"Itai kara" vs "Deidara Yagi"

Non c' era niente di meglio che elaborare una strategia, condizionare il proprio avversario psicologicamente e vedere che ci cascava, rivelandosi certamente più stolto, anzi, per meglio dire, stolta e troppo sicura dei suoi mezzi e della sua bravura.

Sapeva a che grado erano le conoscenze dell' avversaria, non aveva forse considerato anche quel parametro? Lei credeva davvero che Itai volesse che si dirigesse verso le copie laterali? No! Aveva sbagliato apposta, le aveva teso una trappola. Non infallibile, stava a lui ora farla concludere bene. Ma nelle sue condizioni e con le sue possibilità era il meglio che poteva fare.

Aveva capito che la sua avversaria era veloce, aveva scansato un suo colpo quasi sicuro con una maestria incredibile, oltre alla fortuna di avere una Wakizashi al posto di un Aikuchi, tuttavia non l’ aveva ancora attaccata a distanza e ciò l’ aveva insospettito leggermente. Perché lei non dovrebbe attaccare a distanza?

Perché, evidentemente amava più usare quella sua spada che le dava tanta sicurezza. Quindi, tanto valeva, cercare di usare quell’ arma come trappola. Come? Bé, normalmente in certe situazioni si tentava la carica, come lei stava facendo, perché se ci si fermava davanti all’ avversario dopo una corsa del genere si rischiava molto di più.

In quel momento lei si stava avvicinando velocemente, certo, ma erano otto metri, ed Itai (che ovviamente non si era precluso la vista con la sua stessa copia, sarebbe stata un’ azione troppo da stolti) si preparò.

Sei metri.

La copia restò ferma, ingannandola. Itai però si spostò di lato muovendo mezzo passo verso destra.

Quattro metri

La copia restò nuovamente ferma, immobile. Itai però mosse due passi verso destra, muovendosi abbastanza (anche se lentamente) per togliersi dal raggio d’ azione della Wakizashi. [1 Slot Difesa] Davvero l’ aveva creduto così scemo lei? Davvero aveva creduto che avrebbe aspettato immobile la sua carica così avventata aspettando che lo trafiggesse?

Quando arrivò, pochi secondi dopo e sferrò l’ attacco, lo sferrò contro il vuoto. Itai perse la copia, ma non di certo la possibilità di farle male.

Se moriva, doveva ricordarsi di poter dire che non era stata colpa di lei. Però ci provava quasi un malsano, masochista gusto a farla innervosire. Mentre pronunciava quelle parole, dopo si allontanò di cinque metri dall’ avversaria [1 Slot Azione]e le due copie rimanenti si avventarono di lei. Non gli interessava di certo farle del male con le copie, tanto non poteva. Ed anche se lei avesse deciso di sbarazzarsene o meglio, ignorarle stando ferma, avrebbe comunque ciò che voleva Itai, ovvero non guardarlo.

Il giovane prese tre Shuriken e li mise tutti nella mano destra. Purtroppo non poteva usare la mano sinistra, ma poco importava. Impastò ½ basso nel braccio destro [Forza 155->180 Velocità 150->175], tenendo nella mano sinistra sia l’ Aikuchi che il Kunai (rendendoli in quel breve lasso di tempo inutilizzabili entrambi) e sparando verso l’ avversaria i tre Shuriken. [1 Slot Azione]

Diede loro un effetto preciso, il primo dritto, con una traiettoria parabolica, i secondi due laterali, sempre con una traiettoria parabolica ma coricata e parallela al terreno. Avrebbero dato quindi l’ impressione di allontanarsi per poi a metà percorso avvinarsi all’ avversaria. Il primo era diretto al viso, il secondo ed il terzo ai due fianchi di lei. Nel frattempo avrebbe eprcorso altri sette metri all' indetro, arrivando a dodici metri da lei, senza curarsi delrisultato del suo lancio. Quanto poteva durare quella tecnica che lo teneva impriginato? Non molto, stando alla sua memoria.