"Itai kara" vs "Deidara Yagi"

Aveva capito che non doveva stare vicino a lui. Peccato che se ne fosse accorta alla fine. Peccato per lei, ovviamente. Tuttavia quella tecnica era stata insidiosa e gli aveva tolto l' utilizzo delle gambe per un bel po. Poco male, perchè si era decisamente stancato di quell' incontro, si era stancato di fare da punching ball per una ragazzina nevrastenica.

Si, era di nuovo libero, poteva nuovamente utilizzare le gambe. E per fortuna perchè lei decise di portare avanti un debole attacco a distanza, con solamente quattro shuriken. Tuttavia l' insidiosità del colpo stava nel fatto che Itai non poteva scansarsi di lato. Allora si sarebbe abbassato. Impastò un bassissimo di chakra nelle gambe [Velocità 150->162,5] all' altezza delle ginocchia e quindi si abbassò di scatto. Stenendosi quasi a terra. Gemette per la gmaba ferita, ma sorrise. Non aveva bisogno di velocità in quel momento.

Ggli Shuriken erano passati sulla sua testa, ci avevano messo veramente poco ad arrivare a lui. Ma Itai quando li aveva visto partire aveva valutato in un istante la situazione, gettandosi quindi a terra come descritto sopra.

“Direi che è ora di finirla”

Itai si rialzò in piedi e con assoluta calma iniziò a percorrere i metri che la separavano dalla sua avversaria. Ci stava impegando volutamente più tempo, quasi a volerla mettere in guardia. Si perchè lui voleva che lei venisse messa in guardia da questo suo atteggiamento troppo calmo. Bè, Itai aveva un' ultima arma che probabilmente lei non conosceva.

Ignorò volutamente la sua ultima provocazione. Non disse una parola, nulla. si limitò ad avvicinarsi con uno strano sorrisetto in viso. Itai aveva una caratteristica, quello di non arrendersi mai. Melanso, certo, eroico forse. Ma non si era mai arreso in vita sua e non avrebbe iniziato quel giorno. Lei poteva anche aver smontato la sua strategia, poteva anche essersi dimostrata più veloce di lui. Ma lui avrebbe vinto, costi quel che costi.