Quartiere - Uchiha

[Ambientazione]

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    Duello all'Ombra del Trono 五

    ~Domande~


    Non vi furono risposte alle sue domande, ne vi furono segni particolari dai tre, ad eccezione del fatto che forse avevano trovato un accordo tra loro. Peccato solo che quell'accordo fosse, di fatto, il fatto di non avere delle risposte.
    Fu il corvo a parlare, chiudendo di fatto la seduta e sottolineando quanto Atasuke non fosse nessuno per il clan. Un dato che di fatto non era vero. Certo era che Atasuke non era tra i preferiti di tutto il clan. Certo era vero che forse non godeva del rispetto di tutti, tuttavia, non si poteva dire che non godesse di rispetto ed ammirazione da parte di almeno un terzo dello stesso, se non forse anche di più.
    Ad ogni modo, alle parole del corvo, Atasuke rispose con continua e ostentata compostezza, non tanto per farsi bello agli occhi dei tre, quanto piuttosto per non cadere in basso quanto loro, abbassandosi alla scortesia laddove non era richiesta ne meritata.

    «Avrete mie notizie al mio ritorno, non temete. Vi ringrazio per l'attenzione e per l'augurio. Possa Susanoo proteggere il nostro clan»


    E con un inchino salutò i tre che con fare alquanto discutibile abbandonarono la stanza ed Atasuke stesso, il quale, per ultimo, uscì dalla sala, noncurante di quanto accaduto. Non era il primo screzio che aveva con quei tre, ma di certo era stato il più aggressivo e non gli fu difficile porsi delle domande sul perché di tanto astio nei suoi confronti.
    Le domande di certo non cessarono poi quando “a sorpresa” l'Hokage si fece trovare giusto dietro alla porta d'ingresso dell'edificio, mentre con apparente noncuranza giocherellava con un kunai.

    “Discussione appassionata a quanto pare.
    Ho sentito soltanto qualche stralcio grazie ai toni più alti.”


    «Allora credo dovremo ringraziare Masakado-sama e Sorai-sama per i toni inopportunamente alti»


    Rispose con un sorriso ironico, fermandosi a parlare con il colosso che chiaramente voleva parlare con lui.
    Ascoltò con attenzione il particolare modo di dire enunciato dall'Hokage, chiedendosi come fosse possibile che entrambi venissero dallo stesso posto, eppure mai aveva sentito prima di quel detto. Cosa su cui sorvolò, limitandosi ad ipotizzare i diversi detti popolari con cui era cresciuto e dove, in effetti, ne conosceva di simili che esprimevano pressoché il medesimo concetto.
    I due si avviarono per il vialetto, incamminandosi verso l'uscita dal quartiere Uchiha, diretti forse verso il palazzo amministrativo o forse direttamente al gate, da dove Atasuke avrebbe ragguppato le sue cose e si sarebbe messo quanto prima in marcia per recuperare il compagno scomparso.

    “Immagino avrai fretta, avviamoci.
    Non so di cosa abbiate parlato, ma spero tu abbia compreso il motivo del mio rifiuto.
    Lo dico per accertarmene, a questo punto non penso occorra discuterlo nuovamente.
    Certo è che mettere quei tre sullo stesso binario non è cosa da poco, a quel clan serve una sola testa, poco ma sicuro.
    È un po’ la stessa situazione di quando non avevamo un kage per il villaggio.”


    «In effetti, ora che Sasori è stato trovato, proprio perché non è una notizia fresca, dovrò essere quanto più rapido possibile per non perdere le ultime tracce... In merito al rifiuto, comprendo. Dal punto di vista del villaggio, sprecare risorse per recuperare un solo elemento, sarebbe appunto uno spreco, ma già sapevo di questo, motivo per cui mi sono diretto al clan e non al palazzo amministrativo... Recuperare un membro del clan, è come recuperare un membro della famiglia. In fondo i clan sono, di fatto, delle grandi famiglie o almeno così dovrebbe essere ed è così, per alcuni almeno... Tuttavia, sembra che questo tipo di ideali siano stati sostituiti da qualcosa di più matematico, per così dire e mi duole ammetterlo che forse la situazione è anche peggiore della condizione precedente del villaggio»


    Rispose egli con tono parzialmente abbattuto. Mai avrebbe creduto di vedere la guida del clan così in basso e mai si sarebbe aspettato di sentire dentro di se così forte il desiderio di rimettere le cose a posto in quel clan che per tutto il tempo lo aveva rifiutato, osteggiandolo il più possibile.

    “Anche se per il clan è un po’ più complesso, e non nascondo che i vostri occhi a rotella vi danno un po’ alla testa, siete un clan… spinoso.
    Ma spero di vedere qualcuno di fiducia alla sua guida, meglio di uno sconosciuto sbucato quasi fuori dal nulla.”


    °Seriamente sta ammiccando? Oh dei... Mai mi sarei aspettato una cosa simile... Non da Raizen perlomeno...°

    «Vero, per il clan sfortunatamente l'elezione è una decisione interna e tolte eventualmente delle raccomandazioni, non si può intervenire dall'esterno. Non c'è un Daimyo a cui rivolgersi per essere eletti aggirando un sistema burocratico fallato e temo, vista la situazione, che non sarà semplice per nessuno salire al potere... Quei tre detengono il potere da troppo tempo e per troppo tempo sono stati prima sotto il comando di un capolcan... Non mi stupisce l'idea che stiano facendo di tutto per tenersi la loro posizione evitando di eleggere un nuovo capoclan al solo scopo di mantenere il loro prestigio...»


    Commentò, proseguendo con la camminata e fingendo di non aver notato i palesi ammiccamenti dell'Hokage.

    «Ad ogni modo, personalmente credo che non ci siano propriamente degli sconosciuti sbucati dal nulla come possibili candidati... Al momento gli unici Jonin del clan che avrebbero l'appoggio sufficente per un elezione sono i parenti di Shizuka, tuttavia, ben pochi approverebbero la loro elezione vista la storia di Heiko, non so se mi spiego... Per quanto abbiano accettato la tua decisione nel reintegrarla formalmente, non tutti hanno accettato realmente questa imposizione e credo che i tre ne approfitterebbero per smontare ogni possibile candidatura da quel ramo...»


    Le sue parole erano misurate e precise, avendo ben inteso dove probabilmente Raizen voleva andare a parare con il suo discorso ed i suoi ammiccamenti.

    «Per il resto c'è qualche jonin minore, nessuno di particolarmente spiccato per abilità, per essere un Uchiha si intende... e sulla base di questo Sorai Izumi e Masakado non hanno mai accettato alcuna candidatura o proposto qualcuno per sostituire il disperso Kaworu che per un lungo periodo ha governato il clan senza neppure essersi mai mostrato in giro... Il problema è che è da parecchio che non ci sono elezioni a Jonin... e tu mi pare che ne sappia qualcosa, dato che sei stato di fatto l'ultimo ed unico ad ottenere quel grado negli ultimi anni a Konoha...»


    Lasciò intendere ciò che andava inteso, sapendo che in uno scontro politico tra un Masakado di turno e Raizen, su una sua possibile elezione Jonin, certo avrebbe maggiormente pesato la parola dell'Hokage e non quella del corvo, che esplicitamente aveva dichiarato di non ritenere Atasuke al grado di un Jonin, come aveva già fatto in passato non ritenendolo un chunin, finchè, costretto dalgi eventi, dovette accettare la sua promozione, non potendo più remare contro di lui dopo che aveva salvato, assieme a Raizen e ad una manciata di ninja il villaggio dalla distruzione totale a causa della quasi liberazione del Gobi.

    «Ad ogni modo, immagino avrete una mezza idea su qualche nome fidato o mi sto sbagliando?»


    Chiese, più per cortesia che altro, essendo di fatto incuriosito sul quanto Raizen si stesse muovendo verso il clan Uchiha, nel bene o nel male.
     
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30 replies since 14/3/2005, 18:58   1845 views
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