Vergil Hyuga contro Hamano Iga

"Occhio per Occhio"

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  1. MiracleManu
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    Proposta di squadra. La scelta.



    Hamano non sapeva come ancora riusciva a tenersi in piedi. Il sangue scendeva copioso, aveva la mente annebbiata e vedeva a malapena Vergil. Ma non avrebbe ceduto alla sofferenza.
    Vergil si portò davanti a lui. Hamano avrebbe ascoltato tutto il discorso dell'amico/nemico senza cedere al dolore. O almeno sperava di riuscirci.
    Ciò che lo Hyuga disse fu però visto da Hamano come un affronto alla sua persona.
    Lui non conosceva l'onore?
    Come poteva dire una cosa simile. Ma lasciò stare, non aveva così tante energie da mettersi a discutere.
    Però la parte che venne dopo fu decisamente molto più interessante.
    Vergil parlava di una squadra, dove i membri possedevano capacità sopra la norma.
    Di primo acchito Hamano non ci pensò neanche molto, sarà che è sempre stato uno che lavorava da solo, o più probabilmente sarà tutto il sangue che continuava ad uscire, ma comunque il ragazzo ci rimuginò sopra per qualche minuto.
    Era già tanto essere ancora in vita, e Hamano sapeva che le proprie capacità non erano ancora a grandi livelli, perciò avrebbe avuto bisogno di parecchio aiuto.
    Con occhi stanchi guardò il ragazzo, fissandolo attentamente da capo a piedi, per poi parlare.

    Non posso certo dire che non mi interessi la tua proposta. Sarei felice di accettare, ma prima devo assicurarmi di una cosa, cioè se questo gruppo di cui tu parli possa aiutarmi a raggiungere i miei scopi. In tutti i casi ti giuro solennemente sul mio onore di Iga, che non rivelerò a nessuno di questa squadra, neanche una parola, e della parola di un Iga non si può mai dubitare.

    Detto questo Hamano tentò di muovere qualche passo, ma la fatica era tanta, perciò si sedette pesantemente a terra, ansimando per lo sforzo. Dalla sua posizione fissò gli occhi tanto temibili di Vergil.


    Diciamo che mi piacerebbe incontrare gli altri del gruppo, solo che ora non ce la farei proprio a tenere un colloquio serio, perciò aspetterò tue notizie.

    Il ragazzo, sforzandosi enormemente, si rialzò in piedi, e dopo aver badato bene di essersi pulito per bene la mano insanguinata la porse a Vergil. Era un puro gesto di formalità, ma comunque voleva siglare un tacito accordo con lui, cioè che avrebbe mantenuto fede alla parola data sulla segretezza del gruppo.

    Allora, alla prossima.

    E con passo incerto se ne andò, lentamente e faticosamente verso l'ospedale più vicino. Sarebbe stato impensabile affrontare un viaggio per il deserto in quelle condizioni pietose.




     
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13 replies since 2/11/2008, 19:52   635 views
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