Colui che è
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CITAZIONE Narrato
Parlato
Pensato
Odio.
Odiavo infinitamente tutto ciò che mi impediva la libertà. Odiavo il potere e i segreti dello stesso, e fui già prontamente nervoso ed arrabbiato quando giunsi alle mura kiriane per poter salirci su, ed in tal modo ammirare lo splendido panorma che il villaggio kiriano offriva. Mi portava ispirazione, un infinito sentimento d'amore patriotico verso ciò che calpestavo. In mente mi venne l'immagine di quel foglioso arrogante nella Taverna, e sempre di più mi convincevo che avrei dovuto radere quel villaggio al suolo, e con esso anche i suoi abitanti, uno per uno andavano distrutti. In fondo era solo colpa del loro sangue. Un liquido rosso di poca importanza, ma di così notevole necessitudine. Non avevano colpe, lo sapevo.
Arrivando alle mura, però, vidi due figure vicino ai cancelli, ed una delle due figure fu quella che attendevo. L'aspirante shinobi incontrato del tempo poco prima.
...Interessante...
Rapido, con un balzo mi portai giù dalle mura, atterrando a breve distanza dalla guardia, che ancora non conoscevo, e vicino a quel ninja che conoscevo dal volto.
Quale buon vento...?
Quindi sentii il suo nome. Stranezze del Fato. Io conoscevo il suo nome, sapevo il suo clan e le sue abilità, mentre lui non conosceva per niente me. In un futuro non troppo lontano, forse, saremmo divenuti migliori amici. Li odiavo per ciò ch'erano, ma sapevo che il mio odio non degenerava se quel tipo si sarebbe comportato a dovere.
E tu sei...?
Dissi rivolto all'altro ragazzo, che non conoscevo ancora. Che l'avesse seguito?.. Quel Hyuga era a conoscenza dei nostri affari. La stupidità fogliosa non aveva limite.
Lo allenerò... ma solo se lui diverrà un kiriano al 100%. Il suo sangue impuro, verrà scambiato con un sangue puro.
Poi guardai il Guardiano. Non lo conoscevo e non sapevo chi fosse. Probabilmente era solo uno di tanti... o solo un immezzo a mille altri?
Io sono Seinji Akuma, chunnin del villaggio. Preferirei tenere d'occhio io a questi due durante il loro soggiorno nel villaggio... Abbiamo affari in sospeso.
Infliggere il dolore ed odiare, erano due cose apparentemente diverse, seppure scorrevano in un che di parallelo, senza mai incontrarsi. Come giustamente mi fece notare Itai, la Foglia fa parte dell'Accademia. L'esercito accademico, per quanto potesse essere ridicolo e debole con elementi del genere all'interno, era pur sempre un'unica squadra, e gli elementi deboli o odiati, andavano eliminati. Eppure... l'unica via per eliminare l'odio dal cuore di quel ragazzino, era quella di crescerlo, di fargli vedere cos'è la vera Forza, giacché lui in quel ridicolo villaggio non l'avrebbe mai potuto comprendere. Parlare in presenza di quell'altro ragazzo, era rischioso, ma era altrettanto chiaro che quell'altro ninja era lì perché quelli della Foglia non si fidavano del Hyuga.
...subblime...
Sorrisi. Se lo Hyuga era venuto da me per farsi addestrare, era alquanto chiaro che anche l'altro shinobi sarebbe stato addestrato. Non gli dovevano venire sospetti, altrimenti... Tutto il nostro piano poteva saltare, e quel Hyuga non avrebbe avuto altra via se il non marcire tra quelle mura per l'eternità.
In ogni caso, poco dopo essermi presentato, avrei dapprima lanciato un'occhiata interrogativa all'altro shinobi foglioso, e quindi mi sarei rivolto allo Hyuga. Causare danni ad un villaggio sottraendoli dei shinobi, era una delle migliori cose che potessi fare.
Hmm... Itai...
Anche lui tradì quando fu appena Genin, e lo Hyuga aveva le carte in regola per raggiungerlo. Itai aveva tradito perché si era accorto della netta inferiorità della Foglia. Lo Hyuga era venuto da me, perché desiderava il potere. Itai era solo un'ipocrita, e sospettavo che lui potesse fare un qualcosa di grande contro Kiri. La presenza di quel shinobi...
Sbuffai, ma ero totalmente sicuro che quel shinobi non era venuto a Kiri nella veste di un postino. A che pro mandare un chunnin a consegnare una lettera?
Con affare pensieroso guardai il guardiano.
Avevo promesso di addestrarli... possiamo andare?
Non poteva addestrare due shinobi della Foglia. Ciò andava contro i miei ideali e contro le mie volontà, ma lo Hyuga, ero certo, avrebbe tradito, mentre l'altro... beh... l'altro si sarebbe potenziato comunque, prima o poi, e il dolce profumo dell'indebolimento di un villaggio mi dava la forza e la coscienza per compiere ciò che dovevo.
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