Quartiere - Uchiha

[Ambientazione]

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  1. Asgharel
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    [QUOTE=Asgharel,19/4/2016, 22:26 ?t=3100872&st=15#entry591053120]

    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    Duello all'Ombra del Trono 四

    ~Uniti nel verso opposto~


    Unità. Questa era una cosa che Atasuke non vedeva da tempo nel clan, men che meno la vedeva all'interno di quel trio male assortito che si trovava davanti, anche se in quella particolare occasione, tutti e tre si dimostrarono uniti su un unico fronte: Cercare di sminuirlo e forse di distruggerlo.
    Tuttavia, seppure non gli fosse nuova questa loro intenzione di liberarsi della sua “fastidiosa presenza” mai prima di allora li aveva visti tanto aggressivi e tanto impertinenti, al punto che una piccola idea fece capolino nella sua mente, idea che tenne ben stretta, evitando che l'eventuale percezione di tale sospetto potesse in qualche modo venire a galla troppo presto, prima di confermare la sua ipotesi.
    Tornando però alle vuote parole del trio, Atasuke sorrise all'esternazione del corvo e della sua sarcastica battuta, senza lasciargli il piacere di godere di quella “vittoria”, dato che di vittoria in effetti non si trattava, o almeno non per la triade.

    «Oh, sfortunatamente il viaggio nel tempo non è ancora tra le mie abilità, ma spero quanto prima di terminare una tecnica adatta ad ottenere un simile risultato»


    Rispose egli sardonico, prima di ascoltare l'ennesima stupidaggine che veniva fuori dalla bocca del corvo.

    “[...] Menomale che si era parlato di cervello, nemmeno ti è passato per l’anticamera dello stesso di utilizzarlo, la prima cosa che hai pensato è stata fiutare l’aria e correre veloce.
    Un buon inizio non c’è che dire.”

    «Avventato come sempre nel gettare conclusioni Masakado-sama... Proprio perché un uomo parla di Inseguitore, tutti stupidamente pensano al gatto ed al topo che si inseguono... Un errore da studente, più che da Jonin del vostro rango... Un inseguitore non fiuta l'aria per mettersi a cercare... non siamo cani da tartufo. Inoltre le informazioni sull'ultima posizione, non mi risulta risalgano ad un anno fa e per quanto vecchie non mi risultano siano più vecchie di un mese, inoltre le tracce non sono solo rami spezzati ed impronte sul terreno, ma anche informazioni e tolto il fatto che di certo un sensitivo sarebbe la perfezione per questa caccia, ditemi allora quali altri “specialisti” sarebbero più adatti nel rintracciare uno dei nostri... davvero nessuna idea Masakado-sama? Che non sia forse proprio perché Inseguitori e sensitivi sono gli specialisti nel trovare qualcuno?»


    Evitò di ribattere inutilmente sulla questione dell'intelligenza dato che con quella stoccata aveva di fatto chiuso quel punto del discorso. Certo cercare tracce “classiche” non era di certo la via per rintracciare Sasori, ma l'unico modo per trovare qualcuno era, appunto, cercare le sue tracce, oppure percepirne la presenza, tuttavia, chi meglio di un inseguitore o un sensitivo potevano trovare qualcuno? Nessuno.

    “Continui a citare il passato, passato in cui abbiamo sbagliato Atasuke, passato da cui abbiamo appreso, al contrario di te.
    Vorrei inoltre farti notare che tuo padre è scappato, così come scappano i traditori. E tra un traditore che potrebbe avere l’intenzione di vendicarsi del suo villaggio cospirando contro di esso, e Sasori ci sono differenze ben marcate, nel caso di tuo padre si cercava di prevenire un problema futuro.
    Nel caso di Sasori si cerca di evitare che lo diventi. ”


    «Scappato... immagino dunque che uno qualsiasi di voi, braccato da entrambi i clan che minacciano di morte i vostri figli sarebbe rimasto nel villaggio senza porsi alcun problema... La differenza non esiste, se non nel fine della spedizione, inoltre Sarutobi è sempre rimasto fedele al villaggio e non insultiamo la nostra intelligenza a vicenda cercando di dire il contrario. Izumi-sama... per quanto le nostre vite siano nel presente ed i nostri sguardi vadano verso il fururo, non si può non tener conto del passato. Voi dite di aver appreso dai vostri errori, mentre io, povero mentecatto, continuo a non imparare, rimanendo immobile e sciocco... Eppure, dopo questi ormai cinque anni di permanenza nel clan, se c'è una cosa che continuo a vedere, sono gli stessi identici errori che si ripetono... Eppure, mi duole dirvelo con tanta platealità... Non sono io a compierli»


    Le sue parole erano gentili e per quanto non si fosse direttamente espresso nei confronti di nessuno, nessuno dei tre avrebbe di certo avuto problemi nell'intuire a chi fossero rivolte, specialmente i due antipodi che maggiormente continuavano a sottovalutare l'Uchiha, convinti di poterlo distruggere con sordidi trucchetti o con plateali esposizioni degne di un generale.
    Quando poi Sorai ebbe finito la sua altisonante e pomposa deviazione di discorso, Atasuke non si trattenne dal sorridere divertito, lasciandosi quasi sfuggire una gioiosa risata prima di proseguire.

    «Appunto come stavo dicendo... Gli errori si ripetono, ma sembra ironico non sia io a commetterli... Sorai-sama... Non vedo l'utilità di elencarvi una tonnellata di missioni consultate, ma mi limiterò a fare tre specifici casi che maggiormente possono esemplificare la questione: Eliminazione Sanjuro Tadashi, rango originale C, sotto vostra richiesta scritta, declassata rango D ed assegnata al sottoscritto, all'epoca: Studente. La missione era richiesta e prevista per un team di 4 genin e mi avete fatto andare da solo... Caverne Iteboshi, missione rango C+, previsti 1 chunin e 3 genin, sotto ennesima richiesta, assegnata al sottoscritto ed altri tre studenti, di cui due Uchiha nella lista degli “indesiderati”, entrambi colpevoli di essere nati dal ramo sbagliato e ultima... “Vendetta per XXX Uchiha” missione non registrata negli archivi nata da una disputa del suddetto, nipote di XXX Uchiha. Sul luogo un'imboscata tesa da misteriosi banditi che scapparono con la coda tra le gambe... ed indovinate a quale studente era stata assegnata? Ah si, a quello che come premio richiedette il pieno accesso ai quartieri per Shizuka Kobayashi... Davvero volete altri dati? Nel caso ho giusto pronto qualche fascicolo nel mio ufficio pronto per essere spedito...»


    Il tono era quieto ed il suo sguardo affilato ed attento. Se era la guerra che i tre volevano, Atasuke sarebbe stato pronto a dargliela.

    […]


    Atasuke tacque. Non diede alcuna risposta per alcuni secondi allo sproloquio del corvo, limitandosi ad osservarlo con sguardo quieto. La tensione delle sue parole era altissima, eppure, in tutta quella specie di minaccia, Atasuke rimase completamente calmo ed inflessibile.

    «Ma che razza di domanda è?»


    Rispose, spezzando il silenzio, sclegliendo con attenzione le sue parole, come aveva fatto fin dal primo scambio di domande.

    «Non sono io a guidare il clan, dunque non vedo come la mia opinione su questo punto possa in qualche modo avere una valenza... Voi, piuttosto, dovreste decidere se dire o meno tutto ciò all'Hokage»


    Il suo sguardo si fissò in quello di Masakado, passando ben oltre alla sua maschera di corvo, quasi a volerne scrutare addirittura l'anima, non solo l'espressione.

    «Nessuno, men che meno io ho provato anche solo lontanamente a mettere in dubbio la leadership dell'Hokage. Piuttosto la vostra è quella che metto in discussione. E non per la mia arroganza, non per una mia smania di potere, e gli dei abbiano pietà di questa stupidaggine, non per una mia presunta sottomissione o insicurezza e sapete il perchè?»


    Una domanda retorica, che ebbe una risposta pochi istanti dopo, senza che egli dovesse nemmeno levarsi dalla sua posizione, dato che lui non necessitava di imporsi fisicamente sulla scena, a differenza del corvo che evidentemente sentiva la sua posizione indebolita al punto tale da doversi alzare per ottenere l'importanza che credeva di meritare.

    «Perchè io non necessito di alzare la voce per impormi su di voi, principalmente perchè non ho neppure bisogno di impormi. Poichè nessuna accusa o minaccia è stata mossa, se non verso la mia persona, dunque mi chiedo il perchè di tanta ostilità da parte vostra, al punto che mi chiedo se non siete voi, piuttosto, a temere... Perchè a differenza dello stesso Hokage, e riportate tranquillamente queste mie parole al suo orecchio, io non ho bisogno di calcare la mano e richiedere ad ogni istante ed in ogni occasione prove di fedeltà ai miei sottoposti e non confondete la fiducia con stupidità, dacchè ben netta è la differenza.»


    La sua determinazione permeava ciascuna di quelle parole mentre i suoi occhi decisi continuavano a fissare l'uomo, che per ultimo lo aveva sfidato.

    «Ed allo stesso modo, ancora una volta sottolineo ai vostri occhi la differenza tra il rispetto delle altrui opinioni ed il porre delle questioni lecite. Forse nei miei modi posso essere apparso irrispettoso delle altrui opinioni... Ma come si può definire la vostra ultima esclamazione? I clan non hanno regole? Se davvero credete questo mentite a voi stesso. I clan hanno sempre avuto una legge, un codice interno e tutti i clan continuano ad averlo. Tutti sottostiamo alle leggi del villaggio della foglia ed il solo fatto che abbiate anche solo lontanamente pensato di mettermi in bocca parole non mie nel credere che questo non fosse vero, dimostra quanto sciocco state diventando, al punto di smentirvi da solo nel cercare di rimproverarmi. Da qui a dire che il clan non ha una regola... Da dove cominciare nel sottolineare quanto ciò sia stupido? Da sempre i clan hanno dato e tolto ai loro membri, regolandosi secondo la legge del villaggio e risolvendo le questioni interne appunto seguendo le proprie regole, sbagliando e non... Se invece intendete dire che il clan ora non ha una regola, così come non ha una guida, allora si, vi do ragione. Il clan non ha una guida e le continue diatribe tra voi e le vostre fazioni altro non fa che spezzarci.»


    Concluse, ponendo l'accento sull'ultima parola, elemento cardine del suo discorso.

    «Perchè è questo che vedo del clan. Un corpo spezzato, governato da tre teste che si mordono tra loro. L'una aggressiva che punta a colpire con forza anche a costo di sacrificarsi...»


    Disse guardando il corvo, prima di proseguire spostando il suo sguardo su Sorai ed infine, alla terza testa, puntando Izumi.

    «... L'altra ad azzannare qualsiasi cosa che non segua la tradizione o sia contro le antiche usanze e regole ed infine l'ultima che diplomaticamente cerca, invano, di fare da pacere tra le prime due, finendo per apparire quasi sottomessa... Voi volete sapere se riporterei questo discorso all'Hokage... Onestamente? Per non intaccare l'immagine del clan e del vostro discutibile potere, eviterei di gran lunga riportare le vostre inadeguatezze, a partire dall'ultima accusa. Troppo a lungo il clan è stato macchiato e troppo a lungo abbiamo vegetato senza unione, regole ed una direzione univoca, spezzandoci. Tuttavia, se questo fosse il mio compito o il mio ruolo, farei semplicemente il mio dovere, come d'altronde faccio ogni giorno insegnando ai miei allievi e comandando i miei ragazzi alle mura. E gli dei solo sanno quanto sia dedito ai miei compiti»


    Chiuse lentamente gli occhi, mantenendo quella sorta di aura pacifica prima di continuare.

    «Alla fine è servito uno sciocco ad unirvi, un arrogante ed insolente chunin per far si che le tre teste per una volta guardassero tutte e tre nella stessa direzione. Peccato solo che ancora una volta, le tre teste guardassero nell'opposta direzione, credendosi minacciate nel loro dominio e dimostrandosi non in grado di reggere, nemmeno ad uno sciocco, quando in realtà nessuna minaccia vi era mossa, fatto salvo per una implicita domanda che ancora non ha ricevuto risposta: Quando il clan avrà finalmente una nuova guida? Quando verrà eletto il nuovo capoclan?»


    E nuovamente il suo sguardo si posò sul trio, in attesa di risposte, non di nuovi inutili battibecchi.
     
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