Festa per i nuovi Sand Scorpions

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    Appena entrato il bimbo si ritrovò davanti Deidara e una ragazza che non conosceva. Quelle si voltarono e la ragazza incognita prese Deidara e la sollevò.In tutto questo Hohenheim rimase un attimo interdetto mentre ascoltava le parole della Yagi che in effetti non rispondevano alla sua domanda.Tuttavia stava incominciando a interpretare il tono scurrile della giovane e la breve esperienza nel deserto lo aveva istruito anche su alcuni soprannomi che lei usava.

    “ Ah quindi è un amico di Tatsu...mi sembra sia lui guardone uno...”



    Per quanto riguardava il tirarla giù...Bè il bimbo non sapeva proprio dove mettere mano.Farfugliò qualcosa ma in sostanza rimase impalato mentre la ragazza richiamò a se le sue compagne per andare a mettersi in tiro...
    Il bambino finì di guardare la scena allibito.In effetti non aveva avuto modo di presentarsi con quelle ragazze che non conosceva, anche un po’ per timidezza.
    Rimasto solo con gli uomini, il bimbo si diresse verso Hoshi e co.
    Cercò di intavolare un discorso con i presenti.Si rivolse in particolar modo a Tastu che era amministratore e a Hoshi:

    “Siccome sono mancato un po ditemi: come procede la formazione della squadra medica?Inoltre Tastu poi vorrei parlarti a proposito del Gate e delle sue difese.Abbiamo tanto d lavorare...”



    Andò a salutare ovviamente anche Hamano e l’otese:

    “ Non ci siamo mai incontrati.Piacere sono Hohenheim.Ho saputo che è amico di Tatsu..”



     
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  2. Hoshikuzu
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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    -Parlato-
    ..Pensieri..
    -Terze Persone-


    -Festone Sand Scorpion-
    ..Io non resisto!..
    2° Post Attivo



    Sembrava quasi di vivere in un sogno, il giovane Hoshi non sapeva più dove voltare lo sguardo in mezzo a tutte quelle così belle ragazze. Dopo aver ripulito tutto con qualche peto la festa sembrava ormai in procinto di iniziare, tutto era pronto e preparato al minimo dettaglio, ancora una volta era riuscito a rendersi utile in qualche modo. Una visione quindi apparve dalla porta di casa Yagi, lo splendido e fiero volto della ragazza che in passato lo aveva salvato dalle temibili e poco amorevoli spade della biondina, Haruka colei che tra tutte spiccava per la sua perfetta ed armoniosa vallata dell’amore. Lo sguardo di Hoshi si imbambolò drasticamente quando dalla porta comparve anche la figura di Shaina, mai giornata fu più splendida per il giovane Chikuma. I ragazzino impiegò quasi la bellezza di tre minuti per riprendersi e farsi coraggio, il suo passo fiero stava per condurlo a salutare le due splendide ragazze, magari accompagnando il tutto con una splendida battuta ad effetto su come fosse in grado di centrare una lattina posta a venti metri di distanza con una caccola quando una chioma inconfondibile sopraggiunse blaterando qualcosa del tipo.. e voi che minkia ci fate qui?

    -WAAA!!!.. è tornata Deidi-Chan!!!..-

    La ragazzina stupita si era infatti ritrovata in casa praticamente mezza suna, un accoglienza degna anche del stramaledetto Kazekage. Interdetta dalla sorpresa si lasciò trastullare dalle amiche mentre Hoshi ed il resto dei presenti osservavano divertiti la scena. Era da parecchio tempo che Hoshi non vedeva l’amica, ed in effetti era diversa dal solito, non l’aveva mai vista con i capelli sciolti e doveva ammettere che così sembrava meno feroce e letale di quando stava con quel ciuffo rivolto a coprirle il volto. Poco dopo Deidi un altro super personaggio fece la sua comparsa facendo letteralmente esplodere il giovane Chikuma, anche lui era letteralmente scomparso dopo la missione nel deserto ed Hoshi da tempo si chiedeva che fine avesse fatto.

    -HOHEEEE!!!.. AHAHAH CHE BELLO RIVEDERTI!!.. ma dove diavolo sei stato tutto questo tempo?.. e soprattutto come diavolo sei vestito?!!.. che è sta tunica.. O MIO DIO TI SEI FATTO MONACO!!!-

    Fatte le presentazioni e tutti i dovuti convenevoli Hoshi vide le ragazze prendere e sparire al piano superiore per andare a prepararsi a dovere per la festa che stava per iniziare a poco, il rosso proprio non capiva dall’alto della sua canotta e pantaloncini per che diavolo le ragazze dovevano sempre andarsi a cambiare e sistemare. Nella stanza un silenzio cupo discese lasciando tutti i membri della razza umana dotati di pisello da soli, da splendida quella festa si stava trasformando in un ritrovo per soli uomini villosi. Hoshi si diresse così a presso di Hohe e gli altri per ascoltare i vari discorsi, sembrava che l’amico non conoscesse Yami sensei ed in effetti ora che ci pensava lui ed Hohe mai avevano frequentato corsi da studenti assieme, sembrava incuriosito dalla sua figura. Hoshi spostò quindi la sua attenzione sul resto della stanza scoprendo con sorpresa che non tutte le ragazze si erano spostate al piano superiore. Senza mezzi termini il rosso la richiamò invitandola ad unirsi al gruppo per fare quattro chiacchere e magari conoscerla meglio.

    -EHI TU!!.. si si tu con quegli abiti strani!.. che fai la da sola?.. vieni qua a fare quattro chiacchere!!!-

    Il rosso si sarebbe quindi voltato verso il gruppo mettendosi a ridere ad ogni battuta e stupidaggine detta dagli amici. Ormai fremeva dalla voglia di vedere scendere le ragazze, già immaginava di quali sublimi abiti le ragazze si sarebbero vestite per rendersi più appariscenti, carico di adrenalina non sapeva se sarebbe resistito ancora molto alla smania folle che aveva di andare a sbirciare al piano superiore.

     
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  3. Yami Kaguya
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    CITAZIONE
    « Ah, ma certo Yami-san, dovrebbe esserci tutto il necessario per... senti, ma hai visto Madoka? »

    Madoka? Non era..

    Mi voltai, ma effettivamente la ragazzina che credevo ancora intenta a osservare la sua accompagnatrice alle prese coi guai che gli aveva procurato Ai, era effettivamente svanita nel nulla.

    ...Mah, sarà andata a curiosare in giro.

    La donna mi confermò comunque la posizione degli stracci, al che li recuperai in fretta per poter iniziare quanto prima quelle che sembravano tanto pulizie primaverili. Tuttavia, al mio ritorno venni accolto dal tono di Hoshi, che sembrava preannunciare qualcosa che, per dirla in termini eufemistici, sarebbe stato poco discreto. Mi diressi quindi verso le finestre, chiedendomi perchè avesse assunto una posizione così strana, e come mai volesse che le aprissi-
    CITAZIONE
    -TECNICA SEGRETA!!!.. TRIPLE DEVIL DUSTER 3000!!!-

    Non seppi bene se mi lasciò più di stucco ciò che comunicava l'udito o la vista. Dato che il primo, era che il ragazzo aveva appena fatto un peto da record. Il secondo, che tre cose simili a tornadi, erano appunto stati creati con quel gesto, a prima vista. Iniziando a sollevare tutta la polvere della stanza, il che era un bel dire per un locale abbandonato.

    Ma..? Coff! Hoshi, dacci un taglio, mi stai intossicando!

    Capendo solo allora che a suo modo aveva dato un avvertimento, presi la maniglia della finestra, spalancandola e ottenendo un pò d'aria. Forse sarei dovuto rimanere così, fermo, sino a che quella cosa non avesse smesso di fare l'aspirapolvere.
    CITAZIONE
    « Seicchan, guarda cos'ha trovato la piccola Madok... »

    Ma era inutile provare a combattere l'istinto forgiato per anni, che ti impone di voltarti verso ogni cosa nuova che percepisci. Nella fattispecie, il ritorno di Madoka. In tempo per gli ultimi rimasugli della tecnica del Chikuma, che riuscì a cogliere la curvatura della gonna della sunese. Il risultato fu semplicemente una normale legge fisica, e per quanto la ragazza vi provasse, il vestito venne sollevato in aria. Fissai la scena sono un secondo, prima che altra polvere mi facesse portare una mano agli occhi, tentandomi nel placcare il ragazzino perchè facesse smettere quella cosa. Quando però smise da sè, e potei vedere di nuovo, fissai il locale effettivamente pulito. E una ragazzina piuttosto irritata sulle scale.
    CITAZIONE
    « LE HAI VISTE!!! »

    Cosa?

    Domanda dai molti significati. Dal "di cosa stai parlando", sino al "quali delle due". Tuttavia, prima che quello scambio di battute divenisse un vero dialogo, Seira si mise in mezzo, mettendo in "fuga" la ragazzina, che se ne andò con una faccia che spiegava da sè quale umore avesse. Ma Seira non era molto abile a cogliere i dettagli, o forse non aveva visto. Un fatto restava chiaro, però.
    CITAZIONE
    « Ma che le è preso? »

    Mah, non saprei.

    Mi scossi le maniche su cui era finita un pò di polvere, mentre fissavo la porta da cui era sparita la ragazzina. Ripresi in mano il secchio, grattandomi la testa nel caso fosse arrivata pure lì la polvere, e iniziando a ragionare su come certe situazioni capitassero spesso ormai.

    ..Inizio a pensare di essere sfigato, con le donne.

    E chissà perchè ogni danzatrice di età pari o inferiore ai 16 anni pensava che fossi interessato alle sue grazie nonostante la differenza di età. Mah.
    Ripresi quindi a occuparmi dei vetri, ripensando un attimo a ciò che avevo visto, però. Che razza di lame erano, quelle? Sembravano fruste che si attorcigliavano lungo tutta la gamba della ragazzina, facendo quindi supporre che il loro raggio di azione fosse lungo, quanto ingestibile per una con quella corporatura minuta. Almeno secondo i metodi tradizionali.
    Quei pensieri costituirono il mio passatempo durante la pulizia dei vetri, unico lavoro relativamente facile e che mi permetteva di fissare l'esterno del locale, come di evitare vendette tramite proiettili vaganti. Non si era mai sicuri con quelle del Loto.
    Proseguii su quella linea di pensiero anche una volta che i vetri furono puliti, afferrando il secchio d'acqua, e portandomelo sino al soffitto, scalando i muri. Mi misi quindi ad esaminare quelle macchie nere, ma alla fine decisi di lasciar perdere. Tenendo il secchio con una mano quindi, mi misi a strofinare senza riguardi, staccando vere e proprie croste di quella roba. Ma alla fine l'ebbi vinta, e il soffitto fu di nuovo di uno stesso colore.

    A quel punto, tutti avevano finito, quindi scesi di nuovo, mettendo via stracci e secchi dove li avevo trovati. Fine, a quanto sembrava. Per un qualche miracolo ero riuscito a non prendermi nemmeno una macchia durante i lavori, quindi una volta riposte le cose potei tornare nella sala. In tempo per l'arrivo di quelle che, in modi diversi, si potevano considerare le più alte personalità femminili di Suna. La più anziana era vestita con uno strano contrasto tra un top e una giacca dal design più composto, mentre l'amministratrice aveva un abito meno elegante, il che mi mise il sospetto che Ai ci avesse provato anche con lei, ma che alla fine si fosse salvata per il suo ruolo dal pre-arrivo per le pulizie di primavera. Quell'abito comunque mi fece sorridere al ricordo dell'ultima volta in cui l'avevo visto, quindi dopo aver cercato con lo sguardo Shin per controllare se era già in dirittura d'arrivo per salutare l'amica, mi diressi a mia volta verso le due nuove arrivate, alzando una mano in gesto di saluto.

    Ciao Shaina. Lieto di rivederla, Haruka.
    Suppongo si sia fatto più tardi di quanto credessi, se siete qui. Però credevo Deidara sarebbe arrivata con vo-
    CITAZIONE
    « Ehi, ma che ca...? MA CHE CAVOLO STA SUCCEDENDO QUI???? »

    Ah, ecco.

    Il solito tono calmo e tranquillo che la Yagi utilizzava per circa il 90% del tempo che era con me, fu quello con cui fece il suo ingresso in sala, con una faccia piuttosto stupita. Quasi più di quella che potevamo aver fatto noi a sapere di dover pulire tutto.
    E riguardo a quello, nemmeno un "grazie"....
    Ad ogni modo, subito dopo comparve quella che sembrava essere l'effettiva organizzatrice di tutto quello che sembrava un piano dettagliato più che un semplice ordine per mandare gli inviti.
    CITAZIONE
    « Ma-ma-ma, ma che significa? Come avete fatto ad entrare? Ma... »

    ....Con le chiavi?

    Indicai Seira mentre parlavo, sebbene la biondina fu probabilmente distratta dall'arrivo di un ragazzino che non avevo mai visto, anche se mi ricordava qualcosa. E come se non bastasse, l'attenzione generale venne attirata tutta da Ai, che fra il prendere in braccio Deidara e offrire una cena a sue spese, non lasciava il palcoscenico a nessun altro. Certo, quando la biondina urlò "porco" ai quattro venti, per un attimo dovetti trattenermi una seconda volta dal tirare spiedi. Se non fosse per l'età, avrei detto fosse lei la zia di Madoka, più che Haruka. Il grado di affinità era di certo più elevato.

    Comunque, le ragazze si congedarono dopo quel momento di urla e proclamazioni generalei, ritirandosi per i cambi di vestiti. Quindi con la relativa calma che ne seguì, potei tirare di nuovo le fila del discorso, fissando Tatsu che si stava avvicinando, così come Hoshi e il nuovo ragazzo. Che dopo aver parlato con gli altri si rivolse a me in tono piuttosto formale. Lo fissai un attimo, poi gli ofrii la mia mano per stringergliela, non mi andavano molto le forme come il "Lei".

    Yami Kabane. Sì, conosco questo qui da parecchio ormai. Piacere, Hohenheim.

    Dopo avergli stretto la mano, fissai Hoshi che stava estendendo la sua attenzione sull'unica presenza femminile rimasta nella sala. Tatsu però commentò in quel momento come la festa avesse perso mordente, e che gli serviva una rianimazione. Al momento per me si era già fatta movimentata fra peti e ragazzine irritate, ma capivo il suo punto di vista. Era il resto a preoccuparmi.

    E cosa avresti in mente?
     
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  4. MiracleManu
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    Cosa difficile organizzare una festa. Soprattutto se sono i festeggiati a dover lavorare, ma comunque ad Hamano questo genere di cose non disturbava affatto, cercava solo di stare attento a non sporcare quel suo vestito che gli era costato un patrimonio. Ancora gli doleva il cuore al pensiero di quanto aveva sborsato.
    Meno male che c'era Hoshi a distrarlo. Il rosso non perse l'occasione di sfoggiare le sue incredibili capacità, e con un enorme sforzo di deretano emise tre mini-tornado. La scena gli ricordava la seconda prova dei Sand Scorpions all'entrata del canyon. Anche in quell'occasione Hoshi si era comportato in quel modo.
    Ovviamente il vento alzato dal ragazzo era fortissimo, e tra la polvere e tutto Hamano fu costretto a coprirsi gli occhi, anche se si ritrovò a tossire come un malato data la grande quantità di polvere finitagli in gola.
    Il ragazzo perse tempo a riacquistare fiato e infatti non capì bene la dinamica degli avvenimenti perchè vide una ragazzina arrabbiata andare su per le scale per poi sbattere violentemente una porta. Non che gliene importasse molto dato che stava rischiando di morire soffocato.
    Dopo un ultimo attacco di tosse Hamano riprese a lavorare andando a mettere a posto i vari festoni, almeno così era sicuro di non sporcarsi.
    Subito poco dopo entrarono una ragazza sconosciuta ad Hamano seguita da un'altra ben più conosciuta, ovvero l'amministratrice Shaina Otori. Al suo ingresso Hamano fece un piccolo inchino in sua direzione. Il rispetto verso i superiori era instillato in Hamano fin dalla nascita.
    Sembrava tutto pronto, oramai la casa era stata sistemata, e vedendo le varie persone presenti il ragazzo notò che mancava ancora qualcuno...
    Esattamente in quel momento irruppe Deidara che sembrò decisamente spaesata da ciò che capitava dentro casa sua. Sembrava sul punto di urlare contro a tutti, cosa che comunque faceva di solito, ma irruppe rapidamente un'altra ragazzina che evitò lo sfogo della kunoichi, dando il saluto ai nuovi Sand Scorpion lì presenti.
    Semplicemente Hamano era un po' sorpreso. La festa sembrava un po' preparata alla casaccio e che era riuscita a non crollare grazie anche una buona dose di fortuna.
    Alla fine dopo uno strana parapiglia le ragazze andarono tutte su per cambiarsi in abito da serata.
    Hamano ci aveva sinceramente capito poco.
    Data la situazione si avvicinò al gruppo per chiacchierare dato che ciò che doveva essere una grandissima festa si stava trasformando in un lugubre ritrovo di soli maschi.
    Alla fine Hamano dei presenti conosceva solo i suoi compagni Sand Scorpion, perciò rimediò con le presentazioni verso i due a loro sconosciuti.


    Ah piacere, scusate se non mi sono presentato prima. Sono Hamano Iga.

    Il ragazzo tese la mano sorridendo.

    Comunque cos si fa mentre le ragazze si preparano? Non ho proprio voglia di mettermi a bere per noia.



     
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    I Dango sono definitivamente assenti.

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    « "Irrequieta", dice? »


    *Seguì la donna, ascoltando e soppesando bene le sue parole. A quanto pareva erano dirette nella stessa direzione e questo per lo meno le avrebbe evitato di dover spendere altre risorse mentali nel seguire la mappa.*

    CITAZIONE

    « Non ha dato troppi problemi, per adesso. Non più della media delle ragazze che si allenano nella mia proprietà. D'altronde credo che abbia trovato un ambiente che le si addice. Vede... »


    *I loro sguardi si incontrarono di nuovo. O Deidara era diventata più disciplinata, oppure i metodi di insegnamento di Haruka erano ben diversi dai suoi.*

    CITAZIONE

    « Io al contrario di molti altri proprietari di un dojo non ho allievi, non nel senso stretto del termine. Ci sono delle ragazze che si allenano nella mia palestra, ma nulla di più. Non insegno loro niente, sono loro che devono apprendere quanto devono. In pratica... le danzatrici sono tutte autodidatte, come lo sono stata io. In questo senso Deidara non può che trovarsi bene vista la sua completa mancanza di autodisciplina. Però... »

    « L'avverto che questo le ha anche creato un danno. Più di ogni altra persona che io abbia conosciuto, Deidara ha bisogno di essere seguita da vicino da qualcuno di autorevole, e quella persona non posso essere certamente io, non ho né il tempo materiale né il carattere adatto a farlo. Quella ragazzina è pericolosa, per se stessa come per gli altri. »


    *Shaina rifletté per un attimo. A quanto pareva, Deidara sviluppava al meglio le proprie qualità come combattente se lasciata sfogarsi da sola, ma al tempo stesso il fatto di non avere qualcuno che la seguisse ventiquattr'ore su ventiquattro stava accentuando ancora di più quella mancanza di disciplina che Shaina stessa aveva visto più che bene nella sua allieva. Haruka in un certo senso le somigliava, nel dare alle sue allieve le nozioni necessarie a cavarsela per poi lasciare che fossero loro a metterle in pratica imparando a badare a se stesse. Chissà, forse era un modo per evitare di soffrire e darsi la colpa se fossero cadute in battaglia, ma la grossa differenza tra loro era che Shaina si era affezionata terribilmente a quella ragazzina che era una mina vagante, e avrebbe fatto quanto in suo potere per insegnarle a tenere la sua vita in maggiore considerazione.*

    Capisco quello che dice, Haruka-san. Io cerco di fare quello che posso, e per ora sembra anche che Deidara mi stia a sentire. Però io posso solo indicarle la via, non posso costringerla a seguirla, se ci sarà un cambiamento, dovrà essere anche lei a volerlo.

    *disse con una punta di amarezza. Non poteva proteggerla per sempre, e questo le era dolorosamente chiaro.*

    *Delle voci e delle luci accese preannunciarono l'arrivo al luogo prefissato. Le voci sembravano abbastanza concitate, e qualcosa nell'espressione di Haruka le fece scattare un campanello d'allarme.*

    CITAZIONE

    « Vorrei sapere che cos'è venuto in mente a quelle due... »


    §...quelle...due...?§

    *Rimase perplessa. Pensava che fosse stata Deidara ad organizzare la festa. Non disse nulla, limitandosi a seguire Haruka fino alla porta.*

    CITAZIONE

    « Ah, benissimo. »

    « A quanto pare mi sono preoccupata per niente, io che temevo chissà quale imbroglio visto che la lettera di invito praticamente parlava per enigmi. »


    *Entrarono, trovando una sala perfettamente pulita e addobbata, in cui avevano già preso posto buona parte degli invitati. Strano, pensò Shaina, eppure per una volta non le sembrava di essere arrivata in ritardo. In effetti tutta quella storia dei vestiti comodi l'aveva lasciata un po' interdetta, ma lì sembrava solo una normalissima festa e nient'altro. Anche Yami e Shinodari erano già arrivati, anche se Tatsu non c'era ancora. Strano, pensava che sarebbero arrivati insieme. Yami si diresse verso di loro, dimostrando con sorpresa di Shaina, di conoscere il capo delle Danzatrici.*

    CITAZIONE
    Ciao Shaina. Lieto di rivederla, Haruka.
    Suppongo si sia fatto più tardi di quanto credessi, se siete qui. Però credevo Deidara sarebbe arrivata con vo-

    *In quel momento, un'esterrefatta padrona di casa apparve sulla porta, togliendo ogni dubbio che la festa non fosse stata esattamente organizzata da lei.*

    *L'altra ragazza che la seguiva da breve distanza la mise come se fosse una festa a sorpresa per lei, ma qualcosa nella reazione di Deidara le fece sospettare che non fosse proprio gradita. L'altra la sollevò di peso, portandola al piano di sopra e dicendo a tutte le ragazze di salire a cambiarsi. Sollevò le spalle e la seguì, lanciando un'occhiata vagamente preoccupata a Shinodari nel momento in cui Ai menzionò le scorte d'alcool. Sapeva bene che la ragazza di Oto non ne reggeva nemmeno un sorso. Mentre seguiva le altre ragazze verso le scale, sorridendo vagamente divertita dalla reazione della sua allieva, lanciò un cenno di saluto al suo Assistente, che aveva notato solo allora in mezzo a quel trambusto.*
     
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    " Veramente, quella della ragazza è la palla che abbiamo concordato per farti vincere... anzi: per dirla tutta, l'idea è tua...! "


    L'uscita di Tatsu cadde nell'indifferenza generale. La contraddizione che vi aveva inserito fece la sua parte nel convincere Deidara che era una gonfiatura, mentre Ai dal canto suo esibiva la sua solita faccia divertita, affatto scomposta da quelle accuse. La biondina però non era del tutto convinta, un po' perché Ai in effetti era un baro bello e buono, un po' perché comunque le rodeva un sacco aver perso. Tatsumaru insistette, fino a toccare un tasto abbastanza... delicato.
    CITAZIONE

    " Per come te la tiri sempre -Yagi- ti facevo più sveglia...!
    ...
    Normalmente ti fidi di scommettere con lei?!
    Uh uh uh... che coraggio...!

    Otonashi Ai...
    ...
    Archiviando i documenti del tuo passaggio a chunin, mi è caduto l'occhio su un qualcosa di particolare...
    La tua firma sulla liberatoria per l'esame chunin...
    ... E'... come dire...
    ...
    Strana...! "


    Mentre Tatsu parlava, un'aura strana prese il posto di quella costellata di spensieratezza e intrighi fra amiche di pochi istanti prima. Deidara divenne un blocco di ghiaccio, rallentando il passo e mutando l'espressione palesando una certa tensione, pensando velocemente ad una balla nella speranza che Ai l'assecondasse. Abituata com'era in questi casi a gestirsela da sola, non sapeva come rapportarsi alla sua complice che le aveva fornito la copertura perfetta durante quel casino che era stato l'esame Chunin. Ai però era un'attrice nata, e rimase perfettamente naturale senza scomporsi di un muscolo, ridacchiò solare e ribatté con una calma ed una naturalezza che non potevano certo appartenere a chi stava dispensando bugie grosse come edifici.

    « Ma è ovvio che quella firma sia strana, Tigre. Suvvia, non dirmi che non l'hai paragonata con un'altra firma fatta di mio pugno! »
    Deidara si scosse un istante, mentre la brunetta finiva la sua frase.
    « Infatti non sono stata certo io a scrivere il mio nome sui documenti di ammissione. » Puntò l'indice su Deidara « ... Bensì la biondina qui presente. E' sua la firma sulla mia richiesta. »
    Deidara sentì il mondo crollarle attorno. Barcollò visibilmente riprendendosi solo dopo un istante di panico, sbiancando in viso diventando più pallida di quanto già non fosse di suo. Gli occhi diventarono lucidi mentre si scagliava con foga sull'amica, alzando il tono.

    « AI!!!! Stà zitta!!! Non dirlo proprio a lui!!!!! A tutti, ma non a lui!!!! »
    La diabolica moretta ridacchiò soddisfatta, agitando una mano davanti a se ignara del fatto che Deidara era prontissima a saltarle alla gola da un momento all'altro.
    « Ma dai, Deidi, non dire cavolate, ormai non è più un problema. Lo sanno tutti, non c'è bisogno di nasconderlo. »
    « CHE COSA???? »
    Come sarebbe a dire che lo sanno tutti??? Cos'era quella faccia sorridente??? Ai era un Giuda?? Aveva spiattellato al mondo il suo segreto??? Perfino dopo che aveva fatto tutta quella fatica ed aveva perfino rischiato la vita???
    « Vedi, Tigre... » iniziò a parlare serena ignorando le escandescenze di Deidara « ... Come ben sai ci sono due metodi per diventare Chunin, la via lunga e la via breve. Intendiamoci: io sono una ragazza impegnata! » Poggiò una mano sul petto, socchiudendo gli occhi e dandosi arie da gran donna « non ho certo il tempo di stare dietro a sciocchi corsi. E poi, diciamocelo, ero già ben oltre il livello di un chunin ordinario ben da prima di iniziare quella selezione. » Ripresero a camminare con Deidara che sembrava sempre più confusa ad ogni frase di Ai. « ... Fin dall'inizio intendevo semplicemente far parte dei privatisti, ma Haruka si è opposta. Le missioni dei privatisti sono pericolose, spesso la gente ci lascia la pelle là dentro. Beh, nel periodo in cui ci sono state le iscrizioni mi è stata col fiato sul collo tutto il tempo, controllandomi. Non potevo praticamente muovermi, così ho chiesto a Deidara di spacciarsi per me e di firmare e consegnare il foglio al mio posto. L'ultimo giorno utile per le iscrizioni l'ho passato ad allenarmi con la Diavolessa, per farti capire quanto era soffocante. »
    La sua espressione divenne infastidita, e mosse la mano come a scacciare un brutto pensiero. Dietro di lei Deidara non si era affatto rilassata, era ancora tesa come una molla e non riusciva a star dietro su quanto detto dalla danzatrice mora.

    « Allora era questo...? »
    Disse infine, abbastanza vicina ad avere un mancamento.
    Ai le arruffò i capelli passandoci sopra una mano, facendola sbuffare.
    « Si, era questo, scusa per la piccola bugia. »
    Le fece l'occhiolino ma Deidara gonfiò le guance, sentendosi presa in giro.
    « Altro che impegnata. Te ne stai tutto il giorno in casa a non far niente. »
    Ai ridacchiò come se nulla fosse, prima di rivolgersi a Tatsu in tono allegro/canzonatore.
    « Se il nostro Sherlock non ha altre domande, vogliamo andare? »
    CITAZIONE

    Capisco quello che dice, Haruka-san. Io cerco di fare quello che posso, e per ora sembra anche che Deidara mi stia a sentire. Però io posso solo indicarle la via, non posso costringerla a seguirla, se ci sarà un cambiamento, dovrà essere anche lei a volerlo.


    Haruka sorrise, in un'espressione costruita ed enigmatica che poteva dirsi allo stesso tempo soddisfatta, intenerita, annoiata, sfiduciata o divertita. Allo stesso modo lo sguardo che regalò alla sua collega fu un qualcosa che poteva essere di puro cameratismo e di comprensione come anche derisorio, di compatimento. Il magnetismo di quella donna faceva si che fosse veramente arduo interpretarne i gesti, perfino per uno shinobi addestrato agli interrogatori. D'altronde non a caso la prima volta in cui Deidara era entrata in contatto con le danzatrici aveva appreso come la maggior parte delle loro missioni siano di infiltrazione e di spionaggio. Haruka era un'attrice nata, anche involontariamente e per puro charme riusciva a trasmettere con lo sguardo e con gli occhi solo ciò che voleva trasmettere... fino anche a comunicare tutto e niente qualora non intendesse trasmettere niente.

    « E' ancora una mocciosa. »
    Disse chiaro e tondo, sicura di ciò che stava dicendo.
    « Shaina-san, lei non può accettare che Deidara dipenda da lei per sempre, ma allo stesso modo non può dimenticare che ha ancora quindici anni ed è emotivamente vulnerabile, visti anche i suoi trascorsi di prima che diventasse una kunoichi. Sarebbe già un miracolo se Deidara sapesse veramente di volere un cambiamento o meno, figuriamoci attuarlo. Ma ora basta parlare di lavoro. »
    Il suo sorriso si illuminò impercettibilmente, ora sinceramente divertito.
    « Sono curiosa di vedere che hanno organizzato quelle disgraziate. »

    CITAZIONE

    Ciao Shaina. Lieto di rivederla, Haruka.
    Suppongo si sia fatto più tardi di quanto credessi, se siete qui. Però credevo Deidara sarebbe arrivata con vo-


    « Ehi, ma che ca...? MA CHE CAVOLO STA SUCCEDENDO QUI???? »

    Ah, ecco.


    Haruka inarcò un sopracciglio sottile, scoccando un'occhiata penetrante all'amministratore di Oto con un'espressione che aveva il sapore di un inusuale ed apparentemente immotivato compiacimento.

    « Il piacere di rivederla è mio, Amministratore Kabane. »
    Si avvicinò con i tacchi che mettevano in risalto la sua andatura, lasciando un bacio delicato sulla guancia destra dello shinobi, non in modo affettuoso e un po' eccessivo di Seira, bensì in maniera estremamente formale e composta, quasi regale nel suo essere perfettamente studiato in ogni movimento e gesto.
    « Diciamo che la volta scorsa non è successo niente, mh? »
    Aggiunse infine in un tono di voce più basso, prima di dileguarsi senza aggiungere altro, rivolgendosi alle sue sottoposte in tono autoritario.

    « Ai, metti giù Deidara, rischiate di farvi del male lungo le scale! »

    Finì che tutte le ragazze sparirono inghiottite dalle scale già visionate da Yami poco prima, abbandonando a se stessa la componente maschile della festa e non per pochi istanti, perché si sa che le ragazze quando bisogna prepararsi per una serata sono terribilmente narcisiste e Haruka, Seira, Ai e perfino la stessa Deidara sicuramente non sembravano tipe da risparmiarsi sul trucco e sui dettagli!
    Un solo elemento si discostò dal coro. L'undicenne Madoka, infatti, si era seduta sul piccolo scalino che dava verso una porta che portava a quelle che, anni prima, erano state le cucine del locale. Lì si era messa un po' annoiata a fissare un punto indefinito della sala con fare annoiato, finché non intervenne "mr.PetoTonante" Hoshizuku che guidato da sani istinti della giovane testa calda che era decise che Madoka era abbordabile.
    CITAZIONE

    -EHI TU!!.. si si tu con quegli abiti strani!.. che fai la da sola?.. vieni qua a fare quattro chiacchere!!!-


    Mai ci poteva essere approccio peggiore.
    Madoka adorava i suoi abiti in stile retrò, riteneva di avere un look tutto suo che rispecchiava divinamente la sua personalità così particolare, ma sopratutto con quei vestiti si riteneva invariabilmente e senza alcun dubbio carina. Definirla "abiti strani" con quel tono e quel volume fu decisamente una mossa poco saggia da parte del rosso, specie considerando che Madoka era pure di pessimo umore data l'esibizione disgraziata delle proprie grazie di un'oretta prima, oltretutto causata proprio dallo stesso Hoshi e dai suoi peti aspiratutto.

    « Madoka si domandava se il Rosso con la faccia da maniaco per caso non fosse un nobile con tenute di diverse centinaia di ettari al di fuori del paese del vento... »
    Iniziò con tono annoiato, proseguendo in tono chiaramente antipatico rifiutandosi di guardare in faccia il suo interlocutore.
    « Madoka sarebbe soddisfatta perfino se il Rosso con la faccia da maniaco fosse un principe ereditario, oppure il figlio del proprietario di un impero economico con un reddito annuo di svariate decine di milioni di Ryo. »
    Concluse infine in tono soddisfatto, sganciando l'ultima bomba sul morale e le speranze di Nanoshi.
    « ... Perché altrimenti povero Rosso con la faccia da maniaco, giacché nessuna ragazza giammai si degnerebbe mai di guardarlo anche solo per sbaglio, no-no. E sicuramente non la piccola Madoka, certo che no. »
    Scosse il capo tutta contenta, sollevando le braccia al soffitto stiracchiandosi come fanno i gatti, risistemandosi il cappellino che portava sui capelli lisci lunghi fin poco oltre le spalle e sbadigliò sonoramente, annoiata.

    A sua insaputa, alle spalle di tutti una creaturina prese a tirare con garbo i pantaloni di Hamano del clan Iga, sussurrando sommessamente una frase in tono delicato, gentile.

    image

    « Eeeehm... signore...? Ehm... Signore...? Sono qui... »
    Se Hamano si fosse semplicemente limitato a voltarsi non avrebbe trovato assolutamente niente! Dietro di lui soltanto il vuoto, mentre la vocina continuava a risuonare da molto più in basso, mentre la sua attenzione continuava ad essere richiamata gentilmente da un graziosissimo volpino cucciolo avvolto in un kimono bianco estivo a righe, su cui risaltava un semplice grembiule nero su cui vi era ricamata una luna crescente bianca.
    « Do-domando scusa... »
    Disse titubante quel piccolo volpino alto si e no mezzo metro.
    « Il mio papà chiedeva se potevate ritirare le porzioni di oden chiesto dalla signorina Otonashi. »
    Dopodiché, silenzio in aula.


    Mentre i maschietti affrontavano i capricci di Madoka e la comparsa di un cucciolo di volpe parlante vestito come un commesso di un chiosco, la brigata capeggiata da Ai e Deidara con al seguito Seira, Haruka, Shaina e Shinodari stava salendo le scale in legno abbastanza malridotte che palesemente davano verso l'appartamento sovrastante il locale. Anche senza una grande presenza di spirito, appariva ovvio come essendo quel locale la residenza di Deidara, il piano di sopra doveva essere per forza l'abitazione vera e propria. Ai aprì la porta e lo scenario che sarebbe comparso davanti agli occhi del gruppetto sarebbe stato quello di un salottino dall'aria trascurata e depressa, in cui l'aria era viziata e sapeva di chiuso e su mobili e pavimenti spiccava un certo alone di polvere, frutto di un mese di mancate pulizie. Deidara era abbastanza in imbarazzo per la situazione, ma anche stavolta fu Ai a prendere in mano le redini del gruppo, catturando l'attenzione generale.

    « Benissimo!! »
    Cinguettò allegramente estraendo dalla borsetta una coppia di piccoli rotoli.
    « Al piano di sopra ci sono il bagno e due camere, se desiderate. La camera con la porta sfondata è quella di Deidi, non ci fate troppo caso. »

    « Non è sfondata!!! »
    Protestò la biondina, senza troppa convinzione.
    « E' solo che... non ho ancora trovato il tempo di risistemare i cardini. »
    « Seh, seh. L'ha tirata giù perché il nano con i capelli rossi del piano di sotto le è entrato in camera mentre era nuda. »
    A quelle parole Deidara scattò su, rossa i viso. « Non è vero!!!!!! » Strepitò, mentre Haruka sbuffava contrariata, Seira sorrideva solare ed Ai rideva divertita, iniziando a srotolare i due rotoli ninja, attuando la tecnica del richiamo su di essi.

    In uno sbuffo di polveri, due armadi completi di tutto punto ed altrettanti paraventi in stile cinese dietro cui ci si poteva cambiare comparvero nel bel mezzo della sala, lasciando interdette Deidara e Seira e fra un largo sorriso soddisfatto da parte di Ai. Haruka, dal canto suo, inarcò un sopracciglio sottile palesando la sua disapprovazione per quello sfoggio di tecnica.

    « Ragazzina, quegli strumenti sono oggetti importanti, da ora in poi ti proibisco di usarli per scopi tanto frivoli. E poi, sono roba da Jonin. »
    Disse irritata, infilando una mano nella borsetta ed estraendone a sua volta un rotolo ninja che nel giro di qualche istante divenne un enorme armadio ancora più grande dei due richiamati da Ai. Della serie "predicare bene, razzolare male". Lo sguardo di Ai divenne fra il sorpreso e il divertito, poi avvicinandosi a Shaina proclamò a voce alta un "si mammina cara, farò la brava" che significava "lo so che è contro le regole, è per questo che lo faccio". Cinse le spalle all'amministratrice di suna squadrandola da capo a piedi con lo sguardo di una commessa di un negozio di vestiti d'alta moda, conducendola gentilmente verso l'armadio più vicino, commentando con tono critico.

    « Allora, sorellona -posso chiamarti sorella, vero?- che ti sei portata dietro? Dovrei avere qualcosina abbastanza valorizzante della tua misura, vediamo... »
    Deidara e Seira insorsero all'unisono.
    « Ai, non prendere troppa confidenza con la sensei!!! Gli onorifici, gli onorifici!!! » « Ai-chan, non provare a far indossare abiti troppo appariscenti alla signorina Amministratrice!!! Vero signorina Amministratrice??? »
    La procace danzatrice dai capelli ramati si interpose fra le due facendo da scudo a Shaina, proclamandosi suo difensore contro le attenzioni di Ai in modo quasi materno.
    « Aiuterò io la signorina Amministratrice a scegliere gli abiti!! Tu vai a prepararti. »
    « Ma smettila!! Scommetto che la sorellona è d'accordo con me, vero??? E poi tu non sei in grado di valorizzare bene un corpo femminile, è perché sei abituata ad avere queste tette enormi!!! » Così dicendo indicò in un gesto eloquente il petto della danzatrice dai capelli ramati, che si ritrasse, evidentemente memore da "eccessive confidenze" da parte di Ai circa le sue grazie. « Un corpo femminile va evidenziato, esibito quanto basta, altrimenti finisce che i maschietti non ti guardano! Giusto? »
    E guardò Shaina, come a chiederle di supportare la sua discutibilissima tesi.

    « Finitela! »
    Haruka fece capolino da dietro l'anta aperta dell'armadio, richiudendolo con tre tipi di capi diversi fra le mani.
    « La signorina Otori e la signorina Jaku avranno portato con se i loro vestiti. E comunque, Ai, non tutte hanno bisogno di "farsi guardare dai maschietti", come dici tu. »
    Ai sbuffò e di punto in bianco cambiò obbiettivo afferrando Deidara per un braccio e tirandosela dietro, cogliendola totalmente alla sprovvista.
    « Andiamo Deidara, è da un po' che non gioco a vestirti come le barbie. »
    Sorpresa e incapace di reagire o anche solo di protestare, Deidara si ritrovò davanti al secondo armadio da cui Ai ne estrasse con estrema sicurezza un abito bianco iperdiscinto che sembrava più un cosplay che un vestito da sera e nel giro di pochi istanti si ritrovarono entrambe dietro uno di quei paraventi in stile cinese, da cui provennero rumori di lotta e frasi inequivocabili.
    « Ma... ma... ma cos... No, aspe, quello no, aspetta, no, no!!!! »
    « Eddai, quanto rompi, è solo una prova!!! »
    « Si ma non lì!!! Aspetta, no, io quella roba non me la metto!!! »
    Iniziarono a volare abiti, mentre la lotta si faceva serrata.
    Ai sembrava divertirsi un mondo. Deidara un po' meno.

    « Ta-daaaaaaaaaaan!!!! <3 Non è adorabile??? »
    Sapeva benissimo che Deidara non sarebbe mai uscita dal paravento, rimediò spostando direttamente le ante lasciandola senza alcun riparo definibile come tale.
    La biondina rimase interdetta, ritrovandosi con tutti gli sguardi addosso, e nel giro di tre minuti diventò bianca, poi rossa, poi porpora.

    image

    « Ma...? »
    Abbassò lo sguardo rendendosi conto di che razza di abiti le aveva fatto indossare Ai. Tre nanosecondi più tardi si fiondò su per le scale per andare a nascondersi in camera, imbarazzata come mai nella sua vita.
    Ridacchiando evidentemente soddisfatta, Ai venne rimbeccata da Seira che ne uscì con un "mappovera Deidi!!!!" fissando malissimo la danzatrice brunetta autore del misfatto, che però non si scompose più di tanto e ribatté con un "ma guarda che si diverte anche lei!!" tutt'altro che realista.

    « Vabbeh ragazze, vi lascio così vi cambiate con calma. L'oden sarà qui a momenti, non fate aspettare i ragazzi là sotto, ok? »
    « Tu non ti cambi? »
    « Naaah, figurati. Tanto non mi interessano i tipi che stanno al piano di sotto, vado benissimo come sto. A dopo!! <3 »
    Detto ciò avrebbe aperto la porta ed avrebbe ridisceso le scale, con calma, sorridente e soddisfatta per il trambusto creato.
     
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  7. Hoshikuzu
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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    -Parlato-
    ..Pensieri..
    -Terze Persone-


    -Festone Sand Scorpion-
    ..Snob del Cacchio!!!..
    3° Post Attivo



    La ragazzina dagli abiti ricercati sembrò non gradire molto l’invito del rosso, di certo non si poteva che avesse avuto tatto, ma d’altro canto quello era il suo modo di fare e sarebbero passati ancora un paio di anni prima che il moccioso imparasse ad approciarsi nella giusta maniera con le donne. Il rosso sembrava pure indispettito mentre glielo chiedeva, non ci sapeva proprio fare, se solo si fosse trovato più vicino molto probabilmente tutta la cosa si sarebbe conclusa con un calcio su di uno stinco. La ragazzina tuttavia sembrava più saggia del rosso, senza fare una piega prese a parlare.

    -Madoka si domandava se il Rosso con la faccia da maniaco per caso non fosse un nobile con tenute di diverse centinaia di ettari al di fuori del paese del vento...-

    -EHI MANIACO A CHI?!!.. eh?.. tenute?.. hei Hama Hama Kun che è una tenuta?..-

    Nemmeno il tempo di cominciare una conversazione che già il rosso aveva dato sfoggia delle sue grandi conoscenze, non capiva affatto dove volesse andare a parare con quel discorso, per Hoshi tutto ciò che contava nella vita era mangiare, dormire e conoscere gente nuova. Ragazze nuove soprattutto. Madoka tuttavia sembrava non volersi fermare, ne aveva da dire ad Hoshi, la cosa si prospettava lunga.

    -Madoka sarebbe soddisfatta perfino se il Rosso con la faccia da maniaco fosse un principe ereditario, oppure il figlio del proprietario di un impero economico con un reddito annuo di svariate decine di milioni di Ryo.-

    -Ehm.. a dire la verità nella mia famiglia siamo tutti ninja.. tranne mia madre che si è ritirata dall’attività quando è nato mio fratello più grande e mio nonno cha ormai non si regge manco in piedi.. non siamo ricchi però non ce la passiamo male.. ma che centra questo?!..-

    Ormai la confusione nella testa del ragazzino era totale.

    -... Perché altrimenti povero Rosso con la faccia da maniaco, giacché nessuna ragazza giammai si degnerebbe mai di guardarlo anche solo per sbaglio, no-no. E sicuramente non la piccola Madoka, certo che no.-

    -NON HO LA FACCIA DA MANIACO DANNATA!!! VOLEVO SOLO FARE QUATTRO CHIACCHERE CON TE!!!.. accidenti valle a capire le donne..-

    Mentre sbraitava le sue mani si incrociavano al petto, quella ragazzina era impossibile. Forse lui aveva esagerato, ma anche lei si stava impegnando per rendere le cose il più difficili possibile. Stava per lanciare il suo ennesimo attacco il rosso quando venne bloccato da una strana voce, una voce che non riconosceva di nessuno dentro quella stanza, chi mai poteva essere, il suo sguardo si fiondò ovunque cercando risposta, forse stava diventando pazzo.

     
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  8. MiracleManu
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    Donne e volpi


    Era rimasta solo una ragazza al piano terra, tutte le altre erano andate a mettersi in tiro per la festa, ma a quanto pareva lei era già pronta così e Hamano aveva ben capito che lei si piaceva vestita così.
    Ma Hoshi non era arrivato a questo.
    All'udire la parola "vestiti strani" uscire dalla bocca del rosso Hamano se ne uscì con una smorfia di dolore. Non c'era parola peggiore che l'amico potesse usare.
    Le previsioni del ragazzo erano giuste dato che signorina se ne uscì tutta impettita rivolgendosi ad Hoshi con un tono davvero seccato. Per come parlava poi, si capiva che era una damigella di alta società.
    Ma Hoshi ancora non riusciva a intendere bene la situazione, e poi capiva la metà delle parole proferite dalla nobildonna tanto che chiese ad Hamano di illuminarlo sul significato di una di queste.
    Sospirando come se si stesse ripetendo per la millesima volta ad un bambino di comportarsi rispose al suo compagno tanto brillante nel combattimento quanto ingenuo nella vita reale.


    Una tenuta è come un possedimento terriero, Hoshi...


    Ma poi la discussione degenerò. Hoshi sembrava davvero infastidito dalle frecciate della ragazza e come un bambino sbraitò la sua frustrazione di non riuscire a tenere una normale discussione con la snob.
    Era meglio intervenire prima che le cose peggiorassero ulteriormente.
    Si schiarì la voce, gettò una piccola occhiata accusatrice verso il compagno e fece due passi avanti verso la ragazza per poi esibirsi in un elegante inchino.
    Fin dalla nascita aveva questi atteggiamenti e la severa legge di rispetto, di onore e di comportamento del suo clan gli aveva instillato una naturale agevolezza in quei comportamenti così aristocratici, così come il suo vocabolario che quando voleva poteva sfornare lessici poco usati e dalla lunga storia.


    Giovane e graziosa nobildonna, vogliate perdonare l'improprio linguaggio del mio compagno, ma le sue intenzioni non erano per nulla riferiti ad un contesto da maniaci, diciamo che non è abituato ad esprimersi in maniera corretta con le dovute persone.

    Si rialzò dal suo inchino per fare qualche altro passo verso la donzella.


    Mi permetta di presentarmi. Il mio nome è Hamano Iga, piacere di conoscerla bellissima donzella. Potrebbe elargirmi la conoscenza del proprio nome?

    Cosa si stava mettendo a dire pur di mantenere un clima sereno tra i presenti. Tutte quelle frasi di circostanza sembravano esageratamente sdolcinate perfino per lui, ma perlomeno sperava di riportare la pace tra lei e il rosso, o perlomeno di non farli litigare ancora.
    Ma poi sentì qualcosa, una vocina piccola ma dal tono gentile che sembrava stesse chiamando proprio lui. Si girò attorno ma non vide nessun nuovo arrivato, ma quando sentì nuovamente e i propri pantaloni tirati insistentemente abbassò lo sguardo e la visione di una piccola volpe vestita di un kimono lo lasciò esterrefatto.
    Alla richiesta di venir a ritirare gli oden richiesti da no aveva ben capito chi rimase ancora qualche secondo a fissare l'animale.
    Poi rendendosi conto di star facendo la figura del gran maleducato si riebbe subito, abbassandosi per avvicinarsi quanto più poté alla stessa altezza della volpe.


    Ehm... D'accordo, nessun problema vengo subito. Qual è il tuo nome?

    Appena ricevuta la risposta Hamano si alzò per poi seguire eventualmente il volpino a ritirare le cibarie, ma prima si rivolse alla ragazza con cui Hoshi aveva avuto il battibecco.

    Gentil donzella sarei molto onorato se fosse così gentile da accompagnarmi, ciò le permetterà di cambiare un attimo aria. Sicuramente le farà bene.

    Voleva assolutamente evitare discussioni tra lei e il suo compagno Sand Scorpion, quindi tanto valeva immolarsi per il bene della collettività.








     
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    -HOHEEEE!!!.. AHAHAH CHE BELLO RIVEDERTI!!.. ma dove diavolo sei stato tutto questo tempo?.. e soprattutto come diavolo sei vestito?!!.. che è sta tunica.. O MIO DIO TI SEI FATTO MONACO!!!-


    "NONO! Questi sono gli abiti che mi hanno dato alcuni monaci durante l'ultima missione haha!Sono stato a combattere contro degli svitati sopra dei monti...e tu?"



    Finita la conversazione il bambino di Suna stette un pò ad ascoltare le discussioni degli altri shinobi.Le ragazze eran andate a cambiarsi...poi era successo un casino tra Hoshi e una ragazza, e anche Hamano sembrava essere diciamo "attratto" dall'altro sesso...

    Ovviamente Hohenheim non aveva ancora di queste "pulsioni", per cui rimase a vedere la scena un pò in disparte ridendo far se perchè era in effetti molto buffa.Passato un pò di tempo, però, inominciò ad annoiarsi e, da bimbo qual era, gli incominciò a venire sonno...

    Gli dispiaceva dover lasciare gli altri,adesso che la festa stava per iniziare, però,sentiva la nostalgia del suo letto.Per cui, mentre Hoshi e Hamano si dilettavano con il gentil sesso, Hohenheim sgattaiolò verso Yami e Tatsu:

    " Ehi, scusatemi.Io penso che me ne andrò che mi sta venendo un sonno mortale.Per favore dite a quei due che li saluto, adesso sono un pò impegnati...buona notte!"



    Passò a salutare e ringrazire anche la padrona di casa...

    Fatto ciò si diresse alla porta, l'alprì ed usci all'aria fresca.Uno dopo l'altro i passi lo portarono verso casa.


    Ot/ Raga continuate senza di me che ho tanto da fare e vorrei concentrarmi di più su altre cose^^Alla prossima/Ot
     
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  10. Hanzo Hattori
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    SPOILER (click to view)
    Legenda:
    ... = Narrato in terza persona
    "..." = Parlato
    °...° = Pensato
    [Flashback]...[/Flashback] = Flashback


    Lanciando quell'accenno di accuse, si era mantenuto attentissimo alle reazioni delle due cacciaballe che lo accompagnavano. Se Ai era rimasta impassibile e anzi mostrava una certa strafottenza, Deidara sembrava essere stata colta da un infarto. Ne seguì una serie interminabile di parole e giustificazioni non richieste, quando sarebbe bastato dire al ragazzino che le sue impressioni sulle firme altrui non contavano proprio nulla. Era bastata un'accusa velata e soffusa per scatenare quella marea di storielle e già questo bastava a spiegare qualche sospetto, ma il bello doveva ancora arrivare. Nella sicumera con cui venne orchestrata quella commedia e nella foga di parlare, infatti, la moretta si tradì in maniera irreparabile: nella fattispecie, quando ammise che era stata Deidara a firmare per lei, ma senza tenere conto delle parole di Tatsumaru, che aveva parlato di liberatoria e non di iscrizione. Era chiaro che non sapeva nemmeno di cosa stesse parlando, come appunto uno che non si era minimamente interessato alla cosa. Tatsumaru scoppiò a ridere applaudendo, visto che -comunque- quella serie interminabile di cazzate era risultata notevole.

    " Ahahahahahahah!
    Complimenti per la mole di stronzate in così poco tempo...!
    ...
    In realtà, non è dell'iscrizione di cui stiamo parlando, ma della liberatoria che ogni chunin firma prima di intraprendere la prova pratica...!
    Nel caso dei privatisti avviene pochi istanti prima del duello... e non sarebbe stato possibile che la Piattola abbia firmato e dopo due minuti ti sia presentata tu, all'arena...!
    I contendenti vengono introdotti in un luogo assieme agli sfidanti e di certo non è un posto aperto a chiunque si trovi a passare di lì...!
    Visto che chi ha firmato ha necessariamente sostenuto l'esame -e tu mi dici che ha firmato la Yagi- ne segue che lei è diventata chunin, mentre tu sei ancora genin...!
    ...
    Ma non è un problema: provvederò a modificare le liste e vedrò di avvertire Shaina Otori e la signorina Yakumo, che immagino saranno felicissime di apprendere la notizia... per Deidara, ovviamente!
    AHAHAHAHAH...! "


    Nella foga di strafare, Ai aveva scazzato di brutto. In realtà, a Tatsu non interessava di variare le liste o informare il villaggio, ma si sarebbe accontentato di giungere a un compromesso -vantaggioso per entrambi- con la moretta linguacciuta. Infondo lui non aveva nulla da perdere, visto che stava giocando con i dati di altre persone e lui non ci era direttamente coinvolto. Oltretutto -e questo Deidara lo sapeva benissimo- una pulce nell'orecchio di Shaina le avrebbe causato non pochi problemi assortiti. Di Haruka non si spingeva ad ipotizzare, ma di certo si poteva immaginare che non le sarebbe piaciuto venire a sapere di essere stata in qualche modo buggerata... sopratutto se a cerimoniare il tutto sarebbe stato Tatsumaru stesso, che con i suoi modi e qualche commentino ficcante, poteva creare parecchio imbarazzo in chi avesse una reputazione da portare avanti e salvaguardare.

    [...]


    Una volta arrivati alla festa, Hoheneim si avvicinò a Tatsumaru, che lo salutò a sua volta.

    CITAZIONE

    “Siccome sono mancato un po ditemi: come procede la formazione della squadra medica?Inoltre Tastu poi vorrei parlarti a proposito del Gate e delle sue difese.Abbiamo tanto d lavorare...”


    " La squadra medica?
    Bhò chiedi a Nanhoshi...!
    Per le difese ne parliamo poi con calma... adesso godiamoci la festa! "


    Il suo sguardo si incrociò con quello della sempre incantevole Shaina, che lo salutò con un cenno, a cui Tatsu rispose con una simpatica strizzata d'occhio, facendole intendere che dopo l'aspettava per chiaccherare un po'. Avrebbe salutato anche Shinny se si fosse voltata verso di lui, mentre per Haruka avrebbe fatto in un secondo momento. Nel frattempo, c'era da proporre un'attività pre-festa e il nostro non si fece attendere.

    CITAZIONE
    E cosa avresti in mente?

    " Adesso te lo faccio vedere...! "


    Mentre Hoshi e Hamano tenevano un dibattito dialettico con una bambina seduta sulle scale, Tatsu si avvicinò alla rampa, cogliendo poi una frase a caso del Rosso.

    CITAZIONE
    -NON HO LA FACCIA DA MANIACO DANNATA!!! VOLEVO SOLO FARE QUATTRO CHIACCHERE CON TE!!!.. accidenti valle a capire le donne..-

    " Se le vuoi capire, Hoshi, le devi prima osservare molto attentamente...! "


    Era ancora giovane, acerbo. Necessitava di un supporto autorevole e d'altronde Tatsu aveva già accettato di fargli da guida spirituale, diventando di fatto il suo guru. Giunse uno strano fattorino dalle forme non molto normali che chiese di Hamano e poi della moretta, ma erano faccende del tutto secondarie. Tatsu iniziò a salire qualche gradino della rampa, per poi arrestarsi e guardare Yami e il Tappo Rosso.

    " Che fate?
    Non venite, voi?! "


    Li guardò con aria perplessa, se non che si ritrovò con Ai che scendeva le scale. Quando gli si fosse fermata davanti, le avrebbe lanciato uno sguardo qualunque, come se niente fosse.

    " Bhè?! "
     
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    " Ahahahahahahah!
    Complimenti per la mole di stronzate in così poco tempo...!
    ...
    In realtà, non è dell'iscrizione di cui stiamo parlando, ma della liberatoria che ogni chunin firma prima di intraprendere la prova pratica...!
    Nel caso dei privatisti avviene pochi istanti prima del duello... e non sarebbe stato possibile che la Piattola abbia firmato e dopo due minuti ti sia presentata tu, all'arena...!
    I contendenti vengono introdotti in un luogo assieme agli sfidanti e di certo non è un posto aperto a chiunque si trovi a passare di lì...!
    Visto che chi ha firmato ha necessariamente sostenuto l'esame -e tu mi dici che ha firmato la Yagi- ne segue che lei è diventata chunin, mentre tu sei ancora genin...!
    ...
    Ma non è un problema: provvederò a modificare le liste e vedrò di avvertire Shaina Otori e la signorina Yakumo, che immagino saranno felicissime di apprendere la notizia... per Deidara, ovviamente!
    AHAHAHAHAH...! "


    Ai ridacchiò divertita, rispondendo immediatamente, senza bisogno di riflettere o altro.

    « Documentati, Tigre. »
    Disse con un sorriso cupo, mentre la sua voce diventava un ghigno feroce e giocoso come quello di un felino in piena caccia.
    « Questo vale per una sessione normale. Non ci sono stati esaminatori né osservatori al mio esame, nessun documento da firmare o altro. Mi hanno fatto ammazzare uno shinobi dei Cremisi, bello, ho ottenuto il mio grado tornando viva. »
    Sollevò un lembo del vestito, mostrando una zona di pelle slabbrata bianca nella parte alta del ventre. poco sotto l'ultima costola. Una cicatrice.
    « Avrete pure dei rapporti, no? Ho subito una brutta ferita al ventre, non ricordo granché ma mi hanno detto che quando mi hanno trovata giacevo in coma accanto al mio avversario, vittima di un genjutsu, stavo morendo dissanguata. La piccola Dei, invece... »

    Deidara era rimasta in silenzio, in disparte, lo sguardo basso e le mani dietro la schiena, assorta nei suoi pensieri. Quando sentì la presa di Ai spalancò gli occhi e soffocò uno strillo, mentre ridendo di gusto per averla colta di sorpresa in quel modo la moretta la sollevava praticamente prendendola in braccio e le scopriva il pancino, che non presentava alcun segno se non la linea sottile delle costole fin troppo evidenti.

    « Che fai?? Che fai??? LASCIAM... »
    Sbong, Deidara fu lasciata cadere a terra, dove sbatté il sedere e vi rimase, dolorante, massaggiandosi il fondoschiena con aria frastornata.
    « Inoltre c'è un altro dettaglio che trascuri, Tigre. »
    Mise la mano sulla testolina della bionda, che protestò dando della cretina all'amica che di contro la cinse con le braccia ed allargò il sorriso rivolgendosi a Tatsu.
    « Non ti sei accorto che Deidara ha i capelli più lunghi? Se li è fatti crescere, ora sembra
    proprio una bambolina, non trovi? Se si fosse spacciata per me, avrebbe dovuto tagliarsi i capelli
    »
    si toccò i capelli corti e nerissimi per sottolineare il concetto, ma la Yagi non sembrò gradire granché quella definizione imbarazzante ed arricciò le labbra mettendo su il broncio e divincolandosi.
    « Finiscila! Sei una scema, mi hai fatto male! »
    « E tu ti sei fatta sorprendere!! »
    Uno sbuffo infastidito. Deidara si rialzò e spazzolò gli abiti con le mani.
    « Ero sovrappensiero, tutto qui. »
    Si alzò e si avviò da sola e visibilmente offesa verso casa, lasciando indietro Ai e Tatsu. Ai declinò leggermente la testa a lato guardando Tatsu con la sua aria da gatta, sorridendo.

    « Se vuoi esporre le tue deduzioni alla signorina Otori ed alla diavolessa fai pure. Ma Haruka ti confermerà soltanto ciò che ti ho detto. Ha parlato di persona con uno degli shinobi che presiedevano alla commissione. Perché non ne parli con il tuo amico di Oto? »
    Si sfiorò le labbra con le dita, mentre sembrò ripensare a qualcosa.
    « E se anche dovessero ritirarmi il grado perché la firma sull'iscrizione era falsa, non mi dispiacerebbe più di tanto. E' stata una missione interessante... »
    E mentre raggiungeva Deidara, superando Tatsu, aggiunse sei parole di un soffio.
    « Non mi dispiacerebbe farlo di nuovo. »



    Scese le scale appena in tempo. A metà strada, svoltando l'angolo, si ritrovò faccia a faccia con Tatsumaru, che poco delicatamente stava salendo le scale.
    « Ehi, non ti avevamo detto che ci dovevamo cambiare, Tigre? »
    Indicò col pollice la porta alle sue spalle, sorridendo con aria di superiorità.
    « Oppure vorresti sbirciare, mh? Sai, poco fa la signorina Otori ha detto qualcosa sul tuo conto, è vero che ti hanno beccato ai bagni femminili a fare il guardone? Occhio a non farti scoprire ancora, Tigre, la signora amministratrice ha detto di non credere a quelle voci ed è certa che ci sia stato un qualche malinteso, ma sarebbe molto delusa da te se dovesse avere conferme in merito... »

    Continuò a scendere per le scale, lasciando incredibilmente campo libero a Tatsu, dandogli addirittura le spalle e ignorandolo mentre cercava qualcun altro con lo sguardo.
    Scese le sale guardò Yami e gli fece cenno di seguirla in disparte con un cenno insistente della mano. Solo quando l'amminsitratore di Oto si sarebbe avvicinato abbastanza da ripararsi da orecchie indiscrete gli sarebbe andato a tre centimetri dal viso puntando un indice dritto sul suo petto.

    « Stai in campana per stasera, intesi? Io non posso tirare più di un occhio alla situazione perché devo far ubriacare la biondina... »
    Dal suo tono sembrava quasi che quello fosse un dovere morale a cui non poteva sottrarsi.
    « ... sicché occhio, mh? Voi maschietti avete la brutta abitudine di essere orgogliosi, specie quando si tratta di scommesse, e la diavolessa adora le scommesse. Vedi di stare alla larga da gare di bevute e robe simili che quella è bravissima a barare col chakra. L'ho vista buttare giù tanta birra da far ubriacare il resto del villaggio in una scommessa col Kage, e alla fine non era nemmeno rossa in viso. E' così che si è fatta costruire il parco davanti la palestra. Occhio quindi a non esagerare col bere che se tiri il botto poi finisce che ti svegli in un letto non tuo, capito? »
    Si allontanò per non dare lui il tempo di rispondere, in modo da non finire col dover rispondere a delle domande, dal suo punto di vista se il Kabane era furbo e voleva capire allora avrebbe capito tutto quello che c'era da capire dal tono e dalle parole che gli aveva concesso, se invece non aveva istinto di sopravvivenza allora... peggio per lui, lei l'aveva avvertito.

    « Gente, è arrivato il cibo che ho ordinato!! »
    Si avvicinò a Hoshizuku e Hamano con tono di voce esuberante, mettendo una mano sulla spalla al primo e facendo l'occhiolino al secondo, che non stava avendo maggior successo del Rosso con la difficile Madoka.
    « Spero vi piacciano le fritture di pesce. Vedo che avete fatto amicizia con il figlio della volpe dell'oden, mh? Ciao piccolino!! Ti ricordi di me, vero?? Guarda, immaginavo di rincontrarti e così prima di uscire ti ho preso una cosa... per ringraziarti per l'altra volta. »
    Gli aprì la zampa e mise in essa un dolcetto, poi passò una mano sulla testa del volpino, che la guardò e poi corse fuori, dimostrandosi timido e schivo in una maniera tipicamente animale, però sembrava aver apprezzato il dono.

    Poco prima l'Iga aveva ricevuto una risposta non troppo chiara dalla piccola kitsune: « Non ho un nome. » aveva detto in tono interrogativo, con uno sguardo obliquo rivolto al suo interlocutore « Sono il figlio della Volpe dell'Oden, non serve altro per rivolgersi a me... » subito dopo il ragazzo aveva azzardato il suo tentativo sull'undicenne vestita come una nobile d'epoca vittoriana che di contro aveva sbuffato con aria difficile, incrociando le braccia al petto.
    « L'amico del Rosso con la faccia da maniaco è ancora peggiore di lui quanto ad essere maniaci! »

    Si frappose Ai, che bloccò il fiume di insulti cortesi della ragazzina con fare festoso.

    « Su, gente, lasciatela perdere questa, in famiglia sono tutti un po' fuori di testa. »
    Madoka divenne viola in volto e scattò su additando la moretta.
    « TI HO SENTITA!!!! » sbraitò « LO DIRO' AD HARUKA-ONEE-SAMA!!!! »
    « Seh, seh, bevi che ti passa. A proposito di bere: senti un po', Rossino. » Mollò un buffetto ad Hoshizuku proprio in mezzo alla fronte « se la mela non è caduta troppo lontana dall'albero direi che sei uno di quelli cui non dispiace l'alcool, mh? Stasera facciamo ubriacare Deidara, ha perso una scommessa e deve buttare giù tutto l'alcool che le passo, che ne dici di una gara di resistenza? Ci stai anche tu, signor Acculturated The Kid? »
    Concluse con un sorriso, rivolgendosi ad Hamano con fare alquanto provocatorio come se stesse supponendo che l'Iga non fosse in grado di reggere un po' di birra...

    SPOILER (click to view)
    Ok è_é Facciamo postare Yami, la sensei, Hanzo e -magari- anche Shinodari se riesce, poi faccio ancora un post per far scendere le ragazze e riprendiamo il giro a turnazione libera!!
     
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    Lo svolgersi degli eventi stava prendendo una piega del tutto inaspettata.
    Per un istante il tempo soggettivo e il tempo oggettivo smisero di correre paralleli.
    Fui presa dal vortice temporale generato da un susseguirsi di cause ed effetti.
    Tutto accade quando misi piede in quel magazzino, abitazione o quello che era.
    Mi ritrovai a pulire i pavimenti, aiutando Seira che sembrava sempre più in imbarazzo riguardo quella che doveva essere il luogo dove avremmo dovuto festeggiare.
    Ma se uno pensa che mettendo in ordine una stanza non possano succedere disastri, non aveva mai incontrato Hoshi.
    Il suo tornado spazzò via la polvere, intossicò qualcuno, sollevò la gonna di qualcun'altra e mise ancora una volta nei guai Yami.
    Una volta che Madoka se ne fu andata mi avvicinai a quest'ultimo, sogghignando.


    -Uhm.. forse avevi ragione tu dopotutto... gli occhiali ti sarebbero serviti, se li avessi messi per tempo... manca ancora qualcuna all'appello con cui non ti sei scontrato qui a Suna?-

    commentai, facendogli la linguaccia.

    Ma non attesi la riposta, svicolando tra due tavoli con la scusa di dare una pulita ad una delle sedie lontane da Yami.

    Le sorprese non erano finite.
    Nel tempo che Yami era stato a Suna aveva praticamente conosciuto tutta o quasi la popolazione femminile del villaggio.


    Per non parlare dello sguardo sorpreso della padrona dell'abitazione quando varcò la soglia.
    Che bello essere manipolati così.
    Sorrisi tra me; ormai non si poteva tornare indietro, tanto valeva prendere la cosa allegramente.

    Avevo salutato i nuovi arrivi, chi formalmente, chi elargendo un largo sorriso come nel caso di Tatsu e Shaina, però almeno per quelle prime fasi iniziali non ero stata per nulla loquace, anzi direi più muta di un pesce.
    Probabilmente le cose sarebbero cambiate di lì a poco, ma nel frattempo mi stavo godendo lo spettacolo.


    Giunse il momento di andare a cambiarci d'abito.
    Solo la piccola Madoka non ci seguì al piano di sopra.
    E forse fu la scelta più saggia.
    Non avevo fatto in tempo a guardarmi attorno che tutto assunse sfumature surreali.
    Rotoli usati per contenere armadi pieni di vestiario e paraventi dal gusto orientale, Ai che aveva preso di mira Shaina considerandola la sua personale bambola a cui far indossare questo o quell'abito, Seira che provava a dare il suo personale contributo, discorsi sul valorizzare le forme fisiche per essere guardate dai maschietti.
    Io guardavo ora l'una, ora l'altra, per soffermarmi anche su Shaina.
    Per fortuna Haruka sama riuscì a mettere un po' di ordine in quella baraonda di discorsi che stavano prendendo una strana piega e di abiti che probabilmente Shaina non avrebbe messo neanche a costo della sua vita.
    Purtroppo una vittima ci fu lo stesso: Deidara.
    Una volta che Ai comprese di non poter giocare con Shaina bambolina si sfogò su Deidara bambolina, e tra urla e minacce apparve una ragazzina in abiti succinti decisamente a disagio che nel giro di pochi minuti fuggì a razzo fuori dalla stanza.
    D'accordo, noi due non eravamo in buoni rapporti per via delle sue assurde gelosie nei confronti della mia amicizia con Shaina, ma vedendo quella scena, compresi che forse non era proprio tutta colpa sua se si ritrovava quel tipo di carattere.

    La tranquillità sembrò per il momento ritornare quando Ai ci lasciò da sole, restando con il suo attuale vestito, adducendo scuse come che l'oden stava arrivando, che non era il caso di lasciare i maschietti da soli lì sotto, e che tanto non c'era utilità nel cambiarsi d'abito visto che non gli in interessava nessuno.
    Non la conoscevo ancora abbastanza per capire se stesse dicendo la verità.


    image
    A questo punto tanto valeva cambiarsi.

    Scelsi uno dei paraventi e mi diressi con il mio zaino.

    Mi domandai perché avessi optato per un vestito così complicato da indossare vista la delicatezza dei ricami, ma in effetti era stato il primo che mi era capitato tra le mani mentre facevo rapidamente la valigia per recarmi a Suna.

    Imprecai contro i capelli che non volevano collaborare a restare legati in quella forma, mentre i nastrini cercavano di scappare da tutte le parti.

    Alla fine della battaglia, più o meno vittoriosa, rimisi nello zaino il vestito ormai liso dopo le pulizie ed uscii con aria allegra fuori dal paravento.

    Poi il mio sguardo si sarebbe voltato sull'amministratrice di Suna e se non si fosse ancora cambiata d'abito le avrei detto, assumendo un'aria angelica:


    -Shaina, forse, però, Ai non aveva tutto i torti. Se scopro che ti sei portata un abito d'addestramento, non uscirai da qui finché non avrai scelto un abbigliamento adatto all'occasione.-


















     
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    I Dango sono definitivamente assenti.

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    *Haruka e Yami sembravano conoscersi abbastanza bene perché l'avvenente danzatrice gli posasse un bacio sulla guancia. Shaina si fece gli affari suoi, ma non poté fare a meno di pensare che la permanenza a Suna del ragazzo di Oto fosse stata un bel po' movimentata, tra il fare amicizia con Haruka e intrufolarsi in camera sua dietro a Tatsu, probabilmente non aveva avuto molto tempo per fare altro...*

    *La ragazza di nome Ai le trascinò tutte su per una stretta scala che portava al piano di sopra, dove non si notava granché se non una leggerissima dose di incuria da parte della padrona di casa, anche se più che altro sembrava che lì dentro non ci fosse entrato nessuno da settimane, almeno a giudicare dall'odore di chiuso.*

    *Sorrise vagamente allo scambio di battute tra Ai e Deidara, tutto sommato, Haruka aveva ragione, la piccola danzatrice era ancora una bambina per certi versi, aveva decisamente bisogno di crescere.*

    *I suoi pensieri vennero interrotti dall'uso più assurdo che avesse mai visto fare di rotoli di evocazione, e sì che una volta aveva visto Shiraki evocare una bottiglia di spumante e un servizio di bicchieri per venti persone. Haruka sgridò la ragazza, salvo comportarsi esattamente nello stesso modo un secondo dopo averlo fatto. Shaina sgranò gli occhi, chiedendosi se il capo delle danzatrici fosse un'oca o una che era brava a farsi passare per tale, e decidendo un attimo dopo che non le importava nulla. La sua preoccupazione da lì a poco sarebbe stata un'altra.*

    *Ai la afferrò fissandola con l'aria di chi stava fissando un cavallo a una fiera paesana, tanto che per un attimo la immaginò mentre le apriva la bocca per controllare la dentatura, poi la condusse verso un armadio.*

    CITAZIONE

    « Allora, sorellona -posso chiamarti sorella, vero?- che ti sei portata dietro? Dovrei avere qualcosina abbastanza valorizzante della tua misura, vediamo... »


    *Shaina rimase leggermente interdetta, lanciò uno sguardo implorante verso Shinodari e balbettò qualcosa del tipo "veramente...cioè...io...."*

    CITAZIONE

    « Ai, non prendere troppa confidenza con la sensei!!! Gli onorifici, gli onorifici!!! » « Ai-chan, non provare a far indossare abiti troppo appariscenti alla signorina Amministratrice!!! Vero signorina Amministratrice??? »


    Ahem...ma no...non serv...

    CITAZIONE

    « Aiuterò io la signorina Amministratrice a scegliere gli abiti!! Tu vai a prepararti. »
    « Ma smettila!! Scommetto che la sorellona è d'accordo con me, vero??? E poi tu non sei in grado di valorizzare bene un corpo femminile, è perché sei abituata ad avere queste tette enormi!!! »

    « Un corpo femminile va evidenziato, esibito quanto basta, altrimenti finisce che i maschietti non ti guardano! Giusto? »


    *Shaina la guardò quasi imbambolata. Fossero state due ninja nemici che volevano ammazzarla, avrebbe saputo cosa dire loro e come comportarsi, ma le ricordavano talmente tanto la signora Shizue e il suo modo di ricordarle dieci volte al minuto quanto una signorina doveva rendersi graziosa che l'avevano lasciata senza parole. Stava assumendo una sfumatura purpurea sulle guance, e di lì a breve sarebbe esplosa, quando Haruka fece il suo intervento salvavita, non ben specificato di chi.*

    *Tirò un sospiro di sollievo, recuperando lo zaino che si era portata dietro.*

    In...in effetti, vi ringrazio delle premure ma non ho bisogno che mi prestiate un vestito...

    *Nel frattempo Ai aveva cambiato vittima e si era gettata sulla povera Deidara...nessuna meraviglia che la ragazzina fosse sempre così agitata se doveva avere a che fare con quelle pazze tutti i giorni. Dopo una lotta serrata, vedere la sua allieva in quella tenuta la fece sudare freddo per quello che aveva rischiato...per fortuna che Ai si era ritenuta soddisfatta e se ne era andata giù per le scale lasciandole sole.*

    *Stava ancora rimuginando sullo scampato pericolo, quando Shinodari uscì dal paravento con indosso uno dei suoi bellissimi abiti pieni di merletti e uno sguardo angelico che in genere sul suo viso non prometteva nulla di buono.*

    CITAZIONE
    -Shaina, forse, però, Ai non aveva tutto i torti. Se scopro che ti sei portata un abito d'addestramento, non uscirai da qui finché non avrai scelto un abbigliamento adatto all'occasione.-

    *Shaina arrossì di nuovo, passandosi nervosamente una mano tra i ciuffi di capelli che le incorniciavano il viso.*

    Ma...ma certo che no...insomma, un minimo lo so distinguere anch'io un vestito elegante...

    image
    *balbettò, poi scomparve dietro a uno dei paraventi per uscirne poco dopo con un abito che si intonava abbastanza con i paraventi di stampo cinese.*

    *Scostò di lato il paravento con un vago sorriso, e fece un passo fuori. Il vestito era bianco e rosso, si era raccolta una parte dei capelli in una coda morbida lasciando che il resto ricadesse ai lati del viso, e ai piedi portava un paio di zoccoli alti, con cui aveva un po' meno difficoltà a camminare di quante ne avesse con delle scarpe col tacco. Il colletto alto copriva il marchio di Shukaku.*

    *Abbassò per un attimo lo sguardo, non si trovava molto a suo agio in abiti eleganti, ma quello era un compromesso abbastanza buono.*

    Che dici, Shin? Questo puo' andare? In ogni caso non ci penso nemmeno a mettermi la roba che c'è in quegli armadi.

    *le disse accompagnando le parole con una leggera risata che poteva dirsi ancora imbarazzata. Come al solito, le occasioni mondane la mettevano terribilmente a disagio.*

     
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  14. Yami Kaguya
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    CITAZIONE
    -Uhm.. forse avevi ragione tu dopotutto... gli occhiali ti sarebbero serviti, se li avessi messi per tempo... manca ancora qualcuna all'appello con cui non ti sei scontrato qui a Suna?-

    Lo scorrimento dei guai con il lato femminile della festa, proseguiva peggio di quanto credessi. Fissai Shin di rimando, ma se ne era già andata, quindi borbottai fra me la risposta.

    Se, così pensava glie'avevo chiesto io ad Hoshi, facendo la pecora nera con gli occhiali anti tempesta al chiuso.

    Per gli scontri, Tatsu mi aveva parlato una volta di una barista Sunese, quindi sì, direi che mi mancava ancora qualcuno. Si vedeva che non era nel giro di amici della biondina, visto che bastava starle vicino per far conoscenza di mezza Suna e dei guai che aveva con loro.

    Successivamente fu il turno delle donne che probabilmente la suddetta biondina temeva di più. E se una delle due personalità "più alte" di Suna non diede segni di risposta al saluto, l'altra ne diede fin troppi. A iniziare da uno sguardo che mi parve quasi compiaciuto. E al quale rizzai le orecchie sentendo un campanello di allarme. Sguardo a cui seguii un bacio sulla guancia, la cui assenza del corrispettivo sull'altra non lo classificò come un gesto di etichetta. Almeno le parole successive chiarirono. Girai gli occhi sino ai limiti destri delle orbite, senza però muovere la testa ed evitando sorrisi, per quanto ne avessi la tentazione.

    Certo.

    Peccato, il gay non era morto, altrimenti avrebbe chiesto un risarcimento. Almeno non se l'era presa per il resto, almeno quella piccola consolazione l'avevo.
    Dopodichè il branco femminile si mosse verso le scale, e tirai un sospiro mentre qualcuno decideva di fare i conti per passare il tempo.

    Tirando le somme, abbiamo una presa in giro, un ignorare, un'irritazione, e una sorta di chiarimento e conoscenti come prima. Con tre a uno, il bilancio è in negativo, ti informo. Bella festa, lo ammetto.

    Taci o te ne esci a bocca asciutta.

    Ne dubito.

    Intanto, Hoshi aveva tentato l'avvicinamento all'unica ragazza che non era andata a cambiarsi, ma si scontrò contro il fatto che probabilmente la sorellina bionda l'aveva già addestrata riguardo al disprezzo da dare agli uomini. Certe persone non sono proprio fatte per avere figli. Anche se quella era già partita con l'idea di sposarsi un magnate, forse per reggere le spese.
    A distrarmi dal contemplare la complessità dell'universo femminile però, ci si mise una piccola volpe, con grande fastidio del mio coinquilino. Voleva ritirare dell'Oden, ma se ne occupò l'Iga, quindi mi voltai di nuovo verso le scale, visto che Tatsu era partito in quella direzione di gran carriera, con scopi immaginabili. Sulle scale però, incrociammo Ai, al che mi fermai qualche scalino sotto a Tatsu, alzando la guardia contro la più pericolosa fra tutte le donne presenti. E non per capacità fisiche, quanto trucchi.
    Un esempio furono le parole che mi rivolse, una volta che ebbe parlato a Tatsu. Frenai la lingua dal chiederle in cosa Shaina si sarebbe dovuta sorprendere, visto che quello era, Tatsumaru Azuma.
    Ad ogni modo, la guardia alta divenne sospetto quando mi fece cenno di seguirla. Fissai Tatsu un attimo, ma preferii seguire la danzatrice, curioso di sentire se stava per attuare uno dei suoi piani, fosse anche nel dirmi cavolate.
    Ciò che disse sembrò invece un avvertimento, ma l'anteposto che avvicinò i nostri volti sino a pochi centimetri mi rese poco concentrato sulle parole, quando sul decidere se staccarmi entro i successivi due secondi. Solo a discorso iniziato ripresi il filo e ascoltai le sue parole. Tralasciando il proposito di far sbronzare Deidara, l'avvertimento sembrava essere quello che avrei dato a una amica al massimo, in una festa alcolica. Il che mi fece assumere uno sguardo lievemente interdetto. Replicai lo stesso per quanto si fosse allontanata, e difatti non rispose.

    Da quando in qua sono i maschi ubriachi le prede facili di chi vuole portarsi a letto qualcuno?

    L'appellativo "diavolessa" non lasciava dubbi sul soggetto, e d'altronde ad avere la bellezza si può finire pure per condurre una vita come quella che Ai mi aveva appena suggerito.

    ..Guarda, se mi concedi un desiderio, uno solo, ti lascio in pace due notti a tua scelta.

    Sarebbe?

    Ti prego. Tutto posso accettare, anche che il mio jinchuuriki abbia come animaletto la versione brutta del due code. Ma per favore, promettimi che non permetterai a una donna di violentarti.

    ...Certo che per sparare idiozie solo a sentir nominare dell'alcol, potevi dirmelo che eri così in astinenza.

    Se bevi hai visto all'ultima festa che succede, stò pure rinunciando al mio divertimento così, che tu contraccambi un minimo è chiedere troppo?!

    ...Se senti pericolo in tal senso puoi uscire senza limiti, ok? Ora piantala, adesso te lo stò chiedendo io un favore.

    Ci mancava Yamata paranoico per una sciocchezza. Anche in buona fede, Ai le seccature me le portava comunque, inutile sperarci. L'unica domanda quindi, è cosa ci fosse di pericoloso. Che facessi la figura delle tante X scolpite nel letto della danzatrice, dubitavo gliene fregasse ad Ai, a meno che non ci fosse una sfida fra loro in tal senso. Doveva essere qualcosa di peggio, e non ci tenevo molto a scoprirlo.
    Mentre tornavo a guardare Tatsu però, vidi che si era avvicinata ad Hoshi e all'altro Iga, parlando con tutto il gruppetto inclusi la volpe e Madoka. Per finire con la proposta di una gara di bevute.
    Indipercui la conclusione era chiara. Qualcuno di fregato ci rimaneva quella sera. Mi rimaneva solo da vedere la possibile fregatura migliore, e quindi sperare non lo fosse, senza perdere troppo nell'evenienza. Provai a fidarmi di Ai quindi, dato che forse con la storia delle pulizie, i tiri mancini per me li aveva terminati. Forse.
    Dubitavo Tatsu fosse rimasto ad aspettare mentre la danzatrice mi faceva il discorsetto, ma se fosse rimasto allora l'avrei guardato, prima di tornare a fissare le scale.

    Scusa, ho perso un pò di tempo. Si sale o a stò punto aspettiamo?

    Da parte mia, l'opinione era che fosse tardi. D'altra parte...donne e vestiti, non era detto non avessero vagliato più abiti. Soprattutto quella che non era venuta preparata alla festa.
    Attesi la risposta del sunese quindi, mentre ripensavo alle parole di Ai. Da ubriachi si diventa violenti. Temevo quindi che una certa biondina da ubriaca potesse rivelarsi pericolosa al quadrato.
     
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28 replies since 7/3/2009, 23:26   1376 views
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