L'Infermeria dell'Accademia

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  1. ~Cube
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    Il Fiore Lupo

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    Un semplice arrivederci.




    Aoi accettò di buon grado la mia insolita proposta e caricandomelo sulle spalle iniziammo a camminare lungo i corridoi. Durante il percorso mi chiese che tipo di attacco fosse stato quello con il tekken e, aspettando qualche secondo, risposi sinceramente:- E’ una tecnica, si chiama Note del Dolore. Avevo giusto un paio di anni in più di te quando mio padre me la insegnò. Posso dire senza dubbio che è la mia tecnica preferita, e non solo: può risultare davvero pericolosa come hai sperimentato direttamente sulla tua pelle! Non so bene come funziona, so solo che riesco a concentrare del chakra nella mano e rilasciarlo tutto in un colpo, tuttavia è una tecnica basilare di Oto, non credo di essere l’unico a saperla usare… e comunque sei stato veramente tremendo e abile nel combattimento… nessuno mi ha mai messo così all’angolo come te, questo significa solo una cosa, dovrò allenarmi ancora di più- terminai, un ninja solitamente non svelava mai le proprie carte nemmeno ai propri compagni ma Aoi aveva assaporato direttamente la tecnica e in ogni caso, primo o poi, sarebbe giunto alla mia stessa conclusione.

    Quando ci trovammo davanti all’Armeria aiutai il sunese a scendere e ci avvicinammo entrambi all’impiegato. Il tizio ci squadrò da in cima in fondo, chiedendosi probabilmente cosa volevamo in un posto del genere conciati in quel modo. Fui il primo a parlare: -Kato Yotsuki di Oto e Aoi Shinkiro di Suna- aspettai un secondo – Siamo qui per chiedere delucidazioni su quello che è rimasto dell’equipaggiamento. E se è possibile lo vorremo ritirare. – Il tizio si spostò gli occhiali all’insù e sfogliando, dalla sua scrivania, una pila di fogli e documenti cercò probabilmente qualche riferimento ai nostri oggetti. Ad un certo punto trovò qualcosa e prese a leggerlo tra sé e sé, dopo un minuto di puro imbarazzo:-Ok, voi siete quei pazzi che si sono scontrati in Arena… ahahah- quella risata mi fece salire i nervi a fior di pelle- non credo che vi sia rimasto molto. Per te Kato le protezioni te le abbiamo buttate via, erano imbottite di sangue e irrecuperabili mentre abbiamo messo e ordinato il resto dell’equipaggiamento in una sacca… Per te Aoi niente da dire, tutto in ordine e in regola…- ci fissò muto per qualche istante- Ah giusto se volete ritarare un paio di firme… ecco… qui e qui. – Così firmai, tuttavia quando venne il momento di Aoi l’impiegato intervenne subito:-Aoi di Suna mi dispiace ma vista la tua età praticamente ridicola non puoi ritirare armi potenzialmente letali senza il consenso di un maggiorenne.- non resistetti ulteriormente, quell’impiegato e il suo modo di fare mi mandarano su tutte le furie, senza dire una parola strappai praticamente della mano il foglio destinato per Aoi e lo firmai al posto suo:- Va BENE così?- furono le mie perentorie parole.

    Il tizio mi guardò sorpreso e facendo finta come se nulla fosse avvenuto riprese il discorso: -Benissimo, datemi un attimo che vado a prenderle in magazzino. - Sbuffai, mi ero già stancato; guardando Aoi profereii:- Non so se è notato ma non sono per niente paziente in queste cose così insensate!- Subito dopo ritornò e ci consegnò le due sacche, controllai se erano presenti i miei preziosi Tekken e una volta constatato riproposi ad Aoi di ritornare in infermeria prendendolo in spalle.

    Se avesse accettato ci saremmo ritrovati così nel locale. L’infermiera in quel momento se ne era andata e all’interno della stanza eravamo solo io e Aoi. Mossi le mie braccia e le gambe e mi resi conto che bene o male, a parte qualche fitta salturaria, riuscivo a muoverle decentemente e realizzai a quel punto che forse era arrivato il momento di tornare ad Oto, guardando il mio compagno sunese mi balzò in mente un’idea:- Aoi, credo che adesso me ne andrò visto che inizio a sentirmi bene...Prima di andarmene mi sento di dirti senza dubbio che questo combattimento mi ha cambiato, nel suo piccolo! -.

    A quel punto mi vestii normalmente e portandomi la sacca sulle spalle, prima di varcare la soglia e andarmene, mi voltai verso Aoi, ancora in condizioni troppo instabili per uscire dall'infermiera e proferii, con un sorriso stampato in fronte: - Bhè… Alla prossima moccioso! -

    Edited by ~Cube - 21/7/2016, 13:13
     
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