Apollo vs. Jiraya vs Ryu vs Xadhoom

Foglia vs foglia vs foglia vs foglia

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  1. Generale Boros
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    Scontro: L'arrivo di Apollo
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    SPOILER (click to view)

    Narrato
    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    "Parlato" (compagni)
    Sottotitoli e/o orari/avvenimenti importanti



    Quel giorno, il tempo pareva non essere dalla parte d’Apollo. Il sole, che tutte le mattine lo irradiava con la sua splendida luce, svegliandolo con il suo candido tepore, non si fece vedere, restando coperto dalle plumbee nuvole che ricoprivano gran parte del cielo.
    Con ben poca voglia, Apollo si alzò dal letto quel giorno, pronto a dirigersi al campo laddove si sarebbe tenuto uno scontro. Era ben consapevole della difficoltà di quello scontro, il quale avrebbe visto sfidarsi, non due ma ben quattro shinobi della foglia. Quel cielo di prima mattina pareva uno sventurato preludio a quello scontro, che lo avrebbe portato a fronteggiarsi con ben tre avversari.
    Data la difficoltà dello scontro, decise di non eseguire la solita manutenzione dell’equipaggiamento, tuttavia, prese da una scatola, una nuova serie di shuriken e kunai. Non aveva il tempo di controllare il suo equipaggiamento pezzo per pezzo.

    °Male... Pare che oggi il tempo ci darà filo da torcere! Se continua così, le tecniche come la moltiplicazione del corpo diventeranno inutili. Ma in effetti, in questa situazione, uno status di pioggia, potrebbe solo portarmi giovamento, anche perché saremmo tutti costretti ad uno scontro di corpo a corpo. Ma come posso fare a contrastarli tutti e tre? Forse se faccio...°

    Apollo, era intento a decidere sul da farsi, mentre osservava le vie di Konoha dalla finestra posta nella sua camera. Non era certo sul come affrontare questo scontro, anche perché era la prima volta che si ritrovava coinvolto in uno scontro così ampio.

    «Non importa! L’importante è riuscire a non essere sopraffatto! Poi, si vedrà sul momento come agire per ottenere la vittoria!»

    Gridò alla finestra, per cercare di infondersi coraggio. Sapeva bene che lo scontro sarebbe stato per lui, molto più arduo del previsto, a causa delle fasce zavorrate che portava ai piedi, le quali limitavano alquanto la sua velocità nella corsa, oltre che l’ampiezza dei salti, tuttavia, doveva rischiare se voleva vincere.
    Presa una piena coscienza, della sua situazione, si diresse in cucina, dove prese un foglio, su cui erano scritti i dati che aveva raccolto sui suoi avversari. Dati, che aveva ottenuto scontrandosi con loro, convivendo o chiedendo in giro. Sapeva bene che doveva analizzare ogni informazione in suo possesso per studiarsi una buona strategia.
    Iniziò il suo studio, partendo da Xadhoom, con il quale aveva già avuto il piacere di scontrarsi e che conosceva quindi meglio.

    °Bene, Xadhoom è abile nel corpo a corpo e possiede una interessante abilità strategica, tuttavia, manca molto nella media e lunga distanza. Preferisce combattere nel corpo a corpo e con distanze molto ravvicinate, quindi, possiede un buon taijutsu.°

    Sapeva bene e sperava che il suo avversario fosse cambiato nel corso del tempo, tuttavia, non ne era certo. Proseguì poi con Ryu, analizzandone attentamente la scheda che aveva stilato ottenendo informazioni in giro.

    °Bene, Ryu ha una buona abilità nel combattimento a media a corta distanza, anche perché la sua mole, non lo rende di certo il signore della velocità e/o dell’agilità.°

    Era ben conscio della sua inesperienza e della scarsità di informazioni che aveva nei confronti di Ryu, tuttavia, sapeva bene che avrebbe avuto un vantaggio, seppure lieve, nel mantenere vive queste informazioni.
    Ora, restava un ultimo elemento da studiare: Jiraiya.

    °Jiraiya, tu sì che sei un problema! So per certo che se vedi una bella ragazza, sei finito, tuttavia non ho mai avuto la possibilità di conoscere il tuo stile di combattimento. Chissà se sei abile come dicono e se è vero che ti diverti con le finte e le prese agli arti. In ogni qual modo, starò bene attento alle tue mani!°

    Apollo si Tormentò la mente per tutta la durata della colazione. La situazione era chiaramente stancante. Ora sapeva però come reagire, anche se a grandi linee. Iniziò a vestirsi ed indossò le fasce da combattimento, tenendo, come al solito, l’aikuchi, infilato nelle fasciature del braccio sinistro. In seguito, indossò i pantaloni e lo fissò bene alle gambe, in modo da evitare ogni forma d’intralcio. Era quasi pronto. S’infilò la tunica bianca sopra ai vestiti e la fissò alla vita, fasciandola e fissando le sacche porta oggetti alla fascia in cuoio. Ricontrollò, per sicurezza, di avere fissato tutto al migliore dei modi possibili. Era pronto. Inserì tutti gli equipaggiamenti nelle sacche, per poi fissare alla coscia destra il porta kunai, ricco di tutti i Kunai posseduti da Apollo. Uscendo, s’infilò gli stivaletti e chiudendoli bene, si diresse verso il luogo dello scontro.
    La strada era lunga ed attraversava una foresta di Konoha. Apollo, era felice, nonostante il tempo poco piacevole e l’aria fredda che accompagnava le nuvole. Era giunto il tempo per la sfida. Tuttavia, sul luogo, non era ancora arrivato nessuno ed Apollo ne approfittò per fare un giretto e studiarsi il terreno. A sud del campo, all’interno di una piana erbosa, agitata dal vento, era presente una baracca, molto malandata, con delle dimensioni molto ridotte. Incuriosito, Apollo ne approfittò e entrando esplorò l’edificio. Il pavimento era ricco di tatami, particolarmente impolverati e consumati dal tempo, cosa che li rendeva inutili in uno scontro, tuttavia, in un angolo era presente una montagnola di tatami nuovi, o comunque utilizzabili in uno scontro.

    °Ottimo! Se mi mantengo in questa posizione, avrò una possibilità di presidio,molto utile!°

    Pensava Apollo, mentre controllava la solidità dei tatami ammucchiati, per verificarne l’utilità. Ora doveva verificare le dimensioni della piana erbosa, la quale presentava diversi cespugli, distribuiti irregolarmente su tutto il campo. Per misurarne le dimensioni, fece una passeggiata e lo attraversò dall’estremo sud all’estremo nord. Sapeva che ogni suo passo, era pari a circa un metro. Dedusse così che il raggio era di 100 m, poiché dovete compiere 200 passi per attraversarlo tutto. Ora, si doveva inoltrare nell’ultimo punto: una foresta intricata che si sviluppava a nord del campo. Inoltrandosi, vide che gli alberi erano molto fitti e che dopo pochi metri, le fitte fronde, portavano ad una situazione d’oscurità molto elevata. Quel luogo era perfetto per imboscate ed agguati. Non lo doveva dimenticare o si sarebbe ritrovato in una grave situazione di svantaggio.
    Uscendo dalla foresta, vide che tutti i suoi avversari erano usciti allo scoperto o erano arrivati. Si portò quindi verso di loro e si fermò a pochi metri dal gruppo.

    image

    Osservò attentamente ciascuno di loro, per trovare una qualsivoglia rstranezza nell’equipaggiamento o nel vestiario. Ognuno di loro aveva i vestiti tipici con cui si vestiva normalmente. L’unico a differenziarsi, era Xadhoom, che come l’ultima volta, aveva indossato la sua tuta nera.

    «Felice di sapere che siete tutti arrivati! Spero che il nostro scontro sia anche di vostro gradimento!»

    Disse Apollo per rompere il ghiaccio, per poi proseguire con una sorta di monologo.

    «Sappiate che personalmente, voglio da voi il massimo, anche perché posso accorgermi se mi state sottovalutando ed è una delle poche cose che non sopporto, e Xadhoom lo ha già sperimentato, soprattutto la mia reazione finale!»

    Sapeva che con quelle parole, si sarebbe probabilmente inimicato i presenti, ma era meglio così, anche perchè avrebbe potuto scontrarsi al massimo, anche se forse, non gli sarebbe neppure bastato. Se lo scontro si fosse scatenato in un uno contro tutti, sarebbe probabilmente divenuta una disfatta, tuttavia, era parte della sua strategia, convogliare tutti i suoi avversari verso un bersaglio ed il primo passo consisteva nell’attirali a sé.
    Terminò le sue parole, mettendosi in posizione, pronto a scontrarsi, dicendo:

    «Quando siete pronti, possiamo cominciare!»

    image

    La posizione di Apollo era leggermente flessa sulle gambe. La gamba destra era tesa all’indietro, mentre il peso era ben caricato sulla sinistra, flessa e puntata verso l’avversario in fronte a lui. Le mani erano portate all’indietro, all’altezza dello stomaco, come per comporre il sigillo della scimmia. La sinistra, pronta a scattare in difesa; la destra, ad impugnare l’aikuchi. Lo sguardo concentrato, teneva sotto controllo tutti i suoi avversari, anche se in modo particolare Jiraiya, il quale pareva quello più incapace. Apollo sapeva bene che a volte, i più incapaci, sono in realtà i più pericolosi, anche perché era una delle sue strategie. Fare abbassare il livello di allerta e di concentrazione dell’avversario, mostrandosi un inetto, per poi colpire in modo letale non appena la guardia è bassa e l’avversario è capace di reagire.
    Lo scontro stava per cominciare ed i quattro ninja di Konoha, erano pronti a scontrarsi, per vedere chi di loro era il migliore. Stava ad Apollo, dimostrare chi era il migliore, ma soprattutto che cosa significare combattere in uno scontro da guerriglia!




    CITAZIONE
    OT
    Gli abiti e l’equipaggiamento, sono da considerarsi eguali a quelli descritti sotto la dicitura missione.
    /OT



    Tabella di Fine Post

    By Generale Boros ©

    ~Statistiche varie~


    Grado:
    Energia:
    Forza:
    Velocità:
    Resistenza:
    *Malus Pesi

    Studente
    Gialla
    137,5
    *105
    150
    Turno 0/3

































     
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34 replies since 10/7/2008, 18:17   1034 views
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