Apollo vs. Jiraya vs Ryu vs Xadhoom

Foglia vs foglia vs foglia vs foglia

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    CITAZIONE
    Scontro: Apollo vs. Jiraya vs Ryu vs Xadhoom
    Descrizione: Foglia vs foglia vs foglia vs foglia
    Energie: Gialla vs gialla vs gialla vs gialla
    Link alle schede: Scheda Apollo / Scheda Jiraya / Scheda Ryu / Scheda Xadhoom
    Tipo: Tutti contro tutti
    Durata: Minimo 7 post + 1 presentazione
    Descrizione del Campo: Radura erbosa di raggio pari a 100m, circondata da alberi. Presenza di alcuni cespugli in tutta l'area e di un deposito abbandonato con dimensioni: 10 x 30 x 4,5 m ricco di tatami (sud). Presenza di una fitta foresta a nord del campo (alberi MOLTO fitti) con un raggio di 50m. Gli alberi in questa zona offrono un forte intralcio ad uno scontro.
    Condizioni Atmosferiche: Variabile (nuvoloso)
    Richieste Speciali: No danni permanenti, no morte

     
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    Presentazione


    Mi trovavo all'ombra di alcuni alberi secolari, famosi per essere nati assieme al villaggio di Konoha.
    Ero completamente concentrato, intento a ripassare le forme del mio stile di combattimento che racchiudeva in ogni mossa un colpo, una contromossa, o un segreto che custodivo gelosamente.
    I miei movimenti erano armoniosi e lignei, ma non per questo privi di potenza, tanto che la casacca che indossavo sferzava assecondando ogni mio spostamento per la forte energia che sprigionavo.
    Alla fine tornai nella posizione di partenza, perfattemente eretto con le gambe unite mentre le mani si abbassavano con i palmi rivolti verso terra, scendendo lungo i fianchi.
    Espirai profondamente, rilasciando il fiato che avevo trattenuto all'interno del corpo.


    § Sono pronto. §

    Mi sentivo forte e grintoso come un leone, come se nulla e nessuno potesse scalfire il mio corpo o il mio spirito.
    L'equipaggiamento mi attendeva a terra, ai piedi di un enorme tronco. Lo raccolsi e fissai la sacca porta armi dietro alla cintura dove non mi avrebbe dato alcun fastidio; il porta proiettili lo legai attorno alla consueta gamba destra, dove mi veniva facile estrarre un'arma per poi scagliarla con il braccio preferito.
    Mi incamminai lasciandomi il villaggio alle spalle, verso il luogo della battaglia.


    [Una volta che siamo tutti presenti nel luogo designato]

    image

    Mi guardai attorno, fissando ciascuno dei miei tre avversari, con occhi fieri e sicuri come quelli di un leone consapevole di essere il re della foresta.

    § Quello è il rompicoglioni che mi ha colpito di spalle §

    Pensai, riconoscendo Apollo tra i miei tre avversari.

    § ... poi abbiamo un lardoso, forse un Akimichi... e un terzo che non riesco inquadrarlo. Se dovessi attaccarne uno in corpo a corpo sicuramente scarterei l'Akimichi, quel clan ci sa fare con il taijutsu... una delle prime regole di un assassino è quella di partire dal più debole... farò così... inoltre con quell'Apollo ho un conto in sospeso.
    Tuttavia se non faccio io la prima mossa rischio di ingaggiarne più di uno alla volta e questo mi renderebbe tutto più difficile. §


    Presi parola.

    « Vedo che ci siamo tutti... io sono pronto, per me si può iniziare »

    Ero pronto a scattare in guardia se qualsiasi fra i tre avesse preso l'iniziativa.


    CITAZIONE
    Off Game
    § Pensato §
    « Parlato »

     
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  3. darkxadhoom
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    POST 0/? “UNA NUOVA SFIDA”

    Quel giorno, il sole non risplendeva su Konoha. Le nuvole, andando avanti e indietro sospinte da una brezza leggera, l’oscuravano.

    Come di consueto, Xadhoom stava meditando. Doveva rinchiudere tutte le sue pericolose emozioni dentro la sua mente. Quel giorno, non sarebbe stato inferiore a nessuno. Solo la sua bravura lo avrebbe limitato. Era pronto. Lo scontro che si apprestava a combattere era molto particolare. Quattro persone, tutti contro tutti. E tra di loro c’erano anche Apollo e Ryu. Almeno qualche faccia conosciuta. Sul terzo non sapeva niente, tranne, da quello che gli aveva detto Apollo, che era un pervertito maniaco della propria privacy, ma non di quella altrui. Soprattutto dell’altrui femminile.
    Senza indugiare oltre, Xadhoom preparò il suo equipaggiamento. Per prima cosa, si cambiò e indossò la sua divisa personale da missione. Essa era composta da una tuta nera che copriva tutto il corpo tranne le braccia, in un polimero particolare: oltre a essere impermeabile, non intralciava nei movimenti. Contava anche su un passamontagna incorporato che, sopra gli occhi, aveva una piccola sporgenza che permetteva di non essere abbagliati dal sole a picco. Questo però non permetteva di posizionare il coprifronte, quindi decise di posizionalo sul braccio destro, appena sotto la spalla. Il tutto era completato da guanti neri senza dita e bracciali di stoffa che, pur non offrendo nessuna protezione, consentivano di non perdere le braccia se la temperatura scendeva troppo e da anfibi con una suola particolare che faceva pochissimo rumore. Poi passò alle armi.
    Legò la sacca porta armi sulla coscia, un paio di centimetri più su di dove arrivava la punta delle sue dita, e vi mise i suoi cinque kunai e tre dei suoi shuriken. Poi posizionò le sacche porta oggetti dietro la schiena, in modo da essere raggiunte facilmente dalla mano sinistra, ma anche da quella destra. Inserì gli ultimi due shuriken nella sacca più a sinistra, insieme ai tekken e al respiratore. I fili di nylon li mise nella sacca centrale, insieme allo specchietto, che così non rischiava di rigarsi. Nell’ultima mise la bottiglia con l’alcool. Rimaneva solo l’aikuchi e decise di metterlo nella cintura della tuta, dietro, con l’impugnatura rivolta verso destra, in modo da essere facilmente raggiungibile dalla mano destra.
    Dopo che ebbe verificato che era tutto a posto, partì per il campo della sfida. Era partito decisamente in anticipo, come di consueto: prima dello scontro voleva fare una ricognizione accurata del campo.

    Dopo circa un quarto d’ora di marcia, vi arrivò e si mise ad esplorarlo minuziosamente. Era una piccola radura circondata d alberi molto fitti, occupata per metà da una specie di piccola foresta. La zona era brulicante di cespugli, alcun abbastanza grandi da poter fungere da nascondiglio. Infine, al centro v’era una piccola casupola abbandonata, che scoprì contenere numerosi tatami. All’improvviso un lampo passò per la mente dello shinobi: Apollo, nel loro ultimo scontro, aveva un tatami sulla schiena!
    Ciò significava che poteva usare la tecnica del tatami, e che aveva materia prima a non finire! Questo era un problema, ma no troppo grave. Vi avrebbe trovato un rimedio. Il cielo era coperto, quindi non ci sarebbero stati problemi di abbagliamento o simili. Dopo aver finito, si appoggiò al magazzino e aspettò i suoi avversari.

    Dopo del tempo arrivarono tutti e tre: Apollo, Ryu e lo sconosciuto. Come di consueto, non parlò, anche se fece un cenno ai compagni, e si mise nella sua posizione di guardia. Abbassò il suo baricentro, la gamba e il piede sinistro avanti, quella destra dietro piegata che guardava di fianco. Il torso e girato a destra e la testa guardava a sinistra. La mano sinistra era posizionata davanti al corpo a mo di scudo, con la palma aperta e rivolta verso di sé e le dita al cielo. La mano destra era vicino al porta armi situato sulla coscia. Era pronto ad attaccare o, nell’evenienza, a difendersi.



    TABELLA RIASSUNTIVA

    Statistiche

    Grado:
    Energia:
    Forza:
    Velocità:
    Resistenza:

    Studente
    Gialla
    150
    150
    150



































    Edited by darkxadhoom - 23/7/2008, 17:48
     
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  4. Generale Boros
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    Scontro: L'arrivo di Apollo
    post: 0 Presentazione



    SPOILER (click to view)

    Narrato
    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    "Parlato" (compagni)
    Sottotitoli e/o orari/avvenimenti importanti



    Quel giorno, il tempo pareva non essere dalla parte d’Apollo. Il sole, che tutte le mattine lo irradiava con la sua splendida luce, svegliandolo con il suo candido tepore, non si fece vedere, restando coperto dalle plumbee nuvole che ricoprivano gran parte del cielo.
    Con ben poca voglia, Apollo si alzò dal letto quel giorno, pronto a dirigersi al campo laddove si sarebbe tenuto uno scontro. Era ben consapevole della difficoltà di quello scontro, il quale avrebbe visto sfidarsi, non due ma ben quattro shinobi della foglia. Quel cielo di prima mattina pareva uno sventurato preludio a quello scontro, che lo avrebbe portato a fronteggiarsi con ben tre avversari.
    Data la difficoltà dello scontro, decise di non eseguire la solita manutenzione dell’equipaggiamento, tuttavia, prese da una scatola, una nuova serie di shuriken e kunai. Non aveva il tempo di controllare il suo equipaggiamento pezzo per pezzo.

    °Male... Pare che oggi il tempo ci darà filo da torcere! Se continua così, le tecniche come la moltiplicazione del corpo diventeranno inutili. Ma in effetti, in questa situazione, uno status di pioggia, potrebbe solo portarmi giovamento, anche perché saremmo tutti costretti ad uno scontro di corpo a corpo. Ma come posso fare a contrastarli tutti e tre? Forse se faccio...°

    Apollo, era intento a decidere sul da farsi, mentre osservava le vie di Konoha dalla finestra posta nella sua camera. Non era certo sul come affrontare questo scontro, anche perché era la prima volta che si ritrovava coinvolto in uno scontro così ampio.

    «Non importa! L’importante è riuscire a non essere sopraffatto! Poi, si vedrà sul momento come agire per ottenere la vittoria!»

    Gridò alla finestra, per cercare di infondersi coraggio. Sapeva bene che lo scontro sarebbe stato per lui, molto più arduo del previsto, a causa delle fasce zavorrate che portava ai piedi, le quali limitavano alquanto la sua velocità nella corsa, oltre che l’ampiezza dei salti, tuttavia, doveva rischiare se voleva vincere.
    Presa una piena coscienza, della sua situazione, si diresse in cucina, dove prese un foglio, su cui erano scritti i dati che aveva raccolto sui suoi avversari. Dati, che aveva ottenuto scontrandosi con loro, convivendo o chiedendo in giro. Sapeva bene che doveva analizzare ogni informazione in suo possesso per studiarsi una buona strategia.
    Iniziò il suo studio, partendo da Xadhoom, con il quale aveva già avuto il piacere di scontrarsi e che conosceva quindi meglio.

    °Bene, Xadhoom è abile nel corpo a corpo e possiede una interessante abilità strategica, tuttavia, manca molto nella media e lunga distanza. Preferisce combattere nel corpo a corpo e con distanze molto ravvicinate, quindi, possiede un buon taijutsu.°

    Sapeva bene e sperava che il suo avversario fosse cambiato nel corso del tempo, tuttavia, non ne era certo. Proseguì poi con Ryu, analizzandone attentamente la scheda che aveva stilato ottenendo informazioni in giro.

    °Bene, Ryu ha una buona abilità nel combattimento a media a corta distanza, anche perché la sua mole, non lo rende di certo il signore della velocità e/o dell’agilità.°

    Era ben conscio della sua inesperienza e della scarsità di informazioni che aveva nei confronti di Ryu, tuttavia, sapeva bene che avrebbe avuto un vantaggio, seppure lieve, nel mantenere vive queste informazioni.
    Ora, restava un ultimo elemento da studiare: Jiraiya.

    °Jiraiya, tu sì che sei un problema! So per certo che se vedi una bella ragazza, sei finito, tuttavia non ho mai avuto la possibilità di conoscere il tuo stile di combattimento. Chissà se sei abile come dicono e se è vero che ti diverti con le finte e le prese agli arti. In ogni qual modo, starò bene attento alle tue mani!°

    Apollo si Tormentò la mente per tutta la durata della colazione. La situazione era chiaramente stancante. Ora sapeva però come reagire, anche se a grandi linee. Iniziò a vestirsi ed indossò le fasce da combattimento, tenendo, come al solito, l’aikuchi, infilato nelle fasciature del braccio sinistro. In seguito, indossò i pantaloni e lo fissò bene alle gambe, in modo da evitare ogni forma d’intralcio. Era quasi pronto. S’infilò la tunica bianca sopra ai vestiti e la fissò alla vita, fasciandola e fissando le sacche porta oggetti alla fascia in cuoio. Ricontrollò, per sicurezza, di avere fissato tutto al migliore dei modi possibili. Era pronto. Inserì tutti gli equipaggiamenti nelle sacche, per poi fissare alla coscia destra il porta kunai, ricco di tutti i Kunai posseduti da Apollo. Uscendo, s’infilò gli stivaletti e chiudendoli bene, si diresse verso il luogo dello scontro.
    La strada era lunga ed attraversava una foresta di Konoha. Apollo, era felice, nonostante il tempo poco piacevole e l’aria fredda che accompagnava le nuvole. Era giunto il tempo per la sfida. Tuttavia, sul luogo, non era ancora arrivato nessuno ed Apollo ne approfittò per fare un giretto e studiarsi il terreno. A sud del campo, all’interno di una piana erbosa, agitata dal vento, era presente una baracca, molto malandata, con delle dimensioni molto ridotte. Incuriosito, Apollo ne approfittò e entrando esplorò l’edificio. Il pavimento era ricco di tatami, particolarmente impolverati e consumati dal tempo, cosa che li rendeva inutili in uno scontro, tuttavia, in un angolo era presente una montagnola di tatami nuovi, o comunque utilizzabili in uno scontro.

    °Ottimo! Se mi mantengo in questa posizione, avrò una possibilità di presidio,molto utile!°

    Pensava Apollo, mentre controllava la solidità dei tatami ammucchiati, per verificarne l’utilità. Ora doveva verificare le dimensioni della piana erbosa, la quale presentava diversi cespugli, distribuiti irregolarmente su tutto il campo. Per misurarne le dimensioni, fece una passeggiata e lo attraversò dall’estremo sud all’estremo nord. Sapeva che ogni suo passo, era pari a circa un metro. Dedusse così che il raggio era di 100 m, poiché dovete compiere 200 passi per attraversarlo tutto. Ora, si doveva inoltrare nell’ultimo punto: una foresta intricata che si sviluppava a nord del campo. Inoltrandosi, vide che gli alberi erano molto fitti e che dopo pochi metri, le fitte fronde, portavano ad una situazione d’oscurità molto elevata. Quel luogo era perfetto per imboscate ed agguati. Non lo doveva dimenticare o si sarebbe ritrovato in una grave situazione di svantaggio.
    Uscendo dalla foresta, vide che tutti i suoi avversari erano usciti allo scoperto o erano arrivati. Si portò quindi verso di loro e si fermò a pochi metri dal gruppo.

    image

    Osservò attentamente ciascuno di loro, per trovare una qualsivoglia rstranezza nell’equipaggiamento o nel vestiario. Ognuno di loro aveva i vestiti tipici con cui si vestiva normalmente. L’unico a differenziarsi, era Xadhoom, che come l’ultima volta, aveva indossato la sua tuta nera.

    «Felice di sapere che siete tutti arrivati! Spero che il nostro scontro sia anche di vostro gradimento!»

    Disse Apollo per rompere il ghiaccio, per poi proseguire con una sorta di monologo.

    «Sappiate che personalmente, voglio da voi il massimo, anche perché posso accorgermi se mi state sottovalutando ed è una delle poche cose che non sopporto, e Xadhoom lo ha già sperimentato, soprattutto la mia reazione finale!»

    Sapeva che con quelle parole, si sarebbe probabilmente inimicato i presenti, ma era meglio così, anche perchè avrebbe potuto scontrarsi al massimo, anche se forse, non gli sarebbe neppure bastato. Se lo scontro si fosse scatenato in un uno contro tutti, sarebbe probabilmente divenuta una disfatta, tuttavia, era parte della sua strategia, convogliare tutti i suoi avversari verso un bersaglio ed il primo passo consisteva nell’attirali a sé.
    Terminò le sue parole, mettendosi in posizione, pronto a scontrarsi, dicendo:

    «Quando siete pronti, possiamo cominciare!»

    image

    La posizione di Apollo era leggermente flessa sulle gambe. La gamba destra era tesa all’indietro, mentre il peso era ben caricato sulla sinistra, flessa e puntata verso l’avversario in fronte a lui. Le mani erano portate all’indietro, all’altezza dello stomaco, come per comporre il sigillo della scimmia. La sinistra, pronta a scattare in difesa; la destra, ad impugnare l’aikuchi. Lo sguardo concentrato, teneva sotto controllo tutti i suoi avversari, anche se in modo particolare Jiraiya, il quale pareva quello più incapace. Apollo sapeva bene che a volte, i più incapaci, sono in realtà i più pericolosi, anche perché era una delle sue strategie. Fare abbassare il livello di allerta e di concentrazione dell’avversario, mostrandosi un inetto, per poi colpire in modo letale non appena la guardia è bassa e l’avversario è capace di reagire.
    Lo scontro stava per cominciare ed i quattro ninja di Konoha, erano pronti a scontrarsi, per vedere chi di loro era il migliore. Stava ad Apollo, dimostrare chi era il migliore, ma soprattutto che cosa significare combattere in uno scontro da guerriglia!




    CITAZIONE
    OT
    Gli abiti e l’equipaggiamento, sono da considerarsi eguali a quelli descritti sotto la dicitura missione.
    /OT



    Tabella di Fine Post

    By Generale Boros ©

    ~Statistiche varie~


    Grado:
    Energia:
    Forza:
    Velocità:
    Resistenza:
    *Malus Pesi

    Studente
    Gialla
    137,5
    *105
    150
    Turno 0/3

































     
    .
  5. GM Ryu
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    SPOILER (click to view)
    Legenda:

    Narrato
    - Parlato -

    "Pensato"

    N.B: La narrazione è in prima persona ed è scritta come una sorta di auto-biografia. Pertanto i pensieri sono parte integrante della narrazione stessa e raramente li scriverò, come farò invece con le conversazioni

    Capitolo 0: L'esercito di Konoha!


    Una sensazionale pioggia batteva sul tetto del ristorante e la forte aria che accompagnava il temporale creò un sibilo noioso che passava dalle finestre. Le abbondanti coperte non erano abbastanza spesse per coprirmi dal freddo che era calato su tutto il villaggio della Foglia. Mi alzai controvoglia dal letto e, una volta aperto il grosso armadio che copriva una parete della stanza, diedi un'occhiata al vestiario disponibile. Mi voltai lentamente verso l'orologio, che segnava le 4.52. Feci passare la mano destra lungo tutto il capo, facendo passare attentamente le dita tra i disordinati capelli. La camera era sommersa da abiti sudati e biancheria usata durante gli allenamenti e lungo la giornata appena passata, in attesa dell'arrivo della donna che li avrebbe presi e lavati. Sfilai dal guardaroba un paio di jeans corti e la mia maglietta preferita, quella che non usavo mai se non in occasioni speciali e che presentava il simbolo del clan Akimichi sulla schiena. Gettai il vestiario sul letto e sfilai anche una sciarpa. La guardai attentamente e, poco dopo, la gettai a terra. In uno scontro una cosa del genere mi avrebbe potuto svantaggiare, soprattutto se gli avversari da affrontare erano tre. Non era mia intenzione farmi prendere per il lungo pezzo di stoffa, rischiando di soffocare o di non riuscire a schivare degli attacchi.
    Mi infilai i vestiti e andai in bagno.
    Le gocce avevano smesso di battere sul tetto e, come al solito, la mamma aveva già preparato il mio zaino. Anche il rumore derivante delle ante delle finestre delle case affianco, che sbattevano fastidiosamente fino a poco prima, era sparito. Mi lavai accuratamente, togliendo dal corpo il sudore perso durante il sonno: Non era mia abitudine presentarmi ad altri puzzando o senza apparire al meglio, per quanto il mio fisico permetteva, chiaramente.
    Afferrai lo zaino e tornai serenamente in camera. Mia madre non aveva idea di cosa volesse dire andare a combattere, perciò ribaltai il contenuto della sacca e lo riordinai accuratamente, inserendo e togliendo cose utili o superflue. Presi le tre sacche porta-oggetti e le posizionai dietro alla schiena, attaccandole alla cintura. Insieme coprivano tutta la zona sovrastante ai glutei, per far ricomparire la spina dorsale soltanto qualche centimetro più in alto. In quella più a destra vi infilai nove shuriken, in quella centrale un tekken ed uno specchietto in metallo, mentre nell'ultima ci misi circa dieci metri di filo di nylon accuratamente appallottolati, in modo tale da occupare meno spazio.
    Allacciai la pratica sacca porta-kunai dalla forma rettangolare e ci infilai gli otto kunai che avevo appena sfilato dal comodino posizionato al fianco del letto. Timidamente, il Sole stava reclamando il suo spazio nel cielo e a poco a poco cercava di diramare le tenebre che circondavano l'intero villaggio, creando delle chiazze leggermente rosse nella parte di atmosfera visibile. Mi chinai e trascinai l'Uchiha Shuriken da sotto al letto ad una delle poche parti di pavimento ancora libere. Ingombrante e pesante, quell'arma avrebbe potuto aiutarmi molto in un combattimento "affollato". Lo adattai sulla schiena, legandolo con un sottile, ma resistente filo. I miei movimenti non erano particolarmente limitati, ma quel coso dava comunque fastidio. Sfilai infine l'aikuchi da sotto il cuscino ed uscii dalla camera da letto. Prima di scendere le scale ed uscire dall'appartamento, entrai nella stanza dei miei genitori, cercando di fare meno rumore possibile.
    Dormivano entrambi.
    Le poche coperte posizionate sul letto in maniera confusionaria non erano sufficienti per coprirli interamente, complice il fatto che mio padre era solito muoversi continuamente durante il sonno. Era difficile non staccare gli occhi dal grasso di mio padre e dalle curve della mamma. Un secondo e richiusi subito la porta, per correre al piano terra, in cucina. Lì scrissi un biglietto
    CITAZIONE

    Mamma, mi spiace non vedervi cucinare, però devo già partire. Ci vediamo dopo, tranquilla!
    PS: Salutami il papà
    PPS: Ti voglio tanto bene
    PPPS: Voglio tanto bene anche al vecchio, ovviamente
    PPPPS: Sono andato a giocare con degli amici, non preoccuparti...


    Presi un respiro profondo e mi gettai fuori di casa, lasciandomi alle spalle il grosso ristorante che conteneva la mia casa. Se mia madre avesse scoperto dove sarei effettivamente andato e perchè ci sarei andato, si sarebbe sicuramente infuriata. Non c'erano dubbi: Preferivo affrontare cento nemici, piuttosto che affrontare una donna arrabbiata. All'aperto, l'aria mattutina mi inebriava i polmoni. Qualche pazzo girovagava per il villaggio portando a spasso i cani, altri erano alla ricerca di un posto strategico dove osservare al meglio quel fantastico fenomeno naturale denominato "alba", altri, invece, erano veramente pazzi e vagavano senza una meta, senza un motivo. Quell'avvenimento, che si svolgeva nel cielo ogni mattina, aveva deciso di accompagnarmi lungo tutto il mio tragitto e non potevo che esserne entusiasta. Il cinguettio degli uccelli si univa al fruscio creato dalle foglie delle piante per creare una sinfonia meravigliosa.
    Un passo, con la pianta del piede che aderiva al terreno, un altro passo, il piede ancora sulla terra, un altro ed un altro ancora ed ero già arrivato. Il Sole ormai era alto nel cielo. La radura appena fuori da Konoha era ampia, perfetta per combattere. Oltre che ad un piccolo deposito, tutta l'area era ricoperta da insignificanti cespugli e, soprattutto, da una foresta che presentava alberi dal fogliame decisamente fitto. Quella zona, che ad occhio e croce occupava buona parte del campo di battaglia, sarebbe stata assolutamente d'intralcio per il mio stile di combattimento e, pertanto, era assolutamente da evitare. L'avviso posto al di fuori dall'arena recitava chiaramente che lo scontro che si sarebbe svolto sarebbe stato tra quattro ninja, tutti contro tutti, e così sembrava essere. Tre ragazzi, quattro considerando me, erano effettivamente nella radura. Tutti di Konoha, quella triade poteva essere considerata una squadra ninja a tutti gli effetti. Mi avvicinai e notai con piacere che sia Xadhoom che Apollo, due amici, erano presenti. Sorrisi e li guardai, mentre Apollo prese la parola:

    - Felice di sapere che siete tutti arrivati! Spero che il nostro scontro sia anche di vostro gradimento! -

    "Come no, sarà bello farsi prendere a calci da voi!", pensai, mentre sul mio volto comparì una smorfia molto simile ad un sorriso.

    - Sappiate che personalmente, voglio da voi il massimo, anche perché posso accorgermi se mi state sottovalutando ed è una delle poche cose che non sopporto, e Xadhoom lo ha già sperimentato, soprattutto la mia reazione finale! -


    Non avevo idea di cosa stesse parlando, ma mi infilai nel discorso, bisbigliando a bassa voce

    - Ci tengo a sottolineare che sottovalutarmi potrebbe...Potrebbe portare a spiacevoli conseguenze, perciò non guardate soltanto il mio lardo e concentratevi... -


    Guardai ad uno ad uno i miei avversari

    - Quando siete pronti, possiamo cominciare! -


    La voce del ragazzo ruppe nuovamente il silenzio che avvolgeva il luogo stabilito poco prima. Feci un passo indietro, cercando di allontanarmi il più possibile, e sibilai di nuovo delle parole

    - Il mio nome è Ryu Akimichi, e, come voi, vengo da Konoha. Ho intenzione di dare tutto me stesso in questo scontro e di non risparmiare nemmeno un colpo...Che vinca il migliore, dunque! -

    Ero felice di affrontare due conoscenti e trepidante di vedere le loro reazioni e le loro effettive capacità. Sapevo già quanto Apollo potesse essere pericoloso e, oltretutto, dovevo premunirmi, nell'evenienza in cui anche il quarto shinobi, di cui non conoscevo nemmeno il nome, potesse sfoderare delle capacità non irrilevanti.
    Feci strisciare la gamba sinistra all'indietro, portando il piede parallelo all'altro, e voltai il torace di 180°, mantenendolo in linea così con gli arti inferiori. Nell'istante in cui uno dei tre avversari avrebbe attaccato, avrei allungato il braccio destro fino la coscia e, dopo aver sfilato un kunai, portai entrambe le mani a protezione del viso rapidamente.
     
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    § Analiziamo la situazione... Siamo quattro shinobi e questo è un tutti contro tutti. Se attaccassi ora uno di loro, gli altri due potrebbero attaccarsi a vicenda e questo sarebbe perfetto, ma nulla gli vieterebbe di attaccare me mentre sto attaccando o di colpire a loro volta chi attacco... mmm ... o creo una situazione tale da affrontare il nemico in un uno contro uno, riuscendo ad escludere gli altri due avversari, oppure è meglio non essere troppo avventati... §

    Una strana tensione regnava nell'aria, tutti erano pronti ad iniziare il duello ma nessuno osava fare la prima mossa.

    § Regola numero uno per un ninja: nascondersi. §

    Mossi lo sguardo inquadrando uno ad uno i miei avversari poi scattai aprendo le danze.
    Mentre avevo raggiunto la posizione attuale avevo notato un grosso cespuglio che ora si trovava a circa tre metri alle mie spalle.
    Spiccai una serie di rapidissimi balzi all'indietro in modo tale da tenere sott'occhio la reazione avversaria, con l'ultimo saltello mi portai oltre al cespuglio, dove subito mi abbassai svanendo dalla loro vista.


    § Ora i tre dovranno tenersi d'occhio a vicenda oltre che badare a questo cespuglio... Confondiamogli ancora un po' le idee §

    Le mie mani si incrociarono rapidamente in una serie di sigilli, sapevo che ero esposto ad un eventuale attacco a distanza, ma sapevo anche che se qualcuno si fosse sbilanciato all'attacco, qualcun'altro ne avrebbe di sicuro approfittato per attaccarlo a sua volta e questo era un bel deterrente.

    CITAZIONE
    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Tutti
    Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
    Questa tecnica permette di creare dei cloni di se, composti unicamente di chakra. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 10 metri, superata questa distanza si dissolvono. La resistenza agli urti è minima, infatti ciascuna copia è distrutta appena subisce un qualsiasi contatto. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 6 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 3 turni. I cloni creati con questa tecnica non possono attaccare ne simulare un attacco. Possiedono però la controparte illusoria di qualsiasi arma base in possesso del loro creatore. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche e non hanno forza. Se toccati svaniscono.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo per Copia)
    [massimo copie: Studenti 3, Genin 5, Chunin 7, Jonin Grado D 9, Grado C 11, Grado B 13, Grado A 15]

    Eseguii la Bushin no Jutsu creando un clone di me, anch'esso accovacciato a terra in modo tale da non farlo notare immediatamente.
    Fingendo che io fossi quel clone lo mandai dietro ad un altro cespuglio a circa 7 metri dalla mia posizione sulla mia destra situato a circa due metri ancora più indietro di me. Il clone si mosse rapidamente tenendo la schiena bassa, quasi parallela al suono e lo sguardo verso i suoi avversari. Doveva attirare l'attenzione ma allo stesso tempo dare la sensazione che si muovesse basso per evitare possibili proiettili.
    Ipotizzando che noi quattro fossimo disposti a rombo al raduno nella piana, una volta raggiunto il retro del cespuglio, nessuno tra i tre shinobi avrebbe potuto vederlo data l'angolatura della sua visuale.
    L'idea che volevo dare era quella di far perdere le mie tracce muovendomi da un cespuglio all'altro, consapevole che i tre shinobi non potevano avere il lusso di guardare troppo in giro per paura di una reazione dei possibili vicini.

    Rimanendo ben acquattato sul terreno, portai 10 Fukibari alla bocca, poi rapidamente feci scorrere 170 cm circa di filo di nylon dalla loro rocchetta, lo tagliai tramite l'apposito beccuccio affilato presente nel supporto al quale era arrotolo e vi legai saldamente un kunai ad ogni estremità, poi riposi il tutto nelle rispettive sacche.
    Mentre ero dietro al cespuglio affinai i miei sensi, tenendo un orecchio e il volto ben puntati al terreno in modo tale da cogliere eventuali suoni o vibrazioni che avrebbero potuto minacciarmi.
    Una volta terminato di lavorare con l'equipaggiamento cercai di sbirciare tra le foglie, consapevole di potermi concentrare meglio sulla posizione dei nemici più di quanto loro avrebbero potuto concentrarsi sul mio cespuglio, anche perchè ogni avversario oltre a tener sott'occhio due nemici vicini doveva guardare verso due cespugli.
    Trovai un piccolo spiraglio e rimasi occultato a scrutare e spiare i tre, la visuale non era perfetta ma si riusciva a seguire le loro mosse.


    CITAZIONE
    Off Game

    § Pensato §
    « Parlato »

    Ferite: 12/12
    Chakra: 39/40
    Azioni:
    -Movimento gratuito
    -Uso Equipaggiamento
    -//
    Tecniche:
    -Bushin No Jutsu
    Equipaggiamento: Integro

     
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  7. darkxadhoom
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    POST 1/? “LE OMBRE”

    SPOILER (click to view)
    Legenda
    Narrato
    Parlato
    Pensato


    Dopo che tutti e tre gli shinobi si furono messi in guardia, la partita cominciò.


    “Un attacco frontale sarebbe impensabile. Purtroppo siamo disposti a rombo e attaccare un qualsiasi avversario mi esporrà all’attacco degli altri due.” Pensò Xadhoom.
    Devo trovare il modo di avere le spalle coperte, è indispensabile. Sarebbe meglio anche nascondersi, per prevenire ogni attacco”
    Evidentemente, lo sconosciuto aveva pensato la stessa cosa, perché si nascose in un cespuglio alle sue spalle. Ormai due dei suoi tre avversari sapevano le sue vere capacità, e grazie alle loro reazioni il terzo avrebbe potuto capire subito che non lo doveva sottovalutare. La tattica che usava di solito non avrebbe funzionato quel giorno. Quel giorno, però, ne aveva in mente una più fine.


    Jiraya (si era improvvisamente ricordato il suo nome, glielo aveva detto Apollo) era alla sua sinistra, davanti a lui c’era Apollo, e alla sua destra Ryu. M sempre alla sua destra c’era qualcosa di molto più interessante. Il boschetto. Si trovava a circa quattro metro dalla sua posizione.
    Impastando ½ basso nelle gambe per aumentare la velocità (187,5), scatto bruciando i quattro metri (slot azione gratuito) che lo separavano dal suo obbiettivo ed entrò nel bosco. Forse un po'esagerato usare chakra per percorrere quella poca distanza, ma Xadhoom sapeva che, in quei miseri quattro metri, avrebbe potuto perdere lo scontro, con un kunai piantato nel punto giusto della schiena. Quel chakra era la sua assicurazione. Difficilmente uno dei suoi avversari sarebbe riuscito a essere così rapido e pronto di riflessi da estrarre un'arma, lanciarla e riuscire anche a colpire il bersaglio.
    Intato, con la coda dell’occhio, vide Jiraya cambiare di nuovo nascondiglio, passando ad un altro cespuglio.


    Questo era molto fitto, ma non inestricabile. Rallentando leggermente l’andatura, si addentrò di poco nel fogliame, poi salì su un albero (primo slot azione) e legò un kunai al filo di nylon rinforzato(secondo slot azione), pronto a colpire chiunque l’avesse seguito.
    Dalla sua posizione, Xadhoom godeva di una sufficiente visuale sul “sentiero” che aveva creato nel sottobosco al suo passaggio. Molto probabilmente lo avrebbe fatto scoprire, ma poco importava. Anzi, era proprio quello che voleva. Inoltre, la penombra e le folte chiome che erano molto basse l'avrebbero ulteriormente aiutato.



    TABELLA RIASSUNTIVA

    Statistiche

    Grado:
    Energia:
    Forza:
    Velocità:
    Resistenza:

    Studente
    Gialla
    150
    150
    150





































    Edited by darkxadhoom - 23/7/2008, 17:50
     
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  8. Generale Boros
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    Scontro: Target Aquired
    post: 1/7 Il primo scambio di colpi



    SPOILER (click to view)

    Narrato
    °Pensato°
    «Parlato»
    "Ryu"
    "Jiraya"
    "Xadhoom"
    Sottotitoli e/o orari/avvenimenti importanti



    Lo scontro era iniziato e la tensione aleggiava chiaramente nell’aria come se avesse un corpo proprio. Il vento, cominciava a soffiare sempre più forte verso nord, portando con se alcune foglie più deboli, le quali si staccavano dai cespugli e dagli alberi. Tutto ciò che era in grado di sventolare, ad ogni folata, sferzava contro il sostegno più vicino. Tutti gli shinobi stavano controllando ogni minimo spostamento d’ogni avversario. Chi avrebbe deciso di aprire le danze per terminare quella stressante attesa?
    Il sole continuava ad occultarsi dietro le plumbee nuvole che attraversavano il cielo, che quel giorno pareva nascondere la sua piacevole indole. Apollo era teso, non sapeva come si sarebbe svolto lo scontro, tuttavia, mostrava un’aria sicura, ferrea, oltre che alquanto e rilassata.

    °Chi mai sarà il folle che attirerà contro di se la maggior parte del gruppo? Ma soprattutto come farà ad inimicarsi tutti i suoi avversari? Forse nessuno, o forse io o magari qualcun altro. In ogni qual modo, sarà bene scegliere con attenzione il mio primo avversario di oggi. °

    Dopo pochi istanti, uno iniziò, tuttavia, non cercò di ingaggiare battaglia con qualcuno, bensì fuggì per andare a nascondersi dietro un cespuglio alla sua destra. Pessima scelta. Stava forse cercando di fuggire o di prendere qualcuno alle spalle?

    °Che cosa sta cercando di fare Jiraiya? Non penserà mica di poter fuggire in questo modo? Non abbiamo ancora cominciato che cerca di nascondersi? Oppure è una strategia per illuderci? Va bene che sino ad ora non ha dimostrato di essere un signore dell’intelligenza, però non riesco a capire che cosa stia cercando di fare; effettivamente un cespuglio di quelle dimensioni, non lo può proteggere da alcuna arma da lancio...°

    Apollo, era intento a ragionare su quello strano spostamento, per cercare di trovare una motivazione logica, quand’ecco Xadhoom fare la stessa azione, dirigendosi alla foresta, dando inoltre, le spalle a tutti. La sua corsa era veloce, più veloce di quella fatta da Jiraiya poco prima.

    °Forse ha usato del chakra, l'ultima volta era nettamente meno veloce, tuttavia è possibile che il suo allenamento lo abbia portato a velocizzarsi.°

    Nel mentre dei suoi pensieri, Apollo vide rispuntare Jiraiya accovacciato allontanarsi ed indietreggiare di altri metri per cercare di nascondersi dietro ad un altro cespuglio.

    °Ma bene... Sta ancora indietreggiando il fifone!°

    Non era certo sulle intenzioni di Jiraiya, tuttavia, voleva vederci chiaro e per farlo doveva essere veloce... molto veloce.

    «La miglior difesa... è l'attacco, ed io... Sono un professionista!»

    image

    Sussurrò Apollo prima di partire nel suo attacco.
    Dalla sua posizione, Apollo si abbassò ulteriormente per abbassare il baricentro ed appoggiare e mani a terra. Gli serviva uno scatto furente e la sua posizione lo rallentava. Caricò del chakra nelle gambe (medio-basso) per aumentare la sua velocità e portarla al massimo. Le fasce lo rallentavano e lui doveva correre veloce. Tutto era pronto, Apollo scattò furentemente sfruttando tutta la velocità di cui disponeva, tale da permettergli di sparire aglio occhi dei suoi avversari, velocità che gli permise di correre per diversi metri e portarsi sotto ad un avversario. A quella velocità, le cose parevano scorrere lentamente, agli occhi di Apollo. Era una sensazione magnifica, quella di potersi muovere così velocemente, con l’aria che pareva ferma, seppure il vento stesse soffiando. Non doveva però scordarsi che cosa voleva fare. Doveva trovare Jiraiya e neutralizzarlo. Nello scatto, si portò esattamente alla destra del primo cespuglio, dove vide un Jiraiya che stava cercando di legare due kunai ad un pezzo di filo.

    °Fermi tutti! Una copia non potrebbe fare un lavoro del genere! Ma soprattutto non starebbe così a contatto con il terreno erboso, anzi, scomparirebbe! Quindi questo è Jiraiya!°

    Pensò Apollo notando che l’erba sotto di lui era ben schiacciata. Sapeva bene che le copie, essendo irreali non possono toccare l’erba, anche perché scomparirebbero al solo contatto. Da queste poche informazioni, dedusse che quello era Jiraiya e che quindi, stava cercando di fregarli tutti con delle bolas fatte con del semplice filo in nylon e due kunai. Una cosa già vista. Apollo la usava sempre, o comunque nella maggior parte dei casi.
    Ora aveva solo più una cosa da fare per completare la tecnica, portarsi sotto di lui e colpirlo con un calcio ascendente. Detto fatto! Apollo, senza mai interrompere la corsa, si portò alle spalle del suo avversario e scagliò il calcio ascendente mirando alla nuca. Se il colpo fosse andato a segno, lo avrebbe scaraventato in aria per almeno quattro metri, ma soprattutto lo avrebbe stordito, sia per l’effetto della tecnica in se, sia per la zona colpita, particolarmente sensibile agli shock e simili.

    Caso1: Viene colpito:
    Dopo il primo assalto, Apollo, doveva terminare l’azione e portando la mano al porta kunai, ne prelevò uno e lo scagliò verso il suo avversario, prendendo come bersaglio la spalla destra. Dalla velocità dell'arma, Se jiraya fosse stato colpito, la sua altezza da terra sarebbe stata di almeno 3,50m, distanza tale da mantenere l'efficacia del kunai al massimo.

    Caso2: Non viene colpito:
    Era necessaria una ritirata. Ora sapeva dove era il suo avversario e la cosa poteva venire pienamente a suo vantaggio. Mantenendo la campa e la concentrazione, Apollo indietreggiò di qualche passo per portarsi a cinque metri da Jiraiya e per mantenere la concentrazione su tutti i suoi avversari. Non poteva permettersi di ritrovarne uno per perderne un altro o più.




    CITAZIONE
    OT
    Per evitare inutili e dispiacevoli incomprensioni, la corsa verso Jiraiya, avviene in un unico blocco, senza alcuna sosta.
    /OT

    CITAZIONE
    Tecniche citate:
    SPOILER (click to view)
    Alzata della Foglia - Konoha Tounyuu
    Posizioni Magiche: Nessuna
    Villaggio: Konoha
    Servendosi di questa tecnica il ninja, usando tutta la velocità di cui dispone, sparisce letteralmente, ricomparendogli sotto. Nell'istante successivo sferra un calcio ascendente che cercherà come bersagli il corpo o la testa avversaria. Se il colpo raggiunge il nemico, egli verrà scagliato in aria, raggiungendo un'altezza di almeno quattro o cinque metri. In questo caso l'avversario dovrà affrontare un leggero stordimento, mentre il danno subito non sarà poi così ingente (pari in realtà ad una ferita lieve).
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso)



    Tabella di Fine Post

    By Generale Boros ©

    ~Statistiche varie~


    Grado:
    Energia:
    Forza:
    Velocità:
    Resistenza:
    *Malus Pesi

    Studente
    Gialla
    137,5
    *105
    150
    Turno 1/3

































     
    .
  9. GM Ryu
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    SPOILER (click to view)
    Legenda:

    Narrato
    - Parlato -

    "Pensato"

    Capitolo 1: La paura di restare soli


    Il Sole aveva deciso di non perdere tempo osservando la mia battaglia, lasciando spazio alle numerose nuvole grigie, capaci di oscurare parzialmente il cielo. Soltanto il vento, che soffiava timidamente sui nostri corpi, aveva deciso di farmi compagnia. Una goccia di sudore, simile ad una lacrima, iniziò a colare dal capo lentamente, come una lacrima, rigandomi la guancia destra. La tensione era alle stelle e, in quel momento, anche un innocente bambino avrebbe inteso perfettamente la situazione. Pochissimi istanti, in cui gli occhi vagavano incontrollabili da un corpo all'altro, in attesa di un movimento. Contraddittoriamente, speravo che i miei avversari rimanessero immobili, ma allo stesso tempo pregavo perchè qualcuno si muovesse. Ero un tipo impaziente, io, perciò sarebbe bastato poco prima che la mia avventatezza fosse uscita allo scoperto, facendomi balzare su uno dei tre ragazzi.
    Trepidante come un bambino in attesa del giorno del compleanno per scartare i regali, la mia mano destra scendeva lentamente verso il porta-kunai. Ancora poco e le danze ebbero inizio.
    Il ragazzo di cui non sapevo nemmeno il nome, scattò all'indietro con una serie di balzi e un secondo dopo, o forse nello stesso istante, Xadhoom scattò ad una velocità incredibile, passandomi affianco. L'aria mossa da quel movimento era come un onda travolgente, in grado di donare un senso di freschezza incredibile. Infilai il dito indice e sfilai il kunai, per farlo roteare di 180° ed impugnarlo saldamente con tutta la mano, tenendo la lama verso il cielo. Nel frattempo uno dei miei tre avversari mi aveva appena sorpassato e riuscivo a malapena a vedere il suo tallone con la coda dell'occhio. Il corpo di Apollo si inclinò verso la posizione dello shinobi senza-nome, il che apparì come una sorta di "via libera" ai miei occhi.
    Ero rimasto l'unica persona a non aver ancora agito e questo mi spaventava.
    Con il piccolo pugnale metallico ancora saldo, mi voltai di scatto verso Xadhoom utilizzando la gamba sinistra come perno e, utilizzando lo stesso arto, scattai verso di lui, partendo così all'inseguimento. La situzione che si era creata era di semplice interpretazione: Quell'incontro a quattro iniziato da pochissimi secondi si era diviso in due combattimenti distinti, uno contro uno e non più tutti contro tutti. Davanti ai miei occhi comparve nitidamente il fitto bosco e non fu difficile distinguere ancora la schiena del nemico e, soprattutto, le sue scarpe. Impastai un quantitativo bassissimo nel ginocchio destro e mi spinsi verso la fitta conurbazione di piante, per fare lo stesso nell'istante in cui il balzo arrivò al termine e la gamba sinistra tornò ad aderire al terreno. Dietro ai miei piedi si alzò una piccolissima nube di terra e dopo il secondo scatto arrivai all'interno del bosco

    image

    La folta radura mi circondò in brevissimo tempo e l'unica cosa del mio avversario che riuscii a vedere fu una gamba che spariva in un albero. Allungai la gamba destra e piantai il piede nell'erba, cercando di rallentare. Portai il peso delle braccia verso il suolo, lasciandole penzoloni a pochi centimetri dalla flora. La mia velocità era troppa per fermarmi all'istante, perciò scivolai sul terreno per circa un metro prima di fermarmi. Alzai il torace. Le gambe erano ancora leggermente piegate, ma il corpo era ormai tornato alla normale posizione.

    Fase offensiva


    Allargai il braccio destro verso l'esterno non appena mi fermai e lanciai il mio kunai verso le foglie dell'albero sul quale era salito Xadhoom [1° Slot Azione]

    image

    Le verdi protuberanze di quel tronco di legno continuavano a muoversi e dei fruscii provenivano da esso, segno che il mio opponente stava preparando qualcosa. Durante tutta la nostra breve corsa, il mio avversario non aveva nemmeno osato girarsi di qualche centimetro per osservare se qualcuno lo stava inseguendo, ma le probabilità che mi avesse sentito erano più che considerevoli. Dovevo agire il più velocemente possibile per non permettergli di attaccarmi
    Strinsi le gambe e tentai il più rapidamente possibile di comporre i sigilli necessari per utilizzare la tecnica della Palla di Fuoco Suprema. Presi poi un profondo respiro ed espirai in direzione della pianta che stavo guardando fino ad un attimo prima [1° Slot Tecnica]
    CITAZIONE
    Palla di Fuoco Suprema - Katon: Goukakyuu no Jutsu

    Posizioni Magiche:
    Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre
    Villaggio: Konoha
    Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Medio)


    image

    La gola fremeva e le corde vocali erano tese. Avrei voluto gridare con tutto il fiato rimasto una frase ad effetto, come "Ti ho preso!", ma preferii riprendere il respiro.
    Il mio volto era avvolto dal sudore, come per tutto il resto del corpo. Avevo utilizzato fin troppo chakra e dovevo risparmiare le forza. Da quel momento in poi dovevo colpire con molta parsimonia e precisione assoluta.
    Feci scorrere la mano sinistra lungo la schiena bagnata e sfilai il grosso Uchiha Shuriken, mentre cercavo di scorgere il nemico tra la radura in fiamme.
    SPOILER (click to view)

    Resoconto di fine turno


    Ad energia gialla Ryu possiede le seguenti caratteristiche psicofisiche:

    . Forza: 150
    . Resistenza: 150
    . Velocità: 150

    Slot azione utilizzati nella fase difensiva:
    [1° Slot = ///]
    [2° Slot = ///]

    Slot azione utilizzati nella fase difensiva:
    [1° Slot = Lancio di un kunai]
    [2° Slot = ///]

    Slot tecnica utilizzati:
    [1° Slot = Palla di Fuoco Suprema]

    . Condizioni psicofisiche: Eccitato e trepitante
    . Ferite: Nessuna
    . Riserva di Chakra: 65/100 [Impastato un bassissimo nella gamba destra];[Impastato un bassissimo nella gamba sinistra];[Impastato un medio per utilizzare una tecnica]

    Equipaggiamento


    . Aikuchi (x1) [Infilato nella cintura]
    . Tekken (x1) [Sacca porta-oggetti]
    . Kunai (x8) [Sacca porta-kunai]
    . Shuriken (x9) [Sacca porta-oggetti]
    . Filo di Nylon (10 metri) [Sacca porta-oggetti]
    . Fasce da Combattimento (2 metri) [A casa]
    . Specchietto in metallo (x1) [Sacca porta-oggetti]
    . Uchiha Shuriken (x1) [Mano sinistra]

     
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    Mi trovavo acquattato al terreno, sentii all'improvviso un ruomori di passi che incedeva sempre più fragorosamente poi un enorme spostamento d'aria alle mie spalle.

    § C..cosa ? §

    Mi voltai vedendo un calcio ascendente sferzare nel vuoto, appena sopra la mia posizione. Mi ricomposi e scattai immediatamente in piedi mentre il mio avversario sranamente aveva deciso di allontanarsi.

    § Stupido... eseguire l'alza della foglia contro un bersaglio a terra... Ora Scappa ? tze... avrebbe potuto sfruttare la sua posizione di vantaggio... §

    Il mio corpo era disposto a coltello, in modo tale da dare un fianco ad Apollo ed un fianco alla posizione in cui avevamo dato il via alla battaglia, questo perchè con un rapido movimento del capo potevo tenere sotto controllo etrambe le zone.
    Voltai il capo gettando un occhio sugli altri due nemici: uno sembrava essere sparito, l'altro sembrava dargli la caccia.


    « Ancora una volta, con tutti i presenti, sei venuto a rompere i coglioni proprio a me... inizio a pensare che io ti piaccia... di un po'... non sei eterosessuale ? »

    Abozzai ad un sorriso, il mio sguardo esprimeva molta sicurezza, mentre la mia attenzione ritornava su Apollo.

    § Benissimo con quei due fuori dai coglioni, posso concentrarmi su di te. §

    Qualche istante di religioso silenzio, una sferzata di vento iniziò a scorrere tra i fili d'erba piegandoli verso est, lo presi come un segnale dello stesso ambiente a procedere e partii.
    La mano destro scivolò lungo la rispettiva coscia estraendo un kunai dall'astuccio affisso alla gamba. La sinistra con altrettanta rapidità sbottonò la sacca porta armi dietro la cintura ed afferrò due shuriken, uno tra indice e medio e l'altro tra medio e anulare.
    In un istante le tre armi apparvero tra le mie mani, la distanza di circa 5 metri era ottimale per un lancio e pensavo che le mie tecniche ninja le avrei sfoderate solo alla fine dello scontro per mettere K.o. gli avversari già provati dalla battaglia.

    Impastai un bassissimo di chakra per potenziare la forza del braccio sinistro [Potenza 162,5 Velocità 162,5], quello che teneva i due shuriken e con grande potenza gli scagliai verso il nemico.
    Le due armi erano per definizione molto veloci e grazie al potenziamento con il chakra le loro lame vorticavano a folle velocità; probabilmente a contatto con la carne l'avrebbero recisa penetrando in profondità come piccole seghe circolari.
    Sfruttando la traiettoria parabolica delle armi, esse sarebbero andate a chiudersi sul fianco destro di Apollo, aprendosi durante il lancio di poco più di una spanna.
    Erano dirette alla spalla e al fianco appena sotto il costato dove non vi erano ne muscoli ne ossa a proteggere la zona, con tutta probabilità si sarebbero conficcate.
    Con un secondo lancio avrei scagliato il kunai, con traiettoria lineare verso la spalla sinistra del nemico potenziando anche il braccio destro con una quantità di chakra pari a bassissimo per incrementarne la forza [Potenza 162,5 Velocità 162,5].
    Il tempismo era tale che il kunai sarebbe arrivato un attimo dopo l'eventuale difesa dal primo lancio, in modo tale che se avesse schivato il primo, probabilmente sarebbe andato fuori tempo con il secondo.
    Inoltre gli shuriken chiudendosi sulla sua destra lo avrebbero indotto ad una schivata verso sinistra da dove arrivava il secondo attacco.


    « Ti aspetto mio piccolo ammiratore.. »

    Portai il piede sinistro in avanti assumendo una guardia che era un mix tra la boxe e la muay thai; in fase difensiva il peso era distribuito tutto sulla gamba destra, quella arretrata, la sinistrara era appoggiata a terra, ma era completamente mobile mentre le due mani erano chiuse a pugno all'altezza degli zigomi per proteggere il viso; gli avambracci scendevano perpendicolari al suolo coprendo il busto quasi fino all'addome.
    Lo stavo invitando a farsi sotto, avrebbe accettato o aveva paura e preferiva agire di sotterfugio ?


    CITAZIONE
    Off Game

    § Pensato §
    « Parlato »

    Ferite: 12/12
    Chakra: 37/40

    Azioni:
    -Lancio unico di due shuriken
    -Lancio di un kunai

    Tecniche:
    -//

    Equipaggiamento:
    Kunai: 7/8
    Shuriken: 4/6

    Note: Per la difesa ho chiesto in sala dubbi regolamento perchè mi sembrava impossibile e irrealistico usare l'alazata della foglia su un bersaglio acquattato a terra.

     
    .
  11. darkxadhoom
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    POST 2/? “NON GIOCARE COL FUOCO...”

    Dopo essersi appollaiato sull’albero Xadhoom iniziò a trafficareo con filo e kuani, ma presto le sue intenzioni scemarono. Ryu, infatti, l'aveva seguito nel bosco e lo attaccò con il kunai che teneva in mano. Ritirando il filo, lo shinobi tenne il kunai in mano e evitò (primo slot azione difensiva) l'attacco avversario che era stato lanciato senza troppa cura.
    Purtroppo, nell'enfasi dell'azione, si era spostato a destra, e ora era appiattito contro il tronco dell'albero, completamente in balia del prossimo attacco avversario. Inoltre, Xadhoom si aspettava un'altra arma da lancio, e invece l'avversario iniziò a comporre dei seals. La tecnica della moltiplicazione sarebbe stata l'ideale in quel frangente: la vegetazione folta lo avrebbe confuso molto, ma invece il ragazzo ebbe una brutta sorpresa: non era la bushin, ma la palla di fuoco suprema!
    Non ci fu tempo per pensare.
    Doveva agire.

    E agì.

    Impastando un ½ basso nelle gambe per aumentare la velocità [225] scattò (secondo slot azione difensiva) indietro, atterrando sul sottobosco appena prima che le fiamme lo trasformassero in una torcia umana. Dopo che fu atterrato, il ragazzo decise, con un pizzico di malignità, di rendere pan per focaccia all’avversario. Mentre questi ancora stava eseguendo la tecnica, estrasse la bottiglietta d’alcool dalla tasca posteriore e la lanciò (primo slot azione) verso la parte alta del suo petto, impastando un altro ½ basso di chakra nelle braccia per aumentare la velocità [225] del colpo in modo che ma maggior parte degli schizzi gli sarebbe finita in faccia.
    Se l’attacco fosse andato a segno, Xadhoom si sarebbe avvicinato a Ryu per spegnere le fiamme prima che causassero troppo danni, poi l’avrebbe appoggiato al tronco di un albero intimandogli di riposare fino alla fine del combattimento, quando l avrebbero portato all’ospedale.
    Se invece fosse riuscito a schivare il velocissimo colpo, avrebbe lanciato (secondo slot azione) il kunai che aveva in mano, impastando un bassissimo per aumentare la velocità, verso lo stomaco dell’avversario, approfittando del fatto che questi era sbilanciato dalla precedente schivata[187,5],



    TABELLA RIASSUNTIVA

    Statistiche

    Grado:
    Energia:
    Forza:
    Velocità:
    Resistenza:

    Studente
    Gialla
    150
    150
    150






































    Edited by darkxadhoom - 23/7/2008, 11:47
     
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  12. Generale Boros
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    Scontro: Errore o Strategia?
    post: 2/7 Contrattacco!



    SPOILER (click to view)

    Intro
    Narrato
    °Pensato°
    «Parlato»
    "Ryu"
    "Jiraya"
    "Xadhoom"
    Sottotitoli e/o orari/avvenimenti importanti



    Dopo il primo scambio di Colpi, Apollo si portò alle spalle di Jiraya, ma, sfortunatamente, sprecò l'effetto sorpresa mancando il bersaglio. Dopo aver notato il grave errore commesso, indietreggiò di cinque metri, rimettendosi in una posizione di guardia, per difendersi dal sicuro contrattacco del suo avversario diretto.

    La situazione era tesa ed Apollo pareva in svantaggio contro il suo avversario. Ryu e Xadhoom erano ormai scomparsi nella foresta a nord della piana e solo loro due sapevano che cosa stesse accadendo in quel luogo. Ad un tratto si sprigionò una fiammata ben visibile anche fuori dalla foresta. Il tipico boato provocato da una fiamma che possente e furente si scatena. Che cosa stava succedendo? Si era forse scatenato l'inferno?
    Tutto tacque. Ora Apollo doveva difendersi e contrattaccare efficacemente. Una voce ruppe il silenzio. Era quella di Jiraiya, il quale follemente insultò Apollo prima di attaccare.

    "Ancora una volta, con tutti i presenti, sei venuto a rompere i coglioni proprio a me... inizio a pensare che io ti piaccia... di un po'... non sei eterosessuale ?"

    °Ma è forse pazzo? Insinuare che io sia dell'altra sponda? Non sa certo con che cosa ha a che fare e questa ne è la prova, ma ora prego per la sua sopravvivenza perchè ha veramente esagerato!°

    Apollo era furente, anche se il suo aspetto non lo dimostrava. In fondo era abile nel mascherare i suoi sentimenti agli altri, soprattutto in scontri e missioni, dove questa abilità si rendeva pienamente necessaria.
    Tuttavia, si laciò scappare alcune parole, le queli vennero solo sussurrate, con un tono che mostrava il lato diabolico di Apollo, il quale era stato sino ad ora represso e contenuto.

    «Pazzo tu sei, se credi di potermi sconfiggere con tale facilità, ora ti renderai conto dei tuoi errori e pagherai per tutto ciò che hai fatto sino ad ora!»

    Un colpo di vento spazzò il campo che li separava e Jiraiya approfittò del momento per attaccare. Senza neppure preoccuparsi di mascherare l'azione, prelevò un kunai dalla sacca posta sulla gamba destra e portò la mano sinistra dietro la schiena.

    °Shuriken!°

    Pensò istantaneamente la mente di Apollo, non appena vide il braccio sinistro inarcarsi per lanciare le sue minacciose armi. In quel momento, la sua mente vagava fuori dallo spazio e dal tempo, tutto gli parve più chiaro. Il lancio era diretto e i bersagli la spalla e il fianco destro. In quel momento non poteva pensare, ma solo reagire d'istinto. Non era la paura a muoverlo ma solo una diversa percezione delle cose. In un attimo anche il kunai partì ed Apollo aveva appena cominciato la sua azione difensiva.

    °Bravo... mi hai quasi preso di sorpresa°

    Questi furono i pensieri che ebbe Apollo mentre reagiva, ruotando su se stesso e lasciandosi accasciare a terra. Gli shuriken volarono, sfiorando la sua tunica, recidendola sulla schiena, ma senza ferire Apollo che in quel momento si stava abbassando e ruotando. Li aveva evitati, ma ancora un pericolo restava: il kunai. Mentre scendeva, senza neppure rendersi conto della sua azione, Apollo vide il kunai avvicinarsi e sfiorare la spalla sinistra. L'aveva scampata, il kunai recise la tunica subito al di sopra della spalla, senza però provocare altri danni.

    °Chissà se mi sta sottovalutando, forse è così, dato che non ha usato quelle "bolas" che stava fabbricando prima. Beh, è comunque giunto il momento di farlo pagare per ciò che ha detto!°

    Apollo, Non attese neppure un istante, voleva farla finita con Jiraiya e voleva punirlo per tutte le ragazze che aveva già importunato. La velocità in corsa gli mancava e lo sapeva bene, anche perchè quelle fasce ai piedi lo rallentavano nei movimenti, tuttavia, sapeva di poter essere più veloce. Sfruttando il movimento rotatorio, Apollo cercò di occultare la sua azione, alzando legegrmante la gamba destra ed impugnando due kunai, prendendoli per l'anello. Era giunto il tempo per il contrattacco. Infilò l'indice nei fori dei due kunai prescelti e li estrasse facendoli ruorare e portando la loro lama dietro il polso, in modo da occultarli con il braccio. Questa volta non doveva permettersi errori.

    °Molto probabilmente, sa già che cercherò di aggirarlo e questo lo potrebbe portare a girarsi. Non è importante, tanto lo attaccherò da davanti!°

    I pensieri di Apollo si accesero e si spensero in un attimo, giusto il tempo per impastare il chakra nelle gambe. Voleva riprovare e sicuro delle sue azioni, scattò in avanti, sparendo dalla vista edl suo avversario e portandosi perfettamente avanti a lui. La tenazione di colpirlo all'inguine era grande, ma Apollo preferì mirare al busto, all'altezza dello stomaco, in modo da avere maggiori probabilità di colpire il bersaglio. Nuovamente aveva cercato di colpire il suo avversario con l'alzata della foglia.

    Caso1: Viene colpito (alla schena se si gira o allo stomaco):
    Dopo il primo assalto, Apollo, terminò il suo letale attacco, scagliando i due kunai nella mano destra, liberati oramai dal dito, durante la corsa. I kunai sfrecciarono dritti verso lo stomaco di Jiraya. Un bersaglio semplice da colpire e facile da danneggiare. Apollo era certo di colpire, anche perchè lo stordimento provocato dalla tecnica, gli avrebbe impedito di evitare il colpo con facilità, ma gli avrebbe quasi certamente impossibilitato la difesa totale. Prima che atterrasse, Apollo gli rivolse nuovamente la parola, calmandosi e dicendo:

    «Spero che ora, tu abbia capito con chi hai a che fare, comunqe, me la sono presa con te perchè devo ancora farti pagare per ciò che hai fatto alle ragazze di Konoha in mia presenza!»

    Caso2: Non viene colpito:
    Questa volta la ritirata, non era da considerarsi. Mantenendo la sua posizione, Apollo si spinse in avanti e facendo ruorate i kunai, li portò con la lama verso l'esterno, facendoli ruotare ed aprire in una posizione a forbicie, tale da colpire un'area più vasta. Atti a colpire il petto e lo stomaco del suo avversario, i Kunai seguirono i movimenti furenti del loro proprietario, assetato di sangue, il quale urlò:

    «Questo è per tutto quello che hai detto e fatto, maniaco!»




    CITAZIONE
    OT
    Per evitare inutili e dispiacevoli incomprensioni, l'azione difensiva, avviene muovendo solo il busto e gli arti superiori, i quali non sono influenzati dalle fasce alle gambe. Inoltre, la spalla destra, si porta avanti, chiudendo il busto in una sorta di linea parallela ad una retta diretta verso Jiraiya (Apollo non era in posizione di guardia).
    /OT

    CITAZIONE
    Tecniche citate:
    SPOILER (click to view)
    Alzata della Foglia - Konoha Tounyuu
    Posizioni Magiche: Nessuna
    Villaggio: Konoha
    Servendosi di questa tecnica il ninja, usando tutta la velocità di cui dispone, sparisce letteralmente, ricomparendogli sotto. Nell'istante successivo sferra un calcio ascendente che cercherà come bersagli il corpo o la testa avversaria. Se il colpo raggiunge il nemico, egli verrà scagliato in aria, raggiungendo un'altezza di almeno quattro o cinque metri. In questo caso l'avversario dovrà affrontare un leggero stordimento, mentre il danno subito non sarà poi così ingente (pari in realtà ad una ferita lieve).
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso)



    By Generale Boros ©

    Tabella di Fine Post
    ~Statistiche varie~

    Grado:
    Energia:
    Forza:
    Velocità:
    Resistenza:
    Agilità:
    *Malus Pesi
    Status Psicofisico:

    Studente
    Gialla
    137,5
    *105
    150
    162,5
    Turno 2/3
    Furioso letale
































     
    .
  13. GM Ryu
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    .

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    SPOILER (click to view)
    Legenda:

    Narrato
    "Pensato"

    - Parlato -

    Capitolo 2: La follia e la gabbia di fiamme


    Ci sono attimi nella vita di un ninja, in cui non si possono fare delle scelte, com'è successo a mio nonno
    Ci sono attimi nella vita di un ninja, in cui si è costretti a farne soltanto una, com'è successo a mio padre
    Ci sono attimi nella vita di un ninja, in cui si è costretti a subire le scelte degli altri, com'è successo a mia madre
    Ci sono attimi nella vita di un ninja, in cui la ragione abbandona la mente per farsi una vacanza, costringendoti a compiere azioni spropositate e insane. Ci sono attimi nella vita di un ninja, dove una fiamma può accendere la voglia di combattere, com'è successo a me

    Il soffio fu abbastanza lungo da appiccare un incendio sull'albero e far divampare delle piccole fiammelle lungo un'area piuttosto vasta, ma tutto ciò che avevo fatto non era stato sufficiente per colpire il mio nemico. Ancora con le fiamme che fuoriuscivano dalla mia bocca, Xadhoom si gettò dall'albero atterrando nel sottobosco: Non ci voleva!
    Mi fermai immediatamente, non potendomi voltare senza interrompere comunque la tecnica, per poi voltarmi di qualche grado verso sinistra, in modo tale da avere lo shinobi di fronte a me. Il più velocemente possibile, balzando all'indietro di circa un metro [Movimento gratuito], portai la mano sinistra all'indietro e sfilai l'Uchiha Shuriken dall'apposito contenitore posizionato sulla schiena.



    Xadhoom stava prendendo qualcosa da una sacca porta oggetti, perciò mi ricomposi per portare infine il grosso shuriken a difesa dell'altrettanto abbondante torace. Mi trovavo ora in posizione eretta, con il grosso pezzo di metallo che oscurava il busto e la parte inferiore della mia vista


    Inspiegabilmente, il mio avversario estrasse una bottiglietta di una sostanza incolore simile all'acqua e si preparò a lanciarla. Il tronco dell'albero aveva preso fuoco e questo stava iniziando a dare vita ad un incendio. Lentamente, anche alcune chiazze d'erba si unirono alle fiamme, creando così dei piccoli roghi sul terreno

    Fase difensiva

    Del fumo dal colore nerastro aveva iniziato a sbizzarrirsi nell'aria, come se stesse danzando. La temperatura non accennava a diminuire, aumentava anzi ad ogni secondo che passava. Avevo due possibilità: Allontanarmi da quel posto e portare Xadhoom con me, in modo tale da ricongiungermi con Apollo e il ragazzo di cui non sapevo ancora il nome, oppure restare in quel bosco per cercare di eliminare almeno una delle tre minacce, rischiando però di restarci per sempre.
    Scappare, oppure rischiare la vita. Non ero un codardo e l'idea di morire bruciato o soffocato o per mano del mio ex-compagno non mi spaventava più di quanto queste tre ipotesi potessero spaventare il nemico.
    Xadhoom lanciò la bottiglia ad una velocità impressionante. Riuscii a malapena a vederla viaggiare lungo i cinque metri che ci separavano e, senza aver visto il mio avversario scagliarla, non sarei mai riuscito nemmeno ad accorgermene. Il vetro della bottiglia si frantumò non appena entrò in contatto con la lama che mi copriva il busto e lentamente il liquido che conteneva iniziò a colare, bagnandomi le quattro dita che tenevano all'esterno l'Uchiha Shuriken. Alcuni schizzi, inoltre, finirono sulle mie spalle.
    Perchè quel ragazzo, nonostante ero convinto del fatto che era stato in grado di vedere i miei ultimi movimenti, mi aveva lanciato contro una bottiglia di acqua? Perchè non aveva provato a colpirmi con il kunai che teneva in mano? Non c'era tempo per pensare e, oltre ad essere a corto di idee, non avevo assolutamente idea di cosa Xadhoom stesse architettando. La sua offensiva non era ancora conclusa. Il ragazzo caricò il colpo e fece partire il pugnale che fino a poco prima aveva saldamente nella mano. Quel dardo risultò essere decisamente più veloce di quelli che ero in grado di lanciare io. Il grosso shuriken mi avrebbe rallentato, eppure il kunai doveva compiere un tragitto di circa cinque metri, il che significava che avevo abbastanza tempo.
    Impastai un bassissimo di chakra nel ginocchio sinistro e mi gettai nella stessa direzione, in modo tale da allontanarmi dalle fiamme e dall'attacco avversario [1° Slot Azione]. Il piccolo pezzo di metallo lanciato dal mio nemico sfiorò superficialmente la mia gamba destra. La smorfia di dolore scomparì quasi immediatamente, per far posto ad un leggero sorriso. Si udì chiaramente un rumore terrificante, simile alla stoffa che viene strappata brutalmente, seguito da un tonfo. Mi voltai verso l'albero e non fu difficile capire cos'era accaduto. Il grosso ramo si era spezzato ed era caduto a terra, con le foglie alle spalle dello shinobi e il ramo posizionato in modo tale da bloccare l'unica via di fuga a nostra disposizione. Si scatenò all'istante un forte rogo, alimentato dal vento che soffiava nella mia posizione, facendo arrivare minacciosamente le fiamme verso di me.
    La chiazza di erba sulla quale era caduta l'acqua, non appena entrò in contatto con i rami infuocati, esplose in una piccola fiammata. Era tutto chiaro: Quella non era acqua, ma alcol. Mio padre e i clienti del ristorante erano soliti bere sostanze simili ed ero perfettamente conscio del fatto che era altamente infiammabile.

    Fase offensiva


    Avrei avuto voglia di sorridere. Dopo tanti anni di routine, dove tutto poteva verificarsi solo come pianificato, qualcosa stava andando storto e la situazione avrebbe rischiato di degenerare: Finalmente! Avrei pagato pure con la vita per ammirare il delirio che avrebbe assalito mia madre alla sola vista di qualcosa non sarebbe andato come aveva pianificato. Una fortuna del genere l'aveva avuta solo mio padre, nel momento in cui le disse che sarei diventato un ninja. Era arrivato il momento di prendere la mia fetta di torta!
    Provaci, Ryu. Impazzisci!
    Sfilai un kunai dall'apposita sacca posizionata sulla coscia infilando l'indice nel suo buco e lo feci roteare, in modo tale da riuscire ad impugnarlo saldamente con tutta la mano e, dopo aver sollevato lo shuriken come un trofeo, iniziai a ridere. Il mio volto si trasformò nella maschera raffigurante la pazzia

    - Guarda, mamma! Guarda il mio ristorante! -


    Feci passare con un colpo netto il kunai lungo la lama inferiore dell'Uchiha Shuriken [1° Slot Azione], creando così una scintilla che diede fuoco al liquido presente su di esso, mentre portai la grossa arma all'indietro, caricando il braccio come una molla.
    Il mio attacco, se così lo potevo definire, partì come un missile alla ricerca del bersaglio [2° Slot Azione]. Lanciai l'arma cercando di infiammare la maggiore quantità di terreno che mi era possibile.



    Se tutto fosse andato secondo i miei piani, a circa due metri da Xadhoom sarebbe dovuta comparire una scia di fuoco simile a quella apparsa poco prima, di dimensioni leggermente ridotte e lo shuriken avrebbe dovuto arrestare la propria corsa conficcandosi contro un albero.
    Ero profondamente dispiaciuto. Amavo i miei genitori, ma era necessario...lo era...lo era?

    - Hey, Xad! Vediamo quanto ci sai fare nel corpo a corpo! -


    Eravamo come due gladiatori, rinchiusi in un'arena di circa quattro metri di larghezza e sette di lunghezza e soltanto uno, forse, sarebbe risultato vincitore. Un Colosseo, le cui pareti erano composte di fiamme!

    SPOILER (click to view)

    Resoconto di fine turno


    Ad energia gialla Ryu possiede le seguenti caratteristiche psicofisiche:

    . Forza: 150
    . Resistenza: 150
    . Velocità: 150 <--- 162,5 durante il balzo grazie al chakra

    Slot azione utilizzati nella fase difensiva:
    [1° Slot = Schivato il kunai]
    [2° Slot = ///]

    Slot azione utilizzati nella fase difensiva:
    [1° Slot = Infiammato lo shuriken]
    [2° Slot = Lanciato l'Uchiha Shuriken]

    Slot tecnica utilizzati:
    [1° Slot = ///]

    . Condizioni psicofisiche: Eccitatissimo per il combattimento
    . Ferite: Ferita Più che Lieve alla gamba destra
    . Riserva di Chakra: 62,5/100 [Impastato un bassissimo nel ginocchio]

    Equipaggiamento


    . Aikuchi (x1) [Infilato nella cintura]
    . Tekken (x1) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Kunai (x8) [Nella sacca porta-armi]
    . Shuriken (x9) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Filo di Nylon (10 metri) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Fasce da Combattimento (2 metri) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Specchietto in metallo (x1) [Nella sacca porta-oggetti]
    . Uchiha Shuriken (x1) [Lanciato]
    Note: Dal momento che il mio avversario utilizza per la seconda volta una counter dopo aver editato la prima, ho dedotto che il mio personaggio riesca a sfilare l'Uchiha Shuriken come descritto nel post sopra, che nella linea cronologica viene prima della difesa di Xahoom. In questo modo l'alchool che mi lancia finisce sull'arma, che teoricamente avevo già estratto. Ho deciso di dare al combattimento un tono "epico" intrappolando i personaggi con il fuoco. Dal momento che c'è la possibilità che piova, le loro vite non sono in pericolo (Per questo motivo, nel caso in cui a Xad non vada bene potrà dire che si mette a piovere). L'ho fatto solo per vivacizzare e rendere migliore il combattimento.
    Spiego la dinamica dell'azione: L'albero in fiamme cade alle spalle del mio avversario e il resto del tronco (In fiamme pure quello) blocca la via di fuga, creando di conseguenza un grosso rogo. Per bloccare le vie di fuga dell'avversario, con lo shuriken infuocato do fuoco all'erba, in modo tale da creare una sorta di trappola in cui siamo entrambi finiti. In sostanza ho creato una sorta di Colosseo, dal quale usciremo grazie alla pioggia tra qualche turno. Vi allego un disegnino:

    image

    In rosso c'è il fuoco creato dal ramo, in marrone il ramo, i puntini neri siamo noi (In alto Xad e in basso io), la scia arancione è quella fatta da me e la striscia rossa in bomboletta sono le fiamme che mi arriveranno alle spalle nel prossimo turno, a causa del vento (Che porterà la pioggia)

    PS: Impastando un bassissimo, il kunai di Xad dovrebbe avere 162,5 di velocità
     
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    « Sei lento. »

    Non ebbi alcun problema a seguire i suoi movimenti.
    La sua immagine riflessa nelle mie iridi, il suo corpo che si muoveva correndo verso di me, il suo baricentro che si abbassava all'improvviso e il suo calcio che dal basso sfrecciava verso l'alto.


    § L'alazata della foglia §

    Me ne accorsi non appena arrivò sotto di me, stava usando per la seconda volta lo stesso Taijutsu, ma c'era una cosa che non mi tornava... la sua velocità.
    Attraverso quel jutsu si bruciavano in un istante le distanze e si coglieva di sorpresa il nemico, mentre ai miei occhi i suoi movimenti apparivano del tutto normali, anzi il calcio sembrava addirittura più lento del solito ora che avevo l'occasione di analizzarlo con chiarezza.
    Schizzai via di lato, mentre Apollo abbassava il baricentro portandosi in posizione per eseguire il calcio.
    Il suo piede salì verso l'alto infrangendosi nel vuoto.
    Toccai terra poco meno di due metri più in là. Le scarpe ninja slittarono di qualche spanna sul terreno alzando qualche granello di polvere mentre i miei occhi severi calarono sul ninja intento a ricomporsi.


    § Troppo lento... non ha alcuna speranza contro di me §

    Ne avevo la conferma anche ora che mi stava caricando, gettandosi in una nuova offensiva furente come un toro.
    Non diedi alcun segno, i miei lineamenti rimasero tali e quali come una bronzea maschera, ma dentro di me gioivo perchè sapevo di poter sfruttare la sua debolezza.
    I capelli ondeggiavano leggermente, la casacca nera che indossavo aderiva perfettamente al mio corpo, il mio sguardo era acuto come quello di un rapace che fissa la sua preda.
    Le sue mani si erano distese orizzontalmente, una sopra l'altra, a contatto, ogn'una brandiva un kunai richiamando l'immagine di una forbice per la loro inclinazione, con un affondo simile poteva colpire contemporaneamente sia il petto che lo stomaco, il suo corpo caricava in avanti, con i kunai che minacciavano ad ogni passo sempre più il mio petto.

    § un attacco telefonato... §

    Venivano definiti così gli attacchi prevedibili e facilmente vanificabili, tuttavia volevo punirlo, schivare quel colpo non era abbastanza.
    Apollo sembrava sottovalutarmi, forse perchè mi aveva sempre visto fare il cascamorto con le kunoichi più sexy che trovavo, in realtà nello scontro ravvicinato ero terribile e se ne sarebbe subito accorto.
    Effettuai un mezzo passo in avanti con il piede sinistro, prendendogli il tempo vista la sua avanzata tutt'altro che rapida e con la mano destra carica di chakra allo zigomo sinistro, [1/2 basso] per potenziare la sua velocità la feci sfrecciare sul suo attacco per eseguire una parata.
    La mano con il palmo aperto sarebbe discesa dalla posizione di guardia tipica della boxe con velocità e potenza posizionandosi lateralmente alle due braccia di Apollo nella zone dei polsi che erano uno a contatto con l'altro.
    Avvolgendo con le dita la sommità delle due braccia o comunque del braccio tenuto più alto, quello che mirava al petto, con un unico movimento, spinsi in diagonale dall'alto verso il basso e da sinistra verso destra portamdo fuori entrambi i colpi dove non avevano bersaglio.
    Il movimento dallo zigomo al portare fuori l'attacco fu unico e rapidissimo perchè potenziato dal chakra.
    I due Kunai si infransero nel vuoto vicino al mio fianco destro, da li cercai di afferrare entrambi i polsi, dato che erano uno sull'altro, in modo da intrappolargli le braccia; che ci fossi riuscito o meno non era molto importante, perchè il mio timing gli avrebbe difficilmente consentito di evitare il mio attacco.
    Con un tempismo tale da far partire il braccio destro un istante dopo il sinistro scagliai un potentissimo pugno, facendo passare la mano destra sopra il mio braccio sinistro sotto al quale vi erano entrambe le braccia di Apollo, ora il volto, il collo e la sua parte alta del petto erano totalmente scoperte.
    La mano destra dal rispettivo zigomo dove era posizionata si chiuse quindi a pugno e irrorata dal chakra per aumentare la sua forza [1/2 basso] sarebbe saettata in linea retta verso il setto nasale del nemico.
    Il colpo era accompagnato da una spinta in avanti di tutto il corpo data dalle anche in modo tale da sommare alla forza già di per sè dirompente del pugno tutta quella data dal mio peso.
    Il braccio si sarebbe allungato in modo tale che il pugno gli avrebbe trapassato il cranio da parte a parte. Ovviamente figurativamente, ma subirlo significava quasi sicuramente andare K.O. precipitando a terra.
    Mezzo passo in avanti, parata e pugno furono eseguiti in una manciata di istanti, con estrema armonia quasi fossero parte di un unico movimento, evitai di mirare alla gola altrimenti rischiavo di ucciderlo.


    § Fine dei giochi §

    Ripresi la guardia tipica del pugilato.

    CITAZIONE
    Off Game

    § Pensato §
    « Parlato »

    Ferite: 12/12
    Chakra: 33/40

    Difesa:
    -Balzo laterale per evitare l'alzata della foglia
    -Parata laterale per portare fuori verso il basso l'affondo [+2 tacche in velocità]

    Azioni:
    -Tentativo di afferramento bloccaggio dei due arti
    -Pugno destro al setto nasale [+ 2 tacche in forza]

    Tecniche:
    -//

    Equipaggiamento:
    Kunai: 7/8
    Shuriken: 4/6

    Note:

    Ho calcolato che con i pesi -malus 30% di velocità- avresti 105 contro i miei 150 inoltre anche se tutto il consumo di chakra dell'alazata della foglia fosse in velocità quindi + 4 tacche, anche se cosi non credo che sia, arriveresti a 154, quindi ho considerato la tua alzata della foglia lenta e prevedibile dato che era pure la seconda volta di fila che la usavi.
    Per il mio attacco ho chiesto prima ad un giudice se fosse corretto, dato che dopo il tuo affondo non ti allontani non ti rimetti in guardia, non specifichi nulla è fattibilissimo.

     
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  15. darkxadhoom
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    POST 3/? "ROSSO, ROSSO, ROSSO..."

    SPOILER (click to view)
    Legenda
    Narrato
    Parlato
    pensato


    Fuoco e fiamme, fiamme e fuoco...
    Questo era ciò in cui si era trasformato un semplie scontro d'addestramento.
    Ryu era molto strano.
    Cioè, più strano del solito.
    Con il suo ultimo attacco aveva stupito Xadhoom, e in molti modi.

    Per la sua parte pratica aveva sprecato una delle sue armi più potenti.
    Per la sua parte pessimista stava preparando qualcosa di pericoloso.
    Infine, per la sua parte umana, era impazzito

    Il ragazzo sperava vivamente che il suo avversario, da qualche parte in se, avesse ancora la lucidità di capire chi aveva davanti e perchè stavano combattendo. O per lo meno che non combattesse tentando di uccidere.
    Qualunque fosse la risposta, Xadhoom doveva continuare a lottare. Ryu voleva giocare pesante, e lui lo avrebbe anccontentato, sperando che l'eccitazione non li facesse eccedere.

    Intato, il fumo si era sparso per tutta l'area delimitata da Ryu, rendendo la zona simile a un inferno in terra. Determinato a raggiungere la vittoria, Xadhoom portò la mano destra dietro la schiena ed estrasse il suo Aikuchi, con la lama rivolta verso lalto. Poi con la sinistra prese un kunai, tenendolo invece con la lama parallela al braccio.
    Infine prese un grosso respiro e si preparò ad attaccare.

    Impastando un bassissimo nelle gambe per aumentare la sua velocità [187,5] corse (primo slot azione) verso l'avversario. La sua velocità era piuttosto elevata, e non avrebbe avuto problemi a schivare eventuali dardi del suo avversario.
    Quando arrivò davanti a lui, tentò di usare il vento della foglia

    CITAZIONE
    Vento della Foglia - Konoha Senpuu
    Posizioni Magiche: Nessuna
    Villaggio: Konoha
    Grazie a questo taijutsu il ninja è in grado di sferrare un attacco in più rispetto al massimo concesso dal suo grado. Tutti questi attacchi, portati con gli arti inferiori, saranno leggermente più forti e più veloci rispetto allo standard dettato dell'energia dello shinobi (come se si fosse concentrato bassissimo su ogni colpo). Ovviamente ripetere questa combinazione vari volte nello stesso combattimento la rende prevedibile, e quindi facilmente contrastabile.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso)

    Xadhoom tirò il primo calcio con la gamba sinistra all'altezza del ginocchio, torcendo leggermente il busto per colpire la parte posteriore dello stesso, più vulnerabile, mentre il secondo, con la gamba destra, sarebbe stato più pericoloso, perchè mirava alla bocca dello stomaco e minacciava di lasciarlo a terra boccheggiante. Avrebbe tirato in alto il ginocchio e chiuso le anche, trovandosi così a guardare con il corpo a sinistra. Poi avrebbe scaricato il colpo, che avrebbe avuto l'effetto di una molla, ruotando sul piede sinistro e distendendo la gamba con forza, arrivando con la pianta del piede perpendicolare al terreno.
    Terminati i colpi, si sarebbe allontanato con un saltello di un metro (slot azione gratuito) e si sarebbe messo nell asua solita posizione di guardia, ma con una piccola differenza.
    Senza che se ne accorgesse, sulle sue labbra si era disteso un sorrisino.

    Il suo corpo si era accorto prima di lui che, in quella battaglia, le catene che lo avevano attanagliato pe rcinqu eanni stavano cedendo una dopo l'altra.



    TABELLA RIASSUNTIVA

    Statistiche

    Grado:
    Energia:
    Forza:
    Velocità:
    Resistenza:

    Studente
    Gialla
    150
    150
    150




































     
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34 replies since 10/7/2008, 18:17   1034 views
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