Itai Nara contro Tatsumaru Azuma

Foglia contro Suna

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    CITAZIONE
    Scontro: Itai Nara contro Tatsumaru Azuma
    Descrizione: Foglia contro Suna
    Energie: Verde vs Verde
    Link alle schede: Scheda Itai Scheda Tatsumaru
    Tipo: "Uno contro Uno"
    Durata: "Minimo 6 post + 1 presentazione"
    Descrizione del Campo: Radura circolare molto grande, di raggio cinquanta metri circa. Vi sono svariati alberi nel campo, molto alti e rigogliosi per via della bella stagione. L' erba è corta e non ci sono pietre.
    Condizioni Atmosferiche: Sereno
    Richieste Speciali: Non si uccide e non si procurano ferite permanenti.

     
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  2. Hanzo Hattori
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    SPOILER (click to view)
    Legenda:
    ~ ... - ... ~ = Numero di turno e titolo
    *...* = Narrato in terza persona
    "..." = Parlato
    §...§ = Pensato
    Corsivo preceduto da [flashback] = flashback


    ~ Post di presentazione - Intro ~




    * Una giornata come tante... calda.
    Una notte come tante... fredda.
    Un sonno sempre uguale...
    No!
    Non quella notte...

    Quella notte, Tatsumaru si era svegliato di soprassalto ed era ritornato alla realtà con la violenza tipica che solo gli incubi sanno donare. Si era messo a sedere sul lato del letto, ansimante, e si era preso la testa tra le mani, completamente madido di sudore. Era un periodo che quel ragazzino doveva stare inviso a Morfeo, visto che quasi quotidianamente gli capitava di destarsi nel bel mezzo della notte, in condizioni pietose. La storia si protraeva da un bel po’... a pensarci bene, era da quando...
    Mhà, meglio lasciar perdere... *



    § . .. ... §


    * Si ridistese, supino, sul materasso: non gli garbava di andare avanti con quelle modalità, ma d’altronde non c’era molto che potesse fare, a riguardo. Lentamente riprese sonno, augurandosi di riuscire a svegliarsi, l’indomani, in maniera naturale. *



    [ . . . ]


    * Un trillo...
    Prima soffuso e poi sempre più veemente, nella sua meccanica, asettica insistenza.
    Tatsu aprì lentamente gli occhi, osservando il soffitto. Dopo qualche secondo si voltò con pigrizia sul lato destro, per spegnere quel supplizio sonoro; era quasi l’alba. Scattò dal letto, manovra che gli procurò una leggera vertigine, come un lievissimo e temporaneo mancamento: adorava quella sensazione di mesto abbandono. Velocemente si cacciò nella doccia e poco dopo ne uscì, vestendosi con gli abiti e l’armamentario che aveva ordinato ai piedi del letto, diligentemente, la sera prima. Il suo sguardo cadde sul comodino e precisamente sul foglietto ricevuto qualche giorno prima, che lo informava di un duello da tenersi nel Paese del Fiume con uno shinobi di Konoha. *



    § Itai Nara... §


    * Fece una veloce colazione, abbastanza sostanziosa, e uscì di casa, chiudendosi la porta alle spalle, senza voltarsi. *



    [ . . . ]


    * Dopo qualche ora raggiunse il luogo prestabilito, anche se nella sua mente aveva viaggiato per un tempo indefinito. Era uno spiazzo parecchio esteso: di un centinaio di metri di diametro, all’incirca. L’arena naturale si presentava come una radura in erba piuttosto corta, ai cui limiti nascevano, qua e là sparsi, alcuni arbusti molto alti e dalle chiome di tutto rispetto. Il sole era alto nel cielo di metà mattina però si stava bene, anche se l’aria era ferma, senza cioè neanche un alito di vento che solcasse quelle fronde tanto verdeggianti. Tatsu vestiva con un largo mantello scuro senza cappuccio, che gli nascondeva completamente le braccia e tutto il corpo, dalle spalle fino a sotto i polpacci. Indossava altresì un corpetto in cuoio e un paio di ganti sempre dello stesso tessuto, con due ampi fori su entrambi i palmi.
    Trasse un profondo respiro, mentre si incamminava per raggiungere il centro di quell’arena ideale; giunto poi nella posizione in cui era diretto, si mise ad osservare il cielo e i raggi solari, che come binari luminosi filtravano tra le foglie degli arbusti, a contorno della radura. Si sentiva sereno e riposato, come la natura che amorevolmente lo circondava. *



    SPOILER (click to view)
    IMMAGINE DI RIFERIMENTO

    image


    § Sono arrivato!... Ora non mi resta che attendere...! §


    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Danni: ///
    Armi usate: ///
    Equipaggiato: Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio Modificati [Protezioni] - Mantello [Vario]
    Forza base: 162.5
    Velocità base: 225
    Resistenza base: 175
    Chakra usato: ///
    Chakra recuperato: ///
    Chakra rimasto: 231/231 - Energia Verde
    Slot azione usati: Difensivi 0/3 - Offensivi 0/3
    Slot tecnica usati: Base 0/1 - Avanzata 0/1

    CITAZIONE
    Riepilogo inventario:
    Porta shuriken/kunai/oggetti e armi - schiena/gamba/schiena
    2/2 Katar [PpCC]
    6/6 Kunai [AaD]
    1/1 Tonico di Recupero Minore [Tonico]
    Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio Modificati [Protezioni]
    Borsa per Argilla (150 unità di C1) [Vario]
    Filo di Nylon Rinforzato (10 metri) [Vario]
    Accendino [Vario]
    Respiratore [Vario]
    Suna Glasses [Vario]
    Mantello [Vario]

    CITAZIONE
    Abilità convenzionali: ///
    Azioni: ///
    Tecniche base: ///
    Tecniche avanzate: ///
     
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    Il guerriero adotta la cautela con le persone che pensano di poter controllare il mondo, determinare i propri passi, e sono sicure di conoscere il cammino. Esse sono sempre tanto fiduciose nelle proprie capacità decisionali che non avvertono l’ironia con cui il destino scrive la vita di ciascuno.
    Il guerriero della luce ha dei sogni. I suoi sogni lo fanno andare avanti. Ma egli non commette mai l’errore di pensare che il cammino sia facile e la porta sia larga.
    Sa che l’Universo funziona come l’alchimia: solve et coagula, dicevano i maestri. ”Concentra e disperdi le tue energie, secondo la situazione.”
    Ci sono momenti in cui agire e momenti in cui accettare.

    Paulo Coelho - Guerriero di Luce




    Itai Nara vs Tatsumaru Azuma - Post Primo



    Prleudio alla battaglia.

    Non lo sentivò più mio quel villaggio. Ogni giorno passato li, in quel posto stava diventando un orribile strazio per me. Continuamente ero assalito dalle facce delle persone che avevo perso, delle persone che rischiavo di perdere ogni istanti. Amici, colleghi, compagni di squadra, ragazze e parenti. Chiuso nella mia stanza ero come in una dimensione che trascendeva nella realtà, un posto per rifugiarmi dalla mia volontà di scappare. Perché non scappavo ancora? Perché amavo Konoha. La odiavo e l' amavo allo stesso tempo.
    Konoha mi aveva dato molto per sopravvivere a ciò che mi era successo, ma allo stesso tempo mi impediva di vivere veramnete. Continuava come una splendida trituratrice a farmi sopravvivere. E un uomo doveva vivere, non sopravvivere. L' unica mia valvola di sfogo erano le missioni e le battaglie che per un pò mi distraevano dai miei pensieri, che mi portavano lontano da quella relatà maledettamente serena e ridente che era Konoha. Non avevo avuto ancora il coraggio di dire a Kiyon, ad Edo ed a Hideki della morte di Timo. Non avrei voluto mai essere io a dirlo ai miei amici, era la cosa peggiore che in quel momento mi potesse capitare.

    A malavoglia mi alzai anche quella mattina, era l' alba di un incontro, un altro. Durante il viaggio ad Oto aveva perso il suo coprifronte contro un bestione di Oto, anche se tutti quanti erano stati abbastanza comprensivi con lui, giudicando la sua una difesa ottima del gruppo. Sorrisi appena al pensiero, li, in quel gruppo c' era ancora Timo. Quasi ridevo nel ricordare quante volte gli aveva detto che ero stato uno stupido a combattere contro di lui mentre mi medicava le ferite. Alzai lo sguardo verso il soffitto mentre facevo colazione. Dentro di me stava maturando uno strano sentimento, uno provato per anni ma assopito da una nuova frenetica vita che mi ero ritrovato tra le mani. La vendetta. Maku doveva essere vendicato, i suoi genitori dovevano essere vendicati ed ora anche Timo si aggiungeva alle persone da vendicare. Chiunque fosse stato il suo aguzzino avrebbe dovuto pagare. Avrebbe dovuto soffrire le gesta dello suos considerato gesto. Per farlo avrebbe dovuto diventare più forte, perché Timo non era mai stato un Ninja scarso. Per farlo avrebbe dovuto diventare crudele e per questo motivo avrei dovuto lasciare Konoha.

    Ma era meglio rimandare i pensieri dopo il combattimento. Quello era un passo per diventare più forte. Affrontare altri Ninja migliorarsi e capire i suoi errori era un discorso che andava fatto sempre e comunque, a prescindere dal villaggio al quale si appartiene. Non ci volle molto alle mie gambe ad arrivare li nel posto concordato dall' accademia per quello scontro. Di sfuggita avevo letto il nome del mio sfidante, un Sunese, un certo Tatsumaru Azuma. Non sapevo nulla di lui e l' unica Sunese contro la quale avevo lottato era stata una ragazzina con qualche problemino di autocontrollo. Quando arrivai, non sicuro di essere in orario, trovai già il mio avversario. Qualche giorno prima avrei sorriso gentilmente, mi sarei presentato ed avrei augurato buona fortuna al Ninja che si trovava difronte a me.
    Oggi riesco solo a mormorare poche, inutili parole.

    « Tatsumaru Azuma? »



    Una volta dette quelle parole, una volta ricevuta conferma dell' identità dell' avversario avrai alzato i pugni e con attenzione avrei alzato i pugni in posizione difensiva, distanziandomi da lui di circa cinque metri. Nè troppo e nè troppo poco, un modo equo per iniziare non conoscendo minimamente le abilità del mio avversario. Non un altra parola di più, non ne avevo la forza.




    Questo è il momento di agire.








    SPOILER (click to view)

    Informazioni generali

    Itai Nara, Genin-Energia Verde.


    • Forza: 200

    • Velocità: 140*

    • Resistenza: 200


    *: Malus Pesi, turno 0/3

    Stato fisico

    120/120 PV.


    1. Nessuna Ferita

    Stato mentale

    Tranquillo.

    Chakra rimanente140/140.
    Slot Azione Difensivi-


    1. /

    2. /

    3. /

    Slot Azione -Offensivi-


    1. /

    2. /

    3. /

    Slot Gratuiti-


    1. /

    2. /

    3. /

    Tecniche usate


    1. Base:

    2. Avanzata:

    Equipaggiamento


    • Kunai. (x9)

    • Shuriken (x6)

    • Kage no Sori. (x1)

    • Tonico di recupero minore. (x1)

    • Tirapugni con lama (x2)

    • Cartabomba Livello I (X2)

    • Falsa Cartabomba (X5)

    • Filo di Nylon (10 metri)

    • Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio



    Off game

    Auguro al mio avversario un buon game e che vinca il migliore^^.

     
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  4. Hanzo Hattori
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    Legenda:
    ~ ... - ... ~ = Numero di turno e titolo
    *...* = Narrato in terza persona
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    §...§ = Pensato
    Corsivo preceduto da [flashback] = flashback


    ~ Primo post attivo - Primo volo ~


    * Qualcuno lo avrebbe potuto considerare come un artista, qualcuno semplicemente come un mostro, un fenomeno da baraccone, un esemplare da museo degli orrori. Tatsumaru odiava questi appellativi, detestava quella stupida ipocrisia che andava a conformare ogni individualità, sotto la cappa di un ridicolo cliché. Non era un artista e non gli interessava assolutamente l’arte; al massimo si sarebbe potuto definire un fuoriclasse della spiata, un genio della fuga, un funambolo della palpatina... quello sì. L’unica forma di arte che da sempre lo aveva intrigato era quella di madre natura, che aveva donato all’altro sesso delle forme tanto sinuose e lisce e perfette.
    Non aveva cercato quell’immondo potere: se glielo avessero prospettato, lo avrebbe rifiutato senza stare nemmeno a pensarci su. Ma nella vita, molte volte, non si potevano operare delle scelte... o meglio: gli altri, il destino, il fato, la casualità degli eventi, sceglievano per noi e noi non potevamo far altro che assecondarli. Tatsu si sentiva un reietto con quelle bocche, temeva che chi ne fosse venuto a conoscenza lo avrebbe allontanato, ricacciandolo in quel baratro di angosciante e oscura solitudine che lo aveva ospitato per la bellezza di quindici anni di vita. Le odiava e venivano momenti in cui arrivava a detestare persino se stesso, ma dopotutto era un pragmatico ed era cresciuto in un clan di shinobi: erano macchine per lo spionaggio e l’assassinio, non persone come tutte le altre. Il fatto di doversi sopportare per come era diventato, lo portava a sfruttare al massimo quella sciagura che gli era capitata: era un po’ come chiedere un risarcimento, una parziale contropartita al crudele e insensibile destino.
    Un ragazzo biondo all’incirca della sua età si fece avanti nella radura e, visto l’isolamento di quei luoghi bucolici, non poteva di certo essere un caso, un viandante generico. Muovendosi molto lentamente, il genin portò le due mani dietro la schiena e precisamente alla sacca di argilla, che conteneva la materia prima della sua sbalorditiva capacità: come un pistolero di quei vecchi film, che per assecondare l’insopportabile prurito alle mani, le avvicina ai calci dei suoi temibili revolver. *



    CITAZIONE
    « Tatsumaru Azuma? »

    § E’ lui! §


    * Non aveva altro da attendere: dal suo tantien, dopo averla impastata, inviò una quantità bassa di chakra alle bocche sui palmi delle sue mani, per attivare la sua personalissima disgrazia [Slot Tecnica Base]. Le immonde boccacce si spalancarono e iniziarono ad addentare argilla a più non posso [12 unità per mano]. Due disgustose lingue iniziarono a impastare la plastica sostanza: il ragazzino se le immaginò grondanti di acquolina e desiderose di mettersi all’opera, come un bambino avrebbe anelato a una gustosa e succulenta gomma da masticare alla fragola. Mentre le bocche masticavano, Tatsumaru aveva piena mobilità alle mani ed estrasse con la destra dalla sua relativa gamba quattro kunai, facendovi scorrere le quattro dita (escluso il pollice) negli occhielli e reggendo i pugnali in quella maniera. I suoi movimenti erano ben celati all’interno del largo mantello e ad osservarlo dal di fuori, in effetti, non si era minimamente mosso.
    Aveva fatto tutto questo mentre osservava il presunto avversario dopo la sua domanda, a cui il genin di Suna immediatamente rispose. *



    ” ... E tu devi essere Itai Nara...!
    ...
    Bhè... facciamo questa cosa!... ”


    * Annuì con il capo e l’avversario rispose a sua volta, sollevando i pugni e mettendosi in posizione difensiva a una distanza approssimativa di cinque metri. *



    § Tsk! §


    * Le bocche avevano avuto tutto il tempo necessario per lavorare e creare quello che di lì a poco avrebbe illuminato, da subito, la scena di quel duello. Come sputando un bolo complicato da masticare, dai palmi emersero due piccoli volatili, simili in tutto e per tutto a due passerotti [Slot Tecnica Avanzata]. *



    SPOILER (click to view)
    Passeri D'Argilla
    Villaggio: Suna
    Richiede: Manipolazione dell'Argilla Esplosiva livello I
    La Tecnica consiste nel creare/plasmare piccoli passerotti d’argilla,essi una volta creati eseguiranno gli ordini del proprio padrone. Questi uccelli anche se fatti di argilla conservano le loro caratteristiche naturali, quindi essi hanno la capacità di volare utilizzando le correnti d’aria proprio come fanno i veri passeri. La direzione di questi esseri però e quasi sempre legata al vento. La potenza dell’esplosione segue le tabelle “Potenza esplosioni” e “Tipo di Argilla”. La velocità corrisponde a quella del creatore aumentata di 2 tacche, mentre la distanza massima percorribile in uno slot aumentata di una volta e mezza rispetto a quella del creatore. Un passero può rimanere intatto per tre turni dopo che è stato rilasciato, può continuare a mantenere la sua forma se viene nuovamente a contatto con il possessore dell’innata che dovrà spendere una quantità di chakra per riattivarlo.
    Ogni Passero consuma 5 unità d'argilla.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 5-6 / Consumo: Medio\Basso per ogni Passero - ½ Basso per riattivare)
    [Massimo Passeri Generabili: Livello I 2, Livello II 3, Livello III 4, Livello IV 5]


    image

    * Passò l’uccellino della mano destra alla sinistra, giusto prima di spalancare il mantello e lanciare con la destra i quattro kunai, con un movimento circolare verso sinistra del braccio [1 Slot Azione]. I pugnali procedevano lungo una linea orizzontale: i due centrali erano diretti all’altezza dell’ombelico, distanziati di una ventina di centimetri, mentre i due esterni, sempre alla stessa altezza, erano separati dal kunai più vicino di una cinquantina di centimetri, entrambi. Contemporaneamente, la mano sinistra aveva liberato i passeri, che avevano immediatamente preso vita e si diressero con velocità spaventosa verso il loro bersaglio, secondo due traiettorie paraboliche e speculari [2 Slot Azione - Velocità 275 - Potenza 30 ogni passero - Immagine di riferimento traiettoria passeri]. Il volatile di sinistra avrebbe incrociato quello di destra in modo che quello alla mancina fosse all’altezza delle spalle e l’altro all’altezza dell’ombelico. Le creazioni sarebbero arrivate al bersaglio con un leggerissimo ritardo rispetto ai kunai ed esattamente nel momento in cui Itai si fosse mosso per schivarli o avesse cercato di intercettarli... o ne fosse stato colpito (intendo sempre dai kunai). Il “pennuto” di sinistra sarebbe arrivato con un piccolo anticipo rispetto a quello di destra ed entrambi non erano direzionati per colpire direttamente Itai, ma per passargli vicino dai venti centimetri a poco meno di mezzo metro: di questo l’avversario se ne sarebbe accorto quasi sicuramente. Erano scelte meditate per prendere il Nara in controtempo e lasciare agli uccelli fino all’ultimo la direzionabilità, anche se, vista la loro velocità, non ce ne sarebbe stato molto bisogno. Erano manufatti molto speciali e Tatsumaru ne aveva, costantemente, il pieno controllo; non oggetti scagliati normalmente e lasciati al loro destino. Quando ognuno dei due si fosse trovato a poco meno di mezzo metro dal bersaglio l’Azuma lo avrebbe fatto esplodere, indipendentemente dalla sorte dell’altro. Qualora non si fosse presentata questa possibilità, i passeri avrebbero continuato la loro corsa e con una virata strettissima sarebbero ritornati sul loro bersaglio, cercando di sorprenderlo dai due lati, davanti e dietro, e sempre con le stesse modalità di altezza dei punti da colpire (quello da dietro sarebbe andato ad altezza ombelico). Il balletto sarebbe continuato fino a quando la loro indipendenza di movimenti glielo avrebbe permesso [Ogni passero può percorrere 37.5 metri, da quando viene liberato]. A quel punto, sarebbero atterrati al suolo a debita distanza da Itai (da un metro e mezzo a poco meno di due metri) e sarebbero rimasti in attesa di nuovi ordini. Anche da quella posizione, se il Nara gli si fosse avvicinato a meno di mezzo metro, Tatsu avrebbe fatto detonare il volatile corrispondente.
    L’idea dello shinobi di Suna era semplicissima: il lancio di kunai era reale e non un diversivo, ma sarebbe servito per distrarre Itai ed evitargli di notare i volatili. Qualora se ne fosse comunque accorto, la loro velocità era tale da lasciare pochissimo scampo e, comunque, il fatto che non fossero diretti sul bersaglio ma a una certa distanza “di sicurezza” da lui, avrebbe portato il nemico a non allarmarsi più di tanto. Ovviamente, era quasi impossibile che il Nara potesse anche solo sospettare il potenziale insito in quelle creature, che forse avrebbe scambiato per due semplici evocazioni animali di vedetta, del tutto innocue. Tatsumaru era tranquillo, sereno e concentrato: respirava regolarmente, anche perchè si era mosso pochissimo. Portò nuovamente le mani dietro alla schiena, vicinissime al sacchetto porta argilla e a quello porta armi e così attese gli eventi, pronto a comporre i due mezzi sigilli che gli avrebbero permesso di dare sfoggio a quella che altri -non lui- avrebbero definito come arte. *



    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Danni: 0/120 - ///
    Armi usate: 4 x Kunai
    Equipaggiato: Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio Modificati [Protezioni] - Mantello [Vario] - 7 Unità d’argilla per bocca
    Forza base: 162.5
    Velocità base: 225
    Resistenza base: 175
    Chakra usato: 50 (10 per attivazione bocche + 40 per creazione di due passeri)
    Chakra recuperato: ///
    Chakra rimasto: 181/231 - Energia Verde
    Slot azione usati: Difensivi 0/3 - Offensivi 3/3
    Slot tecnica usati: Base 1/1 - Avanzata 1/1

    CITAZIONE
    Riepilogo inventario:
    Porta shuriken/kunai/oggetti e armi - schiena/gamba/schiena
    2/2 Katar [PpCC]
    2/6 Kunai [AaD]
    1/1 Tonico di Recupero Minore [Tonico]
    Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio Modificati [Protezioni]
    Borsa per Argilla (126 unità di C1) [Vario]
    Filo di Nylon Rinforzato (10 metri) [Vario]
    Accendino [Vario]
    Respiratore [Vario]
    Suna Glasses [Vario]
    Mantello [Vario]

    CITAZIONE
    Abilità convenzionali: ///
    Azioni: (1) Lancio di 4 Kunai secondo una direttrice orizzontale - (2 e 3) Attacco dei due passeri, secondo due traiettorie differenti - Gratuite: tutto il resto
    Tecniche base: Attivazione Innata
    Tecniche avanzate: Passeri d’Argilla

    CITAZIONE
    [OT] Buon duello anche da parte mia!^^

    Edit concordato con -Max:
    Piccola svista sulla velocità dei kunai (l'ho tolta e via) e ho aggiunto la img dei passeri. [/OT]


    Edited by Hanzo Hattori - 5/8/2008, 15:45
     
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    Un Guerriero della Luce ha bisogno di pazienza e rapidità nello stesso tempo. I due maggiori errori di una strategia sono: agire prima del tempo e farsi sfuggire l'occasione. Per evitarli, il Guerriero della Luce tratta ogni situazione come se fosse unica, e non applica formule, ricette, o risoluzioni altrui. il Califfo Moauiyat domandò a Omar Ben Al Aas quale fosse il segreto della sua grande abilità politica. "Non mi sono mai impegnato in un'azione senza avere prima studiato la ritirata; d'altro canto, non sono mai entrato in un posto con l'intenzione di uscire correndo", fu la risposta.

    Paulo Coelho - Guerriero di Luce




    Itai Nara vs Tatsumaru Azuma - Post Secondo



    Piccioni esplosivi.

    Mi stavo chiedendo, forse per la prima volta nella mia carriera di Ninja, cosa pensasse il mio avversario di me. Il mio cognome faceva presupporre strategie geniali, invisibili e potenti. Il mio atteggiamento poteva rivelare magari una personalità fredda, distaccata e poco incline ai rapporti umani. Era divertente pensare che io era l' opposto di ciò che apparivo. Un tipo solitamente allegro ed amante del sano esercizio fisico, povo votato a strategie a lungo termine ma piuttosto a devastanti attacchi.
    Questo sono io, o forse lo ero. Il mio stato d' animo probabilmente avrebbe agito anche sul mio modo di combattere, avrebbe cambiato le carte che solitamente giocavo. Mi avrebbe reso più riflessivo e consapevole che la vita poteva finire da un momento all' altro. Ci era voluta la morte di un mio compagno per capire questo concetto, ci era voluto l' ennesimo trauma. Sebbene non rischiassi la vita proprio quel giorno, da quel momento in poi avrei combattuto con la consapevolezza di rischiare la vita in ogni istante, perché la strada che porta alla vendetta e lunga, piena di insidie e poco rassicurante.

    Il mio avversario era davanti a me, avrebbe fatto lui la prima mossa. Non avevo la benché minima idea delle sue capacità e delle sua lacune, combattendo le avrei scoperte. Sistemai la guardia che nell' attesa era scesa leggermente, un gesto automatico per ogni combattente. Il mio avversario con una buona velocità estrasse dei Kunai, Kunai che aveva estratto a mia insaputa vista la presenza di un ingombrante mantello . Alla vista di quei pericolosi oggetti metallici il mio istinto non poté che non portarmi a stimolare il mio tantien per aumentare le mia velocità. Combattere con quegli ingombranti pesi portava anche ad abituarsi dopo un certo lasso di tempo a stimolare quasi in automatico i muscoli quando si trattava di non farsi impalare da quei maledetti, ma estremamente utili, coltelli metallici. Per essere sicuro di essere in grado di scansare tutte quante le minacce, ma allo stesso tempo di non sprecare un quantitativo assurdo di chakra per un' azione così semplice. I Kunai si diressero veloci verso di me che con un movimento secco verso destra. Un salto, che sebbene limitato dai pesi era comunque piccolo, poco meno di un metro. Abbastanza per scansare quegli oggetti con una relativa facilità. Relativa, perché non riuscii a scansarle tutti quanti completamente, sarebbe stato chiedere troppo al mio corpo. Uno mi prese di striscio al braccio destro, aprendomi un piccolo taglietto, una ferita pressoché inutile.

    Fu ciò che il mio avversario aveva preparato che mi fece di certo più male. Ammetto pienamente il mio stupido errore. Avevo pensato che quelle due piccole creature che aveva visto partire fossero tutt' altro che delle bombe. Bè, come immaginarsi poi che due piccioni potessero esplodere dopotutto. Io con quel salto avevo scansato la trattoria del primo, di quello di destra. Solamente che questo anziché proseguire esplose. Ed esplose, facendomi anche male. Insomma, fu un attacco a sorpresa ben congegnato dal mio avversario, un attacco che mi fece ridimensionare la visione dello scontro. Io mi ero gettato a destra e proprio mentre volavo, proprio mentre quel Kunai mi passava di striscio quel passero esplose. Non eravamo vicini e forse questo in parte mi salvò da una disfatta prima del previsto. L' esplosione, sebbene attenuata in minima parte dal fatto che me ne fossi in parte andato via e mi fossi parato con le braccia, mi provocò bruciature, fortunatamente frenate in piccolissima parte dal corpetto. Fortunatamente un esplosione ha anche l' effetto fisico di provocare una forte forza che va in tutte le direzioni, spostando con quella forza anche l' aria. Il forte spostamento d' aria che provocò fu come un flusso forte di vento che spostò dalla parte opposta l' altro mortal piccione, che inesorabilmente cambiò direzione di volo. Questo volò via, perdendo la retta direzione capovolgendosi fino a cadere a terra a circa otto metri da me.

    Mi rialzai, ero sempre a cinque metri circa dal mio avversario. distanza ottimale per fare ciò che volevo fare. Non importava se le braccia mi facevano male per l' esplosione. Era certo che avrei dovuto sopportarne altre. Misi la mano sinistra dentro la sacca porta oggetti e preparai la mia solita cartabomba arrotolata nel manico di un Kunai. Presi quel marchingegno che avevo creato e presi anche altri tre Kunai con la mano sinistra. Con la destra invece presi tre Shuriken che non mostrai subito, mantenendoli dietro la schiena. Voleva un combattimento esplosivo, perfetto, un combattimento esplosivo avrebbe avuto. Anzitutto fintai il lancio con i Kunai, ben visibili, allungando il braccio e lasciandoli andare, poi i tre Shuriken che avevo nella mano destra partirono, veloci e dritti verso l' avversario. Uno mirava alla base del suo collo, gli altri due invece erano leggermente distanziati di una ventina di centimetri dal suoi fianchi, così da precludergli virtualmente la fuga laterale. Ma quello era un lancio debole, senza uno scopo altamente offensivo. Serviva solamente per far muovere l' avversario, per distrarlo, osservare i suoi movimenti ed agire di conseguenza.

    Regolandomi in base a qualsiasi movimento che avrebbe fatto (o non fatto) per schivare gli Shuriken (se restava fermò però era cosa ancora più gradita) avrei fatto partire un discreto quantitativo di chakra dal mio tantien inviandolo al mio braccio sinistro. In parte si perse nelle mie fibre muscolari, in parte arrivò sino al palmo della mia mano che fuoriuscì entrando nella cartabomba attivandola. Ovviamente sarebbe stata un' operazione da fare anche prima del lancio, per non far passare troppo tempo tra il lancio degli Shuriken e quello dei Kunai. Non doveva permettere a Tatsumaru di riprendere il senso dell' orientamento che generalmente in minima parte si perdeva quasi sempre nelle schivate.

    Uno...



    E gli Shuriken partirono.

    Due...



    Anche i Kunai partirono. Quello centrale dove vi era montata la cartabomba era diretto proprio sullo stomaco dell' avversario, un punto doloroso da colpire con una cartabomba di basso livello, ma non di certo mortale. Mentre quelli laterali erano diretti alla stessa altezza del primo, ma a cinquanta centimetri a destra ed a sinistra dal corpo del mio avversario. Per concludere la mano sinistra scattò nuovamente nella sacca porta oggetti e con velocità preparai una falsa cartabomba, arrotolandola al manico del Kunai, il tutto ovviamente senza far vedere nulla al Sunese.

    Dopodiché restai fermo, allontanarmi o avvicinarmi dovendo lasciare a lui l' iniziativa sarebbe stato alquanto stupido.
    Quindi alzai le difese e presi la mia spada, portandola sfoderata e pericolosa davanti a me, per aiutarmi nelle difese. Aveva la netta sensazione che quello si che sarebbe stata una lotta caliente.











    SPOILER (click to view)

    Informazioni generali

    Itai Nara, Genin-Energia Verde.


    • Forza: 200

    • Velocità: 140*

    • Resistenza: 200


    *: Malus Pesi, turno 1/3

    Stato fisico

    97.5/120 PV.


    1. Lieve taglio sul braccio destro.

    2. Medio-Bassa distribuita sulle braccia e petto.

    Stato mentale

    Eccitato e guardingo.

    Chakra rimanente120/140.
    Slot Azione Difensivi-


    1. Salto a destra (velocità: 140+50->190 - 1/2 basso impastato)

    2. Pararsi con le braccia sull' esplosione.

    3. /

    Slot Azione -Offensivi-


    1. Lancio degli Shuriken [Attacco Shuriken: 7.5]

    2. Lancio dei Kunai [Forza: 200 Velocità: 275, 1 basso impastato. Attacco Kunai: 9,5]

    3. Preparazione Kunai + Falsa Cartabomba.

    Slot Gratuiti-


    1. Preparazione Kunai + Cartabomba I

    2. /

    3. /

    Tecniche usate


    1. Base:

    2. Avanzata:

    Equipaggiamento


    • Kunai. (x5)

    • Shuriken (x3)

    • Kage no Sori. (x1)

    • Tonico di recupero minore. (x1)

    • Tirapugni con lama (x2)

    • Cartabomba Livello I (X1)

    • Falsa Cartabomba (X4)

    • Filo di Nylon (10 metri)

    • Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio

    • Kunai + Falsa Cartabomba (X1)


    Off game

    Ricordo che possiedo l' abilità "Uso della corda" che mi permette di creare un manufatto senza spendere Slot Azione e di crearne anche con una sola mano.

     
    .
  6. Hanzo Hattori
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    SPOILER (click to view)
    Legenda:
    ~ ... - ... ~ = Numero di turno e titolo
    *...* = Narrato in terza persona
    "..." = Parlato
    §...§ = Pensato
    Corsivo preceduto da [flashback] = flashback


    ~ Secondo post attivo - Danger! ~


    * Era durante un duello che si arrivava a conoscere veramente una persona, passando prima per la conoscenza di noi stessi. Tatsumaru non sapeva nulla del ragazzo che aveva davanti, se non il suo nome e cognome... Nara, quel nome gli ispirava vaghe rimembranze dal corso genin: si ricordava che era uno dei clan principali di Konoha, ma oltre a ciò non aveva molte altre informazioni. Da una prima osservazione, si poteva solamente decretare che era un tipo di pochissime parole, cosa che non dispiacque affatto il genin di Suna, visto che non era arrivato fin lì per chiacchierare.
    L’avversario si scansò con un balzo verso la sua destra, evitando i due kunai centrali e venendo ferito di striscio al braccio destro (OT: anche se credo intendessi il sinistro...^^). Era questa una delle reazioni che si era immaginato Tatsumaru e, all’occorrenza, si accorse che Itai era un po’ più lento di lui. *



    § Katsu! §


    * Un mezzo sigillo della tigre con le mani nascoste dietro la schiena e dal mantello e il passero alla sinistra del sunese esplose, investendo in parte il Nara e provocando un forte spostamento d’aria. Il voltatile di destra si trovava a ben più di un metro dal suo gemello e non subì alcun danno, ma la corrente che si generò lo portò fuori dalla traiettoria e precisamente a otto metri da Itai, alle sue spalle. La turbolenza del vento scaturita gli aveva fatto perdere quota, facendolo atterrare apparentemente stremato e privo di vita.
    Il giovane di Konoha si risollevò senza produrre un fiato, senza un’imprecazione o una smorfia di dolore: i ninja assomigliavano a delle macchine da guerra e l’Azuma non si stupì che anche l’avversario avesse un atteggiamento da automa. Portò entrambe le mani dietro la schiena, azione che mise in allerta Tatsumaru e gli fece flettere leggermente le gambe, pronto a scattare per un’eventuale difesa. Itai mosse la sinistra per lanciare qualcosa, ma il sunese sapeva bene che era sconsigliato gettarsi d’istinto, mentre conveniva osservare i movimenti del nemico per carpire la portata e la direzione dell’attacco, anche se questo avrebbe potuto costare il venirne colpiti. Bisognava riflettere molto velocemente, al limite dell’istinto, ma non ci si sarebbe potuti gettare a casaccio. Quella del Nara si rivelò una finta, che riuscì probabilmente nel suo intento, perchè Tatsu ebbe un sussulto sul posto che lo fece leggermente piantare quando poi avrebbe dovuto scattare per il vero attacco. Vide un luccichio dividersi in tre dalla mano destra dello shinobi della foglia e si piegò verso destra, spingendo con le gambe per lanciarsi tutto da quel lato [Velocità 225]. Purtroppo non fu abbastanza veloce perchè uno dei tre lanci, che si rivelarono essere shuriken, gli si conficcò tra il pettorale e la spalla sinistra, producendogli una ferita che il corpetto in cuoio riuscì ad assorbire parzialmente, riducendola a lieve [Shuriken 5 - Corpetto 3 => 2.5 Una lieve]. *



    § Gnnn! §


    * Strinse i denti e nello slancio si accorse che l’offensiva avversaria non era ancora terminata. *



    § E adesso basta! §


    * Fortunatamente era già sullo slancio della difesa del primo attacco, per cui non vi era inerzia da vincere. Vide partire dalla sinistra di Itai altri quattro oggetti luccicanti e, forse per la stizza dovuta al bruciore della ferita appena subita o forse unicamente per un fatto di opportunità, visto che si trovava già in movimento e prolungarlo gli sarebbe sicuramente risultato più semplice che ponderarlo, impastò un basso di chakra e lo direzionò per velocizzare i movimenti della sua gamba portante [Un basso +3 tacche => Velocità 300]. Nel momento in cui il Nara mirava e lanciava, il millesimo dopo Tatsumaru si era già spostato da quella posizione, in veloce tuffo verso destra (OT: il lancio avversario avviene su dove si è spostato l’obiettivo, ma non per anticipare la successiva posizione dello stesso, a seconda del suo movimento). Come detto, fu una fortuna di trovarsi già sullo slancio per evitare gli shuriken, invece di dover partire da fermo: un kunai colpì di striscio l’esterno della caviglia del genin della sabbia e contemporaneamente il pugnale contiguo a circa mezzo metro a sinistra esplose, sicuramente perchè munito di carta bomba. L’Azuma avvertì un fastidiosissimo bruciore alla caviglia mancina e un penetrante senso di calore agli arti inferiori, mentre atterrava sull’erba [Kunai 7, ma di striscio => 12.5 Una lieve + una leggera]. Probabilmente Itai si stava compiacendo di quella manovra e pensava che l’arte dell’avversario fosse una banale imitazione della realtà. I passeri di Tatsumaru erano simili in tutto e per tutto ai loro corrispettivi in carne ed ossa e non c’era bisogno di sguardi o particolari movimenti delle mani, per far sì che entrassero in azione. Il genin sapeva molto bene dove si trovava la sua creazione, perchè erano legati da un filo indissolubile, tessuto con il chakra del ragazzo. Mentre si rialzava in maniera assolutamente normale, leggermente dolorante per le ferite subite e senza bisogno di recitare, il passero con un balzo aveva spiccato il volo e si stava dirigendo velocemente e silenziosamente verso la nuca del Nara [1 Slot azione - Velocità 275 - Potenza 30]. Quando fosse arrivato a cinquanta centimetri dalla nuca di Itai, Tatsumaru lo avrebbe fatto esplodere con il suo solito mezzo sigillo e questo, eventualmente, sarebbe accaduto proprio mentre il sunese riacquistava la posizione eretta [Immagine di riferimento]. Va detto che l’ombra del sabbioso si trovava esattamente dinnanzi a lui che era voltato verso l’avversario e, di conseguenza, l’ombra nel Nara e quella del voltatile si trovavano dietro alle loro rispettive spalle. Era questa una constatazione non basilare ai fini dell’attacco, vista la velocità e la silenziosità del passero, ma era comunque un particolare che Tatsumaru registrò [Immagine di riferimento]. Si accorse anche dell’assenza di aliti di vento, in quei precisi momenti. Errore madornale per Itai, il non essersi più interessato di una delle creazioni di Tatsumaru Azuma. Come spiegato precedentemente, avrebbe fatto detonare la sua creazione a cinquanta centimetri dalla nuca del Nara e non vi erano ragioni per cui si dovesse spostare, proprio mentre portava la sua spada dinnanzi a lui. A cinquanta centimetri di distanza l’esplosione, il cui raggio era di un metro (e quindi il doppio), avrebbe completamente racchiuso la testa del foglioso, oltre ad altre parti del corpo. Quello che Tatsumaru sapeva, però, era che una ferita media alla testa equivaleva a una grave a qualsiasi altra parte del corpo, visto che con due ferite medie alla testa si andava incontro inevitabilmente a morte sicura: era un colpo da K.O. immediato, in poche parole. Qualora Itai si fosse incredibilmente accorto del pericolo che correva e fosse riuscito miracolosamente a scansare quella silenziosa e letale offensiva, Tatsumaru avrebbe comunque insistito nel suo attacco: se il Nara fosse rimasto sul posto, avrebbe fatto compiere continui loop all’indietro al suo passero, per tentare di avvicinarsi almeno settanta centimetri dalla testa di Itai e a quel punto avrebbe comandato l’esplosione. Il ninja di Konoha, comunque, data la velocità del volatile, non avrebbe potuto resistere per molto. Se il Nara si fosse mosso, il passero lo avrebbe seguito e avrebbe sempre e a più riprese puntato la testa di Itai, esplodendo a settanta centimetri o meno. Tutte queste eventualità erano abbastanza remote, ma Tatsumaru era abituato a pensare sempre a tutto e questo gli veniva dalla sua attività di maniaco guardone. Il passero, all’occorrenza, aveva un’autonomia di movimento decisamente ampia [Un passero può percorrere 37.5 metri per slot]. *



    [ . . . ]


    * Indipendentemente da quello che fosse accaduto, dopo questa azione fulminea Tatsumaru pose le mani dietro la schiena e fece ingurgitare ai suoi palmi cinque unità di argilla ciascuno, che voracemente iniziarono a masticare il plastico materiale. Raccolse dal suo porta oggetti un tonico di recupero minore e i suoi due katar: dopo aver ingerito il tonico [1 Slot azione], sfoderò le due armi e si mise in posizione di difesa -anche se forse non ce ne sarebbe stato bisogno- , dopo essersi estratto lo shuriken dal corpetto con una smorfia di dolore. Si trovava a cinque metri dal duellante e, come era stato per tutto il duello, non spirava nemmeno il più lieve alito di vento. *



    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Danni: 15/120 - Una lieve tra spalla e pettorale sinistro + una lieve alla caviglia sinistra + una leggera distribuita su entrambe le caviglie
    Armi usate: ///
    Equipaggiato: Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio Modificati [Protezioni] - Mantello [Vario] - 12 Unità d’argilla per bocca - 2 x Katar
    Forza base: 162.5
    Velocità base: 225
    Resistenza base: 175
    Chakra usato: 12.5 (2.5 per mantenimento bocche + 10 per potenziamento in velocità)
    Chakra recuperato: 30
    Chakra rimasto: 198.5/231 - Energia Verde
    Slot azione usati: Difensivi 2/3 - Offensivi 2/3
    Slot tecnica usati: Base 0/1 - Avanzata 0/1

    CITAZIONE
    Riepilogo inventario:
    Porta shuriken/kunai/oggetti e armi - schiena/gamba/schiena
    2/2 Katar [PpCC]
    2/6 Kunai [AaD]
    0/1 Tonico di Recupero Minore [Tonico]
    Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio Modificati [Protezioni]
    Borsa per Argilla (116 unità di C1) [Vario]
    Filo di Nylon Rinforzato (10 metri) [Vario]
    Accendino [Vario]
    Respiratore [Vario]
    Suna Glasses [Vario]
    Mantello [Vario]

    CITAZIONE
    Abilità convenzionali: ///
    Azioni:
    Difensive: (1) Schivata a destra (non riuscita completamente) - (2) Tuffo a destra (non riuscita completamente)
    Offensive: (1) Attacco con un passero - (2) Utilizzo oggetto (tonico)
    Tecniche base: ///
    Tecniche avanzate: ///

    CITAZIONE
    [OT]
    Per quanto riguarda la direzione presa dal passero dopo l'esplosione, la sua rotta subisce una deviazione secondo composizione vettoriale e quindi va a finire alle spalle di Itai. Questo perchè verso la fine del volo, quando la velocità del vento è pressochè nulla, il volatile cerca di riprendere la sua direzione di rotta originale.
    [Immagine di riferimento]

    Per quanto riguarda il richiamo ai danni medi alla testa, mi sono appoggiato alle Regole di combattimento II, in cui si dice che due ferite media alla testa provocano la morte.
    Immagino quindi che, come computo totale, debbano venir conteggiate 60.
    Questo ovviamente nel caso in cui...^^
    [/OT]
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Un Guerriero della Luce studia con molta attenzione la posizione che intende conquistare. Per quanto il suo obiettivo sia difficile, esiste sempre una maniera di superare gli ostacoli. Egli verifica i cammini alternativi, affila la sua spada, e cerca di colmare il proprio cuore con la perseveranza necessaria per affrontare la sfida. Tuttavia, a mano a mano che avanza, il Guerriero si rende conto che esiostono difficoltà di cui non aveva tenuto conto. Se rimane ad aspettare il momento ideale, non uscirà mai da quel luogo; è necessario un pizzico di follia per compiere il passo successivo. E così il Guerriero utilizza il briciolo di pazzia. Perchè in guerra e in amore, non è possibile prevedere tutto.








    Non ho mai avuto la presunzione di sapere se tutto ciò che ho fatto è stato fatto bene o meno. Ho solo cercato di capire come il mio avversario si muoveva, come aveva intenzione di colpirmi e con le poche informazioni a mia disposizione elaborare una strategia per contrastare quella sua abilità pericolosa e letale. Ho capito cosa fa, devo capire come lo fa. Ma prima, il mio orgoglio ferito da due piccioni che mi hanno fatto paura deve essere risanato. Perché quella che ho in mano è...




    Itai Nara vs Tatsumaru Azuma - Post Terzo



    La lama della vendetta.

    Come aveva potuto pensare che io fossi così stupido da non osservare l' altro piccione dopo che uno di questi mi era con sì tanta grazia venuto addosso ed esploso al pari di una qualsiasi cartabomba? Certo nulla di così impressionante, le mie cartebomba non erano così pericolose. Solamente che almeno loro non ti seguivano dovunque andassi. Ebbene si, dopo quei lanci il mio sguardo era posato verso il mio avversario, ma allo stesso tempo notai con sorpresa che il piccione era sparito. Quindi feci la cosa che verrebbe per istinto di fare a tutti. Mi voltai, certo che quel piccione o era li o era nelle mani di Tatsumaru. Ed ebbi ragione, era li, viaggiava veloce verso di me, mirando probabilmente alla testa.

    Il tempo di futili ragionamenti non c' era e pensai ad un momento a quei piccioni come dei veri e propri animali, animali che potevano essere tranquillamente uccisi con la mia spada. Quindi attesi quegli attimi, che parvero lunghi come anni e caricai il mio braccio di chakra in maniera tale da rendere i miei movimenti con quella spada ancora più veloci. Un movimento fulmineo, fatto al punto dopo aver portato fino al mio limite massimo la velocità del mio braccio. La punta della Kage no Sori impattò contro il piccione ed io in quel momento ritrassi il braccio, allungato al massimo. La mia spada era lunga settanta centimetri, centimetro più,centimetro meno. Il mio braccio ottanta. L' elsa, non afferrata esattamente in maniera convenzionale, mi faceva guadagnare una manciata di centimetri, così facendo restai ad un metro e mezzo di distanza da quel maledetto piccione. Ritirai il braccio senza mollare la mia spada e mi lasciai cadere a terra nel momento stesso in cui il piccione esplose. Mi rialzai, illeso e mi voltai verso il mio avversario, mostrandogli tutta la mia determinazione, rabbia e disperazione che in quei giorni mi portavo dentro, pronte a farmi scoppiare come una bomba (tanto per cambiare).

    image

    « Hai finito di fare l' avicoltore? »




    Quelle parole furono dette per una sorta di rituale di auto caricamento, denigrare l' avversario per credersi migliore, convincersi che tutto può essere sconfitto e che nulla può andar male finché sei tu a combattere. Tattica psicologica strana ed a volte controproducente, in quanto il rischio di caricare anche l' avversario era molto. Una corsa era certa, per lo spettacolo quei lievi insulti che difficilmente andavano uno pensava, ma gettava fuori per istinto, erano una vera e propria manna dal cielo. Due combattenti che davano il massimo offrivano uno spettacolo certo e molto convincente.

    Strinsi i pugni contro la mia spada, messa a dura prova da quella esplosione ed osservai attentamente il mio avversario. Allo stesso tempo la mia mente iniziò a ragionare, a cercare una soluzione per questa situazione. Probabilmente, ma non certamente, quei due piccioni erano opera sua, solamente che non avevo la benché minima idea da dove e da cosa li aveva creati. Probabilmente erano fatti proprio per esplodere. Che li comandava lui era certo, vista la traiettoria che avevano assunto per arrivarmi alle spalle. Solo una soluzione, per quanto banale e scontata, si rivelava ottimale per uscire da quella situazione ed imporre il mio modo di lottare: impedirgli di creare altri piccioni o strani animaletti che esplodevano, erano troppo pericolosi.

    Misi davanti a me la mia spada, ponendola in orizzontale per poi infilare la mano destra dentro la sacca porta oggetti, cercando qualcosa. Rifeci lo stesso artefatto che aveva preparato in precedenza, arrotolando ad un Kunai una Falsa Cartabomba, sempre con una mano e sempre approfittando della mia maestria, facendo uscire la mano però armata di un solo Kunai, semplice e normale. Mi avvicinai al mio avversario, con una goffa corsa a causa dei pesi che mi limitavano ancora i movimenti e quando fui ad una distanza accettabile la spada parlò al posto mio. Più di mille parole, più di un romanzo. I colpi inflitti con quella spada da me erano vibranti pericolosi e sopratutto ricercati, per mettere in difficoltà un avversario che in quel momento pareva invincibile. Ero alla distanza giusta, distanza ormai conosciuta dopo tanto allenamento. Il primo colpo che diedi fu portato con la mano destra, ora armata di spada e tentai un colpo portando all' altezza del fianco, poco sopra l' anca lì dove la carne era morbide e facilmente penetrabile dalla lama della mia spada. Un colpo sì veloce, più veloce di quello che ci si poteva aspettare da me (fermo restando che io con quelle armi ci sapevo fare). Infatti lo aiutai appena con il chakra, lo resi più veloce e letale. Un colpo terribile se non schivato, con un movimento allungato che serviva a riportare la spada vicino al mio petto. Con questa volontà e con un unico movimento quindi la spada velocemente si sarebbe portata in orizzontale rispetto al mio corpo, rendendo difatti quasi impossibile una fuga verso destra ed all' indietro. Rimaneva solo una fuga verso sinistra ed io quello volevo.

    Se il mio avversario avesse deciso di fuggire da sinistra allora avrei nuovamente caricato di energia il mio braccio ed avrei tentato di colpirlo con un Kunai al plesso solare, forte della mia vicinanza e della consapevolezza di averlo costretto a fuggire da una parte che ben avevo calcolato. Dopodiché alzate le difese mi sarei allontanato di tre metri, pronto ad una esplosiva controffensiva di Tatsumaru.

    Se il mio avversario avesse deciso di prendersi il colpo o tentare di fuggire in qualche modo da destra avrei alzato la guardia per stare attento ad eventuali sorpresine e cercare di non fermi prendere in contro tempo ed osservato i suoi movimenti mi sarei allontanato di tre metri all' indietro, utilizzando quegli istanti in cui lui era distratto dallo spostamento per lanciare con forza ed un pò di chakra il Kunai, mirando alla sua gamba destra o sinistra, a seconda della comodità del caso. Infine avrei alzato le difese ed avrei tenuto i sensi all' erta, cercando di osservare ogni singolo movimento attorno a me che in questo caso si poteva rivelare più che fatale.




    SPOILER (click to view)

    Informazioni generali

    Itai Nara, Genin-Energia Verde.


    • Forza: 200

    • Velocità: 140*

    • Resistenza: 200


    *: Malus Pesi, turno 2/3

    Stato fisico

    97.5/120 PV.


    1. Lieve taglio sul braccio destro.

    2. Medio-Bassa distribuita sulle braccia e petto.

    Stato mentale

    Eccitato e guardingo.

    Chakra rimanente90/140.
    Slot Azione Difensivi-


    1. Colpo con la spada verso il piccione (Potenziato con 1 basso di chakra: Velocità= 225->300)

    2. Cadere a terra.

    3. /

    Slot Azione -Offensivi-


    1. Avvicinamento

    2. Colpo con la spada (al fianco con movimento a riportare la spada verso Itai. Potenziato con 1 basso di chakra: Velocità: 300, Attacco spada: 25)

    3. Colpo con il Kunai (lancio o affondo. Potenziato con un basso di chakra la forza: (in caso di lancio Velocità lancio pari a 275) Atacco Kunai 7->19,5)

    Slot -Gratuiti-


    1. Preparazione Kunai + Falsa Cartabomba.

    2. Allontamaneto (movimento= 3,75 m.).

    3. /

    Tecniche usate


    1. Base:

    2. Avanzata:

    Equipaggiamento


    • Kunai. (x5/4)

    • Shuriken (x3)

    • Kage no Sori. (x1)

    • Tonico di recupero minore. (x1)

    • Tirapugni con lama (x2)

    • Cartabomba Livello I (X1)

    • Falsa Cartabomba (X4)

    • Filo di Nylon (10 metri)

    • Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio

    • Kunai + Falsa Cartabomba (X2)


    Off game

    Ricordo che avendo io la maestria nell' uso della Kage no Sori ho un bonus in velocità pari ad una tacca quando colpisco con tale spada.



    Ho dovuto modificare un particolare in tabella, in quanto la velocità del lancio non 300 ma 275 ^^.


    Edited by -Max - 16/8/2008, 19:46
     
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  8. Hanzo Hattori
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    User deleted


    SPOILER (click to view)
    Legenda:
    ~ ... - ... ~ = Numero di turno e titolo
    *...* = Narrato in terza persona
    "..." = Parlato
    §...§ = Pensato
    Corsivo preceduto da [flashback] = flashback


    ~ Terzo post attivo - Loro ~


    * Come scuotendosi per un ricordo che ritorna all’improvviso, così Itai si voltò, probabilmente non vedendo da altre parti il passero rimasto. Per Tatsumaru era un gesto completamente al di fuori delle sue concezioni, visto che lui mai e poi mai avrebbe levato lo sguardo da un qualcosa di tanto pericoloso e veloce per sfoderare la spada e controllare un avversario ancora a terra, ma probabilmente avrebbe cercato di tenerli d’occhio entrambi. Il Nara era stato fortunato ad azzeccare immediatamente la direzione di provenienza del pennuto, ma d’altronde, come dice il detto, la fortuna aiuta gli audaci e lui si era dimostrato decisamente calzante per questo aggettivo. L’Azuma odiava quelle orrende mani che si ritrovava, ma aveva imparato fin troppo bene a rispettare con un timore quasi reverenziale tutte le creazioni che da esse scaturivano. Per lui non erano opere d’arte, visto che mai e poi mai si sarebbe definito come un artista, ma comunque conservavano in quelle forme un loro stile, una semplicità e una bellezza formale che erano gradevoli all’occhio. Rappresentavano, forse, la l’intrinseca e affilata bellezza di una katana, che con le sue semplici forme riesce a rappresentare appieno l’espressione dell’arte della guerra: semplicità e pericolosità.
    L’essersi voltato verso la direzione giusta e al momento giusto, però, non era nulla in confronto a quello a cui Tatsumaru ebbe l’onore di assistere. Itai caricò un colpo con la sua sciabola e parve voler fare quello che Tatsu avrebbe definito con il termine “impossibile”... e in effetti così fu. Non appena l’uccellino gli arrivò a tiro, il Nara lanciò un poderoso fendente con una velocità di poco superiore alla creazione d’argilla e riuscì a ritrarsi in tempo per non subire l’esplosione. Il rosseggiante bagliore si rifletteva negli occhi del genin di Suna, mentre rimaneva di stucco per alcuni particolari di quell’incredibile azione. Non era tanto la velocità di esecuzione, visto che grazie al chakra e tramite una già buona velocità oppure ad una particolare affinità con l’arma, sapeva poter essere possibile da raggiungere. Quello che lo stupì maggiormente furono i riflessi e sopratutto la precisione per riuscire a colpire un piccolo passerotto [Immagine di riferimento] con la punta della spada e l’ulteriore prontezza di riflessi e velocità per schivare anche l’esplosione. Le cose, fondamentalmente, erano due: o Itai era uno shinobi di livello superiore e a quel punto il sunese avrebbe potuto ben poco oppure era estremamente fortunato. Il secondo caso era la sua speranza e, in effetti, il fatto che fece propendere l’ago della bilancia verso questa spiegazione era il seguente: data per buona la velocità, passassero anche i riflessi e la precisione super, come diavolo era possibile che una spada in acciaio, materiale di una certa qual fragilità, fosse rimasta intatta dopo un impatto a distanza zero con un manufatto della potenza di una cartabomba? Questo effettivamente era un dilemma per il piccolo sunese, spiegabile unicamente tramite l’introduzione di un’incredibile botta di fortuna oppure... *



    ” Ehi, dico...
    Ma hai le armi in adamantio?! “


    image


    * Esclamò con aria comicamente scioccata e preoccupata. Non sapeva neanche lui se stava prendendo in giro l’avversario o doversi mettere a ridere per quell’esito tanto inaspettato... o, davvero, se iniziarsi a preoccupare e sul serio.
    Lo shinobi della foglia si rialzò senza nemmeno un graffio e con grinta esclamò... *



    CITAZIONE
    « Hai finito di fare l' avicoltore? »

    § L’avicoltore? §


    * Tatsumaru non sapeva cosa rispondere e quindi non lo fece. Si limitò a guardare l’avversario con aria neutra e rimanendo concentrato: fosse stato una ragazza carina, gli avrebbe potuto mostrare qualche altro volatile, ma visto che non lo era, semplicemente non gli parve il caso.
    Itai portò la spada davanti a sè, nascondendo poi la destra dietro la schiena, forse per raccogliere qualcosa dalla sacca porta oggetti. Qualche attimo dopo si lanciò in una lenta corsa verso l’avversario, brandendo la sua lama. Era lento rispetto ai movimenti del ninja di Suna, ma lo era sopratutto rispetto a quel colpo magistrale, con cui aveva troncato il passero. L’Azuma ipotizzò che dovesse indossare qualche elemento d’impaccio e non tanto per la velocità, quando proprio l’andatura un po’ goffa e non molto fluida; ciò nonostante, sapeva benissimo che i movimenti con cui vibrava i colpi erano tutto fuorché lenti e approssimativi, per cui si tenne ben pronto. Alzò i pugni armati di katar all’altezza dei fianchi e leggermente sporgenti dal suo addome e in questa posizione attese l’attacco nemico, che non tardò. L’offensiva partì dalla destra con un movimento largo e avvolgente oltre che -e questo Tatsu se lo aspettava- alla medesima velocità con cui aveva visto abbattere il suo voltatile d’argilla. Fortunatamente il sunese ebbe tutto il tempo di ponderare bene la traiettoria dell’attacco e la propria difesa, visto che lo slancio portato con le gambe e con cui partì il colpo era decisamente lento, a differenza del colpo stesso. Un fendente di taglio al fianco di cui non fu complessa l’intuizione, visto che Itai prima del colpo teneva la spada dinnanzi a sè e ci fu un momento morto in cui dovette far variare di direzione alla lama: in quell’istante Tatsumaru ruotò di pochi centimetri il busto verso destra più velocemente che poteva [Velocità 225], portando i pugni con le due lame di taglio a proteggere dove indicativamente si aspettava arrivasse il colpo. Un istante dopo, la sciabola del Nara impattò sulla coppia di katar del sunese, che riuscì a sostenere la forza d’impatto in virtù del fatto che si difese con due braccia, contro l’assalto a braccio singolo portato dall’avversario. Il colpo del nemico tendeva a richiudersi su se stesso, ma a Tatsumaru bastò compiere un passo indietro per fare scivolare il filo della spada contro le sue lame, controllando che rimanessero a contatto: a quel punto il colpo di Itai era bloccato e rimaneva solo da scorrere lungo la sua lama per portarsi fuori dalla portata, cosa che puntualmente avvenne. *



    CITAZIONE
    Siccome non si verifica nessuna delle condizioni ipotizzate dal mio avversario, considero come non avvenute tutte le altre azioni connesse (nella tabella in spoiler la spiegazione).

    * Itai era lì a un passo, con la sua spada posta in orizzontale davanti al busto. Tatsu decise che era giunto il momento di dare una svolta a quell’incontro e tentare di chiuderlo definitivamente: per fare ciò avrebbe fatto ricorso a loro, alla sua arma più silenziosa, invisibile e quindi temibile. Le sue bocche erano pronte già da tempo e in un istante plasmarono cinque pulci della grandezza di una capocchia di spillo: tre nella mano sinistra e due nella destra. [Slot Tecnica Avanzata]. L’Azuma era in posizione di difesa con le braccia piegate dinnanzi a sè e, grazie alla sua fine abilità di prestigiatore [Utilizzo Abilità Convenzionale], riuscì in un infinitesimo ad allentare la presa intorno ai katar, di modo che le pulci si riuscissero a muovere dai palmi e si andassero a nascondere, strisciando negli incavi tra le sue dita delle mani. Era un movimento oggettivamente non sospetto, ma l’avversario non sarebbe nemmeno riuscito a coglierlo, qualora non avesse posseduto una vista migliorata. *



    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Pulci d’Argilla
    Villaggio: Suna
    Richiede: Manipolazione dell'Argilla Esplosiva livello I
    La Tecnica consiste nel creare/plasmare piccole pulci, essi una volta create eseguiranno gli ordini del proprio padrone. Queste pulci anche se fatte di argilla conservano le loro caratteristiche naturali, quindi essi hanno la capacità di arrampicarsi su muri o oggetti simili. La potenza dell’esplosione segue le tabelle “Potenza esplosioni” e “Tipo di Argilla”. Una pulce mantiene le caratteristiche di Velocità del costruttore diminuita di 4 tacche e può percorrere con uno slot azione la metà dei metri che può percorrere il costruttore. Una pulce può rimanere intatta per tre turni dopo che è stato rilasciato, può continuare a mantenere la sua forma se viene nuovamente a contatto con il possessore dell’innata che dovrà spendere una quantità di chakra per riattivarlo.
    Ogni Pulce consuma 3 unità d'argilla.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 6 / Consumo: Basso per ogni pulce - ½ Basso per riattivare)
    [Massimo Pulci Generabili: Livello I 5, Livello II 10, Livello III 15 Livello IV 20]

    CITAZIONE
    Prestigiatore
    Il ninja ha una precisione e una finezza nei movimenti delle mani che sfiora il sovrannaturale. Può compiere facilmente giochi di prestigio con le carte o nascondere nell'incavo delle mani, o nelle maniche o dietro al polso oggetti non più grandi di un Aikuchi. Possono inoltre combattere normalmente anche con i suddetti oggetti "occultati", come se non li avessero, e possono passarseli da una mano all'altra in un tempo infinitesimale, tanto rapido che un parigrado privo di Sensi Potenziati (vista) non possa rendersene conto.


    * Era tutto pronto per la sua strategia. Con un passo in avanti alla sua massima velocità azzerò la distanza che si frapponeva tra lui e Itai. Aveva i pugni serrati nei suoi katar all’altezza delle spalle e che sporgevano leggermente in avanti, con i polsi in linea con il profilo del suo petto: era una tipica posizione di guardia aperta. A distanza nulla con il Nara, fintò un largo gancio sinistro, tenendo il dorso del katar in posizione verticale e mirando al collo, ovunque questo si fosse spostato, nel caso di schivate. Nello stesso istante in cui partiva la finta, le pulci (tre) si mossero e strisciarono dalle nocche di Tatsumaru sul dorso nascosto della lama, ovvero la parte che stava all’esterno rispetto a dove si trovava il viso del foglioso. Era una finta e la lama si sarebbe fermata a pochi millimetri dal suo bersaglio, ma non lo avrebbe assolutamente toccato in alcun modo. Quando la prima finta si fosse arrestata, immediatamente sarebbe partita una seconda finta con le stesse identiche modalità, bersagli e movimenti delle pulci (due) della precedente, differente solo per il fatto che avveniva con il destro. L’idea di Tatsumaru era di approfittare della probabile distrazione di Itai verso il secondo colpo, che difficilmente avrebbe potuto immaginare fosse una seconda finta, e in quel momento far saltare le tre pulci della mano sinistra sul corpo dell’avversario, preferibilmente sulla spalla vicina per poi nascondersi dietro alla sua schiena, oppure su qualsiasi parte del suo corpo, che si fosse venuta a trovare il più vicino possibile. Le tre pulci della mano sinistra sarebbero saltate, quindi, appena il Nara avesse voltato lo sguardo verso il secondo attacco o comunque a metà del movimento di finta della destra. Le due pulci della destra, invece, sarebbero saltate sul copro dello shinobi della Foglia a fine movimento, preferibilmente sulla spalla vicina per poi nascondersi dietro alla sua schiena, oppure su qualsiasi parte del suo corpo, che si fosse venuta a trovare il più vicino possibile. Tutto questo sarebbe avvenuto anche e a maggior ragione qualora Itai si fosse parato il volto o avesse tentato di difendersi in qualche modo, con spada o senza: le pulci avrebbero tentato di saltare sulla sua parte di colpo più vicina e velocemente avrebbero cercato di raggiungere la sua schiena. [1 Slot azione offensiva - Velocità 175 - Potenza ogni pulce 20 - Diametro pulce 1 mm]

    Se almeno tre pulci avessero raggiunto la schiena di Itai, Tatsumaru si sarebbe spostato alla sua massima velocità verso destra senza mai togliere gli occhi dall’avversario e, quando si fosse trovato a un metro e mezzo da lui, avrebbe ordinato alle sue pulci di raggiungere la testa dell’avversario e le avrebbe fatte esplodere contemporaneamente e con mezzo sigillo non appena avessero raggiunto il centro del collo: la tripla esplosione sincronizzata avrebbe racchiuso sicuramente la testa del nemico al suo interno. L’Azuma non avrebbe mai smesso di correre e si sarebbe fermato a quindici metri dal Nara, voltato verso di lui e in posizione di difesa. [1 Slot azione]

    Se meno di tre pulci avessero raggiunto la schiena del Nara perchè questi si fosse incredibilmente accorto di qualcosa che era pressoché invisibile oppure si fosse inspiegabilmente allontanato da un’offensiva in mischia in modo tale da non consentire alle pulci di saltargli addosso, evento comunque piuttosto difficile da realizzarsi, oppure qualsiasi altra ragione, la parte rimanente di pulci (da tre a cinque) avrebbero continuato ad avvicinarsi all’avversario inseguendolo per 22.5 metri e rimanendo sempre nascoste tra i fili d’erba e senza mai emergere da essi. [2 Slot azione offensiva (più quello prima dell'ipotetica) - Velocità 175 - Potenza ogni pulce 20 - Diametro pulce 1 mm - Una pulce può percorrere 7.5 metri per slot] Qualora avessero raggiunto il loro bersaglio, gli si sarebbero arrampicate dal retro delle gambe e avrebbero raggiunto la testa dell’avversario [Slot movimento gratuito 2 metri]: Tatsumaru, che avvertiva distintamente dove si trovavano all’interno dello spazio anche ad occhi chiusi, le avrebbe fatte esplodere contemporaneamente e con mezzo sigillo non appena avessero raggiunto il centro del collo: la tripla esplosione sincronizzata avrebbe racchiuso sicuramente la testa del nemico al suo interno. Altrimenti si sarebbero fermate dove si trovavano.

    In qualunque caso, dopo qualsivoglia esito dei suoi attacchi, Tatsu avrebbe cercato di allontanarsi alla massima velocità di un metro e mezzo dall’avversario, qualora non ci fosse di già quella distanza tra lui e il nemico. Da quella posizione, nel caso in cui Itai si fosse accorto delle piccole pulci una volta che gli fossero state addosso, l’Azuma non avrebbe perso tempo a fare detonare quelle che erano addosso al Nara. Se avesse cercato di scrollarsele da dosso, Tatsu le avrebbe fatte esplodere. Se avesse cercato di levarle manualmente sarebbero esplose. Se avesse fatto qualunque azione che Tatsumaru avrebbe potuto ritenere sospetta per l'incolumità dei suoi insetti una volta che li aveva addosso, questi sarebbero esplosi. In qualsiasi caso, sarebbero brillati secondo queste modalità, in ordine di preferenza: non più di tre sulla testa/collo, due sulla testa/collo e uno sul corpo, uno sulla testa/collo e tre sul corpo, quattro sul corpo. Non sarebbero mai esplosi eccedendo queste modalità. In qualunque caso, il diametro dell’esplosione avrebbe occupato due metri e per Itai sarebbe stato molto difficile riuscire a proteggersi. Accorgersi di un’offensiva simile sarebbe stato veramente difficile, probabilmente anche per un portatore di Byakugan o di Sharingan, vista la loro dimensione, il loro peso nullo e la loro buona velocità, unita a un’assoluta silenziosità. Era un attacco portato con due finte che non avrebbero in alcun modo raggiunto il loro bersaglio e quando l’avversario avrebbe iniziato a domandarsi qualcosa, senza tra l’altro -molto probabilmente- avere ben chiaro un quadro della situazione, Tatsumaru si sarebbe già trovato a un metro e mezzo e avrebbe composto il suo letale mezzo sigillo con la destra (rispettando le relative ipotesi), mollando per un istante la presa del katar. Conclusa ogni azione, il giovane raccolse dalla sua sacca porta argilla e con entrambi i palmi la quota di materiale che gli mancava (nove unità la sinistra e sei la destra), riprendendo poi i katar e mettendosi in posizione di difesa, ad osservare l’avversario. *



    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Danni: 15/120 - [Una lieve tra spalla e pettorale sinistro + una lieve alla caviglia sinistra + una leggera distribuita su entrambe le caviglie]
    Armi usate: 2 x Katar (due finte)
    Equipaggiato: Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio Modificati [Protezioni] - Mantello [Vario] - 12 Unità d’argilla per bocca - 2 x Katar
    Forza base: 162.5
    Velocità base: 225
    Resistenza base: 175
    Chakra usato: 52.5 (2.5 per mantenimento bocche + 50 per creazione di 5 pulci)
    Chakra recuperato: ///
    Chakra rimasto: 146/231 - Energia Verde
    Slot azione usati: Difensivi 1/3 - Offensivi 2/3 oppure 3/3
    Slot tecnica usati: Base 0/1 - Avanzata 1/1

    CITAZIONE
    Riepilogo inventario:
    Porta shuriken/kunai/oggetti e armi - schiena/gamba/schiena
    2/2 Katar [PpCC]
    2/6 Kunai [AaD]
    0/1 Tonico di Recupero Minore [Tonico]
    Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio Modificati [Protezioni]
    Borsa per Argilla (101 unità di C1) [Vario]
    Filo di Nylon Rinforzato (10 metri) [Vario]
    Accendino [Vario]
    Respiratore [Vario]
    Suna Glasses [Vario]
    Mantello [Vario]

    CITAZIONE
    Abilità convenzionali: Prestigiatore
    Azioni:
    Difensive: (1) Parata della Kage no Sori con i due katar, usando due braccia contro una
    Offensive: (1) Attacco con pulci - (2) Allontanamento utilizzando lo slot movimento (15 metri) - Gratuite: mezzo sigillo all’interno del secondo slot + due finte + le eventuali rimanenti
    oppure
    (1-2-3) Attacco con pulci - Gratuite: 2 metri di movimento gratuito alle pulci + due finte + eventuale mezzo sigillo + le eventuali rimanenti
    Tecniche base: ///
    Tecniche avanzate: Pulci d’argilla

    CITAZIONE
    [OT]
    Per quanto riguarda la decisione sulle due ipotetiche, mi sono riferito all’interpretabilità della frase avversaria: “Se il mio avversario avesse deciso di prendersi il colpo”, che io ho interpretato proprio come subire il colpo (esempio: “mi sono preso un pugno in faccia...”). Questa decisione è supportata da quello che l’avversario scrive successivamente, ovvero: “avrei alzato la guardia per stare attento ad eventuali sorpresine e cercare di non farmi prendere in contro tempo”, che è una chiarissimo riferimento ad un eventuale subisci & mena.
    Interpretando il tutto in questa maniera e non trovando espliciti riferimenti nelle ipotetiche a una mia difesa, ho ritenuto di non rientrare in nessuno dei casi delle ipotetiche scritte.

    Per quanto riguarda le possibili ferite alla testa e leggendo le Regole di combattimento II, in cui si dice che quattro ferite medio-leggere alla testa provocano la morte, si deduce quindi che ogni medio-leggera alla testa dovrebbe causare 30 punti danno come computo totale.

    [Immagine di riferimento katar]

    Edit concordato con -Max:
    Piccola precisazione sugli slot
    [/OT]


    Edited by Hanzo Hattori - 18/8/2008, 19:28
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Un Guerriero della Luce studia con molta attenzione la posizione che intende conquistare. Per quanto il suo obiettivo sia difficile, esiste sempre una maniera di superare gli ostacoli. Egli verifica i cammini alternativi, affila la sua spada, e cerca di colmare il proprio cuore con la perseveranza necessaria per affrontare la sfida. Tuttavia, a mano a mano che avanza, il Guerriero si rende conto che esiostono difficoltà di cui non aveva tenuto conto. Se rimane ad aspettare il momento ideale, non uscirà mai da quel luogo; è necessario un pizzico di follia per compiere il passo successivo. E così il Guerriero utilizza il briciolo di pazzia. Perchè in guerra e in amore, non è possibile prevedere tutto.








    Non sono riuscito minimamente a capire come tutto ciò che mi è accaduto sia potuto avvenire. Eppure non un cenno, non un minimo movimento da parte di quell' avversario che non pareva aver fatto sinceramente nulla se non due, banali tralatro, colpi con quei Katar. Eppure sono steso a terra, con un dolore di testa immane e con del sangue che mi sporca il viso. Il dolore di testa è immane e mentre cerco di rialzarmi sento dentro di me tutti gli eventi che in quei giorni stavano solcando la mia anima esplodere come la peggiore delle bombe. Una sensazione di rabbia allo stato puro mi assale, sento che sto perdendo il controllo delle mia azioni. Ma una cosa è certa, io non mi arrenderò...




    Itai Nara vs Tatsumaru Azuma - Post Quarto



    Mai e poi mai.

    Come mai ero li, steso a terra con un dolore atroce alla testa? Cosa aveva fatto quell' avversario con quelle creature che esplodevano? Possibile che non abbia visto nulla? Possibile che sia capace persino di creare cose così piccole eppure così potenti? Non ricordavo bene cosa è successo, sebbene l' avvenimento sia così fresco e doloroso. Non riuscivo a capire, sentivo solamente le forze che abbandonavano lente le mie membra stanche, mentre la mia anima sembrava ardere di un fuoco strano, un fuoco mai sentito prima d' ora Portai un pugno a stringere l' erba, mentre i ricordi di ciò che è appena successo ritornano, venendo rivissuti con estrema nitidezza.

    Lui aveva estratto due Katar ed aveva cercato di colpirmi. Ero troppo nervoso e spaventato da quei suoi poteri per lasciarmi anche solo toccare dal Sunese, per paura che persino lui potesse esplodere. Feci scattare la spada, parando prima il primo colpo, poi il secondo, muovendomi quanto più rapidamente possibile. Probabilmente ciò che il Sunese aveva intenzione di farmi non andò completamente a buon segno, forse perché feci un passo indietro. Ma poi lui si allontanò, non di molto, ma si allontanò.Ed infine un' esplosione. Poi nulla.

    image



    Arrendersi o non arrendersi, era questo l' essenziale dilemma che mi sconvolgeva la mente in quel momento, schiacciato dalla superiorità delle tecniche dell' avversario, ancora impossibilitato a dare il meglio di me. Era riuscito a fregarmi, mi sentivo completamente inerte contro quel nemico che poteva essere esplosivo e letale allo stesso tempo. Strinsi i denti ed i pugni, mentre nel buio alcune facce a me note mi apparivano dinanzi. Erano le facce di mio padre e di Timo. E non sembravano essere tanto felici.

    « Ti arrendi? »


    Furono quelle le parole, severe che quegli spettri della mia anima pronunziarono in contemporanea. Parole che solamente la mia mente aveva partorito, parole che servirono a ricordarmi chi ero. Ero Itai Nara, ero il Ninja che non si arrendeva mai. Non geniale, non incredibile, non crudele e nemmeno buono. Solamente un Ninja incapace di arrendersi al proprio destino. Strinsi maggiormente i pugni e piegai le gambe inginocchiandomi. Alzai il busto e riapri gli occhi di scatto. No, non poteva finire li, non così.

    Mi rialzai quasi con rabbia, forse anche troppo velocemente. Ma non importava minimamente, perchè io ero in piedi.

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    Guardai Tatsumaru, mentre qualcosa dentro di me bruciava sempre più forte, un fuoco antico che non sentivo forse da troppo tempo. Da quando mi ritrovai a combattere contro quel bestione di Oto, perdendo ma mantenendo alto il mio onore. Nella mano destra strinsi con forza la Kage no Sori, mentre quella sinistra andava nella sacca porta oggetti, preparando il terzo ed ultimo Kunai corredato con Falsa Cartabomba. Poi uno sguardo serio, micidiale e deciso verso il mio avversario, uno sguardo deciso determinato che di certo Tatsumaru non aveva mai visto in quel ragazzino così gelido che probabilmente ero parso. Eravamo molto, molto vicini ed io non chiedevo altro in quel momento. Presi i tre Kunai, lasciando intravedere chiaramente ciò che vi era sopra. Tre (all' apparenza) cartebomba pronte per esplodere. Il chakra fuoriuscì dai punti di fuga delle mie mani, invase la carta ed attivò il sigillo che iniziò a fumare, poi lanciai i Kunai.

    Stupida cosa sarebbe stato lanciare addosso quei preziosi (ma innocui manufatti), quando piuttosto il loro scopo era creare la strada obbligatoria da percorrere, strada che aveva la sua conclusione proprio tra le mie accoglienti braccia. Difatti se si piazzano delle bombe una a destra, una a sinistra ed una dietro ad un carro armato questo non tenterà di certo a scappare proprio da dove le bombe sono piazzate, rischiando di farsi così male molto seriamente. Piuttosto andrà davanti per scappare alla potenza delle bombe, che sarebbero capaci di smontare la sua carrozzeria, rendendolo incapace nella lotta. Così quei tre Kunai vennero lanciati da me sul terreno ad una distanza tale che se fossero state vere cartabombe la loro esplosione avrebbe di certo coinvolto Tatsumaru su i tre lati. Destra, Sinistra indietro. Solamente la strada che portava verso di me era libera e di certo io ero quello meno pericoloso in quel momento, almeno all' apparenza.

    Ovviamente stavo azzardando un grande bluff e per incrementare le mie possibilità di riuscita di tutto ciò che stavo preparando quando iniziai a dar fuoco ai Kunai contai dicendo chiaramente ad alta voce uno. Il secondo attimo necessario a far consumare quelle cartabombe fu speso in parte dal volo ed in parte dal lancio stesso. Mentre il terzo fu il secondo che serviva a Tatsumaru per scappare verso di me, ed io scattare verso di lui. Ed ovviamente le cartebomba attiravano l' attenzione.

    A prescindere dalla reazione di Tastumaru, (il bluff delle bombe serviva infatti a farlo scappare e trovarsi dinanzi un' ostacolo armato ed in corsa difficile da fermare, soprattutto per un probabile abbassamento della guardia) mi sarei avventato verso di lui, percorrendo con un balzo quel mezzo metro o poco più (dipende ovviamente da ciò che Tastumaru compie) a rendere giusta la distanza per un attacco con la spada: poco meno di un metro per una spada di settanta centimetri di lunghezza. Corsa ed attacco furono una cosa sola, un colpo mirato alle gambe per debilitarne gli spostamenti e uno al plesso solare per togliergli il respiro.

    Il primo alle gambe fu portato proprio nel punto più doloroso e pieno di legamenti che vi era su quegli arti:, in ginocchio. Fu un attacco laterale il mio, aiutato da una cospicua quantità di chakra che rese quel colpo velocissimo, fulmineo: dalla mia mano destra alla sua gamba sinistra, un fendete laterale con tanto di movimento di scorrimento per recidere quanti più muscoli, tendini e legamenti possibili. Dopodiché sarebbe seguito un altro colpo, questa volta meno veloce ma pur sempre pericoloso. Tenendo conto ovviamente degli spostamenti compiuti per parare, schivare, prendersi o altro quel colpo avrei portato la mia lama a scorrere sul suo busto, parendo dalla mediana delo sterno fino a giungere poco sotto il suo ombelico. Passando quindi anche per il plesso solare, centro di importanti funzioni nervose legate alla respirazione: colpito quel centro Tatsumaru non avrebbe respirato molto bene.

    Dopo tutto ciò quindi avrei percorso tre metri indietro (oppure meno o nulla, tutto a seconda dello spostamento iniziare fatto), allungando la spada davanti a me in difesa ed estraendo un Kunai nella mano sinistra. Itai Nara era tornato, e per quanto soffrisse ancora di tutti gli avvenimenti mi ero ricordato un pregio del quale Timo mi parlò la prima volta che ci incontrammo: avevo la forza di non arrendermi mai e poi mai.




    SPOILER (click to view)

    Informazioni generali

    Itai Nara, Genin-Energia Verde.


    • Forza: 200

    • Velocità: 140*

    • Resistenza: 200


    *: Malus Pesi, turno 3/3

    Stato fisico

    67.5/120 PV.


    1. Lieve taglio sul braccio destro.

    2. Medio-Bassa distribuita sulle braccia e petto.

    3. Media alla testa.

    Stato mentale

    Incazzato nero.

    Chakra rimanente70/140.
    Slot Azione Difensivi-


    1. Parata sul primo Katar

    2. Parata sul secondo Katar

    3. /

    Slot Azione -Offensivi-


    1. Lancio dei Tre Kunai con Flase cartebomba dopo ave rattivato le stesse (2,5 chakra x 3= 7,5)

    2. Colpo con la spada (Ginocchio sinistro di Tatsumaru (1 basso di chakra): Velocità: 300, Attacco spada: 25)

    3. Colpo con la spada (Fendente verticale dallo sterno all' ombelico (1 bassissimo di chakra): Velocità: 250, Attacco Spada: 25)

    Slot -Gratuiti-


    1. Preparazione Kunai + Falsa Cartabomba.

    2. Movimenti (<3,75m)

    3. /

    Tecniche usate


    1. Base:

    2. Avanzata:

    Equipaggiamento


    • Kunai. (x5)

    • Shuriken (x3)

    • Kage no Sori. (x1)

    • Tonico di recupero minore. (x1)

    • Tirapugni con lama (x2)

    • Cartabomba Livello I (X1)

    • Falsa Cartabomba (X3)

    • Filo di Nylon (10 metri)

    • Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio

    • Kunai + Falsa Cartabomba (X0)


    Off game

    Ricordo che avendo io la maestria nell' uso della Kage no Sori ho un bonus in velocità pari ad una tacca quando colpisco con tale spada.

     
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    SPOILER (click to view)
    Legenda:
    ~ ... - ... ~ = Numero di turno e titolo
    *...* = Narrato in terza persona
    "..." = Parlato
    §...§ = Pensato
    Corsivo preceduto da [flashback] = flashback


    ~ Quarto post attivo - Fatalità ~


    * Itai si difese dalle finte tramite la spada, facendola oscillare prima alla sua destra e successivamente alla sua sinistra. Bloccò i colpi a pochi centimetri dal suo viso, ma non poteva sapere che non l’avrebbero mai e poi mai centrato, persino se non si fosse mosso di un millimetro. Una delle cinque pulci riuscì a saltargli sul braccio destro, mentre le altre quattro cadevano a terra per il repentino passo indietro del Nara. Nel frattempo l’insetto installato riuscì a raggiungere la schiena del ragazzo e con un balzo oltre il collo esplose ad altezza nuca, giusto un attimo dopo di quando il suo creatore, che ne aveva comandata l’attivazione, era indietreggiato di circa mezzo metro. Uno spostamento d’aria mosse i capelli del sunese mentre Itai cadeva in avanti, disteso per terra e con la faccia al suolo. Pochissimi istanti e le quattro pulci che lo avevano mancato ed erano scampate all’esplosione perchè non attivate lo raggiunsero: la sua testa era ancora attaccata al collo e i capelli erano rimasti al loro posto . L’Azuma avrebbe potuto chiudere il conto, ma decise di far appostare due delle sue quattro pulci tra i capelli dietro a ciascuna delle due orecchie di Itai e le restanti due a entrambe le sue caviglie, celate e ben salde sul lato posteriore. (Note in fondo alla tabella riassuntiva) Tatsu sapeva che l’incontro era finito, ma ciò nonostante sapeva anche che l’avversario si sarebbe potuto rialzare e quindi non si mosse dalla sua posizione di guardia; in ogni caso si sentiva sereno, tranquillo e confidente. Dopo svariati secondi, il Nara piegò le gambe e si mise in ginocchio, tirando poi indietro la schiena e di fatto, quindi, sollevando il busto. Si alzò e iniziò a guardare l’avversario con ira e intensità, mentre armeggiava con la sinistra dietro il corpo: si trovava a circa un metro e mezzo dal genin della sabbia, quando palesò la sua offensiva. Tatsu scorse tre kunai muniti di cartebomba e notò che da quella distanza (1.5 metri), il contendente non avrebbe potuto colpirlo efficacemente con i suoi pugnali. Sapeva che un genin non poteva portare con sè più di due bombe e quindi, nella migliore delle ipotesi, solo una delle tre era realmente pericolosa. L’intuizione non svanì nemmeno quando il foglioso azionò grazie al chakra le tre formule, che iniziarono a far fumare i rispettivi fogli su cui erano state impresse. Dopo un secondo dall’attivazione, le tre armi da lancio vennero fatte partire e andarono a conficcarsi nel terreno ai lati dell’Azuma, mentre la terza lo superava per poi posarsi dietro di lui. Il genin di Suna non si mosse e né cercò di difendersi, visto che un lancio da quella distanza era innocuo. Sapeva che una delle tre era l’unica bomba che sarebbe esplosa, anche se non aveva idea di quale potesse essere. Nel frattempo lo shinobi della foglia, al terzo secondo, scattò verso l’avversario. Tatsumaru aveva analizzato quella situazione e giunse alla conclusione che, con Itai così vicino, non avrebbe potuto schivare agevolmente le cartebomba e, qualora ci fosse riuscito, si sarebbe trovato il nemico subito addosso. Oltretutto, non aveva idea nemmeno di quale fosse l’ordigno vero sui tre possibili e di certo non si poteva lanciare in bocca ad un ninja con una wakizashi più lunga del normale e sguainata. Aveva deciso di focalizzare tutta la sua concentrazione su Itai e subire quella che fosse stata la deflagrazione nelle sue vicinanze, stringendo i denti e cercando di sopportare il dolore: iniziò a impastare chakra nel suo tantien, ma poi accadde qualcosa. Il Nara si lanciò contro di lui e senza timore, proprio un istante prima di quando uno dei tre ordigni sarebbe dovuto esplodere. Tatsumaru notò immediatamente che non v’era esitazione nei movimenti avversari e non c’era nemmeno il timore di venir colpito di striscio dall’esplosione; questo poteva voler dire solo due cose: o che avesse utilizzato tre falsi ordigni, visto che due lo erano di sicuro, oppure che la vera cartabomba si trovava dietro di lui, ovvero l’unica posizione in cui Iati aveva una discreta probabilità di non venire investito dall’onda d’urto, perchè protetto dal corpo dell’Azuma. A ben pensarci, se Tatsu si fosse sbilanciato in avanti, il nemico ne avrebbe giovato, visto che era in posizione di carica con una spada sguainata. Un istante prima che il Nara fosse su di lui, l’Azuma scartò lievemente verso la sua destra, restando però sempre voltato verso il duellante. Pochi centimetri, ma che gli furono necessari per valutare l’attacco di Itai, in tutto e per tutto simile al precedente, ovvero un largo fendente laterale con la destra, anche se questa volta pareva diretto più in basso. Il sunese non si sarebbe potuto difendere decentemente, vista anche la velocità del colpo, e quasi istintivamente saltò sul posto raggruppando le gambe davanti a sè. Lo fece alla massima velocità che era in grado di produrre, ovvero utilizzando quel basso di chakra impastato in precedenza per migliorare la sua resistenza, che invece venne utilizzato per aumentare la sua velocità. [Velocità 225 => 300] Il fendente gli tagliò un pezzo di suola del sandalo sinistro, arrivandogli pericolosamente vicino al piede e alla caviglia. Tatsumaru era saltato con i pugni all’altezza del suo petto e leggermente in avanti: non fece in tempo a ritornare al suolo, che si accorse del secondo fendente di Itai, ovvero un verticale discendente verso il suo petto. Questa volta l’Azuma non ebbe problemi, visto che gli bastò girare i pugni indietro, incrociare i katar e sollevarli di pochi centimetri spingendo in alto con entrambe le braccia, mentre con la schiena si piegava leggermente all’indietro. Il fendente del Nara si infranse nel punto di incrocio dei katar e venne spinto all’insù dalla forza delle due braccia, evitandogli così di avvicinarsi pericolosamente al bersaglio. Fatto ciò, il ninja della foglia indietreggiò di un metro e mezzo, portando la spada dinnanzi a sè e prendendo un kunai con la sinistra: probabilmente era l’ultima azione che avrebbe fatto, per quella giornata.
    Immediatamente Tatsumaru compose il mezzo sigillo, per fare esplodere contemporaneamente le due pulci saldamente ancorate dietro le orecchie del Nara, mentre gli lasciava addosso le altre due alle caviglie, che non sarebbero state coinvolte nell’esplosione. In qualunque caso e in qualsiasi momento, se Itai si fosse accorto delle piccole pulci una volta che gli fossero state addosso, l’Azuma non avrebbe perso tempo a farle detonare. Se avesse cercato di scrollarsele da dosso, Tatsu le avrebbe fatte esplodere. Se avesse cercato di levarle manualmente sarebbero esplose. Se avesse fatto qualunque azione che Tatsumaru avrebbe potuto ritenere sospetta per l'incolumità dei suoi insetti una volta che li aveva addosso, questi sarebbero esplosi. Sarebbero esplosi unicamente quelli alla testa anche per movimenti sospetti alle caviglie e sarebbero esplosi immediatamente anche nel caso in cui, per qualche ragione fortuita e pressoché impossibile, si fossero staccati da soli dal corpo del giovane; Tatsumaru conosceva in ogni istante in che posizione si trovavano.
    Fatto ciò, Tatsu indietreggiò di diciotto metri. Era finita! *



    § Game over! §


    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Danni: 15/120 - [Una lieve tra spalla e pettorale sinistro + una lieve alla caviglia sinistra + una leggera distribuita su entrambe le caviglie]
    Armi usate: ///
    Equipaggiato: Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio Modificati [Protezioni] - Mantello [Vario] - 12 Unità d’argilla per bocca - 2 x Katar
    Forza base: 162.5
    Velocità base: 225
    Resistenza base: 175
    Chakra usato: 12.5 (2.5 per mantenimento bocche + 10 per potenziamento in velocità)
    Chakra recuperato: ///
    Chakra rimasto: 133.5/231 - Energia Verde
    Slot azione usati: Difensivi 2/3 - Offensivi 1/3
    Slot tecnica usati: Base 0/1 - Avanzata 0/1

    CITAZIONE
    Riepilogo inventario:
    Porta shuriken/kunai/oggetti e armi - schiena/gamba/schiena
    2/2 Katar [PpCC]
    2/6 Kunai [AaD]
    0/1 Tonico di Recupero Minore [Tonico]
    Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio Modificati [Protezioni]
    Borsa per Argilla (101 unità di C1) [Vario]
    Filo di Nylon Rinforzato (10 metri) [Vario]
    Accendino [Vario]
    Respiratore [Vario]
    Suna Glasses [Vario]
    Mantello [Vario]

    CITAZIONE
    Abilità convenzionali: ///
    Azioni:
    Difensive: (1) Salto sul posto velocizzato con chakra, per schivare il fendente - (2) Parata della Kage no Sori con i due katar, usando due braccia contro una
    Offensive: Movimento indietro di 15 metri
    Gratuite: mezzo sigillo + 3 metri di movimento + le eventuali rimanenti
    Tecniche base: ///
    Tecniche avanzate: ///

    CITAZIONE
    [OT]
    L’installazione autoconclusiva delle pulci sul corpo dell’avversario avviene in relazione alla sua difesa omessa. Da come viene descritto, -Max decide di rientrare nella seconda mia ipotetica (Se meno di tre pulci avessero raggiunto la schiena del Nara perchè questi si fosse incredibilmente accorto di qualcosa [...]) e di venir colpito da un’unica pulce alla testa, ovvero la medio-leggera che alla testa conta come media (per le Regole di combattimento II). A questo punto non descrive la sorte delle rimanenti 4 pulci e non descrive come si difende da esse (le cosiddette rimanenti). Nel mio post ho semplicemente tenuto conto di quanto deciso dall’avversario per la sua difesa e di quanto avevo scritto io in precedenza nella mia ipotetica, ovvero: esplode una pulce (decisione che spetta a -Max), Itai crolla a terra subito dopo (descritto dall’avversario). A questo punto faccio continuare la mia ipotetica, ovvero: “la parte rimanente di pulci (da tre a cinque) avrebbero continuato ad avvicinarsi all’avversario inseguendolo per 22.5 metri e rimanendo sempre nascoste tra i fili d’erba e senza mai emergere da essi. [2 Slot azione offensiva (più quello prima dell'ipotetica) - Velocità 175 - Potenza ogni pulce 20 - Diametro pulce 1 mm - Una pulce può percorrere 7.5 metri per slot] Qualora avessero raggiunto il loro bersaglio, gli si sarebbero arrampicate dal retro delle gambe e avrebbero raggiunto la testa dell’avversario [Slot movimento gratuito 2 metri]”. Per quanto descritto da me e dall’avversario, Itai era crollato a terra a un metro e mezzo da Tatsumaru e quindi le pulci ci arrivano tranquillamente.
    A questo punto, secondo la mia ipotetica, due pulci sarebbero dovute esplodere sulla testa di Itai, mettendo di fatto fine al duello. Ho preferito riprendere in mano la descrizione per non “andare sopra” a quanto descritto da -Max nel suo ultimo post e quindi per lasciare una continuità narrativa, al di là del fatto che per una disattenzione avversaria (difesa omessa), lo scontro era già concluso. In secondo luogo, ha deciso così perchè odio quando un lavoro viene cancellato.
    Secondo le ferite riportate nelle Regole di combattimento II, Itai avrebbe subito tre medio-leggere alla testa per un totale di 90 punti ferita (visto che quattro medio-leggere equivalgono a 120 punti ferita). A questo punto si troverebbe con 7.5 punti vita: questo, unito allo shock provocato, dovrebbe aver messo K.O. l’avversario.
    [/OT]
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Non essendo proprio dell' umore giusto per fae un post GDR per la sconfitta e per la dichiarata resa, la faccio OT, confidando che abbia uguale valenza.
    Deto ciò, date pure sta @ ad Hanzo XD.
     
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  12. » Firsterd «
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    Intervento del Judge

    Dal momento che l'utente -Max si è arreso, provvedo ad assegnargli una X, mentre il suo avversario, l'utente Hanzo Hattori, guadagna la sua meritata @.
    Chiudo, Sposto ed Aggiorno!

     
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11 replies since 3/8/2008, 18:28   336 views
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