Quartiere - Uchiha

[Ambientazione]

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    Uchiha – Salvate il Soldato Sasori 一

    ~Convocazione del Consiglio~


    Atasuke era come al solito al lavoro, dedito a controllare il continuo flusso di persone che entravano ed uscivano dal gate del villaggio quando una particolare informazione era giunta al suo orecchio.

    «Sei sicuro di quanto mi stai dicendo?»

    “Assolutamente uchiha-sama”

    «Dunque Sasori è stato localizzato e sappiamo la sua probabile posizione?»

    “Così sembra Uchiha-sama”

    «Il clan deve saperlo... Contatta gli archivi e richiedi una copia del fascicolo. La voglio sulla mia scrivania entro un'ora. Intanto vedrò di chiamare il consiglio»


    “Si, Uchiha-sama”


    Ed il giovane guardiano corse fuori dall'ufficio per eseguire l'ordine richiesto.
    Rimasto solo, Atasuke rimase ad osservare il panorama fuori dalla finestra, scrutando con attenzione tutti i passanti che ignari di ciò che accadeva attorno a loro vivevano la loro vitaa sereni e tranquilli. Gli balzarono in mente molte domande e molti quesiti, tuttavia, uno tra tutti dominava: “Come avrebbe potuto convincere il consiglio del clan a recuperare Sasori?”.
    Perse alcuni minuti nel meditare sul da farsi, mentre ancora attendeva una copia del fascicolo, grazie al quale, forse, sarebbe riuscito a recuperare l'amico.
    L'unica cosa certa era che probabilmente l'Hokage non avrebbe mai ordinato una missione di recupero per Sasori o almeno difficilmente avrebbe rischiato una o più squadre per recuperarlo da quel di Kumo, anche se difficilmente si sarebbe opposto ad una missione “privata” da parte del clan per recuperare uno dei suoi membri, anche se questo aveva preso il vizio di farsi catturare.
    Oltretutto Atasuke sapeva di essere, almeno in parte, causa di quella cattura avendo deciso all'epoca di dividere il team in due gruppi, abbandonandolo di fatto al suo destino, quale che questo fu.
    Passarono quasi trenta minuti prima che il guardiano fu nuovamente da lui con in mano il fascicolo con i dettagli noti alle alte sfere del villaggio inerenti a Sasori ed alla sua probabile posizione.
    Atasuke lo prese e si incamminò quindi a passo lento e deciso verso il quartiere, preparandosi ad affrontare, un'altra volta, il consiglio del clan Uchiha attualmente istituito in sostituzione dell'assente capoclan che da troppo tempo non dava segni di vita.

    […]



    Quando fu davanti all'ingresso della magione centrale del clan si prese un breve momento di sosta, inspirando con forza per darsi coraggio e decisione. In fondo, seppure conosceva bene il clan e la triade di shinobi che lo aspettavano, ogni volta era irrequeto, difficile a dirsi se per una forma di malcelato rispetto o se per la coscienza di non essere uno dei volti più ben visto da quei tre.
    Con passo deciso si rimise in marcia, attraversando l'ingresso della villa e proseguendo direttamente fino alla porta principale, dove venne fermato da una guardia, posta a difesa dell'edificio.

    “Atasuke, la tua visita è quantomeno inattesa”

    «Me ne scuso, Takaji, ma ho importanti novità che devo discutere con i tre»

    “In merito?”

    «Uchiha Sasori. So dove si trova ed intendo riportarlo a casa»

    “Sai che il clan non...”

    «So che i tre decideranno per ciò che crederanno essere il meglio per il clan»


    Concluse con decisione, convincendo Takaji a lasciarlo proseguire lungo la via. Le porte vennero spalancate e con passo deciso l'Uchiha avanzò oltre nella magione.

    […]



    Giunto nella sala dei colloqui, si mise pazientemente in seiza in quello che era il posto adibito per coloro che volevano consultare il consiglio per un qualsiasi motivo e pazientemente attese l'arrivo dei tre che sostituivano il capoclan in sua assenza e che lo consigliavano sulla guida dello stesso.
    Gli occhi di Atasuke rimasero chiusi al lungo mentre egli approfittava del momento per concentrarsi e raggiungere un elevato livello di concentrazione, al punto tale che dopo poco i suoi sensi sembrarono quasi affinarsi, al punto che sentiva di poter percepire ogni minimo dettaglio della stanza, ogni crepitio, ogni movimento ed ogni suono attorno a se.
    [Abilità]

    Quando il primo dei tre giunse, Atasuke potè percepirlo. Ne percepiva i passi e dal suono di questi, riconobbe il primo della triade: Sorai Uchiha, uno dei maggiori sostenitori della linea conservatrice del clan. Egli era infatti convinto che il clan dovesse rimanere saldo e legato alle tradizioni e non accettava di buon grado alcuna idea progressista o che potesse in qualche modo rischiare di “danneggiare” la tradizione. Inutile spendere parole su come poteva vedere Atasuke ed il suo passato familiare, in particolare per quanto era noto sul “deceduto” padre Sarutobi Uchiha, noto al clan come uno dei peggiori traditori esistenti.
    Alla vista di Atasuke infatti Sorai non trattenne uno sbuffo indispettito, prima di andarsi a sedere sulla sua sedia in attesa dei due colleghi.
    Il secondo ad entrare poco dopo fu Masakado, esperto jonin ed abile combattente. Egli ignorava fondamentalmente la storia di chi aveva davanti, limitandosi ad osservarne le abilità e quanto queste potessero tornare utili al clan. Come sempre indossava la sua maschera che lo rendeva simile ad un corvo e che raramente toglieva, limitandosi a mostrare il suo vero volto solo nel privato con la sua famiglia e nelle apparizioni pubbliche nel clan quando la situazione necessitava anche del suo volto espressivo.
    Egli non vedeva male il giovane Atasuke, anche se in effetti a volte aveva di che ridire sulle sue scelte forzatamente “buone”, ritenendo che il fine giutificava ogni mezzo ed era meglio perdere un uomo per assicurare il risultato, piuttosto che rischiare per salvare tutti.
    Ultima ad entrare ma non per importanza, fu Izumi Uchiha. Una delle donne più belle del clan, al punto che molti si chiedessero quale età ella avesse dimostrando a malapena vent'anni. Ella era gentile, pacata ed un esperta diplomatica. Tutte le sue decisioni potevano dirsi elaborate e ponderate fino all'ultimo dettaglio e come ogni donna aveva quella particolare sensibilità da renderla unica nel suo genere e particolarmente accorta.

    “Atasuke-san, qual buon vento ti porta nuovamente da noi?”

    «Izumi-sama, come sempre siete la più gentile, tuttavia lascerò a voi decidere se le mie sono buone nuove o meno»


    Le parole di lei erano gentili e cortesi, mentre con grazia si siedeva sulla sedia centrale delle tre. Atasuke continuava però a restare in seiza, senza aprire gli occhi con il capo lievemente chinato in avanti, in attesa di avere il permesso di proseguire con il discorso.

    “Non farci perdere tempo! Su, parla!”

    «Sorai-sama, sembra che il villaggio abbia localizzato Sasori Uchiha e vorrei riportarlo al villaggio»


    L'astio di Sorai vibrava nella sua voce, mentre di contro la calma e la pacatezza del maestro della Karyuuken gli tenevano testa, esponendo in breve ciò che aveva in mano. Da quel momento, l'ampia partita per la vita di Sasori aveva avuto inizio. Sarebbe riuscito a convincere il clan a mandarlo in missione?


    OT - Dunque questo è l'avvio :zxc: Ti ho lasciato una base più dettagliata ed ampia possibile sulla triade che controlla il clan. A te muoverli e vediamo se possiamo andare a salvare Sasori o se gli toccherà fare da se XD - /OT
     
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30 replies since 14/3/2005, 18:58   1845 views
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