Stadio

[Ambientazione]

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  1. Yami Kaguya
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    Non c'era molto da dire. Non avevo proprio voglia di andare. E la lista dei motivi non era certo povera. L'invito ufficiale, era stato con molta gioia soffocato da pile di scartoffie da fare. Unico risvolto positivo, visto come ora, quel lavoro amministrativo stava diventando più un fastidio che altro. Ma lo stesso, preferivo quello, all'incontrare gli altri 3 amministratori, fra Oto e Kiri. Non potevo negare di essere rimasto sorpreso, quando quel Tamasizu era praticamente risorto dalla tomba per venire a Oto e al torneo. Restava una sorpresa negativa. E gli altri due, avevo i miei motivi, e guarda caso tutti riguardanti Kiri.
    C'era solo un fattore però, che non era facile ignorare. Un biglietto mandato via aerea, del vice di Shaina, con linguaggio che non poteva di certo rientrare sotto la definizione di "ufficiale" o "formale". Si era fissato che voleva venissi a Suna a trovarlo, e il biglietto riportava sia incoraggiamenti che minacce, nonchè insinuazioni. Tutto come al solito, per quanto Tatsu potesse essere definito sotto concetti come "solito comportamento".
    Fissai la pila di documenti da fare, poi il messaggio. Alla fine mi misi in sciopero, scendendo per vie aeree dall'amministrazione, non volendo fare le scale. Mi diressi quindi verso quello che forse, sarebbe diventato il mio Gate. Non avevo ancora l'autorità per chiedere che il demone mi risparmiasse il dover parlare con le sentinelle, quindi dovetti perdere un pò di tempo per domande inutili come "scorta" o simili. Lo sguardo tagliente con cui risposi chiarì il concetto espresso verbalmente, e il cancello si aprì. Fu così che mi incamminai verso Suna, con un umore indefinibile.


    Per fortuna, l'arena che avevano scelto per il loro di torneo, era esterna alle mura, quindi non occorreva parlare con altri guardiani che certo facevano il loro lavoro, ma sapevano essere stancanti se avevi poca voglia di parlare. La tentazione di starmene sugli spalti e così evitare situazioni imbarazzanti o tese a tutti, fu grande. Ma ricacciai indietro quei pensieri infantili, dirigendomi verso la tribuna dopo essermela fatta indicare. Più mi avvicinavo all'entrata però, più l'idea di incontrare lo sguardo di Shin e vedervi tristezza mi faceva rivoltare lo stomaco. O forse era solo il mio coinquilino che dimostrava il suo disprezzo per come fosse ancora una ferita aperta.
    Quello che contava, era che quell'idea infantile era tornata a piacermi. Decisi per una via di mezzo. Unii le mani nell'Henge, e feci gli ultimi passi a 4 zampe, finalmente tranquillo. Sporsi il muso fuori dalla porta, per fare il conto. Shinodari non era ancora arrivata sembrava, e già ero più tranquillo. Secondo, rividi qualcuno per cui credetti di avere un miraggio. Credevo ormai Ayato si fosse chiuso a Castlevania o simili, e invece era là a parlare con un uomo dai capelli grigi. E quello era una delle due facce nuove. Per il resto nel bene e nel male conoscevo tutti, tranne un'altro tipo dai capelli albini anche lui. E due nei sulla fronte che mi fecero strizzare gli occhi. 4 a 1 che era un Kaguya.
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    Se avessi avuto le labbra avrei sorriso, invece mi limitai a chidermi mentalmente dove avesse lasciato Godsan, e perchè quel cambio di guardia. Un altro avvenimento che non mi fece migliorare l'umore con cui ero arrivato a quell'arena. Li fissai alcuni secondi, senza fare un fiato, per poi tornare a guardarmi in giro.
    Alla fine non era così male come situazione. Zampettai dentro del tutto, vedendo che Tatsu stava parlando ai nuovi arrivati ancora. Mi spiaceva non poter salutare tutti, ma preferivo restare in quella forma, dubitavo desse fastidio. Sgattaiolai verso i sedili, fissando come Shiltar e il fratellino fossero fermi a presentarsi. Una singola occhiata fu lanciata alla falce del Kaguya, prima di dirigermi verso i sedili. La scelta era dove mettersi. Accanto a Shaina doveva esserci il posto di Tatsu,mentre nessuno dei Kiriani aveva ancora preso posizione. Fissai il tipo con i capelli grigi, accanto ad Ayato. Chi poteva essere? Non mi pareva ci fossero stati cambi ai vertici di Konoha, anzi se era venuto Ayato dovevano essere ancora a corto di personale. Kiri, se c'erano Shiltar e Kisugy, dubitavo fosse uno dei loro. Forse Suna, il nuovo amministratore? Mah.
    Alla fine comunque un gatto è un gatto. Sperai mi considerassero solo molto irrequieto, così mi avvicinai fino a lasciare un posto di distanza tra me e il tipo dai capelli grigi, e salii sulla sedia, restando poi in posizione accucciata. Si stava quasi facendo divertente, e mi piaceva complicarmi la vita, se comportava il renderla meno monotona. Mi rilassava per certi versi.


     
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  2. Tornadoes Master
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    Una casa affollata


    Le reazioni dell'amministratrice di Suna e del suo assistente furono decisamente diverse e, purtroppo per Gin, fu il secondo a rivelarsi meno distante.

    La prima gli parve leggermente irritata, al citare la spiaggia, ma non per questo rifiutò la birra, poi Tatsu, però, gli rivelò un'ottima notizia, avvicinandosi in modo magari troppo confidenziale al suo Kazekage.
    - Ottimo, hai fatto il filmino della spiaggia? Bene, bene, poi ce lo guardiamo, tanto sai dove abito. Terrò in fresco un pò di birra in più per la serata. -, confermò il Ninja a capo di Suna, sorridendo poi all'idea di far ubriacare Shaina, - Potrebbe servire... fammi notare quando finisce le bottiglie, che gliene passo subito altre! -, concordò, prima di andare a sedersi vicino all'Hokage.

    Le prime parole che si scambiò con il vampiro di Konoha furono di certo parole piacevoli: Gin ricordava i tempi della sua infanzia in cui la Foglia e la Sabbia erano alleati e, per quanto l'Accademia implicasse la pace fra tutti i villaggi, un rapporto di amicizia con Konoha sarebbe stato dal suo punto di vista gradito.
    - Sì, il vento mi dice molte cose, Ayato-sama, spesso posso permettermi di dire io le cose al vento. -, ammise, mentre una brezza, generatasi dal nulla, scuoteva i capelli dei due Kage, - E' mia speranza che le mie abilità permettano all'Accademia di migliorarsi e raggiungere nuove vette, mi auguro che, tutti assieme, i villaggi sapranno andare molto avanti.
    In fondo, non posso parlare per gli altri due Kage non conoscendoli, direi che con capi vecchi e saggi come noi, molti problemi potranno essere risolti ed altri evitati. -
    , si augurò cordiale, posando la bottiglia ormai vuota e prendendone un'altra, - Anche se forse io non sembro né vecchio, né saggio... e nemmeno lei sembra tanto vecchio. -, scherzò, alzando la bottiglia in segno di brindisi, verso Ayato.

    Mentre parlavano, poi, Tatsu, che fino a quel momento aveva discusso con l'amministratrice Otori, si avvicinò loro, mettendo un braccio attorno al collo di Gin, e cercando di fare altrettanto con l'Hokage, per poi iniziare uno strano discorso.
    Il Kazekage stava per commentare positivamente il desiderio del genin di essere addestrato da Shaina, una kunoichi del grado chunin, una delle poche in tutta Suna, poi, però, il discorso divenne strano.
    - Sadomaso... fetish? Tatsu-chan, hai bevuto? -, chiese perplesso il Kazekage, non che l'idea provare un pò di sadomaso lo dispiacesse, al contrario del genin, però non coglieva il nesso logico, sulle ultime parole non seppe che dire, almeno inizialmente.

    - Tatsu-chan, devo dire che l'idea del corso non è affatto male, ma mi sa che stai un pò confondendo il fine dell'Accademia... -, commentò Gin: non voleva rovinare del tutto i folli piani del genin, quindi evitò di sottolineare ancora di più che l'Accademia era un luogo per ninja, non per ciò che intendeva lui, avrebbe lasciato all'Hokage l'incombenza di spezzare i suoi sogni se proprio lo riteneva necessario, - Lo scusi, è innocuo e simpatico, ma spesso temo prenda spesso fischi per fiaschi. -, avrebbe detto ad Ayato, sorridendo.

    In quei minuti, fecero il loro ingresso tre tizi, parecchio pallidi tra l'altro e molto sudati, di certo non erano di Suna, come era facile intuire.
    Il primo a presentarsi, si qualificò come amministratore di Kiri, Shiltar Kaguya, e pareva conoscere sia Shaina, sia l'Hokage.
    Subito dopo, si presentò il secondo amministratore della Nebbia, Kisugy, ed un guardiano delle loro Mura, Tetsuo Kaguya.
    Shaina fece gli onori di casa, dopo che Ayato stesso salutò i tre, in modo decisamente cordiale.
    Gin, però, non era il tipo da alzarsi a stringere mani, magari qualche pacca sulla spalla con chi era più in confidenza, ma strette di mani no.
    - Benvenuti, rappresentanti della Nebbia, piacere di fare la vostra conoscenza. -, disse, prima che un cenno della mano facesse giungere dai tre una brezza fresca come, probabilmente, non ne sentivano da giorni.
    Uno di loro, Kisugy, già si stava servendo della birra, - Prego, amministratore, usufruisca pure di questa mia piccola scorta. -, affermò cordiale, prima che un'altra folata di vento sollevasse due bottiglie, dirigendole pacatamente verso i due Kaguya.
    - Liberi di bere anche voi, naturalmente, se gradite, sono belle fresche. -, li rassicurò il Chikuma, prima di notare un gatto seduto poco lontano.
    - Micio, anche tu qui allo Stadio di Suna? Cerchi un posto in amministrazione? -, chiese, scuotendone il pelo con un gesto della mano, una carezza fatta mediante il vento.
     
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    Il vento, il sangue e l'ombra...


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    Lieve il passo mentre avanzava verso la meta...
    Un’ombra in un mondo di colori...
    Nessuna espressione in quelle iridi che un tempo riflettevano il sole.

    Shinodari arrivò dopo un viaggio “interessante” in compagnia della sua scorta, Febh Yakushi e Ledah.

    Il suo ritorno a Suna era in veste ufficiale.
    Nessun pomeriggio trascorso con Shaina davanti ad un the chiacchierando come semplici ragazze, come amiche che non si vedevano da un po’.
    Alla fine non era trascorso molto tempo dall’ultima volta che si erano incontrate, ma per Shinodari era trascorso un tempo lungo quanto una vita...

    Pur essendo il clima torrido, la frescura che accolse la ragazza una volta che fece il suo ingresso nella tribuna, le diede un piacevole senso di benessere.

    Si guardò intorno per qualche istante, lasciando vagare lo sguardo tra i presenti.


    Un giovane dai capelli chiari attirò la sua attenzione.
    Non le sembrava di conoscerlo.
    Non aveva idea se fosse uno degli shinobi di scorta agli amministratori presenti.
    Eppure non riuscì a distogliere lo sguardo da lui.
    Le trasmetteva una sensazione strana, come se non c’entrasse nulla con quel luogo, ma allo stesso tempo ne fosse il vento, il cuore del villaggio.
    Un vento che poteva anche per un secondo liberarla dalla sua prigione nel nulla.

    Poi la sabbia del tempo cominciò a scorrere nuovamente, per riportare Shinodari alla realtà.

    Si avvicinò all’amministratrice di Suna rivolgendole un inchino formale.


    -Nobile Shaina, vi prego di perdonare la mia scortesia. Non ho scusanti per il mio ritardo.-

    Esordì la ragazza.

    La sunese non avrebbe avuto alcuna difficoltà a comprendere che l’amica non era la stessa di un tempo.
    Non le maniere formali con cui si rivolgeva, piuttosto le iridi prive di quella solarità che lei ben conosceva.

    Una volta ricevuta risposta da parte di Shaina, Shinodari si sarebbe diretta verso l’Hokage.

    -Ayato sama era davvero tanto tempo che le nostre strade non si incontravano. Sono felice di potervi rivedere. Spero che avremo modo di parlare...-

    Lo salutò con un inchino.

    Poi si rivolse ai due amministratori di Kiri.

    -Nobile Shiltar, nobile Kisugy.-

    Le sue parole furono accompagnate ancora una volta da un inchino.

    Fece un cenno di saluto a Tatsumaru che si trovava anche lui tra i presenti.

    Solo allora notò il gatto seduto a poca distanza dal giovane dai capelli grigi.

    Sospirò...

    Ma non voleva ricordare il soprannome che gli aveva dato una delle ultime volte che erano stati assieme.
    Si domandò se lui sarebbe venuto.

    -Per chi non mi conoscesse, il mio nome è Shinodari Jaku Kazekumo, amministratrice di Oto, piacere.-

    Esordì presentandosi.
     
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  4. -DARK GOD-
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    SPOILER (click to view)
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    Legenda:
    -INFORMAZIONI GENERALI DEL POST-
    *Narrato.*
    "Parlato."
    §Pensato.§
    [...]Citazione[...]

    -TORNEO-
    -02-


    *Tatsumaru così si chiamava, faceva un gran trambusto, si agitava e pareva avere una discreta confidenza con il Kazekage; arrivò anche una amministratrice di Suna che si presentò e fece gli onori di casa, poi prese a parlare con i Kage di discorsi che naturalmente Tetsuo non poteva conoscere.
    Comunque la sua attenzione era catalizzata dalla figura che aveva davanti, gli tendeva la mano e si era presentato come se fosse un qualsiasi collega, ma appena le loro mani si strinsero il giovane Kaguya provò una sensazione strana. Sembrava che il suo intero essere fosse presente in tutta la sala, era come un magnete invisibile che attraeva e respingeva le forze presenti, un carisma tale da essere quasi fisico.
    Tetsuo era molto colpito, non fece nulla prima che Ayato parlasse.*


    CITAZIONE
    "Il mio nome è Ayato Jaku, Rokudaime Hokage, piacere di conoscerti giovane Kaguya. Sono molto amico della tua capoclan, quando torni a casa portale i miei saluti"

    "...lo farò signore."

    *Annuì e attese che l’imponente guerriero gli lasciasse la mano, era rimasto colpito e leggermente stordito, cercava di pensare alla forza dell’ Hokage e a quante esperienze avesse vissuto per raggiungere quella carica e i conseguenti riconoscimenti, Tetsuo continuava a fissarlo senza dire altro e con un lieve sorriso.
    Dopo che l’attenzione del giovane venne liberata dal ninja, Tetsuo si accorse che il Kazekage stava offrendo della birra anche a lui e Shiltar, le bottiglie galleggiarono nell’aria portate da una brezza rinfrescante, il ragazzo non sapeva cosa avesse più piacere di sentire se il vento oppure la birra ghiacciata in mano. Avrebbe voluto aprirla e servirsi senza tanti complimenti, ma attese che Shiltar facesse la prima mossa, anche se in altre condizioni non avrebbe mai accettato una bevanda da ninja appena conosciuti in quel momento voleva solo rinfrescarsi, comunque se il suo amministratore si fidava poteva stare tranquillo.
    Un gatto prese posto tra i presenti e il capovillaggio di Suna lo salutò giocando, i suoi movimenti producevano quasi sempre correnti d’aria percettibili in tutta la sala, la sua grande abilità era innegabile. Non fecero in tempo a decidere se bere o meno quando arrivarono altri ospiti, la delegazione di Oto era entrata e la sua amministratrice salutò presentandosi, aveva uno sguardo spento come se qualcosa celasse o avesse rimosso la sua vera natura, Tetsuo rimase a guardarla per alcuni secondi poi distolse lo sguardo per non risultare sgarbato. Si spostò sulla sua scorta e con grande sorpresa vide la prima faccia familiare, Febh il suo sensei dopo i corsi all’accademia, attese che la delegazione del suono facesse le presentazioni poi avrebbe detto diretto a Shiltar:*


    "Sensei vorrei andare a salutare Febh, ho il permesso di allontanarmi?"

    *Non che l’amministratore fosse indifeso senza il giovane accanto, ma Tetsuo preferiva essere preciso in queste cose, dopo che Shiltar avesse risposto affermativamente e la delegazione di Oto avesse finito le presentazioni, il ragazzo si avvicinò a Febh e tendendo la mano verso di lui disse:*

    "Febh sensei, è un piacere incontrarvi! Avete fatto buon viaggio?"

     
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    Falce dei Kaguya


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    A fare gli onori di casa ai rappresentanti di Kiri, ci pensò l'amministratrice Otori, con freddezza, di certo, ma comunque in modo cordiale.
    "La ringrazio, Otori-sama... in effetti la differenza climatica si fa sentire in modo rilevante.", ammise, accennando un sorriso cortese, poggiando su una delle poltrone più vicine il mantello, che fino a poco prima aveva portato con se, condividendone il caldo.

    Furono poi le parole dell'Hokage a sorprendere Shiltar: accennò che lo osservava attraverso una sfera di cristallo, cosa che fece leggermente inclinare dallo stupore lo sguardo del Kaguya, "La ringrazio delle attenzioni che mi rivolge, Ayato-sama...", disse, decisamente perplesso da quelle informazioni.
    L'Hokage poi si rivolse con altrettanta cordialità a Kisugy e strinse la mano a Tetsuo, specie del secondo dei due avvenimenti, il Kaguya sorrise lieto, in fondo non era da tutti interagire con i Kage dei vari villaggi e contava che il genin facesse tesoro anche di quelle esperienze, per quanto inattesse.

    Shaina, intanto, riprese a parlare, presentando anche gli ultimi due individui che all'amministratore Kaguya erano sconosciuti, il primo dei due fu quello che sbalordì maggiormente il ninja della Nebbia: il Kazekage in persona era presente a quelle selezioni, ben due Kage erano dunque lì presenti.
    Il secondo era "l'assistente" dell'amministratrice, intento a gesticolare di seguito alle parole della kunoichi.

    "Onorato di fare la sua conoscenza, Kazekage-sama.", furono le parole del Kaguya, rivolgendo un inchino all'uomo che gli era stato appena presentato e che, gli rivolse un saluto, mentre pareva all'amministratore che una fresca brezza li raggiungesse, impressione che fu poi confermata da come due bottiglie di birra volarono letteralmente verso lui e Tetsuo, Kisugy già era andato a servirsi da se. Gentile offerta del Kazekage.
    "La ringrazio anche di questo, Kazekage-sama.", affermò ancora una volta il ninja di Kiri, sorseggiando la propria fresca bibita, non che fosse un bevitore di birra, ma qualcosa di fresco era sempre gradito.

    L'assistente dell'amministratrice, poi, si avvicinò, assicurando che avrebbe soddisfatto, nel limite del possibile, le loro eventuali richieste.
    "Ti ringrazio, Tatsumaru, ma per ora credo che sono a posto così.", affermò Shiltar, indicando la birra che aveva in mano.
    Il Kaguya poi avrebbe tolto da sopra la schiena la propria Falce d'Osso, posandola agilmente vicino al posto dove aveva posato il mantello.
    Proprio in quel momento, notò un felino seduto poco lontano dal kazekage, che gli si stava rivolgendo, ma non se ne curò più di tanto.

    Ben più interessante fu l'ultimo arrivo: Shinodari Jaku e la sua scorta, la stessa del torneo di Oto, Febh e quel ninja di nome Ledah... del Kabane, nemmeno l'ombra.
    Fu proprio l'ammistratrice la prima a presentarsi con una fredda cortesia simile a quella di Shaina, "Nobile Jaku.", la salutò di rimando Shiltar, con un lieve inchinarsi del capo, rivolgendo poi un più cordiale sorriso a Febh.
    E proprio sullo Yakushi si concentrò l'attenzione di Tetsuo, che chiese di potersi avvicinare per salutarlo, il che, per quanto sorprendesse l'amministratore, non era certo un problema, "Fai pure, non ti preoccupare.", rispose cordialmente al giovane Kaguya.

    Sedutosi, poi, Shiltar notò che sul maxischermo lì presente, c'erano tre scontri che sembravano star per iniziare: due avevano al loro interno delle ragazze, mentre il terzo era fra due shinobi piuttosto giovani.
    Fra tutti, il Kaguya riconobbe solo quella che ad Oto era stata una delle due guardie del corpo dell'amministratrice sunese.
    "Mi scusi, Otori-sama, le vostre selezioni si baseranno su questi scontri?", chiese incuriosito, in fondo anche loro a Kiri avrebbero a breve organizzato una selezione per le squadre speciali e le relative armi.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Un viaggio non proprio normale tra le foreste, le pianure ed infine le dune sabbiose aveva infine portato i tre shinobi a destinazione.

    La cosa che più si faceva notare in quel frangente non era certo la grandiosità dell'arena, in fondo vista una viste tutte. Nè la gente o il paesaggio desertico. La mente di Febh era interamente focalizzata sul CALDO. Faceva un caldo boia là in giro, ma come facevano i Sunesi? Avevano i ventilatori incorporati? Poi avendo addosso l'abito da cerimonia che aveva indossato al torneo di oto, con le maniche lunghe e tutto il resto, non poteva proprio salvarsi dalle alte temperature.

    Acquaaaaaaa..... Era il lamento funebre di Febh, assetato, mentre percorrevano i corridoi che portavano ai posti riservati agli amministratori, ed ecco infine la divina carezza dell'aria fresca. Quale che ne fosse l'origine, in quel momento lo Yakushi si sentiva di ringraziare con una festa di villaggio l'arrivo dei refoli rinfrescanti. La sua espressione passò quindi dallo zombie disidratato all'estatico adoratore, ed ancor di più gli brillarono gli occhi nel vedere le bevande.

    La sua attenzione rimase puntata sul tavolino abbastanza a lungo da rendersi conto che era rimasto indietro rispetto agli altri due. Mentre recuperava diede uno sguardo più accurato...c'erano un ragazzino dall'aria allegra che parlava a un armadio umano, l'amministratrice di Suna che già aveva conosciuto, poi c'erano Shiltar Kaguya, l'altro amministratore di Kiri, Tetsuo e poi l'amico di Yami che aveva incrociato in spiaggia. Ed infine un gatto nero in un angolo. Febh avrebbe dato una piccola gomitata a Ledah, bisbigliandogli: Quel gatto sarà il kazekage secondo te? Dopotutto loro ad Oto avevano un ragazzino-capra...quindi non si poteva mai sapere.

    Ad ogni modo seguì Shinodari nel giro di presentazioni, salutando Shaina, Hanzo, Shiltar, Tetsuo e Kisugi con semplici parole formali e un breve inchino, come di rito. Quando lei chiamò Ayato l'armadio, Febh capì di essere al cospetto dell'Hokage...era una occasione d'oro per mettere una nuova freccia di enorme utilità al suo arco...peccato che il tavolo delle bevande fosse troppo vicino, e la sua attenzione quasi completamente dirottata verso una caraffa con dentro dell'acqua con dei cubetti di ghiaccio. Il suo sguardo avido di liquidi si spiegava benissimo da solo, ma si sforzò di essere cortese. E' un piacere, Hokage-sama. Sono Febh Yakushi, guardia del corpo dell'amministratrice in questo frangente Ma il suo sguardo saettava comunque all'acqua, nonostante tutto il suo autocontrollo. Si sarebbe presentato più o meno allo stesso modo anche al ragazzo sconosciuto.

    Infine, libero dalle ingerenze formali, si sarebbe precipitato davanti alla caraffa, sempre che qualcuno non gliela soffiasse prima. Tetsuo si avvicinò, ma Febh lasciò un attimo in sospeso con un secco Dammi un secondo! Versò l'acqua in un bicchiere, quindi si scolò l'intera caraffa, lasciando appena il ghiaccio, con una urgenza che era quasi comica, anche se un filino disdicevole. AAAAAAAhhhh! avrebbe poi aggiunto, soddisfatto e dissetato. Dicevamo? Ah, si, è un piacere anche per me. Spero che stavolta tu non finisca di nuovo in una bega familiare al ritorno...comunque...il viaggio è stato...beh.. Alzò gli occhi al cielo, ricordando...

    Dopo qualche ora di viaggio era caduto per un colpo di sonno, e aveva preso un albero in piena faccia, cadendo all'indietro e rischiando di travolgere i due passeggeri...poi dopo un pò aveva visto una moneta e aveva ordinato a Ssalslow di fermarsi, era sceso, ma l'idiota era ripartito lasciandolo indietro e portando con sè i passeggeri...Febh aveva consumato un paio di scarpe e una mezza dozzina di polmoni prima di raggiungerlo...infine, mentre era nel deserto e stava bevendo dalla borraccia, all'improvviso questa gli era sfuggita per una curva, e distraendosi per provare a riprenderla aveva indebolito il chakra adesivo, venendo letteralmente sparato nel mezzo di una duna, approfondendosi di diversi metri sotto alla sabbia. Non aveva idea di chi lo avesse tirato fuori o come, ma là sotto aveva avuto svariate illuminazioni...e ovviamente l'acqua era persa ma per mostrarsi sicuro di sè aveva fatto finta di niente, non bevendo nulla fino all'arrivo.

    ....Diciamo che è stato movimentato, và... Concluse, con un'espressione che ben sottolineava l'eufemismo. E a voi come è andata? E mentre lui parlava, lo yakushi, pur ascoltando, avrebbe tirato fuori dalle tasche uno dei sonaglini, assemblandolo con un tratto di Nylon e gettandolo davanti al felino, così da giocare un pò con lui. Sai come sta andando questo torneo? Sarebbe stata la sua seconda domanda, indicando gli schermi con la mano che reggeva il nylon (muovendo così il sonaglio)
     
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    Ledah aveva passato il viaggio sino a Suna abbastanza tranquillamente, senza fare troppo caso agli incidenti di Febh, strano che fosse così poco pratico nel cavalcare il proprio animale, ma il sole di Suna sulla pelle di Ledah era stato impietoso, una fortuna che avessero dato una borraccia d'acqua che si scolò sino all'arrivo in arena, il caldo non gli dava fastidio, ma il sole era il suo atavico nemico.
    Oltre tutto, era dovuto scendere dal dorso della lucertola per riacchiappare il chunin conficcato in una duna, il che voleva dire muoversi sotto il sole.
    Ledah durante il viaggio studiò Shindoari, era molto cambiata, l'impressione che lei si fosse eretta un muro simile alla sua Maschera, era quasi certezza oramai, ma molti elementi continuavano a rimescolarsi, Febh parlava di Yashimata, forse sapeva qualcosa su lui e Shinodari?
    Che l'avesse minacciata?
    Ma lei non era tipo da lasciarsi intimidire e non appariva preoccupata, solo...spenta, un qualcosa che era abituato a vedere su di se' e qualunque fosse il motivo, non era positivo, avrebbe dovuto indagare a fondo il motivo del trauma, ma Shinodari non glielo avrebbe mai detto, o almeno, così pensava Ledah.

    Finalmente, poterono avviarsi agli spalti, nuovamente era incaricato d'assistere ad un'importante manifestazione di villaggio, aveva sentito parlare molto poco dei Sand Scorpions.
    Ledah sapeva solo che si occupavano di vigilare sul villaggio, ma nient'altro, Oto tendeva a fare le cose in maneira più plateale, ciò che è evidente non viene notato in genere, le prove assumevano un ruolo dimostrativo della potenza degli shinobi stessi e della spietatezza del villaggio, cosa avrebbero mostrato i Sand Scorpions in quel torneo?
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    All'entrata sugli spalti, Ledah, che aveva protetto il più possibile il volto dal sole e quindi era riuscito a conservarne il colorito pallido, fissò i presenti con aria vacua, alcuni li riconobbe, altri lasciò che fosse Shinodari ad indicarglieli, mentre la brezza dava sollievo all'otese e sopratutto, ai dorsi delle mani arrossati.

    Tra i presenti notò un tipo dall'aria svagata che aveva vicino a se' una cassa fluttuante, un potere interessante, forse quella brezza era derivata da una delle sue facoltà, il gruppo di Kiriani, tra i quali Shiltar e Kisugi che già erano presenti al Torneo di Oto ed un terzo elemento che non conosceva, un'uomo dalle dimensioni colossali che Shinodari chiamò Ayato Jaku.
    L'Hokage aveva un qualcosa d'interessante, ricordava molto ciò che Ledah aveva percepito al primo incontro con Amano e Sayaka, c'era qualcosa di oscuro in lui, forse per la natura che gli veniva attribuita, quella di vampiro e sovrano di Castlevania, apparteneva ad una razza arcana e misteriosa.
    Ma come al solito, una voce impercettibile, disse a Ledah che c'era un qualcosa d'ancora più arcano ed ignoto, ma come per la violenza di Oto, così visibile da passare inosservata.
    Ledah rivolse a tutti un silente saluto, sguardo assente e vacuo, volto privo d'emozioni, con Shaina, si concesse di poter parlare, avevano già avuto un'incontro di quelli che riducono notevolmentele distanze, un combattimento, esordì con voce assente:

    "Salve Shaina, è passato diverso tempo dal nostro ultimo incontro."

    O meglio, scontro, forse avrebbe inranto l'etichetta, ma dato il caos ed il fatto che Ledah non andasse molto d'accordo con le maniere formali, si permise questa piccola mancanza di rispetto, anche se Shaina non l'avrebbe sicuramente considerata tale.
    Poi, c'era un'altro sunese che gironzolava ed un gatto, cui Febh attribuì l'etichetta di Kazekage, Ledah rispsoe a bassa voce:

    "Se fossi nel Kazekage, non mi trasformerei mai in un gatto, ma in una creatura come un volatile appolaliato sugli spalti, molto più discreto in qesto punto."

    Oltretutto, c'era quel ragazzo socievole che faceva fluttuare le casse e che parlava amichevolmente con Ayato Jaku, sospetto come semplice shinobi, Ledah disse rivolto a tutti con voce moderatamente alta, con la solita voce atona e lo sguardo vacuo che scorreva su tutti i presenti:

    "Il mio nome è Ledah, Chunin del Suono."

    Si stavano rpesentando tutti a quel modo ed era sicuramente più comodo che persona per persona, considerando che lì conosceva nel vero senso della parola solo Shaina.
    Il ragazzo di Suna che girava quasi a raccogliere delle ordinazioni, venne chiamato con un cenno da Ledah che avendo finito la sua borraccia d'acqua e vedendosi scolata l'acqua nella brocca da Febh, dovette chiedere a quel ragazzo dall'aspetto familiare se poteva bere qualcosa anche lui:

    "Scusa, potrei avere un bicchiere d'acqua zuccherata?"

    Aveva perso diversi zuccheri, l'ultima volta che s'era fatto una marcia sotto al sole, era finito a dover portare avanti un corso genin avvolto da bende per via dell'eritema ed era svenuto, purtroppo, non aveva potuto prendere un'ombrello para-sole essendo stato reclutato all'improvviso.
    Lo sguado vacuo poi, continuava a circolare sull'area intorno, ancora non trovava una persona per lui importante, Ookami ad Oto era ancora traumatizzata, ma viva, adesso, si era chiesto come fosse il suo paese e se stesse bene, ma non vedendola, non sapeva che pensare.
    Ledah non era un tipo apprensivo, non potendo agitarsi è difficile esserlo, però, gli apreva strano di non vederla vicino a Shaina, ma non poteva chiedere nulla a quest'ultima, forse sarebbe arrivata poi.
    Nel frattempo, si guardò le mani una volta pallide, ora decisamente arrossate, decisamente, lui ed il sole non andavano d'accordo.
     
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  8. -DARK GOD-
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    SPOILER (click to view)
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    Legenda:
    -INFORMAZIONI GENERALI DEL POST-
    *Narrato.*
    "Parlato."
    §Pensato.§
    [...]Citazione[...]

    -TORNEO-
    -03-


    *Shiltar bevve e anche il giovane Tetsuo cominciò a dare fondo alla sua bottiglia, mentre si avvicnava al suo sensei di Oto sorseggiava tranquillo, prima che potesse finire si salutarlo questi fu preso da un irrefrenabile bisogno di bere, Tetsuo sorrise lo comprendeva benissimo. Fortunatamente lui aveva bevuto fino a quel momento acqua e adesso si rinfrescava con quella corroborante birra ghiacciata, si sentiva molto meglio.
    Quando il sensei ebbe trangugiato l'intera caraffa di liquido, con un singolare quanto rapido metodo, rispose al ragazzo con un augurio che Tetsuo trovò stranemante simpatico:*


    CITAZIONE
    Dicevamo? Ah, si, è un piacere anche per me. Spero che stavolta tu non finisca di nuovo in una bega familiare al ritorno...comunque...il viaggio è stato...beh..

    *Il ragazzo sorrise soltanto al sentire citata la sua prima esperienza con la famiglia, in verità non aveva ancora ben chiari tutti i sentimenti che provava per i suoi fratelli e per ora non doveva abbattersi ma al contrario reagire e cercare di capire.*

    CITAZIONE
    ....Diciamo che è stato movimentato, và... E a voi come è andata?

    "Capisco in pieno sensei, anche per noi è stato impegnativo, il caldo continuo e la sabbia rovente...non sono proprio il tipo di habitat che prediligo!"

    *Tetsuo non poteva immaginare le peripezie del suo maestro ma per lui camminare fino al villaggio di Suna era stata una tortura, di certo si sarebbe ricreduto se ne fosse stato a conoscenza, sorrise al sensei e gli tese la bottiglia di birra per offrirgli un sorso.*

    CITAZIONE
    Sai come sta andando questo torneo?

    *Non rispose subito alla domanda, si voltò a guardare il grande tabellone che Febh indicava, e con sua sorpresa vide un nome familiare, Hoshikuzu aveva già affrontato uno scontro che purtroppo lo aveva visto uscire sconfitto, il Kaguya memorizzò anche il nome del suo sfidante. Poi si accorse che non aveva ancora risposto.*

    "Ah, no...anche noi siamo arrivati da poco, abbiamo avuto solo il tempo di presentarci e salutare, anche se vedo che alcuni scontri sono già terminati."

    *Attese un eventuale risposta del sensei sorseggiando la frizzante bevanda, la sua normale cera seppur molto più pallida di molti presenti, stava riemergendo sul suo volto, l'ombra e la birra fredda stavano lavorando bene.*
     
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    Sign. Aloysius Diogenes Mikawa,

    lei è stato scelto come accompagnatore e guardia del corpo dell'amministratore di Oto Yami Kabane in occasione del famoso torneo per la formazione dei sand scoprion che si terrà nei pressi di Suna. Nonostante le condizioni di incontro siano del tutto sfavorevoli ad eventuali complicazioni, la invitiamo a prestare la massima attanzione.
    La sua condizione di traditore non sarà influente nella zona d'azione, dato che l'evento si terrà fuori dalle porte di Suna.
    Il suo incarico di guardiano del South Gate è sollevato per tutta la durata del torneo. L'amministrazione ha già provveduto a trovare un valido sostituto.

    L'ufficio amministrativo

    Un altro rapido sguardo alla stropicciata missiva amministrativa. La tensione incominciava a salire...

    “Yami sa benissimo difendersi da solo.”


    Ma Aloysius non poteva sapere che quel dì l'ufficio amministrativo aveva combinato un macello con le carte e che Yami aveva espressamente richiesto di non avere nessuna guardia del copro.

    image

    Era la prima volta che usciva dal laboratorio se non per vegliare sulle mura Sud del Villaggio; dell'incidente nessuno era a conoscenza nè tantomeno nessuno lo aveva visto in volto. Chissà cosa avrebbero detto. In effetti lo stesso Diogenes non si era ancora abituato al cambiamento: l'incidente riempiva spesso i suoi sogni durante la notte e quando la mattina si vedeva allo specchio faceva fatica a riconoscersi...

    Salì le scale dell'imponente arena. Si diresse verso la parte più sopraelevata con passo silenzioso.

    " In genere è lì che si riuniscono le autorità..."


    Infatti ben pretso il gruppo fu ben visibile al Mikawa. Subito lo sguardo critico andò ad analizzare la situazione; dopotutto non era lì per godersi il torneo o scambiare frivole parole con le autorità.
    image

    " 2 kunoichi, 8 ninja e un gatto. Il mio protetto non pare essere tra i presenti. Di questi conosco di persona: Shinodari, Febh e Ledah del Suono, Shiana di Suna, Shiltar per Kiri. Di fama i due Kage di Konoha e Suna...Gli altri tre sono volti nuovi."


    Shaina...il coprifronte rigato di suna era legato alla gamba, visibile solo di lato. Non avrebbe potuto riconoscerlo ma Aloysius ritenne saggio non fissarla più del dovuto.

    Fece un passo in avanti, leggermente più marcato.

    " Eccomi, scusate per il leggero ritardo... - rivolse lo sguardo verso Ayato e Gin flettendo leggermente la schiena in avanti e abbassado il capo - Kage-sama buon giorno; Shonodari, Sahina, Shiltar salve; ciao Ledah, Febh...sono qui come accompagnatore dell’amministratore di Oto Yami Kabane...ma a quanto pare non è ancora arrivato.”


    Il timbro della voce era leggermente più basso ma ancora si riconosceva a tratti qualcosa del giovane diciannovenne.


    Edited by DioGeNe - 10/9/2008, 11:25
     
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    Buonasera a tutti i gentili giocatori che sono accorsi alla presente manifestazione GDR, la funzione di questi post periodici autorizzati dall'amministrazione di Suna è quella di aggiornare sugli avvenimenti del torneo descrivendo a grandi linee ciò che avviene in-GDR nei combattimenti in arena secondo l'ordine cronologico in cui mano a mano che questi dovrebbero avvenire, di fatto descrivendo ciò che i vostri personaggi possono vedere negli schermi. Nel gioco, tutti i combattimenti si svolgono contemporaneamente, sia i due duelli già terminati, sia quello ancora in corso, sia il quarto che deve essere ancora aperto.

    Gli schermi sono quattro, uno per ogni duello, disposti a formare un quadrato di due schermi per lato.


    CITAZIONE

    In alto a destra
    Hohenheim VS Hoshikuzu

    Entrambi gli shinobi visualizzati neg sono piuttosto bassi, arrivano infatti ambedue alla medesima altezza di circa un metro e sessantacinque centimetri, apparentemente dovevano avere la stessa età, circa tredici anni. L'uno, alla destra dello schermo, mostra una carnagione pallida e lineamenti noncomuni fra gli abitanti della sabbia, occhi e capelli castani, rideva in modo plateale, e per quanto il sonoro non fosse trasmesso agli spalti quelle immagini tradivano che il ninja si stava contenendo ben poco. L'altro ninja, invece, era un con folti capelli rossi i cui lineamenti, ad un'analisi molto attenta e nonostante i grossi occhiali protettivi, avrebbero sicuramente ricordato una delle personalità presenti su quegli spalti: il kazekage delle sabbie.
    Paiono conoscersi, fra i due è in corso un acceso discorso condito da ampi sorrisi e cenni definibili come amichevoli, finché ad un certo punto il rosso non alza lo sguardo verso le telecamere, rivolgendosi non al suo avversario ma, pareva, proprio allo schermo. Si ode un rumore metallico ticchettare due volte poi da degli altoparlanti una voce infervorata risuona sugli spalti:

    "... enti?!..si si mi stò rivolgendo al KazeKage!... accidenti con tutti gli shinobi del villaggio proprio con lui dovevi farmi combattere?!... senza offesa eh Hohe... eh eh eh.. ho già lottato con lui una volta... è ingiusto..."

    Si sentono altri rumori metallici mentre l'altoparlante viene spento, ed infine il duello può avere inizio.


    CITAZIONE

    In basso a destra
    Kamuro VS Deidara

    Le telecamere inquadrano una ragazzina bionda sui quattordici anni vestita di nero seduta sull'erba di una collinetta alle cui spalle spuntano le inequivocabili sagome nere di una coppia di spade ornate. L'inquadratura si alza verso l'alto facendo entrare nel campo visivo anche un ragazzo dai capelli platino vestito con un mantello e di almeno un paio di anni più piccolo che le si avvicina, salutandola o comunque rivolgendole la parola a giudicare dal labiale. Come nello schermo a fianco gli aspiranti sono entrambi giovanissimi.

    In questo caso il dialogo non c'è, o quasi. La ragazza si limita a sfoderare le due spade e muove le labbra si e no una volta per dire due-tre parole, per il resto a parlare è solo il dodicenne platinato, che è anche lo shinobi a dare il via alle danze lanciando uno shuriken gigante all'indirizzo della biondina, la quale per un istante da l'impressione di schivare con facilità, ma che in qualche modo risulta invece colpita per la comparsa improvvisa di un secondo Shuriken sotto il primo, il quale va a procurarle una ferita sulla spalla. La reazione della ragazza è feroce, ingaggia l'avversario in corpo a corpo e sferra una serie di finte e fendenti, mirando palesemente ai punti vitali.


    CITAZIONE

    In alto a sinistra
    MiracleManu VS Asuna Kagurazaka

    E' lo scontro con l'età media più alta, da una parte una ragazzina sui quindici anni ben piazzata e dall'aspetto vigoroso, e dall'altra quello che può essere definito un giovane uomo, ormai sull'orlo della maggior età. La ragazza ha un aspetto quanto meno inconsueto, capelli ramati legati in due codini che le scendono ai lati della testa e tenuti fermi da due nastri a cui sono legati due coppie di campanellini; porta sulle spalle un massiccio ventaglio anch'esso decorato con dei campanellini. Il ragazzo ha un aspetto più consueto, vestiario comune, corti capelli blu, spalle larghe, sovrasta la sua avversaria di almeno dieci centimetri con il suo metro e ottanta.

    L'incontro fra i due sembra amichevole, entrambi sorridono affabili ed altrettanto amichevolmente si prodigano in profondi gesti di saluto. Il ragazzo si avvicina moltissimo impugnando dei jitte, ma è la ragazza a prendere l'iniziativa, buttandosi in corpo a corpo e sferrando una successione di quattro attacchi brutali, aprendo le danze con una ginocchiata che coglie impreparato l'avversario, per poi chiudere con una combinazione di tre fendenti con il pesante ventaglio in legno usato a mo' di clava. Dopo la reazione poco pronta al primo attacco, il maschio riesce a riprendersi opponendo le sue armi al ventaglio e poi sottraendosi agli attacchi arretrando, sulla difensiva, soltanto per contrattaccare balzando alle spalle della sua avversaria e colpendo con due fendenti incrociati dei jitte.


    CITAZIONE

    In basso a sinistra
    Meru Otonashi VS Ginga Maruya

    Per qualche istante vengono trasmesse delle immagini, ma il segnale sembra fortemente distorto, finché con un rumore elettrico proveniente dagli altoparlanti risuona per un attimo e l'immagine scompare, sostituita da uno schermo nero e piatto con un imbarazzante puntino al centro.


     
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    Y Danone
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    Lista mentale delle cose da fare.
    Arrivare a Suna sani e salvi. Fatto!
    Non che Febh non ci avesse messo del suo per rendere di difficile attuazione il punto uno.
    Sbrigare le formalità di rito. Fatto!
    No, non era esattamente così.
    Shinodari scoccò un’occhiata gelida nella direzione della guardia del corpo di Shiltar.
    Poi si avvicinò verso l’amministratore Kaguya, sussurrandogli a bassa voce.


    -Nobile Shiltar, potrei conoscere l’identità della vostra guardia del corpo? Sapete credo mi sia sfuggito il suo nome, deve averlo sussurrato così piano che il vento se l’è portato via prima che raggiungesse il mio orecchio.-

    Commentò, volgendo lo sguardo verso Tetsuo.

    Era solo per cortesianei confronti di Shiltar che non aveva parlato a voce più alta, per non attirare l’attenzione dei presenti.

    Ledah aveva ordinato dell’acqua zuccherata, mentre Febh si era scolato l’unica brocca d’acqua presente in mezzo a tutte quelle birre.

    Sospirò.

    L’alcool era fuori discussione.


    -Potrei avere per cortesia un bicchiere d’acqua?-

    Chiese a sua volta la ragazza.

    Nell’attesa si mise ad ascoltare i discorsi dei presenti, lasciando vagare lo sguardo sul gatto e sui monitor.


    L’arrivo di un uomo maturo attirò la sua attenzione.

    Si era definito l'accompagnatore di Yami Kabane.
    Troppo presa da quella notizia, ricambiò solo in parte il saluto dello shinobi, inchinando leggermente il capo quando si rivolse a lei.
    Non aveva idea di chi fosse, anche se qualcosa di lui le era familiare in un certo qual modo, ma non riusciva a preoccuparsene.

    Kayle...


    Quanto avrebbe voluto afferrare una di quelle bottiglie di birra e cadere nell’oblio.
    Non aveva idea se il vuoto che sentiva, non si sarebbe infranto alla vista di Yami.

    Non doveva pensarci, per nessun motivo...

    Si concentrò sui monitor.

    La telecronaca era interessante come pure uno degli shinobi che prendevano parte al torneo.


    -Hoshi?-

    Commentò focalizzando l’attenzione su di lui.

    Quel ragazzino dai capelli rossi l’aveva conosciuto, quando era stato allievo di Yami.

    Una fitta al cuore.

    No, non ora...
    Non davanti a tutti...

    Cercò di pensare ad altro...


    §Ys... chissà cosa diresti se lo vedessi ora... Sembra cresciuto...§

    Rifletté.

    Alla fine quel giovanissimo ninja le stava simpatico.

    Aveva appena portato alle labbra il bicchiere d’acqua da lei richiesto, che una frase di Hoshi, le fece sgranare gli occhi.

    CITAZIONE
    "... enti?!..si si mi stò rivolgendo al KazeKage!... accidenti con tutti gli shinobi del villaggio proprio con lui dovevi farmi combattere?!... senza offesa eh Hohe... eh eh eh.. ho già lottato con lui una volta... è ingiusto..."

    Kazekage?

    La kunoichi si voltò verso l’unica persona presente sugli spalti che non aveva identificato.
    Quel giovane che portava il vento con sé.

    Restò imbambolata a fissare Gin per un lungo istante.
    Quello era il Kazekage?
    Perché le risultava crederlo?
    In fondo non era dall’aspetto che si giudicava una persona.
    Ma lui... non le dava l’idea di un kage... troppo ribelle...
    Uno spirito libero...


    §... come me... ma io non posso seguire il vento...§

    Hoshi non era l’unico a partecipare, anche la piccola Deidara era lì per lo stesso scopo, l’angelo aveva gettato la maschera rivelando una kunoichi letale e spietata.

    E lei l’avrebbe gettata la sua di maschera?


    Edited by Shinodari Jaku - 11/9/2008, 14:20
     
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  12. Ayato
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    - Sì, il vento mi dice molte cose, Ayato-sama, spesso posso permettermi di dire io le cose al vento. -, ammise, mentre una brezza, generatasi dal nulla, scuoteva i capelli dei due Kage, - E' mia speranza che le mie abilità permettano all'Accademia di migliorarsi e raggiungere nuove vette, mi auguro che, tutti assieme, i villaggi sapranno andare molto avanti.
    In fondo, non posso parlare per gli altri due Kage non conoscendoli, direi che con capi vecchi e saggi come noi, molti problemi potranno essere risolti ed altri evitati. -
    , si augurò cordiale, posando la bottiglia ormai vuota e prendendone un'altra, - Anche se forse io non sembro né vecchio, né saggio... e nemmeno lei sembra tanto vecchio. -, scherzò, alzando la bottiglia in segno di brindisi, verso Ayato.

    "E le tenebre dicono molte cose a me, nonostante il vento sia di certo più piacevole"

    Ammette Ayato, con sincera ammirazione per il dono del pari.

    "Riguardo al Kokage, posso dirti che è ben migliore di Orochimaru, e che fa bene la parte del cattivo dalla nostra parte. Il leader di Kiri in un certo senso lo conoscerai presto, ma tutto a suo tempo"

    Aggiunge criptico il Rokudaime. Poi partecipa con piacere al nuovo brindisi proposto dal Kazekage, un buon vino rosso riesce di certo a ripagarlo della prima bevuta: la birra non l'ha mai gradita.

    CITAZIONE
    - Lo scusi, è innocuo e simpatico, ma spesso temo prenda spesso fischi per fiaschi. -, avrebbe detto ad Ayato, sorridendo.

    "Porta di certo un pò di buon umore in questo mondo poco abituato a sorridere"

    Dice Ayato rivolgendosi verso Tatsu, e provando ad immaginare il suo strampalato mondo interiore.

    CITAZIONE
    -Ayato sama era davvero tanto tempo che le nostre strade non si incontravano. Sono felice di potervi rivedere. Spero che avremo modo di parlare...-

    "Se non lo avremo potremo sempre crearcelo, figlia mia"

    Replica il vampiro, sempre più interessato a ciò che ha vicino piuttosto che alle questioni burocratiche.

    CITAZIONE
    E' un piacere, Hokage-sama. Sono Febh Yakushi, guardia del corpo dell'amministratrice in questo frangente

    "Ed io sono Ayato Jaku, piacere mio. Ora va pure a dissetarti, sembri abbastanza provato dal viaggio"

    Concede l'Hokage, capendo l'incombenza del bisogno.

    [...]

    Il leader di Konoha ricambia i saluti di tutti i ninja che gli si rivolgono, si presenta a chi non lo conosce, da un paio di buffetti affettuosi sul cranio del ragazzo mascherato da gatto e da un'occhiata agli scontri apparsi sul tabellone.

    Si aspetta di vedere ninja adulti che si affrontano, ed invece vede molti guerrieri che probabilmente sono poco più che bambini. Alcuni mantengono un comportamento molto rispettoso, altri gettano la maschera e si dimostrano combattenti sanguinari già a quell'età.


    "Stiamo assistendo a combattimenti mortali?"

    Chiede il Kage senza rivolgersi a qualcuno in particolare.

    "Ad una prima analisi mi sembra che qualcuno abbia mal giudicato l'entità di questa competizione, a patto che i vari scontri non siano soggetti a regole differenti"

    Riflette infine, esternando i suoi pensieri con una voce profonda e riflessiva.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Grazie mille, hokage-sama Fu la risposta alla concessione del capovillaggio di konoha, poco prima di congedarsi per andare al tavolo.

    Tetsuo era serio come al solito. Ti capisco, ma non è che dalle vostre parti sia tutto rose e fiori...nebbia, gelo, onde, pioggia... Alzò gli occhi al cielo, ricordando i viaggi verso Kiri che aveva fatto. Capisco... Disse poi al commento sui combattimenti. Ehi, io quella la conosco! Aggiunse, indicando la sminuzzatrice che stava facendo strage del suo avversario o quasi. Wow..non la credevo tanto violenta...a me dava più l'idea di una svampitella...Tu conosci nessuno dei partecipanti?

    Intanto Shinodari chiese dell'acqua, e Febh le porse il bicchiere che aveva riempito poco prima di scolarsi la caraffa: dopotutto era previdente...anche se in realtà lo aveva messo da parte per un eventuale ritorno di arsura, ma dettagli.

    Poco dopo nella stanza entrò un tizio anziano e dall'aria strana. E perdipiù sembrava conoscerlo..tralasciando il fatto che si presentava come guardia di uno Yami assente. Ci conosciamo? Gli unici vecchi di Oto che conosco son del mio clan, ma non ti ho mai visto a palazzo...

     
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  14. Hanzo Hattori
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    Legenda:
    ~ ... ~ = Titolo
    *...* = Narrato in terza persona
    "..." = Parlato
    §...§ = Pensato
    Corsivo preceduto da [flashback] = flashback


    ~ Il Gatto con gli stivali ~


    * Gin pareva entusiasta dell’operato del suo piccolo sicario. In effetti, tutto quell’imbroglio della spiaggia era nato unicamente per poter ammirare qualche kunoichi in costume da bagno e in questo, i due, ragionavano all’unisono. *



    CITAZIONE
    - Ottimo, hai fatto il filmino della spiaggia? Bene, bene, poi ce lo guardiamo, tanto sai dove abito. Terrò in fresco un pò di birra in più per la serata -

    ” Va bene, Maki!
    Passo da te con la roba, terminato il turno lavorativo... ”


    * Tatsu chiamava le persone sempre con nomi diversi e il Kage non faceva eccezione. Maki, ovviamente, era il diminutivo di Tatsumaki, il nomignolo di Gin. *



    ” E la birra a Shaina? ”


    CITAZIONE
    - Potrebbe servire... fammi notare quando finisce le bottiglie, che gliene passo subito altre! -

    ” Ok, capo! ”


    [ . . . ]


    * I due Kage iniziarono a parlare di discorsi astrusi, che Tatsu non riuscì nemmeno ad immaginarsi. Avevano tanto l’aria di cose politiche loro, ma il giovane, sentendo parlare di luci e ombre, pensò decisamente che stessero discutendo dell’allestimento di un set cinematografico, magari proprio quello per la signorina Shaina. Nell'udire che i discorsi prendevano una piega parecchio interessante per i suoi gusti, abbracciò i due distinti reggenti e iniziò a contar loro, circa i suoi buffi progetti artistici. *



    CITAZIONE
    - Sadomaso... fetish? Tatsu-chan, hai bevuto? -

    ” No Gin, non bevo mai!
    Non mi piaciono le cose amare... e poi sono ancora minorenne! ”


    * Aveva già una certa età, eppure faceva ancora ragionamenti da moccioso. *



    ” E’ che sono venuto a sapere da fonti informate che la signorina quando fa l’amo... “L’AVORA”... si ecco, ci va giù pesante!
    ...
    Comunque, per il corso? ”


    CITAZIONE
    - Tatsu-chan, devo dire che l'idea del corso non è affatto male, ma mi sa che stai un pò confondendo il fine dell'Accademia... -

    § Mh...
    Chissà che ci combinano, là dentro...! §


    * In effetti non poteva saperlo con certezza perchè lui, il suo corso genin, lo aveva svolto all’interno di una grotta sperduta in mezzo ai bricchi di Konoha. *



    ” ... ”


    CITAZIONE
    - Lo scusi, è innocuo e simpatico, ma spesso temo prenda spesso fischi per fiaschi. -

    CITAZIONE
    "Porta di certo un pò di buon umore in questo mondo poco abituato a sorridere"

    § Eh sì! Perchè sono tutti troppo impegnati a godere e io vengo sempre tagliato fuori da certi club... §


    * Il ragazzino guardò prima Gin e poi l’Hokage con una buffa aria supplichevole, ma capì che non erano molto per la quale di concedergli la sua opportunità. Decise che avrebbe domandato direttamente a Shaina, di poter svolgere quel benedetto corso all’Accademia, come sua “spalla”. *



    ” Allora non se ne fa niente?
    Uffa, però! ”


    [ . . . ]


    * Fecero il loro ingresso i rappresentanti di Kiri e vennero accolti da tutti i presenti con gli onori a loro dovuti. Tatsu si avvicinò al signore più grosso fra i tre, che nella sua concezione naif delle cose doveva essere il capo; in realtà era risuscito non si sa come, pure a capire che si doveva trattare del primo amministratore. Il genin mise a disposizione i suoi servigi a tutti e tre indistintamente. Nel mentre, entrò zampettando un simpatico gattino nero molto particolare e la cosa fece irrigidire l’Azuma: lui quel gatto lo conosceva bene, se lo ricordava distintamente da quella volta nelle foreste di Konoha, durante il suo allenamento psico-fisico. La cosa lo mise un po’ in agitazione, ma adesso aveva altro a cui pensare. *



    CITAZIONE
    "Ti ringrazio, Tatsumaru, ma per ora credo che sono a posto così."

    * Rispose il signor Shiltar, mostrando la birra che teneva in mano. Posò poi vicino al suo mantello uno strano oggetto, una falce, utensile che Tatsumaru non aveva mai avuto modo di vedere dal vivo... in effetti, nel Paese del Vento non c’erano poi molti campi da poter mietere. Si avvicinò ad osservarla meglio e pareva fatta di avorio, vista la sua pallida tonalità. *



    § ...
    Che stano aggeggio... chissà che animali ci caccia... §


    * Glielo stava per chiedere, quando fece capolino in arena Shinodari e le sue guardie, mentre l’omologo di Kiri che gli pareva si chiamasse Tetsuo, domandava al suo superiore se poteva salutare un suo conoscente appena giunto. Shin pareva assente: fece un cenno di saluto al giovane che ricambiò con un sorriso strizzando gli occhi; il genin della sabbia pensò che fosse stato il deserto a debilitarla un po’, visto che anche uno dei suoi accompagnatori, una specie di Mocio Vileda nero, aveva uno sguardo decisamente catatonico e la pelle di un pallore impressionante. Tatsu riuscì persino a pensare che, per come era magro, probabilmente sarebbe stato discretamente maneggevole e lo avrebbe potuto infilare con la testa in un secchio e poi lavarci i pavimenti dell’amministrazione... pensieri assurdi, vabbè. La seconda guardia del corpo era un tipo un po’ strano, anche se detto da Tatsu non è che avesse una valenza obiettiva. Comunque si chiamava Febh Yakushi e sembrava attratto magneticamente dal bancone con le bevande: senza troppe cerimonie vi si precipitò e iniziò a scolarsi dell’acqua da una brocca. *



    ” Ehm sì!
    Servitevi pure senza complimenti...! ”


    * Commentò Tatsumaru, con aria un po’ dubbiosa. L’altro shinobi, che nel frattempo si era presentato come Ledah, attirò l’attenzione del ragazzino e chiese se poteva avere dell’acqua e zucchero. *



    ” Certo, arriva subito! ”


    * Prese un capiente bicchiere e vi versò acqua da una caraffa, poi lo adagiò su un vassoio assieme a un secchiello con cubetti di ghiaccio e un contenitore di zollette di zucchero. Anche Shinodari chiese dell’acqua e per Tatsu non fu un problema aggiungere al vassoio un secondo bicchiere. In un attimo si avvicinò a Shin (prima le signore), porgendole il vassoio per far sì che si servisse a piacimento. *



    ” Ciao Shinny!
    Sono contento che tu sia venuta... come è stato il viaggio?
    Faticoso, eh?
    Dopo con comodo ti voglio presentare la mia amministratrice... la signorina Shaina...!
    E’ una persona davvero speciale, vedrai!... ”


    * Non sapeva che le due si conoscevano da un sacco di tempo e quindi, caso mai, sarebbe dovuta essere Shinodari a presentarla a lui. Attese risposta, si congedò con permesso e poi si portò da Ledah, appoggiando il vassoio su uno dei posti a sedere. *



    ” Ehm...
    Lascio qui il tutto...
    Serviti pure a volontà...! ”


    * Disse allo strano ragazzo, passandogli un paio di volte la mano aperta davanti agli occhi, per vedere se era cosciente oppure in trance. Ritornò poi al bancone, prendendo un piatto e versandoci dentro acqua limpida e alcuni cubetti di ghiaccio; quando ebbe fatto si voltò, in cerca del gattino nero. *



    § Dove si è cacciato quel pazzo scellerato?
    ...
    Ah eccolo! §


    * Si era andato a sedere proprio di fianco al Kazekage, che per fortuna era un tipo alla mano e aperto. Per avvicinarsi, Tatsu passò vicino al signor Ayato, proprio mentre rispondeva a Shinodari. *



    CITAZIONE
    "Se non lo avremo potremo sempre crearcelo, figlia mia"

    ” Ehi, psss!
    Signor Hokage...!
    Lo avevo pensato che dovevate essere imparentati, lei e Shin... però non è che vi somigliate proprio molto, eh...! ”


    * Non sapeva mai mordersi la lingua. Sperò almeno che il signor Ayato non gli riservasse uno dei suoi soliti sorrisoni inquietanti, che gli facevano sempre finire il cuore in gola. Si inginocchiò alla postazione dove si era rannicchiato il gatto, mettendogli il piattino di acqua sotto il musetto e iniziandolo ad accarezzare... in contro pelo! Ripensò alle parole di Gin, quando aveva chiesto al micetto se cercava un posto in amministrazione. *



    § Se l’hanno dato a me, vuol dire che c’è speranza per tutti...! §


    * Avvicinò la testa a quella della creaturina, iniziando a bisbigliargli qualcosa a bassa voce. *



    ” Eheh, che bel gattino...
    ...
    Vuoi farmi licenziare, dannato albino?
    Lo sai che poi il lavoro con Shaina mi va tutto a farsi benedire, vero?
    ...
    Mh...
    Vabbè, per me puoi restare anche così... l’importante è che sia venuto...! ”


    * Gli mise una mano sulla testa: finalmente avrebbe potuto mettere scompiglio in quei capelli dal colore assurdo, senza che l’amico potesse dire granchè. *



    ” Quando avrai voglia di unirti a noi, io non mi ero accorto di nulla... intesi?
    ...
    Hai visto i presenti? ”


    * In realtà lo diceva tanto per dire, visto che il suo appoggio, all’amico, lo avrebbe dato anche a rischio della sua stessa vita. Proprio in quel momento, faceva il suo ingresso in arena un colosso dall’età più che avanzata, si sarebbe potuto dire. Non si presentò di persona, ma disse di essere l’accompagnatore di Yami. *



    ” Ehm...
    E’ entrato un vecchio gigantesco che chiede di te...
    Dice di essere il tuo accompagnatore...!
    Che avete fatto? Giocavate a guardie e ladri?! ”


    * Gli faceva la telecronaca, come se l’amico sotto henge non fosse in grado di vedere e udire da sè, tutto ciò che lo attorniava: a pensarci, la cosa era abbastanza comica. *



    CITAZIONE
    "Stiamo assistendo a combattimenti mortali?

    Ad una prima analisi mi sembra che qualcuno abbia mal giudicato l'entità di questa competizione, a patto che i vari scontri non siano soggetti a regole differenti"

    * Alla domanda del signor Ayato, Tatsu sollevò lo sguardo verso gli schermi: che stava combinando, quella piccola psicopatica? Lui conosceva le regole con cui erano stati stipulati gli incontri, ma preferì lasciare la risposta alla sua deliziosa amministratrice, la signorina Shaina. *

     
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  15. Yami Kaguya
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    Continuavo a pensare non fosse così male come idea. Nessun disturbo, nessuna domanda, nulla. L'unico a rivolgermi la parola fù mister Testa Grigia. Non potei sorridere, ma risi ironico dentro di me. Già me ne stava stretto uno, di ruolo amministrativo. Ci mancava il doppio servizio.
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    Cosa più interessante però, fu il suo gesto successivo. Mosse la mano verso di me, al che mi irriggidii istintivamente. L'unica cosa che sentii poi fu una corrente d'aria alla schiena. Non dovetti mimare la sorpresa di un animale che non sapeva spiegarsi cos'era accaduto. Fu comunque chiaro quando quel tizio mosse due birre in aria. Telecinetico, o a giudicare dalla corrente, un qualche tipo di controllo sull'atmosfera. Abilità interessante, sebbene ne facesse uno sfoggio alquanto frequente. Lo fissai un attimo, poi tornai sugli schermi. L'occhiata di Tatsu quand'ero entrato aveva reso abbastanza palese che mi avesse riconosciuto. Almeno a me. Ma per il momento nessuno sembrava far caso a me.
    Purtroppo, non potevo dire lo stesso per me verso gli altri.
    Mancava solo il gruppo di Oto come arrivi. E non si fecero certo desiderare. Entrò in silenzio, e sempre in silenzio passò davanti a tutti. Fu una strana sensazione.
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    Ma non dissi nulla, sebbene con lo sguardo ne seguii i movimenti, mentre parlava. Tono assente, occhi spenti...l'ombra di ciò che era. Mi accorsi di starla fissando troppo, così mossi la testa dalla parte opposta. Senso di colpa. Non capivo nemmeno se ci fosse rimasto qualcosa a parte quello nel mio cuore, quando l'avevo guardata, tanto era dominante. Altrettanto però lo era il ricordo di quelle parole, della sua giustificazione che non poteva bastarmi. Fissai Ledah e Febh, osservando come fossero sempre i soliti. Nemmeno 4 frasi di fila il primo, un'anima in pena il secondo che si era scolato tutta l'acqua della caraffa in un sorso. Persino inutile augurargli una congestione per quella sua capacità.
    Parlò un pò con il kiriano, avvicinandosi a me. Gli scoccai uno sguardo che aveva un tagliente molto umano, sebbene fosse impegnato con un filo e un...

    ..Provaci..

    Ovvio, come potevo anche pensare non lo facesse. Formò un sonaglio penzolante, iniziando ad agitarmelo davanti al muso. Rimasi alcuni istanti a valutare cosa fare, vedendo come più che proteggere l'amministratrice giocasse con un gatto. Decisi di farlo contento e dare dei colpetti con la zampa al sonaglio, scagliandolo a destra e a sinistra. Al 5° mi fermai rifiutandomi di fare altro, e fissando di conseguenza altrove, prima di scendere dalla sedia e mettermici sotto, ritrovando un pò di silenzio. Sino a che non vidi una mano porgermi un piatto con dell'acqua. Forse febh aveva deciso di lasciarmi in pace. Uscii un attimo, vedendo una coda di cavallo familiare controluce. Mi rimisi quindi sulla sedia, mentre mi spostava il piatto di conseguenza, accarezzandomi in contropelo. Lo fissai un attimo, poi presi un cubetto in bocca, e lo sminuzzai tenendolo con le zampe.
    CITAZIONE
    Vuoi farmi licenziare, dannato albino?
    Lo sai che poi il lavoro con Shaina mi va tutto a farsi benedire, vero?
    Mh...Vabbè, per me puoi restare anche così... l’importante è che sia venuto...! ”

    Sono qui su tua richiesta, Testa grigia e Shaina amano i felini per caso? A meno che tu non mi stia dicendo che la ritieni pure una zoofila, io non mi preoccuperei per il tuo "lavoro".

    Risposi in modo ironico all'approccio del sunese, dandogli corda su quelle storie ,che però mi assicurava fossero vere, di Shaina e alcune sue tendenze sul lavoro. Risposta che comunque mi aiutò a tirarmi su di morale. Anche solo il semplice rispondergli indietro mi aiutava. Presi un'altro cubetto, inizianado ad addentarlo.
    CITAZIONE
    ” Quando avrai voglia di unirti a noi, io non mi ero accorto di nulla... intesi?
    Hai visto i presenti? ”

    Ricevuto. Per unirmi, dipende, per ora mi pare quasi tutti stiano meglio senza traditori in mezzo. Ci penso se succede qualcosa di interessante.

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    Finii il cubetto, e mi ritenni a posto, lappando l'acqua un paio di volte solo per inumidirmi le labbra.
    CITAZIONE

    ” Ehm...E’ entrato un vecchio gigantesco che chiede di te...
    Dice di essere il tuo accompagnatore...!
    Che avete fatto? Giocavate a guardie e ladri?! ”

    Alzai lo sguardo, vedendo un tizio con una pettinatura assurda considerate le rughe sul volto e quindi l'età. Peggiorò le cose quando disse che era il mio accompagnatore.
    Ma chi diamine l'aveva chiesto un accompagnatore?!
    Passai alcuni secondi a pensare a cosa esattamente non fosse stato chiaro nelle mie parole, insieme a quanto amavo la burocrazia di Oto giorno dopo giorno. Tsk.

    Credo sia lui, l'unico a stare giocando, perdipiù a chi la spara più grossa. Primo, non l'ho mai visto. Secondo, mi paro la schiena da un anno senza alcun aiuto. Terzo, non ho mai chiesto nessun accompagnatore, nè ora nè mai.

    Che diamine era quello? Ok mi era familiare, ma forse solo perchè quel taglio non lo vedi tutti i giorni. O gli credevo e applicavo dei metodi più "spettacolari" per farmi capire con quegli idioti dell'amministrazione, oppure era lì per altro. Forse era meglio smascherarlo subito, o chiarire. Ma quell'atmosfera rilassata mi piaceva. Anche se i due colpetti che mi diede l'hokage giunsero un pò inaspettati. Ma decisi di lasciare le cose com'erano, almeno per un pò. Figurati se uno solo poteva mettere in difficoltà 1 kage e dai 4 ai 6 amministratori. Meglio comunque premunirsi. Soprattutto visto quello che riuscii a scorgere per un attimo, ma che mi bastò.

    ..Tatsu, quel tizio ha un coprifronte rigato del vostro villaggio sulla gamba. Attento a quello che fà, non so se stia mentendo o meno. Io dò un occhio a Shin e Testa grigia se vuoi, tu attento a Shaina. Nel caso, credi di riuscire a fare un costrutto circa della mia grandezza? O non hai qui il materiale per i fuochi?

    Se Testa grigia sapeva muovere bottiglie, ci scommettevo che tecniche di protezione poteva trovarne quante ne voleva. Shin invece, mi preoccupava con quell'atteggiamento. Era bastato il mio nome forse, per non farle nemmeno chiedere perchè era venuto separato da me, se l'avevo chiamato io. O che in tutta la mia vita, non avevo mai accettato scorte se non quella che ci fornivamo l'un l'altra. Mi chiesi cosa avevo fatto, guardando quel volto. Non era in sè sotto ogni punto di vista, dovevo mettermi in mezzo subito, se quel tipo faceva cose strane.
    Comunque, dopo quelle domande di pure informazione e precauzione, mi rimisi a fissare gli schermi, dove su uno stava Hoshi, che si stava lamentando del suo avversario. Il che probabilmente decretava da subito l'esito dello scontro, se nemmeno lui credeva di potercela fare. Nell'altro, una biondina e un altro ragazzo, praticamente opposti. Lei parlava poco, lui fin troppo. Negli altri, una ragazza stava massacrando l'avversario a ventagliate, e infine l'ultimo schermo. Qui non si vide praticamente nulla, solo immagini e rumori distorti, e infine il buio.
    Diedi un colpo d'unghie leggero a Tatsu, per attirarne l'attenzione se fosse stato ancora vicino.

    Quel puntino sarebbe la vostra censura o è partita la telecamera?

    Non dissi altro, dando a tratti altre occhiate all'uomo con la cicatrice. Febh almeno, era andato a parlarci, quindi mi calmai in attesa della risposta. Mai che si potesse starsene in santa pace, comunque. Uff.
     
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40 replies since 2/7/2008, 20:32   880 views
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