Strada Principale di Konoha[Ambientazione]

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    Trascinato via


    Verso le Terme!



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    Ed ecco che Toro si rialzò, accusando l'altra ragazzina di averlo colpito alle costole, quella ragazzina aveva gli occhi bianchi come la neve, ed un sedere veramente da paura! Shinji non riusciva a staccare gli occhi maliziosi da quel ben di Dio. Intanto il compagno viola, il tizio che riconosceva come leale compagno, rivolse i suoi saluti al ventenne fumatore, che come se una strana forza lo mantenesse immobile, rispose al suo saluto, anche se il suo sguardo da vero e proprio marpione non si mosse dal corpo della Hyuga, no neanche un pochetto.
    Gli venne presentata come Emiko Hyuga, ma il ragazzone Uchiha aveva altro in mente, altro che non può essere narrato per il bene di molti.

    Ohi, allora non eri morto! Che ti ha creato fastidio questa quì? Perchè sennò ci penso io, che ne dici?
    Comunque è un piacere rivedere te e quella capra fastidiosa, che hai in mente?
    Che fai, vai a donne e neanche mi informi? Comunque piacere Emiko, io sono Shinji Uchiha, e sono uno degli allievi più potenti del villaggio!



    Si certo, non ci credeva neanche lui, di sicuro qualcosa sapeva fare, ma di sicuro non era il più forte di Konoha, neanche tra gli allievi, aveva però riscontrato dopo essersi battuto con quella bomba sexi di Haru Kenkichi, di essere un campione di resistenza e strategia.
    Rimanendo imbambolato come descritto in precedenza, sebbene ora pensasse ad un'altra donna, non fece in tempo a vedere, o meglio non si accorse che Toro stava cercando di svignarsela per qualche motivo, l'unica cosa che avvertì il babbeo di Casa Uchiha, fu il sentirsi portare via, mentre con gli occhi rimaneva su Emiko, si praticamente la stava spogliando con la mente e la stava anche mischiando a quella Kiriana di Haru.
    I blateraggi sensa senso di Toro, vennero meno, e Shinji si riprese solo quando tornò dal suo mondo fantastico a quello reale, voltandosi di scatto verso il Punk, e sconsolato, il ragazzo iniziò a dire:

    Coso?! Che diavolo stai facendo!? C'era una figa! perchè andiamo via? Che palle, porti proprio sfiga...
    E ora dove andiamo? Mi è venuta voglia di donne, andiamo dove si trovano delle donne, e magari ne catturiamo una, che ne dici?
    Si, credo che se ci impegniamo ne troviamo anche due! Dai dai, dimmi di si, voglio divertirmi....



    Poi il volto affilato dell'Uchiha si fece ad un tratto dannatamente serio, quasi diabolico, ed un sorriso beffardo, di chi la sa lunga, apparve sul suo volto, i suoi occhi a trovare conferma nell'altro pazzo compagno di scorribande.

    Sai di che parlo vero?



    E l'Uchiha, un po' spaventoso in quanto per il proprio piacere sembrava veramente pronto a tutto, continuò a farsi trascinare via da Toro, che sembrava aver imboccato la strada per giungere a quelle terme, le terme dove le vere bombe sexi si crogiolavano nell'acqua calda.




     
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    La piccola Emiko rimase di stucco nell'osservare quel nuovo arrivato ed i suoi comportamenti. non avrebeb saputo dire chi dei due risultasse più strano fatto sta che si limitò a salutarlo gentilmente con la mancina. Non ebbe neanche il tempo di proferire parola che Toro trascino letteralmente con la forza il nuovo giunto. Non si rendeva quasi conto di ciò che stava succedendo e, con gli occhi sgranati salutò i due che oramai erano lontani. Voltata per la sua strada si allontanò da quel luogo così come vi era arrivata. A grandi balzi e tornandoa contare.
     
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  3. Shisui Uchiha.
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    Quartiere Uchiha, pomeriggio inoltrato. Due giovani del clan si trovavano in uno dei piccoli campi di allenamento a fare esercizio, approfittandone anche della bella giornata di sole. I due fratelli, Shisui e Riuji, in quel momento stavano discutendo sul da farsi. Il tutto era nato dal fatto che Shisui, il più grande dei due, voleva investire parte di quella giornata ad allenarsi con le armi da lancio che aveva a disposizione. Essendosi iscritto da poco all'accademia, ed avendo ormai vent'anni suonati, voleva evitare di fare proprio la figura dell'incapace in tutto e per tutto. Almeno per quello che poteva essere fattibile, voleva prepararsi per dare una parvenza di possedere almeno delle conoscenze basi delle arti ninja. Suo fratello Riuji, che aveva sedici anni, invece, diplomato da diverso tempo ormai, si divertiva a prenderlo in giro e a sottolineare la sua superiorità, imponendosi come un maestro. Quel giorno, beccando il fratellone ad allenarsi, voleva stuzzicarlo un po' e fargli da mentore per insegnargli la tecnica della mimetizzazione, con l'ausilio di un telo mimetico.
    Vedi Shisui? Se ti devi nascondere e confonderti con l'ambiente, devi fare così! Tipo, se devi sembrare un sasso, ti accovacci in questo modo e ti copri così, come sto facendo io, e vedrai che, a meno che non ti si siedono sopra, non ti scoprirà nessuno.
    Il sopracciglio del ragazzo scattò, disegnando sul suo volto la tipica espressione di una persona particolarmente perplessa. In primis non aveva mai visto in vita sua un sasso fatto in quel modo, ma soprattutto, non ne aveva mai visto uno con i piedi che spuntavano alla base. Portandosi una mano al setto nasale, cercò di raccogliere tutta la sua pazienza.
    No, dico, ma ti sei visto? Sembri uno scherzo della natura. Ma come hai fatto ancora a non farti ammazzare in missione, mi chiedo. Come?!
    Bè, forse, a dispetto di quel che dici tu, le mie abilità sono evidentemente ad un ottimo livello. Sicuramente più alto del tuo, che sei solo uno studente dell'accademia!
    A differenza di te, mi sono iscritto solo pochi giorni fa all'accademia. Mentre tu ti sei diplomato da un pezzo. Che poi immagino le doti particolari che ti servono per recuperare il gatto di quella vecchina, la moglie del carpentiere che sta sulla via principale.
    Guarda che l'Hokage mi affida anche delle missioni decisamente più serie e pericolose!
    Bè, ti fa fare semplicemente il tuo lavoro.

    Detto questo, il ragazzo andò a recuperare le sue armi sparse vicine ai bersagli impagliati. PEr oggi, l'allenamento si poteva dire terminato.
    Comunque, questa storia della copertina, che per altro è talmente piccola per me che non riuscirei nemmeno a coprirmici per fare un pisolino, mi sembra piuttosto inutile. Volevo fare un salto in centro. Che fai, vieni con me?
    Mmmh...no, devo andare a prepararmi. Domani ho una missione con la mia squadra.
    Oh, a caccia di gattini?
    Ah-ah-ah. Ma quanto sei divertente, Shisui. Sei proprio simpatico come una cartabomba nel gabinetto.
    Touchè.

    Disse il fratellone con un ghignetto divertito stampato in faccia, mentre si incamminava per uscire dal quartiere del clan.
    Ci vediamo stasera a cena.
    Va bene. Ma non fare tardi, che altrimenti la mamma poi se la prende.

    E poco prima di girare l'angolo, Shisui alzò il pollice della mano per comunicare che aveva afferrato il messaggio. Riuji, in un attimo sparì diretto verso casa, mentre l'altro stava rimuginando sulla madre furiosa perchè non si presentava a casa per cena. Ormai Shisui era grande e grosso, eppure quella donna era capacissima di farlo tremare come pochi.

    [***]



    Eccolo lì, finalmente il ragazzo era giunto nella via principale, e si era fermato davanti alla vetrina di un negozio a osservare la merce esposta. Ma forse era meglio fare un salto dal falegname. Sicuramente lì avrebbe trovato ciò che gli serviva per riparare la persiana della finestra di camera sua. Era rimasta bloccata in una posizione che non consentiva una perfetta chiusura, e quella piccola imprecisione dava incredibilmente fastidio al giovane. Poi, chi lo sa, magari per strada avrebbe potuto anche incontrare qualcuno con cui far due chiacchiere. Gli esercizi svolti diversi minuti prima gli avevano fatto venire voglia di uno spuntino, e da solo era un po' deprimente come immagine.
     
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    Per le strade di Konoha


    Dov'è il mercato?



    Pensavate mi fossi perso, vero?
    Lo so che lo pensavate: "Fudoh è entrato a Konoha, ma perché non ci ha più raccontato niente del suo viaggio? Si sarà perso!", ve lo sento dire da qui! Andiamo, che brutta idea che avete di me!
    Non mi ero perso, ero per le strade di Konoha, non so da quanto tempo e stavo cercando la strada per il mercato, andando avanti ed indietro.
    Ora, come ben sapete, io sono di Kiri ed a Kiri non è poi così difficile muoversi, lo faccio da otto anni, in fondo, so quali sono i ristoranti che lasciano più cibo, quali di questi hanno i prodotti migliori e quali i peggiori, so in quali moli si può dormire in estate rischiando meno di avere a che fare con i brutti mostri pennuti che si chiamano "gabbiani", so raggiungere la Fontana centrale del villaggio per farmici il bagno... in somma, a Kiri non mi perdo.
    Qui a Konoha? Tante strade, una ragnatela di strade e poi in profondità questa montagna, questo coso gigantesco con dieci facce!
    E vogliamo parlare di quelle facce? La prima è un pò anonima, la seconda ha questi brutti capelloni a punta, la terza sembra un vecchio, la quarta anonima, poi c'è un volto di donna, poi un volto che si vedono appena gli occhi, poi un tipo con delle strisce sulle guance, poi un altro con la faccia non poco rigida (doveva essere uno che si prendeva troppo sul serio), poi uno che sembra sbuffare da qui e l'ultimo volto sembra persino arrabbiato!
    Ma chi diavolo sono questi? fu la domanda che mi posi continuando a vagare senza meta, camminare con attenzione variabile lungo le strade di Konoha.

    Alla fine, lo ammetto, mi arresi, mi sedetti vicino ad un muro, gambe incrociate, testa poggiata alla parete ed iniziai a guardarmi intorno: per fortuna che non pioveva, questo si doveva ammettere, sapete quante volte ero stato seduto in quel modo a Kiri sotto la pioggia? Almeno qui non succedeva niente del genere.
    Ma sto divagando, ve la faccio breve: ero seduto in un angolo delle strade di Konoha ed ad ogni persona che volgeva verso di me lo sguardo (non tantissime, ad essere onesto) chiedevo: Mi scusi, dove si trova il mercato di Konoha?

    Qualcuno mi avrebbe risposto? Spero proprio di sì!
     
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