Ishimaru Uchiha contro Jin Tsuji

Lo Squalo e il Gatto

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Scontro: Ishimaru Uchiha contro Jin Tsuji
    Descrizione: Lo Squalo e il Gatto
    Energie: Verde vs Verde (Vedi Regole Speciali)
    Link alle schede: Scheda Ishimaru / Scheda Jin
    Tipo: Uno contro Uno
    Durata: Minimo 6 post + 1 presentazione
    Descrizione del Campo: un bosco (perdonate la mancanza di fantasia)
    Condizioni Atmosferiche: Sereno, mattino, fresco
    Richieste Speciali: Jin si abbasserà ad Energia Verde
     
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  2. ~ Marcø
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    Camminando nel Bosco si fanno brutti incontri






    A volte succede, a tutti tocca di essere chiamati dall'Accademia. A volte succede, a tutti tocca di sbagliare nave.
    Perchè proprio quel giorno doveva essere il mio turno?
    Convocato dall'Accademia, di fretta, sbagliai nave, prendendo quella per Oto, o meglio, quella fra Oto e Kumo. Non solo allungai il viaggio d'andata, ma pagai anche il doppio.
    Tutta colpa di quel maledetto Isonade. Erano tre giorni che non dormivo, per colpa sua. Urla nella notte, voci... Non ne potevo veramente più.


    « Smettila maledetto... Cos'hai? Sono giorni che urli, cosa diavolo vuoi? »




    Altre voci insensate. Fino a quel momento non ci avevo fatto caso. Non era la sua di voce, ma quella di alcune persone. I suoi precedenti portatori? Probabile.


    Moccioso... Queste sono le voci delle persone
    che sono morte per non avermi
    fatto usare il loro corpo... Vuoi aggiungerti
    a loro, stupido umano?



    Che potevo farci? Liberarlo davanti a qualcuno sarebbe stato pericoloso per entrambi. Farlo da solo avrebbe solamento ingrandito la sua fame di sangue.
    In quel momento entrai in un bosco. Piuttusto fitto, ma non abbastanza da essere buio. Non mancava che quello, un bosco a rallentarmi. Fortunatamente, c'era una piccola stradina.
    Camminai, velocemente. Dovevo assolutamente arrivare in Accademia entro quella sera. E dovevo dormire.
    Non sapevo se benedire o maledire il giorno in cui Isonade era entrato nel mio corpo. Avevo il potere, la sua forza, la cosa migliore di questo mondo, ma a quale prezzo? Una vita infernale, in perenne convivenza con un demone. Un patto con il diavolo.
    Sentii un rumore. Un lupo, forse? No, più grosso, non quanto un orso. Forse un uomo. Anzi, molto probabile. Mi fermai e guardai davanti a me.


    « Chi sei? Vieni fuori o non metterti sulla mia strada, non ho tempo da perdere.. »




    Se la perona che avevo davanti era un brigante avevo fatto jackpot. Avevo un karma di merda, unito alla sfortuna pù nera. Mai che mi succedesse qualcosa di bello, per esempio uno sconto sul biglietto della nave.
    No, era chiedere troppo.
    Ricominciai a camminare, sperando che il mio avvertimento fosse stato accolto. Se non era così... Bhé, avevo trovato il modo di placare Isonade.

     
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    Una interruzione inaspettata...
    Chapter I





    Jin Tsuji - Ishimaru Uchiha




    Nello spaccato d'un giorno triste, cupo, senza suono, vissuto all'insegna dell'ozio; Un giorno in cui le nubi, come non riscontrava da tempo, non pendevano opprimenti, basse nei cieli; Il genin decise di avviarsi fuori dal villaggio, uscendo da quella paradossale e snervante noia. Percorse un tratto di regione singolarmente desolato, finchè era venuto a trovarsi nei pressi di vecchie casupole, abbandonate e malinconiche. Al primo sguardo che rivolse quasi con timore verso le costruzioni, un senso intollerabile di abbattimento invase il suo spirito, mentre ancora tentava di scorgere del buono dove non v'era. Contemplava la scena che gli si stendeva dinanzi, la casa, l'aspetto della tenuta; i muri squallidi, le finestre simili a occhiaie vuote, e i tetti sovrastati da crepe profonde, spaccature nette nelle tegole. Rimase allibito di come questa gente, non cercasse miglior riparo, magari meno umiliante e più confortevole. Mistero a cui non seppe dar risposta suo malgrado, sebbene s'interrogò su tale concetto.

    Tuttavia, ciò che allietò quel senso invincibile -invicibile poichè, non gli riuscì di trovar miglior prospettiva in quella visione- senso di disgusto, e di dispiacere, fù quella splendida giornata; Ben lontana dall'addensarsi delle
    ombre della sera e delle nubi.
    Il sole illuminava quella mattinata, mentre una serica frescura, lo fece rabbrividire, provocando in lui viva irritazione.
    Mentre la sua cute s'aguzzava per via della brezza, meditò sul quel clima talmente odioso, da importunare l'animo del giovane.
    E agendo sotto l'influsso di questo pensiero frenò il suo incedere, per procedere a coprirsi accuratamente. Quella passeggiata, fino a quel momento era stata tutt'altro che piacevole.

    Sbuffò annoiato.
    Non gli andava, sebbene profondamente desiderasse il dolce far niente, di starsene ad oziare, magari dormendo tranquillamente ai piedi d'un albero, ammirando l'infinita magnificenza della natura.
    Un pensiero difficile d'atturare tuttavia ad Oto, dato che quest'ultimo villaggio non vantasse esattamente fantastici paesaggi, dovette ammetterlo.
    Però, continuava a procedere, per lenti passi verso una meta ignota, invisibile, che in verità ancora doveva essere attestata.
    Attese paziente, come poche volte fece, l'ispirazione che in lui producesse un vago stimolo ad impegnarsi in qualcosa, ma sfortunatamente niente pareva ergersi alla sua vista di particolarmente interessante.
    Rattristato, imprecò silenziosamente, quando un leggero senso di stanchezza era palese in lui.
    Febbrilmente desiderava il calore; Sognava le coperte del suo letto, e il morbido cuscino che lo ponesse in stato di goduria. Ma purtroppo, si era allontanato fin troppo dalla sua abitazione, e le sue gambe imploravano una pausa.
    Era forse questa mancanza, rimuginava, che in Jin provocava sdegno e noia.


    [...]



    Pervenì nei pressi di una radura.
    Non era molto vasta, ma dall'aria pura e confortevole, liberava appieno i suoi polmoni, un vero toccasana.
    Si sdraiò ai piedi di una quercia, d'origine millenaria, almeno così pareva, posizionando la testa nel modo a lui più congeniale, sperando di abbandonarsi a quel sonno, che ormai era l'unico passatempo degno di
    essere chiamato tale.

    CITAZIONE
    « Chi sei? Vieni fuori o non metterti sulla mia strada, non ho tempo da perdere.. »

    Attonito, e basito da tale voce, che con un tempismo perfetto, lo aveva indotto a destarsi dal suo dormire.
    Irritazione furibonda, peggio che infernale crebbe in lui, che con aria parecchio scocciata, si fece largo tra i cespugli per scoprire chi importunasse, con così poco tatto, il suo sonno.
    Dunque uscì, come invocava quella voce.

    image



    - Uh?...Qual è il tuo problema nano?... -



    Chiese spontaneamente, con tono irritato e ancora stordito dal brusco risveglio.
    Un ragazzino; Doveva essere stato sicuramente lui, il fautore, di quella frase.
    Minuziosamente lo guardò, non riscontrando in lui particolare pericolosità, al contrario gli pareva assai dolce, sebbene già lo odiasse per quel grave misfatto di cui si era macchiato, a sua insaputa.
    Attese una risposta plausibile, nessuno doveva permettersi di disturbarlo mentre dormiva.
    Era per lui, il male più fastidioso che gli si potesse arrecare.
    Sperava di non dover dilungarsi in inutili conversazioni, cosa piuttosto fuoriluogo in quel determinata situazione, dato anche il suo stato.








     
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  4. ~ Marcø
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    Camminando nel Bosco si estraggono le armi






    Il qualcosa si mosse, dopo la mia farse. Un ragazzo si mise a qualche metro da me, bloccandomi la strada. Pessima scelta.
    Le parole furono scelte con ancora meno buonsenso. Nano. Essere chiamato nano non mi era mai successo. Avrei dato una bella lezione a quell'impertinente. L'avrei ignorato, se fosse stata una giornata normale, ma non lo era.
    Era uno dei giorni in cui ero più nervoso che mai.


    « Io? Problemi? Nessuno... Frse la tua faccia ne avrà alcuni, fra poco... »




    Non erano molti che mi avevano offeso così apertamente. Forse nessuno. Avevo una voglia matta di spezzargli il collo, ma probabilmente non l'avrei fatto.
    Lo guardai. Chissà se sarebbe durato più del riscaldamento.
    Sganciai la giara d'acqua che portavo sulla schiena. Mi avrebbe impedito diversi movimenti.
    Il ragazzo non era molto distante da me, avrei potuto rimanere sulla media distanza, per testare le sue doti, anche se mi sembrava un normale ragazzo, un figlio di papà che aveva una decina di servi a vestirlo, per non farlo faticare.
    La mano sinistra corse alla schiena, afferrando l'arma a distanza dal nome peggiore mai esistito, l'Uchiha Shuriken. Il Mantello largo che indossavo avrebbe nascosto il più possibile il gesto all'avversario.
    Lo lanciai potenziando il movimento con del chakra. I muscoli aumentarono la loro potenza, accompagnati da una velocità già superiore alla norma. Forse era esagerato come inizio, ma se lo mettevo ko subito era meglio.
    Teatrale la scena, in tutti i sensi possibili. L'arma sarebbe sbucata come l'attore principale di un'opera dal sipario. Malignamete sorrisi, per quella piccola frase poetica.
    L'arma si sarebbe diretta verso il bacino del nemico, avrebbe procurato un taglio non troppo doloroso se fosse rimasto fermo, infatti avevo mirato diversi centimetri più a destra.
    Speravo di vederlo schivare a sinistra, cercando di evitare l'arma, che, anche se lanciata da una distanza tutto sommato piccola, aveva già raggiunto la sua normale potenza.
    In qualunque caso, immediatamente dopo il lancio dell'arma, iniziai a comporre i sigilli della Palla di Fuoco, la tecnica base di ogni katon della Foglia. Appena composi l'ultimo sigillo, concretizzai le fiamme davanti a me, dirigendole verso il ragazzetto, anche in caso che si fosse spostato. Non sarebbe certo morto per una cottura veloce.
    Il mantello che indossavo, insieme alla distrazione che forniva lo shuriken, avrebbe coperto i sigilli, essendo piuttosto largo.
    Isonade stava rimanendo in silenzio. Brutto segno, voleva forse uscire fuori all'improvviso per cercare di prendere possesso del mio corpo?
    Forti emozioni avrebbero reso più facile il suo risveglio. Meglio controllarsi. Meglio ancora farlo subito dopo aver dato ciò che si meritava, qualche cazzotto, al ragazzo. Mai offendete qualcuno per la sua altezza. I più bassi si rivelano spesso forti, o molto stronzi.
    Sicuramente nella seconda ci rientravo.
    L'attacco finale fu portato sempre da quella distanza, attraverso il lancio di un kunai, diretto alla spalla del mio avversario che mi sarebbe stata più facile da colpire.
    Quei semplici attacchi primari avevano cominciato a far battere più velocemente il mio cuore. Respirai, lentamente.
    In seguito, con la mano destra impugnai l'elsa della wakizashi che portavo sul fianco sinistro, quella rossa. Era un onore vedere quella spada. Era una delle ultime cose che l'avversario vedeva.


    Nano, hai paura?




    Muori demone, muori! La mano sinistra, lentamente, prese la cartabomba dalla sacca sulla schiena. Avevo l'impressione che il ragazzo sarebbe stato ancora in piedi dopo quell'attacco. Certo, avrei potuto continuare, ma non avrebbe avuto senso.
    In quel momento non ci pensavo, ero troppo nervoso e immerso nel piccolo scontro, ma quel duello non aveva alcun senso. Avrei dovuto ignorare il ragazzo e passare avanti. Ma ormai era troppo tardi e la foga era troppa.
    Avrei trovato il modo di farlo inginocchiare, per chiedere pietà. E forse ne avrei anche avuta.


    « Ehi, ti è piaciuto il nanetto? »








    Ishimaru, energia Verde, possiede queste caratteristiche:

    Forza: 200
    Resistenza: 175
    Velocità: 225
    Riflessi: 225


    Chakra: 140/180


    Ferite: 0/12


    Slot Azione usati:

    1° : Lancio Uchiha Shuriken, alcuni centimetri a destra di Jin. Forza: 250 Velocità: 250
    2° : Lancio Kunai, spalla avversaria su cui Ishimaru ha una migliore visuale. Forza: 200 Velocità: 225
    3° : Inutilizzato


    Slot Tecnica usati:

    1° : Avanzato: Palla di Fuoco Suprema
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre
    Villaggio: Foglia
    Descrizione: Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Medio)

    2° : Inutilizzato


    Note: buono scontro Jin
     
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    Una Interruzione Inaspettata...
    Chapter II



    Primo Post Attivo




    Si dice che l'irridere un avversario equivale ad accrescere il nostro potere nei suoi confronti.
    Schernirlo sminuisce il credito della sua reputazione, e fà sentire chi compie questa azione, l'essere superiore, capace di evidenziarne i difetti.
    Così predicava uno dei tanti scienziati d'una dottrina dimenticata. Tuttavia quest'ultimo, non si curò del fatto, che magari tale constatazione non era universale, e che avrebbe potuto riscontrare alterazione nel suo significato quantomai essenziale e chiaro.

    Erano solo stupidaggini quelle.

    Situazione avversa a quanto affermato, in quell'istante, si era generata.
    Non era sua intenzione però, farsi beffa dell'altezza del suo avversario, sebbene essa forse davvero comica, ma giustificata dalla sua età.
    Ad occhio e croce, pareva assai arrabbiato il piccoletto, e in un certo qual modo, il Genin fù accontentato. Non ci sarebbero state inutili e lunghe discussioni, neanche una parola anzi;
    Dotato della peggior specie di permalosità, con irruenza procedette ad attaccare Jin. Quest'ultimo però non denotava particolare volontà nel misurarsi con chi in quel momento, desiderava solo quello; Magari per recuperare l'onore, o forse perchè non aveva niente di meglio da fare, se non arrecare fastidio al Genin, che di per sè non aveva fatto nulla.
    Nulla?
    Beh forse, denigrarlo in quel modo era stato fin troppo eccessivo, se ne accorse.
    Rimase indignato da quella sfida lanciata in un modo talmente spudorato da causar non poca irritazione.
    Evitò di imprecare al suo indirizzo, mentre continuava a desiderare ardentemente un pò di riposo, dove sostava prima...Senza dar fastidio a nessuno.
    Tuttavia, mai avrebbe immaginato, cosa realmente lo attendeva. L'aveva fatta grossa...

    - Eh va bene...Accontentiamolo...-





    Difesa




    Una esigua distanza separava i due.
    Non più di 6 m intercorrevano tra Jin e il misterioso ragazzetto, che ancora non si era presentato, data anche la foga di cimentarsi in quel combattimento.
    Poco male, pensò, era piuttosto irrilevante tale informazione.
    Doveva stare attento il Genin, anche se la sua tendenza d'animo, rivolta alla stanchezza debilitava la sua attenzione.
    Se poi si aggiunge anche la scaltrezza avversaria, coadiuvata da una ingegnosa strategia...Beh risulta parecchio difficoltoso limitare i danni.
    E accadde proprio questo.
    Rapido il ragazzo, celando la mossa tramite il mantello, riuscì a cogliere di sorpresa Jin, che non si aspettava come prima mossa chissà cosa...Al contrario meditava circa la possibilità di allietare le tensioni del suo avversario, e magari scusarsi dell'approccio non troppo felice.
    Non ne ebbe il tempo.
    Dal corvino mantello, sbucò una arma temibile; Tale pericolosità in quell'oggetto, era denotata da una caratteristica piuttosto vistosa: La grandezza.
    Le lame affilate di quel particolare tipo di Shuriken che superava l'ordinario, erano quasi ricurve e acquistavano velocità man mano che fendevano l'aria.

    [...]

    Assai preoccupato, quando vide il materializzarsi dell'offensiva avversaria.
    L'espressione del suo viso mutò nettamente.
    Non più quell'aria annoiata, bensì vivo timore si palesò sul suo volto.
    Tentò quantomeno di evitarlo, benchè quell'effetto sorpresa era stato fondamentale.
    Maledetto.
    Impastò nelle gambe una discreta quantità di chakra [Mezzo-Basso][Riflessi: 200 ==> 250] che gli avrebbe sicuramente permesso di contar su maggiori probabilità di uscirne illeso dall'attacco.
    Dunque, si spostò rapidamente verso sinistra, forte d'uno slancio derivato da entrambe le gambe, che simulando una sorta di salto non troppo lungo, permisero a Jin di scostarsi da quella posizione fin troppo scomoda e sconveniente. [Slot Difesa 1]
    Tuttavia non bastò.
    L'attacco fù percepito troppo tardi, e permisero in minima parte, la riuscita dell'offensiva avversaria.
    I vestiti vennero lacerati minimamente, tanto però da favorire il contatto dell'arma con la cute di Jin.
    Una sensazione non piacevole, ovviamente, crebbe nel suo animo. Come una campanella, fastidiosa e petulante, sollecitava senza conoscer pausa ad alzare la guardia. Chi aveva innanzi, non era un avversario da niente.
    [Ferita Lieve fianco destro]

    image



    Non ebbe nemmeno modo di stabilizzare il malessere prodotto dalla ferita, che si ritrovò immediatamente bersaglio d'una nuova, e potente offensiva.
    Neanche lontanamente la precedente sfiorava, in termini di pericolosità, quella che si stava consumando in quel momento.
    Gravava ora in lui, sintomo di inquietudine, e l'obbligo di ottemperare una difesa che gli consentisse di salvaguardare la sua persona.
    Nè Shuriken, nè Kunai, nè qualsivoglia oggetto contundente, bensì il fuoco in tutta la sua atrocità, capace di provocare non benigne sensazioni.

    Appena rivolse lo sguardo sul ragazzo, notò una particolare concentrazione nei suoi occhi. Nulla pareva distrarlo, e tantomeno sminuire la sua attenzione verso quell'atto, nuovamente mascherato dal mantello.
    Meditò su cosa stesse tramando, benchè non ebbe modo di vedere chiaramente. Però, tale posizione, e nella medesima maniera quella concentrazione, non potevano che arreccare timore in Jin, e una particolare riflessione.
    Quest'ultima risultò ben presto vera.
    Avvampò Jin, mentre osservava il ragazzo dar manforte ai suoi polmoni, che in maniera vorace, aspiravano molta aria, che un attimo dopo, esattamente alla sua espulsione, si tramutò in fuoco. Rosse fiamme di ardente fattura, si diressero verso il Genin, questa volta attento e concentrato.
    La distanza, immutata rispetto all'iniziale situazione, fù fattore di grande vantaggio per il Genin, che sfruttandola riuscì a capacitarsi dell'offensiva in tempo.
    Accorse immediatamente a saltare, questa volta indietreggiando. [Slot Difesa 2]
    Non concentrò chakra questa volta nella sua azione difensiva, non vi era bisogno, sebbene l'attacco fosse davvero pericoloso. Un salto di appena 2 m all'indietro, lo esulò da qualsiasi danno, benchè la tecnica arrivò non molto lontana dal colpirlo.
    Paura ora, e dubbio attanagliavano il suo spirito. Tutto per quel maledetto disturbatore, per nulla deciso a mollare.

    Ed eccolo nuovamente, all'attacco.
    Spinto da chissà quale rabbia, presumibilmente dettata dall'affronto subito, il piccoletto ancora pervenì all'attacco.
    Ancora dalla distanza, servendosi di un Kunai.
    Esso fù minuziosamente indirizzato verso Jin, che lontano ora 8 m, non era più precisamente difronte al suo avversario, bensì occupava una posizione più defilata, giustificata dalla sua azione difensiva precedente per evitare l'Uchiha Shuriken. Esattamente si trovava più a sinistra.
    Quindi offriva come obiettivo designato dall'attacco del suo avversario la sua spalla destra, posta in una miglior visuale per il suo avversario.

    Quest'ultimo attacco non era come i due precedenti, entrambi impostati secondo lo schema d'una strategia ben precisa, ed assortita.
    Pareva più semplice e meno misterioso.
    Ma per niente scompose Jin, il quale sempre determinato e concentrato osservava la traiettoria che esso prendeva, in modo da reagire di conseguenza.
    Chissà quali altre armi nascondeva quel ragazzo, imprudentemente preso di mira dalle sue parole di scherno.

    Preciso il Kunai sembrava diretto verso la sua spalla destra; Sebbene non fosse dotato di inverosimile velocità, tale arma poteva nascondere particolari insidie a lui non rivelate.
    Timoroso Jin, preferì scongiurare ogni rischio, schivando l'offensiva abbassandosi sulle sue gambe rapidamente.
    Decise di supportare questa movenza, impastando chakra un quantitativo basso di chakra nelle gambe [Bassissimo][Riflessi: 200 ==> 225]
    Ed immediatamente si abbassò, lasciando che il Kunai sfiorasse soltanto il capo, per poi andare a conficcarsi nel tronco di uno dei tanti alberi che popolavano quella vasta radura. [Slot Difesa 3]
    Subitamente riprese posizione eretta; Scrutò nuovamente il ragazzo, rivolgendogli uno sguardo torvo. Era ormai palese che non aveva per nulla apprezzato la sua reazione, benchè a suo modo fosse quantomeno giustificata.
    Non se lo aspettava di venir attaccato così spudoratamente, tuttavia, profondamente covava infinito desiderio di continuare tale scontro, visto che l'entusiasmo accresceva, e nello stesso modo l'indignazione spariva, fino a lasciar un vuoto, subito rimpiazzato dalla determinazione, evidente nelle sue iridi.


    Attacco



    Stralunato dalle incessanti offensive nemiche, non poteva concedersi nessuna interruzione. Pareva aver terminato il ragazzino di averlo a bersaglio dei suoi attacchi, e con tale situazione, sperava di aver placato le sue tensioni, lasciandolo sfogare.
    Tuttavia, le sue tendenze non erano quelle a cui si poneva di solito. La docilità d'animo che in lui era abituale, era stata alterata da un profondo sdegno; Tutto per averlo interrotto dal suo sonnecchiare beatamente accarezzato dal fruscio del vento.
    Febbrilmente ora desiderava il confronto; Quel ragazzino, aveva ormai assopito tutta la sua stanchezza, lestamente tramutata in determinazione e vivida concentrazione.
    Aveva sapientemente studiato una strategia, in brevissimo tempo, adoperando gran parte della sua intelligenza, e del suo ottimo spirito di osservazione.

    Immediatamente, estrasse tre Kunai dalla sua gambiera porta oggetti, impugnandoli saldamente nella mano destra. Non ebbe nè dubbio, nè esitazione, prima di prepararsi alla messa in atto delle sue intenzioni.
    Osservò il ragazzo, e subitamente, lanciò le tre armi in modo da formare una linea obliqua, mirando oggetti ben precisi, e mantenendo sempre la stessa distanza dal suo avversario. Preferiva non misurarsi nel corpo a corpo...Non ancora. Forse timore, oppure semplice e pura strategia, lo portò a non avvicinarsi.
    I suoi obbiettivi erano chiari; Mirava alla spalla sinistra con uno, l'altro indirizzato al petto, mentre l'ultimo al fianco destro. [Slot Azione 1]
    Attacco vero e proprio, oppure...Diversivo?
    Subitamente dopo il lancio, ad intervallo di un secondo scarso, dalla schiena prese l'unica arma che poteva garantire di attuare la sua offensiva.
    Uno Shuriken Gigante.
    Enorme e potente, sarebbe stato perfetto.
    L'afferrò saldamente, per poi concentrare una quantità efficace di chakra, in modo da rendere più forte e veloce il lancio. [Bassissimo][Forza 200 ==> 225][Velocità lancio 250]
    La traiettoria non era evidente, anzi sembrava palese che avesse Jin, qualche problema di mira; Tuttavia, l'obbiettivo era stato inquadrato perfettamente. Il ramo d'un tronco di quercia che sovrastava il ragazzo.
    L'arma tranciò nettamente il legno, lisandolo. Quest'ultimo non più largo di 35 cm, e lungo circa 3 m, avrebbe tentato di colpire in pieno il capo del ragazzo; Se ciò fosse avvenuto, sicuramente un forte stordimento avrebbe prodotto e forse anche una leggera ferita. [Slot Azione 2]
    Sperava che l'effetto sorpresa avrebbe garantito buone probabilità di riuscita, mentre il consumarsi del suo attacco terminava, attendendone i risultati.
    In ogni caso, avrebbe utilizzato una tecnica unica nel suo genere, inimitabile, che solo egli possedeva. Estraendo uno speciale rotolo dalla sua sacca porta oggetti, lo osservò bene, delineando nota sicurezza sul suo volto.
    Misterioso e ignoto ciò che esso conteneva; Lo aprì lentamente, per poi irrorarlo di chakra oscuro, violaceo, e maligno.
    In un lampo, comparve una specie di bara. Una cassa in legno, con un kanji sopra marchiato, come di fuoco.
    Il Genin osservava il compiersi di quell'atto, sorridendo malignamente. Ostentava particolare compiacimento, mentre i suoi lineamenti parevano come mutati.
    Immediatamente il jutsu avvenne, e tutto in lui tornò alla normalità.


    - Ebbene...Enzeru tocca a te...-




    image
    La bara si aprì, mentre un putrido tanfo, eccessivamente maleodorante, si espanse, come uccidendo l'aria.
    Pochi passi, e uno strano uomo, ne uscì. I suoi lineamenti parevano devastati; profonde lacerazioni erano palesi sul corpo, dove i suoi vestiti presentavano lacerazioni. La cute era terribilmente pallida, cosìcchè fù considerato con un ribrezzo indescrivibile, persino dallo stesso Jin, che però non divulgò questo suo pensiero.
    Un uccellaccio nero, dalle fattezze proprie di un corvo, era appollaiato sulla sua spalla, mentre si esprimeva nel tipico grachiare stridulo della sua specie.
    Un silenzio peggio che tombale, accompagnava il lento incedere di Enzeru, mentre brividi calavano sulla schiena di Jin, provocando un irresistibile tremore.
    Come se l'aria si fosse gelata, in quel misto di sensazioni poco piacevoli.
    I suoi abiti malconci, parevano risalire a tempi antichi, seppure non si discostavano dalla fattura di quel tempo. Sporchi ed unti, non rappresentavano certo un esaltante spettacolo per gli occhi.

    Egli si dispose a difesa del suo padrone, considerandolo tale. Non avrebbe mai obbiettato su nessun suo comando, era come schiavizzato alla volontà del Genin, che come un bambino con il suo giocattolo preferito voleva divertirsi.



    CITAZIONE

    Energia Verde : 132/182
    Forza : 200
    Velocità : 225
    Resistenza : 187.5
    Ferite : Lieve lacerazione sul fianco destro








    <p align="right">

    [AdD] - Fukibari ~ 10x
    [AdD] - Kunai ~ 7x
    [AdD] - Shuriken ~ 5x
    [AdCC] - Kusari Fundo ~ 1x
    [Bomba] - Cartabomba lv. I ~ Tot. 1x
    [Bomba] - Bomba Fumogena ~ 1x
    [Tonico] - Tonico di Recupero Medio ~ 1x
    [Vario] - Filo di Nylon Rinforzato ~ 10m
    [Aad] - Shuriken Gigante ~ 1x
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    SPOILER (click to view)
    Controllo dei Morti - Deddo No Seishi
    Villaggio: Tecnica Esclusiva del Jinchuuriki del Nibi No Nekomata
    Posizioni Magiche: Nessuna
    Richiede: Nibi No Nekomata I
    Concentrando una quantità di chakra pari ad un MedioAlto in uno speciale rotolo, l'utilizzatore potrà controllare un cadavere appena attraverso la manipolazione di spiriti, senza che questo possa opporsi. I parametri del cadavere rianimato saranno, data anche la scarsa possessione del demone, pari ad alla stessa energia dell'utilizzatore; la distanza massima che può percorrere in un round, invece, è relativa a due energie inferiori l’utilizzatore. Il resuscitato potrà essere manipolato per 4 turni, il primo dei quali non potrà attaccare.
    Il morto avrà un malus di - 2 tacche in resistenza.
    Non sarà possibile, anche sacrificando un essere umano, resuscitare un morto, neanche temporaneamente; il cadavere avrà l’equipaggiamento datogli dal ninja evocatore, per muoversi dovrà utilizzare gli slot dell’utilizzatore, ma ne avrà uno gratuito solo per muoversi. Potrà usare il chakra dell'evocatore per effettuare tecniche dell’evocatore, aumentare i propri parametri o compiere azioni simili. Il cadavere, anche subendo ferite, non ne risentirà dato che il proprio corpo è morto. Sarà comunque impossibile manipolare parti amputate del cadavere. Per mantenere la tecnica sarà necessario un consumo basso ogni round per ogni essere manipolato.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 4 / Consumo: MedioAlto - Mantenimento: Basso ogni Round)
    [Nibi No Nekomata I: può controllare fino a un cadavere
    Nibi No Nekomata II: può controllare fino a due cadaveri
    Nibi No Nekomata III: può controllare fino a tre cadaveri
    Nibi No Nekomata IV: può controllare fino a cinque cadaveri]


    SPOILER (click to view)
    Shuriken Gigante [AaD]
    (Attacco 25)
    (Costo in Crediti 45)

    Uno Shuriken molto più grande del normale.
     
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    Camminando nel Bosco si combatte alla pari






    I miei colpi furono facilmente schivati. Per un attimo me ne stupii. Subito dopo sorrisi.
    Avevo osservato il ragazzo, nello schivare lo shuriken e il kunai, si muoveva alla mia stessa velocità, più o meno. Uno scontro alla pari. Erano mesi che non ne avevo l'opportunità. Sadico, e leggermente masochista, mantenni il sorriso, mentre l'avversario contrattaccava.
    Anche lui preferì mantenersi sulla distanza. Sia un bene che un male. In corpo a corpo avrei potuto sfruttare al meglio le mie armi, dalla distanza, invece, avrei schivato in modo migliore.
    Il nemico scagliò tre kunai, mirando a tre parti diverse del mio corpo, più i tre proiettili erano vicini e più il loro bersaglio era capibile. Spalla, petto e fianco. Facendo perno sulla gamba sinistra e inclinando il busto ruotai su me stesso. Due kunai passarono sotto il mio tronco mentre uno sopra.
    Dopo aver fatto un giro completo, vidi lo shuriken gigante del nemico a pochi metri di distanza. Se solo avesse mirato a me, invece che sopra di me, probabilmente avrebbe colpito.
    Invece l'arma mi passò sopra, tagliando un ramo. Non mi servì guardare, il rumore che produsse il taglio era inconfondibile. Da quella posizione sarebbe stato complicato schivare il colpo, lateralmente. Quindi lo feci in avanti.
    Con il busto già piegato, mi bastò una piccola spinta per fare una capriola. Il ramo cadde dietro di me, mentre tornavo in piedi.
    Quando guardai nuovamente il ragazzo vidi che aveva un rotolo in mano e che del chakra, di un colore non normale, si trasferiva in esso. Una bara si concretizzo fa me e lui. Mi misi in guardia. Cosa stava facendo quel maledetto?
    La bara si aprì, mostrando il suo contenuto. Un uomo, dalla pelle bianca e dai molteplici tagli su ogni pare visibile del corpo.
    Stava controllando un cadavere, oppure lo aveva resuscitato? No, resuscitare le persone non è cosa facile. Probabilmente lo manipolava e basta.
    Il cadavere venne chiamato Enzeru dal ragazzo. Angelo. Come chiamare angelo, o semplicemente creatura angelica, quell'obbrobrio di carne morta, con un uccellaccio sulla spalla?
    Doveva imparare cos'era un angelo. E solo chi conosce un demone, può sapere cos'è un angelo. Io ero un angelo, che con la vita a rischio proteggevo migliaia di persone dalla furia distruttiva di Isonade.
    L'angelo della giustizia.
    E giustizia avrei fatto.

    Cambiai la cartabomba che avevo in mano, con una piccola sfera azzurra. L'avversario, probabilmente, non avrebbe notato nulla, soprattutto da quella distanza. L'inventore dei mantelli era un genio.
    Scattai verso il nemico alzando la wakizashi che avevo nella mano destra sopra la testa e cacciando un urlo. Percorsi tre metri come per caricare il nemico. Quando fui circa a un metro e mezzo, due, dall'avversario, lanciai la piccola bomba fra i suoi piedi, per terra, sogghignando. Il movimento del braccio fu potenziato con del chakra. Era una mossa cruciale e non doveva fallire.
    Se il cadavere non si fosse spostato velocemente, sarebbe stato trafitto da stalagmiti di ghiaccio alte più di un metro, che si diramavano da dove la bomba aveva toccato terra.
    Se l'attacco fosse fallito, avrebbe creato una barriera, fra me e l'avversario. E ciò sarebbe stato utile per cosa volevo, e stavo, per fare.
    Indietreggiai, per più di una decina di metri.
    Afferrai un tonico e lo misi in bocca. Entro poco si sarebbe sciolto.
    Subito dopo, mentalmente. Andai a cercare Isonade, solleticando il secondo sistema circolatorio del chakra, quello del demone, con del chakra.


    « Demone... Ti va di uscire? Puoi fare quello che vuoi di quel bamboccio... Solo una cosa: non ucciderlo, possibilmente, ok? »




    Gli staccherò la testa




    « Fa un po' come ti pare... »








    Ishimaru, energia Verde, possiede queste caratteristiche:

    Forza: 200
    Resistenza: 175
    Velocità: 225
    Riflessi: 225


    Chakra: 120/180


    Ferite: 0/12


    Slot Azione usati:

    1° : Lancio Bomba GeloAll’apparenza simile alle normali bombette sferiche dei ninja, ma di un colore azzurro intenso, questa bomba produce, al contatto con il terreno, una siepe di stalagmiti ghiacciate. La siepe sarà circolare ed avrà un raggio di 1 metro (quindi un diametro di 2 m) e le stalagmiti saranno anch’esse alte fino a 1,5 metri.
    Lanciare due bombe gelo contemporaneamente, o a breve distanze e vicine, produrrà una siepe dal raggio di 2 metri e con stalagmiti lunghe 3 metri (e così via aumentando il numero di bombe aumenterà anche la dimensione della siepe di ghiaccio).
    Quantità massima: Genin (2), Chunin (4), Jonin (8)
    , da due metri di distanza da Enzeru. Forza: 250, velocità 250
    2° : Indietreggiamento di 14 metri, portandomi a circa 18 metri da Jin. Velocità: 225
    3° : Posizionamento del tonico in bocca, senza ingerirlo.

    Slot Gratuito: movimento di tre metri, dopo la capriola, verso Enzeru. velocità: 225


    Slot Tecnica usati:

    1° : Base: Attivazione chakra del demone
    2° : Inutilizzato


    Note: partendo da una distanza di 8 metri da Jin, con una capriola ne compio 1,5, con lo slot gratuito faccio 3 metri. Ho considerato Enzeru 1,5 m davanti a te, trovandomi così a due metri da lui, quando lancio la bomba.
     
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    Una Interruzione Inaspettata...
    Chapter III



    Secondo Post Attivo




    E fù verso l'imbrunire della sua offensiva, che le radici più forti della sua risolutezza andavano scemando, in quel triste Requiem allestito per la comparsa di Enzeru.
    In lui non coincidevano più quei sintomi di tenacia e di volontà, che all'inizio del confronto spiccavano nella scarlatta colorazione delle sue iridi.
    Aveva perduto ogni minimo interesse, anche il più vago, per quel combattimento.
    Inutile, vano, privo di senso...Consisteva in un precario passatempo, improduttivo al fine di rilassarlo, anzi tutt'altro.
    Indicibile nervosismo ora importunava il suo spirito, costringendolo ad imprecare tra sè e sè all'indirizzo dello sprovveduto avversario.
    Nel bel mezzo del suo sonnecchiare saporito, quel giovane l'aveva interrotto in maniera brusca e inusuale, producendo nel suo animo non poca irritazione manifestatasi subito dopo.
    Non era chiaro fino a poco tempo prima, la ragione per cui Enzeru si dovesse misurare in campo al suo posto probabilmente...Tuttavia, in quel momento fù tutto più evidente, quando Jin con aria incurante guardava il suo avversario, rivolgendogli una muta espressione, capace di trasmettere nulla.
    Inespressivo, era impiantato nella sua immoblità, mentre nell'imperativo silenzio osservava il consumarsi dell'evocazione del suo compagno, che subitamente lo avrebbe sostituito in quel confronto, poichè il ragazzo stesso era piuttosto restio a lottare;
    Si era capito.
    Indifferente e annoiato, sbottava nel suo sdegno per quella interruzione iniziale che aveva dato vita a quella circostanza, sentimento che ancora doveva scomparire e allietarsi in lui, anzi che andava rafforzandosi vista la situazione ancora irrisolta.



    - Enzeru...Divertiti. -




    E nel mentre di quel sussulto da parte di Jin verso Enzeru, quest'ultimo avrebbe ben presto dovuto far fronte ad una minaccia portata avanti dal suo nemico, che denotava muovendosi in tale sciocca maniera, particolare ingenuità.
    Il ragazzo si avvicinò con fare spavaldo e spudorato.
    Attaccava da una distanza di circa 6 metri o poco più, incedendo rapidamente, rendendo nota evidente scaltrezza nei movimenti.
    Il Genin precedentemente aveva dato il via libera al suo assistito affinchè si divertisse; Non era precisato tuttavia, in cosa poteva consistere tale spasso, sebbene l'espressione fredda e distaccata di Enzeru non lasciava presagire alcunchè di buono e piacevole.
    Una melodia acuta e stonata partì dalla sua bocca, un volgare urlo che probabilmente serviva a farlo attingere ad una più completa ed avvolgente determinazione, mentre armato di una Wakizashi, avanzava all'apparenza in modo sconsiderato verso Enzeru, che perplesso osservava l'evolversi di una stramba offensiva, le cui basi strategiche semmai vi fossero, ancora giacevano nell'oscurità della sua azione.
    Percorse tre metri, per poi divulgare le sue reali intenzioni, mostrando dimestichezza, ma fin troppa foga.
    Nel dilemma di intendere le sue autentiche intenzioni, il cadavere sapientemente meditava, che quel giovane gli volesse tendere qualcosa di losco e fittizio tranello, degno dei più sinistri ninja.
    Ciò lo poneva ad uno stato di tensione, sebbene realmente non temesse quel microbo, che con l'ego di un leone, si stava preparando ad un subdolo attacco.
    Lanciò una bomba tra i suoi piedi servendosi di una velocità grandiosa, che mise in seria difficoltà Enzeru.
    La tensione era palpabile nell'aria, e il culmine di quel mistero che s'era creato, venne ben presto svelato con quella decisiva mossa da parte di Ishimaru, che con una vigorosa forza, riuscì a concetrizzare molto bene le sue aspettative
    Il cadavere vide partire questo attacco, e ricorrendo al chakra di Jin riuscì appena in tempo ad evitarlo, potenziando i suoi arti inferiori con una cospicua quantità di chakra [MezzoBasso] [Riflessi: 200 =>250]. Si mosse rapidamente di 3 m alla sua destra facendo quasi un balzo, così da tornare alla posizione originale dell'inizio del combattimento, innanzi al suo avversario precisamente.
    Enzeru riuscì a scamparla in maniera provvidenziale, poichè sicuramente avrebbe riportato gravi ferite da quel colpo, all'apparenza innocuo, ma che celava tenebrosi pericoli...
    Ma era giunto il tanto agoniato momento...Il suo momento.
    Dopo anni, forse secoli, interminabili, indissolubili, distinti ed infiniti.
    Poteva dar libero sfogo alle sue manie omicide, violente e grottesche, nell'isteria grandiosa della nuova liberazione dal vincolo della morte.
    Attendeva questo momento, come mai aveva aspettato nient'altro.
    Era il suo scopo quello; E per nulla al mondo si sarebbe sottratto a quel dovere, se così si può intendere, che febbrilmente bramava; Smaniosamente voleva che si consumasse l'offensiva che si apprestava a condurre, nella foga e nel desiderio frenetico di Uccidere.
    Osservò Jin, pacato ed immobile, il quale a braccia conserte e tese scrutava l'evolversi delle azioni avversarie; Per l'appunto, una cosa bizzara, era riuscita ad attrarre la sua attenzione in quello stato di disappunto;
    Che diavolo stava architettando quel losco individuo?
    Lesto e scattante, si dirigeva oltre quella parete di ghiaccio formatasi, distanziandosi da Enzeru furbescamente; Chissà quali idee, pensieri, emozioni, balenavano nella mente di quel ragazzino, poco arrendevole; Ma sarebbe stato istruito quel giorno; Un insegnamento fatale e meschino, innominabile per la cruenza cui vantava. Spietato e privo di sentimenti avrebbe agito Enzeru, ignorante circa un sentimento chiamato Misericordia...

    Era difficoltoso avvicinarlo.
    Si era allontanato fin troppo, ed in maniera irreprensibile.
    Impeccabile fù il tempismo della sua azione, che riuscì a mettere in seria difficoltà Enzeru...Un evento impensabile, contemplava Jin.
    Eppure doveva ammetterlo, in modo coscienzioso. Ostentava un certo talento nel combattimento, addirittura lodabile, che andava esaltato. Tuttavia, era pur realtà, che mai avrebbe lambito nella maniera più distante la potenza di Enzeru, il quale decantava una straordinaria forza, accostabile a ben poche.
    E ora doveva metterla in atto, approfittando del fare indaffarato e concentrato del suo avversario, che lasciava trasparire una ardente essenza che andava incrementandosi rapidamente.
    Un noto episodio, a lui familiare. Ma chi era quel ragazzo?
    Nel mentre di quei dubbi e sospetti, non c'era tempo da perdere; Bisognava chiudere la questione, senza indugi.

    Raggiungerlo risultava complicato.
    E bisognava interrompere bruscamente quel processo, che non arrecava buoni pensieri alla coscienza di Jin.
    Annuì con la testa quest'ultimo, consentendo ad Enzeru di cimentarsi nella laborazione, e consumazione, della sua offensiva.
    Sentì l'affievolirsi delle forze il Genin; Queste si disperdevano in una aurea energia che andava convogliandosi verso Enzeru; Simile ad un lento tracollo andava il suo spirito, che foscamente svigoriva in un moto prepotente e viscerale.
    Il cadavere al contrario si focalizzava sulla sua ombra, stabilendo un legame perfetto con quella del suo avversario vincolandosi definitamente, sfruttando il clima sereno e i rami degli alberi che acconsentivano al formarsi delle stesse.
    Prima il braccio.
    Poi il busto.
    Quindi testa e gambe.
    Si sgretolarono tutte con una velocità inverosimile, e nella medesima maniera, lo svigorimento che in Jin produceva surreale dolore, cessò pienamente.
    In un viaggio dimensionale, ad una velocità inequiparabile a nessun altra conosciuta -il cui secondo è un limite effimero-, riuscì nel suo astuto intento, sottraendosi da uno stordimento che avrebbe dovuto comparire arrembante sul suo capo. Tuttavia grazie all'insensibilità del suo sistema nervoso, conseguenza della sua morte, egli non riusciva a capacitarsi di un dolore che in realtà non avvertiva.
    Sconfisse l'abissale distanza che lo separava dal ragazzo, materializzandosi a circa 20 cm da lui, al suo fianco sinistro, lì dove si palesava la sua ombra.
    Ishimaru difficilmente si sarebbe accorto del suo avversario, dato l'intenso stato di concentrazione in cui riversava la sua mente ed il suo corpo. In ogni caso Enzeru, sfruttando un effetto sorpresa che si sarebbe quasi sicuramente rivelato fatale, stava per agire secondo i dogmi che contemplava, e che avevano influenzato il suo spirito maligno; La morte sicuramente ne aveva accentuato il condizionamento.
    Morte e morte sola, era la sola compagna del suo animo. Unica amica, leale e pressante, su cui potesse far affidamento.
    Prese una Cartabomba dal suo equipaggiamento, e con una velocità impressionante, tentò di appiccicarla all'altezza del rene sinistro convogliando chakra nella sua mossa, in maniera da renderla inevitabile ed inesorabile; Immediatamente dopo, avrebbe tentato di farla esplodere sul punto prestabilito attivandola con il Chakra. Una mossa fatale e completamente debilitante. [Basso][Velocità: 225 => 300]
    Voleva neutralizzare quella fastidiosa minaccia, e sicuramente una ferita di simile entità, avrebbe prodotto ingenti danni in tutta l'area interessata. Danni potenzialmente mortali, o quasi sicuramente.
    Spina Dorsale.
    Rene sinistro.
    Polmone sinistro poco sopra.
    Se avesse preso quel colpo, sarebbe potuto andare in contro ad una morte certa, se qualcuno non lo avesse salvato tempestivamente, poichè parti vitali sarebbero state condizionate.
    In quel punto, sarebbero scaturite emorragie, che avrebbero compromesso irrimediabilmente lo scontro da parte sua. Non poteva sottrarsi al suo destino, ormai era deciso. Niente avrebbe fermato Enzeru, nulla al mondo.
    Neanche se bontà divina, nella sua infinita misericordia gli avrebbe permesso di scampare, all'irreparabile e all'ineludibile.
    Avrebbe continuato a combattere fino a che, non sarebbe stato sazio e soddisfatto del suo tenebroso operato.
    In ogni caso il Genin, a causa della sfibrante mossa, che provocò un ingente dispendio di chakra, avrebbe ingerito un Tonico di Recupero, per rinvigorirsi da quella specie torpore che andava propagandosi nei suoi muscoli.
    Quest'ultimo in preda a tali siffatte debolezze, non riuscì a carpire bene l'entità dell'attacco di Enzeru, ma gli aveva ordinato di agire in maniera che terminasse lo scontro, aveva fiducia in lui.


    Non poteva salvarsi, era finita...Enzeru ci credeva e con lui anche Jin.



    Energia Verde : 72/182
    Forza : 200
    Velocità : 225
    Resistenza : 187.5
    Ferite : Lieve lacerazione sul fianco destro










    [size=0][AdD] - Fukibari ~ 10x
    [AdD] - Kunai ~ 7x
    [AdD] - Shuriken ~ 5x
    [AdCC] - Kusari Fundo ~ 1x
    [Bomba] - Cartabomba lv. I ~ Tot. 1x
    [Bomba] - Bomba Fumogena ~ 1x
    [Tonico] - Tonico di Recupero Medio ~ 1x
    [Vario] - Filo di Nylon Rinforzato ~ 10m
    [Aad] - Shuriken Gigante ~ 1x
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    SPOILER (click to view)
    Satsugai Kurai: Killing in the Darkness
    Villaggio: Tecnica Esclusiva del Jinchuuriki del Nibi No Nekomata
    Posizioni magiche: 2 (Veloce)
    Richiede: Nekomata I
    Tale tecnica sfrutta il potere del Nibi No Nekomata di muoversi nelle ombre.
    Fondendo il chakra del Jinchuuriki a quello del demone, il ninja attraverso la sua ombra sarà in grado di trasferirsi al suo interno; e subito dopo ricomparire dalla ombra del suo avversario, se quest'ultimo si troverà in un raggio di 18 m.
    Questa tecnica non potrà mai sortire effetto in aree completamente prive di illuminazione, poichè ovviamente non si potranno formare ombre.
    Il ninja una volta eseguito il Ninjutsu subirà uno stordimento, e consumerà insieme allo Slot Tecnica Avanzata, anche uno Slot Azione.
    Inoltre se tale tecnica partirà da un'area semi-ombrosa sarà più difficile per lo Shinobi compiere la tecnica, poichè la padronanza del chakra del Bijuu è ancora scarsa, e dunque oltre ai già citati malus perderà anche un ulteriore Basso per consentire alla tecnica la buona riuscita.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 3 / Consumo: Alto)


    SPOILER (click to view)
    Tonico di Recupero Minore [Tonico]
    (Attacco 0)
    (Costo in Crediti 40)

    Ingerendo questo farmaco il ninja recupera una quantità di chakra pari ad un consumo Medio. E' possibile non ingerire il tonico e lasciarlo nel cavo orale fino a due round, al termine dei quali la salivazione distruggerà il sottile involcuro facendo attivare il tonico involontariamente.
    Dosaggio: Massimo uno per turno, Massimo due in cinque turni.




    Edited by Jin Tsuji - 17/2/2009, 16:07
     
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    Camminando nel Bosco non si sopravvive sempre






    Nel momento in cui scagliai la biglia contro Enzeru, esso scansò. Quello era il primo passo del fallimento verso di me.
    Il secondo, e probabilmente quello con cui mi raggiunse, fu quando mi sentii attaccare qualcosa alla schiena. Il nemico era scomparso da davanti ai miei occhi, ricomparendomi dietro.
    La mia testa fu abbastanza veloce da capire cosa stava succedendo, ma il corpo non lo fu. La cartabomba cominciò il processo di esplosione eppure, intento com'ero nel risveglio del demone, ebbi solo un attimo in cui mi mossi. Quell'attimo durò molto meno di un secondo.
    Congiunsi le mani, cominciando a comporre dei sigilli. Appena composi il primo sentii la cartabomba esplodere. Non feci nulla. Non avrei potuto fare nulla, anche se nella mia testa quel momento parve durare un minuto.
    Un intero minuto con un ferro arroventato sulla schiena. Il fuoco divampò, ustionando la parte sinistra della schiena. Il fuoco scavò, aprendo un piccolo cratere dove avenne l'esplosione.
    Il dolore mi fece abbandonare l'idea di ataccare un'ultima volta il nemico. Non ce l'avrei fatta.
    Ingerii il tonico. Il cambiamento fu poco. Quel tipo di medicina ti cura giusto l'ematoma derivante da un pugno, non sarebbe servito quasi a nulla, per i danni che avevo appena subito.
    Strisciai, come un verme dinnanzi ad un merlo, che sarebbe potuto calare dal suo nido per ucciderlo. Ma verme non ero. Strisciando mi avvicinai ad un albero. Giusto un metro.
    Mi alzai, facendo forza sulle braccia. La schiena cominciò a bruciare, respiravo a fatica. Appoggiai il fianco destro all'albero, mantendo la visulae su entrambi i nemici. Fu proprio a piedi di quello che mi aveva attaccato la cartabomba che vidi una cosa.
    Ai suoi piedi vi era la mia wakizashi. L?altra era leggermente più lontana. L'esplosione aveva rotto la cintura a cui erano attaccate. Le borse porta oggetti erano distrutte. I vestiti quasi completamente bruciati. Avevo solo il petto e la pancia coperti dalle vesti. Il sigillo del demone sotto ad essi.


    « Sono ancora vivo,
    stronzo »




    Sputai del sangue, parlando. Tossii. Altro sangue uscì dalla mia bocca. Il polmone sinistro aveva subito ingenti danni, prbobabilmente. Notai il pallore della mia pelle. Perdevo sangue.
    Sentii girare la testa. Mi bastava un po' di tempo. Dovevo solo riprendermi.
    Tossi nuovamente. Forse erano i miei ultimi attimi di vita. Forse no. Non avevo mai sentito così tanto dolore tutto insieme. Nemmeno nei miei incuibi peggiori. Avevo portato il primo attacco, come uno stupido.
    Tutto ciò successe perchè quel giorno ero nervoso. Imprecai, cercando di non farmi sentire dal ragazzo.
    Mi morsi una guancia. Non riuscivo a pensare, sentivo troppo dolore.
    Troppa sofferenza.
    Troppa tristezza.
    Troppo silenzio.
    Sentivo la morte. La stavo sfiorando. Ma era lontana, ancora.
    Se qualcuno non mi avesse indicato alla morte, se ne sarebbe rimasta lontana.
    Probabilmente avrei avuto un centinaio di dita puntate. Sorrisi. Stavo impazzendo.
    Troppo dolore.





    Ishimaru, energia Verde, possiede queste caratteristiche:

    Forza: 200
    Resistenza: 175
    Velocità: 225
    Riflessi: 225


    Chakra: 120/180


    Ferite: Medio-Grave, danni a diversi organi interni, fra cui polmone sinistro e rene, e alla spina dorsale


    Slot Azione usati:

    1° : Ingerimento tonico
    2° :
    3° :


    Slot Tecnica usati:

    1° : Inutilizzato
    2° : Inutilizzato


    Note:
     
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    Amen
    Chapter III




    Terzo Post Attivo




    Una muta reazione manifestò l'immondo essere a quel patetico parlottare da parte di Ishimaru, che aveva come inutile fine quello di schernire lo stesso cadavere.
    Patetico, il termine giusto.
    L'inesorabile sigillo della Morte, stava per localizzarsi sulla sua esistenza. Le perpetue e lussureggianti sensazioni che in Enzeru accrescevano, erano devote alla sua follia incontrollabile. Un assassino dai dogmi precisi e meschini, come si addice alla natura di quella "razza".
    Lo osservò, mentre in sè era tardo a generarsi il più vago sintomo di compassione verso quel ragazzino. Lo stesso Jin, dalla sua distante posizione, non tediò le scelte del suo adepto, in quel momento parevano più che un'ovvietà.
    Lo amministrava passivamente, lasciandogli libera iniziativa sebbene non fosse corrisposta dal suo animo mite e puro.
    Puro?
    Il ragazzo non era conscio delle mutazioni che il suo animo esternava; Una lento cambiamento verso l'oscurità progrediva nel suo spirito, verso quel sentiero così affabile e maligno nella medesima maniera. Nel mentre di quel vaneggiare isterico, una incolta allegria si produsse in Enzeru, accondiscendendo sempre più a quegli intenti vacui di pietà. Il suo avversario giaceva inerme e provato innanzi a lui. Aveva strisciato come un deplorevole verme, infimo al pari di pochi.
    Cercava di scorgere in lui una dilettevole dote, capace di scongiurare dal suo pensiero quei pensieri denigranti circa la sua persona.
    Sfortunatamente, non ne localizzò di ben distinti.
    Un verme. Era questo.
    E doveva esser schiacciato.


    - Enzeru...Uccidilo. -




    Parole che dalle sue labbra mai avrebbe pensato sarebbero scaturite. Eppure in quel moto di convulsi pensieri e stati, ineludibile fu la loro pronuncia.
    Intanto avvertiva uno insolito trambusto che in lui si faceva fastidioso e prorompente, e che ardentemente aumentava nell'avversità della sua natura; Oscura e Leggendaria.
    Si era destato dal suo lungo sonno la Bestia, che ora assaporava nel misto di quei confusi e malsani sentimenti, il mutamento di Jin.
    Sgomento crebbe in lui, che faticava a riconoscersi in quei comportamenti, mentre il demone parve commentare, congratulandosi quasi, con tono delizioso e compiaciuto.


    - Non credevo che tu Idiota potessi veramente convertiti a come io ti predicavo...Sono oltremodo entusiasta della tua condotta...Però rimani pur sempre un Idiota. -




    Come volevasi dimostrare, l'altezzosa bestia non si smentì neanche in quel frangente, nel quale pareva aver richiamato ai propri complimenti il Genin, seppur aggiungendoci quel appellativo oltremodo discriminatorio, che provocò in lui non poca irritazione espressa attraverso l'increspatura delle sue sopracciglia. Tuttavia, i progressi nel toni del Nibi erano evidenti e lampanti;
    Ma ciò che più gli premeva in quella circostanza, più che l'obbiettività del Bijuu era il porre fine a quella pratica noiosa e ormai inutile ai fini del suo interesse. E fu verso l'imbrunire di questo pensiero che, osservando Enzeru, egli si mosse per concludere quel duello...Se così si poteva definire.


    [...]




    L'esigua distanza che separava i due contendenti avrebbe facilitato l'attacco di Enzeru. Ancor di più le condizioni gravissime e proibitive dell'avversario che versava in una situazione tragica.
    Verrà forse lodato per il suo coraggio.
    O disprezzato per la sua stupidità.
    Verrà abbracciato dalla morte, e così la redenzione per i suoi crimini verrà finalmente puntualizzata.
    Morirà per espiare le sue colpe; Morirà perchè non è fuggito, quando non avrebbe potuto far altrimenti. Morirà...Il fato lo voleva, ed Enzeru con lui vividamente.
    Non vi era scampo dalla pena Estrema ed inequivocabile, Jin sarebbe stato il Boia Maledetto, facendo le sue veci; Un crimine cruento, ma giusto. La sua perseveranza andava punita nella maniera più consona ad un simile affronto.
    Enzeru si sarebbe sporcato le mani per Jin, il quale non serbava particolare interesse verso Ishimaru, ridotto com'era aveva patito abbastanza. Ma il suo strisciare patetico e banale verso una rivalsa invisibile, come si addice ad un essere vile come quel ragazzo, meritava la massima punizione.
    Ebbe memoria il Genin di un astratto senso di angoscia, di pietà, che tuttavia scemava in quel conturbante sintomo di potere, che lo attorniava pienamente, lasciando ben poche speranze a benevolenti intenti.
    Poche parole, anzi nessuna. Enzeru estrasse la sua Wakizashi dal fodero, stringendola vigorosamente. Senza indugio, in verità sospinto da ardenti tendenze omicide, bruciava l'irrisoria distanza tra lui ed il suo avversario in evidente difficoltà. Respirava a fatica quest'ultimo, mentre in Enzeru accresceva sempre più nitidamente la voglia di interromperlo definitivamente.
    Ogni passo, ogni istante.
    La morte si avvicinava a lui.
    Ma cos'è la Morte? Non diamo un errato concetto di essa. Morire è la condizione stessa dell’esistenza, nulla più. La morte non è male: perché libera l’uomo da tutti i mali. Questa è la morte, e bisogna apprezzarla per il suo cinismo, e la sua naturalezza.
    Dopo aver annullato il metro che li separava servendosi di un passo scattante, più del normale poichè coadiuvato da un discreto impasto di chakra [MezzoBasso][Velocità: 225 ->275]
    Ben presto Enzeru giunse al suo diretto cospetto, degnandolo d'un vitreo sguardo, che lasciava trasparire una totale indifferenza, sebbene in realtà egli covasse un pressante desiderio di mutilarlo più di quanto non lo fosse già.
    Ma daltronde egli non disponeva di Misericordia nel suo spirito, e nemmeno vi era una traccia di una radice smorta di questa dote.
    Concentrò nell'affondo preciso diretto alla sua giugulare, portato avanti con la Wakizashi alla sua destra, una prestante quantità di chakra, in modo da renderla inesorabile, tentando di ucciderlo barbariamente. [Basso][Velocità: 225 -> 300]
    La morte sarebbe giunta istantanea, magari dopo una breve agonia che avrebbe percosso ogni suo nervo, facendolo contorcere in frenetiche convulsioni.


    Senza cuore.




    image
    La debolezza umana, la pietà. In quel frangente si discostava completamente dalla sua persona. Mentre Jin osservava lo svolgersi da quella lugubre pratica che lo faceva avvampare in una sublime goduria, pareva assumere una espressione folle, abbandonando la precedente, vacua e sacrale.
    Follia, solo quella lo aveva spinto ad ordinare la sua esecuzione.
    Voleva vederlo agonizzare, preda di innominabili dolori.
    E poi sarebbe sopraggiunta la morte, sotto le vesti di una figura senza volto.




    Amen.








    Energia Verde : 47/182
    Forza : 200
    Velocità : 225
    Resistenza : 187.5
    Ferite : Lieve lacerazione sul fianco destro










    [AdD] - Fukibari ~ 10x
    [AdD] - Kunai ~ 7x
    [AdD] - Shuriken ~ 5x
    [AdCC] - Kusari Fundo ~ 1x
    [Bomba] - Cartabomba lv. I ~ Tot. 1x
    [Bomba] - Bomba Fumogena ~ 1x
    [Tonico] - Tonico di Recupero Medio ~ 1x
    [Vario] - Filo di Nylon Rinforzato ~ 10m
    [Aad] - Shuriken Gigante ~ 1x
    © Meriu's Rights.
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  10. ~ Marcø
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    Morte






    E infine giunse. Il dito aveva indicato.
    La morte cavalcò verso di me.
    La wakizashi come una lancia.
    Io come un bersaglio.
    Mi riscossi. Che stavo facendo?
    Non potevo andarmene così. Sorrisi, fregandomene del dolore. Guardando quel ragazzo che aveva dato l'ordine al suo schiavo.
    Gli feci l'occhiolino.
    Poi arrivarono i rimpianti. Non avevo salutato Itai-san. Forse meglio così.
    Yui. Avrebbe pianto, probabilmente.
    Ryuko. Si sarebbe offeso, per qualche motivo.
    Isonade. Vaffanculo, Isonade.

    Ishimaru, perchè cazzo non ti scansi?
    Che fai idiota?
    Quel rottinculo ti stacca la testa!
    Scappa, stronzo!



    Perchè non se ne stava zitto, quell'idiota?
    Lo ignorai, completamente. Strano come durante quel momento, forse fu in un secondo, mi giunsero un'infinità di pensieri.
    Il primo fu quello di alzare il dito medio della mano destra, verso il ragazzo.
    Poi esposi il collo, come ad invitare il boia ad abbassare la scure.
    In quel momento, ogni mio sogno, ogni mia speranza, ogni mio dolore si compresse, per poi scatenarsi.
    Chissà se qualcuno si sarebbe ricordato di Ishimaru Uchiha. Chissà se avrei avuto una tomba, o se sarei rimasto lì a vita.
    Chissà, se la morte sarebbe stata veloce.
    Io.
    Io ne presi conoscenza. Non fu veloce. Sentivo il sangue addosso. La vita che fuggiva dal mio corpo.
    Non riuscivo a respirare.
    Non riuscivo a pensare.
    La morte era lì.
    Salutai il mondo, il mio posto non era più quello.
    Sarei salito più in alto.
    Chiusi gli occhi, senza una lacrima.
    Quando forse il ragazzo avrebbe pensato che ero morto, la lacrima scese.
    Nella lacrima vi era ogni persona che avevo conosciuto. Ognuna. E un grazie, uno per ogni persona.
    Sentii il mio ultimo battito.
    Ecco, era finita.


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    CITAZIONE
    Presentazioni
    Come al solito, non rientrano in punteggio a parte ma fanno solo media.

    Marco: Presentazione scarna, lasciata anche troppo alla fantasia del lettore, il personaggio è caratterizzato fino all'ostentazione, viene da chiedersi perchè abbia scelto il potere di un demone se non è in grado di sopportarlo. Le descrizioni sono praticamente assenti, così come un filo logico, ci troviamo da una nave ad un boschetto chissà dove e in chissà quanto tempo. Una rilettura avrebbe permesso di evitare rimarchevoli punte di pesantezza tra lui e il suo demone. Persino incauto, non ha idea di chi abbia davanti, e si mostra come un bersaglio. Presentazione insufficiente: 5

    Jin : Superiore in composizione e descrizione a quella dell'avversario, ma decisamente più pesante, la lettura annoia, il lettore si aspetta sangue e legnate arrivare da ogni direzione nello scontro tra due demoni, e con sincerità, 3/4 della presentazione sul tempo atmosferico e la pigrizia del personaggio, lasciano il tempo che trovano. Chiara e priva di errori. 6

    ---

    Lealtà
    Marco: Nulla da dire 8/10
    Jin: Nota negativa, la difesa sulla palla di fuoco è oltremodo incorretta, come per un qualsiasi attacco in corpo a corpo, non si piò evitare indietreggiando tranquillamente, altrimenti si passarebbe tutto il combattimento a rincorrersi, tolgo un voto. La bomba alla fine forse è eccessiva, ma oltremodo efficace. Voto 7/10

    Strategia
    Marco: Semplice e intuitiva nonostante dica di tirar fuori le armi dal mantello e componga i sigilli dentro di esso, quando prende l'arma, l'avversario puà comunque immaginare un attacco dato che la posizione del suo corpo imprime potenza sul lancio. Assolutamente suicida la sua azione successiva, si lancia contro l'avversario che ha appena attivato una tecnica alquanto singolare con una strategia abbozzata senza conoscerlo, e basandosi più sulla fortuna che sul ragionamento Voto 5/10

    Jin: Curioso l'utilizzo dello shuriken per colpire il ramo, forse se l'attacco fosse stato portato contemporaneamente al lancio degli shuriken, avrebbe ottenuto maggior elemento sorpresa. Il resto delle azioni, data la brevità dello scontro, non necessitano giudizio specifico, sono corrette, e ben strutturate, forse l'uso di una bomba a distanza pressochè zero, è un po esagerato, bastava recidergli qualche tendine alle gambe. Voto 7/10

    Composizione
    Marco: Non ci sono infrazioni al regolamento, le descrizioni nel loro limite sono piuttosto chiare e poche volte lasciate alla fantasia del lettore, usa errando l'arma della poca chiarezza quando descrive una difesa cercando di scampare alle azioni nascondendosi nella vaghezza, ma cosa che all'occhio di un giudice non può sfuggire, lo invito a chiarire bene le sue azioni difensive, nel caso non avesse compreso gli attacchi avversari, lo invito a contattare il compagno per chiedere chiarimenti, e a postare meglio le difese, a costo di ferirsi, dove necessario. La storia è fluida, ma a mio dire, non mostra capacità per poter dire di avere abilità necessaria per trasportare un demone, complice la potenza non poco dubbia delle tecniche avversarie, non ha avuto giustamente modo, di uscirne indenne. Voto 5/10

    Jin: Vincitore morale dello scontro, a mio dire non tattico. Le descrizioni sono ottimamente realizzate, ma eccedono nella prolessi, nella descrizione degli attacchi e l'attinenza al regolamento non ci sono macchie, usa tattiche precise, a volte tirando l'uso dei cadaveri sulle difese, ma a mio dire non è nessuna di queste cose che lo porta alla vittoria, buona parte è data dalla potenza delle sue tecniche, e non posso non esprimere un mio dubbio a riguardo. Voto: 7/10

    Voti finali:
    Marco 18/30
    Jin: 21/30

    Assegno quindi una @ a Jin ma nulla a Marco che ha anche perso il Pg.

    In Fede Amanimaru

    Giudizio eseguito dall' utente Amanimaru come prima prova per divenire giudice.
    E' stato considerato valido e pertanto lo sottoscrivo, donandogli validità ufficiale.
    I punteggi assegnati sono validi, quindi chiudo, sposto ed aggiorno.
     
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10 replies since 2/2/2009, 18:10   613 views
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