Vergil Hyuga contro Hamano Iga

"Occhio per Occhio"

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  1. MiracleManu
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    Dolore. Sconfitta ma con onore.



    Soffriva. E anche molto. E la cosa lo faceva arrabbiare molto. E più si arrabbiava più soffriva.
    Era stato sciocco. Si era buttato nelle fauci dell'avversario facendosi così trovare con la guardia abbassata.
    Aveva consumato quasi tutto il suo chakra, era ferito in più parti, e adesso aveva una wakizashi che lo trafiggeva poco sopra gli addominali.
    Dopo quel colpo, da dove usciva sangue copioso, Vergil attaccò nuovamente con du ecolpi al braccio sinistro di Hamano.
    La forza del colpo era qualcosa di irrisoria, ma l'efficacia che ebbe all'interno dei suoi muscoli fece perdere ad Hamano la presa sul suo jitte, che cadde a terra, inutilizzabile.
    Doveva aver utilizzato una qualche sua tecnica particolare per causargli un danno simile.
    Maledetto sè stesso, maledetto Vergil e maledetta quella lama che gli stava facendo patire le pene dell'inferno.
    Poi ci fu il discorso dell'avversario, che in quelle condizioni Hamano trovò terribilmente irritante, tanto, che se ne avesse avute le forze, gli avrebbe mollato senza tante cerimonie un bel pugno nei denti. Gli doleva terribilmente ammettere di avere perso.
    Il discorso di Vergil ripercorse la loro missione, dove Hamano, a quei tempi un semplice studente, condusse il gruppo verso l'uscita di un palazzo in fiamme.
    La cosa che ora gli dava più fastidio era sentire parlare Vergil di dovergli qualcosa. Hamano non voleva accettare niente dopo una sconfitta simile, e avrebbe voluto dirglielo, ma dalla sua bocca uscivano fiotti di sangue che gli impedivano di parlare.
    Fece passare qualche secondo, giusto per essere sicuro di tenere a bada il proprio corpo ed evitare di vomitare nuovamente sangue.
    Cercando di non svenire dal dolore Hamano guardò con uno strano sorriso l'avversario.


    Dannazione Vergil, guarda come mi hai ridotto. Se non avessi un braccio così mal ridotto e una lama su per lo stomaco mi piacerebbe darti un bel pugno... Coff... Ma comunque, anche se mi costa ammetterlo devo dire che mi hai battuto.

    Detestava perdere in maniera così ovvia, perciò Hamano decise di giocarsi probabilmente la sua incolumità col gesto seguente. faticosamente portò le mani sulla lama ancora conficcata nel suo corpo.

    Comunque lascia che... Coff... Ti mostri una cosa.

    Richiamando tutte le sue energie, tutta la sua forza, e tutta la sua volontà per non svenire, Hamano cominciò lentamente ad estrarre la lama dal proprio petto, facendo produrre alla wakizashi uno stran rumore. Hamano tentò di non pensarci, ma probabilmente quel rumore era dato dallo stridere dell'arma contro le ossa del giovane.
    Gocciolava sangue, e ogni pccolo movimento non faceva altro che danneggiare il ragazzo, ma stringendo i denti, e senza minimamente produrre alcun lamento, Hamano piano piano estrasse la lama.
    Le mani era sanguinanti per lo sforzo, dalla ferita continuava a scendere e sangue, e Hamano sembrava stesse per crollare da un momento all'altro, ma imperterrito rimase in piedi.


    Visto. Anche se mi trafiggi con mille lame... Io sarò sempre in piedi... Il mio nome è Hamano Iga... E sempre vivrò con onore...

    Ogni singola parola costava un enorme sforzo ad Hamano, che oramai al limite, faceva fatica a tenere ferme le gambe, che tremavano violentemente.

    Dimmi Vergil... coa volevi dirmi di così... importante.

    Sinceramente Hamano non sapeva se sarebbe sopravvissuto ad ascoltare il discorso del compagno, ma piuttosto che ammetterlo sarebbe rimasto lì in piedi a morire di emoraggia.


     
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13 replies since 2/11/2008, 19:52   635 views
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