Deidara & Hoheneim Vs Shun & Kanonji

~ Primo post attivo

Beh, che poi nessuno di stupisca se appena uscita da quel casino ne sarebbe uscita con un lapidario "io ve l'avevo detto", sicuramente seguito da un bel pugno in testa a quel balordo di un nano di Hoshi. Disperdere l'odore di gas che aleggiava nell'aria non era stato sufficiente, anzi, la trappola era scattata ugualmente ed il corpo imbottito di esplosivo era detonato facendo crollare parte della montagna, fra l'altro.
Deidara era stata sbalzata via dall'onda d'urto finendo per impattare con la schiena contro una roccia, uscendone con le ossa doloranti e diverse ferite superficiali su tutto il corpo, nonché una sensazione di stordimento che perdurò per diverso tempo, almeno finché non notò le due sagome che si avvicinavano appena fuori dalla gola.

« Ah, bene... »
Commentò con un ghigno, rialzandosi e rivolgendosi più a se stessa che al suo presunto compagno.
« ... E io che temevo di doverli stanare, questi cani. »
Mentre toglieva i piccoli braccialetti neri che portava al polso si chiese se Nanoshi e il suo degno compare complessato fossero ancora vivi, sperava di si anche se dopo quel botto di certo dovevano passarsela male. Ma se i nemici erano due allora ce li aveva davanti, quindi bastava sbarazzarsene in fretta e poi soccorrere quei due impiastri. Sfoderò le spade mentre un sorriso si allargava sul suo volto. Oh, si. Bastava ammazzarli tutti e due. Niente di più facile.

« Avanti!!!! »
Balzò in avanti nella pendenza, divorando in un volo la decina di metri che la separava dai due ladri, attaccando senza paura, in corpo a corpo, ignorando il moccioso e qualsiasi parola o richiesta le avesse rivolto nel frattempo. Non si curò minimamente di lui, ritenendolo inutile se non dannoso per se stessa e per il risultato di quella missione: c'era bisogno di chiudere in fretta quella storia per tirare fuori dalle macerie il nano e l'altro tizio, non c'era spazio né tempo per le chiacchiere.
Attaccò fin da subito al pieno delle sue potenzialità, senza curarsi minimamente di ciò che potrebbe accadere se gli avversari si fossero rivelati al di là delle proprie potenzialità e quindi non fosse riuscita a chiudere il discorso in breve.

Avrebbe assaltato per primo colui che le sarebbe parsa una preda più facile, basandosi in primis sull'equipaggiamento che questi eventualmente avrebbe mostrato. Chi porta con se coppie di armi oppure armi assai elaborate (diverse dalle classiche wakizashi o da armi di grado inferiore) quasi sicuramente è un praticante di Kenjutsu, come lei. In secondo luogo avrebbe cercato eventuali equipaggiamenti molto eloquenti come ad esempio giare o simili che potrebbero catalogare un utilizzatore di particolari tecniche, quindi un esperto di ninjutsu, prede facili per chi pratica il corpo a corpo stretto come lei. In mancanza di tali elementi si sarebbe basata sul fisico dell'avversario, confidando in un singolo sguardo critico per individuare fasce muscolari o muscolature ben delineate, avambracci eccessivamente sviluppati oppure muscoli delle gambe troppo tonici, attaccando chi ovviamente sarebbe risultato meno prestante. Ultimo, ma non ultimo, si sarebbe affidata al proprio istinto. In mancanza di una delle caratteristiche sopra elencate, avrebbe attaccato l'avversario più arretrato dei due, anche se magari più indietro di appena qualche passo. Un praticante di ninjutsu o combattente alla lunga distanza raramente si fa avanti, preferendo istintivamente rimanere indietro, alle spalle dei propri compagni.

Scelto il proprio bersaglio, Deidara avrebbe caricato a testa bassa partendo in mancanza di elementi dall'ovvio presupposto che l'avversario avesse nella destra la sua mano dominante, all'ultimo istante avrebbe scartato leggermente in direzione del fianco sinistro del ladro, frapponendo spazio fra se stessa ed il braccio dominante dell'avversaria in modo da cautelarsi a fronte di eventuali contro-offensive. Con ambedue le wakizashi impugnate come se fossero pugnali, con la punta rivolta verso il basso, avrebbe fintato un fendente dal basso verso l'alto con la mancina, bloccandolo però poco prima che colpisse facendo invece partire con l'altra spada un colpo dato in diagonale, dal basso verso l'alto, dalla propria destra verso sinistra, mirando a disegnare un solco nelle carni dell'avversario che partendo dal plesso solare percorre in obliquo tutta la cassa toracica. Senza fermare il movimento della spada in quello stesso attacco ad esso avrebbe fatto seguire un Rovescio Tondo in orizzontale, parallelo al terreno, da sinistra verso destra mirando alla gola in modo da sgozzare, attaccando contemporaneamente con una pugnalata in pieno stomaco eseguita con la mancina spostata in posizione favorevole nel corso della precedente finta.
Terminato l'attacco, si sarebbe quindi spostata in posizione di guardia, cercando di guadagnare spazio fra se e gli avversari e sopratutto di alzare la guardia tenendoli entrambi sul proprio fronte, con un occhio di riguardo sull'avversario che non aveva attaccato per ovvie ragioni.

~ Secondo post attivo
Secondo turno della danza

« Chetati. »
Rispose in modo secco e feroce volgendo lo sguardo al suo secondo avversario, quello che per i suoi calcoli sarebbe stato più duro, ignorando il corpo straziato della ladruncola appena abbattuta che dopo la combo di colpi subiti cadde a terra come una marionetta spezzata a cui avevano reciso i fili. Totalmente assorbita alla ricerca di una soddisfazione che non provava minimamente e dallo scarso piacere derivante dall'adrenalina del corpo a corpo, Deidara non ascoltò minimamente la frase -fra l'altro illogica- del suo presunto compagno di squadra, né ebbe modi e tempi di ragionare su quanto egli disse. Si voltò spade alla mano sul secondo avversario diretto e si preparò a buttarsi su di lui, quando...

Ehi, che roba è quel cosino bianco sui vestiti della tip...?



« !!! »

SBRAAAAAAAAAAM

Una detonazione improvvisa ed inaspettata la sbalzò via, facendola volare di tre metri fino a buttarla a terra e togliendole l'aria dai polmoni. Inspirò un po' di quella polvere acre ritrovandosi a tossire come una forsennata e riportò altre ferite che si andarono ad aggiungere a quelle già subite.

« Ma che ca... Ma vaff... ACCIDENTI A TE, MALEDETTO MOCCIOSO!!!! IO TI AMMAZZO!!!! »
Poi ci fu la goccia che fa traboccare il vaso con due idioti illesi che ne uscivano ben belli da quel gran polverone alzato come se nulla fosse, blaterando di roba tipo illusioni o altro. Alzò gli occhi al cielo, esasperata. Ma cristo santo, la moda di sbandierare al mondo le proprie abilità lanciata da quel gruppo di bifolchi con cui si era ritrovata costretta in gruppo si stava forse diffondendo come un virus?? Che diavolo: ma guarda te. Ma col cazzo che adesso avrebbe agito in base alle informazioni (?) ricevute circa illusioni et similia, si rifiutava di pensare che i suoi avversari erano idioti al punto di berciare cose simili e -sopratutto- si rifiutava di ammettere di essere stata giocata da persone simili.
... senza contare che l'idiota più grosso ce l'aveva alle spalle ed a quanto pare a momenti era più pericoloso lui che quella coppia di cadaveri ambulanti che doveva ammazzare.

~ Terzo post attivo
Terzo turno della Danza

Quello era un incubo, non uno scontro!!
La "signorina illusionista di merda" era l'ultima cosa che ci si poteva aspettare da una illusionista che combatte facendo uso di un flauto, e cioè... una combattente corpo a corpo dannatamente abile!!!!
Vide vanificati i suoi attacchi, e questo nonostante fosse sotto i pieni effetti della danza e quindi al culmine massimo delle sue capacità. Per di più aveva anche impastato un alto quantitativo di chakra per sferrare quei fendenti e quindi credeva di non avere problemi a surclassare ampiamente in velocità la sua rivale. Invece no... tutto svanito, tutto vanificato. Quella dannata non solo era più veloce, ma di gran lunga più forte. I flauti, che le erano sembrati semplici strumenti musicali, erano armi capaci di resistere all'impatto con le wakizashi cerimoniali di Deidara, armi di squisita fattura provenienti dalla tesoreria del clan Yagi. Adesso era nei guai, ma con un compagno di squadra come quel moccioso non poteva sperare di sicuro di uscirne facilmente!!!

« Bastarda!!! »
Vide la mano della puttana illusionista trasformarsi in un serpente ma non tentennò un attimo, aveva già visto quella tecnica e ne conosceva gli effetti, la situazione e le circostanze in cui l'aveva subita combaciavano con quelle che affrontava in quell'attimo quindi riuscì a rispondere con una prontezza maggiore di quella che la troia otese potesse immaginare. Invece di cercare di sfuggire alla presa della serpe avanzò di un passo abbandonando la spada e lasciando che il serpente l'afferrasse. Contemporaneamente sarebbe entrata nella guardia dell'avversaria dall'angolo non protetto dal flauto stretto nell'altra mano, sfruttando il fatto che la mano così mutata in serpente non poteva difendere efficacemente. Impastò un basso elevando ai massimi livelli la propria velocità e colpì a botta sicura alla spalla, per poi arretrare immediatamente per non farsi cogliere di sorpresa dalla sua avversaria. Parò il successivo lancio del fumogeno sollevando il braccio che vi impattò, liberando così la nube di fumo che la colpì accecandola. Chi la colse di sorpresa, però, non fu lei, bensì Hoheneim.

Stupido moccioso!!

L'esplosione la investì scagliandola all'indietro con ulteriori ferite da impatto distribuite sul suo corpo. Cadde a terra e tossì, vedendo con la coda nell'occhio l'ombra del grande oni incombere su di lei. Sollevò la spada opponendola alla mazza che cercò di calare su di lei, l'arma impattò con violenza sul bastone dell'oni resistendo in virtù della sua eccezionale foggia laddove una normale wakizashi di quelle in dotazione ai genin si sarebbe spezzata di colpo. La forza dell'oni era però spaventosa, Deidara in un primo momento venne schiacciata a terra senza la possibilità di muoversi, totalmente alla mercé degli avversari, ma poi impastando un basso di chakra riuscì a contrastare quella forza soverchiante facendo forza verso l'alto e riuscendo a guadagnare uno spiraglio proprio mentre le sue caviglie venivano afferrate da mani provenienti da sotto terra, che la ferirono considerevolmente con la loro stretta ferrea, facendola urlare di dolore mentre impastava un basso di chakra distribuito fra i due arti per contrastare la stretta.

Ancora schiacciata a terra e percependo l'oni sopra di se, avrebbe colpito come una gatta messa all'angolo sferrando un feroce fendente al collo del mostruoso avversario, prima di sfruttare tutta la sua agilità e la sua capacità di contorsionista per tentare di sfuggire alla sua presa, poggiando la mano libera a terra e cercando di scivolare via di botto sferrando al contempo un calcio all'oni in pieno busto con un movimento degno della migliore tecnica di capoeira.
Con quel gesto atletico si sarebbe portata di un balzo ad una distanza di almeno quattro metri dall'oni, alzando la spada e preparandosi a vendere cara la pelle nonostante le caviglie ridotte malissimo e la Danza che ormai volgeva al suo termine.

~ Quarto post attivo

« Tsk! »
Anche quel colpo non era andato a segno: l'illusionista ne era uscita con una tecnica di sostituzione, eludendo così la stoccata che a Deidara era costata la perdita di una delle sue spade, un danno assai più grave di quanto quella stupida incantatrice di serpenti poteva immaginare. Al suo posto una creatura che di umano aveva ben poco, somigliava più ad un grosso rettile con una ridicola tutina da ginnastica. Deidara sbuffò, giacché la situazione non stava prendendo una buona piega.
Non era facile leggere lo schema di quanto stava accadendo, sempre che di uno schema si trattasse. Probabilmente il lucertolone era reduce da uno scontro con il moccioso e l'idiota, questo era sia una buona notizia che una cattiva. Buona perché significava che i due erano ancora vivi. Cattiva perché... essendo i due dei perfetti incapaci sicuramente quel mostro era perfettamente integro ed in piena forma. Deidara invece era in deficit di chakra ed era spossata dalla danza ormai terminata, aveva esaurito molte risorse cavandone un buco nell'acqua a causa della schiacciante superiorità della sua avversaria e per di più ora versava in condizioni non proprio ottimali, con entrambe le caviglie piuttosto malconce.

Inaspettatamente decise di assecondare lo stallo che si era creato senza prendere l'iniziativa in alcun modo, contrariamente alla sua natura impetuosa che le suggeriva di attaccare ugualmente. La cosa più furba da fare sarebbe stata gettare un fumogeno ed attutire i rumori provocati dai propri movimenti, come la sua innata le consentiva di fare. Così facendo però l'uomo avrebbe potuto benissimo concentrare le sue attenzioni su Honeheim che già aveva il suo bel daffare con il lucertolone, che dal canto suo sembrava sapere il fatto suo.
Non le piaceva, ma doveva fare da bersaglio. Anche se poteva costarle caro aveva ancora un paio di carte da giocare, anche di fronte ad un nemico che le era notevolmente superiore non si perdeva d'animo nell'individuare un modo per uscirne tanto folle da risultare praticamente suicida.

« Ehi, schifo d'uomo, lascia perdere quei due: è con me che devi batterti! »

Sbuffò infastidita dal dover fare da bersaglio e balzò all'indietro di sei metri, portandosi ad un totale di una decina circa dal suo avversario. In quella posizione alzò la guardia pronta a difendersi ed afferrò un tonico, inghiottendolo velocemente in modo da ripristinare almeno una parte del suo chakra.
Una possibilità. Una soltanto. Se falliva era morta.
Sorrise. Sempre meglio di niente.