Stadio

[Ambientazione]

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    Y Danone
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    Dalle Nebbie del Passato...

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    Tatsumaru aveva risposto al suo saluto sorridendole strizzando gli occhi.
    Poco dopo se lo ritrovò davanti con un vassoio, cercando di metterli a proprio agio.
    Non doveva avere un bell’aspetto, rifletté, ma probabilmente lo shinobi di Suna lo stava imputando al caldo.
    Non che avesse torto visto lo stato dei due suoi colleghi.

    CITAZIONE
    ” Ciao Shinny!
    Sono contento che tu sia venuta... come è stato il viaggio?
    Faticoso, eh?
    Dopo con comodo ti voglio presentare la mia amministratrice... la signorina Shaina...!
    E’ una persona davvero speciale, vedrai!... ”


    La ragazza annuii meccanicamente.


    -Tatsu è un piacere rivederti. Il viaggio è stato movimentato.-

    Rispose senza una particolare inflessione nel tono della voce.

    -Veramente io e Shaina ci conosciamo da un bel po’... ma ti ringrazio lo stesso...-

    Aggiunse.

    Presentazioni su presentazioni e...


    CITAZIONE
    "Se non lo avremo potremo sempre crearcelo, figlia mia"

    Shinodari provò una sensazione di nostalgia alle parole di Ayato.
    Una famiglia...
    Una casa...
    Gli affetti...


    -Vi ringrazio, padre... Con il vostro permesso vi farò visita a Castelvania... Temo di non poter venire nella vostra nuova dimora a Konoha.-

    Replicò con un tono di voce cortese.

    Era la prima volta che lo chiamava così, quasi s’imbarazzo per averlo fatto, ma aveva davvero bisogno di ritrovare la solidità di una famiglia.

    Parole portate dal vento come un sussurro all’udito sviluppato della ragazza.
    Parole che non voleva sentire.
    Parole, il cui significato, le avrebbero portato la consapevolezza di trovarsi a poca distanza l’uno dall’altra.
    Shinodari aveva rivolto lo sguardo verso Tatsu, mentre questi si stava occupando del gatto che aveva trovato riparo dal sole rovente in quella tribuna.
    Un gatto senza padrone...
    Le ricordò Ys, quando ancora un cucciolo l’aveva trovato vicino ad uno dei tavoli del Mc Cat, a Castelvania.
    Se la sua pelle diafana avesse avuto la possibilità di essere ancora più pallida, lo sarebbe diventata.
    Provò a non pensare a ciò che aveva ascoltato...
    No, era solo un miraggio del deserto.
    Ma essergli accanto era ciò che in cuor suo voleva, anche se sapeva avrebbe pagato duramente questo suo desiderio.
    Si sforzò di concentrarsi sull’andamento dello scontro, ma non ci riuscì troppo bene.
    Il suo udito era rivolto verso Tatsu e quel micio randagio.
    L’elettrostatica del monitor che si spense, la telecronaca degli altri scontri, i presenti che commentavano...
    C’erano così tanti rumori che sarebbe stato facile non sentire, e allora perché? Perché non era riuscita a non ascoltare quelle parole?
    Era una battaglia persa in partenza cercare di non dare un’identità a quel tono di voce che conosceva fin troppo bene.
    Chiunque in quel momento aveva perso consistenza ai suoi occhi tranne lui.
    Non poteva restare lì ignorando le crepe che si stavano aprendo all’interno del vuoto.
    Doveva agire prima di crollare...

    Si avvicinò al gatto, inginocchiandosi sui talloni.

    Gli porse lentamente la mano affinché potesse annusarla.

    Poi gli accarezzò delicatamente il pelo all’altezza della testa.


    -Ieliak, oridart it non...-

    Mormorò, fissandolo negli occhi.

    Un sorriso triste, sincero questa volta, apparve sulle sue labbra, ma durò un singolo istante, come quel sentimento che non aveva mai smesso di provare, trasparì dal suo sguardo, in quelle iridi che per la stessa durata di tempo ripresero il colore dell’ametista che Kayle conosceva bene.

    Si rialzò voltandosi verso Tatsu.
    Non appena gli fu vicino finse un giramento di testa, per potergli parlare a voce bassissima.

    -Abbi cura di lui...-

    Mormorò, appoggiandosi per un momento a lui.

    -Scusami Tatsu, ma credo di aver sottovalutato il caldo di Suna.-

    Commentò a voce più alta, udibile da tutti.

    Si scostò da lui, cercando un posto dove sedersi.
    Alla fine la finzione del malore si stava trasformando in realtà.
    Aveva bisogno di riposarsi.
    Di non pensare...

     
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  2. -DARK GOD-
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    SPOILER (click to view)
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    Legenda:
    -INFORMAZIONI GENERALI DEL POST-
    *Narrato.*
    "Parlato."
    §Pensato.§
    [...]Citazione[...]

    -TORNEO-
    -04-


    *Febh si mise a giocare con il gatto, in realtà l’animale sembrò volerlo accontentare colpendo svogliatamente il sonaglio per poi rifugiarsi sotto le sedie, a Tetsuo sembrò strano che un felino avesse accesso alle sale private degli amministratori oltretutto perché nessuno sembrava conoscerlo. Ma non ebbe tempo di ponderare altro perché il sensei di Oto gli porse altre domande*

    CITAZIONE
    " ...Tu conosci nessuno dei partecipanti?"

    "Hoshikuzu, ma sfortunatamente ha già combattuto, avrei voluto vederlo in azione."

    *Tatsumaru intanto si era infilato sotto alle panche e aveva preso ad accarezzare il gatto, poi ad uno sguardo più attento Tetsuo vide che si avvicinava abbastanza da sussurrargli qualcosa che però non poteva sentire, lo fece per diverse volte insospettendo il genin. Il Kaguya si congedò momentaneamente da Febh e portandosi fuori dai campi visivi del felino e di Tatsu, si avvicinò a due simulando indifferenza, quando la distanza era stata ridotta a pochi centimetri Tetsuo si abbassò accucciandosi e guardando il ninja di Suna disse:*

    "E’ tuo il gatto?"

    *Sorrideva e trasmetteva sincerità [Interpretazione], cercando di far credere al ragazzo che non aveva capito nulla riguardo all’animale, non sapeva se era una minaccia ma era più probabile che fosse qualcuno di conoscenza di Tatsumaru che si era introdotto probabilmente senza invito.
    Era arrivato un uomo decisamente grande, che diceva di essere l’accompagnatore di un altro amministratore di Oto, Febh gli si avvicinò per salutarlo e chiedere di più sul suo conto, il gatto sembrò interessato molto più di quanto un felino comune potesse esserlo, ma Tetsuo non fece trasparire di aver colto la cosa.
    Intanto l’amministratrice Shinodari avvicinò Shiltar per chiedere informazioni sul giovane Kaguya, sbadatamente il ragazzo non aveva salutato la donna e di certo avrebbe dovuto scusarsi per l’imperdonabile mancanza, per il momento aveva altri pensieri...*

     
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    Falce dei Kaguya


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    Shiltar aveva appena informato l'assistente dell'amministratrice Sunese, Tatsumaru, che non aveva bisogno d'altro, quando vide lo sguardo del ragazzo dirigersi verso la sua Falce, addirittura avvicinarsi all'arma stessa.
    Il Kaguya sarebbe stato sul punto di fermarlo, o di rischiare un incidente diplomatico nel peggiore dei casi, ma fu l'arrivo del gruppo di Oto, o almeno di una parte dello stesso, che catturò l'attenzione di Tatsumaru.

    L'amministratore di Kiri, a quel punto, dopo aver risposto alla domanda di Tetsuo sul poter salutare Febh, si dedicò a guardare gli schermi con gli scontri: di tutti i presenti, la più sorprendente fu la ben nota guardia del corpo di Shaina ad Oto, una ragazza decisamente vispa per come stava ora attaccando il suo avversario, un altro giovane piuttosto esile.
    Altri due, invece, sembrava stessero ancora parlottando, probabilmente già si conoscevano.
    Le riflessioni del Kaguya furono interrotte dall'avvicinarsi di Shinodari, che chiese a bassa voce, ed ad una distanza inaspettatamente ridotta, il nome della sua guardia del corpo; probabilmente, suppose Shiltar, Tetsuo s'era dimenticato di presentarsi, ma in fondo non era poi così grave, specie considerando la novità della situazione per il genin, §Sempre meglio di quando Godsan si è lanciato in un abbraccio, rischiando un incidente diplomatico...§, convenne fra se.
    "Lui è Tetsuo Kaguya, nobile Shinodari. Probabilmente la sua voce è stata resa flebile dalla novità del luogo e l'emozione connessa al trovarsi qui.", rispose e commentò l'amministratore, sorridendo nel seguire con lo sguardo il giovane neo allievo.

    Dopo quei convenevoli, Shiltar tornò a guardare gli schermi, notando che uno dei partecipanti, dai capelli Rossi, si lamentava verso il Kazekage, cosa che lo fece sorridere, considerando che stava rivolgendosi al capo del suo villaggio.
    Fu l'arrivo di un tizio abbastanza avanti con gli anni, però, che più di tutti gli altri interessò il Kaguya: questi non solo lo conosceva, ma, addirittura, disse di essere la guardia del corpo dell'amministratore Kabane.
    "Davvero?", chiese con un sorriso divertito Shiltar, interessato non tanto dalla presenza della guardia del corpo, ma dall'ovvia conseguenza che Yami non doveva essere poi così lontano.
    Peccato che non si vedesse, forse si erano persi lungo la strada... avrebbe anche voluto incedere con un commento derisorio verso l'amministratore assente, ma preferì evitare in quel momento, tornando a concentrarsi sugli scontri.

    Sentì poi nuovamente la voce dell'amministratrice otese, che si lamentava del caldo ed andava a sedersi, in quel frangente lo sguardo di Shiltar ricadde sul gatto con cui sia Febh e Tetsuo prima, sia Shinodari e Tatsumaru poi, si erano intrattenuti.
    Il Kaguya lo guardò per qualche secondo: un pò gli ricordava Shinigami, il gatto nero di una giovane genin di Kiri che non vedeva da molto tempo, ma, decisamente, era un felino diverso.
    Shiltar gli si avvicinò, guardandolo dall'alto in basso, di certo non gli avrebbe grattato il collo, ma lo stesso si chiedeva come un gatto fosse arrivato fin lì.
     
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    Il ragazzo fu' rapido nel servire Ledah che non si scompose minimamente al passaggio della mano di fronte al volto, in contemporanea, Ledah imitò il gesto e passò la mano sinistra di fronte al volto di Tatsu, dicendogli assente, con lo sguardo fisso nel vuoto:

    "Avete delle strane usanze qui a Suna, comunque grazie per il rapido servizio."

    Beh, dire che trasmettesse anche solamente un briciolo di gratidudine sarebbe come parlare di ghiaccioli che non si sciolgono nel deserto.

    Dopo i convenevoli, Ledah si gustò la sua acqua e zucchero, gli avrebbe ridato un po' d'energia e gli avrebbe reintegrando le riserve idriche, con quel caldo ne aveva bisogno.

    All'ombra, Ledah cominciò a guardare ciò che accadeva in arena, conosceva ben tre dei sunesi impegnati negli scontri e due erano stati anche suoi allievi.
    La ragazzina bionda cominciava in maniera decisamente violenta, una furia, mentre l'avversario non appariva meno scalmanato di lei, da un discorsetto sull'arte passò a quello sul distruggere, lanciando un'arma insidiosa, un uso delle ombre che a Ledah non parve caratteristico di Suna, efficace, ma la tempra della ragazzina e la sua rabbia la portarono a sopportare il colpo, Ledah non poteva fare affidamento su tale forza purtroppo, tuttavia, tutto quel parlare d'arte gli fece venire in mente che era da tempo che non disegnava, sarebbe stato opportuno ricominciare per non perderci la mano.
    Il primo dei suoi allievi, Hoshikuzu, si dimostrò chiacchierone come al solito, se Ledah non avesse avuto la Maschera, forse si sarebbe lasciato scappare un commento su quanto la sua favella potesse essere più potente di qualsiasi arma ninja, ma in quel caso, l'otese si limitò a notare che per quanto quell'avversario l'avesse già affrontato in passato e probabilmente sconfitto vista la nota di disappunto del sunese, ciò gli sarebbe potuto tornare in vantaggio.
    Affrontare nuovamente lo stesso avversario è sicuramente più semplice, si conoscono le sue capacità e si può sfruttare tutto questo a suo vantaggio, il punto risiedeva nel fatto che forse, entrambi fossero molto cresciuti e maturati dal loro primo incontro, sarebbe stato interessante vedere come sarebbe finita questa volta.
    L'altro suo allievo invece, Hamano Iga, al quale aveva insegnato a migliorare il proprio controllo del chakra, tuttavia, l'inizio non fu' dei migliori, la ragazza era combattiva, agitava quel ventaglio con la stessa grazia con la quale un barbaro adopera una clava.
    Tuttavia, parve riprendersi un poco e reagire, era importante per luit rovare il punto debole nelle difese avversarie, o puntare ad eliminare le sue armi.

    A quel punto, un nuovo arrivo rallegrò i presenti, Ledah scrutò l'uomo con aria assente, un tipo anziano, ma familiare, anche la voce ricordava qualcosa.
    Oltretutto, si comportava come se conoscesse tutti, Ledah ci mise un poco a collegare i tratti familiari ad un volto del torneo di Oto, lo studio derivato dal disegno dei volti lo aveva aiutato in questo, Ledah difficilmente si lasciava sfuggire qualche dettaglio, ma in questo, era stato ostacolato da un aprticolare scherzo del destino che ogni volta gli presentava quella persona in maniera diversa, con un cenno della mano, Ledah rispose assente senza alzarsi:

    "Ho faticato a riconoscerti, come ogni volta del resto, mi chiedo come tu faccia addirittura ad invecchiare di colpo pur di non ripresentarti a me con la stessa faccia dell'ultima volta."

    Nessuna ironia, solo una semplice constatazione, ai tempi del loro combattimento, quel tizio era decisamente diverso, era decisamente cambiato durante il torneo per i Seal di Oto, ma alcuni tratti rimanevano, per quanto l'invecchiamento modificasse un volto, qualcosa restava sempre, senza contare che la voce, era cambiata in misura molto inferiore rispetto a quella del volto.
    Ma il suo protetto, dov'era?
     
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    I Dango sono definitivamente assenti.

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    L'azzurra Spira

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    *Lo stadio cominciava a farsi affollato. E lei odiava le folle. Non le piaceva, le ricordavano le strade del villaggio dove viveva da bambina, tutti quegli adulti che la spintonavano e sembravano non vederla, e la facevano sentire ancora più piccola e insignificante. Per un po', perse quasi l'orientamento, e in men che non si dica era arrivata talmente tanta gente che aveva faticato a stare dietro a tutti. E per qualcuno fu una fortuna se alle sue orecchie allenate non erano arrivati certi discorsi su pratiche sadomaso e filmini erotici.*

    *Rispose educatamente alle domande di Shiltar e dell'Hokage, anche se nella sua testa non faceva che vorticare l'immagine di Shinodari e del modo per nulla da lei in cui l'aveva salutata. Così formale, così distaccata, così...spenta. Cosa le era successo? Dov'era quel meraviglioso sorriso che contagiava tutti quelli che le stavano intorno? Dov'era lo scintillio ametista dei suoi occhi, sostituito da uno sguardo freddo e vuoto, come guardare in un pozzo oscuro? Le avrebbe parlato più tardi, doveva esserle accaduto qualcosa.*

    Per le selezioni, ci baseremo su questi scontri solo per una prima scrematura, poi abbiamo intenzione di verificare lo spirito di squadra di coloro che verranno selezionati... *non scese volutamente nei dettagli, e proseguì* Gli scontri non sono di certo alla morte, ci mancherebbe che decidessimo di decimare i nostri stessi uomini, per qunto riguarda la ragazza, devo dire che purtroppo la mia allieva è molto indisciplinata, anche se promettente...in ogni caso, abbiamo pronte delle precauzioni, ci sono dei miei uomini in ognuna delle arene, pronti a chiamarmi tramite un rotolo di evocazione in modo che io possa intervenire in casi estremi. §e se continua così, credo che tra poco dovrò andare a fermare quella testa dura...§ Mi chiameranno, se ce ne sarà bisogno.

    *Indicò l'auricolare che portava all'orecchio destro, in contatto con gli shinobi che aveva mandato ad assistere agli scontri.*

    *Bevve un altro sorso della sua birra gelata, spostando l'attenzione prima sul gatto nero che era entrato chissà come, soprattutto dato che quella razza di gatti non era originaria di Suna e sembrava ancora più fuori posto, poi sull'uomo di mezza età che era entrato dicendo di essere la scorta di Yami...peccato che Yami non fosse lì con loro...Non poté non notare il coprifronte rigato di Suna, chi era quell'uomo? Non poteva certo farlo arrestare, o avrebbe rischiato un incidente diplomatico, però la sua voce e il suo portamento le erano familiari...si avvicinò a lui, guardandolo dritto negli occhi per quanto la differenza di altezza glielo permettesse...*

    Accompagnatore-San...noto un coprifronte di Suna rigato...posso sapere se sto parlando con un appartenente alle nostre liste dei traditori? Mi avete chiamato per nome, dunque ci conosciamo?

    *Non c'era alcuna ostilità nelle sue parole, semplicemente era curiosa di sapere chi fosse quell'uomo...*

    SPOILER (click to view)
    OT: scusate il ritardo çç sono stata incasinatissima, spero di non aver scritto cose strane XDDD
    Ledah, prima che ci pensi, non quella cosa strana :sinve: /OT
     
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    Ci terrei a precisare, giacché qualcuno ha fuorviato quanto scritto in precedenza, che i duelli si svolgono in contemporanea alla vostra ruolata sugli spalti, ed inoltre il sonoro non c'è, a meno che i serventi non decidano di diffondere dagli altoparlanti i dialghi fra gli shinobi, come nel caso di Hoshizuku.


    CITAZIONE

    In alto a destra
    Hohenheim VS Hoshikuzu

    Il tredicenne castano chiamato Hohenheim sfodera una spada corta dopo aver trafficato brevemente con le sacche appese ai suoi fianchi, quindi attacca a testa bassa il rosso chikuma sferrando una successione di due rapidi fendenti con la wakizashi. Il rosso si difende come può, dovendo contare sulla maggiore destrezza e rapidità del suo avversario. Ne esce con una brutta ferita al ventre dopo aver deviato un primo affondo con un grosso pugnale Kukri.

    Il nipote del kazekage sfodera quindi quella che è la sua abilità, già sfoderata poch'anzi dal capo del villaggio. Egli scaglia un kunai verso il suo avversario, un colpo sicuro ma palesemente fuori portata, almeno quattro metri lontano dal bersaglio. Incredibilmente però quando l'arma da lancio sembrava innocua, una corrente d'aria la fa deviare a sorpresa, ed un filo quasi invisibile balugina fra le correnti. In quel momento, il Rosso compone diversi sigilli con le mani e scaglia una serie di proiettili d'aria compressa dalla bocca, mostrando ancora i talenti del clan chikuma.


    CITAZIONE

    In basso a destra
    Kamuro VS Deidara

    Il maschio esce dal feroce assalto della sua avversaria con una ferita all'addome, contrattaccando immediatamente sputando una salva di makiboshi al viso della rivale, la quale però si fa trovare pronta e con la guardia alzata. Alcuni degli aghi si conficcano nelle dita della sua mano, mentre altri rimbalzano sul manico della wakizashi, nessuno raggiunge l'originario bersaglio che doveva essere il viso. Nonostante la ferita alla gamba, la bionda schiva agilmente una spazzata bassa, ed a quel punto il sunese incalza rialzandosi e componendo una serie di sigilli. La terra si scuote, sollevandosi, ed un'onda rocciosa minaccia di richiudersi sulla ragazza.

    Attimi di confusione in cui l'immagine è saturata dalla quantità di terra sollevata. Quando parte dei detriti si depositano e l'immagine torna visibile, vi è una massiccia cupola rocciosa nel punto in cui un attimo prima c'era la biondina... la quale, tuttavia, è alle spalle dell'avversario, attaccando di nuovo con una serie di fendenti delle spade.
    I primi piani talvolta mostrati svelano espressioni esaltate da entrambe le parti, e volti tesi, interamente assorbiti da quello scontro.

    SPOILER (click to view)
    Nota: per realismo, considerando che vedere le immagini in uno schermo non è come trovarsi sul campo, possiamo fare che solo chi possiede riflessi superiori ai 400 punti riesce a seguire il movimento accelerato di Deidara, grazie alla quale sfugge con un balzo alla gabbia di roccia, e capirne l'azione


    CITAZIONE

    In alto a sinistra
    MiracleManu VS Asuna Kagurazaka

    Dopo un primo momento di esitazione, il ragazzo coinvolto in questo scontro compone una serie di sigilli imponendo poi le mani verso l'avversaria. Una perturbazione nell'aria appena percettibile sembra il solo risultato di quel gesto, ma subito la ragazza inizia a guardarsi attorno trafelata, evidentemente sotto l'effetto di qualche genjutsu. L'avversario è però alla portata del suo ventaglio, e la rossa non si fa pregare sferrando una combo di finte e fendenti evidentemente molto forti vista la difficoltà dell'avversario nel parare o anche solo deviare il ventaglio. Un fumogeno oscura poi la vista al pubblico, vi sono attimi concitati in cui si vede ben poco nella nebbia, ma quando questa si dirada la terra è sventrata da una qualche ninjutsu evocata dallo shinobi, mentre la ragazza presenta una ferita piuttosto profonda al fianco, da cui sgorga copioso un rivolo di sangue. Nonostante le ferite da una parte e dall'altra, i due continuino però a dialogare senza alcuna traccia di animosità nei loro sguardi, certamente tesi e concentrati ma privi delle inflessioni dovute alla rabbia.


    CITAZIONE

    In basso a sinistra
    Meru Otonashi VS Ginga Maruya

    Qualche scarica dagli altoparlanti, per qualche istante le immagini tornano sebbene in bianco e nero. Mostrano una ragazzina di tredici-quattordici anni ed un adolescente molto vicino alla maggior età che si fronteggiano l'uno armato di spada, l'altra con una coppia di ventagli. Giusto il tempo per visualizzarli bene che di nuovo l'immagine sfasa spegnendosi, sostituita dal solito, imbarazzante puntino bianco che sembra tanto una specie di lapide funeraria sullo schermo inesorabilmente morto.


     
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    Isernia (molise)

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    Prima giunse Febh, lo Yakushin. Diogenes aveva sentito parlare di quel clan i cui membri pareva possedessero delle abilità a tratti simili a quelle dei Mikawa. Per tanto c'era grande rispetto vero quello shinobi.

    " Vecchio...suvvia, non dimostro più di trent'anni dall'aspetto con il quale mi conosci."

    Ma non rispose subito alla domanda dello shinobi.
    Il kaguya avrebbe in seguito parlato, dimostrando interesse per le parole del Mikawa.

    " O almeno così ha scritto l'amministrazione di Oto, Shiltar o dovrei chiamarti sensei?"

    Mostrò quindi la missiva amministrativa e la prose a Shinodari che aveva risposto con un leggero inchino al saluto del colosso.
    Ma fu quello che accadde dopo che sorprese Gene. Ledah aveva fatto centro, aveva capito. Bingo!

    " Ledah pare che tra tutti i qui presenti tu sia l'unico a possedere una vista che va ben oltre la semplice carne e le apparenze...ho comesso un errore che ho pagato caro, come vedi..."

    Furono le parole di Shaina, però, l'ex amministratrice di Aloysius, colei che lo fece andare ad Oto senza impedirgli di ricongungersi alla famiglia a seguito della morte della madre, ad interrompere il discorso con il chunin Otese.

    "Amminsitratrice Shaina, io le devo molto e penso che mai sarò in grado di sdebitarmi con lei del favore che mi faceste anni orsono...del favore che faceste ad un bimbo vittima della crudeltà della vita...Siomaru."

    Era calmo e rilassato, ormai il ricordo non gli faceva più tanto male. Non era venuto lì per fare casini, ma solo in veste di accompagnatore per tanto non avrebbe esitato a palesare la sua identità.
    La mano si avvicinò al collo, per scoprirlo del lembo del kimono. Un sigillo era impresso sul lato sinsitro...inconfodibile. Quella sarebbe stata la prova delle sue parole.

    image

    " Si, sono Diogenes Mikawa..."

     
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  8. Hanzo Hattori
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    Legenda:
    ~ ... ~ = Titolo
    *...* = Narrato in terza persona
    "..." = Parlato
    §...§ = Pensato
    Corsivo preceduto da [flashback] = flashback


    ~ L'accompagnatore ~


    * Eh sì, Shin pareva proprio stranita. Rispondeva meccanicamente e aveva uno sguardo strano, tanto che quello di Shaina a confronto pareva decisamente vispo. Tatsumaru osservò un attimo la guardia del corpo e in effetti le espressioni si somigliavano un po’: forse, viaggiare con quel beccamorto doveva essere stato peggio di una processione funebre. *



    CITAZIONE
    -Tatsu è un piacere rivederti. Il viaggio è stato movimentato.

    Veramente io e Shaina ci conosciamo da un bel po’... ma ti ringrazio lo stesso...-

    * Un’altra gaffe, seppur piccola, che si andava ad aggiungere alla sterminata collezione. *



    ” Ah sì?
    ...
    Bhè allora tanto meglio!... ”


    * Sorrise strizzando gli occhi, mentre pensava che si dovevano essere conosciute sicuramente per via dei maschi, visto che le ragazze adoravano fare gruppo e amicizia per quel genere di cose. Il giovane si spostò poi a servire lo strano tipo dall’aria robotica, approfittando per testare il suo stato di decomposizione, che stimò essere avanzato. Il chunin rispose al gesto di Tatsu riproducendolo a sua volta e probabilmente doveva aver pensato che fosse una specie di saluto di fratellanza intergalattica o un qualcosa del genere. *



    CITAZIONE
    "Avete delle strane usanze qui a Suna, comunque grazie per il rapido servizio."

    * Il piccolo tuttofare osservò prima Febh, che si stava interfacciando con le brocche d’acqua, e poi ancora il suo inanimato interlocutore con uno sguardo sarcastico dipinto sul volto. *



    ” Usanze stranissime, è vero!...
    Ma fortunatamente ci fermiamo a quelle...!
    ...
    Mi domandavo... per caso i tuoi capelli sono ignifughi?... ”


    * Uno dei tanti dubbi estemporanei e inutili che gli sorgevano di tanto in tanto... bhò, chissà che mondi strani e incomprensibili vivevano all’interno delle sue meningi. *



    § Questa faccia io dove l’ho già vista?... §


    * Prese il suo Bingo Book dalla tasca e iniziò a sfogliarlo febbrilmente, inumidendosi più volte il dito medio sinistro. *



    ” Questo non è... questo non è...
    ...
    Questo !!!


    * Affiancò il libretto alla faccia del tizio e iniziò a scrutare con una buffa aria pensosa le differenze. In effetti si somigliavano, anche se questo non portava il trucco... strano, però! Capovolse poi il libricino per fare osservare la foto anche all’ospite otese. *



    image

    ” Per caso lo conosci... o magari siete parenti...?
    ... Hai fratelli gemelli tipo lui, in giro? ”


    [ . . . ]


    * Una delle guardie del corpo di Shinodari, l’assetato, iniziò a giocare con Yami come si sarebbe fatto con un gatto... vabbè, in effetti lui era un gatto. Il felino incominciò ad addentare un cubetto di ghiaccio e per giunta aiutandosi con le zampine, cosa che portò Tatsu a guardarlo stranito. *



    CITAZIONE
    Sono qui su tua richiesta, Testa grigia e Shaina amano i felini per caso? A meno che tu non mi stia dicendo che la ritieni pure una zoofila, io non mi preoccuperei per il tuo "lavoro".

    ” No, caso mai la tigre del ribaltabile è lei... ma comunque dove si è mai visto un gatto che si mette a sminuzzare il ghiaccio come se fosse una grattachecca?
    Ti vuoi comportare da gatto serio o no? ”


    * Entrò poi una specie di colosso, dicendo che era lì per accompagnare Yami, che ovviamente aveva già fatto da solo, visto che non era tipo a cui dovessero servire guardie del corpo. *



    CITAZIONE
    Credo sia lui, l'unico a stare giocando, perdipiù a chi la spara più grossa. Primo, non l'ho mai visto. Secondo, mi paro la schiena da un anno senza alcun aiuto. Terzo, non ho mai chiesto nessun accompagnatore, nè ora nè mai.

    ” Vabbè quello è ovvio, perchè tu al massimo chiedevi qualche accompagnatrice...! ”


    * Esclamò distrattamente, continuando ad osservare quel brutto ceffo dalla corporatura smisurata. *



    CITAZIONE
    ..Tatsu, quel tizio ha un coprifronte rigato del vostro villaggio sulla gamba. Attento a quello che fà, non so se stia mentendo o meno. Io dò un occhio a Shin e Testa grigia se vuoi, tu attento a Shaina. Nel caso, credi di riuscire a fare un costrutto circa della mia grandezza? O non hai qui il materiale per i fuochi?

    ” Mh... pensa solo a Shin, che il Griso sta pur sicuro che non ha bisogno di aiuto...
    Per il pongo, preferisco non creare casini al chiuso, con tutti questi pezzi grossi presenti... meglio di no e poi mi ci vorrebbe troppo... ”


    [ . . . ]


    * Diede un’occhiata agli schermi e all’andamento dei duelli, anche se non gli interessava più di tanto veder combattere. Uno dei partecipanti chiamò il Kage come se lo conoscesse di persona e infatti si rivelò essere un Chikuma anche lui. Tatsumaru si rivolse al suo superiore con aria un po’ incredula. *



    ” Gin... ma tu veramente conosci quell’aborto di tubero??? ”


    * Sì perchè già solo avere i capelli rossi lo rendeva strano agli occhi di Tatsu, abituato alle sue particolari concezioni sui colori dei capelli. Poi però il fatto che fosse un tappo di dimensioni colossalmente piccole e che avesse la testa sproporzionata rispetto al resto del corpo lo fece riflettere in maniera profonda. Si immaginò che Gin avesse una specie di corte e quel nano dovesse essere una sorta di giullare giocoliere, con il compito di animare le serate un po’ smorte del Kage. Se lo vide con quegli assurdi capelli, vestito di un costume da coniglietto rosa, mentre saltava qua è la per la casa e tentava invano di dar vita a una serata noiosissima. Ora che lo osservava meglio, si accorse che lui quel ciospo lo aveva già incontrato: altri non era che il ragazzino che era stato percosso come un tamburo alla spiaggia e involontariamente aveva scatenato la rabbia e la gelosia di quelle due racchie bisessuali di cui una, la bionda, era addirittura presente sugli schermi. *



    CITAZIONE
    Quel puntino sarebbe la vostra censura o è partita la telecamera?

    * La voce dell’amico lo distolse dai suoi profondi pensieri, facendogli notare che uno schermo era andato in tilt. *



    ” La seconda che hai detto! ”


    * Mise un dito all’auricolare che gli aveva dato Shaina e la cui provenienza era ignota e iniziò a comunicare con la regia. *



    ” Lo schermo quattro si è svampato!...
    Mandate un tecnico, subito! ”


    * Nel frattempo si avvicinò Shinodari, inginocchiandosi vicino a Tatsu e al gattino e iniziando ad accarezzarlo dolcemente. Gli disse qualcosa in una lingua sconosciuta e il giovane comprese che lei aveva capito. *



    § Beccato! §


    * La ragazza si sollevò in piedi e anche il sunese fece uguale, perchè si sentiva un po’ in imbarazzo tra loro due e avrebbe preferito lasciarli soli, ma Shin ebbe come un giramento di testa e gli si appoggiò alla spalla. *



    CITAZIONE
    -Abbi cura di lui...-

    * Gli sussurrò impercettibilmente, lasciandolo un po’ di stucco per quella richiesta tanto accorata. Non sapeva cosa dire e avrebbe voluto augurarle almeno altrettanto... e ancora, rassicurarla sul fatto che probabilmente era Yami che si sarebbe preso cura di lui, visto che era così in gamba da non avere bisogno di gente che gli guardasse le spalle. Nulla. Non riuscì a comunicarle niente di tutto ciò, perchè la ragazza si spostò subito dopo e si mise a sedere, giustificandosi ad alta voce. *



    CITAZIONE
    -Scusami Tatsu, ma credo di aver sottovalutato il caldo di Suna.-

    ” Ma figurati, accomodati pure...
    Gradisci ancora qualcosa, Shin-chan? ”


    [ . . . ]


    * Fortunatamente l’ambiente era climatizzato e quindi, almeno lì dentro, il caldo non riusciva ad arrivare. La guardia del corpo Kaguya degli amministratori di Kiri si appollaiò dinnanzi a Yami, rivolgendosi poi a Tatsumaru con curiosità. *



    CITAZIONE
    "E’ tuo il gatto?"

    ” No, è il gatto che gira sempre nei pressi dell’amministrazione... ”


    * Rispose prontamente, visto che erano ormai alcuni minuti che aveva già pronta quella scusa, per qualunque domanda che infatti non tardò ad arrivare. La sua mente però era altrove e, in particolare, rivolta verso quella guardia del corpo di Yami, dall’aria decisamente sospetta. Quel coprifronte rigato lo preoccupava un po’, perchè temeva che Shaina si fosse fatta prendere dal suo spirito legalista ed avesse iniziato a tampinare il tipo, visto che era sicuro che la giovane chunin avesse notato il souvenir di Suna. Per come la conosceva, sapeva che era una persona con molto autocontrollo e non avrebbe mai potuto scatenare una lite in quel luogo, ma sfortunatamente non conosceva il losco figuro. Prese nuovamente in mano il Bingo Book e iniziò a sfogliarlo nella sezione traditori, ma non v’era corrispondenza tra quel vecchio e le foto pubblicate, anche se alcuni profili sarebbero potuti coincidere per statura... ma di certo non sarebbe stato un riscontro sufficiente. Ah già: ma per quale motivo Tatsumaru possedeva un Bingo Book, visto che non faceva parte delle squadre speciali? Bhè, semplicemente ne aveva preso uno dall’archivio, pensando che prima o poi gli sarebbe potuto tornare utile... anche se fino ad ora non sembrava così. Shaina si avvicinò all’uomo e Tatsumaru le si portò subito affianco, con la sua solita aria distratta e dopo aver riposto il libretto ed essersi scusato con Tetsuo. Come prevedibile, la bella amministratrice chiese lumi allo straniero circa la sua identità ed egli le rispose, dicendo di essersi chiamato un tempo Siomaru e di aver beneficiato del suo permesso per recarsi definitivamente a Oto. Sicuramente quel nome era già stato inserito nella lista e Tatsu si ripromise di aggiornare il grado raggiunto dall’uomo -chunin- e il nuovo nome con cui si faceva chiamare: Diogens Mikawa. *

     
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  9. Yami Kaguya
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    CITAZIONE
    ” No, caso mai la tigre del ribaltabile è lei... ma comunque dove si è mai visto un gatto che si mette a sminuzzare il ghiaccio come se fosse una grattachecca?
    Ti vuoi comportare da gatto serio o no? ”

    Sono un gatto serio, infatti mordo le cose troppo dure. Se vengono a rompere ci penso, tu non preoccuparti.

    Avevo smesso di gratinare il cubetto quando mi fece notare un possibile errore, ma fino ad allora nessuno si era lamentato. Anche perchè l'entrata dell'uomo con la pettinatura strana aveva catturato un pò l'attenzione generale.
    CITAZIONE
    ” Vabbè quello è ovvio, perchè tu al massimo chiedevi qualche accompagnatrice...! ”

    ...Possibile.

    Sorrisi nella mia parte umana, per quella frase. Se nemmeno ero riuscito a procurarmi una segretaria....
    CITAZIONE
    ” Mh... pensa solo a Shin, che il Griso sta pur sicuro che non ha bisogno di aiuto...
    Per il pongo, preferisco non creare casini al chiuso, con tutti questi pezzi grossi presenti... meglio di no e poi mi ci vorrebbe troppo... ”

    Lo fissai, annuendo alla fine. Anche perchè non dissi altro, visto come stessi fissando la ciotola, iniziando a lappare l'acqua a occhi chiusi.

    Aloisyus?!

    A gran sorpresa, l'uomo con i capelli matti era uno dei miei colleghi e parigrado otesi. Solo che l'ultima volta era un ragazzo al massimo massiccio, ma là si parlava di un uomo maturo. Certo, sapendo come l'ospedale stesso nascondesse piani e piani di cose assurde lasciate dalla sua padrona, forse non c'era così da stupirsi per il cambiamento del colosso. Mi rilassai quindi mandando a quel paese le mie paranoie. Se era il Mikawa, tutto si spiegava. Tranne il fatto dell'accompagnatore, ma per quello, immaginavo di dover marchiare a fuoco la schiena di un impiegato, perchè capisse le parole "no scorta".
    A distrarmi da lui comunque, fu altro. Shinodari si era avvicinata a me, fissandomi. Anche se il suo sguardo chiariva come mi avesse beccato. L fissai. Sembrava avessi sottovalutato un pò le sue capacità uditive. Ma alla fine poco importava. Annusai la mano, per poi chiudere gli occhi quando me la passò sulla testa. La frase seguente però mi sorprese. Tradirmi?

    Ma sentila...come se ti facesse una concessione.

    Altra sorpresa, per una volta non aveva commentato come mi fossi fatto scoprire da lei. O forse mi aveva solo letto nel pensiero.

    ..Alla fine immagino lo sia.

    Torna umano allora, se ormai ti hanno beccato. O ti piace rimanere in questa forma odiosa? Potevi scegliere-

    ..Nekomata, bla bla, e simili. Non rompere, qui i serpenti li fanno alla piastra mi sà. E i gatti di certo incutono meno timore.

    Tsk.

    Intanto Shinodari se ne era andata, con dei movimenti imprecisi come se stesse male. Ma in ogni caso non potevo controllare. Quella luce che si era riaccesa nei suoi occhi mi aveva confermato che ero solo io la causa di quello sguardo spento. Meglio starle lontano per ora. Tanto la situazione si fece accesa comunque. Shaina andò a parlare a Diogenes, e io mi trovai addosso non uno, ma ben due Kaguya. Uno mi arrivò alle spalle, ed era il nuovo accompagnatore di Shiltar e Kisugy. Subito dopo, Shiltar in persona venne a fissarmi, fermo innanzi a me. Lo fissai un attimo, ritirando le zampe sotto il corpo, così da poter scattare se necessario. Lo fissai negli occhi, mentre Tatsu rispondeva che ero un felino che girava spesso in amministrazione. Ma probabilmente mi ero un attimo compromesso comunque.

    Beh? Che aspetti, fallo.

    No.

    Credi di avere una occasione migliore? Di potergli arrivare ancora così vicino senza rimetterci qualche pezzo nel farlo?

    Fissavo il Kaguya, con la zampa destra in cui stava correndo il chakra. Chi avrebbe vinto fra le sue ossa e il mio fulmine? Forse lui, o forse non avrebbe fatto in tempo a estrarle, se gli fossi saltato addosso.
    Restava il fatto però, che non lo vedevo da parecchio. Non potevo rischiare, ed ero pure in casa di Tatsu e Shaina. Dovevo calmarmi. Decisi di lasciar stare, sorridendo dentro di me, mentre fuori il muso del gatto così come lo sguardo restavano impassibili. Potevo almeno continuare a giocare, allora.

    Uff, sapevo avrei dovuto cambiarmi pure la voce. Che palle.

    Con la coda dell'occhio però, vidi la cassa di birra da cui testa grigia aveva preso le bottiglie. Doveva pesare abbastanza, probabilmente. Focalizzai la posizione nella mente, e mossi le zampe sotto il corpo, come se mi stessi sistemando dopo essermi accucciato. Ci volle poco a fare i seal necessari.
    CITAZIONE

    »Tecnica della Sostituzione – Kawarimi no Jutsu
    Tecnica che permette un movimento accellerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un animale (animale che non dev'essere un essere richiamato o un compagno ninja, insomma, un animale che non sia in grado di controllare il chakra), con il quale si deve creare un tramite attraverso un sottilissimo filo di chakra invisibile (anche allo Sharingan e al Byakugan), oppure il classico ciocco di legno. Essendo un movimento accellerato e non un teletrasporto, non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita per le proprie dimensioni corporee. Inoltre le correnti di chakra disturbano il processo di "sostituzione", quindi non è possibile apparire a distanza inferiore ai 3 metri da un essere vivente. Inoltre la distanza massima percorribile è pari a 20 metri. Può essere utilizzata solo una volta negli scontri di arena e una volta al giorno in missioni o quest.
    [L'oggetto o l'animale da lasciar al proprio posto deve avere dimensioni e peso pari circa da 1/3 delle proprie]

    Villaggio ~ Tutti | Tipo ~ Ninjutsu | Posizioni ~ Ariete - Cinghiale - Bue - Cane - Serpente | Livello ~ 5 | Consumo ~ Basso | Genere ~ Base

    Sparii da davanti ai due Kaguya, riapparendo al posto della cassa qualche metro più in là. Riapparsi un pò più a lato di quanto volessi, ma vidi che accanto a me c'era Kisugy ancora. Forse avevo sbagliato un pò per come lui fosse presente.
    Ad ogni modo, approfittai dello spostamento, per eseguire di nuovo la Henge. Non cambiai nulla nell'aspetto, agii solo sulla voce, che divenne più adulta e adatta al ruolo che volevo interpretare. Mi mossi verso Shiltar, saltando sul muretto che ci separava dai sedili dello stadio vero e proprio e che dava sul vuoto.
    image

    Sete, Amministratore? Mi scuso nel caso io abbia frainteso, ma mi stava fissando con uno sguardo tanto intenso, che ho pensato che fosse interessato alla mia acqua.

    Non potevo sorridere visto il volto che avevo, ma mentalmente era tutta un'altra storia.

    O dovevo prenderlo come un velato messaggio su come la mia specie, o la mia presenza qui che sia, la incuriosisca?

    Rimasi quindi fermo, inclinando la testa a lato e fissando il Kaguya senza altri gesti. Dubitavo qualcuno potesse decifrare le emozioni nel muso e negli occhi di un gatto. E anche se fosse stato, perlomeno avrei saputo da chi guardarmi. Di certo il kaguya accanto a Tatsu non aveva la mia simpatia, per essermi strisciato alle spalle.
     
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  10. Tornadoes Master
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    Tanta gente in quel di Suna


    Alle parole di Tatsumaru, il Kazekage sollevò il pollice, "Bene, porta tutto, io procuro da bere e pop corn, così mi faccio una cultura su Shaina al mare.", confermò sorridente.

    [...]

    Le parole di Ayato sulle ombre portarono un sorriso a Gin, mentre ben più curioso fu l'accenno al conoscere uno dei due Kage, "Lo conoscerò in un certo senso? Mi chiedo in quale?", affermò scherzando il Chikuma.

    Poi, con l'arrivo del giovane assistente di Shaina, la situazione divenne quanto meno confusa in quanto all'argomento di cui si stava discutendo.
    "Shaina quando lavora ci va giù pesante? Non saprei, non l'ho mai vista in azione, né all'Accademia, né in missione, o in amministrazione...", fu il primo commento, mentre squadrava turbato il genin.

    Quando, però, sia il Kazekage, sia l'Hokage sembrarono smorzare la foga delle idee di Tatsumaru, questi si allontanò, lasciando al Signore di Suna la possibilità di salutare tutti i nuovi giunti.

    Poco dopo i ninja della Nebbia, infatti, arrivarono anche quelli del Suono: un tizio al quanto esagitato che si mise a scolarsi la caraffa d'acqua, assieme ad un più pallido e silenzioso individuo e, con loro, una fanciulla che si presentò come l'amministratrice di Oto, per quanto il suo aspetto sembrava bello, ma, al qual tempo, gelido.
    E dopo di loro arrivò anche un tizio vecchio di Oto, che si disse la guardia del corpo dell'altro amministratore, ancora non presente, agli occhi dei più.
    Il coprifronte rigato sul ginocchio di quel vecchio gigante distrasse Gin persino dalle parole di Hoshikuzu, che solo distrattamente il Chikuma sentì.
    "Quel tappo Rosso parla sempre troppo...", fu l'unico commento scherzoso, prima che l'assistente di Shaina non gli chiedesse il suo legame con Hoshikuzu, "Io ed il Tappo siamo imparentati, credo mi venga pro-pro-pro-pro nipote, o giù di lì, in fondo siamo entrambi Chikuma.", iniziando a bere un'altra birra, che lo aveva raggiunto galleggiando a mezz'aria.

    E con la birra in mano, Gin osservò quello che succedeva attorno a lui: Tatsumaru e Shinodari che parlavano con il gatto nero; due delle guardie del corpo che chiacchieravano fra loro; Shaina che si informava su chi fosse quel gigante, che aveva catturato l'attenzione anche di altri dei presenti, fra la seconda guardia del corpo otese e lo stesso Tatsumaru.

    Il Kazekage, però, non ritenendolo un pericolo così grave, notò piuttosto l'amministratrice otese avere un malore, probabilmente dovuto al caldo, e rapida una fresca corrente partì a sostenere le membra della giovane Shinodari, accompagnandola verso una delle poltrone, quasi facendola galleggiare a mezz'aria fino ad una di esse.
    "Ayato-sama non sapevo che vostra figlia fosse l'Amministratrice del Suono, ma, se mi permette questo commento, Amministratrice Jaku, fra lei e suo padre vi è immensa differenza, non solo nell'aspetto, ma anche nell'aria che pare circondarvi.", esordì Gin con tono cordiale, non curandosi del piccolo scherzo che il gatto stava rifilando all'amministratore Kaguya, "Se lei, Ayato-sama, ha intorno a se un vento possente, quasi un tifone, che sembra renderla ancora più massiccio, la sua progenie ha un alone di aria che soffia flebile, quasi avesse perso il dono di librarsi libera nell'aria.
    Le è successo questo, Shinodari-sama?"
    , chiese il Kazekage, incurante degli scontri, forse un pò troppo violenti, di taluni degli aspiranti guardiani.
     
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  11. -DARK GOD-
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Legenda:
    -INFORMAZIONI GENERALI DEL POST-
    *Narrato.*
    "Parlato."
    §Pensato.§
    [...]Citazione[...]

    -TORNEO-
    -05-


    SPOILER (click to view)
    OT/ Scusatemi per la mia errata interpretazione cronologica :P /OT


    *Tatsumaru mentiva, il Kaguya poteva saperlo quasi con una certezza assoluta, la rapidità della risposta e qualcosa di incerto nel suo sguardo ma Tetsuo non ebbe tempo di fare altre domande, Shiltar si era vvicinato e stava prendendo parte alla conversazione quando il gatto scomparve. Al suo posto la cassa di birra che il Kazekage aveva portato, il ragazzo fissò subito il punto dove si trovava prima la cassa ma non vide subito il gatto, si era spostato leggermente di lato ma di certo aveva usato la tecnica della sostituzione.
    Tetsuo si alzò e fissò il felino, senza distogliere lo sguardo dall'animale disse a Tatsumaru:*


    "Avete gatti parlanti che usano tecniche ninja? Interessante specie, ma di solito non vengono evocati per i combattimenti? Aveva detto che il gatto gira sempre nei pressi dell'amministrazione..."

    *Tetsuo rimase calmo e con un sorrisetto in volto, non voleva certo insidiare chicchessia specie di animale sacro Suneese o amico dell'Azuma, ma si divertiva a metterlo sulle spine e renderlo ancora più nervoso di quanto già non fosse, cosa che aveva notato nel ragazzo da quando il gatto era entrato per la prima volta.
    Intanto si era distratto dagli scontri e non aveva notato che invece di essere già conclusi stavano iniziando, comunque adesso aveva già da divertirsi, più tardi avrebbe guardati il suo amico dai capelli rossi combattere.*
     
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40 replies since 2/7/2008, 20:32   880 views
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