Quando le Leggende Sono Pericolosamente Reali

[Kiri] | [Richiamo]

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    Fujiko si era da poco insediata alla scrivania dell'amministrazione, dopo la non esattamente tranquillissima riunione. Tra una pratica e l'altra, venne disturbata da due secchi rumori sulla porta, che venne subito dopo spalancata. Sono Fukuro, del clan Kakita, mi dispiace per l'interruzione, amministratrice, ma è una emergenza. Era uno shinobi vestito di grigio, un paio di spessi occhiali da vista e una lunga sciarpa bianca.

    Il mostro dell'acqua rossa è tornato.

    Tutti a Kiri avevano sentito parlare di quella leggenda..ma ben pochi ci credevano sul serio. Persino i discendenti delle vittime la prendevano per una storiella da raccontare ai bambini per evitare che andassero a farsi il bagno nel fiume gelato

    Non sto scherzando, amministratrice! Le acque vicino al tempio si sono tinte di rosso..e c'è già stata una esplosione d'acqua che ha travolto alcuni studenti che si esercitavano. Non ci sono state vittime, ma la creatura si è reimmersa prima che potessimo affrontarla. Però dal pozzo sgorgano acque sporche di sangue...forse ha catturato qualcuno stanotte. Forse dovremmo contattare il Mizukage...

    Contattare un Kage per una vecchia storiella forse non era la migliore delle cose per un amministratore appena entrato in carica. Inoltre in teoria gli affari interni erano un suo problema, entro certi limiti.

    [...]


    Una volta sul posto, dove vari curiosi si erano radunati, effettivamente non sembravano esserci mostri o robe simili...ma del sangue usciva, ogni tanto, dal pozzo tingendo di rosso le acque vicine. Di lì a pochi minuti, una scossa agitò il terreno, mentre una enorme massa rossa emergeva dal foro. Estesa come un immenso obelisco, la creatura pareva un lunghissimo lombrico. La sanguisuga della leggenda.

    Levò uno stridore micidiale, mentre cominciava ad agitarsi e scrollare il suo corpaccione. Gocce di sangue piovevano ad ogni movimento, come se ne fosse ricoperta, ma a ben guardare la sua pelle era solcata da profonde lacerazioni.

    Molti dei ninja misero mano alle armi pronti a combattere e trasformare la creatura in un puntaspilli...ma intanto quella stava già abbassandosi, forse per rituffarsi nell'acqua..e a quel punto il terribile getto d'acqua e il risucchio successivo sarebbero stati il problema principale...

    CITAZIONE
    Semplice presentazione. Come reagirebbe l'amministratrice davanti a questa situazione?

     
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  2. Fujiko M.
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    Le favole, di solito, da quanto ne sapeva Fujiko, venivano raccontate ai bambini piccoli. Storie con animali o a volte piante animate, con una morale di fondo. E ancor di più, erano storie inventate!

    Quando bussarono alla porta e davanti si presentò un giovane ragazzo dei Kakita ad annunciar sciagura, la prima espressione dell'amministratrice fu quella di una persona scioccata. Le stavano parlando di un mostro dell'acqua rossa che era tornato.

    Ammetteva, tra sè e sè, di non saperne nulla e quasi si stava mettendo a ridere se il giovane non avesse continuato.

    Di non contattare il Mizukage per una idiozia tale era poco ma sicuro. Lei aveva da fare, le ultime disposizioni prima di partire per Suna. Eppure il ragazzo era apparso sincero nelle sue parole spaventate.

    Decise, molto a malincuore, di farsi portare sul luogo dal ragazzo con la richiesta di narrargli la storia di questo fantomatico mostro.

    La strada che presero passava attraverso una manciata di quartieri in direzione nord-ovest verso la zona dove erano visibili i resti dell'Antica Scuola di Pensiero. Fujiko già era stata da quelle parti e immaginava dove si stessero recando, verso Kaijoo; un piccolo laghetto nato dalla erosione del terreno dovuta al Fiume Freddo che poi dipartiva creando un suo emissario.

    Il giovane Fukuro narrò a Fujiko della leggenda della Grande Sanguisuga che divorava le persone che si avvicinavano alla riva del lago, conosciuto anche come Ookii Hiru. Ne narrò le gesta di uno shinobi tanto forte tanto stolto da volerla affrontare e di non averlo più rivisto tornare quando fu mangiato dalla Grande Sanguisuga.

    Fujiko rimase interdetta quanto stupita da tutta quella leggenda. E ancora più stupita lo era nel sapere che qualcuno ci credeva. Avrebbe decurtato lo stipendio di tutti i presenti se non vi fosse stato del vero in quello che avrebbe visto.

    Arrivarono sul luogo e nulla vi era. Nè sanguisughe, nè morti, ne strani pesci, nemmeno qualche misero e insignificante lombrico. Solo gente idiota a bocca aperta che fissava il lago del mistero.

    Eppure, qualcuno indicava. Voleva alzare la voce per far tornare tutti a casa, che non vi era niente di quanto immaginavano, eppure quelle braccia puntate verso il centro erano una forte tentazione. Gli occhi dei presenti erano spaventati di certo.
    Infatti, a chiazze diramate, l'acqua era tinta di un rosso vermiglio. Effettivamente, quella era una cosa strana. Ma si sarebbe potuto spiegare tranquillamente con qualche evento naturale.
    Decise di avvicinarsi scendendo dal ponte a cui erano arrivati, lungo la riva del laghetto.

    « Non vada troppo vicino, potrebbe tornare fuori! » l'avvertirono.

    Puntuale come un orologio il terreno tremò, l'acqua gorgogliò creando tanta schiuma al centro. Fujiko tentò due passi indietro, ora impaurita.
    Dal nulla emerse un viscido lombrico rosso vermiglio, o forse era una lumaca. O peggio, era davvero una sanguisuga. Una delle più grandi che si siano mai viste in circolazione. Non che gli altri due animali esistessero di così enormi dimensioni...

    Il suo acuto verso, quasi un lamento era assordante. Molti si tapparono le orecchie. Altri urlavano scappando. Altri ancora erano pietrificati da quanto stavano vedendo.
    Persino la stessa Fujiko non riusciva a reagire ancora incredula di tutta quella storia.

    E a ben vederla era una sanguisuga data la sua conformazione; non che Fujiko le conoscesse ma sapeva meglio com'erano vermi e lumache; quindi per esclusione ipotizzava fosse davvero una sanguisuga. E lungo tutta la sua pelle vi erano strani segni come solchi dal quale pareva uscire del sangue.

    Mentre alcuni ninja si stavano preparando ad attaccarla, questa si stava già abbattendo pesantemente all'interno dell'acqua per scomparire alla vista dei presenti.
    Fujiko era molto vicino alla riva. Doveva pensare a salvare la sua di pelle più che a far catturare quella sanguisuga. Eppure qualcosa la spingeva a rimanere, a seguirla per scoprire qualcosa in più.

    « Se entro due minuti non riemergo mandate la squadra dei sommozzatori Hozuki » urlò senza pensarci l'amministratrice.

    E si tuffò nelle acque del lago venendo a sua volta investita dal risucchio creato dalla creatura.

    « Aspetti signorina Fujiko!!! » quelle parole arrivarono troppo tardi.
     
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    Giù, sempre più giù nelle acque roboanti. Fujiko nemmeno fece in tempo a realizzare cosa stava accadendo, ed ecco che la massa rossa la avvolse, stritolandolo con forza. Non era una stretta tale da spezzarle le ossa, ma gli fece mancare il fiato di colpo, facendo sì che l'aria fuggisse dai polmoni.

    Da lì non riuscì a capire più niente...era come se l'avessero infilata in una enorme centrifuga...le parve quasi di venire disciolta e rimescolata. Un insieme di assurde sensazioni, che la portarono inevitabilmente allo svenimento.

    [...]

    Penso si stia svegliando... Disse una voce maschile, forse un ragazzo

    Umph.. continuo a dire che dovremmo prendere il suo sangue e andarcene. Rispose una voce femminile dal tono rude.

    Sono daccordo...ci troveranno se continuiamo a stare qui Aggiunse una voce molto simile, ma un poco più spocchiosa.

    Silenzio! Disse una voce stanca, la voce di un'anziana. Penso che potrebbe aiutarci...

    E poi è così carina! commentò una voce femminile

    Controlla meglio scema....questo qui è un maschio!

    Non ho vicino un maschio umano da tempo..ma sono sicura che non fossero così...

    Fujiko sentiva una specie formicolìo addosso, e aprendo gli occhi, si sarebbe trovata circondata da vermi! O per meglio dire sanguisughe...ma quando le si ha addosso, e ce ne sono altre di dimensioni mostruose a breve distanza è dura analizzare con calma.

    Sono Haikara. Disse la più grossa. E prima che tu faccia qualcosa di cui potresti pentirti, sappi che sei nostro prigioniero...o prigioniera..quello che è. Non avendo una vera e propria bocca, non era chiarissimo da dove arrivasse il suono...ma comunque quella cosa parlava Bada a quello che fai, una mossa sbagliata e ti prosciugheremo fino al midollo! Minacciò un'altra delle creature, la seconda per dimensioni. Ben detto Nami.

    Si è svegliato? Stavano dentro una grotta umida, e da fuori giungeva il rumore del mare. Una voce femminile roca giunse da fuori, mentre una immensa massa rossa si affacciava all'apertura Ookii! Avevamo deciso che ti saresti allontanato..se stai qua ci troveranno molto prima! Non posso allontanarmi, Yusoo, ci sono le sue sentinelle poco distanti...siamo in trappola. Maledizione.. Nel mentre le due piccole sanguisughe nere che l'amministratrice aveva addosso, con voce maschile si presentarono. Ciao! Siamo Masu e Masumi. parlavano all'unisono. Tu come ti chiami? Chiese una delle due.

    Non siamo qui per fraternizzare, lei ci serve come cibo di emergenza!

    No..credo potrebbe aiutarci, te lo ho detto!

    Cosa mai potrebbe fare un misero ninja? Devo ricordarti cosa ha fatto l'ultimo che è venuto qui?

    L'alluvione di voci e chiacchiere venne fermata dalla gigantesca Ooki, che tuonò un BASTA! Ottenendo così il silenzio.

    Probabilmente Fujiko aveva già chiesto qualcosa a quel punto, e finalmente ebbe risposta. Ti sei gettata senza aspettare un attimo nel gorgo. Io ti ho raccolta e portata qui, nel nostro mondo....anche se dire così è ironico, vista la situazione. Dimmi...ti sei tuffata per uccidermi...o per aiutarmi?

    Che lei rispondesse o meno, e qualunque cosa rispondesse, la sanguisuga avrebbe risposto. Tutto sommato non è poi così importante ormai. Sappi che al momento siamo tutti in pericolo. Nemici terribili mirano a distruggerci...siamo circondati..e presto verremo attaccati e uccisi senza alcuna possibilità di fuga. Posso rimandarti a casa se lo desideri...oppure...combatteresti al nostro fianco?

    Se lo farai, ti spiegherò tutto, ma devi decidere adesso. Se ti raccontassi quello che sta accadendo, non ci sarebbe poi il tempo di riportarti in salvo.
     
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  4. Fujiko M.
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    Era proprio davanti a lei quell'enorme sanguisuga. Il vortice d'acqua creatosi però la spinse altrove. Girandosi su se stessa persa per un attimo l'orientamento. Venne avvolta, violentemente. I suoi movimenti divennero inutili. Riuscì a malapena a vedere che qualcosa di rosso l'aveva trattenuta e piano piano se la stava tirando a se.
    Iniziava a mancarle il fiato finchè la presa divenne consistente. Non ebbe più forza di ribattere, di respirare. D'improvviso tutto divenne sfocato, sempre di più. E più nero...


    [...]


    Quando iniziarono a tornarle i sensi, Fujiko sentì di essere sdraiata, all'asciutto, in qualcosa di simile ad un terreno. Voleva da subito aprire gli occhi e capire ma una voce improvvisa la bloccò. Era più di una voce e parevano parlare di lei. Sembravano per lo più voci femminili, giovani. Forse c'era anche una più anziana. E qualche uomo.

    In pratica era sorvegliata a vista e circondata. Voleva capirne di più ma aveva paura ad alzarsi. Sentiva un certo peso addosso, muoversi. E questo non le piaceva affatto.

    Presa da un attimo di coraggio tentò di aprire parzialmente gli occhi per far filtrare un po' di luce e cercare quindi di capire quale fosse la situazione. Di certo, come poteva ben ricordare, non era annegata.

    Quello che potè vedere subito, erano tanti corpi viscidi tutti lì attorno. L'agitazione le salì in corpo. Era stata catturata e le avevano messo degli anellidi addosso. Ma da chi? E perchè?

    Convinta che quei vermi potessero essere tolti facilmente si rialzò di scatto, allontanandoseli con la mano. Balzando indietro estrasse un'arma notando che quelle ancora le aveva. Con un pugnale in mano però, nel salto, andò a sbattere contro un corpo molle e viscido sul quale rimbalzò.

    Girandosi su se stessa non potè fare a meno di notare come un grosso essere le stava dietro. E ve ne erano degli altri. Dov'era finita? Chi erano quegli strani animali?

    Prima di poter fare qualcos'altro la più grossa delle presenti si presentò. Haikara diceva di chiamarsi. Non capiva da dove potesse parlare ma a ben guardarle erano tutti simili e le ricordavano...la grande sanguisuga!

    Un'altra ancora parlò, e Fujiko si girò nella direzione della voce. Le arrivò il nome di Nami.

    Ookii, Yusoo ed infine Masu e Masumi. Ma chi erano tutte quelle sanguisughe? Cosa di faceva lei in quella grotta con quelle orripilanti bestie.

    « Chi siete? » provò a dire ma la sua voce era più un sussulto, come le successive parole « Cosa volete? Dove siamo? ».

    Parevano ignorarla in quel frangente per discutere tra loro su chi potesse avere ragione.
    Quando le acque si calmarono, quando Ookii le fu vicina, le parlò.

    Che doveva fare Fujiko? Era in bilico tra due risposte e quella che pareva essere la peggiore e più scontata era da evitare. Che altro poteva fare se non parlare?

    « Prima che si tentasse di risolvere la cosa con la forza...ho voluto vedere di persona. Non mi ritengo un'ambientalista ma è anche mio compito preservare alcune razze di animali, tipo le balene al largo di Kiri. Così, notando quelle strane striature » indicò le strisce lungo la pelle di Ookii « ho pensato che forse avrei dovuto controllare cosa stava succedendo. Che forse, tutto sommato, c'era un motivo. E' stato istintivo, nel pericolo... » tentò di spiegare.

    La sanguisuga le stava ponendo una condizione di scelta. Una scelta che verteva su altre scelte di vita. Non sapeva niente di queste sanguisughe ma capiva che forse potevano giungere ad un accordo. Lei voleva tornare nel proprio mondo. Loro volevano continuare a vivere. In fondo, per quante diversità di paragone ci potessero essere tra le due condizioni, entrambi volevano la stessa cosa: vivere.

    « Non ho idea di cosa stia succedendo. Non ho garanzie di tornare nel mio mondo. E non sono solita a gettarmi nei problemi altrui senza sapere cosa rischio. Quindi? Che garanzie ho? Se potessi tornare nel mio mondo, magari potrei fidarmi, o anche aiutarvi da lì. Ma senza questa garanzia sono nelle mani del destino... » commentò dispiaciuta.

    Se loro volevano un aiuto di Fujiko dovevano poi prometterle di riportarla a casa. Solo in quel caso la ragazza si sarebbe mossa.
     
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    Se sopravviveremo ti rimanderemo nel tuo mondo, non temere. Non abbiamo motivo di farvi del male, ed anzi potremmo aiutarci a vicenda, ora come in futuro.

    Avuta una risposta positiva, Ookii si sraebbe fatta da parte, lasciando nuovamente entrare un pò di luce dall'apertura. Io controllo i dintorni. Yusoo, spiegale tutto.

    Perchè non posso spiegare io? Sono più grande! Si, ma Yusoo è più anziana e più saggia. Ehi! Non prendertela con mia sorella! State un pò zitte, tutte quante! Tagliò corto la sanguisuga dalla voce anziana, facendosi avanti.

    Se davvero vuoi aiutarci, devi sapere anche che per farlo dovrai andare contro un tuo simile. Ma che io sappia voi umani non avete problemi a rivolgervi contro la vostra stessa specie. E poi, a dirla tutta, non saprei dire se il nemico si può considerare ancora umano.

    Già..quel bastardo è un mostro, nulla di più! Enfatizzò Nami. Ed è anche pauroso... disse la sanguisuga che ancora non era stata presentata. Chisai, nonostante tutto riesci sempre ad essere disarmante...

    Volete lasciarmi finire o no? le fermò nuovamente l'anziana Yusoo. Ascolta, kunoichi...tu appartieni a un villaggio ninja, giusto? Lo stesso dell'uomo che ci da la caccia, ho riconosciuto il coprifronte. Non era una domanda.

    Anni e anni fa...non saprei nemmeno dire quanti a dire il vero. In quel periodo Ookii, la custode delle vie di accesso a questo nostro mondo, trovò un nuovo accesso, che si era spalancato dopo un terremoto. Lo percorse, ritrovandosi in quello che, all'apparenza, era un villaggio di ninja. Il tuo villaggio. Sfortunatamente il suo passaggio creò qualche problema da quella parte..e questo minò ogni sua apparizione successiva, anche se in realtà lei si era fatta avanti per cercare di comunicare.

    Ci furono anche alcune vittime, risucchiate dall'acqua...e Ookii non fece in tempo a salvarli, purtroppo. Venne identificata come un mostro, e trattata di conseguenza a ogni suo tentativo di farsi avanti. Alla fine, un vostro ninja decise di seguirla per ucciderla. Come con te, Ookii lo salvò e lo portò qui, dove lo curammo.

    In breve tempo capì il malinteso, e una volta ristabilitosi riuscì imparò a conoscerci e arrivò persino a legarsi a noi tramite un contratto di evocazione.
    Yusoo fece una pausa, poi continuò, con un tono molto più cupo. Ma il suo animo celava una grande malvagità.

    Finse ti tornare nel suo villaggio, ma in realtà si trattava di un clone, un clone talmente perfetto che imbrogliò persino Ookii, e probabilmente anche i tuoi compatrioti, perchè nessuno venne poi a cercarlo. Questo ninja approfittò della nostra fiducia, e si avvicinò a una delle sanguisughe più grandi e potenti tra noi. Nostro fratello maggiore Nokemono.

    Con un jutsu abominevole, riuscì a divorare il nostro fratello, a diventare un tuttuno con lui, schiacciando la sua mente e ottenendone i poteri e la longevità. divenne un ibrido dalla potenza devastante, praticamente immortale, e cominciò ad attaccarci e divorare altre di noi. Sfruttò la nuova potenza per richiamare a sè delle strane creature simili a immondi pesci cadavere. Questi esseri privi di sangue si sono rivelati essere dei nemici naturali per noi...troppo forti per essere battuti con le nostre capacità.

    A poco a poco siamo cadute tutte..e ora restiamo solo noi...e solo perchè Ookii ci ha protette, ma non durerà ancora a lungo...e come hai sentito ora siamo circondate.


    Stanno arrivando! Uscite! Urlò dall'esterno l'immensa sanguisuga guardiano, con un tono che non ammetteva repliche. Il gruppo fece appena in tempo a guadagnare l'uscita che una enorme sfera di fiamme si abbattè sulla grotta, riducendola a un piccolo inferno.

    Se fossimo stati là dentro... Mormorò terrorizzato Masumi, sulla spalla di Fujiko.

    Ookii si era riavvicinata, e le altre sanguisughe sembravano essere pronte a vendere cara la pelle. Osservando il circondario la kunoichi avrebbe scoperto di essere su un piccolo atollo nel centro di un immenso acquitrinio, con acque limacciose inframezzate da piante acquatiche che si estendeva apparentemente all'infinito. Il fondo è cedevole, ma se usi le tue capacità di camminata col chakra dovresti camminare senza problemi...lui lo faceva. Spiegò Nami, mentre tutto intorno apparivano i nemici. Pinne dorsali si sollevarono dall'acqua bassa, e poi le sagome di pesci enormi e dagli occhi bianchi e cadaverici si fecero via via più evidenti. Erano sei, grandi come cavalli e dotati di denti assai affilati. [Energia Rossa+2 tacche]

    Ogni nostro attacco ha appena un decimo dell'effetto che dovrebbe avere su di loro..ma forse per te non è così...ti prego, supportaci nella battaglia.

    I pesci-cadavere non stettero certo a aspettare i comodi delle loro prede, e con rapidità notevole guizzarono all'attacco. Potevano tranquillamente saltare fuori dall'acqua per tentare devastanti morsi al volo, e avrebbero attaccato tutti, indipendentemente dalla massa del bersaglio, o dalla sua natura anellide o umana.

    Venderemo cara la pelle!

    CITAZIONE
    Ok, hai avuto la storia di fondo, ora come te la cavi contro quei pescioloni troppo cresciuti? Combatti al fianco delle Sanguisughe per cercare di salvare sia le tue che le loro chiappe.

     
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  6. Fujiko M.
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    { Se sopravviveremo...fantastico... } Fujiko era scettica sull'intera faccenda. Inoltre si chiedeva come potevano aiutarsi. Ora che si trovava lì non aveva molte possibilità anche se avesse chiesto di tornare indietro. Tanto valeva stare al loro gioco e vedere cosa accadeva.

    « Va bene... »

    La sanguisuga che sostava all'ingresso si mosse e la caverna si riempì in parte di luce nuova. E mentre Fujiko cercava di adattarsi alla nuova condizione ambientale Yusoo, una delle sanguisughe più grandi e a dire delle piccoline anche più saggia, avrebbe spiegato la storia in breve.

    Una storia di compassione e tradimenti. All'amministratrice venne rivelata la scoperta di un nuovo passaggio, dell'arrivo a Kiri e di come inutili furono i tentativi d'aiuto richiesti da Ookii che controllava l'accesso. Fintanto che non avvenne il disastro per colpa di un kiriano come lei. E da quel giorno la vita delle sanguisughe fu un vero inferno.

    Proprio alla conclusione della storia Ookii avvertì le sue sorelle del pericolo. Fuggirono subito all'esterno prima che una fiammata divampasse dentro dov'erano e fossero ridotti in cenere.

    Là fuori era una pozza scura e poco salutare. Le faceva schifo quella visione. Tutte le sanguisughe si stavano avvicinando l'una all'altra come se sapessero, se si stessero preparando a qualcosa.
    Nami le suggerì che poteva camminare sull'acqua qualora avesse potuto farlo. Si stava ancora domandando cosa sarebbe potuto accadere di lì a poco quando intravide degli elementi sbucare dall'acqua i quali le ricordavano sagome di pesci.

    « E quelli? Sono mica loro che hanno attaccato? » chiese Fujiko indistintamente alle sanguisughe.

    « Solo un decimo? Scarsette eh... » era alquanto stupita e preoccupata della cosa. L'avevano convinta con l'inganno a fare tutto il lavoro sporco o c'era dell'altro?

    Fujiko si doveva far venire in mente un piano in fretta per fermare quei pesci che ora apparivano giganti ed in quantità di sei.
    Come poteva coordinare le sanguisughe senza conoscerle e affrontare quei giganti pesci? Un'idea ce l'aveva ma serviva una coordinazione da parte di tutti per la perfetta riuscita.
    I pesci nel frattempo avevano già iniziato ad attaccare saltando fuori dall'acqua. La loro velocità, notò Fujiko, era di poco superiore alla sua; prevedeva quindi un uso notevole di chakra per schivarli man mano ed essere più veloce nel colpirli.

    « Voi due » alzò la voce « statemi attaccate » riferendosi alle piccoline.

    Schivò lateralmente un pesce che si era diretto verso di loro [Riflessi 425 - Velocità 400 + Basso -> 475].
    Le sanguisughe avevano fatto più o meno gli stessi movimenti ed ora si preparavano a contrattaccare.

    « Dovete cercare di ributtarli davanti a noi! » urlò Fujiko pensando al suo piano d'attacco.

    Certamente coordinare il movimento di tutte per bloccare sei pesci enormi era assai difficile.
    Per cui la ragazza prese di mira uno degli animali; era una partita che si disputava otto contro sei sebbene due sanguisughe fossero troppo piccole per poter competere minimamente. Pertanto il vantaggio numerico era già pareggiato.

    Raccolse due spiedi l'amministratrice e con due tiri distinti li lanciò negli occhi di un pesce che stava attaccando Chiisai [Velocità + Basso -> 475 / Precisione 425 + Maestria Spiedi Intermedia -> 500 / Potenza 8+10]. Andando a segno quel colpo la sanguisuga non avrebbe di certo avuto problemi a neutralizzarlo.

    Nel mentre Ookii stava dando il meglio di se supportata da Nami. Insieme avevano corroso parte della superficie squamata di un altro pesce. Fujiko ancora non comprendeva appieno i poteri di quelle creature ma era ben convinta a vedere come si profilavano le cose.

    Davanti a lei ora giganteggiavano due pesci che, non sincronizzati, le saltarono addosso a denti aperti. Prima l'uno e poi l'altro.
    Il primo pesce riuscì ad evitarlo nuovamente [Riflessi 425 - Velocità 400 + Basso -> 475] ma il secondo le era già addosso.
    Fu Yusoo a salvarla dall'impiccio buttandosi molto goffamente contro il lato sinistro del pesce, scaraventandolo di nuovo in acqua.
    E mentre il primo pesce riprendeva la carica Fujiko estrasse il suo pugnale, un tanto, correndo verso quella che era Haikara.
    Grazie alla rincorsa le salì lungo la schiena.

    « Ehi, ma che stai facendo ragazzina, scendi immediatamente » le urlò girandosi verso la sua schiena.
    Fujiko balzò in aria nella direzione dalla quale era giunta mentre la sanguisuga trampolino veniva azzannata da un pesce. « Aaaaaah! » urlò.

    La donna, a mezz'aria, si trovava poco sopra la schiena dell'avventore di prima. Con la più possibile veloce torsione del busto si ritrovò a testa in giù favorendo l'avvicinarsi delle spalle sulla schiena dell'altro.
    Il pugnale, che presto prese a due mani, lo infilzò vicino l'attaccatura della testa per cercar poi di tagliare di netto lungo il corpo. Alla fine sarebbe saltata via verso la zona centrale dell'atollo.

    Erano rimasti all'incirca tre pesci ancora attivi e uno mezzo moribondo.
    Con un attacco di Ookii mediante alcuni aculei sparati da delle protuberanze, Haikara venne liberata dalla morsa riportando però una grave ferita nel suo corpo centrale.

    « Haiki-chan!!!! » urlarono insieme le due piccole sanguisughe alla vista della loro compagna ferita.

    « Tranquille...è solo un morso » le rassicurò come se niente fosse successo.

    In quel mentre un violento scossone ribombò attorno. Fujiko cadde a terra pesantemente mentre i pesci rimasero momentaneamente disorientati.
    Era stata Ookii a gettarsi a corpo morto sul terreno creando una scossa che si ripercosse anche nelle vicine acque.

    La situazione era certamente più a loro favore ore che i pesci pericolosi erano stati ridotti a tre. Haikara però era ferita e non si sapeva quanto potesse continuare ancora. Yusoo era affaticata e poco utile a quello scontro, così come le due più piccole.
    Solo Chiisai, Nami e Ookii parevano tener botta nonostante qualche graffio lungo la loro pelle viscida.

    I pesci si erano avvicinati tra loro pronti a partire minacciosi con i loro occhi vitrei.

    « Ora più che prima dobbiamo tenerli in acqua vicini tra loro! » suggerì alle altre.

    Non era certa di colpirli tutti e tre ma provò ugualmente a prendere tre spiedi mentre veniva affiancata dalle tre sanguisughe ancora capaci.
    Tentò di velocizzare i suoi lanci, uno spiedo per un occhio di ogni pesce, mentre questi già portavano alla carica. A Fujiko, per un attimo, ricordarono i piranha.

    Tutte e tre le sanguisughe sputarono del liquido dalla loco estremità superiore diretto addosso ai pesci.
    Questo nel mentre Fujiko aveva lanciato gli spiedi [Velocità + MedioBasso -> 500 / Precisione 425 + Maestria Spiedi Intermedia -> 500 / Potenza 8+10].
    Uno di essi colpì l'occhio di quello più a sinistra, il secondo andò a colpire il corpo e non più un punto cruciale in quanto l'attacco di Nami era arrivato prima del suo e il pesce si stava dimenando dal dolore.
    Infine il terzo spiedo andò a vuoto.

    E mentre si stavano ricomponendo Fujiko si affrettò a comporre dei sigilli. Caricò il chakra in una mano che impiegò a terra, a fil d'acqua. Una scarica elettrica percorse una distanza frontale sino ai pesci. Era quella la tecnica dell'omicidio elettromagnetico.

    Ora il gruppo di resistenti poteva contare sullo stordimento degli attaccanti. Le sanguisughe, intuendo la situazione, si fiondarono dirette in acqua per attaccare subito i pesci.
    Infatti, grazie a quel breve attimo di tregua furono addosso avvinghiandosi con le loro bocche e i denti. In quella situazione era difficile scappare.
    Fujiko attivò il chakra sotto i piedi per poter camminare sopra l'acqua e andare ad aiutare le altre.
    Quando fu abbastanza vicina si prodigò in un salto verso la testa del pesce aiutando così Ookii alla sua destra. Estrasse un kunai e cercò di piantarglielo dritto nella zona del cervello. Impresa non difficile per mancanza di una struttura ossea protettiva.

    In due poi si precipitarono ad aiutare le altre. Con la stessa manovra di prima Fujiko intercettò gli occhi di uno dei pesci con la lama di un secondo kunai.
    Voleva colpire pure il restante pesce ma la velocità delle sanguisughe era maggiore e la loro presenza ricopriva interamente l'animale che nel breve sarebbe morto.

    Nel parapiglia Chiisai e Haikara erano rimaste sull'atollo a darsi manforte notando come un pesce era ancora vivo e tentasse un disperato attacco.

    L'intero scontro, due minuti dopo, era diventato un campo da battaglia pieno si sangue. Ma la pelle, come aveva urlato Ookii prima, l'avevano portata a casa.
     
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    Sietemati i pesci senza perdite e ferite moderate, il gruppo si riavvicinò per prendere fiato. Per ora siamo a posto..ma dobbiamo spostarci di qui e cercare un altro nascondiglio... Per quanto ancora dovremo scappare? Sospirò Yuusoo

    Scappare? Ma perchè? Dopotutto qui ci si diverte così tanto! Disse una voce alle loro spalle. Sulla soglia della grotta da cui erano usciti stava un uomo, appoggiato pigramente alla parete. Come aveva fatto ad arrivare lì senza essere visto?

    Vestito con un giubbetto da chunin e con al collo il coprifronte di Kiri, apparentemente non aveva nulla di speciale; ma la sua pelle, a meglio osservare, rifletteva la luce in maniera strana, come se fosse una superificie plastificata, e i suoi occhi castani malcelavano una potenza immensa e un intelletto di primordine.

    Un'umana? Qui? E' forse un dono per me, piccole fuggitive? O forse un vostro patetico tentativo di ribellione? Libera le nostre compagne, maledetto! Sbottò Haikara, scagliandosi all'attacco nonostante la ferita. Non ebbe nemmeno il tempo di raggiungere l'odiato nemico, che questi, componendo una singola posizione magica generò due cloni corporei sopra l'animale, atterrandolo e immobilizzandolo.

    Ecco, così va meglio. Tre sigilli, e Haikara si dissolse nel vento, senza che nessuno potesse impedirlo. Della massiccia sanguisuga non rimase che un fumo denso, subito assorbito dall'aggressore attraverso la cute. Uhmm...una forza notevole...ma una goccia nel mare considerando il potere delle altre che ho assorbito....ma nemmeno lei sapeva nulla della Marea Viola. Borbottò, un pò irritato, il nemico senza nome. Allora, chi di voi vuole essere il prossimo?

    Le sanguisughe, perfino Ookii, sembravano decisamente atterrite (e forse fujiko avrebbe trovato disturbante il modo in cui sembrava intuire l'umore di quegli esseri apparentemente indecifrabili). Il nemico fece un passo avanti...

    Se Fujiko avesse provato a farsi avanti o far valere il proprio ruolo nel villaggio, un clone del nemico sarebbe comparso alle sue spalle, sferrando un calcio tanto violento e rapido da scaraventarla contro il corpo di Ooki, con danni notevoli. Taci, donna, ora ho da fare..una volta che avrò finito con loro, se lo vorrai, ti concederò l'onore di essere posseduta da me...ma fino ad allora sta zitta.

    Voi scappate! Io cercherò di trattenerlo! Avrebbe proposto la più grande tra le sanguisughe, ma Yuusoo replicò Non puoi...se ti prende ora per noi non ci sarà più scampo....resterò io! No, voglio vendicare mia sorella, resterò io!!

    Dovevano imbastire una strategia di fuga...e in fretta! Di certo nessuna di loro era in grado di tener testa a quel nemico per più di qualche secondo..o nel caso di Ookii, per più di qualche minuto. Cosa avrebbe fatto Fujiko?

    [...]

    Se fossero riuscite a portarsi in salvo, almeno temporaneamente, in una grotta o un atollo di quell'immenso acquitrinio, avrebbero dovuto tirare le somme.

    Non potevano continuare a scappare a quel modo...avrebbero solo guadagnato del tempo, senza concludere nulla. Se Fujiko avesse chiesto informazioni su quel che era capitato a Haikara, i sopravvissuti le avrebbero spiegato che era quello il modo con cui il nemico divorava le sanguisughe per ottenerne i poteri e le conoscenze.

    Nokemono è stato il primo a cadere...era il più grande tra noi..ma anche molto solitario. In qualche modo quel maledetto gli si era avvicinato, e se lo era fatto amico..per poi assorbirlo. Così avrebbe raccontato Ookii, se fosse stata presente, o una delle altre, attribuendo il racconto a lei.

    Se solo esistesse un modo per invertire il processo, o strappare le nostre compagne dal suo corpo...ma noi non siamo riuscite mai a ottenere nulla, anche con tutte le nostre capacità... avrebbe detto Yuusoo, se presente.
    Ma esisteva un modo per aggirare quella terribile tecnica di assorbimento? Fujiko avrebbe potuto trovare una soluzione?

    Quanto alla Marea Viola, nessuno avrebbe saputo dir nulla al riguardo, con l'eccezione di Yuusoo (sempre che non fosse stata lasciata indietro per fare da esca) Io credo di sapere a cosa si riferisce...c'è una leggenda...una leggenda che parla del più potente di tutti noi. Un essere dal colore cupo che riposa da secoli sul fondo delle acque in un particolare punto di questo mondo.... Ma....non penso che sia una leggenda perchè credo di esserci stata, una volta, ma appena intuii la presenza di quell'essere scappai...è un ricordo di quando ero molto giovane e inesperta...ma credo che la cosa che ho percepito fosse proprio la Marea Viola


    CITAZIONE
    Gestisci la fuga, sfruttando anche le capacità delle sanguisughe, e una volta arrivato alla grotta, prova a pensare a un modo per contrastare la tecnica del tuo avversario e liberare i prigionieri. Sei libero di fare anche altre domande, chiaramente :zxc:

     
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  8. Fujiko M.
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    { Se sopravviveremo...fantastico... } Eliminati i pesci, potevano trarre un sospiro di sollievo.

    « Penso che vi sottovalutiate. Vi manca un pizzico di grinta. Da come eravate partite credevo fosse una totale disfatta » commentò Fujiko prima che loro iniziassero a parlare.

    Ma quando meno se lo aspettarono ecco una voce nuova, mai udita, giungere dall'entrata della grotta dalla quale erano usciti.
    Un uomo, uno shinobi, un kiriano probabilmente. E il suo parlare era poco raccomandabile.

    Fujiko rimase ad ascoltare e a guardare nel mentre cercava di decifrare qualcosa in più su quella nuova figura. E senza possibilità di replica vide partire Haikara all'attacco, già dolente, per esser atterrata poco dopo ed, uccisa.

    L'amministratrice era incredula e il suo volto ne dava la conferma. Haikara, per ammissione dell'altro era stata assorbita.
    Fujiko trovò la forza di parlare alle sanguisughe, senza alzare troppo la voce.

    « Dobbiamo andarcene » e si guardò attorno.

    Un'area piena di fanghiglia. Senza un rifugio.

    « Ma dove? » si domandò.

    « Ragazza, non muoverti » le comunicò Yusoo.

    Improvvisamente, la grande sanguisuga che era anche la meno adatta a quel tipo di scenario, la inghiottì.
    Fujiko si ritrovò immediatamente all'interno del corpo cavernoso dall'animale.

    « Che è successo? » urlò lei.

    Subito una voce familiare la tranquillizò.

    « Sei dentro il mio corpo, ragazza. Ci stiamo muovendo sott'acqua. »

    Infatti, all'esterno le sanguisughe si erano tuffate in mare per raggiungere una zona più sicura.

    « Nonna Yusoo è in grado di portare qualsiasi cosa al suo interno. »

    Era stata la sanguisuga più grandicella delle due piccole che ancora aveva sulle spalle l'amministratrice.

    « Ah, capisco. »

    Fujiko si guardò attorno camminando per quanto poteva, ispezionando così l'interno di una sanguisuga. Ma quella parte non era proprio l'interno bensì una sorta di sacca che si espandeva e restringeva a piacimento fino alle massime dimensioni consentite.

    « Dove siamo diretti? » chiese Fujiko.

    « Stiamo cercando un punto dove metterci al riparo »

    Attendendo Fujiko fece una prima conoscenza.

    « Voi due come vi chiamate? » domandò alle centimetriche sanguisughe.

    « Io mi chiamo Nusumimimasu » disse la più grande di qualche millimetro.

    « E io sono Nusumimimasu Chiisai »

    « Che fantasia... » replicò ironica la ragazza.

    « Perchè? E' bellisssssssssimo il nostro nome »

    « Oh sì certo...un vero e proprio scioglilingua »

    « Sciogliche? »

    « Lascia stare...io mi chiamo Fujiko. Ora ci siamo conosciuti tutti, dico bene? »

    « Sì sì, Fuji-Fuji. Eh eh. Fu-fufuji. Ih ih ih »

    Fujiko lanciò un'occhiata alla sanguisuga che si stava divertendo a storpiare il suo nome.


    [...]


    Arrivarono in un'altra grotta dopo qualche minuto passato a fuggire. Fujiko venne risputata fuori dal corpo di Yusoo assieme ai due piccoli animaletti.

    « Ecco, qui dovremmo essere al sicuro per qualche tempo »

    « Posso sapere cos'è successo alla vostra compagna? E quello era per caso la persona di cui parlavate prima? »

    « Possibile non esista un modo per affrontarlo senza subire un danno consistente? Pare abbia la situazione troppo in pugno. »

    « Ha parlato di una Marea Viola...si tratta di qualcosa di rilevante? »

    Dopo l'ultima risposta da Yusoo Fujiko azzardò un'ipotesi.

    « E' indubbio che un problema va affrontato. Qualsiasi cosa che sapete su di lui dovete dirla. Cerchiamo di trovare una strategia per bloccarlo. Se non può muoversi non può nemmeno farci del male. Quindi abbiamo poi bisogno di sapere come invertire il processo. »

    Fujiko non sapeva ancora quali erano le vere capacità delle sanguisughe ma tentò ugualmente un abbozzo di piano.

    « Attiriamolo se possibile in un vicolo cieco, come questa grotta, e immobilizziamolo. Non era lui ad averci attaccato col fuoco prima, vero? »

    In caso di risposta affermativa il piano non era ottimale e dovevano affrontare il nemico all'esterno dove era più facile prevedere un attacco ma non elaborare una strategia basata sull'attesa.

    In quel caso, la risposta di Fujiko sarebbe stata unica.

    « Farò da esca mentre voi starete nascoste e attaccherete quando non se l'aspetta, alle spalle. »


    Edited by Fujiko M. - 5/6/2010, 00:13
     
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    Nella fuga una di loro era caduta, nello specifico Nami, che raggunta dal nemico dovette soccombere, annche se grazie a lei il gruppo ebbe la possibilità di dileguarsi. Le altre erano particolarmente demoralizzate, ma non ci potevano fa nulla. Nel loro rifugio, informarono

    Non credo funzionerebbe.. rispose Yuusoo. Hai visto quanto è forte e veloce. Non potremmo in nessun modo immobilizzarlo o catturarlo, altrimenti lo avremmo già fatto, non credi? Inoltre in questa grotta Oojii non potrebbe entrare facilmente, quindi dovremmo fare a meno di lei...

    Non ce la faremmo mai a catturarlo... Aggiunse una delle sanguisughe nere, rafforzando l'idea di Yusoo.

    Tutto quello che sappiamo è che le nostre compagne sono ancora vive dentro di lui...ma non sappiamo come fare a tirarle fuori. Se avessimo potuto intrappolarlo come dici o avremmo fatto molto tempo fa...ma non è proprio possibile.

    Tu non conosci qualche Jutsu adatto? Ma considerando la complessità della tecnica usata dal Traditore, come poteva un semplice Chunin avere qualcosa ad hoc per fermarlo? Certo, a meno che lei non fosse capace di costringere le sanguisughe assorbite a comparire in un altro posto...

    CITAZIONE
    La tua strategia servirebbe solo a prendere tempo, ma non risolverebbe il problema ed anzi, vi costringerebbe a inventare qualcosa nei pochi minuti in cui avreste sottomano il nemico. Troppo rischioso. C'è una soluzione abbastanza semplice, ma sta a te trovarla.

     
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  10. Fujiko M.
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    Pure Nami era stata catturata. Di questo Fujiko se ne accorse solo più tardi.

    « Quindi sono ancora vive? » domandò stupita con un fil di voce in più l'amministratrice.

    « Jutsu? Fammi pensare »

    Ripercorse mentalmente tutti quelli che conosceva. Non ce ne era uno utile nemmeno lontanamente.

    « Mi spiace ma non possiedo niente di fattibile » sospirò lei « Fatemi capire una cosa. Se loro sono ancora vive ci sarà un modo per liberarle. Voglio dire. Mi pare di intendere che lui, a questo punto, sia solo un contenitore che sfrutta la forza delle vostre compagne. E se tanto mi da tanto noi ci troviamo nel vostro mondo. Mentre io ero nel mio »

    Passeggiava su e gìù gesticolando cercando di dare una continuazione ed una logica a quel suo pensiero.

    « Voi mi avete portato qua. E allo stesso modo potete rimandarmi indietro. Lui ugualmente. Se lo riportassimo nel mio mondo forse si annullerebbe il contenitore...ma no, che dico... » ci aveva già ripensato. « Lui è come un mondo per chi viene racchiuso, quindi questo vostro posto è già un luogo dimensionalmente parlando...diverso. »

    Sbuffò.

    « Inoltre mi avete detto che è legato a voi con un contratto di evocazione. Da quello che mi hanno insegnato, è un modo per richiamare a sè qualcosa collocato in un altro spazio-tempo. Non è una cosa difficile, l'ho già provata con alcune armi. Ma per questo genere di cose non sono in grado di darvi una mano...serve un contratto e non ne possiedo. »

    Fujiko invero avrebbe voluto aggiungere di come quelle creature non la entusiasmavano poi così tanto, viscide e debolucce per il suo conto. Però preferiva non offenderle su quel punto.
     
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    Intendi dire che vuoi provare a Richiamare le nostre compagne in modo da separarle da lui? Chiese Yusoo, apparentemente turbata. Beh...potrebbe funzionare...credo.. Anche Chisai sembrava titubante. Dopotutto come si poteva dal loro torto? L'ultima persona con cui si erano legate le aveva tradite e catturate come fossero semplici batterie.

    Anche se la sua idea funzionasse, non credo avrebbe abbastanza chakra da richiamare tutte le nostre compagne catturate... Aggiunse Ookii, ma Nusumimimasu si oppose Non abbiamo niente da perdere! Io dico di fidarci di FujiFuji!

    .... Si, daccordo. Ci legheremo a te, donna ninja...è la nostra unica possibilità. Spero solo che non dovremo pentircene in futuro.

    Potremmo usare il nosttro chakra attraverso di lei per evocare le altre. Tra tutte noi dovremmo riuscire a estrarle quasi tutte.. Ookii sembrava avere ancora qualche dubbio, ma alla fine acconsentì. Sulla superficie del suo corpo si aprì una sorta di passaggio...era scorretto definirla una bocca, perchè sembrava più un tunnel, o qualcosa del genere. Dall'interno emerse un cilindro metallico finemente elaborato con un motivo simile a delle piante acquatiche.

    Come mosso da una forza superiore, il cilindro si portò davanti all'amministratrice, aprendosi per il lungo e rivelando un rotolo dall'aria antica. Si svolse da solo, rivelando ben pochi nomi..meno di una decina. L'ultimo di essi era Oga Takefumi. Verosimilmente il nemico era lui.

    Firma con il sangue, kunoichi, e sarai legata a noi per sempre. Avrebbe detto Yusoo, avvicinandosi. Avanti FujiFuji!

    CITAZIONE
    A te l'agognata firma del contratto. Poi descrivi la tua evocazione massiva di sanguisughe. Usando il chakra di quelle vicino a te potrai richiamarle praticamente tutte, dimezzando soltanto la tua riserva. Ovviamente non potrai Nokemono, essendo tu una blu...e il nemico rimane quindi molto pericoloso.

     
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  12. Fujiko M.
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    Quindi, l'unico metodo, era unirsi a loro. Un atto schifoso quanto ripugnante per Fujiko che non si era ancora abituata alla loro vista e mai avrebbe pensato esistessero animali così grandi ed invadenti.

    Sebbene la perplessità delle sanguisughe la si poteva udire dalle loro parole, alla fine esse cedettero ai fatti non avendo altre possibilità.

    Da Ookii, dal suo corpo, emerse un rotolo dall'aspetto piuttosto interessante e carino in contrasto con l'essere sanguisughe.
    Depositandosi di fronte a Fujiko, ed aprendosi, l'amministratrice potè leggere pochi nomi che, prima di lei, erano entrati in contatto con quegli animali. Tra tutti quanti, l'ultimo era di Oga Takefumi, colui che sicuramente le sanguisughe stavano affrontando.

    Era giunto il momento di firmare. Seppur il tempo non ce n'era doveva compiere l'ultima grande decisione. Non aveva mai pensato di legarsi a qualche evocazione animale e, ora che si presentava l'occasione, si rendeva conto della difficile scelta.

    Sperava davvero di non fare la scelta errata. Guardò le sanguisughe che a loro volta fissavano lei, sporgendosi in avanti come per spingerla a firmare.

    Un ultimo sguardo veloce al contratto e gli occhi si posarono su quell'ultimo nome. Ora, voleva cancellarlo definitivamente da quella lista.

    Estrasse con la sinistra il tanto che portava all'interno del suo vestiario e, racchiusa la lama all'interno della destra lo sfilò velocemente.
    Poi, riaprì la mano mentre il solco longitudinale si rendeva visibile dal sangue che lentamente affluiva sulla pelle [Ferita Leggera].
    Fece scivolare del sangue lungo le sue dita e, inchinandosi, firmò con il suo nome: Fujiko Murasaki.

    « Ecco fatto! » disse fissando la sua firma e pensando a come, quella poi sarebbe potuta mutare in un altro nome.

    Si rialzò strappandosi un lembo di vestito per legarlo attorno alla mano in modo da arrestare l'uscita di sangue.

    Le riguardò tutte. Nuovamente.

    « Ora come avete intenzione di darmi il vostro chakra? »

    A rispondere alla sua domanda fu Ookii.

    « Voltate e preparati ad evocare con quanto più chakra ti riesce. »

    Fujiko si voltò verso l'ingresso della caverna e, con ancora del sangue fresco sulla mano eseguì un semplice sigillo concentrandosi come le aveva insegnato Thayo durante una precedente missione fuori Kiri.
    Battendo successivamente la mano sul terreno ed impastando quanto più chakra poteva [Elevato].
    Allo stesso tempo, tutte le sanguisughe, su ordine di Ookii le si erano gettate addosso attaccandosi con i loro dentini appuntiti.

    Il dolore non lo percepì, ma quando si rese conto che un'altra notevole fonte di chakra stava affluendo attraverso di lei sino al sigillo formatosi a terra, non potè fare a meno di guardarsi dietro e notare come tutte erano sparite.
    Le sanguisughe si erano rimpicciolite attaccandosi chi al collo, chi all'orecchia, chi sulle braccia e chi sulle gambe. Stavano lì, immobili, fagocitando del sangue [1 Leggera*Sanguisuga / Tot 4 Leggere], perchè quello era la loro natura; ma allo stesso tempo riversavano il proprio chakra come promesso.

    Ed ecco che qualcosa stava accadendo. Una ad una, piccole e grandi, medie e sottili, grosse e deformi, colorate e viscide, le sanguisughe iniziavano a prender vita e forma propria all'interno di quella caverna che ora, era sempre più stretta.
    Al culmine di quella tecnica lì dentro non di poteva più rimanere e le sanguisughe erano costrette ad uscire all'esterno tra lamenti e strani versi gutturali.

    Le superstiti che si erano attaccate a Fujiko ritornarono alla loro forma, esauste per aver conferito il proprio chakra durante quel processo che, fortunatamente, era andato a buon fine.

    Fu Ookii con la coadiuvazione di Yusoo a richiamare all'ordine e al silenzio le sanguisughe appena evocate. E furono entrambe, intervellandosi tra una boccata e l'altra, a spiegare la situazione che invero già conoscevano.
    Furono felici di esser riuscite a ritrovare Nami e Haikara tra tutte quante che subito andarono ad unirsi alle superstiti sincerandosi e chiedendo come fosse avvenuto tutto ciò.

    Anche Fujiko era risentita di quel grosso sforzo tutto di un colpo mentre, rialzatasi, si tamponò le piccole ferite causategli dai morsi delle sanguisughe.

    Era tempo di unirsi, di ricostruire un futuro sconfiggendo una volta per tutte il temuto Oga. Ma il tempo a disposizione era poco e ci sarebbe stata una sola possibilità per portare a casa la vittoria.
    CITAZIONE
    Chakra rimasto: 120/200
    Ferite: 5/16

     
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    La manovra andò a buon fine, e in una specie di interminabile flusso di energia, una quantità impressionante di sanguisughe presero a comparire nella grotta, e poi all'esterno. Erano più di un centinaio, con forme e colori di ogni genere...si andava da creature grandi come elefanti a minuscoli vermetti..ed erano tutte a malapena capaci di muoversi, debilitate dal lungo periodo di schiavitù.

    Fu solo dopo diversi minuti che la massiccia evocazione ebbe fine. Tutte le sanguisughe erano state liberate...con l'eccezione di Nokemono, ancora legata al traditore. Le nuove alleate di Fujiko erano spossate. Nessuna aveva abbastanza energie in corpo. E il nemico, che certo si era accorto di quello che accadeva, sicuramente sarebbe piombato lì da un momento all'altro.

    Nonostante tutto è ancora molto forte...troppo. Devi in qualche modo separarlo da Nokemono... Cominciò a spiegare Yuusoo. E nelle nostre condizioni, non possiamo aiutarti. Temo...temo che dovrai cavartela da sola...

    Forse...dato che sei legata a noi, invece che evocarlo puoi provare a annullare l'evocazione del traditore. propose Ookii, la più esperta tra i presenti nei trasporti spazio-temporali. Proprio in quell'istante il soffitto della grotta venne letteralmente sradicato da chissà quale incredibile Jutsu, e una figura solitaria con gli occhi iniettati di sangue si stagliava contro il cielo, osservando tutti dall'alto.

    Annullare il mio potere? Ridicolo! Forse mi avete indebolito, ma siete tutte a pezzi. Sarà un gioco assorbirvi dopo aver steso questa sgualdrina! E una volta fatto questo, potrò dedicarmi alla conquista di Kiri e degli altri villaggi!

    Se sai evocare, sai anche annullare la tua evocazione...ma devi riuscire a toccarlo e poi immettere il chakra...è..è la nostra unica possibilità!

    Non c'era tempo per altre considerazioni. Il Nemico lanciò tre Kunai contro Fujiko [Viola] mirando al torso, quindi saltò in basso a una velocitàà stratosferica, cercando di abbatterla con un unico pugno al volto [Viola, forza da Blu] Non sfidarmi, patetica donnetta! Avrebbe concluso la sua offensiva con un calcio alto, tanto forte da poter fracassare la pietra [Forza da Viola, velocità da Blu]

    CITAZIONE
    Difenditi e combatti. il tuo scopo è toccare l'avversario e mantenere il contatto per qualche secondo, abbastanza per usare uno slot tecnica base e Spezzare il legame con Nokemono

     
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  14. Fujiko M.
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    Il processo di richiamo era andato a buon fine. All'interno della grotta era pieno di sanguisughe putride, grosse, piccole, viscide, nauseabonde. E l'esterno non schifava di meno la vista. Però, tutte quante erano inutilizzabili. Se da un lato le aveva liberate, dall'altro non era ancora convinta di aver fatto la mossa migliore.

    Anche le ultime alleate, quelle che l'avevano accompagnata sin lì donandole il loro chakra, non ce la facevano più a proseguire. Come ultimo consiglio le suggerirono di attuare un nuovo richiamo direttamente su Oga in quanto possedeva Nokemono, la sanguisuga più grande e potente.

    Fujiko non riuscì a replicare; il soffitto era appena stato strappato via dal nemico il quale infervorito gettava le sue sentenze sui presenti.
    Ora la sfida era tutta tra l'amministratrice e il traditore di Kiri. Quest'ultimo doveva vantare di una forza superiore a Fujiko e lei se ne era accorta.
    Dovendo giocare d'anticipo sui colpi che avrebbe potuto ricevere pensò sin da subito come poter ricambiare il favore. Ma non trovava molte risposte tra le sue conoscenze.
    Intanto doveva evitare dei kunai che le aveva scagliato contro. Miravano al suo corpo scendendo dall'alto con velocità. La distanza la favoriva per la sua prima difesa che si sarebbe composta di una schivata laterale a destra con una mezza rotazione, il tutto aumentando la velocità di esecuzione con il chakra per sopperire alla differenza di potenziale.

    Oga saltò giù atterrando favanti a Fujiko e scagliandole un violento pugno verso il volto. Lei, stupita dalla velocità di lui, ma non per questo impreparata, analogamente a prima tentò di abbassarsi senza però riuscirci molto. Il colpo la colpì nella parte più alta della testa [Ferita da impatto/strisciata - Ferita MedioLeggera] fecendole perdere l'equilibrio, dovendo così rovinare a terra poggiando la mano destra per sostenersi.

    Lo stordimento derivante dal colpo la mise in difesa istintiva non potendo effettuare nessun'altra mossa. In quel momento stava per ricevere un potente calcio in pieno volto. Entrambe le mani a protezione [Resistenza 400 + MedioBasso -> 500] mentre lei, distesa schiena a terra, cercava di contenere il colpo [Ferita MedioLeggera] negli arti.

    « Agh! » strillò soffocante.

    L'ultimo attacco subito le aveva provocato dei forti dolori alle mani e ancora non era riuscita a contenere un attacco.
    In un attimo di breve pausa rotolò su se stessa per mettersi a carponi e rialzarsi.

    Oga era lì vicino e sicuramente si sarebbe apprestato ad un successivo colpo.
    Non ancora rialzatasi ma con i piedi puntati per scattare Fujiko richiamò a sè del chakra [Basso] per eseguire una tecnica che le consentiva di fiondarsi addosso quanto più veloce riusciva in quella situazione.
    Gli si sarebbe gettato addosso, rischiando di esser colpita. Ma se l'avesse toccato, o meglio stretto a se in qualche maniera, forse in quel breve attimo poteva eseguire la tecnica che le serviva per annullare l'evocazione.

    Attorno vi erano le sanguisughe che si muovevano a stento. E anche i movimenti dei due combattenti all'interno della grotta erano notevolmente limitati. Per questo aveva tentato con quella disperata mossa sapendo che dietro a loro vi erano ostacoli difficili da superare senza averli preventivati.

    Se Oga fosse saltato in alto Fujiko sarebbe andata a sbattere contro una sanguisuga ma nel farlo avrebbe utilizzato il chakra respingente per tornare sui suoi passi, proprio come aveva fatto durante lo scontro con un suo avversario due settimane prima.
    Ed allora Oga nel ricadere aveva ancora meno movimenti per difendersi.

    Se Fujiko fosse stata colpita, in ogni caso avrebbe tentato di tralasciare il dolore dei colpi subiti pur di eseguire il sigillo su un pezzo di corpo dell'avversario [S&M].
    CITAZIONE
    Chakra rimasto: 80/200
    Ferite: 9/16

     
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    Con uno scatto, Fujiko riuscì ad avventarsi contro Oda mentre questi saltava. Invano il traditore provò a scrollarsela di dosso con una manata, ma pur fratturandole un paio di costole, non riuscì a liberarsi di lei prima che il jutsu fosse completo. All'impatto col terreno una quantità notevole di Kanji corse per il corpo di lui. No..no..NOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!! Come un eruzione vulcanica, dal corpo di Oga emerse una gigantesca massa di fumo, che si concretizzò in pochi istanti nelle fattezze di una sanguisuga a dir poco maestosa.

    No...Nokemono...no... Fujiko, nonostante il dolore, sentì il corpo del traditore farsi piccolo e debole...nei lunghi anni trascorsi in quel luogo non si era mai nutrito, sostentandosi delle sanguisughe assorbite...ma ora che quel sostegno era venuto a mancare, non c'era più nulla a tenere unito il suo corpo, che iniziò a invecchiare e deperire rapidamente No...no...

    Finirlo sarebbe stato un gioco da ragazzi..ma in ogni caso sarebbe morto nel giro di pochi minuti.

    [...]

    E così dobbiamo ringraziare te per la nostra libertà, Kunoichi. La voce di Nokemono era severa e antica, carica di potere. In questo giorno, io contraggo un debito di riconoscenza nei tuoi confronti, umana. E ti considero mia amica e alleata. Pur non conoscendoti, spero che un giorno potrai dire lo stesso di me.

    Ci fu un boato di esultanza da parte di tutte le altre sanguisughe, riunite intorno all'atollo decapitato. Fujiko era stata curata da alcune di loro non appena si furono riprese, e ora che stava meglio, erano tutte pronte per salutarla. Yuusoo aveva un'aria commossa, mentre i due piccoli maschi erano ancora addormentati per riprendersi dalla spesa di chakra di poco prima.

    Sei stata eccezionale...non so come ringraziarti Fujiko...

    Sorella, se mai avrai bisogno di aiuto per pestare qualcuno chiamami!

    Spero tanto di rivederti, FujiFuji...

    Sei una guerriera portentosa...spero di combattere al tuo fianco un giorno...magari con il pieno delle mie forze, però...

    L'ultima ad accomiatarsi fu Ookii, durante il trasporto tra il mondo delle sanguisughe e quello umano. L'enorme sanguisuga avvolse Fujiko e iniziò a discendere verso le profondità, mentre il chakra colorava l'acqua di svariati colori, dando inizio al potente jutsu dimensionale.

    Ti dobbiamo molti, Fujiko....se mai avrai bisogno di noi, non esiteremo certo a prestarti il nostro aiuto.

    E assieme riemersero dalle acque ghiacciate di kiri.

    CITAZIONE
    Addestramento concluso, il contratto viscidoso è tutto tuo :guru:

     
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16 replies since 3/5/2010, 22:19   442 views
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