercò riparo dietro di esso tutt'altro che fiducioso che ciò bastasse a salvarlo dalla detonazione. Chiuse gli occhi e attese il verdetto.

    :::

    Intanto lo scontro tra i Kaguya continuava a far tremare le fondamenta della Villa: Feng Gu, animato dal desiderio di chiudere i conti con un passato che non aveva scelto di avere, non si era fatto scoraggiare dall'apparente invincibilità del suo rivale, in grado di risorgere dalle sue stesse Ossa. Così, appeso al soffitto della stanza, si scagliò con tutta la sua forza contro Shiltar, attorniato delle scariche elettriche prodotte dalla tempesta in arrivo. Ancora una volta mosse la Falce con forza e rapidità, infierendo sul cadavere del suo alter ego senza riverenza o pietà. Usò persino il fuoco per cercare di carbonizzare le adamantine ossa dell'ex Mizukage, ora ridotto alla mercé del Mikawa. Dal canto suo, il Kiriano si limitò ad accogliere a braccia aperte la furia del suo rivale in maniera tale che il processo potesse reiterarsi e lui potesse tornare in piedi per la battaglia assolto da un altro dei suoi peccati.

    Uno strano intreccio di destini, non trovate? Shiltar e Jotaro, shinobi frutto di realtà del tutto differenti, avevano trovato la stessa via per affrontare il proprio fato e cercare di rimediare agli sbagli di una vita intera.

    Tuttavia, quella volta, qualcosa andò storto per il maestro di tutti.

    " Ahahaha allora non capisci! Non puoi uccidermi in questo modo! Non pu...MA COSA?! COSA DIAVOLO STA ACCADENDO?! PER...PERCHE'?! MALEDETTO MIKA...WA, MI HAI INGAN...NATO!!! "

    58983b14deec8

    La Resurrezione Impura si era interrotta proprio nel mentre della sua miracolosa guarigione, lasciando il corpo del Cadavere in un limbo tra morte e vita. Uno scheletro informe, con la pelle ustionata, incapace di rialzarsi e che, ansimando, imprecava contro Diogene e le sue false promesse di redenzione. In pochi istanti perse anche la parola e, infine, il suo spirito abbandonò quel corpo mostruoso, facendolo accagliare definitamente al suolo.
    L'Asso avrebbe capito subito che il suo scontro era ultimato sebbene solo riaprendo la porta da cui era entrato, avrebbe potuto vedere in cosa una parte di se si era trasformata pur di distruggerlo.
    La sua battaglia era finita e ora il Garth lo attendeva al piano di sopra.

     
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    Falce dei Kaguya


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    La morte arriva per tutti... per alcuni più di una volta

    Lo scontro continuava: il Risorto scatenò prima la Falce di Luna, poi il fuoco che gli era proprio, contro il Deceduto Mizukage, investendolo con una nuova serie di colpi, per poi sentirlo di nuovo rigenerarsi.
    Posso dire che tutto questo sta diventando un pò ripetitivo e noioso?
    Per quale dannata ragione non mi lasciano riposare in pace? Un giocattolo nelle mani del Mikawa! Senza nemmeno la possibilità di vendicarmi! Un oggetto in mani altrui!
    In effetti è un triste destino quello che ti è stato riservato, in ogni tua forma, fratello...
    Mentre quelle tre voci disquisivano dentro la testa di Zong Wu, questi rimase un attimo interdetto, con la Falce di Luna fra le mani, pronto a continuare la battaglia, contro il Mizukage che, di certo, già riprendeva forma, ciò che avvenne, però, fu ben altro: il cadavere, anziché attaccare, scoppiò in una serie di imprecazioni contro il Mikawa, che lo aveva ingannato.
    Una frase quanto mai curiosa, specie quando poi non provenne più nessun suono dal punto in cui il corpo dell'altro si doveva trovare.
    Il Risorto per qualche istante rimase ad attendere, lì dove aveva sentito provenire le ultime urla dell'altro, pronto ad eventuali sorprese dell'ultimo momento che, però, non arrivarono.
    Fratello, non credo sia una trappola, più probabile che la battaglia sia finita.
    Veramente ha esaurito il chakra come ipotizzavi poco fa?
    Non saprei... forse c'era qualcosa che non sapevi, che lui non sapeva, sulla tecnica con cui il Mikawa lo teneva sotto il suo controllo...
    Poco importa come mai, ma se il Mizukage non è più nel cadavere davanti a noi, allora, è giusto dargli la fine che meritava., concluse il Risorto, lasciando esplodere una serie di fiamme che avrebbero avvolto il cadavere, forse riducendolo finalmente in cenere.
    Alla prossima reincarnazione..., avrebbe sussurrato, voltandosi in cerca della porta, con quel fuoco che, finalmente, dava forme alle pareti attorno a loro.
    La prossima reincarnazione? Per pietà, mi piace ammazzarti nel tuo aspetto originale, ma non credi che una folla di te in giro per il mondo potrebbe, quanto meno, toglierti il tuo diritto alla Vendetta? AHAHAHAHAHAH
    Zitto, Mostro!
    La Vendetta è nostra, non di un giocattolo che il Mikawa si è creato!, specificò il Risorto, portando la Falce di Luna davanti a se, puntandola contro la porta della sala.

    Un giocattolo su cui dovrà darci delle spiegazioni!

    Ringhiò, uscendo dalla sala, con le fiamme che ancora la lambivano all'interno.



    ----

    Mi sono permesso qualche libertà stilistica, come le fiammate (vedi tu se inceneriscono o meno quel cadavere) ed il tono di voce da Hai Urami mode ^^'
     
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    l'Abisso




    Quando Jashin salutò il ninja che aveva davanti, con un misto di superiorità e ilarità, Jotaro capì di essersi liberato del suo carceriere, ma non aveva la minima idea di cosa sarebbe successo da qual momento in avanti. Nel mondo reale, una forte luce azzurrina sembrò farsi strada dalla corteccia epiteliale che ormai aveva quasi il diametro di un tronco, illuminando di quel colore tutta la stanza, accecando per un momento i presenti, ma senza causare ulteriore danno. Fyodor da dietro il cadavere ormai consumato che aveva dato vita a Yashimata, osservava come un ratto curioso e spaventato il susseguirsi degli eventi, mentre Eiatsu aveva perso i sensi e si trovava a terra in una pozza di sudore; quanto allo Jaku, nessuna risposta da dentro la corteccia; la cui crescita si era arrestata, essendo ormai arrivata a penetrare il solaio del piano superiore e le cui radici si erano infossate nel terreno della stanza sotterranea. Nessun rumore.

    [Nell'Abisso]

    Il sistema circolatorio di Jotaro si era praticamente incenerito, rilasciando in un istante tutta l'energia che conteneva, sventando ogni pericolo per il mondo reale, ma chiudendo il ninja in una realtà, dentro la sua mente, dalla quale non avrebbe potuto uscire senza il proprio chakra. Quando Jashin era scomparso, Jotaro aveva iniziato a precipitare. Si trovava sempre nello sconfinato spazio bianco dove era fino a pochi istanti prima, la porta gigante era scomparsa, e lui aveva sentito il pavimento scomparire sotto ai suoi piedi, cadendo in un infinito spazio bianco. Aveva perso ogni stimolo legato ai 5 sensi, stava semplicemente precipitando, poteva percepirlo in qualche modo; non avendo più alcuna sicurezza, non sapeva se prima o poi si sarebbe fermato, o se la sua esistenza sarebbe cessata; la sua unica certezza era di trovarsi da qualche parte dentro la sua anima, in caduta libera, senza la minima energia. Da solo. O almeno, così credeva.



    Qualcosa lo aveva osservato. Quel "qualcosa" che lui aveva percepito molto tempo prima, quando aveva iniziato a studiare gli oggetti che portava dentro. Una sorta di "firma" energetica che a volte, in piena meditazione era riuscito a scorgere nel profondo. Un avvoltoio che era rimasto in disparte, ad osservare ogni sua mossa, chissà per quale ragione.
    Più precipitava nei meandri del suo essere, più riusciva a sentire questa entità attorno a sè. Era diversa da Jashin, riusciva a percepirla, eppure essa lo evitava, restando in disparte a osservarlo compiaciuta. Per la prima volta da quando esisteva, Jotaro provò qualcosa di nuovo, un'emozione a metà strada tra il terrore più puro e semplice, e la follia. In un'istante, gli sembrò come se questo "qualcosa" avesse circondato l'enorme dimensione completamente candida che lo tratteneva, e stringendola l'avesse resa un cubo completamente scuro, come il fondale di un oceano. Improvvisamente si sentì sbattere a terra, generando un suono sordo, come un peso metallico che tocca il fondo di una piscina. Immobile, completamente paralizzato sul fondo di questo abisso, con un'infinita quantità di materia oscura sopra di sè. Incapace di provare, pensare, o percepire alcunché. Solo un sussurro, una frase incomprensibile che gli risuonava fin dentro l'anima, e lo scuoteva in ogni sua fibra.

    [Nel Mondo Reale]

    Dalle piccole crepe generate nella corteccia dal chakra pochi istanti prima, iniziò a sgorgare un finissimo liquido estremamente viscoso, di una colorazione tra il blu scuro e il nero petrolio. Prima ricoprì la corteccia, quindi si fece strada fino al pavimento, molto lentamente.
    Fyodor lasciò andare il cadavere e afferrò Eiatsu, per trascinarlo via da quella strana materia che ormai stava invadendo il pavimento, temendo fosse chissà quale liquido tossico che nemmeno lui avrebbe voluto assaggiare. Pochi istanti ancora e il liquido si fermò completamente, evaporando in una densa nebbiolina nera, e sparendo nel nulla in una decina di secondi.
    La corteccia dell'albero iniziò ad appassire, ad afflosciarsi e ad accumularsi sul terreno come fosse semplice legno marcio, rivelando il corpo di Jotaro in perfetto stato, seduto a terra svenuto.

    [Nell'Abisso]

    Le ultime sensazioni di Jotaro, mentre all'esterno quel liquido odioso si sfaceva strada, furono di un abbraccio composto da una miriade di tentacoli che lo coprirono completamente e lo stritolarono fino a renderlo una massa informe di sensazioni e ricordi; fino a che qualcosa lo avrebbe afferrato all'altezza del petto, e lo avrebbe strattonato verso l'alto, facendolo volare in verticale ad una velocità tale da fargli ripercorrere in un istante incalcolabile tutta la distanza che aveva coperto durante la sua caduta. Quando spalancò gli occhi si trovava nuovamente in quell'abisso bianco, ma qualcosa era cambiato. C'era nuovamente una porta. Una porta circolare come quella di un deposito, e il pavimento era stato inondato da un denso liquido nerastro, in tutto e per tutto simile all'acqua al tocco, ma del colore della pece.

    [Nel mondo reale]

    Quando aprì gli occhi nuovamente, sussultando, si trovava seduto a terra, dove prima si trovava l'albero; circondato da rimasugli vegetali marci, con vicino a sè Fyodor con un piccolo carrellino metallico coperto di attrezzi per sezionarlo. Alla vista di quella reazione, Fyodor sospirò, come se avesse appena perso la possibilità di farlo a pezzi per scoprire qualcosa di interessante. Eiatsu era stato sistemato su una sedia. Era ancora privo di sensi.
    Quando Jotaro provò ad alzarsi non si sentì ferito, o debole, ma gli sembrò mancasse qualcosa. Era pieno di energie e privo di dolore, eppure per qualche ragione si sentiva più leggero. Provò ad impastare il chakra, non accadde nulla. In quel momento capì cosa gli mancava. Quello che sperava fosse solo un brutto sogno, che sarebbe scomparso con il risveglio invece, non se ne era affatto andato. Ricordava quello che era successo nell'Abisso, e ogni volta che chiudeva gli occhi, poteva visualizzarsi in quella distesa bianca con quel liquido che gli arrivava fino alle caviglie, davanti a quella strana porta.

    [...]

    Quando Fyodor lo riportò alla realtà, Jotaro gli pose una curiosa domanda.

    << Non ti conosco servo di Oto, per caso tra le tue doti c'è quella di poter generare un sistema circolatorio del chakra? Mi trovo a necessitarne uno. >>

    Per qualche strana ragione, nonostante fosse completamente privo di chakra, si sentiva lo stesso circondato da qualcosa. Sembrava una sorta di energia che non riusciva a definire, ma per il momento, non sembrò interessato ad andare a fondo della questione. Era solo dannatamente sicuro di sentirsi osservato.

     
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    " Bhè, sospettavo che non potesse essere filato tutto liscio..."

    Fu quello l'unico commento che Fyodor fece in risposta al quesito di Jotaro. Qualunque cosa fosse accaduta dentro quel corpo non era facile da spiegare, anzi, dall'esterno era assolutamente impossibile da decifrare. Il ninja aveva visto prima lo Jaku ritornare in vito grazie all'Edo, poi lo aveva visto tramutarsi in un albero ed infine svenire espulso dallo stesso insieme ad uno stano liquido nerastro...al tempo stesso aveva osservato Eiatsu perdere il controllo del complicato rituale che stava compiendo fino a vedere il suo volto prosciugarsi come quello di un cadavere in decomposizione ed infine svenire per lo sforzo.
    In vita sua ne aveva viste di cose strane, dopotutto era vissuto nell'epoca di Orochimaru, ma questa esperienza non sfigurava affatto a confronto!
    In ogni caso, una volta accertatosi che l'eliminatore non fosse in pericolo di morte, era passato al rievocato: certo, aveva decisamente voglia di vedere il contenuto di quel corpo per capire al tempo stesso molto più di se stesso ma di certo Diogene non glie lo avrebbe perdonato, soprattutto ora che sembrava essersi svincolato dal controllo dell'Edo Tensei!

    " Ma almeno sembri vivo e vegeto, e per giunta in forze. Eiatsu invece ha bisogno di riposare e io non ho molte idee su cosa fare ora che sei vivo...forse Aloysisu è più indicato di me per queste cose. Hai perso anche la ragione apparte il tuo chakra, oppure ti ricordi la via?"

    Il disagio nei suoi occhi era palpabile; non gli piaceva trattare con i vivi e pensare di dover risalire il Pozzo e recarsi alla Villa non gli piaceva affatto. Ecco, avrebbe voluto iniziare a studiare quella sostanza nera invece che dover interagire con gli alti residenti. Tuttavia, in caso di completa amnesia, lo scheletrico ninja avrebbe accompagnato Jotaro fino all'uscio della porta salutandolo con un gesto della mano che tanto voleva dire "adesso arriva il bello".

    :::

    Intanto nella sala più piccola della dimora, Aloysisu era in attesa dell'altro suo ospite già da un po nei sotterranei faccia a faccia con il suo passato. Aveva fatto preparare il The e fatto accendere il camino, dopotutto non sarebbe stato facile affrontare quella prova e un minimo di ristoro era dovuto all'Asso giunto fino al Suono semplicemente per parlare con il Mikawa.

    Quello che però il Garth non poteva sapere era che poco dopo un altro ninja sarebbe entrato da quella porta e la sua presenza, sebbene avrebbe potuto spiegare molte cose anche sulla dinamica dello scontro che contemporaneamente era avvenuto, era tutt'altro che prevedibile! Ma, procedendo con ordine, le parole che Feng Gu avrebbe udito dalla bocca dell'otese sarebbero state le seguenti, anche se questo si fosse presentato con la falce sguainata e uno sguardo poco amichevole:

    " Sappi che mi aspetto qualcosa in cambio per il favore che ti ho fatto oggi.

    589e124b0866d

    Prego, accomodati...i biscotti sono fatti in casa."


    Una bella faccia tosta, questo era indubbio, sebbene molte verità erano annidate in quella frase. Quindi il Colosso avrebbe continuato con sguardo divertito, afferrando un po di stuzzichini dalla cotiola sul tavolino:

    " E' da quella volta che parlammo nella taverna di Iwa che ho escogitato tutto."


    Ma con tutta probabilità lo sguardo del nukenin sarebbe stato ancora torvo e poco incline al dialogo; servivano maggiori spiegazioni e quindi Alosyius avrebbe aggiunto qualche parola in più per chiarire il concetto.

    " Suvvia, avevi una Falce da riprendere e un conto in sospeso da chiudere. Dal canto mio, mi sentivo in debito nei confronti di Shiltar Kaguya, è stato il mio maestro e come minimo questo glie lo dovevo! L'ultima richiesta di un cadavere, troppo testardo per essere soggiogato per i miei scopi ma anche troppo orgoglioso per elemosinare un suo rilascio. Dopotutto l'unica cosa che voleva era purificarsi di qualche peccato e accertarsi che la sua eredità fosse finita in buone mani...spero tu l'abbia capito, arrivati a questo punto.
    E poi, non avevo dubbi che saresti uscito vivo e vegeto dai meandri della Villa."


    Tutto vero, sebbene il Mikawa non sapesse come era realmente andato a finire il confronto, dell'anomalia che aveva dovuto affrontare Eiatsu e del fallimento dell'Edo Tensei.

    " Allora, se sei qui allora hai delle novità per me. Ti avevo detto di tornare solo quando avresti compreso il funzionamento della tua stella...che c'è, credevi davvero che te l'avessi consegnata così, solo per "sdebitarmi" del tuo aiuto con lo Yonbi? Sai quanto pagherebbero al mercato nero per quell'artefatto? O quanti Ninja in questo momento la stanno cercando? Sono sempre stato un tipo generoso ma non così folle quanto in molti pensano...nel mondo degli affari tutto ha un suo valore e di soggettivo vi è ben poco.

    Ma che scortese che sono. Prima di discutere di questo forse sarebbe più appropriato parlare dell'altro artefatto leggendario che ora impugni tra le mani...da che io ricordi quell'arma è stata sempre vista da tutti come il simbolo del potere e della credibilità di Kiri al tempo in cui Itai non sedeva ancora sul trono.
    Alllora, Shiltar ha avuto modo di appagare la sua sete? "


    589e12520866e

     
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    Thè e biscotti... e rancore, tanto rancore

    Non c'era nessun letterato ad attenderlo al di fuori del piccolo campo di battaglia che aveva appena visto il Risorto combattere contro una parte di se stesso, il defunto Sandaime Mizukage, un cadavere al servizio del Mikawa che era stato, alla fine, sconfitto.
    Il Kaguya risalì da solo le scale da cui era sceso, vagando per qualche minuto nei corridoi, seguendo un percorso non proprio immediato da trovare, forse per la rabbia che ancora lo agitava, fino ad una saletta piuttosto minuta dove c'era effettivamente Diogenes Mikawa, che lo aspettava mangiando biscotti!!!!
    Sta MANGIANDO BISCOTTI???
    Fratello, calmati
    Evoca una Fenice! Evoca la più grossa fenice che abbiamo! Gli deve smontare casa e cagare nel camino! Poi lo facciamo a pezzi!
    Fratello, calmati! Abbiamo obiettivi più importanti a cui pensare!
    Lo hai sentito? Ci ha fatto un favore? Ha dissacrato il mio cadavere, rendendomi una sorta di giocattolo e lo chiama favore???
    Ossicino, andiamo di Hai Urami?
    Stai zitto anche tu, vuoi? Non ti stai affatto rendendo utile!
    Non era infatti mia intenzione esserlo! AHAHAHAH

    E mentre le voci bisticciavano nella sua testa, il Risorto ascoltava anche il Mikawa dirgli che il suo era stato un dono dovuto per il suo maestro, prima di fare domande sulla Stella di Iwa e, in seguito, accennare proprio alla Falce di Luna che il Kaguya stringeva ancora nella mano sinistra, sostenendola sopra la spalla.
    Solo quando l'altro ebbe finito di parlare, il Risorto prese la parola e, probabilmente, Diogene avrebbe notato come del fumo uscisse dagli occhi dello stesso, fumo di qualcosa che bruciava a grande intensità.
    Il Favore sarebbe l'avermi fatto riavere la Falce di Luna? Una cosa che avresti potuto fare anche senza dissacrare il cadavere del Mizukage di Kiri?, fu la prima domanda, Tu dici che dovevi tutto questo al tuo maestro, io dico che potevi evitarti tanti fastidi ai piani inferiori del tuo palazzo, e se dessi ascolto alle voci nella mia testa anche agli altri, se non lo avessi usato come un giocattolo. e su quelle parole lasciò calare la Falce di Luna dinanzi a se.



    Per fortuna di questa Villa, dato che non penso che sarebbe una cosa contenuta se ci scatenassimo, la mia curiosità vince il disappunto per la sorpresa che mi hai offerto., replicò ispirando profondamente, tanto da quietare gli Hai Urami dentro di lui, per poi andarsi effettivamente a sedere.
    Ti siedi? Come ti siedi? Devi evocare delle fenici, per tutte le fiamme della dannazione! Voglio che questo posto diventi un cagatoio per uccelli giganti!!!
    Sono l'unico a trovare tutto ciò molto divertente? AHAHAHAHAHAH
    Fratello, concentrati sulle cose importanti: la Vendetta! Il Sanga! Pensiamo prima ai veri nemici, poi ai non così papabili amici...
    Va bene, per la Vendetta...
    Il sasso, ho più o meno capito come funziona, ma non sono ancora riuscito ad utilizzarlo, anche se altre idee mi sono passate per la testa in tal senso.
    Il defunto Mizukage, invece, ha avuto di che sfogare la propria rabbia, questo è certo, finché non ha esaurito tutto il proprio chakra... il ché, in funzione del modo in cui è morto la prima volta, non mi dispone molto bene verso di te, come modo d'usarlo.
    E per quanto riguarda la Falce di Luna, l'ho presa dalle sue mani mentre ancora combattevamo, prima che le forze lo abbandonassero e non riuscisse più a resuscitare. Quest'arma non è per noi una questione di credibilità e forza di Kiri, la Nebbia ha le sue spade, e può tenersele, quest'arma è qualcosa di molto più personale.
    , spiegò, osservando la Falce che stringeva nella sinistra, prima di volgere lo sguardo verso i biscotti e recuperarne un paio con l'altra mano.
    A quel punto avrebbe voltato lo sguardo verso il Mikawa: Io ho una domanda un pò diversa per te: da quanto tempo hai la capacità di richiamare cadaveri e, soprattutto, chi altro hai nella tua collezione? Perché un dubbio m'è sorto dopo questo incontro, un dubbio relativo al caro Yashimata che dopo la data della sua morte attacca Kiri...
    E nel dire quelle parole, ironicamente, non c'era un minimo della rabbia che s'era vista parlando del cadavere di Shiltar.
     
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    Come riesumare un vecchio incontro



    << No no...ricordo come è fatto questo posto grazie. >>

    Con quelle parole e un cenno di saluto dato di spalle, un nudo ninja si stava avviando verso la villa, da dentro il pozzo, i cui cunicoli non avrebbero certo resto rapida la cosa. Passarono alcuni minuti, forse un buon quarto d'ora, prima che Jotaro riuscisse a trovare una via per uscire da quel labirinto sotterraneo, passando per un tratto di giardino e infilandosi in una finestra semi aperta. Il tutto mentre due domestici, intenti a sistemare alcune piante proprio in quella zona di prato si guardarono vicendevolmente negli occhi.

    - Penso, penso di aver visto un uomo nudo entrare nella villa. -
    - Penso tu debba tagliare quelle spine con più attenzione. -

    Mentre il nudo ninja si intrufolava con attenzione dentro la magione, cercando di non farsi scoprire; non tanto per il fastidio di dover spiegare chi fosse, quanto per il fatto che era completamente nudo, le ombre da dietro gli angoli sembrarono come muoversi andando a coprire parte delle sue gambe e delle sue vergogne. Lui non ci fece nemmeno caso, aveva smesso di porsi domande riguardo a cose che avvenivano attorno al suo corpo da un buon decennio a quella parte.


    [...]

    Sebbene egli non avesse capacità ninja al momento, la sua esperienza e la sua sensibilità erano rimaste immutate, ripulite della sua malattia genetica dall'Edo che lo aveva spurgato delle cellule Senju, quindi non fu difficile per il suo naso scoprire dove fosse il Mikawa. Seguì la pista odorosamestruale.
    Qualche istante dopo si trovò davanti ad un lungo corridoio non troppo illuminato, alla fine del quale era presente una porta a due ante piuttosto importante. Mentre si avvicinava, sentì un tonfo, come di qualcosa di metallico che sbatteva a terra con forza, seguito da persone che parlavano. Si avvicinò con attenzione. Quando fu davanti alla porta, udì queste parole:


    CITAZIONE
    Io ho una domanda un pò diversa per te: da quanto tempo hai la capacità di richiamare cadaveri e, soprattutto, chi altro hai nella tua collezione? Perché un dubbio m'è sorto dopo questo incontro, un dubbio relativo al caro Yashimata che dopo la data della sua morte attacca Kiri...

    Si fermò giusto un istante Jotaro, per ricordare se conoscesse quella voce o meno, e notando come non gli portasse nessuno alla mente, concentrò la propria forza per spalancare la grande porta abbastanza per poter entrare.



    La figura nuda, con un'oscurità innaturale che copriva la pelle dall'inguine in giù, entrò, anzi, sgusciò nella stanza, tenendo aperte le ante con le braccia, mostrando ai presenti un corpo piuttosto magro, con il volto leggermente scavato e una lunga chioma nera. Sebbene non fosse certo attraente, era conciato meglio di come Diogenes lo ricordasse, non aveva più la pelle chiarissima in modo innaturale, e la circolazione del sangue non era più visibile. Qualunque male lo avesse afflitto in vita, non era più presente.
    Osservò la stanza, era come la ricordava, quando lui e il Mikawa conversavano anni prima, quasi nulla era cambiato, tranne l'individuo presente, del quale era certo di non avere memoria. Prese la parola, come fosse un ospite sgradito, e alquanto fuori luogo.


    << Hummgh. Riguardo questo, alcuni dettagli potrebbero essermi sfuggiti di mano. Hem, salve...a tutti, suppongo. Bella falce però. >>
     
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    " Che c'è, ti dispiace per la sua sorte? E no, che io sappia Yashimata dovrebbe essere ancora vivo e vegeto sebbene sono anni che ne ho perso le tracce. L'ultima sua bravata ci ha privati del Neko Senzai e di numerosi Otesi, quindi qualora tu lo trovassi gradirei che lo portassi qui da me! "

    Disse il Mikawa senza notare il tono stizzito del gigante di Ame. Stava mentendo sul nukenin, ovviamente, ma pensava davvero di aver fatto un'opera di bene permettendo a Feng Gu di cancellare il suo passato una volta per tutte, confrontarsi con l'ex Mizukage e riprendersi l'arma che sicuramente aveva un grande valore affettivo, ancor più che bellico, per lui. Poi, tuttavia, capì che qualcosa era andato storto e, in effetti, non si aspettava che lo scontro sarebbe durato così poco: dopotutto l'Edo avrebbe dovuto reiterare il processo fin quando Eiatsu non avesse avuto più chakra...e aveva a disposizione anche una buona dose di tonici per assicurarsi almeno 5 o sei guarigioni impure totali!
    Quanto a Yashimata, invece, di informalo dei suoi piani relativi l'arcinoto nemico degli Accademici non ve ne era ragione, soprattutto ora che l'animo dell'Asso era turbolento: il progetto della nuova Alba non aveva preso piede, complice il protezionismo dei vari villaggi nei confronti dei vari attentati e, apparte il vecchio gruppo di Sand Scoprion, Febh mai come allora fu capace di evitare una fuga di informazioni!

    Dunque, senza aver modo per confutare le affermazioni del Mercenario, rispose nella maniera più istintiva possibile, negando quanto ascoltato:

    " Finito il chakra? Impossibile, il combattimento avrebbe dovut..."

    58a5e97dbd261

    Ed ecco che entrò nella stanza la ragione di tutto, l'unico motivo che poteva spiegare quello spiacevole incidente che Aloysius non avrebbe mai voluto. Nei suoi piani, di fatti, Shiltar avrebbe trovato pace con una degna morte per mano del suo successore, rifacendosi dell'indegna fine che lo aveva catturato in un letto di ospedale in un sudicio villaggio ad Iwa. Tuttavia la presenza di Jotaro cambiava tutte le carte in tavola e, ricordandosi quanto accaduto mesi prima in presenza di Raizen, il pensiero che l'eliminatore si trovasse ora in condizioni critiche gli frullava nella testa.

    " Jotaro, spiegami...Eiatsu dove si trova?! "

    La faccenda della Stella finì in secondo piano, così come Feng Gu avrebbe dovuto trovare lenimento al suo rancore nella risposta dell'inaspettata figura che si era ora aggiunta nella sala. Il Risorto, e questa volta era doveroso specificare di Oto per distinguere chi era tra i due, era ora al centro della discussione e dalle sue parole avrebbe dipeso il seguito dell'incontro: uno Jaku che ritorna dall'oltretomba, si sa, non è mai un buon presagio!
    E per rendere partecipe anche il nukenin della discussione, Aloysius avrebbe introdotto l'inatteso ospite:

    " Feng Gu, Jotaro...Jotaro, Feng Gu. E ora parla! Ti avevamo perduto...quelle cose uscite dal tuo corpo...tu, come fai ad essere qui?! E cosa ti è sfuggito esattamentedi mano?! "



    CITAZIONE
    OT / Posticino di transizione. Jotty a te la parola! / OT


    Edited by DioGeNe - 16/2/2017, 19:03
     
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