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-Max.
E poi, quando tutto si stava nervosamente risolvendo, il primo Kiriano idiota, parlando a vanvera, rischiava di far esploderei già fragili nervi dell’amministratore otese. Feci un lungo sospiro di rassegnazione, con la mano destra feci cenno a Shiltar e Febh d’ignorare quell’idiota che in basso gridava epiteti verso un già, giustamente, nervoso amministratore otese.
La mano sinistra, nascosta, compose i sigilli. Ci volle un attimo per comporre quattro miseri sigilli ed un attimo affinché una mano di terra eruttasse dalla terra poco avanti Seinji e cercasse, con una velocità che lui probabilmente non poteva nemmeno pensare d’immaginare, di afferrargli la faccia e spingerla all’indietro, cercando di sbattere tutto il corpo dell’Akuma all’indietro, zittendolo (Doton: Tsuchi no Hando)(7 Slot Arto usati – Velocità: 1000 Forza: 700 Potenza: 10)« Amministratore Yakushi, voglia perdonare la scortesia del nostro chunin » dissi con un sorriso « Sarà sicuramente punito »
Dare del lei ad una persona a cui si dava del tu quando non ci insultava stava proprio a significare che l’Akuma con la sua spavalderia l’aveva fatta veramente grossa. Fujiko insultava chi voleva, da pari a pari e consapevole di non poter subire nulla di diverso da una sfida da pari a pari da parte dell’insultato Febh.
Ma un semplice chunin, notoriamente poco furbo, con il vizio dell’insulto e dell’insubordinazione, non poteva permettersi di insultare un amministratore di un altro villaggio.
Se non scoppia una mezza lite qui non è contento pensai. Lo guardai, quindi, sperando che la mia tecnica l’avesse zittito per un bel po’. Aveva la lingua tagliente come una lama, ma pregiata come un cucchiaio di legno.
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