Loggia dei Sand Scorpions

[Militare]

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  1. - Hohenheim -
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    La cerca dei Kiseki
    Loggia dei Sand Scorpions


    'Si i Kijin...una storia allucinante. Ed è stato a dir poco frustrante non poter essere stato presente quel giorno per difendere i nostri confini! Comunque è inutile pensarci ora...'



    Quello era stato davvero un grande evento, almeno per i registri di Suna. Tuttavia, questi attacchi ai villaggi accademici si stavano facendo sempre più frequenti, a partire dal primo avvenuto alla sede dell'Accademia stessa. Hoshi aveva perfettamente ragione a dire che servivano ninja più forti e preparati, ed in effetti i Kiseki avrebbero contribuito non poco in quella direzione. E tuttavia....
    Hohenheim stava per porgere il suo Kiseki al Chikuma, quando improvvisamente il respiro del Kazekage uscì dal corpo del Rosso, creando non poco scompiglio nella stanza. Hoshi era letteralmente fuori di sé all'idea di quella scoperta, e nemmeno il piccolo di Suna sapeva bene come comportarsi.

    'E' un piacere risentirla dopo così tanto tempo onorevole Kazekage. Faccio del mio meglio per essere sempre preparato, Signore.'



    Disse il chunin, pieno di orgoglio nel sentire che le parole del Chiukuma erano cariche di rispetto ed aspettative per l'artista. Aspettative che non sarebbero state deluse, se il giovane avesse potuto evitarlo. Tuttavia il Reggente della Sabbia portava con sé notizie di massima importanza. Non solo affermava di aver fatto nascondere le pietre, ma anche che la reliquia in possesso dell'artista poteva condurre alle magiche pietre di Suna, se solo il giovane avesse ritrovato la capacità di connettervisi ancora una volta. Una sorta di vibrazione, un riverbero di chakra connetteva i vari artefatti tra di loro. E dal momento che le altre pietre erano state sigillate, anche il Kiseki Verde ne subiva l'influenza. Quella era la chiava di volta dietro il mistero dell'improvvisa incapacità del ragazzo di assoggettare la Pietra al suo volere. Ma quella era anche la soluzione per ridare alla Sabbia il possesso dei suoi artefatti leggendari. Il chunin doveva solo trovare la forza di fondersi con il Kiseki, ancora una volta.

    'L'ultima volta che ho provato ero nei pressi del Paese del The e non ho percepito nulla dal Kiseki. Ma forse questa volta sarà diverso....'



    Il chunin strinse nella mano destra il piccolo artefatto, lasciando che la catena di argento si avvolgesse intorno al suo polso. Chiuse gli occhi. La fusione con il Kiseki avveniva tramite un processo di sottomissione e controllo. La pietra era un nucleo di potere, un ammasso concentrato di chakra. Quando ci si connetteva, si avvertiva un grossa quantità di energia che aspettava di essere colta. Il controllo su quel potere tuttavia non era facile e, normalmente, un ninja con le sue capacità poteva sfruttare solo le più basilari proprietà del Kiseki. La pietra era capace di alterare il colore del chakra del possessore, di curare il possessore, di potenziare le sue tecniche e così via.

    'Mmm..'



    Hohenheim strinse più forte il Kiseki, cercando di accedere a quella porticina nella sua mente che dava accesso alla forza dell'artefatto, come aveva fatto un milione di volte prima di quel momento. Intanto un piccola quantità di chakra affluiva alla pietra, per stimolare una reazione. Ma non sentiva nulla...
    La sua mente era vuota. Cercava senza sosta una risposta da parte dell'artefatto. Incessantemente. Incessantemente. E poi arrivò. Era un bagliore soffuso, come di smeraldi illuminati dalla luce del sole. Il Chunin si allungò nella sua mente per raggiungere quel punto luminoso, lasciando che l'energia contenuta in esso lo invadesse. Lo afferrò saldamente.
    Quando aprì gli occhi si accorse che il Kiseki era scomparso dalla sua mano. Immediatamente abbassò il capo, indagando il punto del suo corpo dove sapeva che l'artefatto sarebbe riapparso se la fusione fosse riuscita: un pollice alla sinistra del suo sterno. E li stava, pulsando leggermente nella sua luce verdognola.

    'Ha funzionato...direi. Anche se sento di non aver accesso alle sue abilità. Dovrebbe pulsare di una luce molto più intensa, ed anche il colore del mio chakra dovrebbe esserne tinto..ma posso vedere che così ancora non è.'



    Disse il chunin con una chiara nota di sollievo di essere un passo più vicino a riottenere il controllo del suo Kiseki.
    'Credo che la vicinanza agli altri artefatti mi abbia permesso di stabilire questa connessione incompleta. Ricordo di aver provato per ore a fondermi con la Pietra nei pressi del Paese del The senza nessun successo: non ne sentivo la sua presenza, come se si fosse trattato di una semplice pietra...'
    Volgendosi verso il Rosso avrebbe quindi concluso dicendo:

    ' Bene! Cosa facciamo ora? Come si va a caccia di Kiseki?'


     
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