La Piazza Centrale

[Ambientazione]

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  1. Mr Clown
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    Rissa! Rissa! Rissa!



    Le parole della ragazza mi irritarono decisamente. Non tanto per le accuse di spaccio di droga, infondate, ne facevo solo uno smoderato uso ogni tanto, non tanto per le minacce alla mia persona, ci ero abituato da quando ero tornato a Kiri, ma per le insinuazioni sul Divino Illuminato. Il mio volto si modificò leggermente, mostrando la rabbia. Anche la voce cominciò a farsi più concitata. Normalmente non mi arrabbiavo per così poco, seppur "corrotti" i monaci del monastero rifuggivano la violenza e le manifestazioni di ira, ma si sa che con dell'alcool in corpo si perde più facilmente il controllo.

    Quelli erano esclusivamente affari di famiglia, nulla che possa riguardarti. E in quanto all'alcool, io non lo venero. Molti uomini ergono gli oggetti ad idoli, ma...

    le parole cominciarono a perdersi. Forse avevo risentito più del dovuto di quella festa. Dopotutto quel tizio "amico" di Hiroshi beveva come una spugna. Alla fine lo avevo fatto crollare ma... forse ero più debilitato di quello che volevo credere.

    Non credere che lascerò perdere così!

    Urlai, alzandomi in piedi e sbattendo un pugno sul tavolo

    Tu credi di sapere tutto di me, eh?! Di potermi fare la paternale, di potermi giudicare! Non è così! Credi di poter venire qui ad insultare il Divino Salvatore!

    Continuai ad urlare per qualche altro secondo, dicendo parole a caso e senza senso, più arrabbiato con me stesso per non essermi riuscito a controllare che non con lei.

    Mi ributtai sulla sedia, facendo dei respiri profondi, accompagnandoli dal mantra

    Om, Chiri Kiri om, Om, deri deri om

    lo ripetei per qualche volta, un'abitudine consolidatasi durante la permanenza nel monastero che avevo cercato di perdere, più per vergogna che per altro. Un'altro sentimento su cui dovevo lavorare. Allora non ero nelle condizioni di rendermene conto ma quella vergogna dell'esperienza nel monastero mi allontanava di molto dal sentiero che dovevo percorrere. Nonostante la bisboccia fatta la sera prima, quell'incontro mi aveva di molto allontanato dalla giusta via. Caddi con la testa sul tavolo.

    L'oste arrivò subito con un altro bibitone.

    Il mio resuscita morti! Gli è servito una volta sola finora ma vedo che oggi è una brutta giornata.

    Me lo trangugiò tutto in gola, senza che potessi replicare. Quell'intruglio meritava quel nome. Una volta ingeritolo il tempo sembrò come fermarsi per me. Poi iniziai a lacrimare, il viso mi divenne rosso, poi viola, infine blu. Subito dopo mi diressi verso la più vicina fonte d'acqua, la latrina, e ci tuffai dentro la testa.

    Se Haru avesse chiesto all'oste qualcosa riguardante le mie condizioni lui avrebbe risposto

    Ah è tutto normale, succede sempre così. Si sentirà uno straccio per un paio di giorni, persino con la sua innaturale resistenza alle robacce che beve e fuma.

    Se invece gli avesse chiesto se quello "spettacolo" o se la presenza stessa di Shu lo turbasse o gli desse fastidio lui avrebbe replicato in questo modo

    Scherza? Non solo è il mio miglior cliente ma diverte un sacco gli altri avventori con quelle sue storie di "divinità", "illuminazione" e perdizione. Specialmente quando è sobrio! Anche se forse arriva qua già ubriaco fradicio ogni volta. Sa le risate che ci facciamo! L'unico lato negativo sono quelle commissioni che ogni tanto fa per quel suo patrigno o non so cosa, quell'Hiroshi di prima. Brutte faccende sa? Comunque di solito è molto più calmo, deve averlo punto sul chi vive, capisce?

    Avrebbe concluso l'oste, cercando un intesa con la ragazza. Evidentemente aveva capito chissà cosa...

    Dopo qualche minuto tornai, splendido come il sole. Si fa per dire. Almeno non avevo più i capelli acconciati in quel modo. Ed erano tornati neri. La puzza di cacca si sentiva in tutto il locale, persino un paio di mosche mi ronzano attorno, trovandomi molto appetitoso.

    Uno degli avventori si rivolse verso Shu

    Hei, braghe di vomito! Non sapevo che ti piacesse anche farti cagare addosso per fartelo venire duro! AHAHAH, e da delle ragazzine per di più! Certo che avevo sentito che ai militari piacesse dominare ma fino a questo punto... sei... come dire, una merda! AHAHAHAHAHAAHAHAHAAH

    Lui e tutti quelli al suo tavolo scoppiarono a ridere. Quelli vicino a me non osarono. Ero furioso. E avevo bisogno di una doccia. Attraversai tutto il locale fino ad andargli sotto il naso

    Ti piace tanto eh? Vuoi un assaggio? EH? NE VUOI UN PO'!? LA VEDI QUELLA! E' UNA SIGNORA! E NON SI DICONO QUESTE COSE DI FRONTE AD UNA SIGNORA! CAFONE!

    Diedi una specie di colpo di testa, senza l'intenzione di colpirlo, ma solamente di insozzargli la faccia con le varie porcherie che si trovavano incastrate tra i miei capelli.

    Il tutto senza contare che in quella situazione, tecnicamente, il più cafone ero stato proprio io. In tutta questa situazione surreale stava per scoppiare una rissa da ubriachi. Alle 7 del mattino. Un record, persino per me. Ma la cosa più preoccupante (e che non mi stava passando minimamente per la testa, ovviamente) era che la Kenkichi era ancora li. E avrebbe potuto sbatterci tutti in galera.

    Rettifico.

    Trattandosi di lei mi avrebbe sicuramente sbattuto in galera.

    Forse Hiroshi mi avrebbe pagato la cauzione. Beh, gli conveniva, con tutto quello che lo pagavo!
     
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74 replies since 1/11/2008, 17:12   1339 views
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