QUEST di Addestramento: Un Lavoro Spiacevole

Quest di Addestramento per Deidara Yagi

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    Obbiettivi: Movimenti Silenziosi "Base", Combattere alla Cieca "Base", Maestria in un'arma difensiva "Intermedia", specializzazione "Assassino", Impronta di chakra "Vento livII"

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    Un ninja di Suna e due di Oto...mah..non capisco perchè questa associazione. Pensi che ci sia qualcosa sotto, Samidare? Chiese lo shinobi di Oto, posando per un attimo la ciotola di riso. Non ne ho idea, Febh-san.. Rispose la ragazza senza scomporsi. Piuttosto, non le da fastidio quella lucertola sulla testa?
    Naa..ormai sono abituato..e litigarci per farlo scendere impiega più energie che ignorarlo, quindi lo lascio così come sta..

    Strana ragazza, Samidare. Nonostante le avesse detto di dargli del tu, continuava a usare gli onorifici..e dire che quella ragazzina ossuta e bassottina era in realtà uno dei più abili killer di tutta Oto...nessuno lo avrebbe mai potuto sospettare. Pareva fosse in corsa per il ruolo di capo delle squadre segrete, pur essendo ancora un semplice Chunin.

    Comunque, questa ninja di Suna dovrebbe arrivare a minuti, no? Si..credo anche io... Vedi nessun da lassù, Ssalar?

    Non rompere, sto riposando.. rispose la lucertola, e lo Yakushi tirò un sospiro...prima o poi avrebbe scoperto un modo per buttar fuori quel rompiscatole dal contratto..

    Sedevano faccia a faccia in un tavolino di una piccola locanda poco distante dal paese del The, pranzando dopo un viaggio abbastanza movimentato a dorso di lucertola. Per quanto ne sapevano, una kunoichi di Suna avrebbe dovuto raggiungerli a breve, quindi la missione sarebbe cominciata: Si trattava di infiltrarsi durante uno spettacolo circense e uccidere il capo di una importante organizzazione terroristica..ma c'era dell'altro, e Febh aveva il resto delle informazioni.


    CITAZIONE
    Primo post di viaggio e presentazione. Raggiungici e presentati, nulla di più semplice :P

     
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    Quando era entrata a far parte dei Danzatori di Suna si era un po' corrucciata del fatto che aveva dovuto abbandonare in via definitiva tutte le armi da lancio e gli equipaggiamenti non-essenziali, dovendo di fatto ridurre il suo arsenale alle sole spade ed ai tonici. Non si era mai impegnata granché con gli shuriken, però aveva passato anche lei le sue buone ore di allenamento con essi, dover considerare uno spreco inutile tutto quel tempo trascorso ad allenarsi all'epoca l'aveva lasciata un po' tanto interdetta. Alla vigilia della sua prima, vera missione Accademica di omicidio condotta come un'autentica Danzatrice capiva però il perché di quella scelta. In quel momento, infatti, vedendola camminare per le strade era impossibile dire che fosse una kunoichi. Portava un mantello da viaggio, ma lo teneva aperto nella maniera disinvolta e semplice che sarebbe impossibile da adottare per chi nasconde qualcosa sotto di esso. Non aveva sacche porta-oggetti, né le basilari protezioni, e sotto il mantellino da viaggio gli abiti non erano affatto larghi e ampi, erano indumenti estivi composti da una camicetta bianca e leggera ed una corta gonna nera, niente che potesse celare qualcosa di più di uno spillo. In pratica non possedeva niente che non fosse indispensabile.
    Era quello il motivo per cui le danzatrici si allenavano con un equipaggiamento così ridotto, e a distanza di oltre un anno dal suo ingresso nei loro ranghi Deidara poteva finalmente rendersene conto in prima persona in una vera e propria missione sotto copertura.

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    In piedi di fronte all'insegna del locale dove doveva tenersi l'appuntamento con gli altri shinobi che componevano il team di assassini si rendeva conto di esserne davvero felice. Fino a quel momento aveva partecipato per lo più a missioni del cavolo recuperando animali domestici fuggiti o specie protette in via di estinzione, l'ultima volta che aveva ricevuto un incarico del genere era quasi scoppiata in lacrime per la delusione, il suo orgoglio non avrebbe retto ad un'altra umiliazione di quel genere. Quella missione... quell'incarico... erano un'opportunità. Se avesse fatto figure di cacca come minimo sarebbe trascorso un altro anno prima che avesse ottenuto una nuova chance di farsi notare, ma se fosse andato tutto come doveva andare avrebbe guadagnato stima e considerazione. Non le andava giù che la maestra le passasse soltanto missioni da lattanti. Il fatto che aveva soltanto quindici anni non significava niente, non era affatto vero che poteva permettersi di restare mesi sotto addestramento. Stare a guardare gli altri che vanno in missione e ottengono gradi e titoli è una cosa che le dava un fastidio fin nell'intimo. Lei non aveva niente di meno rispetto al resto del pollame che gira per il Villaggio della Sabbia.

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    E l'avrebbe dimostrato.

    Non lo fece apposta ad essere irruente, le venne spontaneo. Nell'aprire la porta mise un carico di forza leggermente superiore a quello richiesto e finì con lo sbattere leggermente, attirando un po' di sguardi. Nulla di che, ma già un piccolo errore di cui, fra l'altro, nemmeno si rese conto. Si guardò intorno con discrezione mentre si avvicinava la bancone, senza incontrare però volti noti. Sedette su di uno sgabello, venendo raggiunta dall'oste.
    « Posso esserle utile? »

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    Lo fissò un attimo, sbattendo le palpebre. In effetti non aveva preventivato che sedendosi al bancone avrebbe attirato quell'ovvia richiesta. « Uhm... » Prese tempo, studiando l'uomo che aveva davanti, giungendo immediatamente alla conclusione che non era sicuramente qualcuno di rilevanti ai fini della missione. « Sto... attendendo degli amici. »
    Pausa.
    Come mai si sentiva così impacciata?
    « Volete ordinare qualcosa? »
    « ...??? Ah! si! »
    Esitò un attimo. La sua espressione per un istante divenne allarmata.
    Porca vacca. Nella smania di ridurre l'equipaggiamento aveva levato di mezzo anche il portafogli.
    « Cioè, dopo. Ehm, posso ordinare più tardi? »
    Attendere i tizi. Farsi offrire qualcosa da bere. Qualsiasi cosa.
    Poi... poi... una scusa per motivare il fatto che non aveva denaro che non la facesse sembrare una stupida. "Ok: mi hanno rubato i soldi."
    ...
    Una kunoichi che si fa rubare il denaro?
    ...
    "Ho perso il denaro"
    No, così sembrerò una scema distratta!!
    "La mia religione mi impedisce di avere soldi"
    Esistono religioni del genere?
    "Sono povera"
    Vero solo a metà.

    ARGH!!!
     
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    L'uomo al bancone continuava ad asciugare dei bicchieri con uno strofinaccio, mentre guardava con evidente sospetto la ragazzina appena sedutasi. Corrugò la fronte..qualcosa non gli quadrava..ma poi sospirò e puntò il pollice verso un tavolo del locale.

    Sicura che non siano quelli i tuoi amici?

    Dopo anni e anni che faceva quel lavoro, l'oste aveva ormai appreso come valutare le persone..o perlomeno a inquadrare subito la gente bislacca. Non che ci volesse molto a farlo per quei tre...una ragazzina che girava da sola e che sembrava incredibilmente impacciata..e poi i due tizi al tavolo..
    Guardando nella direzione del dito, infatti, la ragazzina avrebbe scorto una scena perlomeno un poco bizzarra: una ragazza stava in piedi, reggendo una lucertola parecchio grossa tra le mani mentre girava, mentre il ragazzo al tavolo (che forse Deidara avrebbbe riconosciuto) cercava con scarso successo (e anche scarso impegno) a placarla.
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    In un modo o nell'altro, quando si fossero riuniti tutti allo stesso tavolo, sarebbe stato il momento delle presentazioni.

    Ma i non ti ho già vista da qualche parte? Avrebbe chiesto lo yakushi, inclinando appena il capo. Forse però eri vestita diversa..boh.. Poi schioccò le dita AH! Giusto, sei la guardia di Shaina-san, giusto? Sei venuta a dirci dove dobbiamo incontrarla? Sapevo che sarebbe venuta una ninja di Suna ma non credevo venisse direttamente l'amministratrice.

    L'idea che fosse Deidara la kunoichi in questione non lo aveva minimamente sfiorato.

    Ad ogni modo..io sono Febh Yakushi, se non ricordi. Chunin di Oto. Questo qui è SSalar Indicò la lucertola. Io invece sono Samidare Asahina. E' un piacere Si sarebbe quindi intromessa l'altra ragazzina, tendendole la mano. Se l'avesse stretta, avrebbe percepito una forza fisica decisamente impressionante in quella manina dall'aria delicata. E..Febh-san...credo che sia questa ragazza la Kunoichi in questione

    Dici? Mormorò, guardando meglio la Danzatrice. Beh..ok, in fondo per infiltrarsi in un circo non credo avrebbe problemi. Non voleva essere un insulto nè altro, ma una semplice constatazione..peccato che aver dimenticato di pronunciare una parte della frase ("nemmeno lei") la rendesse aperta a incomprensioni..

    Comunque, questi sono gli ordini e il materiale. Borbottò tirando fuori tre rotoli dalla tasca. Per sicurezza sono stati sigillati col chakra..ecco, uno a testa. Li passò, quindi poggiò il pollice sul sigillo di ceralacca e dopo qualche istante quello si raggrinzì, staccandosi, percorso da flebili scariche elettriche. Anche quello di Samidare fece lo stesso. Basta impastare del chakra convertendolo parzialmente in elemento. Lo sai fare giusto? Ad occhio ci vuole una conversione del 40%

    _______________________________________________

    Aperto il rotolo, tutti poterono leggere con maggiore precisione le direttive. Febh le sapeva già, dato che i rotoli erano stati compilati davanti ai suoi occhi, ma preferì lasciare che le ragazze si facessero una loro idea (leggasi: non ne aveva voglia)



    CITAZIONE
    Questa missione è stata organizzata dalle amministrazioni congiunte di Oto e Suna. Obbiettivo della missione è l'eliminazione di Ryuto Yasha, capo di una organizzazione di Nukenin che più volte ha interferito con gli affari dei villaggi sopracitati.
    Dalle informazioni raccolte, sappiamo per certo che il quinto giorno di questo mese egli assisterà assieme alle sue guardie a uno spettacolo circense organizzato per il compleanno di sua figlia.

    Gli shinobi si infiltreranno tra gli artisti del circo (sono già stati presi accordi in tal senso col manager) per tutte e tre le repliche dello spettacolo. Il bersaglio dovrebbe assistere alla terza rappresentazione. Febh Yakushi si occuperà delle guardie, mentre le due Kunoichi penseranno al bersaglio e a portare in salvo la bambina.

    Non deve essere fatto alcun male alla figlia del ricercato.

    Beh, tutto qui..ci sono anche i documenti falsi e tutto il resto..domande o osservazioni?
    Io voglio fare il pagliaccio! Adoro i pagliacci! Posso fare il pagliaccio??? Subito scattò Samidare, spezzando un poco quell'aria di serietà che aveva con gli onorifici e tutto.
    Ehr..certo...perchè no? rispose un poco convinto Yakushi. Aveva come l'impressione di starsi cacciando in un qualche pasticcio. Tu invece hai preferenze? Chiese a Deidara.




    CITAZIONE
    Primo post con semplice Gdr e l'impronta di chakra II. Al prossimo si andrà giù con le abilità serie.

    Per l'impronta II, contando che il livello massimo è 5 (completa conversione del chakra in elemento) io considero che con due si convertano due quinti (quindi il 40%) tu ora con l'impronta I sai convertire fino ad un quinto, e devi trovare un modo per aumentare la tua capacità di conversione, esaltando l'affinità del tuo chakra col vento, così da tagliare il sigillo.

     
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    Sicura che non siano quelli i tuoi amici?


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    « In che senso? »
    Si ritrovò a fissare una coppia di tizi dall'aria svampita intenti in uno strano gioco che consisteva nel far girare in tondo una specie di peluche a forma di iguana. Sudò freddo chiedendosi come mai l'oste aveva ricollegato quella coppia di tipi strani a lei, preferì mentire a se stessa dicendosi che forse semplicemente era tipo uno di quegli informatori supersegreti che sapeva tutto di tutti. Preferì non pensare alla possibilità che magari la considerava strana come loro.

    « G... Grazie... »
    Prese fiato avvicinandosi cercando di assumere un'aria seria e dignitosa, accostandosi al tavolo e tossendo piano per attirare l'attenzione di uno dei due tizi, sperando di non fare una gaffe clamorosa.

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    « Ehm... Ecco... Stavo cercando due shinobi di Oto. »
    Si ritrovò addosso gli occhi un po' spenti e straniti di un ragazzo dall'aria stupida e due occhi vivaci di una ragazzetta ossuta dall'aria svampita.
    CITAZIONE

    Ma io non ti ho già vista da qualche parte?Forse però eri vestita diversa... boh...


    Si bloccò.
    In effetti quel tipo aveva un aspetto familiare, ma non riusciva a ricordare chi diavolo fosse.
    Dov'è che l'aveva visto...?
    CITAZIONE

    AH! Giusto, sei la guardia di Shaina-san, giusto? Sei venuta a dirci dove dobbiamo incontrarla? Sapevo che sarebbe venuta una ninja di Suna ma non credevo venisse direttamente l'amministratrice.


    Improvvisamente ricordò. Ma il flash che ebbe non riguardava il torneo di oto, bensì... bensì una brutta fiera in un brutto paesino ed un chiosco del cavolo in mezzo ad un pelato, una ragazzina idiota, Ai che faceva la cretina in yutaka ed un committente maniaco delle uniformi.

    Sollevò lentamente il ditino indice, rivolgendolo al tizio.
    « Il gelataio del chiosco alla fiera. »
    Ed era un idiota. Si può sapere dove l'ha vista la sensei??!
    CITAZIONE

    Ad ogni modo..io sono Febh Yakushi, se non ricordi. Chunin di Oto.


    « D... D... Deidara Yagi. Ehm, Genin di Suna. E... ecco, veramente, la sensei non... »
    Rispose un po' troppo sommessamente, frastornata dalla consapevolezza di dover fare la missione con un... un gelataio.
    Fortuna intervenne la ragazza, che le tese la mano con fare festoso. Le ricordava un po' Seira. Ricambiò la stretta e venne quasi sollevata dal vigore con cui la ragazza le scotennò l'avambraccio. Quando finirono le presentazioni si sentiva un po' come un cocktail da agitare e servire freddo shakerato con violenza da una barista alle prime armi che aveva passato il resto della sua vita a lavorare come scaricatrice di porto.
    CITAZIONE

    Io invece sono Samidare Asahina.
    E..Febh-san...credo che sia questa ragazza la Kunoichi in questione


    Dici?
    Beh..ok, in fondo per infiltrarsi in un circo non credo avrebbe problemi.


    Sedette facendo finta di niente perché ancora un po' di quella situazione assurda e finiva in depressione. Frastornata come un pugile dopo dieci round, era passata da un barista che l'aveva accomunata alla coppia di ninja più scalcinata con cui aveva mai avuto a che fare dai tempi di Guardone Uno+Guardone Due ad un tizio amorfo che non credeva possibile fosse stata assegnata ad una missione e oltretutto le dava dello spettacolo da baraccone, non fosse per il tono e per la palese idiozia di quel tipo Deidara avrebbe probabilmente letto fra le righe un insulto palese, quale per l'appunto "fai talmente ridere che potresti benissimo entrare a far parte di un circo".
    Maccheccavolo.

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    « Io... »
    Tentò di riprendersi, di riprendersi la sua dignità, possibilmente di prendere anche le distanze da quei due mezzi scemi e sanare il suo orgoglio ferito. Una vocina nella mente le diceva che l'unico modo per fare tutto ciò era decapitare il Gelataio, però era talmente giù di morale che non se la sentiva nemmeno di avere istinti omicidi.
    « Mi è stato affidato questo incarico per via delle mie capacità che mi rendono adatta al ruolo che bisogna coprire. Anche se sono una genin sono allieva dell'Amministratrice Otori. Per questo incarico mi è stato ordinato di rimettermi alle vostre disposizioni seguendo rigidamente i gradi, però sono abituata a muovermi da sola senza problemi. E' tutto. »
    CITAZIONE

    Comunque, questi sono gli ordini e il materiale. Per sicurezza sono stati sigillati col chakra..ecco, uno a testa. Basta impastare del chakra convertendolo parzialmente in elemento. Lo sai fare giusto? Ad occhio ci vuole una conversione del 40%


    « Ah... »
    Conversione in elemento? 40%?
    C... Che diavolo significa??
    « Certo che lo so fare. »

    Osservò attentamente gli altri due per vedere che cosa facevano, vide che semplicemente ponevano il pollice sulla carta e questa reagiva raggrinzendo come se fosse stata stropicciata. « Oh. Quella carta... » Se non ricordava male la sua doveva tagliuzzarsi, secondo la sua impronta di charka di tipo vento. La loro si è raggrinzita quindi dovevano essere del tipo... terra? Le venne in mente che però tutti gli otesi che aveva conosciuto erano tutti di tipo fulmine, però non ricordava che tipo di effetto faceva l'impronta di chakra di tipo tuono. Ma in fondo, aveva importanza? Impastò chakra in una misura leggermente superiore a quella che sapeva essere richiesta e poggiò il pollice sulla carta come avevano fatto i due tizi, l'energia vi entrò in contatto e... non successe niente.

    « Ehm. Un attimo. »
    Rischiò il panico rendendosi conto di non riuscirci. Riprovò con una certa foga ottenendo un altro buco nell'acqua, arrossì tentando di nuovo mettendoci più chakra e per poco non rischiò di fare qualche disastro. Ebbe improvvisamente la geniale intuizione secondo cui forse (ma forse, eh?) non era una questione di quantità di chakra, ma di qualità. Desiderò avere accanto la sensei per farsi spiegare un po' meglio, ma rifiutò categoricamente di chiedere aiuto a quei due, orgogliosa fino alla fine anche su cose stupide come quella. Ammettere semplicemente che non aveva idea di che cavolo significasse "una conversione del 40%" era fuori discussione, specie non davanti ad un Gelataio che le aveva dato del fenomeno da circo.
    Si estraniò dal resto della locanda facendo l'esercizio che le aveva insegnato Haruka, pensando al filo della lama delle sue spade. Il concetto era semplice: minore superficie equivaleva ad un potere di taglio maggiore, richiamò alla mente quella sottile linea che era la parte tagliente di una wakizashi di qualità superiore, avanzando mentalmente con lo sguardo. Ingrandì il taglio dell'arma, ricordando a se stessa che esso era sottile, tanto sottile da risultare ancora più piccolo di un capello, la carne viene tranciata a livello delle cellule quando la spada la trapassa. Quando tornò a vedere effettivamente il sigillo di chakra, questo si era diviso in due parti già da diversi istanti.

    « Ah. Visto? » Esibì i lembi della carta, schernendosi « facilissimo. E' solo che mi ero distratta. Ehm, vediamo... »
    Lesse velocemente il tutto, mentre i due otesi discutevano circa i ruoli.
    CITAZIONE


    Beh, tutto qui..ci sono anche i documenti falsi e tutto il resto..domande o osservazioni?

    Io voglio fare il pagliaccio! Adoro i pagliacci! Posso fare il pagliaccio???

    Ehr..certo...perchè no?
    Tu invece hai preferenze?


    Lei stava ancora leggendo. Sollevò gli occhi azzurro cielo dal foglio per un attimo.

    « Qualcosa tipo... tipo acrobazia... Non so. Non sono mai andata la circo... »
     
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    Come "non sono mai andata al circo"??!!?? Sbottò lo sbalordito Yakushi. Voglio dire...che infanzia triste! Io ho avuto un'infanzia pessima ma di circhi ne ho visto almeno una mezza dozzina! In due di essi era stato pure venduto e poi fatto scappare dal "nonno" ma non prima di una o due settimane di lavori...ma questo era meglio non dirlo. Bah..comunque, ok..vada per l'acrobata. Io farò qualche spettacolo con le lucertole ammaestrate. Poi ebbe come un ripensamento, e guardò fisso la Sunese.

    Sbaglio o avevi detto Genin? Beh..è strano...non pensavo insegnassero la gestione delle impronte ai genin.. La guardò con aperta curiosità, non era sospetto ma proprio sorpresa. Eppure non sembri proprio una ragazzina prodigio...mah..
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    Fece spallucce, poi alzandosi per andare a pagare. Samidare invece continuò a fissare ancora qualche secondo la Sunese, un poco corrucciata. In effetti non hai l'aria del prodigio..come mai sai usare le impronte?

    Il suo sguardo inchiodò la giovane Kunoichi, e anche senza che vi fosse un vero e proprio atteggiamento intimidatorio, Deidara avrebbe potuto percepire tutta la pressione di quegli occhi [Energia Blu, Interpretazione]

    Sospettare era il lavoro di Samidare. Sospettare sempre. Di tutti. Anche persone dall'aria innocua come lo Yakushi potevano nascondere qualcosa. Figurarsi una genin che però sapeva manipolare la natura del chakra!
    E se non avesse risposto rapidamente, ma avesse cercato di glissare o prendere tempo, la missione non sarebbe andata da nessuna parte, ma anzi le cose avrebbero potuto mettersi parecchio male. Samidare voleva una risposta. Subito.

    E avrebbe saputo riconoscere una menzogna.

    [...]

    Comunque andasse, nel giro di un paio d'ore avrebbero raggiunto un grosso tendone giallo da cui proveniva una musichetta allegra di tromboni e tamburi, una marcia al cui ritmo sfilavano otto cavalli sui quali altrettanti acrobati in calzamaglia davano pieno sfoggio delle loro capacità

    Beh, non male come inizio..immagino siano le prove. Disse lo yakushi, sedendosi su un sasso. Poi disse alle due compagne: Che io sappia, solo il manager sa della nostra missione, per tutti gli altri siamo un gruppo di artisti di un altro circo presi in prestito. Quindi via i coprifronti e le armi, dobbiamo mimetizzarci. Aprì un lungo rotolo Metterò tutto qui dentro, almeno per il momento. Il giorno della missione vera e propria farò in modo di ridarvi tutto e tenerlo nascosto.

    [...]

    Intorno al tendone era un fervore di attività, tra suonatori che provavano, pagliacci che facevano la manutenzione ai loro attrezzi (Febh dovette trascinare via Samidare con la forza) e animali che mangiavano o facevano gli esercizi. Beh, ragazze...abituatevi perchè dovremo vivere qui qualche giorno...almeno col nostro addestramento non dovremmo avere problemi a farci passare per artisti circensi.

    Molti degli artisti li avevano adocchiati e li seguivano con lo sguardo mentre camminavano tra i carrozzoni, ma un ometto in giubba rossa e cilindro, avvicinandosi a braccia spalancate, sbraitando, fece tornare tutti ai loro compiti. Ma benvenuti! Prego, venite nella mia roulotte!

    Era il manager del circo, nonché il presentatore e il loro contatto. Una volta nella roulotte avrebbe chiesto i ruoli che intendevano interpretare. Non ebbe alcun problema a inserirli, ed anzi disse che probabilmente durante il numero acrobatico oppure durante quello dei clown ci sarebbero state le maggiori probabilità di riuscita. Restava solo da presentarli al resto degli artisti.

    [...]

    Nel tendone era riunito il cast al completo, con più di quaranta artisti e un due dozzine fra tecnici e apprendisti. Miei cari, vi presento tre artisti d'eccezione, più che degni di stare tra le nostre fila, che ci sono stati imprestati dal ben noto circo Karakuri! Un mormorìo di ammirazione percorse la folla..evidentemente era un nome famoso. Vi presento quindi il dominatore dei Rettili! L'uomo a cui nessuna creatura squamosa può dire di no! Il Padrone delle Lucertole: Hiroshi Kumo! E indicò lo Yakushi che, cn un sorrisetto un pò stirato sollevò la mano in segno di saluto. Accanto abbiamo la regina della risata! Uno dei più rinomati artisti del panorama circense: Mai Otofune! Altri mormorii ammirati, probabilmente Samidare avrebbe interpretato una piccola celebrità. In compenso la sua reazione fu nettamente migliore di quella di Febh, dato che si prodigò in un vistoso inchino, ma mentre lo faceva le cadde un naso (di plastica) a terra e, fingendo imbarazzo, si sollevò con le mani a coprire il viso, abbassandosi per riacciuffarlo nonostante quello rimbalzasse qua e là. Gli artisti ridacchiarono. E in ultimo, la sìlfide del vento! La Divina danzatrice del Cielo! Colei che condurrà gli acrobati nel nostro numero acrobatico come Regina...Ayame Shinkaze! Stavolta ci furono dei veri e propri applausi!

    IO NON CI STO! Sbottò una voce dall'alto. In cima a uno dei pali di supporto, un giovane uomo vestito con abiti sgargianti aveva attirato irrimediabilmente l'attenzione di tutti su di sè, complice anche il microfono che teneva in mano. Si lanciò da quei forse quindici metri d'altezza, arrivando a fare una decina di avvitamenti e almeno tre giri della morte, per poi atterrare a terra senza il minimo impatto

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    Il suo movimento era stato a dir poco perfetto. Fluido e privo di ogni errore di sorta nel tempismo o nella padronanza dei movimenti. Di certo era un acrobata di prima categoria. Un maestro in quell'arte.

    Horobi! Ma come ti permetti? Questi nostri ospiti...

    Non mi interessa minimamente chi siano. sono IO la star dello spettacolo acrobatico! Io! Il Re Serpente! Puntò il microfono verso Deidara, con aria di sfida E dovrei lasciare il mio ruolo nella rappresentazione a questa nana sovrappeso? Non fatemi ridere!

    Fece alcuni passi verso di lei e poi si portò il microfono alle labbra. Ti sfido, ragazzina! Vediamo chi tra noi è degno del ruolo di protagonista!

    Ehm..suvvia..non penso ci sia bisogno di... iniziò lo Yakushi in tono conciliante, ma venne prontamente interrotto (da Horobi o da Deidara). Non sarebbero state ammesse repliche. Horobi voleva la sua gara..ed era troppo prezioso per il circo perchè il manager lo mandasse a quel paese..la kunoichi avrebbe dovuto fare meglio di lui!

    Semplicemente aprendo le mani fece allargare la folla in un ampio cerchio, poi con uno schiocco di dita fece portare da alcuni apprendisti una sedia di plastica, un paio di birilli e un nastro simile a quelli della ginnastica ritmica. Impugnò lo strumento, quindi fissò ancora Deidara con aria di sfida. Cerca di fare meglio di me!

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    Con notevole grazia si lanciò in avanti, e dopo due ruote e un salto mortale all'indietro atterrò con grazia sulla punta di un birillo, assolutamente in equilibrio, intanto il nastro, che aveva formato una ruota assieme a lui, si muoveva come un sinuoso serpente intorno al suo corpo, quasi dotato di vita propria [Agilità 400]

    Con un salto e una sforbiciata in avanti, l'acrobata atterrò al suolo, ma ecco che fluidamente abbassò il baricentro, scivolando sul terreno tra le gambe della sedia, senza fermarsi un secondo e senza alcun rumore, quasi fosse un serpente, quindi semplicemente puntellandosi col piede destro si rialzò e con una piccola piroetta si sedette sulla sedia. Intanto il nastro lo aveva seguito in ogni spostamento, perennemente in moto a formare un lungo e stretto cilindro con un movimento a spirale. [Agilità 450]

    In ultimo, dandosi la spinta col piede, mentre la sedia si rovesciava fece a tempo a poggiare una mano sullo schienale e darsi lo slancio per una ruota a mezz'aria. Nel mentre aveva fatto descrivere un ampio cerchio al nastro e, durante il salto, vi posò sopra i piedi. Forse era un'illusione ottica o forse era magia..ma restava il fatto che parve a tutti che Horobi camminasse sul nastro sospeso, e fece quattro o cinque passi prima di lasciarsi cadere, atterrando seduto (sempre con notevole grazia) In ultimo, semplicemente posando una mano a terra, dietro la schiena, si sollevò in una contorta posizione e, dopo essersi fatto ridare il microfono disse Avanti, Shinkaze...fai di meglio! [Agilità 500]

    Non mi piace.. sussurrò il Chunin alla compaesana. Non penso..vediamo se ci sa fare.. Sarà...

    Stava a Deidara dimostrarsi più abile di lui!

    CITAZIONE
    La prova è abbastanza chiara, penso: Acrobazie a cui non non puoi arrivare con le tue capacità di base..quindi devi riuscire a impastare del chakra per migliorarla. Il problema di fondo è che l'agilità non è come la velocità. Non si tratta di impastare nel muscolo per migliorarne le capacità, ma di un metodo completamente diverso, dato che l'agilità dipende da altri fattori

    Pertanto devi inventarti un modo diverso di impastare chakra. Vorrei una descrizione abbastanza dettagliata di come questo impasto sia diverso da quello di un potenziamento alle caratteristiche primarie, e ovviamente voglio anche la descrizione delle acrobazie, che devono essere migliori di quelle di Horobi.

     
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    Come "non sono mai andata al circo"??!!?? Sbottò lo sbalordito Yakushi. Voglio dire...che infanzia triste! Io ho avuto un'infanzia pessima ma di circhi ne ho visto almeno una mezza dozzina!
    Bah..comunque, ok..vada per l'acrobata. Io farò qualche spettacolo con le lucertole ammaestrate.

    Sbaglio o avevi detto Genin? Beh... è strano... non pensavo insegnassero la gestione delle impronte ai genin...
    Eppure non sembri proprio una ragazzina prodigio...mah..


    Il sopracciglio destro di Deidara si inarcò impercettibilmente ed ebbe un sottilissimo fremito, quasi impercettibile. Dietro i capelli color grano, sulla fronte della biondina una vena si ingrossò leggermente quando il sangue pompò su di essa in maniera anomala.

    image

    « Secondo te... il nome "Villaggio Nascosto di Suna" è preso a casaccio o ha un motivo? E quanti circhi sarebbero disposti ad attraversare il deserto per fare uno spettacolo in un villaggio ninja? »
    Acida e stizzita, ma sopratutto punta nel vivo. Quel tipo era riuscito a scatenarle contro una successione incredibile di insulti spacciandoli per constatazioni innocenti. Passi che l'oste l'aveva accomunata a quei due, passi che si era vista accomunare ad un fenomeno da baraccone (no, in effetti no, non passa, ma rientra nel limite di tolleranza), ma quella era la goccia che fa traboccare il vaso. E non era finita!!
    « E poi... che significa che "non sembro un prodigio", eh?? Stai dicendo che sembro una stupida?? »
    CITAZIONE

    In effetti non hai l'aria del prodigio..come mai sai usare le impronte?


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    « Che staresti insinuando? Ve l'ho già detto che sono allieva della miglior kunoichi in attività di tutti i villaggi di tutte le fazioni di tutti i continenti. E poi queste cose sono segrete, siamo qui per una cavolo di missione o per indagare sulle hijutsu degli altri villaggi, scusa?? »
    Frecciate dirette a tutto tondo e stesso tono stizzito di cui sopra, accentuato da una vena altezzosa un po' infantile. Più che altro cercava lo scontro con quei due per pura ripicca per la pressione ricevuta, era completamente disinteressata dal difendere la posizione circa il fatto che sapeva usare le impronte da genin, anche perché a dire il vero non aveva ben compreso che ci fosse di strano. A stare in una cerchia al di fuori delle leggi accademiche e dell'amministrazione circa l'equipaggiamento e l'addestramento dei genin faceva un effetto strano a chi non si prendeva la briga di documentarsi in merito, e per esempio Deidara non si era mai chiesta nemmeno come mai Haruka permettesse anche ai genin di addestrarsi con armi come le katane, quando essa viene espressamente considerata un'arma da grado chunin e mai e poi mai assegnata ad uno shinobi di grado inferiore. Per lei cose come l'impronta e l'uso di equipaggiamenti fuori grado erano una cosa del tutto normale, come se quelle leggi scritte fossero un ornamento, oppure una convenzione che si può usare o meno. D'altronde non aveva mai sentito parlare di nessun tipo di ammonizione in merito ai danni della capopalestra, quindi dal suo punto di vista non c'era assolutamente nulla di strano.

    E poi lei, come tutte le Danzatrici, usava il chakra di tipo vento per affilare le sue spade fin da quando aveva appreso la Danza, la sua hijutsu. Che ci riuscisse perché in stato di coscienza alterata non le era mai passato per la testa, d'altronde come aveva detto Samidare lei non è affatto un prodigio, anzi, per la media delle kunoichi in verità è anche abbastanza ottusa, basta vederla combattere per capire che quello strano processo mentale chiamato pensare non è proprio il suo forte.

    CITAZIONE

    Beh, non male come inizio... immagino siano le prove. Che io sappia, solo il manager sa della nostra missione, per tutti gli altri siamo un gruppo di artisti di un altro circo presi in prestito. Quindi via i coprifronti e le armi, dobbiamo mimetizzarci. Metterò tutto qui dentro, almeno per il momento. Il giorno della missione vera e propria farò in modo di ridarvi tutto e tenerlo nascosto.


    Declinò leggermente la testa a lato, poi mise una mano in una piccola tasca interna al mantello e ne estrasse per qualche istante un singolo rotolo jutsu di dimensioni ridotte, di quelli adatti a contenere un paio di oggetti al massimo. Lo mostrò un attimo e poi lo ripose, spiegandosi con aria altezzosa.

    « Mi rifiuto categoricamente di lasciare le mie spade ad un estraneo. Per il resto, non è mia abitudine andare in missione come infiltrata indossando il coprifronte e non ho altri oggetti con me. »
    Tagliò corto, fingendosi disinteressata e facendo la scontrosa, però con la coda nell'occhio sbirciò gli oggetti che i due avrebbero inserito nel rotolo. Erano informazioni che potevano esserle utili, non si sa mai. E poi i ninja di Oto le interessavano, era anche partita con una mezza idea circa il fare un paio di domande a quei due, ma ora il loro rapporto aveva preso una pessima piega (per colpa loro, ovviamente!), quindi era anche difficile per lei cercare di attaccare bottone per farsi spiegare qualcosa sulle ninjtusu di tipo tuono che usavano e, sopratutto, per sapere quali clan del loro villaggio combattessero corpo a corpo con taijutsu con inoltre la capacità di muovere oggetti a loro piacimento. In effetti, forse cercare di fingersi un po' interessati a ricucire i rapporti non sarebbe stata una brutta idea... Forse. In effetti, se continuavano a fare gli idioti come avevano fatto fino ad allora non ne aveva molta voglia...

    Quando finirono col fare un briefing con il loro contatto (il proprietario del circo, niente meno...) iniziò a nutrire un certo dubbio che le prese con costanza e ferocia a roderle nel profondo, mettendole in un certo... dubbio.
    "Ma non è che questi ora pretendono di vedermi danzare in pubblico??"
    Riteneva fosse improbabile, se non impossibile. Cioè, bisogna essere dei veri idioti per credere che una kunoichi possa da un giorno all'altro entrare a far parte di un circo vero come artista vera e fare rappresentazioni vere davanti ad un pubblico vero fra altri attori veri senza spiccare palesemente come una principiante alle prime armi. Poi loro... è vero, si chiamavano Danzatrici, ma loro non avevano una formazione da artisti, bensì prendevano le basi in comune fra la danza e la guerra per uno lo stile di combattimento. Seira era anche in grado di eseguire diverse danze tradizionali del deserto e di Suna, Haruka pure, ed in più era anche una vera e propria ballerina, una "Danzatrice" con la "d" maiuscola, non solo una combattente di kenjutsu che impiega i fondamentali filosofici che accomunano musica e spade.
    Non era possibile. C'era un errore. Aveva sicuramente capito male. Quella sorta di Gelataio da quattro soldi non può essere così idiota se si era preso la briga di fare da capogruppo, no?? Avrà pure una vaga idea di quale sia la differenza fra una kunoichi e un'artista vera e propria, giusto??
    CITAZIONE

    E in ultimo, la sìlfide del vento! La Divina danzatrice del Cielo! Colei che condurrà gli acrobati nel nostro numero acrobatico come Regina...Ayame Shinkaze!


    Rimase pietrificata quando capì che gli applausi erano per lei.
    No. Quel cretino proprio non lo sapeva.

    Mentalmente Deidara esplose in un urlo terrorizzato e prese a correre qua e là per le pareti della sua mente piangendo terrorizzata, con ben più di una mezza idea di fuggire via e tornare a Suna piantando tutto con la scusa farlocca di avere la gola secca e di dover prendere qualcosa da bere. Nella realtà rimase lì, con uno stentatissimo sorriso beota chiedendosi che razza di nome fosse Ayame Shinkaze e sperando ardentemente che l'idiota del proprietario di quel postaccio avesse detto "sìlfide" e non "sifilide" come le era parso di capire, perché altrimenti l'avrebbe decapitato sul posto per sfogare la frustrazione.
    Si accontentò di pestare un piede a quello che era formalmente il capogruppo nonché unico maschio della squadra sibilando a voce abbastanza bassa da non farsi sentire in mezzo al casino.

    « Sappiate che io non faccio nessuna balletto, non faccio nessuna "Scena Bianca", ma sopratutto non indosso nemmeno morta un tutù del cavolo. Intesi?? »
    Ma non riuscì a sentire alcuna risposta perché arrivo la classica goccia che fa traboccare il vaso. La ciliegina su di una malefica torta avariata, il pelo di cane che causa lo starnuto che con una reazione a catena devasta la cristalleria, l'idiota di turno che svela la trama del film un istante prima di andarlo a vedere, l'inutile tizio che non contento del fatto che le cose vanno male arriva e trova il modo di farle andare ancora peggio.
    E per di più, portava degli orribili stivali di pelle di serpente.
    CITAZIONE

    IO NON CI STO!


    Deidara era vicinissima dal ribattere, ironica, "nemmeno io, ma mi tocca, guarda un po'".
    CITAZIONE

    Non mi interessa minimamente chi siano. sono IO la star dello spettacolo acrobatico! Io! Il Re Serpente!


    Ah, benissimo!! Accomodati, tutto tuo. Sorrise solare, alzando un ditino per prendere la parola e preparandosi ad insorgere per dirsi dispiaciuta e desolata di aver azzardato un'idea del genere, ben felice di ritirarsi per non rovinare la piazza ad un collega più adulto di così buon gusto nel vestire... era talmente contenta di questa opzione che sarebbe stata addirittura capace di non mettere un tono ironico nell'accennare ai suoi vestiti (ed ai suoi orribili stivali), ma purtroppo anche stavolta quel deficiente fu di lingua troppo sciolta e non le permise di frapporsi.

    « Allora diciamo che ti aff... » ...ido tutto.
    CITAZIONE

    E dovrei lasciare il mio ruolo nella rappresentazione a questa nana sovrappeso? Non fatemi ridere!

    Ti sfido, ragazzina! Vediamo chi tra noi è degno del ruolo di protagonista!


    ...
    Mutò espressione oscurandosi in volto, piegandosi leggermente in avanti come se d'un tratto avesse un peso immane sul davanti che la costringeva ad assumere quella strana postura. Erano le spade, rinchiuse nei rotoli jutsu. D'un tratto sembravano avere una gran voglia di uscire a prendere un po' d'aria. O era Deidara ad avere parecchia ansia di sfoderarle?? Il Gelataio doveva pur capire che d'altronde delle spade non sono armi come tante, ogni tanto vanno testate e collaudate, possibilmente su bersagli umani. E vivi.
    Come mister stivali orridi e faccia da culo.
    Deidara concluse la frase, ma non era quella che aveva inizialmente preventivato. Bensì "ti aff..."

    « ... etto prima che venga domani... »
    Senza staccare lo sguardo a metà fra l'assassino ed il depresso, artigliò l'aria alla sua destra mancando due volte il bersaglio e riuscendo ad agguantare ciò che stava cercando di prendere al terzo tentativo. Le sue mani delicate si strinsero attorno al colletto del Gelataio e lo trascinarono giù, a rischio di strangolarlo.
    « Lo ammazzo. »
    Aveva subito tanti, tanti, tanti insulti nella sua vita, molti più di quanti ne potesse sopportare una ragazza con un orgoglio. E il suo dramma era che se li ricordava tutti. Gli insulti sono l'unica cosa che non dimenticava facilmente, anzi, tendeva terribilmente a portare rancore fino alla morte. L'avevano presa in giro fin dall'asilo perché era bassa, poi erano arrivati gli insulti ai capelli e per come vestiva, praticamente per ogni cosa fino ad arrivare a suo padre che le aveva dato della sgualdrina ed a Tatsumaru che le aveva riservato appellativi orribili, dicendole che era una lesbica, una sciattona, una antipatica, patetica, disadattata, asociale, odiosa, ed altro, altro, altro altro ancora. Aveva sempre sopportato tutto... beh, più o meno.

    image

    MA NESSUNO LE AVEVA ANCORA MAI DETTO CHE ERA GRASSA!!!!

    Afferrò la Pagliaccia per il vestito e la trascinò via sbraitando al Gelataio di prendere tempo in qualche modo, per poi voltarsi verso Mister-Stivali-Orribili-E-Faccia-Da-Culo, additandolo con sdegno vibrante nella voce modulata in tono un po' troppo alto per chi stava cercando di trattenere la propria rabbia per non dare soddisfazione al rivale.

    « Stai lì!! Non ti muovere!!! Non posso fare niente con la gonna, vado a mettere i calzoncini e torno, non fare un passo o ti... ti... ti... »
    Voleva dire "ti faccio a pezzi e ti do in pasto ai cani" ma era un po' tanto esagerato per un'acrobata da circo, quindi rimase lì bloccata incapace di mettere in moto la sua (scarsa) fantasia per dar vita ad una minaccia che fosse degna di tale nome e lasciò tutto in sospeso con una specie di ringhio inferocito.
    Trascinò miss Pagliaccia vicino ad un albero e si buttò dietro di esso, iniziando a cercare nello zainetto e tirandone fuori trucchi vari, un paio di forbici di dimensioni ridottissime, vari ricambi ed infine un nastro nero ed un paio di calzoncini aderenti.
    « Quel bastardo! Scommetto che ha avuto modo di fare riscaldamento... »
    Un po' borbottava fra se, un po' si riferiva alla Pagliaccia, nel frattempo indossò i calzoncini e iniziò al riparo dell'albero un breve stretching.
    « E poi quei pezzi... io non ho strumenti miei!! Parto in svantaggio ad utilizzare oggetti di cui non ho familiarità!! Bah... che imbroglione!! Mi fa venire il nervoso!! »
    Uscì dal suo riparo sollevando le braccia e tirandone i muscoli, poi fece un piccolo balzo in acrobazia in avanti atterrando in posizione eretta senza problemi, distendendo le mani al contempo e poi riprendendo gli esercizi di stretching. Dopo un paio di istanti il suo sguardo tradì un qualche motivo di rammarico e quando interruppe gli esercizi corse un istante verso la roulotte, fissando la sua immagine riflessa nei vetri e analizzando attentamente il suo viso, centimetro per centimetro.
    « Non ho tempo nemmeno per sistemare il trucco, immagino. »
    Sospirò.
    « Awww, che missione deprimente!! »


    Ricomparve fra il "pubblico" costituito dagli altri membri del circo, scoccando un'occhiata di sfida al suo rivale prima di avvicinarsi alla sedia ancora al suo posto e distendere le braccia e muovere le mani con movimenti sinuosi. Scacciò il pensiero pressante della presenza di decine di persone e si rese conto solo in quel momento che... doveva assolutamente andare al bagno. Sentì le guance avvampare e fece trascorrere un attimo durante il quale socchiuse gli occhi preparando il suo chakra in modo da rendere i suoi movimenti delicati come solo una Danzatrice di Suna sa essere. L'assenza totale di suoni avrebbe dato un tocco unico alla sua esibizione. Infine, spiccò un balzo in avanti roteando in aria giunta al culmine della breve parabola ascendente ed atterrò nel centro esatto della spalliera, mantenendosi perfettamente in equilibrio seppur rimanendo in movimento riuscendo così a ridistribuire continuamente il suo peso rispetto al baricentro. L'esercizio era di effetto, ma agli occhi di un esperto avrebbe sicuramente rivelato i difetti dovuti alla mancanza di esperienza della piccola Danzatrice rispetto all'acrobata circense. Un vero artista saprebbe infatti allineare perfettamente il suo baricentro in modo da rimanere in equilibrio fin dal primo balzo, ma la bionda Deidara non era in grado di fare qualcosa del genere, motivo per cui si arrangiava come poteva. Non era certo sufficiente, e se ne rendeva conto. Ma purtroppo trucchi come quello erano anche l'unica cosa che poteva inventarsi per star dietro a quell'uomo così odioso, e fu proprio questa consapevolezza a darle lo spunto necessario per arrivare "oltre".

    Ogni shinobi, perfino il più infimo riesce perfettamente ad utilizzare il chakra per aumentare la potenza della muscolatura, incrementarne la resistenza agli urti, affinare le proprie percezioni oppure reagire con prontezza sovrumana. Per Deidara, che sviluppa la totalità dei suoi attacchi nel corpo a corpo stretto, quella di migliorare le capacità del suo corpo con l'immissione di chakra è una cosa normale e naturale, invero assai più istintiva e immediata rispetto agli altri shinobi, specie nell'ambito della Danza, quando la trance blocca parte dei processi mentali della danzatrice e ne sposta le percezioni su di un piano diverso, dove conta più l'istinto che la mente, motivo per cui spesso durante gli attacchi e le difese Deidara non impasta chakra in modo cosciente, ma lo fa in modo automatico e fluido allo stesso modo in cui il corpo umano porta in avanti le mani quando cade per proteggersi o rilassa i muscoli durante gli impatti per attutire gli urti. Analogamente Deidara non cercò a livello cosciente di impastare chakra per migliorare la sua capacità acrobatica, bensì ebbe soltanto l'impulso ferocemente irrazionale di voler fare qualcosa che il suo corpo in condizioni normali non riusciva a fare, e in questo stato mentale estremo, esattamente come quando aumenta la sua rapidità in fase difensiva per evitare un colpo di spada altrimenti mortale, irrorò di chakra la muscolatura incrementandone in maniera progressivamente sempre più alta l'elasticità, in modo che i muscoli si tesero oltre il loro limite massimo inizialmente di un niente, poi però, ad ogni esercizio, sempre in maniera più estrema.

    Sempre mantenendo come unico punto di appoggio lo schienale della sedia, eseguì una rotazione completa del corpo all'indietro intorno all’asse trasversale in appoggio, toccando appena il bordo della sedia ed usando solo le dita come appoggio stabile per passare in un istante mozzafiato ad una verticale perfetta che completò l'esercizio. Con la crescente sicurezza che la pervadeva, si rendeva più evidente la differenza di stile rispetto al rivale. Se in un primo momento aveva pensato di emulare quell'acrobata dal pessimo gusto in fatto di calzature adesso aveva imboccato una via totalmente differente proprio nello stile. Deidara era meno capace di stupire e dare spettacolo, ma i suoi movimenti erano più eleganti e armoniosi, una danza lenta e splendida cui non si dava spazio ai colpi di mano ma si conduceva lo spettatore attraverso delicati e squisiti volteggi acrobatici, accompagnati da gesti fluidi e ben modulati. Con lentezza quasi inumana quasi stesse sfidando le leggi della gravità, si lasciò andare all'indietro raccogliendo il corpo ed eseguendo una rotazione completa intorno al proprio asse trasversale. Avrebbe completato la successione di azioni atterrando in piedi, in posizione eretta, le braccia distese verso l'alto ed un sospiro profondo dovuto al fatto che aveva trattenuto il respiro per tutta la durata degli esercizi. Sorrise al pubblico dando l'illusione che il tutto fosse giunto alla conclusione, con un saltello ed un paio di passi si avvicinò al suo rivale comportandosi come una bambina che corre dal fratello maggiore, togliendosi al volo braccialetti e cavigliere, cinguettando all'indirizzo dell'uomo una richiesta innocente di tenerli per lei poiché "si era dimenticata di toglierli".

    Tutto calcolato. Un piccolo colpo di scena ad uso e consumo del pubblico. Tanto i bracciali quanto le cavigliere erano pesi camuffati, chi non si aspetta di sentirne il peso notevole finisce inevitabilmente col dar vita ad una goffa dimostrazione della loro funzione. Se Mr Stivali Orribili avrebbe fatto l'errore di tendere la mano ed accettare i bracciali, Deidara avrebbe messo a segno punti preziosi in vista del gran finale.
    Si avvicinò ancora alla sedia, incrociando le gambe all'altezza delle caviglie e distendendo le braccia in posizione di partenza. Corse in avanti balzando all'ultimo istante ed utilizzando lo schienale della sedia come se fosse un attrezzo da ginnastica -il Cavallo- ponendo l'accento sulla difficoltà estrema di utilizzare un simile strumento improprio molto più sottile del suo equivalente, instabile e sopratutto privo di maniglie. Entrò in contatto con la sedia con le sole mani, chiedendo al proprio corpo una spinta con le spalle per consentirsi un veloce movimento. Mantenne le braccia dritte facendo perno sulla sedia, mettendo l'azione di spinta a totale carico delle spalle in cui venne irrorata la massima quantità di chakra che il suo corpo poteva sopportare. Per sopportare il peso del corpo in un momento così critico servivano non solo doti sovrumane, ma anche un peso controllato al millimetro. Deidara ci riusciva sopratutto in virtù della grande leggerezza del suo corpo, specie non avendo mai provato quell'azione. Volteggiò roteando e poi ponendosi a candela, restò sospesa in quel modo alcuni istanti e poi si fece respingere dell’attrezzo, roteò in aria e ricadde sulle ginocchia, distendendo le braccia ed espirando. Era spossata, sconvolta ed era abbastanza certa che avrebbe avuto un infarto di lì a momenti, temeva di farsela addosso e si maledì per non aver chiesto di poter usare il bagno quando ne aveva avuto la possibilità. "Presto..." si disse, incapace di rimanere ferma ancora per molto "presto, fate qualcosa. Che siano applausi o fischi non importa". Un secondo in più di silenzio e non sarebbe riuscita a rimanere impassibile...
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Ok, ok..le spade le metto in un rotolo a parte e te le porti da sola, ok? Perchè di certo non le puoi lasciare in bella vista... Disse lo Yakushi con tono condiscendente...di certo non era il massimo fare il babysitter a una kunoichi viziata...e presto avrebbe scoperto che era pure psicotica...

    [prima dello spettacolo]

    E io che ci posso fare? Rispose sottovoce all'ennesimo capriccio della ragazzina. Mica ho deciso io..ha fatto tutto lui..c'eri anche tu quando stavamo parlando..non ha mica detto che ci avrebbe fatto passare per delle star.. Tecnicamente il manager aveva fatto passare solo Samidare e Deidara per star..ma erano dettagli poco rilevanti... Ormai siamo in ballo...e dobbiamo ballare...

    [Al termine dell'esibizione]

    Silenzio per quasi venti secondi al termine dell'esecuzione. Tutti trattenevano il fiato. Poi una delle apprendiste più giovani, una ragazzina che arrivava a malapena alla spalla di Deidara, cominciò ad applaudire. E fu come se la diga fosse stata spezzata, perchè più e più artisti la avevano riconosciuta come vincitrice. Tutto era andato per il meglio, anche la frecciatina/provocazione coi pesi, che aveva quasi fatto cadere a terra Horobi, del tutto impreparato a quel peso improvviso.

    Horobi stesso era meravigliato, con i grandi occhi che fissavano la Kunoichi..poi con fare altezzoso disse qualcosa del genere "Ma non finisce qui"..mentre si allontanava, da solo.

    Alla fine i tre ninja si ritirarono in una roulotte tutta per loro. Era molto grande, tanto che avevano tre mini-stanza (poco più che cuccette) tutte per loro. Tra comfort di ogni genere, lo Yakushi rimpinzò lo stomaco (cucinando per tutti nel caso...era bravo in queste cose) e poi, dato che la notte si avvicinava, propose di andare a dormire, dicendo che avrebbero pensato le sue lucertole a fare la guardia..

    Certo lo Yakushi non poteva immaginare che quella ragazzina avesse appena deciso di fare una visitina notturna allo sconfitto...

    [...]

    Ottenute in qualche modo le spade, la ragazzina uscì non appena ne ebbe l'occasione. Entrambi i compagni dormivano anche se Febh aveva una lucertola sul petto che teneva solo un occhio chiuso..ma eluderla non fu un problema. Il problema fu che, al terzo passo fuori dalla loro roulotte, il corpo di Deidara avrebbe improvvisamente dato il via a una vera e propria marcia da parata! Trombe, tamburi, piatti, tromboni...tutto il corredo, come se lei fosse uno stereo umanoide! . Solo arretrando sarebbe fatto cessare quella marcia ad altissimo volume...

    Immaginavo volessi fare qualcosa del genere... Commentò una voce serafica dall'alto. Samidare, con indosso un mantello rosso, sedeva sulla cima della roulotte...eppure la aveva appena lasciata che dormiva beatamente nel letto. Inoltre questa Samidare aveva qualcosa di leggermente diverso...forse il tono di voce, un poco..o magari l'atteggiamento? Appariva ben più crudele..più affilata...più simile a un assassino della kunoichi conosciuta fino a quel momento. Beh..fa pure..io non intendo fermarti...ma a quanto pare sei una piantagrane...per questo mia sorella ti ha messo quel sigillo addosso...

    In un attimo di distrazione mentre la aiutava a cambiarsi, Samidare aveva appioppato alla sunese un fuuinjutsu molto particolare, imprimendolo sulla schiena di Deidara. Se ti allontani da samidare senza permesso, quello scoppia con tutto quel casino di tromboni e tamburi...spiacente Fece spallucce.

    Ma se vuoi uscire per i fatti tuoi un modo c'è...muoverti molto piano... E non intendo usare le correnti d'aria per attutire i suoni come fate voi Danzatrici.. Come poteva saperlo? Ma qualcosa di diverso...più simile al controllo del chakra, se ti aiuta...devi muoverti lentamente, con cura...e al contempo ovattare ogni fonte di rumore. Se ne farai troppo il sigillo darà l'allarme...e anche se dorme pesante...mia sorella si risveglierà di certo al terzo suono del genere..e tu sei già a uno. Si alzò, stiracchiandosi, per poi aggiungere quelle che sarebbero state le sue ultime parole prima di svanire nella notte, quasi sciogliendosi nell'aria come se fosse tempera:

    Ah, dimenticavo..io mi chiamo Samidare. Sorrise. Il sorriso di un diavolo.

    Stava a Deidara ora muoversi..e raggiungere la roulotte di Horobi il più in fretta possibile.

    CITAZIONE
    Puoi descrivere il percorso che preferisci, purchè tu ricordi che, a quelle velocità, ci vogliono circa 20 minuti per arrivare..inoltre ci sono delle guardie (che preferibilmente dovrebbero restare illese) quindi oltre a far poco rumore dovrai evitare di farti vedere o notare

    In un modo o nell'altro sarebbe arrivata alla roulotte di Horobi. Era impossibile mancarla, vista la cromatura verde serpente con tanto di brillantini e la testa di un cobra dipinta sulla fiancata. Deidara potè avvicinarsi senza problemi o occhi indiscreti. La porta era aperta, o per meglio dire socchiusa...ma c'era qualcuno con Horobi....sembrava fosse particolarmente irritato

    ...ancora non capisco come hai fatto a perdere con quella mocciosa! E ora come diavolo faremo a portare avanti il piano?

    Da dov'era Deidara poteva osservare solo Horobi, ancora vestito con l'abito di scena e seduto su uno sgabello, col mento appoggiato sul palmo della mano.

    Calma, calma.. rispose l'acrobata, estremamente rilassata. Non era poi così rilevante che fossi la star..basta che possa esibirmi, no? Dopotutto la ragazzina verrà drogata..non ci saranno problemi a portarla via mentre... Nell'aria risuonò un lungo fischio, probabilmente il verso di un qualche animale notturno..ma a quel semplice rumore i due smisero di conversare.

    Una reazione inaspettata, ma prima ancora di poter fare alcunchè, la Kunoichi di Suna avrebbe potuto percepire una presenza alle sue spalle. Dall'alto di un'altra roulotte, infatti, un uomo impaludato in un curioso abito grigio, perlopiù stracciato, stava componendo dei sigilli. Era stato lui a fischiare, avvisando gli altri due, e ora dalla sua figura emerse una fitta nebbia rossastra, che avvolse in un istante tutta la zona. Deidare venne travolta in pieno, ma a parte la completa negazione della vista non sembrava aver subito danni di sorta.

    Tuttavia era stata individuata, anche se forse non riconosciuta..ma di certo era in una situazione svantaggiosa..anche perchè udì distintamente dei suoni metallici di spade sguainate nella roulotte..e presumibilmente quei tizi ci vedevano perfettamente..il problema più grave, però, fu che la kunoichi si ritrovò a non avere più le sue spade..o per meglio dire...le aveva..ma non riusciva in nessun modo a trovarle, pur essendo certa di averle ancora con se!

    Non era vittima di una strana nebbia, ma di un Genjutsu, capace di negare tanto la vista quanto ogni percezione delle proprie armi. Anche se avesse impugnato le armi, le sarebbe parso che le cadessero, o che impugnasse il vuoto..e di certo non avrebbe mai e poi mai trovato il fodero...l'unica possibilità era la ritirata..almeno temporanea...almeno per uscire da quella nebbia!

    Il problema era che si sarebbe dovuta muovere in un terreno che non conosceva benissimo..ed anzi..avrebbe avuto maggiori probabilità di successo a seguire la stessa via che aveva fatto all'andata..ma in quel buio e con due uomini armati alle calcagna, avrebbe fatto in tempo?

    CITAZIONE
    Post per Movimenti Silenziosi e parte di Combattere alla Cieca (in questo caso impari solo a orientarti nella più completa oscurità..poi verrà lo scontro più avanti)

    Per movimenti Silenziosi il discorso penso sia abbastanza chiaro come te lo spiega Samidare. Per il combattere alla cieca devi trovare tu un modo di orientarti e tornare al campo base. E' una capacità che dipende dal chakra, quindi c'è poco da andare "a memoria" o ad acuire i sensi di base..devi trovare un modo per potenziarli volutamente col chakra, ma senza danneggiare gli organi di senso (un impasto eccessivo potrebbe fare parecchio male)

     
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6 replies since 2/8/2009, 23:58   162 views
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