Palazzo del Mizukage

[Amministrativo]

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    Shiltar osservava con pacata calma il susseguirsi di parole di Konzen sul suo poter "conoscere" tutti i suoi segreti, non che il Kaguya ne avessi chissà quanti e quali, gliene veniva in mente un numero ristretto, in ogni caso all'ultima serie di osservazioni, il Mizukage replicò con un sopracciglio leggermente più alzato ed una nota divertita: "Fammi capire, ti preoccupi che il genere femminile si faccia una brutta idea di me, per un, improbabile, unico comportamento, o che una donna specifica si faccia una cattiva idea del genere maschile a partire da me? Perché in ambo i casi temo tu stia davvero esagerando le mie possibile di essere un campione per una misura così generale, in ambo i casi.", affermò, prima di mettere le mani avanti, con un sorriso sornione, aggiungendo: "Comunque, non ti preoccupare, se avrò bisogno del tuo aiuto in campo sentimentale, sarai l'ultimo a saperlo...", il che sarebbe potuto suonare un pò derisorio, ma considerando che il Kaguya non si sarebbe di certo messo a discutere con qualcuno di eventuali suoi problemi sentimentali, questo avrebbe implicato che Konzen sarebbe stato il primo, e l'ultimo, a saperlo dopo il Mizukage stesso.

    [...]

    Vedere "Houyoku" agitare le mani come aver inquadrare Shiltar, mentre parlava di fargli un vestito fu una cosa un pò noiosa, alla fine il Mizukage fu sollevato, almeno, dal fatto che aveva parlato di un abito blu, poteva capitargli di peggio... poteva scegliere un colore che non avrebbe mai usato nemmeno per farsi una coperta, il che, in effetti, riportò alla mente del Kaguya che, la prima volta che si erano visti nel suo palazzo, Konzen aveva preso come mantello una coperta di colore blu del Mizukage, il che gli lasciò sfuggire una risatina divertita, prima di ritornare a concentrarsi su ciò che diceva l'altro.

    Sull'affermazione dei Kaguya ballerini, Shiltar si sentì in dovere di specificare: "Le Danze Kaguya non sono esattamente un ballo di gruppo da fare il luoghi pubblici, diciamo pure che non molti sono usciti indenni dalle danze del mio clan.", anche se il dubbio di saper "ballare" gli sorse in mente, "E comunque sono sempre stato parecchio impegnato: facevo da guardiano alle mura da genin, ed ancora prima da studente; una volta chunin sono stato eletto amministratore ed ora sono Mizukage, escluse le missioni ho avuto ben poco tempo libero.", precisò, riflettendo che, di fatto, con Taeko, esclusi gli ultimi mesi, non erano mai realmente usciti assieme, tranne la sera che avevano festeggiato la prossima inaugurazione delle Terme, circa nove mesi prima.

    [...]

    Il discorso sui Kaguya colse un pò di sorpresa anche Shiltar, che guardò con occhio critico l'altro mentre esponeva il suo pensiero, "Non so quanto i membri del mio clan di allora volessero modificare in meglio il villaggio, non ci sono molte notizie in tal senso... è un pensiero ottimistico, questo sì.", ammise il Jonin, riflettendo su quel poco che sapeva sui Kaguya del passato, anche se ormai non se ne preoccupava più da tempo del passato, interessandosi più al futuro del clan e del villaggio.

    [...]

    Le spiegazioni di Konzen ed il suo concordare che non sarebbe rimasto a Konoha più del necessario fecero sorgere un triste sorriso sul viso di Shiltar che, all'osservazione di quanto fosse per l'altro difficile restare lontano dalla famiglia, scomparve del tutto, mentre, ancora una volta, le sue maggiori preoccupazioni gli sibilavano nella testa, per quanto cercasse di scacciarle, come il nodo allo stomaco che l'idea di vivere un'esperienza simile gli faceva sempre avvertire.

    Il Mizukage, comunque, ascoltò in silenzio sia quelle spiegazioni, sia, con uno sguardo più serio e meno triste, la determinazione del neo-jonin relativamente al tornare da Grimdad con quella ragazzina che voleva salvare.
    Fu decisamente più curioso quando arrivò la successiva spiegazione, osservando quello che pareva un tatuaggio sul braccio di "Houyoku" e passandogli delle salviette che aveva in un cassetto, mentre l'altro prendeva un tagliacarte dal tavolo.
    Il racconto, assieme a ciò che vide, fu chiarificatore su ciò che l'altro voleva fare, o almeno dissipò qualche mistero sul perché quello che era stato uno Hyuga aveva preferito tradire il suo paese e quanto altro.
    Che la vita di Konzen non fosse stata facile, lo poteva immaginare, erano pochi i ninja ad averla avuta facile, che fosse strana, lo aveva ipotizzato da quando ci aveva parlato la prima volta, ora capiva anche che era piuttosto contorta e complicata.
    "Ok, avrai il tuo mese di tempo per la tua ricerca di qualsiasi cosa tu debba trovare, legata a quel tuo simbolo.
    In fondo non sono tantissimi a conoscere Houyoku, escludendo qui a palazzo, quindi non penso che sarà poi così sospetta come cosa, tanto più che anche il tuo compagno di missione Giants si è preso del tempo per addestrarsi fuori da Kiri di recente."
    , confermò con tono serio il Mizukage.

    [...]

    Poco dopo, il tono ritornò rilassato, mentre Konzen chiedeva informazioni, più correttamente quanto più possibile riguardo il mondo dell'Accademia, o almeno questo aveva capito il Kaguya della sua domanda, dopo un primo sguardo perplesso.
    Shiltar a quel punto s'alzò, "Ok, ne possiamo parlare andando in amministrazione.", concordò, posandosi la Falce di Luna sulla schiena ed avvisando, una volta uscito dalla stanza, gli impiegati che stava per andare in amministrazione con Houyoku.

    "Allora... prima di tutto sappi: Konoha è in guerra con Kiri, ma non ti preoccupare, dubito che qualsivoglia ninja della Foglia abbia l'ordine di attaccare uno della Nebbia, così come non l'ho data qui, più che altro si suggerisce di starsi il più lontano possibile.
    La questione è complicata dall'esecuzione di Godsan, un nostro genin, in quel della Foglia, ti basti sapere questo."
    , spiegò con calma, mentre uscivano dal Palazzo.
    "Un pò più importante: siamo ai ferri corti con Oto, principalmente perché l'amministratore Yami Kabane è morto, dopo aver combattuto con me, per quanto abbia cercato d'impedirlo.", ammise con quel senso di colpa in voce che aveva sempre nel parlare del suo vecchio allievo.
    "Aggiungi che sospettiamo che un furto avvenuto qualche mese fa qui nel mio palazzo sia stato fatto da un otese e capirai che con il Suono la situazione è effettivamente difficile.", continuò.
    Stava dandogli delle notizie generiche, ma preferiva per ognuna di essere non cadere troppo nello specifico, perché ognuna pesava in modo diverso su di lui.
    "Ti bastano come notizie?", concluse con un mezzo sorriso.
     
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