[Secondo Accesso] Le Mura

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  1. Manu ©
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    Il dover andare a Kiri, nonostante fosse un suo dovere, non lo attirava particolarmente, dovendo inoltre viaggiare con Deidara con la quale aveva avuto un pesante diverbio che difficilmente la biondina gli avrebbe perdonato. Perlomeno ad accompagnare Hamano c'era anche l'amico Hoshi, così almeno avrebbero diviso equamente le continue sfuriate e lamentele della ragazza.
    Stavano portando il nukenin affrontato dall'amica al suo villaggio. Avrebbero potuto tenerlo a Suna per ottenere qualche informazione su Kiri ma non si voleva creare nessun tipo di incidente diplomatico perciò fecero la cosa più giusta e corretta e lo riportarono indietro, dove sarebbe stato giudicato secondo la legge del suo villaggio.
    Mentre il gruppetto viaggiava Hamano teneva d'occhio il malcapitato nukenin a cui Deidara aveva provveduto a rompere le dita ed aveva impedito ad Hoshi di curarlo. Nonostante fosse legato come un salame non era intenzionato a perderlo d'occhio anche se nel caso avesse tentato un'improbabile fuga con un pugno bell'assestato lo avrebbe steso per sempre.

    Hoshi, si tratta di un nukenin, diciamo che le dita rotte sono una piccola assicurazione. Già il clima qui mi da fastidio, se poi dovessimo anche dover inseguire un traditore nel pieno delle sue forze sarebbe proprio una rogna.

    Sì, la faccenda proprio non lo rallegrava. Poi da quando aveva perso il suo braccio in quell'incidente alle mura era un po' caduto in depressione ma la compagnia dei suoi amici lo rallegrava. E forse prendersi una piccola vacanza dai turni massacranti che sosteneva alle mura non poteva che fargli bene.
    Arrivarono sotto le mura di Kiri, decisamente diverse da quelle del loro villaggio, e ovviamente Deidara fece la solita primadonna arrabbiandosi per chissà quale motivo contro il rosso, il quale andò a urlare per avvisare della loro presenza.
    Il pensare che loro tre erano membri della squadra speciale di Suna lo faceva sia ridere che vergognare.
    Non ci volle molto che un ninja rispose alla loro chiamata.
    Sembrava che conoscesse Hoshikuzu e a dirla tutta anche Hamano si ricordava di lui: faceva parte della scorta del Mizukage all'assemblea tenutasi a Suna.
    Si dimostrò riconoscente verso di loro per aver riportato indietro il criminale e chiese di poterlo prendere in consegna.
    Hamano a quella richiesta senza dire niente prese il corpo legato ed imbavagliato dalla barella e lo portò di peso sulla spalla meccanica al kiriano.

    Eccolo qui. E' stato curato per impedire che morisse lungo il viaggio ma è bel lungi dalla sua forma fisica perfetta. Ah, comunque piacere, Hamano Iga.

    Si presentò anche per poter conoscere il nome del kiriano, in fondo lo aveva già visto qualche volta e gli scocciava non sapere come si chiamasse. E poi sembrava forte. Consegnato il traditore il gruppetto entrò nel villaggio passando dalle mura che erano state aperte. Il guardiano disse ad un suo sottoposto di andare a chiamare il Mizukage dato che sembrava conoscesse Hoshi. La cosa sorprese Hamano che si girò verso il suo amico.

    Da quand'è che hai delle amicizie così altolocate?

    Ma mentre parlava successe che il nukenin svenne, probabilmente a causa del kiriano che la giustificò come precauzione dato che colui che avevano catturato sembrava essere in possesso di una qualche arte oculare capace nelle illusioni. Hamano non voleva di certo contestare il suo modo di fare, in fondo non era il suo villaggio e il parere di un altro guardiano di mura su come si trattavano i traditori non era di certo appropriato per il momento. E poi probabilmente anche lui avrebbe fatto così.

     
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