Palazzo del Mizukage

[Amministrativo]

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  1. -< Etsuko >-
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    Richiusi l’uscio dietro di me, non mi occupai del Nara che poco prima di me aveva lasciato l’ufficio ne di Senji che era stato sbattuto fuori e trasportato chissà dove da una delle evocazioni del Kage, tutto quello che in quel momento desideravo, l’avevo già…
    RIMANERE SOLO
    (…)
    E poi ci sono quelle giornate in cui l’unica cosa che desideri è che abbiano termine.
    Ero da poco uscito dal palazzo del Mizukage e la sensazione di claustrofobia che mi aveva scosso si stava leggermente affievolendo, l’aria fresca di Kiri mi era d’aiuto.
    Avevo vagato inutilmente per le strade del villaggio, tra i volti anonimi di gente, conosciuta e non, eppur quel cammino non mi era di peso come se le gambe si muovessero da sole, spinte da una volontà non cosciente. A Flash ripercorrevo uno ad uno gli eventi appena vissuti e sempre più mi chiedevo come fosse potuto succedere.
    Avevo compreso “tutte” le parole che aveva pronunciato Shiltar e il mio non rispondere era una dichiarazione di colpevolezza più che un atteggiamento di arroganza. Non potevo dire nulla a mia discolpa, avevo sbagliato ne ero consapevole, ma me ne ero accorto troppo tardi. Preso com’ero forse da un atteggiamento derivante da un a metà malcelato sentimento di rivendicazione e smania di grandezza.
    Ed ora avevo avuto quello che meritavo.
    Mi ero ritrovato sulla scogliera di Kiri, sull’orlo di un baratro profondo più di 20 metri, sotto gli spuntoni di roccia, bagnati dalla spuma della risacca erano così invitanti e per la seconda volta in quella giornata pensai a quella soluzione.
    Ma gli occhi di Itai, mi si pararono ancora una volta alla vista e la sua voce rimbombò come tuoni nelle orecchie, frutto non della realtà, ma dell’elaborazione della mia stessa volontà.
    “Non poteva finire così”
    Avevo abbandonato i miei propositi da suicida a mi ero diretto nel quartiere Akuma.
    Avevo preso parte delle decisioni sull’immediato futuro, ma le avrei attuate all’indomani mattina.
    Ora finalmente, dopo 4 ore di ininterrotto movimento, decisi di essere stanco.
    Avevo voglia di dormire…



    continua in casa Akuma

     
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