Guardiani a Confronto

Un paio di scorpioni e tre smidollati alle mura non sono comparabili con le difese di Oto.
Forse già da questo si evince la netta differenza che c'è tra me e quello che ai più è noto come l'artista di Suna.
L'ultimo squallido omuncolo, tremante ed incapacitato a combattere per la troppa paura, lo lascio in vita.



"...va a chiamare Hohenheim!"

Perdo qualche istante nel riflettere sulla differenza tra questi "uomini" e le guardie del mio Gate. Resistere alla paura è la prima cosa che hanno imparato...non avrebbero vacillato, loro.

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Il caldo asfissiante di Suna non provoca più che un nostalgico ricordo nella mia mente. Forse anche per questo ho abbandonato quelle terre. D'altro canto l'adrenalina inizia a riempire le mie vene e il sangue ad essere pompato più vigorosamente. Probabilmente sarebbero arrivate altre guardie insieme al bimbo ma se le parole dell'immortale erano vere, allora quello non si sarebbe mai tirato indietro. Acconsentire alla mia proposta sarebbe stato l'unico modo per far cessare quell'implacabile massacro. Delle conseguenze delle mie azioni poco mi importa: da vincitore quegli effeminati non avrebbero osato toccarmi, da perdente non avrei temuto nè la prigione nè la morte.

Artista, fammi ricordare cosa significa aver paura e sappi tener testa alla fama che porti!

Ed ecco infine giungere il mio rivale.
Quel corpo misero, quelle braccia esili...quanta potenza si cela dietro quell'aspetto acerbo.
Usa un tono maturo e sicuro, la voce è ferma e lo sguardo è dritto verso i miei occhi. Questo è il rivale che voglio!

" Cosa voglio...? HAHAHA !!! Te, naturalmente!"

La katana è nella roccia. La estraggo con la mancina ed inizio scattoso la mia corsa. All'unisono i già sopraggiunti corvi, impauriti, abbandonano le carogne cercando sicurezza nel limpido cielo.



I miei passi sono come tamburi battenti sulla dura pietra. Le piante sospinte dal chakra aderiscono senza problemi al trasversale muro di destra. Mi sono necessari pochi ampi balzi per arrivargli a circa 5 metri; la katana, impugnata a mò di lancia, viene scagliata con veemenza in direzione dello sterno di Hohenheim [for 550]. Del suo esito poco mi importa, nella semplicità quanto efficacia di quell'azione è il tempo di reazione da lui impiegato ad interessarmi, potendo constatare dei suoi riflessi, e a darmi il tempo per scagliarmi su di lui, quindi come diversivo. Ormai raggiunto il Gate un bassisimo di chakra va ad irrorare le gambe che più velociti mi consentono di sopraggiungere ad Hohenheim praticamente all'unisono con la sua ipotetica schivata/parata [vel 650]. Regolandomi sulla sua azione difensiva tento di entrare, successivamente, nelle sue difese e la destra aperta è pronta ad afferrare il minuto collo del bimbo. Ancora più rapida...ancora più letale [1/2 basso; vel 700]. Nel caso in cui la presa fosse riuscita il braccio si sarebbe legegrmente alzato all’altezza del mio sterno e quella si sarebbe stretta più forte ma soprattutto più micidiale [bassissimo; for 600].


~ Manipolazione della Forma e della Natura
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: N/A
Grazie all'unione tra la manipolazione della forma e della natura, il ninja sarà in grado di costruire costrutti di chakra da poter utilizzare in diverse occasioni. Dimensioni, potenzialità e consumi sono descritti nell'apposito regolamento; i consumi d'attivazione di questa abilità non potranno essere ridotti dalla padronanza dell'impronta di chakra.
E' possibile mantenere questa abilità per due round, poi è necessario riattivarla attraverso un ulteriore attivazione, che non utilizzerà però slot tecnica.
L'attivazione di questa tecnica occupa, durante uno scontro, uno slot tecnica base.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 3 / Consumo Attivazione: Variabile)
[Richiede impronta elementale III]
[Richiede controllo del chakra III]

Infatti un costrutto di chakra sarebbe andato a rivestire il palmo della mano; un costrutto avente un'abiltià particolare intriseca del mio chakra [Medio-piccolo; pot 20; Semi-paralizza un arto colpito per 4 slot azione. Una volta ogni due round].

Se riuscire nella presa sarebbe risultato distruttivo per il giovane, il non riuscirci mi avrebbe spinto a fare ancora di più.

Se la spada non ha trovato bersaglio

A seguito di un'eventae schivata o parata, su quest'ultimo attacco, da parte di Hohe avrei risvegliato i geni Mikawa. La lama, ancora in aria sarebeb stata fatta trnare in dietro e avrebbe attaccato alle spalle il giovane in direzione del sotto-gluteo [vel 600]. Olfatto e vista sarebebro serviti a ben poco in questa circostanza...solo un tattoo o un udito altamente sviluppato avrebbero potuto percepire la lama. Inoltre l’effetto sorpresa è dalla mia...chi mai può pensare che la lama sia in grado di ritornare in dietro?
Subire una ferita di quell'entità in quella zona avrebbe significato dimezzare le facoltà motorie...

Se la spada ha trovato bersaglio

" Uhauahauahau"

I geni si sarebbero attivati e con loro la spada avrebbe incominciato a spostarsi, infierendo drasticamente sul corpo del giovane. Ruotando su se stessa e traslando di qualche centimetro la lama avrebbe incrementato il danno, come il dolore, scaturito della ferita all'inverosimile.

" Questa non è l'accademia Hohe. Sai dirmi a cosa ti serve la tua amata argilla, se non ti do modo di usarla? HAHAH"

Ho mirato a tutte zone non vitali appositamente. Questo è solo un gioco, il ragazzo sia che vinca o che perda è indispenzabile.

Come un furetto in gabbia, il piccolo shinobi si attorciglia sul mio braccio furioso. Mena un colpo per liberarsi, ci riesce e si allontana impaurito...poco importa, ha già subito ingenti danni. Una discreta quantità di chakra è andata a rinforzare le difese sul suo colpo [1/2 basso, res 450 + armatura]; una ginocchiata di media potenza in grado di procurare poco più di un semplice fastidio. E’ evidente che il corpo a corpo non è il suo forte.

Lo vedo risbucare dal basso sul dorso di una grossa creazione d’argilla. Dalle mie informazioni so che rappresenta la seconda delle creature più potenti del bimbo. Bene...ha deciso di fare sul serio.
Si allontana non dandomi le spalle, quindi non consentendomi di attaccarlo alla sprovvista. Ora è alto, troppo anche per me. E’ anche troppo lontano per il mio controllo sanguigno. Vaglio molte strategie d’azione...ovviamente scelgo la più complessa.

“ Vorresti usare la doll; non è vero? Peccato che insieme a me distruggeresti le difese di Suna...E si, conosco Amanimaru; anzi chissà se non ho qualcosa da parte sua per te. Battimi e se vorrai, lo scoprirai.”

Il fumogeno viene gettato a terra. La coltre si alza e posso dare inizio al mio piano. Attivo l’innata e dopo essermi ferito con un kunai, procurandomi una ferita di leggera entità sul braccio destro tra le piastre della corazza, do vita al mio più fedele alleato: il mio alter ego di sangue [medio-basso; 25% linfa vitale].


~ Chii Bunshin
Tipo: Hijutsu (Nin)
Villaggio: Personale (Luis Mikawa)
Posizioni Magiche: 2 (veloce)
Dopo aver attivato il controllo del sangue, questa tecnica permette di creare dei cloni simili in tutto e per tutto all'esecutore. Ogni copia necessita di una quantità di sangue pari ad almeno il 15% della propria energia vitale. Non è necessario che l'utilizzatore tocchi il sangue, che si dirigerà autonomamente verso le zone selezionate a patto che l’ esecutore della tecnica possieda una ferita da cui far fuoriuscire il sangue. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 6 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza tornano ad essere sangue. Un clone che non fa nulla di particolare dura 12 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 6 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, le loro caratteristiche di velocità e forza sono equivalenti a quelle del creatore. Inoltre possono fare tecniche, utilizzando il proprio chakra. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi, muovere gli arti e saltare. Se toccati la loro consistenza è fisica.
Costo, resistenza e chakra posseduto dalle copie seguono questo schema:
[Chunin: consumo Medio-Basso per copia, distrutte con qualsiasi danno, chakra posseduto Basso / Jonin D: consumo Medio per copia, distrutte con una ferita leggera, chakra posseduto Medio-Basso / Jonin C: consumo Medio-Alto per copia, distrutte con una ferita medio-leggera, chakra posseduto Medio / Jonin B: consumo Quasi-Alto per copia, distrutte con una ferita media, chakra posseduto Medio-Alto]
Per ogni ulteriore 5% della propria energia vitale, utilizzato nella creazione della copia, la resistenza aumenterà di una ferita Leggera.
[Richiede Chikotsumyaku - Livello II]
(Livello: 3 / Consumo di Chakra: Variabile)


Fatto ciò lascio ai suoi piedi le due lame cremisi per poi scendere dalla parte interna delle mura di poco più di tre metri; mi aggancio alle mura mediante il chakra adesivo, nell’ombra della parete. Grazie alle mie abilità da inseguitore posso vedere con gli occhi del clone, per fortuna.
Quando il fumo si dirada agli occhi di Hohe compare il clone con due lame sconosciute ai piedi e la Akai Shi No Tsurugi, conficcata nella parete di sinistra a seguito del lancio precedente, distante circa 5 metri dalla creazione di sangue.

A te la mossa, Hohenheim.

DUBBIO

Sul gufo di argilla,scosso dai poderosi colpi d’ali della sua creazione, il piccolo di Suna scrutava il suo avversario.Da quella distanza si sentiva sicuro e protetto, mentre l’adrenalina dovuta all’incontro di corpo a corpo andava rapidamente scemando. Finalmente potè ragionare con calma,riprendere le redini dello scontro, pianificare...
Il suo avversario sembrava divertito.Le sue parole trasudavano tracotanza e anche qualcos’altro che però il ragazzo faceva fatica ad identificare: fu solo grazie alla sua abilità nel riconoscere le persone mentire che riuscì a scorgere un’anomalia nelle parole di lui[interpretazione]

“ Non mi sembra che abbia mentito su Amanimaru, sembra che lo conosca veramente...e allora su cosa mi sta ingannando?Forse non è vero che mi deve dare qualcosa? Ma del resto, allora perché è qui?Su una cosa però ha ragione, qui non posso usare la C doll...giusto! Come fa a sapere della Cdoll? Deve necessariamente conoscere Amanimaru...”

L’espressione del ragazzo non cambiò essendo allenato a non far trasparire i suoi stati d’animo .Ciò nonostante non proferì parola. Si limitò a squadrare la sua controparte...

Diogenes intanto fece qualcosa di strano.Nell’impossibilità di poterlo raggiungere, l’otese lanciò un fumogeno a terra...ciò nonostante, quando il fumo si fu diradato, lui si rovava ancora là.Aveva solo poggiato a terra delle lame...

“ Non mi convince affatto...che diavolo ha fatto? Non credo che sia rimasto lì fermo senza fare nulla. Forse è solo una copia...ok! Smascheriamo questo bluff...”

Normalmente, se quel muro fosse stato un pezzo di roccia qualsiasi, al ragazzo non sarebbe importato tanto: semplicemente avrebbe buttato giù tutto.Questa volta non poteva: quelle erano le mura di Suna e non le può abbattere a cuor leggero.L’avversario doveva averlo calcolato...
Non gli rimaze che fare le cose alla vecchia maniera. Un attacco ben combinato, pulito:

“ Se quello che vedo è un clone, il mio attacco dovrebbe distruggerlo senza problemi e casomai svelare la posizione del reale, altrimenti avrò comunque bersagliato a sufficienza il mio nemico così da restituirgli le ferite inflittemi...”

Restando approssimativamente nella stessa posizione, ben attento ad eventuali controattacchi, il bambino di Suna attinse alla sua riserva di argilla. Creò due pettirossi, le sue armi più veloci[ po II, res I]

Le due creazioni volarono contro Diogenes: il pettirosso di destra avrebbe cercato di raggiungere il suo bersaglio con un’ampia parabola,il secondo ,invece, seguendo il movimento che sarebbe scaturito dal tentativo di schivata( e non) avrebbe provato a raggiungerlo direttamente, risultando quidni più rapido,sebbene la velocità di entrambi fosse uguale [ 600 ].Intanto il bimbo avrebbe creato due Uchiha shuriken.Come colpo di grazia, li avrebbe scagliati entrambi sfruttando l’ultimo movimento difensivo della sua controparte. Avrebbe dovuto impastare nuovamente medio basso,per garantire un tempismo corretto alla sua combinazione.Le due armi avrebbero mirato al busto dell’uomo. In generale tutte le armi sarebbero esplose se la loro distanza dal bersaglio fosse stata inferiore al loro raggio d’azione.

“Vediamo se fai ancora lo sbruffone!”

Come da copione l'attacco dell'artista parte massiccio e ben organizzato.
Purtoppo quest'oggi ha incontrato un rivale naturale per di più dalle ignote capacita...mentre io sono conosco bene dei punti di forza e delle debolezze del difensore di Suna.

Il primo pettirosso compie una larga parabola regolare. La traettoria scontata, la mia esperienza e la vista altamente sviluppata sono tutti fattori che mi consentono una difesa particolare, che di certo al bimbo sarebbe apparsa come "incredibile". Una delle lame Cremisi posta ai piedi del clone si sarebbe quindi mossa, manipolata dal mio controllo sanguigno ormai quasi perfetto, e rapida avrebbe intercettato il pettirosso. La lama avrebbe trapassato il torace della creatura proseguendo lineare per conficcarsi nella parete di destra, non molto distante, nel caso in cui la creazione non fosse esplosa in risposta.
Il secondo proiettile animato segue una traiettoria rettilinea, rapidissimo. Certo reagire ad esso dopo aver compiuto una schivata sul primo colpo sarebbe stato oltremodo complesso, ma ancora una volta la lama dell'armatura avrebbe intercettato il pettirosso, che procedendo di moto rettilineo uniforme rappresentava un facile bersaglio. Le due lame avrebbero quindi trafitto le creature prima ancora che queste fossero arrivate abbastanza vicine al clone da esplodere.

Un istante dopo arrivano i due shuriken giganti e questa volta non posso fare nulla. L'artista trova il bersaglio desiderato. Il clone accenna un tentativo di fuga mentre il suo volto si caratterizza della tipia espresisone di chi sa già di essere in grossi guai.

BOOOOM

Nel fumo dell'esplisone perdo il contatto visvo. E' il momento di agire!

Abbandono la mia sicura postazione entrando nella coltre di fumo appena creatasi. Ho poco tempo.
Estremamente divertito compio i sigilli necessari per la tecnica della trasformazione..?


~ Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: 1
Descrizione: Il ninja che pratica questa tecnica è capace di cambiare il proprio aspetto. Se la sua scelta ricade su qualcosa di diverso da un altro essere umano, per esempio un oggetto o un animale, questo deve essere compreso entro questi parametri: da 1/3 del proprio peso e volume (minimo) a +33% del proprio peso e volume (massimo). Il consumo Bassissimo va sottratto dalla propria riserva all'inizio di ogni turno di chi ha effettuato la tecnica.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo)


Mi accascio quindi a terra e mediante la manipolaizone del sangue, usando quello del distrutto clone e parte del mio, ultimizzo gli ultimi preparativi della scena (?)

Diradata la coltre il giovane di Suna può finalmente osservare gli esiti del suo attacco.
Il mio corpo è apparentemente senza forze, con i vestiti consumati, bruciati e il sangue è sparso d'appertutto...una perfetta rappresentazione di un corpo colpito da due potenti esplosioni.
Ansimo fortemente.

" ...caz...coff"



" ...cazzo. Allora è proprio vero....anf...L'immortale aveva ragione, sei veramente...anf...il ninja più distruttivo che conosca."

Seguino istanti di silenzio riempiti solo dal pesante respito.

" ...ahah...ho sangue dappertutto..."

A fatica mi rialzo, aiutandomi con la mancina.

" Hai vinto tu."

Tutte le parole dette sono vere; le potenzialità del ragazzo sono enormi, fronteggiare veramente un così grande arsenale di armi è impossibile. Senza contare il fattore campo che lo ha limitato. Ora capisco perchè ha vinto tutti gli scontri disputati.
MA LA POTENZA DEI PROPRI COLPI NON E' TUTTO. Hohenhiem difficilmente non avrebbe creduto a ciò che avrebbe visto. Quel dì l'esperienza avrebbe vinto sull'incredibile potenza...non mi resta che chiudere la pratica.

" Tieni...anf...questa è per te. Da parte di Amanimaru."

Estraggo la missiva dalla tasca del kimono e la poso a terra. Nemmeno io conosco il contenuto della lettera.

Se si avvicina per prendere la lettera

Arrivandomi praticamente vicino Hohenheim sarebbe stato travolto da un attacco troppo fulmineo e potente per i suoi riflessi, viste anche le sue condizioni fisiche. Copioso il chakra tramutato in scariche elettriche sarebbe fuoriuscito dal mio corpo [Chidori nagashi; impronta fulmine III].


~ Corrente dei Mille Falchi (Chidori Nagashi - Thousand Birds Current)
Villaggio: Oto /Foglia
Posizioni Magiche: Nessuna
L'utilizzatore è in grado di fa fuoriuscire da tutto il suo corpo una scarica elettrica molto simile al mille falchi, sebbene il chakra non viene convogliato nella mano. Il tempo di attivazione è ridotto, permettendo di utilizzare questa tecnica anche come difesa da una aggressione. La potenza dell'elettricità non è elevata, pari a 30, ma coprirà l'area di raggio pari a 1.5 metri dall'utilizzatore e causerà uno stordimento tale da non permettere alcuna azione offensiva nel round successivo all'avversario colpito; ogni difesa di potenza pari o inferiore a 40, sarà considerata come non presente.
Tipo: Ninjutsu
(Livello 3 / Consumo Attivazione: Quasi Alto)
[Richiede il Chidori in scheda]


Il bimbo avrebbe sentito gli effetti della tecnica ancora prima che io mi fossi mosso e, probabilmente, qualunque creazione d'argilla sarebbe stata distrutta se venuta a contatto con la corrente elettrica. Un singolo attacco, portato con la destra, sarebbe quindi partito rapidissimo e potente [basso; vel 700, for 600] in direzione del già leso collo. Lo stordimento con successivo svenimento sarebbero state le conseguenze più plausibili.

Se si avvicina ma non a sufficienza per attaccarlo in mischia

Anche in questo caso la mia offensiva sarebbe partita subdola e letale. La spada, infilata nel muro di sinistra, sarebbe scatta in direzione di Hohenheim compiendo una larga parabola fine a arrivargli alle spalle, probabilmente cogliendolo alla sprovvista, vista l'impossibilità di vederla. Si sarebbe quindi conficcata nel polmone destro, ferendolo gravemente. Nel caso in cui l'attacco non fosse andato a segno, regolandomi in base alla sua probabile schivata, avrei scagliato il kunai esplosivo di oto in direzione del suo torace [basso, for 700], attivato e fatto esplodere con tempismo consono ad un chunin esperto.

Se rimane lontano

Avrei atteso che si avvicinasse invogliandolo a voce:

" Gradirei una certa celerità..anf...sai com'è, non ho molto tempo...ahaha...coff "

L'attento studio delle mosse dell'artista mi ha permesso di coglierlo in fallo.
Ora è senza gufo, la preziosa creatura che fino a poco prima gli ha permesso di rimanere "lontano" da me;
ora il suo corpo è lacerato da profonde ferite;
ora il suo morale è a terra poichè ha perso le convinzioni e le certezze che lo hanno reso forte in ogni altro suo scontro.

Agganciato al muro raccoglie le sue ultime energie. Il prossimo sarebbe stato l'ultimo attacco lo so, non ha più forze per continuare a lungo. Lì sotto il suo mantello armeggia con la sua argilla ma io posso vedere solo i due fuuma shuriken che abilmente compaioni nelle sue mani.
Sa che le sole due armi non rappresentano una vera minaccia per me...da dove mi attaccherà, quindi?
Questi pensieri impegnano la mia mente mentre ingerisco un tonico di recupero.

Sono i sensi ad aiutarmi questa volta. A poco più di 4 metri il mio udito percepisce uno strano movimento sotto i miei piedi [Udito 400; sento un muoversi silenziosamente entro 4 metri]. Le creature avanzano in fretta, invisibili...ma trovare un varco nella dura roccia delle mura è più rumoroso che sotto terra. Eppure non ho molto tempo per reagire: il tempo di dare uno sguardo al punto di atterraggio e di impastare il chakra nella pianta nei piedi e le creazioni mi sono oramai vicine. Il repulsivo [bassissimo] mi spinge lontano da quella zona ad alto rischio e poco dopo i due gemelli d'argilla esplodono...
Nonostante la potenza dell'esplosione si fosse concentrata principalmente sulle mura e la mia fosse una reazione di anticipo, parte di essa coinvolge le mie gambe [medio-leggera x arto].
Ma non è finita lì...l'assalto continua e oramai in volo tra i massi cadenti, grazie anche alla mia vista aumentata, riesco a scorgere Hohe scagliarmi contro i due fuuma. In caduta libera pensare di schivare quelle bombe, considerando anche la lorp vasta area di effetto, è impossibile. Istintivamente il chakra esce copioso da mio corpo e, colorato dalla mia impronta elettirica, prende forma sotto il nome della tecnica Chidori Nagashi.


~ Corrente dei Mille Falchi (Chidori Nagashi - Thousand Birds Current)
Villaggio: Oto /Foglia
Posizioni Magiche: Nessuna
L'utilizzatore è in grado di fa fuoriuscire da tutto il suo corpo una scarica elettrica molto simile al mille falchi, sebbene il chakra non viene convogliato nella mano. Il tempo di attivazione è ridotto, permettendo di utilizzare questa tecnica anche come difesa da una aggressione. La potenza dell'elettricità non è elevata, pari a 30, ma coprirà l'area di raggio pari a 1.5 metri dall'utilizzatore e causerà uno stordimento tale da non permettere alcuna azione offensiva nel round successivo all'avversario colpito; ogni difesa di potenza pari o inferiore a 40, sarà considerata come non presente.
Tipo: Ninjutsu
(Livello 3 / Consumo Attivazione: Quasi Alto)
[Richiede il Chidori in scheda]


Le due pericolose creazioninon sarebbero mai riuscite a toccarmi. La potenza della tecnica incrementata a dismisura dalla spaventosa efficacia che l'impronta fulmine ha sull'argilla avrebbe fatto sì che qualunque opera dell’artista fosse entrata ad un metro da me sarebbe stata disattivata inesorabilmente.

Le armi oramai snaturate cozzano sull'armatura senza poter procurare alcun tipo di danno, essendo non affilate e fatte di un materiale semi-molle. Eppure, alle spalle, qualcosa di più grosso mi colpisce sulla schiena abbastanza violentemente [ferita 1/2 leggera]. Trattasi di un grosso pezzo di mura, come me in caduta libera. I frammeti di roccia più piccoli (ma più veloci) vengono disintegrati dalla ancora attiva tecnica prima di raggiungermi mentre quelli più grandi (e più lenti) tramite la sola forza delle braccia e delle gambe sono di facile schivata. Visto il grande numero di questi, tuttavia, un altro frammeto di mura di medie dimenzioni mi colpisce l'addome procurandomi un'altra ferita [1/2 leggera].

Alla fine atterro sul duro suolo, smorzando l'impatto con una piccola quantità di chakra [bassissimo] ed una capriola, aggravando comunque la ferita alle gambe di 1/2 leggera per arto. In definitiva quella concitata azione ideata dal piccolo in così poco tempo mi ha procurato non pochi problemi e le ferite sparse sul mio corpo ne sono la dimostrazione...non da dire a riguardo, ci sa fare.

Eppure sono sicuro che nn avrei visto il guardiano di Suna gioire nel vedermi così pesantemente colpito. Lo scontro è oramai finito e lui lo sa.
Ancora appolaiato sulla parte verticale delle mura, Hohe mi guarda stanco, estrememente provato da quel piccolo duello. Durante tutto lo scontro non ho utilizzato appositamente le mie abilitòà sanguigne, se non nell'azione camufante, nè tantomeno sfruttato le potenzialità del sigillo o farmi aiutare dalle mie alleate donnole...che senso ha dare preziose informazioni sul mio conto ad un probabile rivale che non posso uccidere?

Hohe probabilmente si sta chiedendo come faccio a stare in piedi: in effetti la trasformazione è ancora attiva e ai suoi occhi appaio come coperto di sangue e di ferite. Il ragazzo avrebbe dunque potuto pensare che la resistenza è il mio punto forte quando invece è ben noto il contrario.
Tramite la percezione mi aggiorno sulle condizioni delle mie armi. Le lame sono andate, a seguito della forte esplosione, mentre la spada è ancora intatta gettata al suolo proprio al limite del mio controllo.
Distendo dunque il braccio destro verso l'arma e questa prende a muoversi fino ad agganciare il proprio manico alla mia mano.



" Con questo chiudo lo scontro. Quando ti sarai ripreso dai uno sguardo alla missiva che ti ho portatao...è importante."

Il chakra, venuto in supporto delle poche energie rimasete, mi permette di mantenere una velocità consona al mio nome [1/2 basso; vel 600]. Ad ampie falcate, stringendo i denti per i doloranti muscoli delle gambe, brucio quella distanza di circa 10 metri che mi divide dal Sunese. La sua è una posizione scomoda: con le spalle al muro ha poche vie di fuga. La lama, strutturata come piccola lancia, vista la sua natura leggera, piccola e non ricurva, viene nuovamente scagliata con forza [basso; forza 700]. Inutile dire che nel caso in cui l'arma avesse colpito il petto del giovane, bersaglio del mio lancio, sarebbe stato passato da parte a parte come uno spillo con la carta. In caso contrario l'arma si sarebbe incastrata nel muro causando una crepa molto profonda. Le mura di Suna avrebbero tremato già scosse pesantemente dall’esplsione di poco prima.
Proprio nel momento della sua schivata/parata avrei aumentatao la mia velocità per portarmi in piena mischia [basso; vel 650]. Il pugno destro prontamente serrato avrebbe cercato quindi l'alto addome del ragazzo mirando a strocargliil fiato [medio-basso; for 700, vel 700] non prima, però, di compiere una finta con la mancina alzatasi per menare un duro colpo alla testa del giovane. In questo modo anche se Hohenheim avesse avuto i riflessi di schivare la spada e reagire al mio assalto avrebbe dovuto mettere in conto una finta che gli avrebbe inevitabilmente fatto alzare la guardia scoprendo il punto realmente soggetto al mio attacco.


Solo se Hohe fosse stato sconfitto

Mi allotano con passo lento. Il ragazzo oramai svenuto per somma di danni presto sarebbe stato accolto nell'ospedale del proprio villaggio. Quel giorno l’artista di Suna avrebbe capito una cosa: se avesse rifiutato l'offerta dell'immortale allora avrebbe dovuto guardarsi molto bene le spalle perchè la prossima volta I colpi non sarebbero statai portati per sfinire ma per uccidere.

Tramite il controllo e la percezione recupero dunque le lame e faccio sparire le ultime tracce del mio sangue. Dopodichè disattivo l'innata e sparisco nel deserto della Sabbia.


In quel giorno di piena estate un uragano rosso senza nome ha travolto l’entrata del villaggio di Suna.


:::


La ancora chiusa missiva recita:

CONCLUSIONE

Hohenheim era come pietrificato mentre guardava il suo rivale giostrarsi magistralmente nel casino creatosi a seguito della sua offensiva. Gettandosi dalle alte mura di Suna, uscendo parzialmente dal raggio di esplosione dei lombrichi, nullificando i due fuuma shuriken tramite le sue oramai note abilità di manipolazione del chakra elettrico, il Mikawa era risucito a limitare al minimo i danni di un attacco che probabilmente avrebbe stroncato la vita alla maggior parte dei combattenti che il ragazzo di Suna avesse mai incontrato. Nonostante ciò il giovane fu in grado di procurare non pochi danni a Diogene.
Ma quello si rialzò quasi non sentendo le pesanti ferite palesate dal sangue che copioso ricopriva il suo corpo.

" Ma come fa? Doveva essere al tappetto già tempo fa!!!"

Le forze erano oramai al limite e il picoclo non aveva più le energie per elaborare ed attuare un piano efficace.
Coperto di sangue l'ambasciatore di Amanimaru avanzava verso Hohe. In quesgli istanti il giovane potè solo constatare come la differenza di altezze rappresentava anche il dislivello di forze tra lui e quel combattente dal nome ignoto...
Ripresa la spada e pronunciate le ultime parole di avvertimento, che il piccolo di Suna potè a malapene percepirei ,l'assalto partì fulmineo. Fu solo l'istinto a muovere le gambe dell'artista. Copioso il chakra andò a irrorare le piente dei piedi del giovane che in un ultimo, interminabile sforzo, spinse fortemente sul muro per cercare via di scampo sulla destra (chakra repulsivo: 3/4 basso).

Poi il vuoto...

Il ragazzino svenì all'istante a contatto con il potente pugno del Mikawa che lo aveva agguantatao in volo.
Lì tra i detriti delle mura di Suna il piccolo come dorminete attendeva che qualcuno arrivasse in suo soccorso. A breve l'amministrazione sarebbe intervenuta, avvertita dalla guardia riuscita a fuggire, e le stesse concitate azioni dello scontro, le esplosioni, le urla avevano sicuramente attirato l'attenzione di qualcuno.
Da quanto sapeva mai le mura di Suna erano state così debilitate e ridotte a poco più di macerie. Era dunque davvero questa la potenza del gruppo degli anti-accademici? Avrebbe avuto quache chances di migliorare al fianco di un villaggio come quello di Suna che , dopo tutto questo tempo, non gli aveva concesso i poteri del kiseki promesso? Perchè la potenza delle sue opere d'arte non lo aveva portato, come sempre fino ad allora, alla vittoria? Il messaggio del fondatore dei D10 prendeva posto praticamente accanto al corpo del ragazzo, quasi fosse un segno del destino. Cosa vi era scritto? E quale era il motivo di quell'attacco? Che si nascondesse qualcosa di ben più grande di un tentativo di reclutamento nell'azione invasiva del colosso Otese? Domande che nell'inconscio del momento si vennero a creare nella mente del ragazzo; quesiti a cui Hohe non poteva rispondere al momento...ma avrebbe dovuto riflettere attentamente nei giorni a venire.